Tag: Brainstorming Music

  • “La luce di chi si cerca”, fuori il nuovo singolo di Michele Pettinato

    Michele Pettinato torna dopo una breve pausa musicale con il singolo “La luce di chi si cerca”, disponibile su tutti i digital store dal 27 dicembre.

    Si tratta di un brano che vuole portare un po’ di luce in questo mondo oscurato dalle brutte situazioni che sta vivendo. Michele parte da noi stessi: per migliorare quello che c’è fuori, prima miglioriamo noi. “La luce di chi si cerca” è un brano che ci invita a ritrovare quella scintilla che ci scuote e ci dà energia, che ci fa stare bene con noi e con chi ci circonda.

    Michele Pettinato ha scelto una melodia delicata, una ballad dove si esalta la voce e il messaggio del brano.

    La luce di chi si cerca è un invito a riscoprire la luce che abbiamo dentro e che spesso non facciamo brillare. Siamo purtroppo circondati dalle brutture di un tempo che tende ad allontanarci, a distaccarci diventando spesso insensibili.

    Dinanzi a questo scenario dobbiamo riscoprire quella parte nobile che c’è dentro ognuno di noi, quella luce che ci porta a cercare l’altro, le persone che stanno soffrendo. Penso alle tante solitudini delle nostre città, agli immigrati, ai bambini la cui infanzia è stata violata”, così il cantautore descrive il proprio brano.

    Il brano ha partecipato alle selezioni 2024 del premio internazionale “Gianmaria Testa”.

    Ascolta su Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/album/2U3ucu8CiD6p4Fjzp3wBUp


    Michele Pettinato BIOGRAFIA

  • Giuseppe D’Alonzo e Manuela Limina presentano “L’ora più dolce”

    Giuseppe D’Alonzo apre il nuovo anno con un emozionante singolo “L’ora più dolce”. IL brano disponibile dal 10 gennaio vede la collaborazione della cantante Manuela Limina.

    Chitarre e voce si abbracciano e si intrecciano in questa canzone che sa di tenerezza e amore. Ad accompagnare questa dolce e delicata melodia un videoclip girato da Alfredo Tarantini e Jacopo Canali all’interno del Parco Romano di Villa Sciarra, nei dintorni del Gianicolo e nell’osservatorio di Monte Mario.

    Il brano approccia il tema del divario generazionale utilizzando l’amore come strumento rappresentativo. Alla fine dell’ascolto e della visione del video si percepisce il parallelismo tra un amore maturo ed un amore saffico adolescenziale, egregiamente rappresentato dalle coreografie delle ballerine (Giorgia Leo e Martina Coderoni).

    Il testo utilizza due tipi di linguaggio.

    Le strofe in prima persona esprimono un linguaggio maturo, e trattano temi profondi quali la consapevolezza del tempo passato, la fugacità della felicità e della vita stessa di coppia, il bisogno di rallentare non sentendosi più al passo con i tempi, traendo persino giovamento da una inaspettata vita più “slow”.

    In perfetta contrapposizione, le strofe in terza persona usano un linguaggio volutamente semplice, quasi infantile, tipico dei primi amori adolescenziali. In realtà, come già anticipato, non si tratta di un semplice parallelismo tra le diverse età dell’innamoramento. I due blocchi generazionali, messi a confronto, portano a galla le diversità di interpretazione della vita in base all’orizzonte temporale che hanno davanti e ad uno scorrere del tempo percepito in modo differente. Così lento per i giovani e così rapido e fugace per la generazione matura.

    “È un tema certamente presente in tutti i confronti generazionali. Oggi però c’è qualcosa di assolutamente inedito, la velocità a cui viaggia la società contemporanea, complice la tecnologia, supera la velocità sostenibile dall’essere umano, maturo o giovane che esso sia. Da qui l’esigenza di ricorrere alle macchine e ad una intelligenza ausiliaria, artificiale. questa è una novità assoluta con cui le due generazioni, e quelle a venire, dovranno fare i conti loro malgrado”, così Giuseppe D’Alonzo descrive il proprio brano.

