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  • Sarah Falanga,  tra le mine viganti di Ferzan Ozpetek

    Sarah Falanga, tra le mine viganti di Ferzan Ozpetek

    Sarah Falanga, attrice di cinema, televisione e teatro, è anche uno dei volti di Mine Vaganti, lo spettacolo
    teatrale di Ferzan Ozpetek. La tournee teatrale, attualmente ferma a causa dell’emergenza Covid19, ha
    coinciso con il decimo anniversario del film omonimo dell’acclamato regista:
    “Ho intuito che Ferzan volesse festeggiare il decimo compleanno del film Mine Vaganti, a stretto contatto
    con il pubblico. Lo spettacolo era molto atteso, è stato accolto con entusiasmo in ogni piazza in cui è stato
    presentato. Ferzan, a parte le fortunatissime regie dell’opera lirica de La Traviata e di Madama Butterfly, si
    è cimentato per la prima volta nel riadattamento teatrale di una sua creatura, di un suo film. Per Ozpetek
    ogni segno, ogni silenzio, ogni sfumatura, ogni volto, rappresenta la vita. E’ un vero artista dell’anima. Man
    mano che la tournee proseguiva, è stata una sorpresa per noi constatare che chi aveva visto lo spettacolo,
    inaspettatamente, l’aveva trovato ancor più gradevole del film. A Teatro il pubblico gode sicuramente di un
    contatto molto più diretto con i personaggi e con gli attori . Ferzan, tra l’altro, ha scelto di fare un lavoro di
    regia capace di andare oltre lo spazio scenico; ha impiegato le sue energie in una formula speciale di meta-
    teatro, dando una nuova luce alla storia e assegnando un ruolo protagonista al pubblico ”.
    Un riadattamento del film che, per esigenze narrative, ha dovuto sposate la sua città di ambientazione, da
    Lecce alla più piccola Gragnano:
    “Al centro della scena c’è sempre la famiglia Cantone, proprietaria, come nel film, di una storica fabbrica di
    pasta. Stavolta l’ambientazione è a Gragnano: una piccola cittadina in provincia di Napoli, che è un
    microcosmo ancora limitato ed ostentatamente perbenista rispetto alla moderna Lecce. Mantenere
    l’ambientazione lì, visto come si è emancipata riguardo a certi argomenti trattati nel testo, sarebbe stato un
    po’ anacronistico. A mio parere Beh, credo che Ferzan, volendo parlare della difficoltà che un giovane
    omosessuale deve affrontare nel dichiararsi, dell’inibizione e della vergogna che deve vivere la sua famiglia,
    non avesse bisogno di uno sfondo come Lecce, un luogo dove tutto questo – attualmente – è più che
    superato. C’era bisogno di riferire il tutto ad un centro più piccolo in cui certe resistenze sono ancora belle
    presenti”.
    Spostando la narrazione in un luogo simbolo delle fabbriche di pasta, com’è appunto Gragnano, Ozpetek ha
    poi fatto sì che il pubblico partecipasse in maniera attiva alla storia:
    “La piazza di Gragnano è la platea, il teatro; noi attori, che interpretiamo i vari personaggi, interagiamo
    continuamente con la gente, che ha sempre un ruolo determinante nello svolgimento del gioco scenico.
    L’interazione con il pubblico, che è continua, risulta indispensabile; rende il pubblico parte attiva e
    responsabile della vicenda, abbatte ogni distanza. Si ha la sensazione che ogni persona abbia il suo ruolo in
    un fantastico gioco che si traduce in uno scambio continuo e creativo. La gente che assiste allo spettacolo si
    sente partecipe, in un certo senso responsabile di quello che accadrà. E’ questo toccarsi col pubblico, a
    toccare nel pubblico le più semplici e spontanee emozioni, che è stato quasi sicuramente uno degli elementi
    vincenti dello spettacolo. Ad esempio, Zia Luciana, che è il personaggio che io interpreto, va a ” cercare il
    prossimo ladro” tra le prime file della platea, nella famosa scena della passeggiata in centro che fa con la
    cognata Stefania, interpretata magistralmente nello spettacolo teatrale da Paola Minaccioni”.
    Un personaggio che è piaciuto tanto a Sarah, anche perché le ha dato modo di lavorare a stretto contatto
    con Ferzan:
    “Ferzan si affeziona ai suoi attori; li utilizza sempre nella maniera più che adeguata. Ci sono delle persone
    che Ferzan ama scoprire; le alleva, le fa crescere. Io sono tra quelle, mi auguro di esserlo ancora! Prima di
    questo incontro, avevo lavorato alla prima ed alla seconda serie dell’Amica Geniale, nei panni di Maria
    Carracci. Mi sono procurata l’opportunità di frequentare una masterclass tenuta da Ferzan, partecipando
    alle selezioni, che posso assicurare essere davvero severe. Volevo studiare il suo modo di approccio al
    cinema. Fortunatamente sono stata ammessa. Il giorno successivo alla fine della masterclass, sono stata

