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  • “L’estate a dicembre” è il nuovo singolo di Ateira

    “L’estate a dicembre” è il nuovo singolo di Ateira

    Dal 13 dicembre2024 sarà in rotazione radiofonica “L’estate a dicembre”, il nuovo singolo di Ateira disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 6 dicembre.

    “L’estate a dicembre” è un brano che racconta una storia d’amore tra due persone che si incontrano in un mondo profondamente corrotto. Questo amore, così autentico e puro, si contrappone alla superficialità e alla malattia di una società ormai degradata. La canzone si sviluppa attraverso una serie di ossimori, un gioco di contrasti e paradossi che esprime come, talvolta, il destino o il caso possano farci incontrare qualcuno capace di tirar fuori il meglio di noi, quella parte nascosta che spesso abbiamo paura di mostrare. Il titolo racchiude il significato del brano: questa persona è riuscita a portare l’estate nel cuore di lei, mostrando la sua vera essenza e facendo risplendere la parte più bella di lei, che ora desidera donargli.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Ho voluto raccontare una storia di contrasti e paradossi, dove il destino o forse il caso ti portano a incontrare qualcuno capace di tirare fuori la parte più bella di te, quella che spesso hai paura di mostrare. Questa persona è riuscita a portare l’estate nel mio cuore, illuminando ciò che di meglio avevo dentro e ispirandomi a donargli quella luce.”

    Biografia

    Veronica Arieta, in arte Ateira, è una cantautrice di 20 anni di Scalea. La musica fin da piccola ha accompagnato le sue giornate e si è avvicinata a questo mondo grazie al padre che vedendo in sua figlia delle potenzialità e credendo in lei, l’ha supportata in tutti i suoi studi canori e musicali. Veronica è cresciuta con i grandi interpreti e le grandi voci della musica italiana e americana, trovando in loro un modello per migliorarsi ogni giorno di più. Quest’ultima ha iniziato i suoi studi canori ad 11 anni e da lì ha cominciato a partecipare a diversi concorsi che le hanno consentito di acquisire fiducia in se stessa e fare esperienza del palco. Negli ultimi anni ha cominciato a scrivere brani, in quanto ha sempre sentito l’esigenza di esternare il mondo che aveva dentro ed il 22 settembre 2023 è uscito il suo primo singolo distribuito da Sony intitolato “Strada dissestata”.

    Lo pseudonimo Ateira nasce da una ricerca di un nome che non risultasse banale, equivale al cognome letto al contrario ed intende una persona che porta un miglioramento nel mondo, un po’ come quello che lei vuole portare a se stessa e alle persone che ascoltano la sua musica.

    “Per me la musica ed il canto sono ossigeno puro, la mia medicina e con la mia musica vorrei regalare un sorriso a tutti coloro che mi ascoltano”.

    “L’estate a dicembre” è il nuovo singolo di Ateira disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 6 dicembre 2024 e in rotazione radiofonica dal 13 dicembre.

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  • “Christmas is for everyone” è il nuovo singolo delle The Cleopatras

    “Christmas is for everyone” è il nuovo singolo delle The Cleopatras

    Da venerdì 13 dicembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “CHRISTMAS IS FOR EVERYONE” (Blackcandy Produzioni), il nuovo singolo delle THE CLEOPATRAS già disponibile sulle piattaforme digitali dal 9 dicembre.

    “Christmas is for everyone” è un brano che gioca ironicamente con il significato del Natale come festa universale, che include tutti, senza distinzioni di etnia, orientamento sessuale o dinamiche familiari. Il Natale diventa quindi una celebrazione per chiunque, non solo per chi è di religione cristiana e risponde alle tradizionali aspettative sociali. Ma sarebbe sbagliato definirlo solo come un pezzo leggero; il riferimento a Gesù come ad un “ragazzo di colore dalla Palestina, ucciso per i nostri peccati proprio come accade oggi, nato da una madre single e amico degli emarginati”, è un chiaro rimando, volutamente diretto e provocatorio, agli scenari geopolitici attuali.

    Il brano decostruisce anche i simboli tipici del Natale, che spesso poco o nulla hanno a che fare con l’aspetto cristiano di questa festa. Perfino Babbo Natale, “l’uomo grasso venuto dalla Finlandia”, qui rappresenta un simbolo di accettazione e allegria, confermando che “Christmas is for everyone” celebra la diversità e invita tutti a unirsi nella pace e nell’amore del periodo natalizio.

    Spiega la band a proposito del brano: “Scrivere una canzone di Natale era uno dei nostri sogni nel cassetto; sembrerebbe poco punk, ma in realtà tante band l’hanno fatto, e non volevamo essere da meno. Cimentarsi con la scrittura di un pezzo natalizio originale si è rivelato una bella sfida; bisogna infatti trovare l’atmosfera giusta, ma senza perdere la propria identità.

    Il testo nasce da una riflessione sul significato profondo di questa festa; innanzitutto, i veri valori che dovrebbero contraddistinguerla spesso sono solo apparenti. Inoltre, viene frequentemente usata come “baluardo del cristianesimo” quando in realtà è un melting pot di tradizioni da tutto il mondo.