    Giuseppe D’Alonzo BIOGRAFIA

  • Gate66 tornano con “Quando Nevica (superdisco mix)”

    Fuori dal 9 gennaio “Quando Nevica (Superdisco Mix)”, il nuovo remix dei Gate66. Gennaio gattaio, si dice in quanto è il periodo in cui i gatti iniziano ad accoppiarsi e a fare casino la notte. Ed i Gate 66, prolifici come una gatta selvatica nel cuore dell’inverno, ci sfornano un nuovo SUPERDISCO MIX di Quando nevica, loro ultima uscita del novembre 2024.

    Il nuovo remix dona al testo uno stile completamente nuovo molto più elettronico, molto dance e ballabile ma non perde la sua verve romantica. Il brano è una dedica d’amore che vuole lasciar andare via i pensieri negativi, spazio solo alla leggerezza

    La nuova versione del 2025 è caratterizzata da un groove di reminescenze disco che lambivano i primi anni 80 quando la Disco stava lentamente evolvendo in Dance. I Gate 66 hanno rimaneggiato la struttura realizzando un mix ultra veloce con un arrangiamento totalmente diverso, caratterizzato da un robusto giro di basso e riff di effetti vocali, con un blend generale che riporta a un po’ alla french house fine ’90.

    La produzione è stata totalmente curata dai Gate 66, mentre il mix del brano è stato realizzato da Luca Cordero allo Studio Andromeda (TO)

    Segui le avventure dei nostri due produttori “diversamente probabili” e lasciati trasportare nel futuro dal suono del passato.

    Gate66 BIOGRAFIA

  • “Musica Per Coppiette”, il terzo album acoustic punk di N’to Stina

    “Musica Per Coppiette”, il terzo album acoustic punk di N’to Stina

    Fuori dal 2 settembre “Musica Per Coppiette”, il terzo album di N’to Stina. Undici tracce acoustic punk rock e quattro bonus track che raccontano con ironia la vita di coppia, l’amicizia e l’avventura del viaggio.

    N’to Stina dopo un anno di pausa torna con una serie di brani travolgenti. La sua chitarra acustica coinvolge e cattura l’ascoltatore. La sua ironia strappa un sorriso e rallegra la giornata. “Musica Per Coppiette” è un album energico e fin dall’inizio ci presenta subito lo stile del musicista. Il primo pezzo “Mi sono rotto” è un vero e proprio sfogo verso la musica che non sempre regala soddisfazioni e l’amore. Si passa a due pezzi “Arezzo/Padova” e “Le case chiuse” in cui il tema è la disillusione amorosa. “Parità dei Sessi” e “Cazzeggiare” giocano sull’ironia. Mentre l’amore torna in modo differente rispetto ai primi brani in “Sempre gli stronzi” e “Voglio una ragazza cinese”. Si passa al tema di amicizia e viaggi in “Zurigo”.

    Non mancano all’interno dell’album anche delle ballad romantiche dove N’to Stina si addolcisce e parla alla propria amata. In “Musica Per Coppiette” sono presenti anche alcuni brani in spagnolo e “Al Menos Tú Me Ama Un Poco” in versione elettrica.

    “Questo album è nato dalla voglia di dire la propria su certi temi quali l’amore, la vita di coppia, i sogni e le delusioni senza mai intaccare l’ironia che ha contraddistinto i precedenti lavori. Il sound e lo stile è sempre lo stesso acoustic punk/folk-punk e pop-punk acustico ma arricchito dal basso di Valentina Pagano in alcune tracce, tra cui una bonus track in versione elettrica suonata in pieno stile punk rock”, così N’to Stina descrive “Musica Per Coppiette”.

    L’album è in collaborazione con DEA Recording Studio e Impacto Records, etichetta messicana indipendente.

    TRACKLIST  

    01 – Mi Sono Rotto
    02 – Arezzo/Padova
    03 – Arezzo/Padova (Reprise)
    04 – Le Case Chiuse
    05 – Parità Dei Sessi
    06 – Voglio Una Ragazza Cinese
    07 – Cazzeggiare
    08 – Jesse & Tulip
    09 – Sempre Gli Stronzi
    10 – Zurigo
    11 – Al Menos Tú Me Ama Un Poco

    BONUS TRACK:

    12 – Teresa (Español Version)
    13 – Tu 6 x Me (New Version)
    14 – Al Menos Tú Me Ama Un Poco (Electric Version)
    15 – Arezzo/Padova (live at Impacto Records, Mexico)

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  • “A Journey”, il nuovo EP di Richard Green

    “A Journey”, il nuovo EP di Richard Green

    Richard Green presenta il suo secondo EP “A Journey”, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 1 settembre 2022. Cinque canzoni strumentali dove la musica classica incontra quella moderna creando un’esperienza unica e accattivante per l’ascoltatore.

