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  • MONZA VISIONARIA  XI edizione – Incantesimo, ed è bellissimo perdersi Da sabato 20 a domenica 28 maggio 2023

    MONZA VISIONARIA XI edizione – Incantesimo, ed è bellissimo perdersi Da sabato 20 a domenica 28 maggio 2023

    MONZA VISIONARIA

    XI edizione – Incantesimo, ed è bellissimo perdersi

    Da sabato 20 a domenica 28 maggio 2023

    Concerti con musicisti di fama internazionale tra cui il grande pianista jazz
    Fred Hersch e il talento emergente Yumi Ito, Notturni, spettacoli,
    laboratori, visite visionarie e guidate e molto altro:
    è tutto pronto per la nuova edizione del festival che ha reinventato la dimensione della musica live e della performance artistica nel capoluogo brianteo

    MONZA – Incantesimo: è questa la parola d’ordine dell’undicesima edizione di “Monza Visionaria”, il festival di musica, performance immersive, spettacoli teatrali, visite visionarie e molto altro organizzato da Musicamorfosi con il contributo del Comune di Monza, il sostegno imprescindibile di Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, il contributo di A5 e Brianzacque e il supporto di Nuovo Imaie, Pro Helvetia e Puglia Sounds, in programma nei luoghi più suggestivi, ma anche negli angoli meno conosciuti, del capoluogo brianteo da sabato 20 a domenica 28 maggio.

    Incantesimo è parola dai molteplici significati, in senso letterale e figurato: rimanda al canto, a formule magiche, poteri sovrannaturali, stati emotivi di felicità e momenti di grande seduzione in cui perdersi. Proprio come cantava Franco Battiato oltre quarant’anni fa. Perdersi negli incantesimi della musica è, del resto, l’obiettivo di Saul Beretta, direttore creativo di “Monza Visionaria”: «Il nostro festival ha insegnato a Monza a guardarsi con altri occhi e ha portato altri occhi a guardare Monza. Dall’arte performativa site specific lanciata nel 2004 nel Roseto ai formati di Musica Mobile come il Magic Bus, che hanno ottenuto riconoscimenti e apprezzamenti da ogni parte del pianeta, Monza Visionaria ha fatto scuola e, anche quest’anno, le occasioni e i motivi per lasciarsi ammaliare e affascinare dal potere dell’arte e dai luoghi e dalle storie magiche di questa città sono tantissimi».

    Afferma Arianna Bettin, assessora Parco e Villa Reale, Cultura, Università del Comune di Monza: «Monza Visionaria torna anche quest’anno, senza mancare – come sempre – di originalità e inventiva nella valorizzazione dello spazio urbano attraverso la performance artistica. La proposta del 2023 si compone di eventi in sé unici, ciascuno carico e denso di significato, sfaccettato e di grande profondità. In un programma multiforme, è la spiritualità – che sia sacra o laica, espressa attraverso la letteratura, la recitazione, la danza o la musica – a emergere come filo conduttore. Attraverso la performance, la rassegna ci invita a riscoprire quella dimensione intima e alta che ciascuno vive e interpreta a modo proprio, nel rapporto con gli altri, con la natura, con l’arte o con il proprio credo. È un invito a elevarsi e, al contempo, a scoprire Monza con nuovo sguardo o magari con lo sguardo di Virginia De Leyva. Un filo che ci condurrà dalla Villa Reale al quartiere San Fruttuoso, come un arco idealmente teso ad attraversare tutta la città».

    Giuseppe Fontana, presidente della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, commenta: «Siamo felici del ritorno di Monza Visionaria, che da anni offre alla città un format artistico e culturale di sicuro interesse e alta qualità, coinvolgente e mai scontato. Ma siamo ancora più felici dell’attenzione che Musicamorfosi ha voluto riservare al progetto “Ogni luogo un incontro”, sostenuto dal Fondo Contrasto Nuove Povertà istituito presso la Fondazione MB con l’obiettivo di contrastare le povertà educative, alimentari e digitali che negli ultimi anni si sono aggravate anche nel territorio della nostra provincia. “Ogni luogo un incontro”, di cui è capofila Natur& onlus, si concentra sulla promozione di attività educative a favore di bambini e ragazzi in situazioni di fragilità e a rischio dispersione e abbandono scolastico: l’istituto Padre di Francia e Il Carro sono già sede di iniziative progettuali e ci fa davvero piacere sapere che ospiteranno alcuni degli eventi del calendario di Monza Visionaria».

    IL PROGRAMMA DI “MONZA VISIONARIA 2023”

    La nuova edizione – la quasi totalità degli eventi sono gratuiti, ma per alcuni occorre prenotarsi on line – scatterà sabato 20 maggio (si replica domenica 21) alla Reggia di Monza con l’iniziativa “L’importante è avere un piano”: nella bellissima Sala degli Specchi della Villa Reale un pianoforte a coda sarà messo a disposizione, dalle 10.30 alle 16.30, dei giovani talenti under 30 che, dopo essersi prenotati (sul sito www.monzavisionaria.it), avranno la possibilità di suonare in un luogo magico, anzi incantato, per mezz’ora a testa. Alle 17 è in programma il concerto del progetto Smart Giovani Art Lab Brianza Occidentale sostenuto da Regione Lombardia, con alcuni pianisti dell’Accademia G. Marziali di Seveso, dell’Accademia del Talento della Civica Scuola di Musica e Danza di Desio e del Centro Musica Insieme di Nova Milanese.

    Nella mattinata di domenica 21 maggio sono previsti tre imperdibili appuntamenti tra la Cappella Espiatoria e gli spazi sacri della Reggia di Monza, che costituiscono il Fuori Festival del Parco di Monza (in programma dal 14 al 17 settembre): si comincia alle ore 9, nell’atmosfera suggestiva della Cappella Espiatoria, con il live del clarinettista Marco Santilli e a seguire, alle ore 10, quello del pianista Pasquale Stafano, che faranno vibrare gli ambienti realizzati in memoria di Umberto I di Savoia, Re d’Italia assassinato il 29 luglio 1900 in questo luogo dall’anarchico Gaetano Bresci, e con la visita guidata condotta dalla storica dell’arte Elisabetta Cagnolaro; alle ore 11.30 ci si sposta alla Cappella Reale, dove l’organo di Roberto Olzer dialogherà con il clavicembalo di Lorenzo Zandonella Callagher in un percorso a cavallo dei secoli, ricco come le stratificazioni e la storia di questo sito, svelate dal racconto storico e artistico di Elisabetta Cagnolaro; infine, alle ore 12.30, le Querce gemelle dei Giardini Reali saranno la perfetta cornice della performance della giovane stella Yumi Ito, che dialogherà (piano solo e voce) con i silenzi della natura e di questi magnifici e imponenti alberi secolari (è previsto anche un intervento di Elisabetta Cagnolaro, che illustrerà il rapporto tra arte, artificio e natura nella cornice dei Giardini Reali, della Villa e del Parco).

    La dimensione spirituale del festival prenderà forma lunedì 22 maggio con “Figli di un Dio Minore” ovvero “Jesus’ Blood Never Failed Me Yet”, capolavoro del noto compositore inglese Gavin Bryars, splendido 80enne, che ha rielaborato in chiave orchestrale il canto di un homeless, da lui registrato in una strada di Londra oltre mezzo secolo fa e poi genialmente orchestrato in loop. Con l’aggiunta dell’inconfondibile e struggente voce di Tom Waits, il pezzo ha ottenuto trent’anni fa, nel 1993, un successo planetario: il Quartetto Quartini, Ilaria Fantin (arciliuto elettrico e voce), l’attrice Beatrice Marzorati (voce recitante) e il Rejoice Gospel Choir diretto da Gianluca Sambataro lo eseguiranno nella Chiesa di Santa Maria del Carrobiolo (ore 21), mostrando come una semplice canzone popolare, illuminata da una gioiosa e sincera fede, possa diventare il punto di partenza di un originale percorso intorno alla musica spirituale di tradizione orale, che ci farà perdere la cognizione del tempo spaziando dal Rinascimento fino al Gospel.