    Musicalmente si tratta di un classico pezzo pop-punk che è stato “candito” con delle campanelle per dargli un tocco festivo”.

     

    Biografia

    Naturalmente punk! Le Cleopatras sono una band di donne risolute, appassionate, tenaci e…. ironiche, in un mondo rock che si prende troppo sul serio.

    Inarrestabili dal 1998, sono l’incubo musicale di qualsiasi purista: punk, garage rock, surf, pop punk, indie, new wave, sono etichette senza senso. Le Cleopatras suonano rock’n’roll, punto e basta. E sono donne.

    Nell’arco di due decadi Camilla, Alice, Marla e Vanessa hanno tenuto concerti in lungo e in largo per Italia ed Europa, approdando fino in Giappone. Lungo la strada hanno preso parte a diversi festival come Azkena Rock Festival (Baesi Baschi), Roots&Roses (Belgio) Festival Beat (Italia), Rebellion (UK), Fuzzville (Spagna), This is Ska (Germany), Estathé Market Sound (Italia), e hanno all’attivo 3 EP in vinile 7” (“The Cleopatras” del 2000, “Let’s run with…” del 2001, “Onigiri Head” del 2019) e 4 album in studio: “Things get better” (2009), “La maledizione del Faraone” (2014), “CleoPower!” (2017) e “Bikini Grill”, uscito nel 2022 in cd e in vinile colorato. La loro ultima uscita, l’EP “Naturalmente Punk” (Giugno 2024), è disponibile su tutti gli store digitali.

     

    “Christmas is for everyone” è il nuovo singolo delle The Cleopatras disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 9 dicembre 2024 e in rotazione radiofonica da venerdì 13 dicembre.

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  • “Lo Zecchino d’Horror” è il nuovo disco di Marco Carena

    “Lo Zecchino d’Horror” è il nuovo disco di Marco Carena

    Dal 13 dicembre 2024, sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “LO ZECCHINO D’HORROR”, il nuovo album di MARCO CARENA.

    “Lo Zecchino d’Horror” si distacca dalle sonorità tradizionali e si tuffa in un mondo ironico e provocatorio, affrontando temi scomodi e attuali con un sorriso amaro. L’album è una rivisitazione dark del famoso Zecchino d’Oro, ma con testi che esplorano il lato più oscuro e ironico della vita quotidiana.

    Il disco prende spunto dal genere horror, un tema che ha sempre affascinato il pubblico in diverse forme artistiche, come film, libri e spettacoli. In questo progetto, Marco Carena esplora l’oscura realtà che a volte si cela dietro la facciata della vita quotidiana, riflettendo sul modo in cui troppe atrocità sono diventate parte integrante della nostra tolleranza sociale. Con il suo inconfondibile stile ironico, l’artista invita a una riflessione sulle problematiche moderne, usando il sarcasmo per parlare di argomenti scomodi e spesso ignorati.

    Artisticamente, Marco Carena è stato conosciuto dal grande pubblico per la sua partecipazione, come ospite fisso per qualche stagione, al Maurizio Costanzo Show, in seguito alla vittoria di “Sanscemo ‘90 – 1° Festival della canzone demenziale” con il brano “Io ti amo… come una bestia”, che denunciava la violenza sulle donne. Questo spirito di denuncia, unito all’ironia, è sempre stato uno degli strumenti più potenti del cantautore per affrontare tematiche difficili. In modo simile al Festival di Sanremo, che celebra il “cuore e l’amore”, Sanscemo rappresentava il suo contraltare, con canzoni e temi che lì non avrebbero mai trovato spazio. E, proprio come lo Zecchino d’Oro si rivolge ai bambini con canzoni leggere, “Lo Zecchino d’Horror” si rivolge a quel “bambinone” che tutti portiamo dentro, chi più chi meno, e che a volte può causare danni nelle nostre vite e nella società. Vengono così rappresentati personaggi e situazioni dove l’onestà, la correttezza, i buoni sentimenti, il rispetto per la natura vengono allegramente ignorati per dare spazio alla nostra parte “orribile”. È un modo per invitare a guardarsi meglio attorno perché tutto questo esiste sotto spoglie talvolta neanche troppo celate.

    Spiega l’artista a proposito del disco: «Una raccolta che colma un vuoto. Dato che, in grande sintesi, esistono canzoni per “bambini” e canzoni per “adulti” potremmo dire che mancavano queste delle canzoni per… “bambulti”».

     

    Presalva ora il disco https://bfan.link/zecchino-d-horror

     

     

    “LO ZECCHINO D’HORROR” TRACKLIST:

    1. Fata Purghina
    2. Orangotango
    3. Cha Cha Cha dello spacciatore
    4. Squoiattolini
    5. Chiaverello
    6. Nonno Kamikaze
    7. Supergnamgnam
    8. Pippa Pig
    9. Sbattitene le palle
    10. Maljiayo

    Biografia

    Cantautore per vocazione, cabarettista per caso, ma anche attore, autore teatrale e regista.

