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Eventi per bambini e famiglie: la fiaba musicale “L’elefante e la pioggia” in scena sabato 1 febbraio al Bosco delle Querce di Seveso e Meda (Mb)
Il rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi è il messaggio del nuovo spettacolo prodotto dall’associazione culturale Musicamorfosi e presentato in anteprima a Seveso nell’ambito del progetto Insieme per il Bosco, promosso dall’associazione FARE. La vera protagonista è l’acqua: narrata, evocata e danzata ma soprattutto suonata, grazie all’utilizzo di particolari percussioni di origine africana e asiaticaSEVESO (MB) – Un imperdibile appuntamento per i bambini , a partire dai quattro anni di età, e per le famiglie, ma più in generale per tutti, è in programma sabato 1 febbraio a Seveso (in via Ada Negri): il centro visite del Bosco delle Querce di Seveso e Meda ospiterà in anteprima, alle ore 16.30 (ingresso libero con prenotazione consigliata a ilboscodellequerce@gmail.com),lo spettacolo “L’elefante e la pioggia”, tratto da una fiaba Masai e prodotto dall’associazione culturale Musicamorfosi, protagonisti Nicoletta Tiberini (voce cantante e recitante), il percussionista Gennaro Scarpato (i due hanno realizzato anche le musiche originali) e la danzatrice Clelia Fumanelli. Andrea Taddei firma la regia, le scene e i costumi, le luci e il suono sono a cura di Andrea Pozzoli, mentre le maschere sono state realizzate nel laboratorio creativo per la terza età dell’associazione La Tartaruga, presso il Centro Polivalente San Zeno di Pisa. A chi appartengono l’aria, il sole, la pioggia? Qualcuno può pensare di dominare la natura a proprio vantaggio? Sembra proprio che l’elefante di questa antica fiaba africana somigli al genere umano, che si crede il padrone della Terra e che usa la forza per difendere, con la complicità di guardiani addomesticati, una risorsa che non gli appartiene. Lo spettacolo nasconde una metafora semplice e una morale efficace: l’acqua scende dal cielo per tutti e tutti ne possono essere bagnati e dissetati. L’acqua è nutrimento, l’acqua è vita.“L’elefante e la pioggia” è una fiaba musicale e poetica pensata per i più piccoli, ma stimolante e appassionante anche per gli adulti, con un messaggio universale che comprende il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi che popolano il nostro piccolo pianeta. Vera protagonista dello spettacolo è l’acqua: narrata, evocata e danzata, ma soprattutto suonata grazie alla presenza delle percussioni ad acqua di origine africana e asiatica. L’incredibile tazza taoista e il kalabash africano fanno parte della collezione (960 pezzi unici provenienti da ogni angolo del mondo) della Fondazione Luigi Tronci di Pistoia, nata nel 2008 come Museo della musica e degli strumenti musicali a percussione e centro di documentazione, in mostra permanente presso il Conservatorio di Pistoia.Lo spettacolo si svolge nell’ambito del progetto Insieme per il Bosco, promosso dall’associazione FARE in collaborazione con il Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso e in progettazione con la rete delle realtà associative territoriali. Per i prossimi due anni queste realtà si impegneranno nello sviluppo di iniziative che volgeranno il loro sguardo sul Bosco e la sua storia, la sua conoscenza, la sua memoria: laboratori e spettacoli di arti performative per le giovani generazioni affinché possano cogliere il suo respiro e costruire nuovi equilibri ecosistemici; conferenze, dibattiti, concerti e mostre che possano restituire all’intera collettività il potente messaggio che il Bosco lancia al nostro presente e al nostro stare in relazione con e nella natura. -
Atelier Musicale: il Quartetto Pezzè di Udine sabato 1 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano
La formazione friulana, da sempre impegnata a promuovere la ricerca e la divulgazione della musica da camera,eseguirà composizioni di Perosa, Pezzè, Bragato, Tedesco e GarbarinoMILANO – È il Quartetto Pezzè di Udine il protagonista, sabato 1 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano, del decimo concerto della XXX edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna di jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro).Il titolo del concerto (“Il quartetto d’archi nel terzo millennio”) riflette la varietà di situazioni a cui una moderna formazione d’archi deve saper far fronte al giorno d’oggi. Non più legato a un’unica impostazione, un quartetto deve infatti sapersi muovere all’interno di un repertorio differenziato, proprio come quello proposto dal Quartetto Pezzé e legato in gran parte ad autori di area friulana, a cominciare dalla suite di Albino Perosa, sacerdote e compositore nato a Rivigliano, in provincia di Udine. Importante figura musicale in gran parte impegnata in musica di carattere religioso, Perosa è stato autore anche di pagine profane come quella che verrà presentata all’auditorium Di Vittorio di Milano.Fondamentale per il Friuli è stata la figura del didatta, compositore, divulgatore e organizzatore musicale Piero Pezzè, di cui viene proposta l’opera intitolata “Elegia”, scritta originariamente per pianoforte in memoria di una persona cara e trascritta dal musicista udinese Davide Pitis nella versione per quartetto d’archi. Di Josè Bragato, nato a Udine e poi trasferitosi in Argentina, verrà presentato “Tres movimientos porteños”, un lavoro che guarda decisamente al tango nuevo di Astor Piazzolla, di cui questo compositore è stato a lungo partner come violoncellista. Anche nella sua musica, intrisa di tango, il quartetto si muove in maniera unitaria, come del resto è dialogante pure nella composizione “Inquiete risonanze” di Giuseppe Garbarino, presentata in prima assoluta e costruita come un insieme di suggestioni che si spingono fino al jazz.Il percorso inverso a quello di Bragato l’ha fatto Fabian Perez Tedesco, percussionista e compositore argentino che nel 1987 è diventato membro dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, la cui “Dolci rose”, scritta per il Quartetto Pezzè, si ispira al madrigalismo di Gesualdo da Venosa.Formato da musicisti dalla vasta e articolata esperienza concertistica, il Quartetto Pezzè si è riunito sotto l’egida del dedicatario, riconoscendosi nei suoi intenti, e ha poi approfondito la propria preparazione grazie all’incontro con diverse personalità musicali, alcune leggendarie, del panorama della musica da camera. La formazione friulana ha effettuato con successo alcune tournée internazionali e ha tenuto a battesimo diverse prime esecuzioni assolute.ATELIER MUSICALE – XXX stagioneSabato 1 febbraio 2025, ore 17.30Quartetto Pezzè – Il quartetto d’archi nel terzo millennioNicola Mansutti (violino), Lucia Clonfero (violino), Elena Allegretto (viola), Mara Grion (violoncello).Programma:A. Perosa – SuiteMattino di Pasqua – Vivo con leggerezza/Adagio-Meditazione/Scherzo. Giochi di bimbi – Vivace/Notturno-Adagio espressivo.Fuochi d’artificio – Finale – Allegro moderato.P. Pezzè/D. Pitis – ElegiaModerato/Mesto/Con moto/Largamente.F. P. Tedesco – Dolci roseAllegro vibrante/Intenso ed espressivo/Aggressivo e rude(Ispirato al Madrigale “Quanto ha di dolce amore” di Gesualdo da Venosa).J. Bragato – Tres movimientos porteñosPopular-Moderato; Romántico-Allegro; Culto-Allegro moderato.G. Garbarino – Inquiete risonanzeMosso/Intermezzo: disteso/Vivace/Calmo/Vivace/Vivo. Prima esecuzione assoluta.Introduce Maurizio Franco.Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.On line: www.secondomaggio.orgIngresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.itDirezione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra. -
“Il rito del jazz” alla Cascina Cuccagna di Milano dal 4 al 25 febbraio con l’Østrik Quintet, Nicoletta Tiberini & Daniele Pozzi, il Nomad Silence e il quartetto di Francesco Sensi
MILANO – Sono quattro gli appuntamenti della rassegna “Il rito del jazz”, organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi in collaborazione con I-Jazz e con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano, in programma nel mese di febbraio alla Cascina Cuccagna di Milano. Come sempre, gli eventi ospitati dal Cuccagna Jazz Club, presso il ristorante un posto a Milano, sono a ingresso libero (prenotazioni: www.unpostoamilano.it; email: info@unpostoamilano.it) e la formula è quella consolidata del doppio set (ore 19.30 e 21.30).Si comincia martedì 4 febbraio, protagonista l’Østrik Quintet, formazione in cui spicca la presenza di due trombonisti (Simone Capitaneo e Oliseh Obiarinze). Il gruppo, completato da Christian Scaffidi (basso elettrico), Raffaele Garramone (pianoforte) e Nicola D’Auria (batteria), presenterà il progetto “Full of Curtis”, omaggio all’album “Groovin’ With Golson” del sassofonista Benny Golson e, al tempo stesso, tributo al trombonista Curtis Fuller, pioniere del periodo hard bop. Tra i fondatori del Jazztet (con Benny Golson e Art Farmer), Fuller ha collaborato con i più grandi jazzisti della sua epoca, da Dizzy Gillespie a Art Blakey, da John Coltrane a Count Basie, distinguendosi per il suono fluido e il fraseggio sciolto. Non a caso, il trombonista statunitense, oltre che leader di alcune formazioni, è stato anche uno dei più appezzati sideman nella storia del jazz e ha sempre capito come entrare nella mente dei compositori e dei suoi compagni di viaggio. Ne è un esempio lampante proprio il disco “Groovin’ With Golson”, in cui ha dato il meglio di sé. I brani rivisitati verranno presentati dall’Østrik Quintet in una chiave più moderna, mettendo in risalto le melodie iconiche dei soli di Fuller.Martedì 11 febbraio, per il secondo appuntamento del mese, spazio a Nicoletta Tiberini (voce e ukulele) e Daniele Pozzi (chitarra), che porteranno in scena il progetto “I love standards”. Gli amori illusori, a senso unico, gli incontri e gli sguardi sono alcuni dei temi che si trovano nei testi delle canzoni proposte da questo duo, nato nel 2016. Tiberini e Pozzi mescolano in modo spontaneo sonorità jazz e brani originali con influenze dalla tradizione italiana del cantautorato e dal musical. Il repertorio, scritto in buona parte dai due musicisti, ha un sapore quasi teatrale, talvolta melodico e raffinato, talvolta moderno, con l’improvvisazione che gioca sempre un ruolo centrale.Martedì 18 febbraio si esibirà il Nomad Silence Jazz Project, quartetto formato da Claudio Niniano (chitarra e voce), Jonathan Norani (sassofono tenore), Luca Caiazza (basso) e Marco Zacco (batteria). Il gruppo, che è nato nelle aule dei Civici Corsi Jazz di Milano e che si è già esibito su palcoscenici prestigiosi come quello di JAZZMI e del festival City of Guitars di Locarno, presenterà per lo più brani originali composti da Claudio Niniano e poi arrangiati dalla band al completo, in un dialogo continuo tra pagina scritta e improvvisazione.Infine, martedì 25 febbraio, per l’ultimo concerto del mese, riflettori puntati sul quartetto guidato dall’emergente chitarrista e compositore Francesco Sensi. Formatosi prima presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia e poi al Conservatorio G. Verdi di Milano, dove ha completato gli studi, Sensi ha pubblicato l’anno scorso il suo album d’esordio “In Abstracto”, lodato dalla critica e dagli addetti ai lavori. I brani originali del disco sono influenzati, in gran parte, dalla scena jazz newyorkese di fine anni ‘90. I principali punti di riferimento per i quattro giovani musicisti della band sono artisti come Aaron Parks e Kurt Rosenwinkel: l’idea del gruppo (completato da Davide Cabiddu al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Marcello Repola alla batteria) è quella di trovare un punto d’incontro tra il jazz moderno e altri generi musicali, mantenendo sempre un legame con la tradizione.CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZUn posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.Ingresso libero. Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.itPrenotazioni: www.unpostoamilano.itI CONCERTI DEL MESEMartedì 4 febbraio, ore 19.30 e 21.30FULL OF CURTIS – ØSTRIK QUINTETSimone Capitaneo, tromboneOliseh Obiarinze, tromboneChristian Scaffidi, basso elettricoRaffaele Garramone, pianoforteNicola D’Auria, batteriaMartedì 11 febbraio, ore 19.30 e 21.30I LOVE STANDARDSNicoletta Tiberini, voce e ukuleleDaniele Pozzi, chitarraMartedì 18 febbraio, ore 19.30 e 21.30LOVE SONGS – NOMAD SILENCE JAZZ PROJECTClaudio Niniano, chitarra e voceJonathan Norani, sax tenoreLuca Caiazza, bassoMarco Zacco , batteriaMartedì 25 febbraio, ore 19.30 e 21.30FRANCESCO SENSI QUARTETFrancesco Sensi, chitarraDavide Cabiddu, pianoforteEnrico Palmieri, contrabbassoMarcello Repola, batteria -
Nu poco ‘e te, il singolo che anticipa il disco di Andrea Sannino
Ci siamo quasi, sta per uscire il nuovo disco di Andrea Sannino anticipato dal singolo “Nu poco ‘e te”. Fuori dal 17 gennaio il nuovo brano che vede un altro featuring interessante: i Neri per caso.