    Martedì 23 maggio la musica jazz sarà protagonista in uno dei luoghi segreti meglio conservati di Monza: la splendida Sala degli Affreschi dell’Istituto Padre di Francia (ore 21) ospiterà la rilettura dello Stabat Mater, il capolavoro vocale sacro scritto nel 1736 da Giovanni Battista Pergolesi, nella personale reinterpretazione del vulcanico Giovanni Falzone (tromba e elettronica), Nadio Marenco (fisarmonica) e Andrea Andreoli (trombone), in un costante intreccio tra antico e moderno, partitura originale e nuove composizioni. Il tema della Madre dolorosa ben si addice al contesto conventuale dell’Istituto, che è scuola d’infanzia, primaria e di musica, ma anche preziosa comunità per minori.

    Mercoledì 24 maggio, presso il Centro Educativo Carrobiolo, altro luogo inclusivo ad alta vocazione sociale della città, il chitarrista Michele Bonifati, talento emergente della scena jazz italiana, curerà alle ore 15.30 un laboratorio musicale aperto a tutte le abilità e, alle 19, negli spazi della ricchissima Biblioteca adiacente porterà in scena il progetto Emong con il suo quartetto, uno dei gruppi vincitori di Nuova Generazione Jazz: Manuel Caliumi (sax), Federico Pierantoni (trombone) ed Evita Polidoro (batteria e voce), oltre allo special guest Massimiliano Milesi (sax). Bonifati presenterà i brani dell’album “Three Knots”, che include per lo più musiche originali da lui composte. Il sound del gruppo è unitario e coeso e, allo stesso tempo, fluido e sfuggente, spaziando tra le tante influenze (jazz, elettronica, rock, folk americano ma non solo) che hanno contribuito a formare la sua identità musicale.

    Gli eventi organizzati da Monza Visionaria all’Istituto Padre di Francia e negli spazi del Centro Educativo Carrobiolo si allacciano strettamente alle progettualità promosse nell’ambito di “Ogni luogo un incontro”, uno dei 14 progetti sostenuti dal Fondo Contrasto Nuove Povertà istituito presso la Fondazione della Comunità MB: queste iniziative si propongono di costituire momenti di incontro e occasioni di socialità e creatività condivisa tra musicisti, educatori, volontari e ragazzi, semi preziosi da far germogliare Con l’obiettivo di stimolare, soprattutto negli adolescenti, la curiosità e il desiderio di assistere agli altri appuntamenti del festival e, più in generale, la loro partecipazione a quelli futuri.

    Giovedì 25 maggio il festival si sposterà al cinema Anteo Capitol (ore 21) con “Inseguendo quel suono”, spettacolo a tre voci dedicato alla figura di Ennio Morricone a cura di Alessandro De Rosa (voce narrante e coautore dell’autobiografia ufficiale del Maestro), Fausto Beccalossi (fisarmonica) e Claudio Farinone (chitarre). Attraverso filmati inediti e spezzoni di film, De Rosa racconterà alcuni tratti salienti della vita e dell’opera del grande compositore romano (due volte premio Oscar), creando un filo rosso con le interpretazioni di Beccalossi e Farinone, che rileggeranno alcuni passi più o meno noti del suo percorso musicale, plasmandoli sulla moltitudine timbrica dei loro strumenti. 

    Venerdì 26 maggio la Chiesa di San Maurizio, dove un tempo sorgeva l’antico convento di Santa Margherita, che deve la sua fama alla drammatica vicenda della Monaca di Monza, narrata nei Promessi Sposi da Alessandro Manzoni (di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario della morte), ospiterà il concerto del formidabile pianista americano Fred Hersch ((ore 21; evento sold out; è aperta la lista d’attesa), che si è guadagnato un posto fra i grandi nomi del jazz mondiale contemporaneo. Abile nel reinventare il repertorio del jazz classico con idee fresche e tecnica straordinaria, Hersch è un autentico battitore libero, che ha tracciato la propria strada senza cedere a mode e tendenze di successo: nella sua musica si fondono tradizione e innovazione, lirismo ed energia, linguaggio jazz e cultura classica. Con l’album “The Song is You”, pubblicato dall’etichetta ECM lo scorso anno in duo con Enrico Rava, ha vinto il Top Jazz, il referendum indetto dalla rivista Musica Jazz, nella categoria “disco dell’anno”. Prima del concerto di Fred Hersch, il FAI Monza organizzerà alle 20.30 una visita culturale al sito.

     

    Sabato 27 maggio (dalle 16 alle 18 circa) spazio a una curiosa performance di danza all’Arengario: qui sarà possibile indossare le cuffie e, in modalità wireless, passeggiare nel centro storico, lasciandosi trasportare nella nuova Visita Visionaria ideata dal regista Andrea Taddei, che porterà il pubblico a immergersi nello spazio fisico e immaginifico di Virginia De Leyva, meglio nota come Monaca di Monza. Infine, nelle serate di sabato 27 e domenica 28, dalle 21.30 fino a mezzanotte riecco l’incantesimo dei Notturni al Roseto della Villa Reale (ingresso 5/7 euro, prenotazioni sul sito www.monzavisionaria.it): due notti magiche di note e visioni per tornare, dopo tre anni di assenza, a inebriarsi e perdersi tra i profumi e i colori di un luogo unico. Con la musica jazz e le sue mille sfaccettature a fare da protagonista: dall’old jazz al lindy hop tutto da ballare, dai ritmi latinos dei Mariachi Messicani al jazz divino di Emong e del quartetto del vibrafonista Gabriele Boggio Ferraris, dalla struggente poesia nippoelvetica di Yumi Ito e Szymon Mika al mantra di “Jesus’ Blood”, dai vortici danzanti di New Orleans e a una molteplicità di sorprese tutte da scoprire tra le meraviglie floreali del Roseto “Niso” Fumagalli della Reggia di Monza.

    In caso di pioggia, i Notturni non verranno annullati, ma “traslocheranno” al primo piano nobile della Reggia di Monza con le medesime modalità.

    Musicamorfosi è un’associazione culturale senza fini di lucro che dal 2004 si dedica alla promozione, alla divulgazione e alla produzione di musica e di nuove formule di condivisione e fruizione, ospitando artisti italiani e stranieri, producendo spettacoli raffinati e innovativi, format originali e site specific e mescolando ogni tipo di linguaggio espressivo: musica, teatro, videoarte e danza, con un’attenzione particolare ai temi dell’inclusione sociale e del coinvolgimento attivo del pubblico.

    Saul Beretta, fondatore e direttore creativo dell’associazione, cura la produzione e la direzione artistica di svariati festival. Dal 2017 collabora con il LAC di Lugano per progetti speciali (educational, jazz e world music).

    Monza Visionaria è:

    Un progetto di Musicamorfosi

    Con il contributo del Comune di Monza

    Direzione creativa Saul Beretta | Musicamorfosi

    Con la collaborazione di Reggia di Monza, Associazione musicale “Rina Sala Gallo”, associazione i-Jazz, FAI delegazione di Monza, Jeunesses Musicales Italia, Civica Scuola di musica e danza di Desio, Centro Musica Insieme di Nova Milanese e Festival del Parco di Monza.

    Con il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, il contributo di A5 e Brianzacque e il supporto di Regione Lombardia, Puglia Sounds, Nuovo Imaie e Pro Helvetia.

    Media partners: Anteo, il Cittadino, MBNews.

    A favore del progetto “Ogni luogo un incontro”, di cui è capofila Natur& onlus, sostenuto dal Fondo Contrasto Nuove Povertà istituito presso la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza. È possibile sostenere “Ogni luogo un incontro” con una donazione on line o con un bonifico intestato a Fondazione della Comunità di Monza e Brianza all’iban: IT03 Q05034 20408 000000029299 e con la causale “Ogni luogo un incontro”.