    Inizia a Torino nella metà degli anni ’70 suonando in gruppi musicali di punk-rock-italiano, passando poi al cantautorato e al teatro, che completano la sua formazione. Dotato di una pungente ironia, venata a volte di humor-nero, nelle sue canzoni ha da sempre denunciato, precursore dei tempi, temi quanto mai attuali come: violenza di genere, emarginazione, inquinamento e altre tematiche sociali. Considerato da molti uno storico caposcuola, nel ’90 con la canzone “Io ti amo… come una bestia” vince “Sanscemo ‘90- 1° Festival della Canzone Demenziale”. Nel ’91, fra i pochissimi cantautori-comici ad essere stato ammesso come concorrente in gara, con “Serenata” arriva in finale al 41° Festival di Sanremo nella sezione “nuove proposte”. Ospite in molte importanti trasmissioni: Maurizio Costanzo Show, Cantagiro, Buona Domenica, Quelli che il calcio, MTV, ecc. Autore anche di canzoni per bambini come “Banana Cocco Baobab” inserita da moltissimi anni nel “Canzoniere scout” è la più conosciuta, tradotta e cantata in varie parti del mondo.

    Nel 2017 gli viene conferito il premio Wilde VIP European Award per l’Arte e la Cultura. Autore per se stesso e per terzi ha lavorato e collabora con artisti del panorama nazionale tra i quali: Riccardo Cocciante, Paolo Carta, Skiantos, Flavio Oreglio, Danilo Amerio, Beppe Braida e molti altri. Svolge in tutta Italia un’attività di spettacoli dal vivo e nel contempo partecipa a spettacoli teatrali, musical, film e fiction tv.

    “Lo Zecchino d’Horror” è il nuovo disco di Marco Carena disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 13 dicembre 2024.

     

    Marco Carena: YouTube | Facebook | Instagram

     

    Lo Zecchino d’Horror: YouTube | Instagram | TikTok

  • Il Sogno della Crisalide: online il videoclip di “Tutti esauriti”

    Il Sogno della Crisalide: online il videoclip di “Tutti esauriti”

    È online su YouTube il videoclip di “Tutti esauriti”, il nuovo singolo de Il Sogno della Crisalide, estratto dal suo secondo album “Indietro tutti” (Gallia Music). Il videoclip, diretto da Cristiano Pedrocco e Lorenzo Vanzan con la produzione esecutiva di Giancarlo Bornigia e Gallia Music, traduce in immagini il messaggio ironico e pungente del brano. Attraverso ambientazioni surreali e simboliche, il video rappresenta una società intrappolata tra alienazione digitale, happy selfies e ricerca ossessiva della perfezione. Con un’estetica vivace e grottesca, i protagonisti si muovono tra momenti di caos collettivo e solitudine individuale, evidenziando il contrasto tra la performance sociale e il vuoto interiore. Un racconto visivo che amplifica il tema centrale del singolo: siamo tutti “esauriti” in un mondo che ci richiede sempre di più.

    Guarda il videoclip https://www.youtube.com/watch?v=Wa2rTAfqYk8

    “Indietro Tutti”, prodotto da Manuele Fusaroli e Michele Guberti (Massaga Produzioni) per Gallia Musci, raccoglie nove tracce tra cui i brani pubblicati nel corso del 2024 e alcuni pezzi inediti. Il disco rappresenta un viaggio concettuale tra passato e presente, con una riflessione su come, a volte, l’ossessione per i “bei tempi andati” possa trasformarsi in una trappola.

    “Indietro Tutti” è un album che, come racconta l’artista stesso: “Non vuole solo richiamare il passato, ma anche mettere in discussione il presente e il futuro, in cui spesso invece di progredire si regredisce, perdendo connessioni autentiche e rincorrendo un passato idealizzato.”

    In questo lavoro, Il Sogno della Crisalide mescola sonorità ispirate alla musica italiana della seconda metà del Novecento, dall’elettronica anni ’80 al rock degli anni ’90, fino alle radici doo-wop anni ’50.
    Attraverso testi ricchi di riferimenti e introspezione, “Indietro Tutti” solleva domande su come la tecnologia, pur promettendo di abbattere le distanze, finisca spesso per allontanarci ancora di più. In un’epoca in cui la comunicazione è alla portata di un click, sembra paradossale che il vero contatto umano sia sempre più difficile da mantenere. L’album si interroga, in modo provocatorio, su quanto davvero le nostre vite siano migliorate dalla tecnologia e su come la ricerca di semplicità e autenticità rimanga, oggi più che mai, un’esigenza profonda e ineludibile. Il Sogno della Crisalide esplora così le contraddizioni di un mondo che si rifugia nella nostalgia, idealizzando il passato, mentre fatica a creare connessioni autentiche nel presente.

    “INDIETRO TUTTI” TRACCIA PER TRACCIA

    1. “San Junipero” – Un’intro strumentale che apre l’album con richiami alla cultura pop, evocando la tensione tra nostalgia e realtà.

    2. “Le Tue Scuse” – Un brano diretto che parla del desiderio di fuga e di frustrazione verso un contesto che non offre prospettive. Tra amara ironia e critica sociale, descrive giovani che partono, restano, o si arrendono a una realtà insoddisfacente.