    chiamata per un incontro con Ozpetek al Teatro Ambra Jovinelli di Roma. Ho pensato di essere stata
    convocata per un provino,ma ignoravo per cosa. Non avrei mai pensato di poter interpretare Zia Luciana”.
    Ma qual è il messaggio di Mine Vaganti? Sarah lo ha ben chiaro:
    “La Mina Vagante è quella che va a stravolgere i progetti, le cose preconfezionate, oltre che obbligatorie e
    predefinite. La Mina Vagante è quella che riesce a dare delle sorprese attraverso la pratica della propria
    personalità, con la sua umanità. Mi piacerebbe che ci fossero tante Mine Vaganti in giro, capaci di arricchire
    la vita con la propria ed unica diversità. Per evolversi ed essere promossi al ruolo di Mina Vagante si deve
    avere il coraggio di vivere a pieno se stessi, di stringere la mano ai propri desideri, riconoscere il proprio io
    nascosto. Bisogna avere il coraggio di conoscersi e di affrontarsi. Dovremmo diventare un pochino più
    grandi nella vita, ingombrare un po’ di più, lasciare il segno, capire e sentire ciò che ci circonda. E’
    necessario andare a rompere quelle convenzioni,le imposizioni, morali o no, che sono inutili per la nostra
    crescita umana. Dovremmo sorprenderci e sorprendere…essere liberi di essere noi stessi Ferzan ad esempio
    fa sempre la differenza,è imprevedibile.. è una MINA VAGANTE. Ecco perché ha dei seguaci veri, persone che
    si riconoscono in lui,nelle sue storie,che vorrebbero essere liberi,che sono aspiranti MINE VAGANTI.La
    letteratura di Ferzan lascia sempre un segno nella vita della gente di qualunque età,di qualunque sesso o
    religione… Se tutti fossimo come lui,il mondo saredbbe certamente più umano e sorridente..più vero. Il
    punto centrale è che tutti, in fondo, possiamo esserlo: è necessario però raggiungere consapevolezze e non
    temerle.Il premio? per essere liberi”.

  • MISS EUROPE CONTINENTAL : le dichiarazioni social di Alberto Cerqua

    MISS EUROPE CONTINENTAL : le dichiarazioni social di Alberto Cerqua

    comunicato stampa della società Miss Europe Continental Organization s.r.l.s. e del sig. Alberto Cerqua relativo al concorso di bellezza “Miss Europe Continental” In relazione alle notizie apparse recentemente sui profili “scam_misseuropecontinental” e “misseuropecontinental.bigscam” delsocial network Instagram, con le quali sono state diffuse delle diffamatorie e calunniose accuse, del tutto prive di fondamento, nei confronti dell’organizzazione del concorso di bellezza denominato “Miss Europe Continental” ed in particolare del sig. Alberto Cerqua, “patron” della manifestazione e proprietario del relativo marchio, si comunica che i sottoscritti hanno conferito mandato ai propri legali per porre in essere ogni attività a tutela del loro buon nome, sia in sede civile, sia in sede penale. Miss Europe Continental Organization s.r.l.s

  • Da venerdì 6 marzo sarà in rotazione radiofonica “I GIORNI DI ULISSE” (Godz), il nuovo singolo dei SERPENTI, disponibile su tutte le piattaforme digitali e nei digital stores