    “A Journey” è un EP fuori dai soliti canoni di mainstream. Le cinque canzoni che lo compongono non hanno parole, ma parlano al suo pubblico. Gli strumenti di Richard Green arrivano all’anima e tirano fuori quello che abbiamo dentro. Melodie donate all’ascoltatore per creare la propria storia.

    “A Journey” è il frutto dell’evoluzione musicale di Richard Green. Il suo viaggio iniziato come chitarrista l’ha portato ora verso la composizione e la sperimentazione. In queste cinque canzoni ritroviamo pianoforte e archi tipici della musica classica, abbinati a sonorità più moderne, come nel brano “Just Different”.

    “Sono passati oramai 20 anni da quando presi in mano la mia prima chitarra, studiando musica prima in Italia e poi a Londra. I miei gusti musicali sono cambiati più di una volta e, in alcuni casi, pure stravolti. Ma il forte filo conduttore in tutti questi anni è stata la “creazione”. Il voler creare qualcosa che riflettesse le mie emozioni, le mie esperienze e i miei pensieri.

    “A journey” rappresenta molto bene questi concetti. Sono composizioni figlie delle mie esperienze e delle mie emozioni, brani con strutture volutamente molto liberi che ricercano il ricreare emozioni/ambientazioni. Spesso mi sono immaginato come un pittore che stava pitturando su una tela completamente bianca dove anziché pennelli, avevo strumenti musicali ed i miei colori erano le note, non è un caso che il rapporto colori-suoni mi abbia sempre affascinato.

    “A journey ” non vuole essere uguale per tutti, pochissime cose nella musica sono oggettive, è un mio personale “viaggio“ e la mia speranza è che ogni ascoltatore avrà il suo con le sue emozioni, le sue immagini, i suoi ricordi” così Richard Green descrive il proprio EP.

    https://www.instagram.com/richardgreenofficial_/

    Biografia

    Richard Green, nome d’arte di Riccardo Dosi, è un musicista/chitarrista/compositore di Piacenza che vive a Londra dal 2012. Appassionato di musica fin da piccolo incomincia già a 12 anni a prendere lezioni di chitarra. Si iscrive all’Accademia di Musica moderna fino al suo trasferimento a Londra.

    E’ questa città ad allargare e ampliare le sue conoscenze musicali. Qui si iscrive all’ICMP ottenendo un Higher Diploma come chitarrista e una Laurea come musicista.

    Una volta conseguita la Laurea come musicista, si è avvicinato alla composizione musicale e, dopo diversi anni spesi a raccogliere materiale musicale, ha debuttato nel mercato musicale online. Nel dicembre 2020 esce “Dark Horses”, un brano di musica elettronica sperimentale utilizzato come colonna sonora di un video per promuovere un evento artistico a Piacenza. Da quel momento ha incominciato a rilasciare un brano ogni mese e mezzo, e nell’Agosto 2021 rilascia il suo primo EP.

    In questo Ep ha voluto rappresentare in musica i colori, più precisamente sei colori ricreando sei atmosfere differenti. Si può considerare oltre che il suo Ep di debutto anche il suo primo concept album. All’interno del EP troviamo anche collaborazione di rilievo come l’ottima performance di violino eseguita da Melissa Priller (Dallas String Quartet).

    Una delle principali caratteristiche di Richard Green è la varietà di stili musicali affrontati: passando da una ballata Funky/Pop come Blue Rain ad un rock molto melodico come Made to Be Broken, ad un brano indie/pop con sfumature di musica classica come Green Land.

    Il 1 settembre 2022 pubblica il suo secondo EP “A Journey”. Cinque brani composti con pianoforte e archi, dove elementi tipici della musica classica si uniscono a sonorità più moderne.

  • Hollow Echoes fuori l’omonimo EP d’esordio

    Hollow Echoes fuori l’omonimo EP d’esordio

    Fuori dal 24 maggio su tutti i digital store l’omonimo EP degli Hollow Echoes. “Your smell was the drug”, primo singolo estratto, è stato un assaggio del loro progetto. Il brano nel giro di poche settimane ha suscitato l’interesse del pubblico raggiungendo 15k streams su Spotify e altrettante views su Youtube.