“Nu poco ‘e te” è una ballata con sfumature latine, che fa risaltare, oltre le voci, chitarra acustica e percussioni.
Il testo esalta tutte le sfaccettature dell’amore, enfatizzando il messaggio attraverso la purezza delle voci.
“Nu poco ‘e te” è la focus track della seconda parte di Mosaico, il nuovo disco. La canzone è scritta dallo stesso Sannino e da Mauro Spenillo che ha anche arrangiato il pezzo.
Questa canzone mette in risalto la bellezza delle armonizzazioni vocali dei Neri per Caso, creando una combinazione emozionante tra la voce calda e melodiosa di Sannino e lo stile unico del gruppo vocale.
Il videoclip, in bianco e nero, diretto da Alessandro Freschi celebra l’amore in tutte le sue forme come quello tra madre e figlia, tra partner o semplicemente tra un uomo e il proprio cane.
Il tutto è accompagnato dalla performance di Andrea e i Neri per Caso.
ASCOLTA IL BRANO: https://open.spotify.com/intl-it/track/6oQI5a0y2bANjQ2fpvuBYB?si=5268a2d229b14820
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Dal buio dell’assenza alla pista da ballo: l’incredibile alchimia di “Missing You”
La solitudine è uno dei grandi tempi del nostro tempo, e con “Missing You”, Takao Wazowsky restituisce con precisione l’entità di un’assenza, rendendola tangibile e vicina a chi ascolta. Miscelando differenti texture sonore, la traccia si fa portavoce di una situazione sempre più preoccupante: uno studio recente della London School of Economics, ha infatti rilevato che oltre il 45% dei giovani tra i 18 e i 30 anni si sente più solo rispetto a prima della pandemia. Un fenomeno confermato anche in Italia, dove l’ISTAT ha riscontrato che oltre il 40% dei giovani si sente isolato nella propria quotidianità. Ed è proprio qui, in questo contesto, che “Missing You” trova un significato ancora più rilevante, non solo come progetto musicale ma come spunto per una riflessione collettiva su un tema generazionale.
Takao Wazowsky, al secolo Marco D’Atanasio, dopo il successo del precedente singolo “T.M.W.”, continua il suo percorso di evoluzione, spingendo i confini del genere elettronico verso un’inedita dimensione intimista.
“Missing You”, unendo la delicatezza del pop alle vibrazioni energiche della musica elettronica, è un pezzo saturo e profondamente legato al concetto di assenza, nato dalla necessità di Takao di sondare un territorio nuovo, mantenendo però sempre salde le sue radici. In un’alchimia perfetta tra ritmi sincopati e linee vocali emozionali, tipiche del pop cantautorale italiano, il brano consente all’assenza di mutare in un elemento palpabile, diventando protagonista indiscussa di un paesaggio sonoro carico di suggestioni.
«Woke up alone today, Your side of bed so cold. Heart feels heavy in my chest, life feels grey and old.» («Oggi mi sono svegliato da solo, il tuo lato del letto è così freddo. Sento il cuore pesante nel petto, la vita sembra grigia e spenta.»): sin dal verso di apertura, il dolore, la ferita della mancanza, diventano una forma d’arte che non si limita ad essere ascoltata, ma vissuta per essere interiorizzata, compresa, accettata e superata.