    Da venerdì 6 marzo sarà in rotazione radiofonica “I GIORNI DI ULISSE” (Godz), il nuovo singolo dei SERPENTI, disponibile su tutte le piattaforme digitali e nei digital stores

    Sonorità elettropop per una canzone di respiro internazionale che racconta di come, a volte, sia necessario allontanarsi per vedere meglio le cose: “I giorni di Ulisse” parla di questo, di un momento di riflessione, di una presa di distanza che permette di (ri)mettere a fuoco le cose veramente importanti.
    «Siamo partiti per un lungo viaggio. Abbiamo visitato luoghi fantastici e conosciuto creature meravigliose. Abbiamo affrontato una grande avventura ed ora è tempo di tornare- commentano i membri dei Serpenti a proposito del brano – “I giorni di Ulisse” rispecchia il nostro sound electro pop che si è lasciato contaminare dal tempo e dalle nostre esperienze personali, senza tradire le origini. Rispetto ai brani precedenti, abbiamo impreziosito la composizione e la produzione aggiungendo componenti sonore acustiche, per rendere la canzone più emozionante e coinvolgente».
    Il videoclip di “I giorni di Ulisse”, diretto da Gianclaudia Franchini e Luca Serpenti – in arte Serpenti -, ha come protagonista la stessa Gianclaudia e alterna immagini all’interno di un appartamento ad altre che riprendono il mare e il cielo di Bari, città natale del duo.
    “I giorni di Ulisse” è disponibile su Spotify al seguente link: https://spoti.fi/3ckjo5k

    Biografia
    Con l’obiettivo di fondere due grandià elettroniche, Luca Serpenti e Gianclaudia Franchini (già basso e voce della band Ultraviolet), danno vita, nel 2007, al progetto Serpenti. Dal 2007 ad oggi i Serpenti hanno pubblicato tre dischi, “SOTTOTERRA” (Godz), “SERPENTI” (Universal), e “CYCLONE” (UBERSTROM) da cui sono stati estratti nove singoli. La florida attività di concerti dal vivo dei Serpenti li ha portati, in sei anni, ad esibirsi in Italia, UK, US e Cina ed in importantissimi eventi internazionali (Northside Festival NY@ USA – Sziget Festival Budapest @ Ungheria – MIDI Festival @ CINA). Nel 2015 il duo si ferma per consolidare la carriera di autori e producer (Sony Atv) e per dare spazio a Phantafox, progetto parallelo deep house cantato in inglese e pubblicato con Ego Music che ha avuto un ottimo riscontro nel suo settore con il singolo “Love the noise”. Lo scorso 26 febbraio 2020 la band ha pubblicato il singolo “I giorni di Ulisse”, in rotazione radiofonica a partire dal prossimo 6 marzo.

  • The Second, il nuovo album dei jazzincase

    The Second, il nuovo album dei jazzincase

    Dal 22 novembre è disponibile sulle piattaforme digitali e nei digital store “the Second” (Irma Records), il nuovo album dei jazzincase, progetto smooth jazz composto da KikiOrsi alla voce, Luca Tomassoni al basso e contrabbasso e Claudio Trinoli alla batteria. Il disco è stato anticipato lo scorso 15 novembre dall’inedito “Beautiful like me (a paper doll)”.

    the Second” è, come suggerisce il nome, il secondo album dei jazzincase e include cinque inediti e sei cover in cui protagonista indiscussa è la bellezza, che viene presa, sviscerata e cantata attraverso un’analisi musicale ed emotiva politematica: l’album parla della bellezza di amare qualcun altro nel singolo “The game”, e di quella di amare se stessi in “Beautiful like me (a paper doll)”; la bellezza che inganna e poi consuma, come quella descritta nel brano “Missis Hyde”; quella da scoprire ogni giorno e di cui non bisogna mai scordarsi, come raccontato in “C’est un chat! (probable)” e la bellezza di sentirsi avvolgere dall’abbraccio di un amore in “Cover me”.