    INFO

    +39 331 451 99 22 | info@monzavisionaria.it

    www.monzavisionaria.it – www.musicamorfosi.it

     

    MONZA VISIONARIA – PROGRAMMA RIASSUNTIVO

    Sabato 20 maggio 2023 Sala degli Specchi della Reggia di Monza

    L’IMPORTANTE È AVERE UN PIANO #1 * in collaborazione con Fondazione Gioventù Musicale d’Italia e Concorso Rina Sala Gallo Monza

    h 10.30 – 16.30 Piano aperto per giovani talenti under 30 del territorio (su prenotazione)

    h 17.00 Concerto di giovani pianisti del progetto Smart Giovani Art Lab Brianza Occidentale

    Giorgio De MirandaCarlotta FranciaMassimo Forni, allievi di Lisa Vergani (Accademia G. Marziali Seveso),

    con la partecipazione di Lorenzo Vismara, allievo di Elena Romanytcheva

    Domenica 21 maggio 2023 Sala degli Specchi della Reggia di Monza

    L’IMPORTANTE È AVERE UN PIANO #2 * in collaborazione con Piano City Milano, Fondazione Gioventù Musicale d’Italia e Concorso Rina Sala Gallo Monza

    h 10.30 – 16.30 Piano aperto per giovani talenti under 30 del territorio (su prenotazione)

    h 17.00 Concerto di giovani pianisti del progetto Smart Giovani Art Lab Brianza Occidentale

    Emanuele Lotti (post laurea) e Emanuele Iazzarelli (12 anni), studenti dell’Accademia del Talento della Civica Scuola di Musica e Danza di Desio; Sofia Turati e Samuele Brioschi, allievi di Andrea Zani, studenti del Centro Musica Insieme di Nova Milanese

    Domenica 21 maggio 2023 * Anteprima Festival del Parco di Monza (tra Parco e Città)

    SU PIANI DIVERSI (tre diversi piani tra il Parco e la Città) * in collaborazione con Piano City Milano

    Cappella Espiatoria ed Esedra
    h 9.00 Marco Santilli
    (CH) – Clarinetto d’improvviso – E l’aria creò il suono
    h 10.00 Pasquale Stafano pianoforte

    h 11.30 Cappella Reale 

    PIANI FLUIDI Roberto Olzer organo e Lorenzo Zandonella Callagher clavicembalo

    h 12.30 Giardini Reali sotto le Querce gemelle *Jazz & Botanica

    PIANO E STELLE (CH/Giappone/Polonia) Yumi Ito piano solo e voce (con la partecipazione di Alessio Cazzettachitarra)

    i tre concerti sono introdotti da avvincenti presentazioni storiche, architettoniche e naturalistiche di Elisabetta Cagnolaro

     

    Lunedì 22 maggio 2023 h 21.00 MONZA S. Maria al Carrobiolo

    FIGLI DI UN DIO MINORE (JESUS’ BLOOD NEVER FAILED ME YET)

    Quartetto Quartini Matteo Marzaro violino I Matteo Zanatto violino II Michele Sguotti viola Giovanni Costantini violoncello con Ilaria Fantin arciliuto elettrico con Rejoice Gospel Choir e Beatrice Marzorati voce recitante 

     

    Martedì 23 maggio 2023 h 21.00 MONZA Sala Affreschi Istituto Padre di Francia (via della Taccona)

    JAZZ DIVINO #1 AROUND STABAT MATER – Giovani Falzone Chamber Trio

    Giovanni Falzontromba Nadio Marenco fisarmonica Andrea Andreoli trombone

     

    Mercoledi 24 maggio 2023 h 15.30 MONZA Centro Educativo Carrobiolo

    OGNI LUOGO UN INCONTRO (Music Lab) con Michele Bonifati

    mercoledi 24 maggio 2023 h 19.00 MONZA Biblioteca del Carrobiolo (Vicolo Carrobiolo 4b)

    JAZZ DIVINO #2 Michele Bonifati EMONG (Nuova Generazione Jazz)

    Manuel Caliumi sax Federico Pierantoni trombone Michele Bonifati chitarra elettrica Evita Polidoro batteria e voce Massimilano Milesi (special guest) sax

     

    Giovedì 25 maggio 2023 h 21.00 MONZA Cinema ANTEO CAPITOL 

    INSEGUENDO QUEL SUONO una storia di Ennio Morricone

    Alessandro De Rosa voce narrante Fausto Beccalossi fisarmonica Claudio Farinone chitarre

     

    Venerdì 26 maggio 2023 h 21.00 MONZA San Maurizio

    JAZZ DIVINO #3 FRED HERSCH piano solo 

    Il pianista jazz più sorprendentemente innovativo dell’ultimo decennio” Vanity Fair e “una leggenda vivente” The New Yorker

    Prima del concerto, alle 20.30 visita culturale al sito a cura del FAI Monza

     

    Sabato 27 maggio h 16.00 >18.00 MONZA Arengario Piazza Roma

    LA MONACA DI MONZA VISITA VISIONARIA un racconto visionario di Andrea Taddei e una performance di strada con Freeart Gessate e La Clé de l’Art

    Sabato 27 maggio 2023 h 21.30-24.00 MONZA Roseto della Villa Reale
    Domenica 28 maggio 2023 h 21.30-24.00 MONZA Roseto della Villa Reale

    NOTTURNI AL ROSETO Incantesimo 


    Tutti gli eventi del festival sono gratuiti con donazione suggerita, tranne i Notturni al Roseto (€ 5 in prevendita, € 7 alla porta, € 2 gli Under 12). Prevendita: ProMonza e Mailticket

  • Al via il 25 maggio la sesta edizione del festival “Onde musicali sul Lago d’Iseo”: 75 concerti tra classica, lirica, sinfonica, cameristica e antica sulle sponde del Sebino, nelle province di Bergamo e Brescia

    Al via il 25 maggio la sesta edizione del festival “Onde musicali sul Lago d’Iseo”: 75 concerti tra classica, lirica, sinfonica, cameristica e antica sulle sponde del Sebino, nelle province di Bergamo e Brescia

    Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, il festival “Onde musicali sul Lago d’Iseo”, che sulle due sponde del Sebino propone dal 2010 concerti di classica, sinfonica, lirica, cameristica ma non solo, assumerà una dimensione extra-large con un cartellone ricchissimo di appuntamenti: la sesta edizione della rassegna, promossa dall’Accademia Tadini di Lovere (Bg) e organizzata con la collaborazione di Visit Lake Iseo (ente di promozione turistica del Lago d’Iseo) e di tutti i Comuni lacustri e di quelli adiacenti, durerà infatti quasi quattro mesi, dal 25 maggio al 9 settembre, con ben 75 eventi in agenda, quasi tutti a ingresso libero e molti dei quali ospitati in suggestivi siti d’arte e in affascinanti contesti naturalistici.

    Come di consueto, la direzione artistica è del Maestro Claudio Piastra, chitarrista di fama internazionale che, in veste di solista, ha collaborato e collabora con orchestre, direttori e artisti prestigiosi in tutto il mondo. Afferma Piastra: «È per me un grande orgoglio “firmare”, ancora una volta, il cartellone di questo festival, che da sempre dedica una particolare attenzione ai giovani esecutori di talento. L’aggiunta di 25 concerti ai 50 tradizionali ha reso ancor più impegnativa l’organizzazione, ma in questo modo abbiamo avuto la possibilità di aumentare la presenza dei musicisti emergenti. Ogni anno giungono sulla mia scrivania centinaia di proposte, rendendo sempre più arduo il compito di selezionare. Per fortuna, il talento non manca, anzi, il livello dei giovani interpreti è notevole. Anche in questa edizione proseguiranno le collaborazioni con i Concorsi Internazionali, visto che inviteremo una decina di vincitori, e così pure quelle con i Conservatori e le Accademie italiane ed estere. Ospiteremo, infatti, una trentina di giovani, provenienti da diverse nazioni e selezionati dai nostri Conservatori». 