    “Hollow Echoes” è un concept album che non voleva essere un concept album. I quattro pezzi del EP sono nati in maniera spontanea, sono un racconto intimo e delicato delle esperienze della band e senza accorgersene tutti quanti giravano attorno allo stesso tema: il tempo.
    Ognuno dei brani tratta in maniera esplicita o implicita il tempo in una forma differente. Ad esempio il tempo di un rapporto ormai chiuso, quello di un isolamento nazionale forzato, quello dell’apatia e dello scorrere lentissimo dello stesso tempo.

    La band prende spunto da diverse forme musicali per ricreare quello che è il loro personalissimo suono. Li potremmo definire rock, ma non mancano influenze elettroniche a tratti psichedeliche, e neanche un po’ di post grunge.

    https://linktr.ee/hollowechoes

    ASCOLTA SU SPOTIFY

    TRACK BY TRACK

    Your Smell Was The Drug
    Il brano ripercorre una relazione che sembra essere finita, paragonando l’odore del partner ad una vera e propria droga. C’è la volontà di chiudere un arco temporale significativo della propria vita, prendendo momenti belli e brutti. Temi centrali del brano sono per l’appunto l’olfatto, il sesso, i rimpianti, il rapporto tossico e le droghe.

    Counting the days
    Questo è il brano più complesso, e più lungo, dell’EP. La canzone è una prospettiva sul lockdown di marzo 2020. I cambi di mood del brano, i contrasti fra le consonanze e le dissonanze, e persino il mix di generi musicali riflettono quello che può essere lo stato d’animo di chi si è ritrovato in quel periodo: altalenante come poche cose. La fine è speranzosamente ambigua.

    So many hours
    Ispirato all’opera teatrale “Aspettando Godot”. Temi centrali sono la paura di far scorrere il tempo senza goderselo, il crogiolarsi nell’apatia e nel nichilismo, e la noia, acerrima nemica. Il brano più vecchio, a detta della band.

    If you’re Kronos (You suck young blood)
    Questo brano si rifà al dipinto di Goya “Saturno che divora i suoi figli”, che è un pretesto per collegare Saturno, venerato dai latini, con Crono, venerato dai greci nella loro complessa mitologia. Crono è anch’esso un pretesto per fare riferimento al tempo, che tutto divora, come il dio raffigurato nel dipinto.
    La copertina è stata realizzata da Luana F. Belsito, conosciuta come wallypain su Instagram. Talentuosa graphic designer autrice di fumetti con oltre 11k follower, mentre il logo dall’altrettanto talentuosa Jasmine F. Mascoli.

  • “Il Fabbricanuvole”, il primo album di Roberto Quassolo

    “Il Fabbricanuvole”, il primo album di Roberto Quassolo

    Dal 11 maggio sarà disponibile su tutti i digital store “Il Fabbricanuvole”,il primo album di Roberto Quassolo. Nove brani che raccontano un viaggio e una crescita personale e artistica. Il percorso del cantautore come solista è iniziato nell’estate 2021 e questo disco è il risultato di quel percorso, tant’è che all’interno ritroviamo alcuni dei brani con cui si è fatto amare.

    “Il Fabbricanuvole” suona un po’ come il manifesto dell’artista. I brani che lo compongono ci mostrano la sua filosofia e il suo modo di vedere il mondo. Un raccoglitore di esperienze che vengono rielaborate per dare all’ascoltatore speranza e gioia. La parola chiave che si nasconde dietro questo lavoro è: emozione.

    “Il fabbricanuvole è un disco che parla di emozioni, ed alle emozioni“, aggiunge il cantautore, “Il disco vuole essere un viaggio introspettivo a tratti autobiografico, di cui non dire di più. Ho sempre amato infatti, ascoltare la musica lasciandomi guidare dalle emozioni che di volta in volta scaturivano dall’ascolto. Mi piacerebbe quindi immaginare che gli ascoltatori facessero altrettanto, ognuno a modo suo”.

    Il primo disco di Roberto Quassolo è un turbine di emozioni raccontato con diverse sfumature di rock. In “Il Fabbricanuvole” non manca nulla. Abbiamo il pezzo più intimo e delicato come “Eppure sei…”, per passare poi all’energia e alla carica più pura del rock con “Anime alla deriva” o “Verso Oriente”.