Dalle origini rock e metal al passaggio all’elettronica, l’abilità creativa di Takao si evince in questo progetto poliedrico, capace di andare oltre la dicotomia tra musica mainstream e underground.
«”Missing You” rappresenta un lato di me vulnerabile, meno protetto – spiega l’artista -. Ho voluto mescolare la forza espressiva del pop con ritmi elettronici, cercando di rendere in suono le sensazioni che nascono da una perdita significativa.»
Cresciuto tra le colline umbre, Marco D’Atanasio inizia il suo percorso musicale da adolescente, fondando la band “Burn It Down”. Dopo aver militato nella scena rock e metal, si avvicina alla produzione musicale e, dal 2023, abbraccia il mondo dell’elettronica, ispirato da artisti come Fred Again e Bunt. Questo bagaglio multiforme si riflette in “Missing You”, che riesce ad essere al contempo una ballad malinconica e una traccia da dj set.
«La musica elettronica – aggiunge – mi ha dato la libertà di esprimermi in modo nuovo. Con ‘Missing You’ ho voluto creare qualcosa che potesse essere vissuto sia in un periodo di introspezione, sia su una pista da ballo in un club.»
La copertina di “Missing You” sintetizza ed enfatizza il messaggio del pezzo più di mille parole: un abbraccio sospeso, intriso di malinconia, con lo sfondo rosso acceso che amplifica la tensione del momento. L’illustrazione rappresenta perfettamente quel vuoto che un’assenza lascia, trasformandolo in un simbolo visivo. Un’immagine che non solo accompagna la musica, ma la amplifica, rendendola chiara e perfettamente comprensibile già al primo sguardo.
Nel contesto musicale attuale, dove la contaminazione tra generi è la chiave per raggiungere nuovi orizzonti espressivi, “Missing You” si colloca come un esempio di come il suono possa abbattere le barriere e avvicinare ascoltatori di background diversi. In un’epoca in cui il pop e l’elettronica si incontrano sempre più spesso, Takao Wazowsky non si limita a seguire la tendenza, ma ridefinisce il modo in cui l’elettronica può raccontare storie, stati d’animo ed emozioni. In questo brano, l’assenza non è solo un tema, ma una dimensione che l’ascoltatore è invitato a scoprire, trovando in ogni angolo buio un frammento di qualcosa che ha vissuto o che sta ancora elaborando. Questa riflessione, ci porta a domandarci: quanto di noi stessi resta nelle mancanze che ci segnano? Tra introspezione e sperimentazione, “Missing You” è un viaggio che comincia con il dolore, ma termina con una pista da ballo illuminata, perché la musica non cancella l’assenza, ma ci insegna a ballarci sopra.
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LOVE IS A PAIN è il nuovo singolo di Alan Scaffardi e Papik
“Love Is a Pain” è il secondo singolo scelto per anticipare la presentazione dell’album che celebrerà la collaborazione di Papik e Alan Scaffardi. Dopo il successo del primo singolo “Make My Day” Alan torna con una canzone che esplora il lato più profondo e complesso dell’amore raccontando il lato più fragile e disilluso delle relazioni.
Una traccia suadente caratterizzata ancora una volta dal forte sapore RnB che sarà poi il vero elemento costante dell’album “Sun Will Shine Again” previsto per il 7 marzo. Dal 30 gennaio anche il videoclip ufficiale. -
Buonarroti: dal 31 gennaio in digitale “Intro”, il primo singolo estratto dal nuovo EP “Komorebi” di prossima uscita
Da venerdì 31 gennaio 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali “INTRO” (Overdub Recordings), il primo singolo di BUONARROTI, estratto dal nuovo EP “KOMOREBI” di prossima uscita.
Il brano “Intro” si pone come una guida per immergersi nell’atmosfera di “Komorebi”. Il bass sequencer iniziale suggerisce una ritmica che viene stravolta dall’ingresso di un drum beat minimale e riverberato. La melodia è quasi assente, lasciando spazio ad un’atmosfera rarefatta e misteriosa che avvolge l’ascoltatore, invitandolo in un viaggio introspettivo attraverso un mondo oscuro e affascinante.