    Saranno solo due i concerti a pagamento della sesta edizione di “Onde musicali”: quello in programma a Villa Lanza di Predore (Bg) sabato 22 luglio (alle ore 19 e in replica alle ore 21) con “Le Mezze Stagioni”, a cura di Cesare Carretta e dei Solisti dell’Orchestra Filarmonica Italiana, e quello che chiuderà la rassegna, sabato 9 settembre (alle ore 16 e in replica alle ore 18.30), in un luogo magico: l’Isola di Loreto, con il Rapsodia Saxophone Quartet (info e prenotazioni su www.visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2023/).

    Spiega Roberto Forcella, presidente della Fondazione Accademia Tadini: «Il festival vuole essere una vetrina per i giovani musicisti emergenti e un veicolo di promozione turistica per il Sebino. Anno dopo anno, stiamo valorizzando i luoghi e i monumenti più prestigiosi del Lago d’Iseo con iniziative culturali all’insegna della qualità. Oltre a fidelizzare un vasto pubblico di appassionati e turisti, il nostro obiettivo è quello di far conoscere le bellezze del nostro territorio a coloro che ancora lo ignorano».

    Ufficialmente “Onde musicali” verrà inaugurato giovedì 1 giugno a Iseo (Bs) con il concerto intitolato “Let it Be…atles”, un singolare omaggio sotto forma di suite ai Fab Four, le cui celeberrime canzoni verranno riproposte e trasfigurate da Giovanni Mareggini (flauto), Massimo Tagliata (pianoforte), Enrico Lazzarini (contrabbasso) e da un quintetto di archi e percussioni. Prima, però, giovedì 25 maggio all’Accademia Carrara di Bergamo e venerdì 26 all’Ateneo di Brescia – Accademia di Scienze, Lettere ed Arti avranno luogo due imperdibili anteprime con il Trio Mirages, formazione composta da Claudia Piga (flauto), Marta Premoli (violoncello) e Morgana Rudan (arpa), con il programma intitolato “Musica su tela, il grande repertorio italiano dal Barocco al Novecento”: in scaletta pagine di Scarlatti (Sonata per Tastiera in Re maggiore K 491; trascrizione a cura di D. Reiter), Vivaldi Largo dal concerto (L’Inverno Op. 8, RV 297), Chopin (Variazioni su La Cenerentola di Gioachino Rossini), Donizetti (Trio per Flauto, Fagotto e Pianoforte in Fa maggiore A 507 – Trascrizione a cura di E. Colard; Larghetto; Allegro), Mascagni (Intermezzo Sinfonico dalla Cavalleria Rusticana) e Respighi (Trittico Botticelliano – Trascrizione a cura di D. Reiter; La Primavera; L’Adorazione dei Magi; La Nascita di Venere).

    Nato nel 2021 presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” di Reggio Emilia, il Trio Mirages ha dato inizio alla propria attività focalizzandosi sul repertorio francese novecentesco e sulla ricchezza e sulla raffinatezza timbrica che lo contraddistinguono, eseguendo musiche di autori quali Debussy, Ravel, Jolivet e Damase. Attualmente questa formazione si sta dedicando ad un ampliamento del proprio repertorio, avvicinandosi ad altri periodi e stili musicali attraverso trascrizioni di grandi pagine della tradizione, con autori quali Vivaldi, Telemann, Franck e Respighi.

    Lo scorso anno il Trio Mirages ha ottenuto il primo premio nell’ambito della categoria di musica da camera del VII Concorso Internazionale “Diapason d’oro” di Pordenone, il terzo premio nella Online International BTHVN Wien Competition, il terzo premio nell’Amadeus International Music Award e, recentemente, il primo premio al Concorso Alberghini.

    Impossibile citare tutti gli appuntamenti della sesta edizione del festival: tra le decine e decine di concerti ricordiamo quello del duo composto da Gian Paolo Guatteri (viola) e Nicola Raffaello Tallone (violoncello) in scena mercoledì 14 giugno a Iseo (Bs); un altro duo, Laro-Laco, in arrivo dall’Accademia Nazionale delle Arti di Tirana-Albania, si esibirà a Predore (Bg) sabato 24 giugno; da segnalare, inoltre, la performance di Gianluca Campi (già vincitore del Campionato del mondo di fisarmonica) sulla motonave storica Capitanio a Lovere (Bg) domenica 2 luglio; il live del quartetto d’archi dell’UmbriaEnsemble giovedì 12 luglio a Marone (Bs); il recital del giovane pianista ucraino Roman Fediurko, vincitore del Bruxelles Competition, sabato 15 luglio a Lovere; infine, il Duo Sconcerto, cioè Matteo Ferrari (flauto) e Andrea Candeli (chitarra) a Solto Collina (Bg), sul sagrato della Chiesa di San Defendente, dove si gode uno dei più bei panorami del lago, sabato 29 luglio.

    Il programma completo del festival è consultabile on line: www.visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2023/ 

  • Jazz e botanica al Bosco delle Querce di Seveso e Meda (MB) domenica 30 aprile con il quartetto della sassofonista Sophia Tomelleri

    Jazz e botanica al Bosco delle Querce di Seveso e Meda (MB) domenica 30 aprile con il quartetto della sassofonista Sophia Tomelleri

    MILANO – In tutto il mondo il 30 aprile si festeggia, dal 2011, l’International Jazz Day, la Giornata internazionale del jazz, promossa dall’Unesco per celebrare una delle maggiori (e più universali) forme di espressione artistica del Novecento.
    Non fanno eccezione i Comuni di Seveso e Meda (MB) che, domenica 30 aprile, hanno organizzato al Bosco delle Querce l’evento a ingresso libero “Jazz e botanica” con due appuntamenti da non perdere nei pressi del Centro Visite di via Ada Negri, a Seveso (dalle ore 11): un momento dedicato alla biodiversità del Bosco, con l’intervento dell’agronomo (e scrittore) Giorgio Buizza, esperto del mondo vegetale, che racconterà che cosa si può e si deve fare per custodire e valorizzare un’area verde come questa; a seguire, il concerto del quartetto della giovane sassofonista Sophia Tomelleri. In effetti, nulla più del jazz, nato da incroci e sperimentazioni di linguaggi, può abbinarsi all’imprevedibilità botanica e naturalistica del Bosco delle Querce, un’area naturale protetta e preziosa per il territorio, nata come progetto di riforestazione dopo il disastro ambientale del 1976.
    Con Sophia Tomelleri, talento in grande ascesa del jazz italiano, si esibiranno Simone Daclon (pianoforte), Alex Orciari (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria) e lo special guest Michele Tino (sax contralto). Vincitrice del prestigioso Premio Massimo Urbani nel 2020, Sophia Tomelleri è coinvolta da alcuni anni in diversi progetti musicali che le hanno permesso di svolgere un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Il suo quartetto concilia con grande gusto le tradizionali sonorità della musica afroamericana con composizioni originali ispirate al jazz moderno e contemporaneo. Nel 2021 è uscito “These Things You Left Me”, il primo disco della sua formazione, che include composizioni originali scritte dalla leader, fatta eccezione per il brano che dà il titolo al disco (un vecchio standard composto da Sydney Lippmann, qui riarrangiato) e un altro pezzo (“Fuori da Novara”) firmato dal pianista Simone Daclon. 
    Sophia ha collaborato e inciso con jazzisti del calibro di Enrico Rava, Scott Hamilton, Fabrizio Bosso, Stjepko Gut, Giovanni Amato e Dario Deidda, solo per citarne alcuni.
    L’evento “Jazz e botanica”, ideato da FARE e Circolo Legambiente “Laura Conti” di Seveso nell’ambito del progetto INSIEME PER IL BOSCO, è organizzato in collaborazione con Musicamorfosi e l’associazione i-Jazz e con il contributo di Regione Lombardia, dei Comuni di Meda e Seveso, della Fondazione della Comunità Monza e Brianza e di Nuovo Imaie. 
  • Nasce l’ANSJ, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili: «Realtà del terzo settore e istituzioni pubbliche in dialogo per un nuovo modo di fare didattica»