    3. “Complotto! – Racconta la routine di una coppia in crisi che, invece di confrontarsi, finisce per dare la colpa ai “massimi sistemi”. Un testo che ironizza sulla tendenza a vedere complotti ovunque, persino nella vita privata.

    4. “Tutti Esauriti” – Ispirato all’onda dell’IT-POP italiano, questo brano prende in giro la cultura dell’apparenza, tra *happy selfies* e stress da performance. Un pezzo che mette a nudo le contraddizioni di una società in cui “tutto esaurito” non riguarda solo i numeri, ma anche le persone.

    5. “Ipocondria” – Un brano che esplora il disagio psicologico e la costante ansia per la salute, con un’ironia tagliente che dipinge il ritratto dell’ipocondriaco moderno, tra ricerche online e paure irrazionali.

    6. “Più Forte” – Gioca sul significato di “sentire” e descrive la difficoltà di aprirsi e di accogliere le emozioni, anche quando ci si è costruiti un muro per proteggersi. Musicalmente ispirato al genere doo-wop, è un inno alla vulnerabilità.

    7. “Chiedi a Chat GPT” – Una riflessione ironica sull’uso (e abuso) dell’intelligenza artificiale per rispondere a qualsiasi domanda, anche quelle più assurde. Un brano che invita a riflettere sul ruolo delle IA e sull’effetto che hanno sulle “intelligenze naturali”.

    8. “V.M.” – Prendendo spunto dal libro *Il sogno della Crisalide* di Vanessa Montfort, il brano ironizza sulla confusione di identità e sull’idea di ispirazione, tra fantasia e realtà, in un gioco di specchi tra autore e opera.

    9. “Le Due Metà” – L’epilogo dell’album, un pezzo che affronta il passare del tempo e la paura di invecchiare senza un senso compiuto. Con una certa malinconia, la canzone esplora il desiderio di ricongiungere passato e presente, senza restare “a metà”.

  • Da Festival internazionale del doppiaggio a tutta la sua vita, giù la maschera per Elena Andreoli

    Da Festival internazionale del doppiaggio a tutta la sua vita, giù la maschera per Elena Andreoli

    Con grande piacere diamo il benvenuto a Elena Andreoli , artista poliedrica che ammalia l’Italia intera con la sua fenomenale voce. Recentementepremiata al Festival internazionale del doppiaggio, condividiamo con piacere l’intervista a Elena Andreoli , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti artistici, musicali e di vita, Elena Andreoli si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, musicali e televisive, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Elena Andreoli!

    Com’è nata tua la passione per il doppiaggio?
    Mi trovavo a Roma, molti anni fa. Lavoravo in teatro come aiuto regista. La mia prima intenzione infatti, dopo il diploma al liceo classico è stata quella di diventare una regista. Ho seguito infatti anche un corso di regia cinematografica alla NY University. Avendo già una base come attrice e un diploma all’Accademia di Arte Drammatica, mi sono proposta a una società di doppiaggio per fare l’assistente. Mi prendono, e come primo lavoro mi trovo Federico Fellini che fa la direzione del doppiaggio de “La Voce della Luna”. Niente male come inizio! Fellini non era un direttore del doppiaggio “ortodosso”, anzi. Nonostante gli attori avessero già recitato in italiano, i suoi film passavano sempre in post produzione audio; aveva dei ripensamenti sulle battute e decideva spesso di cambiarle in post produzione. Così, durante quel periodo, ho visto non solo cosa succedeva tecnicamente e come si svolgono le sessioni di doppiaggio, ma anche un grande genio al lavoro, la cui creatività sgorgava continuamente, un po’ come Dario Fo, altro genio dalla creatività inarrestabile con cui ho lavorato a lungo, affiancando Franca Rame come coprotagonista in due tournée.

    Chi e’ Elena Andreoli? Descriviti con 3 aggettivi
    I tre aggettivi che mi rappresentano sono senz’altro: creativa, determinata, sveglia.
    Io posseggo la stessa natura dei due mostri sacri che ho appena citato.
    In loro ho riconosciuto la mia stessa creatività inarrestabile, indomita e incontrollabile, la mia stessa incapacità di essere fino in fondo una persona con i piedi per terra. Bisogna rimanere un po’ bambini, un po’ incoscienti, un po’ visionari. Questa è una cosa che fa parte del carattere, non la puoi decidere. E’ per questa consapevolezza che ho studiato duramente e sono riuscita a fare bene tante cose in diverse discipline, dalla recitazione al canto, dal doppiaggio alla scrittura, fino alla regia. Perché ci vuole molta applicazione e serietà per fare arte.
    E’ proprio una questione di DNA. Esprimermi attraverso le arti è un’urgenza, un modo di essere. Ma, dopo lo studio, che è fondamentale, l’arte esce sotto forma di qualcosa che è privo di regole, in accordo con un inconscio che arriva in superficie sotto forma di idee, interpretazioni, scrittura, all’improvviso. Già bell’e fatto.

    Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
    Ho appunto iniziato in teatro come aiuto regista, assistente al doppiaggio, e poi ho fatto difficili selezioni per entrare all’Accademia d’Arte Drammatica di Milano “Filodrammatici”, che si trova di fianco alla Scala di Milano, la scuola più antica d’Europa e dunque del mondo. Basti dire che ne diplomano 7 all’anno e la scuola è molto dura e impegnativa, di certo non ha nulla a che fare con le scuole per ballerini e cantanti che trasmettono in tv.
    Ho studiato e vinto borse di studio come attrice che mi hanno portata all’estero, Londra e New York. Lavoro da molto tempo, dagli anni 90, in teatro, nel cinema, in TV come attrice e doppiatrice, e come autore e art director, e infine nella musica jazz, componendo anche pezzi miei.
    Non credo nelle etichette perché tutti questi mestieri sono complementari e non si escludono l’uno con l’altro.

    Quali sono le tue influenze artistiche?
    Mi sono formata, e ancor oggi è fonte di ispirazione, con la musica classica, Debussy, Beethoven, Mozart; letture di classici soprattutto di autori russi come Tolstoj e Dostojevskij, per le arti visive sono cresciuta osservando le opere dei pittori e in particolare modo gli autori del ‘600 come Caravaggio (avendo la fortuna di abitare per un periodo, quello della mia prima formazione/imprinting a Roma dove molte opere sono esposte), e dove oggi vale assolutamente la pena fare un salto alla imperdibile mostra di Guercino presso le Scuderie del Quirinale.
    Amo un grande videoartista recentemente scomparso e di cui ho seguito in giro per il mondo le installazioni, Bill Viola.
    Credo che il neorealismo e il cinema italiano fino agli anni 60 sia stato il miglior cinema al mondo.
    Ascolto, leggo e osservo molto. I miei sensi sono come “prensili”: sono affamata di arte, suoni, immagini. Ho imparato ad ascoltarmi: il nostro mondo interiore è altrettanto grande quanto quello esterno. Ma anche il finestrino di un treno mi dà molti spunti.
    Ho viaggiato molto, imparato dalle culture e dalla sensibilità di popoli distanti da noi. Sudamerica, Sudafrica, Giappone, Turchia, Portogallo, Africa centrale, Centroamerica, Australia, i miei preferiti. In genere le idee mi vengono appena l’aereo decolla!

    Quali sono i lavori che piu’ ti hanno coinvolto e perche’?
    Ho amato molto un lavoro, per come è nato e per come è diventato strada facendo, un documentario che ho scritto e doppiato proprio all’inizio della mia carriera. Cinema Forever.
    Fu commissionato da Medusa film per seguire le varie fasi del restauro di pellicole cinematografiche di grandi registi come Antonioni, Germi, De Sica, Fellini, Rossellini, Lattuada e molti altri, da parte di un anziano artigiano, Enzo Verzini, che le stesse pellicole, anni addietro, aveva sviluppato e stampato, e che ora, durante le riprese, stava restaurando.
    Questo documentario è diventato un cortometraggio, con la regia di Alberto Traverso, ed è stato proiettato in anteprima al MoMa di NYC.
    Con Alberto, diventato poi mio marito, abbiamo fondato una agenzia di comunicazione e da 25 anni lavoriamo insieme a diversi progetti creativi. La creatività è il collante della nostra relazione e della nostra vita, poiché ho avuto la fortuna di trovare un’anima creativa e con cui continuare a giocare (in inglese il verbo è TO PLAY) per il resto della vita.

    Raccontaci di Elena la cantante… amiche o nemiche?
    Sono colleghe e complici. La doppiatrice sceglie intonazione e ritmo in sala di doppiaggio, mentre la cantante si concentra molto sulle parole e sulla interpretazione. Nonostante le tecniche siano molto diverse tra loro, posso dire che le due parti di me si sorreggono e si completano a vicenda mentre lavoro. Non ho problemi a passare dall’italiano al francese all’inglese e dunque anche cantare jazz in inglese per me è come cantare in lingua madre.

    Premio Anello d’Oro e non solo…
    Non solo. Il mio preferito è un premio importante, perché è un premio che ho preso per un’idea. Si tratta del Premio Cenacolo, conferito nel 2002 da Umberto Eco alla campagna televisiva, poi divenuta virale, che è Italia1!, idea che con Alberto Traverso abbiamo avuto quando lui era direttore creativo della rete e che dopo 24 anni è ancora in onda. Si tratta del primo User Generated Content, cioè contenuto generato dal pubblico, virale, quando ancora non esistevano i social.

    Cosa bolle in pentola, quali programmi e novita’ ci attendono?
    Mi vedrete al cinema in veste di attrice e cantante in primavera. Il film si intitola Stella Gemella, regia di Luca Lucini con Margherita Buy e Laura Morante. Il pezzo che canterò, in una scena clou del racconto, lo ho scritto io ed è, in parte, autobiografico, in parte racconta la storia della protagonista del film, Stella.
    Sto lavorando ad altri pezzi musicali originali, una pièce teatrale a cui tengo moltissimo, e poi ci sono le cose belle di routine come gli speakeraggi (tra poco comincio a doppiare l’ottava edizione di 4 Hotel) e i concerti in cartellone.
    Seguitemi sui miei social e sui miei siti per avere anticipazioni e novità in arrivo!
    IG Elena Andreoli voce
    www.elena-andreoli.it
    jazz.elena-andreoli.it

  • nicolainmusica presenta IL SUO PRIMO EP UFFICIALE Am I Ep?

    nicolainmusica presenta IL SUO PRIMO EP UFFICIALE Am I Ep?

    nicolainmusica

    Presenta

    IL SUO PRIMO EP UFFICIALE

    Am I Ep?