Commenta l’artista beneventano a proposito della nuova release: “Un abisso sonoro che si apre, inghiottendo l’ascoltatore in un vortice di ombre e sussurri. Un viaggio introspettivo, un labirinto apparentemente senza uscita”.
I videoclip dei singoli successivi saranno pubblicati in sequenza, come una vera e propria serie TV. Ognuno andrà a comporre un unico video finale, che sarà svelato con l’uscita dell’ultimo singolo.
Guarda il videoclip di “Intro” su YouTube
https://youtu.be/Macno0N2fXc?si=8QyrAQTX4BdHpYfX
Biografia
Leggi Buonarroti e pensi immediatamente a Michelangelo. Ma ti sbagli perché è Filippo, meno noto cospiratore rivoluzionario.
È su questa ambiguità che nasce Buonarroti, side project del batterista del trio Chaos Conspiracy, stavolta alle prese con atmosfere più intime e malinconiche. Per sua stessa natura il progetto non abbraccia una forma unica e definitiva ma si presenta come molto eterogeneo e in divenire. Pur partendo da un approccio prevalentemente elettronico e strumentale, non disdegna collaborazioni, anche vocali, con altri artisti.
Il primo EP ufficiale, Inhibitions, mixato e masterizzato da Filippo Buono presso il Monolith Recording Studio è stato pubblicato dalla Overdub Recordings nel maggio del 2023. L’artista ha poi collaborato in tre occasioni con la vocalist Simona Giusti, con la quale ha pubblicato i singoli Idiot, Distance e Guiding light.
“Intro” è il primo singolo di BUONARROTI estratto dal nuovo EP “Komorebi” di prossima uscita, pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 31 gennaio 2025.
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“Nudo in REb” è il nuovo singolo di Luca Muscarella & AD1
Da venerdì 31 gennaio 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali “Nudo in REb”, il nuovo singolo di LUCA MUSCARELLA & AD1.
“Nudo in REb” è un brano che unisce groove e atmosfere sospese, trovando un equilibrio tra complessità e semplicità. Inizia con un groove pop che evolve verso ritmi trap, ma mantenendo una leggerezza unica. La sezione ritmica solida, con batteria, basso e chitarra, è arricchita dai fiati che amplificano il senso di calma. A impreziosire l’arrangiamento, la chitarra solista di Piergiorgio Perrella aggiunge loop melodici ipnotici, mentre il pianoforte di Vincenzo Piccione Pipitone crea armonie sospese e rilassate, dando vita a un’atmosfera intima e avvolgente. La voce di Luca Muscarella, con un’interpretazione rilassata e confidenziale, completa il pezzo, come un monologo spontaneo e sincero che cattura frammenti di pensieri in un flusso libero e autentico.
Spiega il cantautore Luca Muscarella a proposito del brano: «Il pezzo è stato intitolato “Nudo in REb” (dove REb sta per re bemolle, la tonalità) proprio perché fin dalla sua scrittura ho voluto mettermi a nudo, esponendo vari aspetti della mia vita quotidiana. La canzone è un loop emotivo e musicale che invita all’ascolto lento e riflessivo, perfetto per chi cerca una pausa sonora in cui immergersi».
Il videoclip di “Nudo in REb” è un lyric che alterna immagini spontanee girate da Luca e dalla band AD1. Le scene catturano momenti della loro vita quotidiana e dei concerti, offrendo uno spunto intimo e autentico, come un vlog, ma senza essere tale.
Guarda il lyric video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=PuhvSz3mmb8
Biografia
Luca Muscarella & AD1 è un progetto musicale nato nell’estate del 2020, tra Marsala e Trapani, durante il periodo della pandemia. Guidata dal cantautore anglo-siciliano Luca Muscarella, la band mescola influenze musicali diverse, costruendo un sound originale e moderno che si distingue nel panorama musicale emergente.
Il gruppo è composto da un team affiatato di musicisti: le chitarre di Piergiorgio Perrella ed Enrico Di Bella, le tastiere di Vincenzo Piccione Pipitone, il basso di Vito Vulpetti, la batteria di Mario Zingale e una potente sezione fiati formata da Gianvito Genna, Giovanni Balistreri e Joele Gerardi.