    L’album abbraccia le sue radici nello smooth jazz, una fusion di generi che vede protagonista in parte il jazz, il pop, la lounge, il drum’nd bass, il rithm’nd blues…

    A “the Second” hanno collaborato grandi musicisti come Toti Panzanelli (chitarra), Alessandro Deledda (piano e tastiere e arrangiamenti), Luca Scorziello (percussioni), Eric Daniel (sax), Massimo Guerra (tromba), Emanuele Giunti (piano), Giovanni Sannipoli (sax), Peter de Girolamo (piano, tastiere e arrangiamenti) e in ultimo, ma non ultimo, il grande produttore Nerio Papik Poggi.

    Questa la tracklist di “the Second”: “The game”, “Beautiful like me (a paper doll)”, “Cover me”, “Missis Hyde”, “C’est un chat! (probable)”, “Cocaine”, “Every breath you take”, “Mr. Gorgeous (and Miss Curvaceous)”, “Sing it back”, “Slave to the rhythm”, “Sweet dreams”.

    Breve biografia

    Nato nel 2016 dall’idea di un trio di musicisti, jazzincase è un gruppo che affonda le radici nello smooth jazz e che ne sperimenta continuamente la versatilità strumentale e comunicativa attraverso non solo inediti, ma anche cover di brani noti nel panorama musicale. Con KikiOrsi alla voce, Luca Tomassoni al basso e contrabbasso e Claudio Trinoli alla batteria, dopo più di un anno dall’uscita dell’album “Bonbon City” (Irma Records), i jazzincase pubblicheranno il loro secondo album, “the Second” (Irma Records), il prossimo 22 novembre.

    TRACK BY TRACK DELLE TRACCE INEDITE

    THE GAME

    Il racconto di un amore, del sogno che c’è sempre all’inizio di una storia, il gioco.

    Chiamarsi stranieri dandosi del Voi, dirsi quanto ci siamo aspettati nella vita e poi finalmente conosciuti, raccontarsi del passato felici del presente, in una casa inaspettata appendere un quadro che rappresenta il futuro e scrivere una canzone. E poi ballare senza musica, improvvisando la vita e riconoscere che ogni mattina che comincia insieme al nuovo ritrovato amore è qualcosa di speciale. Che quando appoggi la tua testa sulla sua sei ritornato ancora una volta… felice.

    BEAUTIFUL LIKE ME (A PAPER DOLL)

    Troppe ragazze della carta patinata ad esempio di perfezione per quelle cosidette comuni.

    E’ lei che parla, che si racconta nella sua vita di lusso, di shooting fotografici, kermesse, parties, di riconoscimenti apparenti, effimeri, estetici ed economici . Ma è lei stessa che racconta della sua solitudine tradotta in prigione, di quanto sia consapevole che la vita reale non sia quella, di quanto tutto la costringa ad essere solo una bella immagine che non deve esprimere pensieri perché tanto non verrebbero ascoltati. Alla fine è lei che non puo’ piangere e neanche ridere. Lei puo’ bruciare fino a diventare cenere e nel mentre per la prima volta urlare alla ragazzina che non c’è più o a quella che si sta ammalando di anoressia ,che la libertà di essere come siamo e di scegliere la libertà, è la vera bellezza. Dedicata a Julie… che non ce l’ha fatta.

    COVER ME

    Quando una notte all’improvviso arriva un sms da un numero sconosciuto che cita: “vorrei essere il tuo lenzuolo per poterti avvolgere stanotte, amore mio”. Anche se sai che non è indirizzato a te ma anzi, proprio in quel momento storico hai mandato via dalla tua vita una persona…..beh sono quei momenti che, nonostante il sonno, ti obbligano ad alzarti, a metterti alla tastiera del computer e scrivere una canzone . Riconoscere nell’atto di ricoprire la bellezza della protezione, delle carezze, del significato biblico dell’oro e dell’argento, della bellezza che passa attraverso un semplice messaggio inaspettato anche ciò che si frappone alla vita reale, dove il sentimento reale è rappresentato dalla moglie di Lot che chiede al suo amore di non voltarsi mai per non diventare una statua di sale.