    L’uscita dell’album sarà accompagnata anche dalla pubblicazione del video de “Il Fabbricanuvole” che conclude la trilogia iniziata con “La quinta stagione”.

    Biografia

    Roberto Quassolo nasce a Pavia il 02 maggio del ‘74. Appassionato di musica fin da giovane, grazie all’ascolto dei grandi classici del rock italiano e internazionale. La musica diventa il fil rouge di tutta la sua vita. Inizia gli studi di chitarra, pianoforte, canto e flauto al CPM di Milano. Il suo habitat naturale è il palco e fin da subito si diletta in piccole esibizioni in locali della provincia.

    L’artista non perde tempo e per un lungo periodi milita in diversi gruppi. La sua prima band sono i Eva, The One. Nel 2002 entra a far parte dei Dark Horizon, dove trova in Daniele Mandelli. Un valido partner per la realizzazione di brani originali che a distanza di due anni si concretizzano nella realizzazione di un primo lavoro in studio, Dark Light Shades. Un album che riceve consensi di critica e pubblico consentendo alla band d’imporsi anche all’estero, anche grazie all’attività live.

    Nel 2010 sempre con la band piacentina realizza Angel Secret Masquerade, disco dalle linee melodiche ricercate in cui l’artista contribuisce ancora generosamente alla stesura dei brani. Nell’estate del 2012 esce per l’etichetta Underground Symphony Dark Light Shades Deluxe Edition, doppio-cd contenente un live registrato in Germania per celebrare il quindicesimo anniversario del combo piacentino. Il 2013 è un anno di grande attività live, in Italia con numerose partecipazioni a manifestazioni e festival, spesso presentando spettacoli anche in versione unplugged, all’estero con date sia in Germania che in Grecia. Nello stesso anno comunque registra Free una cover degli Heavy Load presente in una raccolta tributo alla band svedese intitolato Tales of the northern swords.

    Dalla condivisione di un’idea con Daniele Mandelli, coautore, nel 2014 registra e pubblica insieme alla band Christmas Hallelujah, un brano a cui segue la realizzazione di un videoclip. Nel 2015 collabora con i Ghostcity, band heavy metal, come Guest nel brano Lord Byron
    Nel 2016 realizza ancora con i propri compagni di viaggio Metalhead, una sorta di omaggio ai fans. Nel febbraio del 2018 dopo una lunga e travagliata gestazione esce Aenigma, ultimo atto, prima della separazione dai Dark Horizon.

    Nel 2021 si lega all’etichetta LaPOP pubblicando diversi singoli che anticipano l’uscita del suo primo album “Il Fabbricanuvole”.

  • Camilla Fascina & Luglio presentano “Life”

    Camilla Fascina & Luglio presentano “Life”

    “Life” è il nuovo EP di Camilla Fascina in uscita il 24 marzo su tutti i digital store. La cantautrice, dopo il successo di “Donne in Electroswing”, è tornata con quattro brani solo chitarra e voce in collaborazione con il con il chitarrista Emanuele Berlaffa, in arte Luglio.

    Camilla Fascina & Luglio – Life

    Il nuovo EP “Life” racconta frammenti di vita. Ricordi che teniamo rinchiusi nel cassetto e momenti che vorremmo sfogliare e rivivere. Ogni brano affronta una tematica diversa e ognuno è una sfaccettatura diversa della vita.

    “Change” è il primo singolo estratto a cui è accompagnato anche un videoclip.

    “Il brano, composto assieme a Emanuele Berlaffa, è un tributo al cambiamento. Il cambiamento può presentarsi in varie forme nelle nostre vite. Può presentarsi camuffato sotto il mantello del dolore, di scelte difficili, di relazioni finite, ma anche di nuove opportunità. “Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle” disse il Piccolo Principe. Forse quei bruchi diventeranno farfalle, ma lo scopriremo solo se ci daremo la chance di abbracciare il cambiamento, di vivere”, così Camilla descrive il proprio brano.

    Nel videoclip di “Change” vediamo Camilla e Luglio alle prese con la creazione del brano tra scene in studio di registrazione e sul divano mentre buttano già il testo. Un video semplice, ma che si abbraccia perfettamente a tutta la filosofia del disco.