Dopo l’esordio al Festival della Canzone Mediterranea nel 2021 con il singolo *Campari*, gli AD1 hanno continuato a consolidare la loro reputazione attraverso numerosi concerti e premi, tra cui il Festival Alcart 2022. I loro testi esplorano tematiche attuali, come le difficoltà relazionali, le sfide sociali e la nostalgia, sempre con uno stile che unisce profondità e ironia. Tra le loro ultime produzioni spicca il singolo *Walzer Lento*, un brano malinconico che racconta la fine di un amore in un contesto sociale caotico e frammentato.
Luca Muscarella & AD1 si distinguono per l’energia live e per un approccio collaborativo alla composizione, dove ogni membro apporta il proprio contributo creativo, creando arrangiamenti ricchi e variegati. Attualmente, continuano il loro percorso con nuovi progetti e partecipazioni in rassegne prestigiose come Musicultura 2023. Nel 2024 vincono il Kecontest e apro il concerto di Naska in provincia di Modena.
Nudo in REb è il singolo che anticipa il volume 1 del primo loro EP di prossima uscita.
“Nudo in REb” è il nuovo singolo di Luca Muscarella & AD1 disponibile sulle piattaforme digitali di streaming da venerdì 31 gennaio 2025.
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Domenica 2 febbraio alle ore 18:00, ad Avella (AV) presso il Convivium Garden (Via Anfiteatro, 10), verrà presentato “Libidal”, il nuovo lavoro discografico del cantautore e musicista Davide Matrisciano.
Domenica 2 febbraio alle ore 18:00, ad Avella (AV) presso il Convivium Garden (Via Anfiteatro, 10), verrà presentato “Libidal”, il nuovo lavoro discografico del cantautore e musicista Davide Matrisciano.
L’evento sarà moderato dalla giornalista e cantante Antonietta Sorrentino, e madrina dell’evento sarà la giornalista e conduttrice Autilia Napolitano.
La trilogia “Libidal” – in arrivo dopo un silenzio di cinque anni dall’album “Buona Visione” e in vendita in tutti i negozi dal 29 novembre per le etichette La Cellula/MaxSound – è un viaggio introspettivo che abbraccia momenti di vita vissuta dall’artista soprattutto nell’adolescenza e post-adolescenza, ma non solo; c’è spazio per fatti di cronaca che hanno nel tempo colpito particolarmente la sua sensibilità, storie completamente inventate su sfondi a volte cruenti e a volte satirici nei confronti della politica e della società odierna, mere riflessioni sulla natura umana/disumana, ecc.
Ad impreziore questo imponente progetto ci sono tanti ospiti illustri, tra i quali: Vince Tempera, Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, Leland Sklar, Ricky Portera, Maurizio Fabrizio, i compianti Vittorio De Scalzi dei New Trolls e il bassista e compositore Piero Montanari, Maurizio Fabrizio, Lucio Fabbri, Nello Salza (denonimato la tromba del cinema italiano e stretto collaboratore per 35 anni di Ennio Morricone), ecc.
Le 42 tracce che compongono la trilogia sono state mixate e masterizzate da Max Carola, noto ingegnere del suono con all’attivo svariate collaborazioni illustri, come: Zucchero, Franco Battiato, Aerosmith, Roxette, Simple Minds, ecc.
Le foto di copertina sono state realizzate dalla fotografa Angela Sodano, mentre la parte grafica è stata curata dal grafico e artista visivo Alessandro Palmigiani (da circa un ventennio collaboratore di Renato Zero).
Il singolo apripista è stato “29 luglio”, con la featuring di Johnson Righeira, icona indiscussa degli anni ‘80. Il secondo singolo – in uscita in questi giorni e anch’esso accompagnato da un videoclip con la regia di Alfonso Alfieri per ViewProduction – è “Salotto 1928”: un brano con cui l’artista ha voluto omaggiare la compianta nonna (Carmela), ispirandosi appunto al salotto della casa di quest’ultima. Ad aver partecipato al video c’è Alessandro Perfetti (in arte Pikkolomini) – attore e cantante romano noto al grande pubblico per aver partecipato a ben sette film di Carlo Verdone – col quale Matrisciano ha già collaborato in passato e anche in questa trilogia (ospitandolo in tre brani in veste di corista); poi lo scrittore Giuseppe de Grado, anche autore di canzoni insieme a Carmen Lanzi (anch’ella presente nel videoclip) con la quale forma da diversi anni il duo Gli Autoritratti, il musicista Max Cermola (massiccia la sua partecipazione in molti brani della trilogia), Marina Fiore e Giuseppe Sellaroli.