    MISSIS HYDE

    Impunita, coercitrice, ammalia infondendo il desiderio di serenità. Promette con voce suadente, di portarti la dove scompare ogni avversità, ogni dolore, ogni preoccupazione, ogni mancanza. Eh si, sarà divertente, appagante, pieno di luci e forza personale, ti consentirà di assaggiare il potere, farà di tutto per manipolarti fino alla certezza di sapere che sei nelle sue mani e poi, ridendo di piacere, nel riconoscere di voler bene solo a se stessa, ti lascerà accasciato a terra, con gli occhi vuoti e senza anima riprendendo il passo alla ricerca di una nuova vittima. Missis Hyde è la droga, una canzone per non guardarla mai in faccia e salvaguardare la propria vita, non permettendole di avvicinarsi. ( cantata in lingua francese per dare forza all’interpretazione)

    C’EST UN CHAT! (PROBABLE)

    No! Non è possibile! Scateno le tempeste ed è probabile che se passo dentro al vento mi posso spettinare e di ripettinarmi non mi va!

    Comincia così un testo che racconta con una fotografia delle incoerenze apparenti delle donne di quanto la vita di ognuna sia arruffata tra doveri, lavoro, famiglia, affetti vari e moltissime cose a cui pensare. Talvolta ci perdiamo nel dolore di un amore finito, ci rifugiamo con le stesse domande reiterate tra le braccia di un’amica, non ce ne fanno una ragione poi ci chiudiamo in un mutismo insospettabile per un essere umano di genere femminile ma… l’inconfondibile sopravvivenza ritorna come una forza improvvisa e così ci rialziamo, vestiamo, pettiniamo, trucchiamo anche se sappiamo che in quel momento chi ci sta guardando non è l’amore perso… ma un gatto! ( ancora una volta in francese per  dare forza all’ironia della canzone)

  • Adrien Marco Trio Concerto jazz manouche in esclusiva per la Calabria

    Adrien Marco Trio
    Concerto jazz manouche in esclusiva per la Calabria

     

    01 maggio 2018
    CAPUTOST, via Via Antonio d’ Ippolito, 8
    Lamezia Terme (CZ))

     

    Martedì 1 Maggio 2018 alle ore 22.00, presso il Caputost di Lamezia Terme, si esibirà in esclusiva per la Calabria l’”Adrien Marco Trio“. La formazione musicale, condotta dal giovane talento manouche Adrien Marco e da Cyranò Vatel alle chitarre e da Gabriele Pagliano al contrabbasso, sarà ospite principale della serata assieme ad alcuni sponsor di livello, per una serata unica all’insegna della qualità.

    Adrien Marco, di origini italiane, nasce nella città di Yonne in Francia, e inizia lo studio della chitarra in giovane età. Autodidatta, scopre casualmente la musica di Django Reinhardt di cui se ne innamora perdutamente. Affine alla personalità di Django, il chitarrista ospite della serata, ha sviluppato uno stile fatto di libertà e passione, coltivando la cultura della musica gitana entrando anche in contatto con personalità e famiglie Sinti. Ha dapprima viaggiato a Parigi, incontrando e lavorando con musicisti di pregio come i componenti della famiglia Brunard quali Christophe Brunard, Julien Brunard e William Brunardwith. Nel 2005 crea il primo gruppo Ketelosin, poi nel 2008 l’Adrien Marco Trio col quale partecipa ad eventi come Sanseverino, Eclectic Festival nel 2010 e Toucy Jazz Festival nel 2012. Nello stesso anno Adrien Marco si sposta a Boston dove parteciperà al Django Festival tenutosi in giugno, durante il quale suonerà con chitarristi come Denis Chang (Quebec), Paulus Schaffer (Olanda), Olli Soikelli (Finlandia), Stephane Wrembel (Stati Uniti). Le influenze di Adrien Marco vanno al di là della musica gitana: uno stile che abbraccia il jazz e la musica classica, come anche la canzone italiana.
    Ha pubblicato due dischi a proprio nome: Clins d’Oeil (2013) e Voyages (2016).