    Nasce l’ANSJ, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili: «Realtà del terzo settore e istituzioni pubbliche in dialogo per un nuovo modo di fare didattica»

    MILANO – Si è costituita il 18 marzo scorso, con sede a Bergamo, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili: l’ANSJ è un consorzio nazionale che, sulla spinta di numerose organizzazioni no profit, scuole di musica, reti pubbliche e realtà del terzo settore, rappresenta più di 6.000 associati tra studenti, docenti, dirigenti scolastici e operatori della didattica musicale no profit del nostro Paese.
    Il direttivo, eletto unanimemente dall’assemblea, è composto dal presidente Claudio Angeleri (rappresentante del CDpM Europe di Bergamo), dal vicepresidente Diego Borotti (direttore didattico della Jazz School Torino), dal segretario Roberto Cuccia (Fondazione Orchestra Jazz Siciliana The Brass Group), Walter Donatiello (CEMM di Bussero, in provincia di Milano), Franco Caroni (Associazione Jazzistica Senese), Beppe Di Benedetto (Jazz’On Parma Orchestra), Matteo Bonti (Scuola Bonamici di Pisa), Andrea Rubini (Ama, Associazione Musica Artistica Pianengo, in provincia di Cremona) e Franca Lensi (associazione culturale Professional Drum di Collegno, nel Torinese). 
    Afferma Claudio Angeleripresidente della neonata associazione e del CDpM, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo: «L’ANSJ nasce per dare il via a un nuovo percorso culturale, basato sul dialogo per il “sistema” della didattica musicale in Italia con il concorso delle realtà del terzo settore e di quello pubblico, superando contrapposizioni e subalternità». Un percorso nato dal basso, che chiede attenzione e riconoscimenti per le attività e i servizi svolti da parte della politica, degli organi ministeriali preposti e del legislatore. Il tutto in base agli orientamenti comunitari incentrati sulla didattica per competenze e sulla loro certificazione secondo il quadro europeo delle qualificazioni e il sistema di accumulazione e trasferimento dei crediti (EQF ed ECTS).
    Al centro dell’azione educativa – secondo i promotori della neonata associazione – c’è la persona, con i suoi bisogni e le sue diversità,  che variano da individuo a individuo, ma c’è anche la complessità dei processi di apprendimento con finalità educative, professionalizzanti, terapeutiche e di inclusione. Diverse esperienze innovative provengono proprio dalla didattica jazz e delle musiche audiotattili: lo studio dell’improvvisazione e del rapporto dialettico con il tempo interiore, la ricerca timbrica e del suono finalizzata alla costruzione di una propria identità sonora e il dialogo tra i musicisti sono processi che permettono all’esecutore non solo di eseguire la musica di altri, ma di autografare con originalità ogni tipo di materiale musicale. 
    Uno studio condotto lo scorso novembre dall’Università di Bologna per conto dell’Associazione italiana delle Scuole di Musica, a cui l’ANSJ intende aderire da subito, ha fotografato i contorni dell’offerta formativa musicale nel nostro Paese, che conta 100.000 insegnanti e un milione di studenti, di cui 25.000 con disabilità e 50.000 di origine straniera. Si tratta di un bacino di rilievo assoluto, a cui attinge e fa riferimento anche il sistema educativo pubblico per dare un titolo di studio a un percorso avviato (e spesso concluso) già nelle scuole di musica. 
    La stessa filiera dello spettacolo, dei festival, dei concerti e dei lavoratori del settore musicale è debitrice all’associazionismo per l’importante funzione culturale e sociale svolta nella creazione e nel rinnovamento del pubblico. Sotto il profilo occupazionale, il terzo settore rappresenta un importante ambito lavorativo per i musicisti e i neodiplomati. Infine, anche il mondo della scuola si affida, in virtù del decreto sull’autonomia scolastica del 1999, alla consulenza e alla collaborazione degli esperti delle associazioni per creare, ampliare e qualificare l’offerta formativa in musica per tutti gli studenti. 
    L’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili intende essere immediatamente operativa, promuovendo nel mese di aprile gli eventi della rete scolastica nazionale Jazz Mood Schools (socio fondatore di ANSJ) e altri appuntamenti legati all’International Jazz Day, la giornata internazionale del jazz istituita dall’Unesco nel 2011, ma anche momenti formativi, seminari e occasioni di confronto con il concorso di amministrazioni locali e regionali. Inoltre, in collaborazione con le Università di Scienze della Formazione di Roma Tre  (a partire dal mese di aprile), Macerata e Palermo (dal prossimo autunno) sono in programma alcuni master e convegni di formazione riservati ai formatori.
    L’ANSJ, infine, intende aderire alle principali associazioni di rappresentanza degli operatori della didattica e dei lavoratori dello spettacolo e a tutte quelle realtà che saranno disponibili nell’immediato al dialogo, al confronto e a una fattiva collaborazione. 
    Per informazioni e adesioni: info@ansj.it
  • Il quartetto della sassofonista Sophia Tomelleri al Cuccagna Jazz Club di Milano dal 4 al 25 aprile

    Il quartetto della sassofonista Sophia Tomelleri al Cuccagna Jazz Club di Milano dal 4 al 25 aprile

    MILANO – È il quartetto della sassofonista e compositrice Sophia Tomelleri la formazione residente per tutto il mese di aprile del Cuccagna Jazz Club di Milano nell’ambito della rassegna “Il rito del jazz”, organizzata da Musicamorfosi con la collaborazione di I-Jazz e Nuovo Imaie presso il ristorante Un posto a Milano, in Cascina Cuccagna (via Cuccagna 2/4).

    La giovane jazzista milanese, che nel 2020 si è aggiudicata il prestigioso Premio Internazionale Massimo Urbani, si esibirà per tre martedì consecutivi – il 4, l’11 e il 18 aprile – con i fedelissimi Simone Daclon (pianoforte), Alex Orciari (contrabbasso) e Pasquale Fiore (batteria), musicisti con i quali nel 2021 ha inciso l’album “These Things You Left Me”, lavoro in cui le composizioni originali della leader risultano in perfetto equilibrio tra le tradizionali sonorità della musica afroamericana e il jazz moderno e contemporaneo. Come di consueto, sono in programma due set (alle 19.30 e alle 21.30) e l’ingresso è libero (prenotazioni: info@unpostoamilano.it; tel. 025457785).

    Sophia Tomelleri si è avvicinata alla musica all’età di sei anni, iniziando a suonare il pianoforte, poi “abbandonato” per il sassofono. Ha intrapreso gli studi classici al Conservatorio G. Rossini di Pesaro e, nel 2013, si è diplomata al Conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida del maestro Daniele Comoglio. Nello stesso anno ha deciso di dedicarsi al jazz, la sua vera passione, trasferendosi a Monaco di Baviera, dove nel  2018 ha conseguito la laurea in Jazz alla Hochschule für Musik und Theater München. Nel corso della sua ancora breve ma intensa carriera si esibita in molti contesti europei e ha collaborato, in Italia, con numerosi musicisti, tra cui il batterista Gianni Cazzola e il contrabbassista Marco Vaggi. Nel 2021 ha iniziato un tour teatrale con Elio.

    Da segnalare, infine, che martedì 25 aprile, in occasione dell’ultimo appuntamento del mese, il quartetto di Sophia Tomelleri condividerà il palco con Michele Tino, una delle voci più personali e richieste di sassofono contralto, che ha partecipato ai più importanti festival europei e internazionali e che ha all’attivo collaborazioni con musicisti del calibro di Ambrose Akinmusire, Benny Golson, Jesse Davis e Terell Stafford.

     

     

    CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZ

    Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.

    Ingresso libero; prenotazioni: info@unpostoamilano.it; tel. 025457785.

    Martedì 4, 11 e 18 aprile, ore 19.30 e 21.30

    THESE THINGS YOU LEFT ME

    Sophia Tomelleri (sax tenore), Simone Daclon (pianoforte), Alex Orciari (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria).