Per ulteriori info: http://www.davidematrisciano.net
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Saughelli presenta il nuovo video “Tra il coraggio e la follia” , tratto dall’edizione deluxe appena uscita di Fregi dell’anima
Saughelli presenta il nuovo video “Tra il coraggio e la follia” , tratto dall’edizione deluxe appena uscita di Fregi dell’anima
GUARDA UN ESTRATTO DEL VIDEO IN ANTEPRIMA
https://youtu.be/y9JEI0Kf9Co?si=1jkGYZlitrP35va6
Il brano, dopo diversi anni, vede finalmente la produzione e la realizzazione di un
video che uscirà ufficialmente, sui rispettivi canali Youtube, il 31 gennaio per Saughelli
ed il 7 febbraio per Zorama.
Il brano “Tra il coraggio e la follia” nasce dalla collaborazione tra Zorama (autore per
Mina, co-autore con Franco Migliacci ed inoltre ha collaborato con il compianto
Federico Salvatore e Frank Nemola, storico collaboratore di Vasco Rossi) e Saughelli
(cantautore, polistrumentista, corista, compositore, arrangiatore, sound designer e
docente di musica presso il Ministero della Pubblica Istruzione, che ha collaborato in
diversi album di Zorama, Davide Matrisciano e in singoli con i Noyceback e i
Resurrextion). Zorama ha curato il testo, mentre Saughelli la musica e
l’arrangiamento; il brano è stato registrato a due voci alternate su strofe e ritornelli, con
un bridge armonizzato ed un finale cantato all’unisono in modulazione, in cui i due
mostrano la loro vocalità in simbiosi. Il brano è contenuto nell’album “Fregi dell’anima
(Deluxe Edition)” di Saughelli, uscito nell’ottobre del 2024, per le etichette La Cellula
Records e Maxsound e distribuito da Audioglobe in tutti i negozi fisici e da Distrokid
su tutte le piattaforme online; è stato masterizzato da Max Carola (Aerosmith,
Roxette, Simple Minds, Battiato, Zucchero ecc.). L’album contiene 20 brani che
comprendono 4 bonus tracks e un inedito (Speranze da Crocifiggere), in cui il testo è
stato scritto dal filosofo e cantautore Davide Matrisciano (collaborazioni con Paolo
Benvegnù, Vince Tempera, Edda, Garbo, Roberto Dell’Era bassista degli Afterhours,
Egle Sommacal chitarrista dei Massimo Volume, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale,
Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, ecc.).
Il brano, dopo diversi anni, vede finalmente la produzione e la realizzazione di un
video che uscirà ufficialmente, sui rispettivi canali Youtube, il 31 gennaio per Saughelli
ed il 7 febbraio per Zorama. Il soggetto del video è stato ideato e scritto da Zorama,
che compare come attore protagonista insieme a Saughelli. Regia, direzione e
montaggio sono di Alfonso Alfieri per ViewProduction, mentre fotografia e air drone
di Nello Imperato. Le riprese addizionali sono state realizzate ad Avellino da Davide
Matrisciano, a Helsinki da Sergio Scognamiglio e a Chivasso (TO) da Gaetano Iovino.
Tra le comparse è presente Alessandro “Serpiko” Marino.
La versione digitale contiene invece 26 brani, di cui 3 sono versioni demo, antecedenti
ad alcuni già contenuti nell’album e altri 3 sono versioni più scarne rispetto a quelli già
contenuti nel suddetto album, che fu prodotto per la prima volta nel 2008 per la “Smile
Records”, ma conteneva solo 16 tracce ed un altro mastering. Il brano “Tra il coraggio
e la follia” è contenuto anche in un album di Zorama del 2008, “Frequento il vento”,
anch’esso con un diverso mastering.