    Orangle/Virgin

    DA QUI SCARICA LA COPERTINA DEL DISCO, I BRANI, INTRODUZIONE AL DISCO E BIOGRAFIA

    https://open.spotify.com/intl-it/album/0FsP9ctW46DHmPkldwR0MP?si=sl40fzTPTsiHnHnmpq4i1g

    “Am I EP?”, il primo EP ufficiale di NICOLAINMUSICA, è il frutto di oltre un anno di ricerca, sperimentazione e introspezione. Ogni canzone rappresenta una tappa di un viaggio emotivo, che non segue un filo narrativo unico, ma si snoda tra emozioni profonde e spesso contrastanti. Incertezza, instabilità, paura e noia si intrecciano con la ricerca di senso, serenità e talvolta speranza, componendo un mosaico di sensazioni universali in cui soprattutto le giovani generazioni possono riconoscersi.

    “Am I EP?” è un progetto che invita all’ascolto e alla riflessione, ma soprattutto a un viaggio dentro sé stessi. Ogni brano è un mondo a sé, ma insieme formano un insieme coeso che parla di dubbi, sfide e riconciliazioni.

    I BRANI

    1. “Skepsis / Quando il sole sorgerà” apre il disco con una riflessione potente sul valore del dubbio come motore di consapevolezza. La canzone, divisa in due parti connesse, è la più sperimentale del progetto: nella prima metà esplode un’energia rock, dove chitarra e voce guidano un ritmo deciso, quasi aggressivo.  La seconda parte, invece, si trasforma in un crescendo malinconico, dove i violini intrecciano una melodia intima con la chitarra e la voce, portando il brano  a una chiusura intensa e riflessiva.

    1. “Tempo Intenzione” (featuring con Mathias Mari), nato durante un soggiorno in Danimarca, parla di accogliere le sfide della vita, spesso rappresentate da strade buie e insidiose. I synth, protagonisti assoluti, creano un’atmosfera dinamica e incalzante, interrotta solo da un bridge più morbido che prepara l’ascoltatore a un ultimo, potente ritornello.

    1. “Koramora” trae ispirazione dal celebre Anime Morte di Gogol e utilizza l’immagine di una zanzara immobile per riflettere sulla noia esistenziale e sul bisogno umano di interrogarsi sul senso della propria vita. Musicalmente, è un mix audace di stili: il riff principale richiama il jazz e l’R&B, mentre i ritornelli  esplodono in sonorità rock, con chitarra elettrica e batteria che accentuano il contrasto tra le strofe più tranquille e le parti più energiche.

    1. “Tornerò a sud” chiude l’EP con una sensazione di pace e ricerca del proprio locus amoenus, un luogo ideale dove rifugiarsi dagli affanni quotidiani. Qui, il “sud” diventa un simbolo universale, più che geografico, di serenità e appartenenza. La canzone, impreziosita da un videoclip, si apre con un delicato  arpeggio e un beat chill, per poi alternare momenti di dolcezza a ritornelli accattivanti e pieni di energia, guidati da chitarre indie-folk e una batteria che sostiene il brano in tutte le sue evoluzioni.

    BIOGRAFIA

    nicolainmusica è il progetto solista di Nicola Cassarino, nato ufficialmente nel 2019 in una  piccola stanza di appena 10 metri quadrati a Torino. Originario di Modica, in Sicilia, Nicola (classe 1999) ha iniziato a suonare la chitarra a 13 anni, avvicinandosi al rock e ai suoni

    potenti delle “chitarrone”. Negli anni, il suo percorso musicale lo ha portato a esplorare nuovi orizzonti, spaziando tra jazz, elettronica, alternative e tutto ciò che va oltre lo stretto di Messina.

    Dal 2021 vive a Bologna, dove compone, produce e suona, portando la sua musica anche tra le strade delle città italiane. Le sue canzoni riflettono un’anima profondamente esistenziale, con testi spesso in prima persona che, pur partendo da sé, provano a parlare agli altri, specialmente la generazione di cui fa parte.

    Nel corso della sua carriera, Nicola si è esibito in rinomati locali come l’OffTopic, Il Maglio, Ostello Bello e Cortile Cafè, partecipando anche a contest prestigiosi come Sanremo Rock e Spaghetti Unplugged.Dopo la pubblicazione di diversi singoli, il 2024 segna una tappa fondamentale del suo percorso con l’uscita del primo EP ufficiale, “Am I EP?”, una raccolta di quattro brani inediti che condensano più di un anno di lavoro e riflessione artistica.