    Martedì  25 aprile 2023, ore 19.30 e 21.30

    THESE THINGS YOU LEFT ME

    Sophia Tomelleri (sax tenore), Simone Daclon (pianoforte), Alex Orciari (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria), Michele Tino (sax contralto).

  • Dal 6 al 27 aprile la nuova edizione di “Garbagnate in Jazz” a Garbagnate Milanese con Scott Hamilton, Emilio Soana, Sergio Orlandi, Claudio Angeleri e molti altri

    Dal 6 al 27 aprile la nuova edizione di “Garbagnate in Jazz” a Garbagnate Milanese con Scott Hamilton, Emilio Soana, Sergio Orlandi, Claudio Angeleri e molti altri

    MILANO – Si svolgerà da giovedì 6 a giovedì 27 aprile la settima edizione di “Garbagnate in Jazz”, la rassegna organizzata dall’assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Garbagnate Milanese, dalla Garbagnate Music Academy e dall’associazione culturale Jazz Company. Come sempre, la direzione artistica è a cura del sassofonista Gabriele Comeglio, direttore della Big Band Jazz Company, che anche quest’anno ha invitato a esibirsi a Garbagnate Milanese nomi di spicco della scena italiana – da Emilio Soana a Claudio Angeleri fino a Sergio Orlandi – e un musicista di fama internazionale come Scott Hamilton, uno dei titani del jazz mainstream e del sax tenore “tradizionale”. I tre concerti della rassegna si svolgeranno presso la biblioteca civica Corte Valenti e saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti.

    Il primo appuntamento della nuova edizione è in programma giovedì 6 aprile con l’evento intitolato “West Coast Jazz”: si tratta di un tributo, da parte del trombettista Sergio Orlandi, del sassofonista Gabriele Comeglio e dell’ensemble della Garbagnate Music Academy, al celeberrimo quartetto di Gerry Mulligan e Chet Baker, che si sciolse nel gennaio del 1953, settant’anni fa. Mulligan e Baker avevano iniziato a collaborare due anni prima, su invito di Richard Bock, proprietario dell’Haig Club, un piccolo locale di di Los Angeles. Il successo fu istantaneo e il loro gruppo fece registrare il tutto esaurito per ben undici mesi. Bock, che era anche il proprietario dell’etichetta Pacific, specializzata in cool jazz, spinse la band in sala di registrazione nel luglio successivo: nacquero subito due capolavori come “Bernie’s Tune” e “Lullaby of the Leaves”. Il successo fu istantaneo e il gruppo si convinse a tornare in sala per incidere altri 15 brani. Gran parte di questo repertorio, con trascrizioni originali tratte dai dischi dell’epoca, verrà proposto da Sergio Orlandi (tromba), da Gabriele Comeglio (sax baritono) e da alcuni docenti della Garbagnate Music Academy per una serata all’insegna del West Coast Jazz degli anni Cinquanta.

    Sergio Orlandi è uno dei trombettisti italiani più apprezzati e richiesti: nel corso della sua brillante carriera ha suonato nell’Orchestra del Festival di Sanremo (con Ray Charles e Dee Dee Bridgewater), con la Jazz Class Orchestra, con l’Orchestra di musica leggera della Rai di Milano, con la JW Big Band di Marco Gotti e con la Nightfly Orchestra (la formazione residente del Blue Note di Milano). Vanta, inoltre, collaborazioni con musicisti del calibro di Patti Austin, Sarah Jane Morris, Yellowjackets, George Garzone, Bob Mintzer, Kenny Wheeler, Dewey Redman, Clark Terry (con il quale ha inciso un cd), Charlie Mariano, Martial Solal, Franco Ambrosetti, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Giorgio Gaslini, Gianluigi Trovesi, Stefano Di Battista, Enrico Intra e Roberto Gatto.

    Il secondo appuntamento di “Garbagnate in Jazz”, giovedì 20 aprile, sarà un’imperdibile “Standards Night”, protagonisti Scott Hamilton, Emilio Soana e la Garbagnate Music Academy Big Band. Il grande sassofonista americano, per la prima volta a Garbagnate, e la formazione diretta da Gabriele Comeglio proporranno un jazz classico ed elegante, pescando tra alcuni degli standards più famosi del Great American Songbook. Inoltre, la cantante Caterina Comeglio presenterà una manciata di pezzi tratti dai repertori di Etta James, Ella Fitzgerald e Lelio luttazzi, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

    Musicista dal suono pieno e coinvolgente, Scott Hamilton ha tratto ispirazione dai più noti maestri dello strumento, riuscendo a creare uno stile personale e affascinante. Dotato di un impeccabile fraseggio e di un sound che lo ha imposto all’attenzione generale per la dolcezza del suo sassofono e per la sua creatività, Hamilton ha collaborato con alcuni mostri sacri del jazz (tra cui Benny Goodman, Gerry Mulligan, Charlie Byrd, Ray Brown e Woody Herman) e ha avuto due nomination per i Grammy Awards.

    Infine, giovedì 27 aprile, per l’evento conclusivo della rassegna, andrà in scena “Musiche dalle città invisibili”, un progetto del pianista e compositore Claudio Angeleri ispirato al capolavoro di Italo Calvino, scritto nel 1972. L’ensemble di Claudio Angeleri e la voce recitante dell’attore Oreste Castagna condurranno gli spettatori, attraverso un viaggio fantastico, in luoghi immaginari al di fuori del tempo, che ricordano antiche città o metropoli modernissime. Alcune di queste città sono sospese su lunghi trampoli, altre sono al confine tra due deserti, di sabbia e di mare, altre ancora sono perfettamente identiche tra loro, seppure a migliaia di chilometri di distanza. Per tradurre in spettacolo questo caleidoscopio di immagini e sensazioni si è lavorato sia sulle specificità dei diversi linguaggi (musica e parola) sia sulle nuove possibilità offerte dai rapporti interdisciplinari. È la musica a narrare il racconto, assumendo la funzione descrittiva specifica del testo, mentre la parola, recitata o cantata (e spesso anche filtrata elettronicamente), viene utilizzata più per la potenziale qualità musicale che per la coerenza lessicale.

    Lo spettacolo offre al pubblico una sequenza di quadri, diversi tra loro, ognuno con una propria storia e con i suoi protagonisti. I suoni tracciano una molteplicità di impronte uditive attraverso la parola letta e cantata e attraverso i diversi strumenti, come scie luminose che indicano percorsi individuali all’ascoltatore, il quale, a sua volta, le può vivere nella loro piena potenzialità, rendendole in ogni istante “individuali” nell’interpretazione, in quanto, come ha scritto lo stesso Calvino, “non sempre i segni, così come li cogliamo, ci dicono ciò che noi crediamo ci vogliano dire”.

    Pianista, compositore e didatta, Claudio Angeleri si è diplomato in pianoforte Jazz alla University of West London. Nome di primo piano della scena italiana, ha partecipato ai più importanti festival jazz nazionali e internazionali, ha inciso diversi album come leader, ha collaborato con musicisti del calibro di Charlie Mariano, Jerry Bergonzi, Bobby Watson, Franco Ambrosetti, Bob Mintzer, George Garzone, Tony Scott, Franco Cerri, Massimo Urbani e Gianni Basso e ha ideato spettacoli che incrociano il jazz e la letteratura, facendo dialogare il suo strumento con grandi musicisti quali Steve Lacy, Kenny Wheeler e Gianluigi Trovesi, solo per citarne alcuni. Dal 1987 dirige il CDpM, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo, dove svolge un’intensa attività didattica.

    “GARBAGNATE IN JAZZ”, dal 6 aprile al 27 aprile 2023 – Settima edizione

    Biblioteca civica Corte Valenti, via Monza 12, Garbagnate Milanese (Mi).

    Inizio concerti ore 21; ingresso libero fino a esaurimento posti.