    Camilla e Luglio con “Life” ci riportano in contatto con le nostre emozioni, con la nostra vita, e ci mostrano quanto può essere emozionante una canzone senza tanti fronzoli. Bastano una voce e una chitarra per farci battere il cuore.

    Biografia

    Camilla Fascina è una cantautrice di Vicenza e una Docente all’Università di Mantova che ha dedicato tutta la sua vita alla musica. Il suo percorso l’ha portata a lavorare con l’indimenticabile Lindsay Kemp, coach di David Bowie, con il quale ha realizzato il videoclip “Time” pubblicato su La Repubblica.it. Apprezzata interprete di Bowie, Camilla è stata menzionata nella sua biografia ufficiale.

    Ha calcato palcoscenici in Italia e all’estero: in Germania collabora come autrice e performer con la band berlinese Fewjar.

    Camilla è la protagonista dell’opera pop Turandot Dancing Queen, che ha debuttato nell’autunno 2020 all’Auditorium Verdi di Verona e che è stata nuovamente in scena alla Gran Guardia di Verona il 25 e 26 settembre 2021.

    Camilla è impegnata da sempre anche nel sociale: è madrina degli atleti Special Olympics Italia per i quali ha scritto l’Ep Together is Better in occasione della loro convocazione ai Mondiali di Abu Dhabi 2018. È attiva anche nel mondo indie-rock con il suo progetto Edwig. Dal 2019 supporta Sea Shepherd per la salvaguardia degli oceani.

  • Kaldorei fuori il nuovo singolo “Lacrime d’argento”

    Kaldorei fuori il nuovo singolo “Lacrime d’argento”

    Fuori dal 4 marzo “Lacrime D’Argento”, l’atteso secondo singolo dei Kaldorei. Dopo il brano d’esordio “Atlantide Sommersa”, che nel giro di pocchissimi ha superato i 10000 ascolti su Spotify, la band torna con pezzo emozionante, intimo e delicato.

    La voce profonda del cantante viene accompagnata dallo stile unico dei Kaldorei. Un alternative rock abbracciato delicatamente da un suono leggermente elettronico. Un filo conduttore anche a livello di testo lega questo brano con il primo.

    In “Atlantide Sommersa” la band indagava la psiche umana, alla ricerca di quel pensiero che ci permette di stare a galla. In “Lacrime D’argento” il focus è sempre sui sentimenti e le emozioni. Quelle emozioni che spesso soffochiamo, quel dolore che ci preme nel petto e scalpita per essere espresso.

    Lacrime d’argento sono quello che sono, dei segni lasciati dal vento che gelano in inverno”

    Questa frase che accompagna il testo più volte ci fa subito capire l’intenzione della band. Il brano è un racconto delle ferite che ci portiamo dentro e che di fronte all’ennesimo intoppo non riescono più a rimanere nascoste.

    Un brano alternative rock con una carica emotiva davvero forte. Un ritmo accattivante per un testo che arriva dritto al cuore e lascia senza fiato l’ascoltatore.

    Biografia

    I Kaldorei sono una band pugliese formatasi nel 2020. I percorsi musicali di questi sei ragazzi si sono scontrati all’improvviso, senza preavviso.
    A dare vita al progetto sono stati il tastierista (Donato) e il cantante (Riccardo) dopo essersi incontrati per caso durante un concorso musicale a Scandicci, Firenze.

    Si sono ritrovati a scrivere musica insieme ed è in quel momento che hanno deciso di creare una band. A loro si sono aggiunti subito dopo il primo chitarrista (Francesco) e il bassista (Cosimo); gli ultimi della formazione sono stati il secondo chitarrista (Savino) e il batterista (Martino) conosciuti al conservatorio “Nino Rota” di Monopoli.

    I sei ragazzi vengono da realtà molto differenti, c’è chi è appassionato di Michael Jackson e chi di Vasco Rossi e i Pooh. Le influenze sono le più disparate, ma ogni componente porta nel gruppo un po’ di sé che si fonda con gli altri creando qualcosa di nuovo e unico.

    La band prende il nome dal linguaggio elfico ” kaldørei”, ovvero ” Figli delle stelle” , questo perchè i loro brani vengono creati interamente di notte. I ragazzi hanno iniziato a comporre proprio in piena emergenza covid, nella speranza di poter dare alla gente un aiuto morale e una piccola speranza.