  • Fuori ora il nuovo singolo di MODNA – “Giro verticale”

    Fuori ora il nuovo singolo di MODNA – “Giro verticale”

    Venerdì 6 dicembre è uscito su tutti i digital store il nuovo singolo del cantautore lucano MODNA “Giro verticale.
    Un brano fortemente emotivo, che racconta ’’La forza di lasciare andare chi amiamo e la forza di fare il bene delle persone a cui vogliamo bene anche se ci costa
    sacrificio, ed infine la consapevolezza di non perdersi mai , nonostante tutto, nonostante la distanza’’

    Uscito per l’ Etichetta discografica EPICENTRO DISCHI e prodotto d Chris Lapolla, il brano è stato scritto a 4 mani da Modna e Chris Lapolla e prosegue su quello ostile It pop che caratterizza la proposta musicale dell’artista

    Modna è un musicista con un curriculum nutrito, E’ iscritto al terzo anno del Triennio in canto pop presso il conservatorio N. Sala di Benevento. La sua attività concertistica lo porta ad esibirsi sia all’estero che in Italia, con collaborazioni e Open Act di artisti come:
    The Kolors, Neri per Caso, Marco Carta, Maria Nazionale, Erika Mou, Maldestro, Alfa, Cristina D’avena, e musicisti dei Modà, di Claudio Baglioni e Nek.
    Corista ad un mini tour con Dodi Battaglia.
    Nel 2010 è vincitore del programma “Stasera é la tua sera” condotto da Max Giusti su Rai Uno.
    Nel Marzo 2022 pubblica ĺ album “La mia seconda pelle” anticipato dal singolo radiofonico “Fino al limite”, in collaborazione con il producer Walter Babbini.

    Nel 2024 MODNA è SECONDO classificato al Premio Arte D’Amore a Verona con il singolo ”quell’inutile chiasso” collabora con AZZURRA SPETTACOLI nota agenzia musicale del centro sud accompagnando anche come corista di TONY TAMMARO.
    Ultimamente a fine NOVEMBRE si è classificato al SECONDO posto del premio d’autore al ‘’Cantautori Bitonto Suite’’.
    Attualmente è al lavoro per l’uscita del prossimo EP.

  • E’ uscito in versione digitale il primo CD della trilogia Libidal di Davide Matrisciano (Canzoni antidolorifiche).

    E’ uscito in versione digitale il primo CD della trilogia Libidal di Davide Matrisciano (Canzoni antidolorifiche).

    E’ uscito in versione digitale il primo CD della trilogia Libidal di Davide Matrisciano (Canzoni antidolorifiche).

    I prossimi due Cd usciranno su tutti i digital stores il 13 e il 20 dicembre

    Da qui puoi ascoltare il primo CD

    https://open.spotify.com/intl-it/album/106mg590Veq343oEpaJbTy?si=Q3xDEvaBQ4i3q-4UZgWBzw

    Libidal viene pubblicato da La cellula Records/Maxsound).

    Dal 29 novembre è disponibile in formato fisico con distribuzione Audioglobe.

    L’uscita del cd finisco è stata accompagnata dal video di “29 luglio”, brano con un guest di spicco come Johnson Righeira

     

    https://www.davidematrisciano.net/

  • E’ uscito in versione digitale il primo CD della trilogia Libidal di Davide Matrisciano (Canzoni antidolorifiche).

    E’ uscito in versione digitale il primo CD della trilogia Libidal di Davide Matrisciano (Canzoni antidolorifiche).

    E’ uscito in versione digitale il primo CD della trilogia Libidal di Davide Matrisciano (Canzoni antidolorifiche).

    I prossimi due Cd usciranno su tutti i digital stores il 13 e il 20 dicembre

    Da qui puoi ascoltare il primo CD

    https://open.spotify.com/intl-it/album/106mg590Veq343oEpaJbTy?si=Q3xDEvaBQ4i3q-4UZgWBzw

    Libidal viene pubblicato da La cellula Records/Maxsound).

    Dal 29 novembre è disponibile in formato fisico con distribuzione Audioglobe.

    L’uscita del cd finisco è stata accompagnata dal video di “29 luglio”, brano con un guest di spicco come Johnson Righeira

     

    https://www.davidematrisciano.net/

  • “Undone” è il singolo d’esordio di Luca Di Stefano

    “Undone” è il singolo d’esordio di Luca Di Stefano

    Dal 6 dicembre 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Undone”, il nuovo singolo di Luca Di Stefano che anticipa l’uscita dell’album per Musica Lavica Records prevista per il 24 gennaio 2025 realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE.

    “Undone” è il primo brano inedito di Luca Di Stefano, un pezzo dal sound internazionale che lo distingue per unicità e intensità emotiva. La canzone esplora le profondità di un dolore causato da una relazione tossica, dove il protagonista, lacerato da un conflitto interiore, cerca di affrontare una partner più incline a ferirlo che a comprenderlo. Per lui, il canto diventa uno strumento di liberazione, un mezzo per esprimere, ma anche esorcizzare, rabbia, frustrazione e tristezza.

    Il brano offre molteplici livelli di lettura: può rappresentare la disillusione amorosa universale, un percorso di crescita personale o una critica alle dinamiche di potere e manipolazione spesso presenti nelle relazioni. In ogni caso, “Undone” è un invito a riflettere sulla propria esperienza per trovare la forza di spezzare legami tossici e dannosi, riscoprendo l’importanza di prendersi cura di sé stessi e di proteggere la propria serenità.