    On line: garbagnateinjazz.webs.com

    Giovedì 6 aprile 2023

    West Coast Jazz (settant’anni dopo)

    Tributo a Gerry Mulligan e Chet Baker

    Sergio Orlandi (tromba), Gabriele Comeglio (sax baritono), Roberto Gelli (basso), Andrea Centonze (batteria), Elia Grassi (pianoforte), Dario Spezia (chitarra), Federica Vanacore (voce).

     

    Giovedì 20 aprile 2023

    Standards Night

    Scott Hamilton, Emilio Soana, Caterina Comeglio e la GMA Big Band

    Scott Hamilton (sax tenore), Emilio Soana (tromba), Caterina Comeglio (voce), Alberto Bonacasa (pianoforte), Roberto Gelli (basso), Alessandro Casè (batteria), Sara Collodel (chitarra), Gabriele Comeglio (sax), Valerio Beffa (sax), Emanuele Dell’Osa (sax), Ubaldo Busco (sax), Alessandro Bottacchiari (tromba), Camilla Rolando (tromba), Angelo Rolando (trombone).

     

    Giovedì 27 aprile 2023

    Musiche dalle città invisibili

    Claudio Angeleri ensemble e Oreste Castagna (attore)

    Claudio Angeleri (pianoforte), Giulio Visibelli (sax), Gabriele Comeglio (sax), Paola Milzani (voce), Marco Esposito (basso), Matteo Milesi (batteria), Oreste Castagna (voce recitante).

  • Tre appuntamenti con la vocalist e autrice jazz Elisabetta Guido  a Milano: il primo live è giovedì 30 marzo al Moebius

    Tre appuntamenti con la vocalist e autrice jazz Elisabetta Guido a Milano: il primo live è giovedì 30 marzo al Moebius

    MILANO – Torna a esibirsi nel capoluogo lombardo, con tre concerti in programma nei music club cittadini, Elisabetta Guido, nome di punta della scena jazz nazionale. Il primo appuntamento della cantante e autrice salentina è fissato per giovedì 30 marzo al Moebius Milano, lo scenografico spazio post-industriale di via Cappellini 25 (inizio live ore 20.30; ingresso libero con prima consumazione obbligatoria): condivideranno il palco con la musicista pugliese il sassofonista Mirko Fait, il chitarrista Andrea Rotoli e il polistrumentista cubano Gendrickson Mena Diaz (che vanta collaborazioni con artisti del calibro di David Murray, Chaka Khan, Gonzalo Rubalcaba e Vinicio Capossela). Il concerto, intitolato “Da Duke a Charles, da Thelonious a Chick”, sarà un viaggio attraverso la storia del jazz, con un occhio di riguardo all’era del Bebop e del modern jazz, ma non solo. Non mancheranno neppure alcuni inediti della stessa Guido e del sassofonista Mirko Fait.
    Il mese successivo, sabato 29 aprile, alla vigilia dell’International Jazz Day, Elisabetta sarà di scena al Nik’s & Co, cocktail bar di via Schiaparelli 14 (inizio live ore 22; ingresso libero con prima consumazione obbligatoria) insieme al talentuoso pianista toscano Daniele Gorgone, che ha collaborato con nomi illustri del jazz internazionale come Jason Marsalis, Garrison Fewell, Joe Lee Wilson e Rachel Gould, e a Mirko Fait (sax). In questa occasione, il trio proporrà grandi classici del jazz riarrangiati in chiave moderna e una manciata di brani inediti. 
    Infine, giovedì 25 maggio la cantante salentina sarà alla testa del suo collaudato trio, con Andrea Rotoli alla chitarra e Mirko Fait al sax, che si esibirà all’ora dell’aperitivo, nell’ambito della rassegna “Voce in Jazz”, negli eleganti spazi di Voce, il locale di Aimo e Nadia situato all’interno del museo delle Gallerie d’Italia, in piazza della Scala 6 (inizio live ore 19; prenotazioni: info@voceaimoenadia.com o telefonando al 3493273374): oltre a qualche incursione nel latin jazz, in scaletta ci saranno soprattutto i brani originali di Elisabetta, alcuni dei quali tratti dal suo ultimo album “Arabesque”, pubblicato dall’etichetta romana Alfa Music, uscito lo scorso anno con la partecipazione di Fabrizio Bosso come special guest alla tromba e lodato dalla critica specializzata.
    Elisabetta Guido è laureata in canto, in pianoforte e in giurisprudenza. È una vocalist e un’autrice poliedrica, che spazia dal jazz al soul, dal gospel alla lirica. È pure docente ed è appassionata di tecnica vocale, in particolare di anatomia e fisiologia dell’apparato vocale. Ha calcato i palchi di buona parte d’Europa, partecipando a numerosi jazz festival e ha collaborato e inciso (anche negli Stati Uniti) con grandi nomi della musica italiana e internazionale come Javier Girotto, Flavio Boltro, Tullio De Piscopo, Cole Porter, Roberto Ottaviano, Paolo Di Sabatino, Ares Tavolazzi, Renzo Arbore, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Antonella Ruggiero e tanti altri. 
    Mirko Fait, sassofonista milanese, ha al suo attivo più di 30 album. Ha collaborato con numerosi artisti di fama internazionale come Flavio Boltro, Attilio Zanchi, Gendrickson Mena, Luca Garlaschelli, Marco Panascia e Fabrizio Bosso. Ha suonato su migliaia di palchi in tutt’Italia e ha partecipato a diversi jazz festival come JAZZMI, AH-UM Milano Jazz Festival, Sant’Elpidio Jazz Festival, Zagreb Festival e Doctor Jazz Salentum Festival. È direttore artistico di numerosi jazz club e organizza diverse rassegne musicali a Milano e dintorni.
    Andrea Rotoli è un chitarrista eclettico che spazia con disinvoltura dallo swing tradizionale al Bepop, dalla tradizione manouche al jazz contaminato degli anni ’70 fino alle sonorità più moderne. Nel corso della sua carriera ha collaborato con jazzisti di primo piano della scena nazionale, da Attilio Zanchi a Giovanni Falzone, da Antonio Zambrini a Marco Brioschi, solo per citarne alcuni. 
  • Atelier Musicale: tango, milonga, chacarera, choro e valse  con Guido Bombardieri, Oscar Del Barba e l’ensemble AltriArchi sabato 4 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: tango, milonga, chacarera, choro e valse con Guido Bombardieri, Oscar Del Barba e l’ensemble AltriArchi sabato 4 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    I jazzisti Oscar Del Barba e Guido Bombardieri, con il supporto di un eclettico quartetto d’archi, rielaboreranno alcune composizioni di celebri autori sudamericani ed eseguiranno brani originali ispirati alle tradizioni musicali di Argentina e Brasile


    MILANO – L’intreccio tra organici e musiche ha caratterizzato e sta caratterizzando, come mai accaduto in passato, la XXVIII edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio alla Camera del Lavoro di Milano: ne è un’ulteriore conferma il concerto in programma sabato 4 marzo (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa) e intitolato “Da Rio a Buenos Aires”, che vedrà protagonisti il pianista Oscar Del Barba, il clarinettista e sassofonista Guido Bombardieri e l’ensemble AltriArchi
    Il viaggio proposto abbraccia parte della musica proveniente dal Brasile e dall’Argentina attraverso la rielaborazione di composizioni di autori per lo più famosi, ma soprattutto con l’esecuzione di brani originali a quei mondi ispirati, frutto delle collaborazioni e degli ascolti di Del Barba e Bombardieri: i ritmi del tango e della chacarera, il candombe, la milonga, il Brasile dello choro, del valse e del frevo saranno la base delle composizioni e delle interpretazioni jazzistiche di questo coinvolgente e bellissimo repertorio. 
    Pianista, fisarmonicista, compositore e arrangiatore, Oscar Del Barba ha vinto numerosi premi in importanti concorsi pianistici e di composizione sia in ambito classico sia in quello jazzistico e nel 2009 si è visto conferire il prestigioso “Premio Gorni Kramer”. Come pianista vanta in Italia collaborazioni con importanti musicisti del panorama pop e della canzone d’autore (come Francesco Guccini) e della scena jazzistica nazionale e internazionale (tra cui Markus Stockhausen, Dave Liebman e Ralph Alessi). Del Barba, inoltre, è docente di Pianoforte jazz presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
    Guido Bombardieri è un clarinettista e sassofonista altrettanto versatile, anch’egli di formazione sia classica sia jazzistica, ambiti in cui ha vinto diversi concorsi. Ha lavorato ad alto livello anche in ambito pop (per esempio, con Elio e le storie tese) e ha poi suonato in orchestre sinfoniche, da camera e in big band, collaborando con grandi nomi della scena jazzistica nazionale e internazionale. Al suono dei loro strumenti si unirà quello di un eclettico quartetto d’archi, l’ensemble AltriArchi, un poliedrico gruppo fondato da Daniele Richiedei da cui prendono le mosse organici che spaziano dal quartetto d’archi alla piccola orchestra da camera, muovendosi in diversi ambiti del mondo musicale classico e contemporaneo (da Mozart a Philip Glass) e spingendosi talvolta fino alla world music e al pop.