    In questo anno i Kaldorei hanno perfezionato il loro sound e finalmente sono pronti a farci ascoltare i risultati del duro lavoro. Il 5 novembre è uscito il loro primo singolo “Atlantide sommersa”. Il 2022 si apre alla grande e il 4 marzo esce “Lacrime D’argento”, il nuovo brano della band.

  • “Nuvole Blu”, il nuovo singolo dei Tales of Sound

    “Nuvole Blu”, il nuovo singolo dei Tales of Sound

    Il 18 febbraio i Tales Of Sound chiudono il cerchio con il nuovo singolo “Nuvole Blu”. Si tratta dell’ultimo capitolo del loro secondo EP, “Se(N)timento a Pezzi”, presentato anche dai precedenti brani “Superstar”, “Metallico” e “Paura”.

    “Nuvole Blu”, rispetto ai precedenti, è un brano più delicato, più ballad ma nonostante questo mantiene un filo conduttore con gli altri singoli. Una ballad elettronica che mescola un cantato hip hop, tratto inconfondibile dello stile del trio. Un suono metallico, graffiato e pungente che in questo caso viene un po’ addolcito. “Nuvole Blu” è un pezzo accattivante e il cantato, come in “Paura”, viene alternato con citazioni cinematografiche. Questo stile rende i due brani parte della stessa storia.

    In “Paura” il focus era il terrore dell’altro, del nostro simile, mentre in “Nuvole Blu” è la ritrovata libertà. I due brani insieme raccontano questi due anni di pandemia. I Tales Of Sound hanno voluto ricreare con la musica quel momento in cui le restrizioni si sono allentate e si è tornata a respirare un po’ di libertà. “Nuvole Blu” è riprendere ossigeno, tornare a vivere di nuovo e sentirsi almeno un minimo più liberi.

    “Il nostro buon SeaBass ha creato un ambiente in linea, con suoni elettronici di cui ci siamo innamorati, che tenesse l’ascoltatore in un limbo a metà fra la poesia e la depressione. Caricando il suono con una citazione cinematografica.

    Nuvole blu è il passaggio dalla restrizione forzata alla libertà. Con un ambient musicale distensivo che ci porta con dolce rassegnazione a vivere di pancia la reclusione e respirare a pieni polmoni la riconquista dell’assenza di restrizioni“, così i Tales Of Sound descrivono il loro brano.

    ASCOLTA SU SPOTIFY

    Biografia

    Dalla vita nascono racconti, dai racconti nascono i Tales Of Sound. Stiamo parlando del trio di Vicenza che si è formato nella primavera del 2021 e nel giro di pochissimo tempo si è fatto notare e apprezzare per il suono fuori dal comune.

    I Tales Of Sound sono tre ragazzi sulla stessa lunghezza d’onda, ma con caratteristiche e personalità molto diverse. E’ proprio dall’incontro di queste differenze che nascono le loro canzoni. Ogni brano è come un racconto viscerale che prende vita.

    La carriera musicale del trio inizia alla grande. Il 29 settembre i ragazzi partecipano all’European Music Contest ottenendo da subito un ottimo riscontro. Il mese successivo partecipano ad una jam al “Caracol Olol Jackson” di Vicenza aprendo la serata a ESA FUNKY PREZ e pochi giorni dopo pubblicano il loro primo singolo ufficiale “Superstar”. Un brano contro gli opportunisti che giocano con la sensibilità dei più deboli.

    Il 26 novembre deliziano il pubblico con “Frammenti Quotidiani“, il loro primo EP da cui è estratto il brano “Tossitocina”, presentato all’European Music Contest. Quattro brani nati per raccontare episodi di vita, frammenti filtrati dalla percezione e ricostruiti in musica.

    I Tales Of Sound sono instancabili e il 3 dicembre pubblicano il loro secondo singolo “Metallico”. Un trio con la passione per la musica e la sperimentazione che sa farsi notare e differenziarsi dalla massa.

    Il 2022 si apre alla grande: il 3 gennaio si aggiudicano il Vicenza Rock Contest e il 10 gennaio vengono selezionati per “Una voce per San Marino”, contest che porta gli artisti sul palco dell’Eurovision Song Contest. Le novità non finiscono qui perché il 14 gennaio esce “Paura”, il terzo singolo della band.

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