    Spiega l’artista a proposito della nuova release: “L’amore è un sentimento complesso e affascinante, difficile da definire in modo univoco. Durante un periodo turbolento della mia vita, segnato da distacchi emotivi e fisici, mi sono ritrovato a riflettere sulle molteplici sfaccettature dell’amore. La rabbia, intensa e viscerale, ha dominato quel periodo, spingendomi a canalizzarla nella musica. È così che sono nate le prime note di Undone: semplici, essenziali, ma capaci di esprimere il tumulto interiore che provavo. Invece di riversare il dolore sull’altra persona, ho scelto di elaborarlo in silenzio, aspettando il momento giusto per dare una risposta sincera. Undone non è nata subito, ma ha subito riscritture, cambi di struttura e arrangiamenti, fino a trovare la sua forma finale. Eppure, anche ora, so che rimarrà incompleta, come la vita stessa: un’opera in continua evoluzione. Undone è un riflesso di questa imperfezione, della bellezza che risiede nell’irrisolto, e un invito ad accettare che alcune storie, come le persone, non trovano mai una conclusione definitiva.”

    Il videoclip di “Undone” è un viaggio introspettivo che ci conduce fin dentro al cuore dell’artista. Le immagini iniziano con un’inquadratura a campo largo di Luca, un’istantanea che cattura l’attenzione dello spettatore e lo invita a immergersi nel suo mondo fatto di emozioni e sonorità dal respiro internazionale. La scena iniziale ricorda la sua memorabile esibizione ad America’s Got Talent, un momento che ha segnato un punto di svolta nella sua carriera.

    Il video, ambientato principalmente in studio, ci mostra l’artista nel suo “habitat naturale”, con intorno pochissimi elementi (un pianoforte e delle clessidre) che parlano però in modo eloquente del suo mondo interiore. Le clessidre, in particolare, diventano il simbolo potente del tempo che passa, al tempo che viene investito su se stessi e alla necessità di cogliere e mettere a frutto ogni singolo istante.

    L’alternanza tra Luca seduto e Luca in piedi, richiama l’alternanza naturale tra il tempo intimo passato in studio a creare e quello da passare su un palcoscenico, illuminato da luci colorate e alcune volte accecanti che sottolineano ulteriormente la dualità dell’artista: da un lato, il bisogno di introspezione e di solitudine, sorgenti di grande creatività, dall’altro, la voglia di connettersi con il pubblico e di condividere con gli altri la propria arte.

    Samir Kharrat, con la sua regia raffinata, riesce a fondere queste due realtà, creando un’atmosfera suggestiva, coinvolgente e ricca di colori, invitando a riflettere sulla complessità dell’animo umano, anche collegata alla bellezza dei rapporti, seppur imperfetti, e sulla forza della passione.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=GjRK5WsK7y4

     

    Biografia

    Luca Di Stefano, giovanissimo cantante catanese dalla voce calda e profonda, conquista tantissimi fan in tutta Italia grazie alla propria partecipazione alla prima edizione italiana di All Together Now, talent canoro condotto da Michelle Hunziker e J-Ax, andato in onda su Canale 5. Luca, classificandosi al terzo posto in questa competizione, ha letteralmente fatto impazzire sia i giudici che il pubblico, riuscendo addirittura a far commuovere J-AX che ha voluto un suo intervento musicale all’interno del brano Supercalifragili – prodotto da Takagi & Ketra e con ospite anche Annalisa – inserito nella playlist del prossimo disco dello stesso J-Ax.

    Collabora con il giovane pianista Davide Locatelli su una cover di Bad Guy.

    Da sempre innamorato della musica blues e soul in particolare, Luca studia sassofono e canto.

    Fa parte del roster artisti dell’etichetta discografica Musica Lavica Records di Denis Marino, con la quale ha già pubblicato sei singoli ed è in uscita con il suo primo disco di inediti, che vedrà la luce a fine 2024. Per quanto riguarda la promozione e la consulenza commerciale, si affida alla DD Entertainment di Donato D’Elia.

    Poco prima del periodo di lockdown Luca viene contattato dalla produzione di America’s Got Talent per partecipare alle Auditions della stagione 15 del talent show più famoso e più seguito al mondo: canta “Let’s get it on” di Marvin Gaye e manda in estasi tutti, giudici (Howie Mandel, Simon Cowell, Heidi Klum, Sofia Vergara), pubblico presente in teatro e, dopo la messa in onda ad aprile 2020, anche tantissima gente da ogni parte del mondo, raggiungendo milioni di visualizzazioni su YouTube in pochissimo tempo. Studia canto Pop presso il conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (CZ) e canto Jazz presso il conservatorio G. Verdi di Milano.

    Continua durante il proprio percorso ad esibirsi in importanti teatri, festival e in trasmissioni televisive su emittenti nazionali.

    “Undone” è il primo singolo di Luca Di Stefano disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 6 dicembre 2024 e anticipa l’uscita dell’album d’esordio per Musica Lavica Records realizzato con il contributo di NUOVOIMAIE, prevista per il 24 gennaio 2025

     

     

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