    A supporto del Trio Manouche, nella turneè italiana che farà unica tappa in Calabria al Caputost, tramite la sinergia con l’Ass. Musicale Euterpe (evento Adrien Marco Trio a Lamezia), troviamo due grandi artisti del sud-Italia:

    Cyranò Vatel chitarrista, anno 1986, è uno dei chitarristi della scena Campana più attivi nel campo del Jazz manouche e non solo. Ha numerosi progetti con i quali mette in luce le varie sfaccettature di questo filone del jazz. Laureato al Conservatorio G.Martucci di Salerno prima in chitarra jazz (2014) sotto la guida del M. Farias poi in discipline storiche (2017) per approfondire la storia della musica popolare europea dove il jazz manouche ha preso forma. Attualmente collabora con numerosi artisti provenienti dal nord Europa (Francia, Belgio, Germania)

     

    Gabriele Pagliano contrabbassista, Gabriele Pagliano, nato a Salerno il 29/05/1992 si avvia allo studio della musica all’età di 5 anni, iniziando lo studio del contrabbasso a 17 anni con il M°Aldo Vigorito. Nel 2010 viene ammesso al vecchio ordinamento di contrabbasso classico e poi nel 2012 al corso triennale presso il conservatorio di Salerno “G. Martucci” nella classe del M°Ottavio. 2014 è vincitore del concorso “Jacopo Napoli” – sez. Formazioni jazz e della borsa di studio di “Laurino in Jazz”. Ha aperto, con diverse formazioni, concerti di artisti quali Paolo Fresu, Gaia Cuatro Dado Moroni ed Enrico Rava. Nel campo della musica antica collabora con la formazione Antica Consonanza, e per la musica per teatro con l’associazione Arte Tempra di Clara Santacroce e Renata Fusco.
    Nel febbraio del 2016 esce “A flower in a circle”, disco registrato con il trio Itai Doshin e quasi interamente composto da sue composizioni originali, edito dall’etichetta Filibusta records. Partecipa frattanto ad alcuni festival e competizioni nazionali ed internazionali: Pozzuoli jazz festival (2016, Lorenzo Vitolo trio; 2017, Gabriel Marciano 5et), Fara music festival (2016, Itai doshin trio; 2017, Gabriel Marciano 5et), San leo music fest (2017, Lorenzo Vitolo trio), Tuscia Jazz festival (2017, Gabriel Marciano 5et), Bucharest jazz competition (2017, Lorenzo Vitolo trio), Sibiu jazz contest (2017, Pasquale Mandia trio), Festival Europeo dei conservatori (2017, I premio assoluto – Lorenzo Vitolo trio), Contest “Impronte sonore” (2018, Vincitore selezioni live cat. jazz – Illogic trio)

    Durante l’evento, organizzato e supportato dal Caputost, la buona musica si accompagnerà non solo alla qualità che è di casa presso il locale, ma sarà presente il Club Amici del Toscano: quest’ultimo supporterà la serata con la propria presenza e quella di alcuni pregiati prodotti.

     

    Scheda Evento

    Titolo: Concerto Adrien Marco Trio
    Sottotitolo
    : Concerto jazz manouche in esclusiva per la Calabria presso il Caputost di Lamezia

     

    Date: 01/05/2018
    Orari
    : dalle 21:00

     

    Luogo: CAPUTOST, via Via Antonio d’ Ippolito, 8
    Coordinate navigatore
    :

     

    Biglietto: 0

     

    Telefono per informazioni: 389 467 6803
    Mail per informazioni
    :
    Sito internet
    : http://

     

    Didascalia Immagina e Copyright: immagine locandina a cura di Caputost

     

    Fonte:

     

    Note:

  • Nuovi scioperi trasporti: Roma giovedì in tilt

    Inizia il periodo caldo dei trasporti: scioperi da oggi e per diversi giorni in numerosi centri urbani italiani.

    Già domani a Genova si preannunciano scioperi di 4 ore per Cub Trasporti tra i lavoratori dell’Atm. A Torino invece è stato richiesto lo stop di 4 ore per gli aderenti alla Fast Mobilità.

    Roma: giovedì di caos per il traporto pubblico locale. 24 ore di sciopero per i dipendenti ATAC, mentre per gli aderenti alla Unione sindacale generale 4 ore dalle 8.30 fio alle 12.30.

    I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil rincarano la dose per scioperi del 25 luglio che potrebbero minare anche il trasporto aereo e marittino: al centro dello sciopero ci sono Bari e Trani, in Puglia, e Liberty Lines in Sicilia.