    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 4 marzo 2023, ore 17.30
    Oscar Del Barba e Guido Bombardieri – Da Rio a Buenos Aires
    Guido Bombardieri (clarinetti e sassofoni), Oscar Del Barba (pianoforte) e AltriArchi Ensemble (Anna Pecora e Daniele Richiedei, violini), Monica Vatrini (viola), Federico Bianchetti (violoncello).

    Programma:
    G. Bombardieri: “Candombe de las cuerdas”;
    O. Del Barba: “Gato Borracho”, “Ora”;
    D. Richiedei: “Milonga Adriatica”;
    M. Mores: “Taquito Militar”;
    C. Buarque: “Valsa brasileira”;
    O. Del Barba: “Negro y blanco”;
    A. Jobim: “Chovendo na roseira”;
    A. Piazzolla: “Adiòs Nonino”.

    Arrangiamenti di Oscar Del Barba.
    Introduce Oscar Del Barba.
  • Dalla Svizzera con improvvisazione: i gruppi di Jonas Ruther  e Florian Weiss al Cuccagna Jazz Club di Milano dal 7 al 28 marzo

    Dalla Svizzera con improvvisazione: i gruppi di Jonas Ruther e Florian Weiss al Cuccagna Jazz Club di Milano dal 7 al 28 marzo

    MILANO – Sono alcuni dei più interessanti musicisti svizzeri i protagonisti dei quattro appuntamenti di marzo del Cuccagna Jazz Club di Milano, una delle nuova realtà dove ascoltare musica dal vivo nel capoluogo lombardo. Come di consueto, la rassegna “Il Rito del Jazz”, ospitata presso il ristorante un posto a Milano, in Cascina Cuccagna, organizzata da Musicamorfosi e sostenuta per l’occasione da ProHelvetia in collaborazione con I-Jazz, prevede ogni martedì un doppio set alle ore 19.30 e alle 21.30 (ingresso libero; prenotazioni: info@unpostoamilano.it; tel. 025457785).
    Zurigo, come sanno gli appassionati, è un punto di riferimento obbligato per il jazz internazionale e il Moods è uno dei locali più noti della città elvetica per apprezzarne i vari stili, così come per ascoltare funk, soul e blues. Inoltre, la scena artistica locale è capace di fondere in modo davvero convincente tradizione e innovazione. 
    Il primo live di marzo è in programma martedì 7 con The Jazz Trio, travolgente formazione guidata dal batterista Jonas Ruther e completata da Florian Egli al sax e Raphael Walser al contrabbasso: standard jazz, nu jazz e i classici del Great American Songbook saranno proposti dai tre musicisti con una nuova, emozionante veste.
    Martedì 14 marzo, Ruther, Egli e Walser saliranno ancora sul palco del Cuccagna Jazz Club e presenteranno “The Jazz Trio Goes Black”, progetto nel quale rileggono alcuni tra i più celebri Black Spiritual della tradizione di New Orleans. 
    Cambio di formazione per la terza data del mese: martedì 21 marzo sarà di scena il Woodoism Chamber Trio, guidato dal trombonista Florian Weiss con Linus Amstad al sax alto e Valentin von Fischer al contrabbasso. Dotato di un talento traboccante, Weiss sfrutta con sicurezza l’intera gamma del suo strumento, sottolineandone abilmente il lato lirico. Nel corso degli anni il trombonista elvetico ha sviluppato uno stile dinamico, vivido e sensibile e la dimensione del trio esalta il suo ruolo di compositore e band leader.
    Infine, martedì 28 marzo Weiss, Amstad e von Fischer, ai quali si aggiungerà il batterista Philipp Leibundgut, porteranno in scena “Woodoism”, progetto dal grande impatto emotivo, che unisce Africa e Wodoo, punti di partenza di una proposta musicale fresca e originale, magica e audace, che da Zurigo attraversa i cuori dell’Africa nera e recupera, in chiave new jazz, la lezione dei classici Spirituals di New Orleans.

    CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZ 
    Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.
    Ingresso libero; prenotazioni: info@unpostoamilano.it; tel. 025457785.

    Martedì 7 marzo, ore 19.30 e 21.30
    STANDARD NON STANDARD 
    The Jazz Trio
    Florian Egli (sax), Raphael Walser (contrabbasso), Jonas Ruther (batteria)

    Martedì 14 marzo 2023, ore 19.30 e 21.30
    THE JAZZ TRIO GOES BLACK
    The Jazz Trio 
    Florian Egli (sax), Raphael Walser (contrabbasso), Jonas Ruther (batteria)

    Martedì 21 marzo 2023, ore 19.30 e 21.30
    WOODOISM CHAMBER TRIO 
    Florian Weiss (trombone), Linus Amstad (sax alto), Valentin von Fischer (contrabbasso)

    Martedì 28 marzo 2023, ore 19.30 e 21.30
    WOODOISM 
    Florian Weiss (trombone), Linus Amstad (flauto e sax alto), Valentin von Fischer (contrabbasso), Philipp Leibundgut (batteria).
  • “Il jazz a mare” a Milano: Andrea Marchetti quartet  in concerto martedì 7 marzo a Mare Culturale Urbano

    “Il jazz a mare” a Milano: Andrea Marchetti quartet in concerto martedì 7 marzo a Mare Culturale Urbano

    MILANO – Il primo dei quattro appuntamenti di marzo della rassegna “il jazz a mare”, organizzata da Mare Culturale Urbano e Rest-Art/Novara Jazz, è in programma martedì 7 quando, sul palco di Cascina Torrette, a Milano, si esibirà il quartetto del cantante novarese Andrea Marchetti. Con la sua band Marchetti renderà omaggio ad alcuni dei più grandi esecutori e dei più importanti jazzisti della storia, in un percorso che toccherà molti stili di questo affascinante linguaggio. In particolare, una parte del repertorio sarà dedicata alle composizioni di John Coltrane, al quale in passato il vocalist piemontese ha reso un bellissimo tributo, proponendo grandi classici come “Giant Steps”, “Impressions” e “Naima” fino ad arrivare a “Psalm”, il brano che chiude l’album capolavoro “A Love Supreme”. Il quartetto di Andrea Marchetti, che ha nell’improvvisazione e nell’interplay i suoi punti di forza, è completato dal pianista Giuseppe Zangaro, dal contrabbassista Federico Rubert e dal batterista Nicola Tentorio. Come sempre, il concerto inizierà alle ore 21.30 e il biglietto di entrata ha il costo simbolico di un euro.

    La rassegna “il jazz a mare” proseguirà per tutto il mese di marzo con altri tre appuntamenti in agenda: martedì 14 sarà di scena un altro quartetto, Tendha, il cui sound è ispirato dalle esperienze musicali (progressive rock, musica elettronica, jazz e hip-hop) dei singoli componenti del gruppo; la settimana successiva spazio al collettivo Rione Terra e, infine, martedì 28 sarà la la volta del gruppo Monteceneri.