    Il 26 luglio invece tocca al trasporto aereo con 4 ore di sciopero generale dei lavoratori dei lavoratori del comparto e 4 ore per il personale navigante di cabina di Easy Jet aderente a Fit Cisl e il personale Enav aderente a Unic

    Ulteriori informazioni sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: http://scioperi.mit.gov.it/mit2/public/scioperi

  • Donna aggredita in metro a Roma da una bambina rom

    A peggiorare la già martoriata immagine della Capitale d’Italia, in realtà cuore della cultura e della storia della penisola, ci sono i numerosi atti di violenza che si svolgono anche in pieno giorno e nei luoghi pubblici, anche i più frequentati.

    Un’anziana donna di Roma, intenta a prendere la metropolitana, è stata accerchiata da una baby gang rom, dalla quale non è riuscita a divincolarsi. Quando la povera anziana, ormai alle strette, ha cercato per l’ultima volta di reagire una bambina rom di 9 anni le è saltata addosso massacrandola con una scarica rapida e violenta di pugni.

    Allertati i vigilantes, la baby gang è fuggita, lasciando la povera donna martoriata riversa in un lago di sangue. I vigilantes sono riusciti ad acciuffare l’autrice materiale dell’aggressione, che gioca sul silenzio e sull’impunità ormai dilagante, di fronte alla quale gli stessi vigilantes sono inermi e rassegnati.

  • Hurghada: 6 turiste accoltellate

    Attentato in un hotel di Hurghada in Egitto: l’obittiettivo dei criminali era quello di colpire le donne. Sono infatti 6 donne, di cui 2 purtroppo decedute, le vittime dell’agguato in questa località che è stata già nel 2016 teatro macabro di un altro attentato.

    L’attentatore, arrivato a nuoto nella località, armato di coltello, si è intrufolato nell’Hotel per sferrare il suo attacco, ed è stato poi catturato. Non si conosce ancora la matrice del folle gesto e le autorità devono ancora esprimersi ufficialmente.

    Di seguito un tweet che ritrae un momento della cattura dell’attentatore:

     

  • Sentenza chock Tribunale Milano

    Quanto vale la vita di un Agente di Polizia? 5 anni a quanto pare, il tempo di una laurea. E’ di 5 anni infatti la pena inflitta a Remi Nikolic, il giovane che nel 2012 ha ucciso l’Agente di Polizia Niccolò Savarino e che a tale pena è stato condannato dal Tribunale Minorile di Milano. Il reo confesso, condannato per omicidio volontario, è stato ritenuto idoneo per lasciare il carcere ed entrare in un programma di riabilitaizione per distanziarsi dal contesto sociale che lo ha portato a delinquere, così come accadde quel giorno quando a bordo di un SUV ha investito l’Agente Savarino.

    Sentenze come queste, per quanto dietro abbiano dei percorsi, tecnicismi e delle condizioni diverse da caso a caso, pongono l’opinione pubblica in una condizione di smarrimento: in un certo senso come se la legge non fosse uguale per tutti e che la vita dell’uomo in Italia vale diversamente da caso a caso, e in base alla qualità degli avvocati difensori.

  • Vesuvio in fiamme: incendio sul simbolo della Campania

    Il Vesuvio, simbolo di un territorio e di una popolazione nel mondo, è in fiamme da una settimana. Dalla costa, da diversi kilometri di distanza il vulcano partenopeo è in fiamme e nubi di fumo si levano da giorni.

    Dai rilievi effettuati finora, sono diversi i focolai presenti sulle pendici del Vesuvio: questo fa pensare ad un atto doloso, altro che autocombustione o eccessivo caldo. E’ necessario uno o più interventi scatenanti per incendi di questa portata e le autorità ammetto che verosimilmente si tratta di dolo.

    A peggiorare la situazione e a rendere questi atti ancor più criminali è la presenza di rifiuti tossi che si sono incendiati assieme alla flora del vulcano: questo peggiora le condizioni climatiche e di salubrità dell’aria in un ampio raggio attorno al vulcano, allarmando ulteriormente autorità locali e i cittadini. Quest’ultimi, sentitisi abbandonati  disperati per la situazione, invocano l’intervento e l’attenzione del Presidente della Repubblica Mattarella.