Tag: cantautorato

  • ANDREA TARQUINI “In fondo al ‘900” è il singolo che segna il ritorno del cantautore romano e anticipa il disco di prossima uscita

    Un brano autobiografico dove, però, ognuno possa rispecchiarsi. 

    Il primo singolo estratto dal nuovo disco di prossima uscita.

    In radio dal 1° aprile

    Il nuovo singolo di Andrea Tarquini è una canzone autobiografica, ma con storie applicabili un po’ a chiunque, coetaneo all’artista. Si tratta di un susseguirsi di “quadri”, immagini, persone e situazioni nate nel secolo scorso. Nello svilupparsi del racconto si arriva a cose dell’oggi che sono comunque figlie del passato e di una memoria custodita. È un piccolo manifesto che coinvolge gli affetti personali mischiandoli con la storia del nostro Paese.

    «Trattandosi di un tema così importante, anche rischiando un eccesso di solennità, ho scelto gli strumenti più “ufficiali” come il pianoforte, qui suonato da Nicolò Protto, ma scritto da me, e gli archi del Trio Cavalazzi.» Andrea Tarquini

    In fondo al ‘900 è anche il titolo dell’album da cui il singolo è estratto, il terzo del cantautore romano, milanese di adozione, nato come chitarrista del celebre Stefano Rosso, in uscita il prossimo 1° giugno, prodotto da Fabrizio “Cit” Chiapello. Sulla copertina del singolo compare l’opera di Alfred Drago Rens “La petite Gau”. Drago Rens ha curato anche l’immagine grafica del disco.

    Etichetta: MoovOn

    Radio date: 1 aprile 2022

    SOCIAL

    FACEBOOK www.facebook.com/Tarquini.official

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/andrea_tarquini_official/

    SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/2lWunkQIqDW5tEcELrXSJA?si=gnHGnfMmQ6Op8Zlqt6tPfg

    YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UCAxRbJvthR1-0KS2Ehsf_eg

    BIO

    Andrea Tarquini, romano trapiantato a Milano, esordisce negli anni ’90 del secolo scorso come chitarrista e corista del mitico Stefano Rosso. Dopo molti anni di formazione passati a suonare musiche tradizionali nordamericane, Andrea Tarquini si sposta a Milano dove inizia un percorso didattico nel quale insegna le tecniche della chitarra acustica americana. Grazie all’amicizia con Luigi “Grechi” De Gregori, fratello maggiore del più celebre Francesco, nel 2013 con la produzione di Paolo Giovenchi, pubblica il suo primo disco, “REDS! Canzoni di Stefano Rosso” (Self) disco finalista alle Targhe Tenco 2013 nella categoria interpreti. Nel 2014 i buoni risultati del primo disco realizzato lo portano a diventare endorser di Bourgeois Guitars, uno dei più prestigiosi marchi di alta liuteria chitarristica degli Stati Uniti. Nel 2016, con la produzione di Anchise Bolchi pubblica “DISCO ROTTO” (Self-Ice Records) disco finalista alle Targhe Tenco 2016 come Miglior Opera Prima.

    Sempre nel 2016 istituisce il premio per cantautori chitarristi Corde & Voci d’Autore presso l’Acoustic Guitar Village di Cremona che si tiene ogni anno all’interno di Cremona Musica Exhibition & Festival. Nel 2017 partecipa al Premio Bindi dove vince la Targa Beppe Quirici per il “Miglior Arrangiamento”

    Tra il 2018 e il 2021 collabora con il rapper Jesto per il quale compone le musiche di molti suoi brani.

    Nel 2019 amplia ulteriormente il suo rapporto di reciproca sponsorizzazione con alcuni marchi di strumenti di alta qualità tra i quali i microfoni Ear Trumpet Labs e l’italiana Acus, fabbrica specializzata nella produzione di amplificatori per chitarra acustica. Queste collaborazioni porteranno poi i marchi ad avviare attività di sostegno ai produttori di contenuti e live.  

    Nel 2022 pubblica il suo terzo disco che si intitola “IN FONDO AL ‘900” (MoovOn-Altafonte-Self).

    fonte: www.laltoparlante.it

  • Carola, fuori il nuovo singolo “Lacrime”

    Carola, fuori il nuovo singolo “Lacrime”

    Fuori dal 10 marzo “Lacrime”, il nuovo singolo di Carola. La cantautrice è tornata con un brano introspettivo e intimo. Un brano che parla di emozioni vere, profonde e vissute sulla propria pelle.

    “Lacrime” siamo noi stessi quando guardandoci allo specchio non ci riconosciamo più. “Lacrime” è la depressione che si prende la nostra vita e non ci lascia neanche uno spirarglio di luce. Il brano è frutto della pandemia, di questi periodi difficili di cui in certi momenti non si vede la fine, ma allo stesso tempo parla di una situazione che può colpire in qualsiasi momento.

    Il sentirsi estraniati dal proprio corpo. Non riuscire a trovare un motivo per uscire di casa e sentire il peso delle difficoltà sempre più opprimente, quasi a toglierci il fiato. Carola si è ritrovata a provare tutto questo quando si è scoperta positiva al covid, ma la canzone non ha il focus sulla pandemia. “Lacrime” è un brano per tutte quelle persone che si sentono smarrite e senza speranza.

    Carola con delicatezza riesce a parlare a tutte loro e non solo. Il suo nuovo singolo parla anche a chi non ha mai provato tutto questo. Attraverso un racconto reale e profondo riusciamo ad immedesimarsi con la cantautrice.

    “Ho sentito in quei giorni tutta la stanchezza mentale di questi due anni passati con la mascherina sul viso, ho sentito il peso del tempo che sembra non scorrere più, fermo ad una nuova normalità che ci distrugge dentro.

    Ho sentito i respiri sempre più affannosi, il masso sul petto sempre più pesante ed opprimente. Ho visto la vera felicità spegnersi piano piano, disintegrarsi in pieghe sottili di occhi che provano ad accennare un sorriso. Poi ho pensato che c’è chi ha provato tutto questo anche prima, anche senza pandemia. Ho pensato che c’è chi lotta ogni giorno contro qualche grande ostacolo che la vita gli mette davanti.

    Ho pensato ancora una volta a quanto possiamo essere forti e fragili allo stesso tempo. Così è nata Lacrime”.

    https://www.instagram.com/carolaofficialmusic/
    https://www.facebook.com/carolaofficialmusicpage

    Biografia:

    Carola Negro, in arte Carola, è una cantante pop pugliese nata nel 1996. La passione per la musica è il fil rouge di tutta la sua vita. Determinata e con la costante voglia di migliorarsi, Carola si è fatta notare partecipando a diversi concorsi locali e nazionali. Non solo, la sua musica è arrivata a una fetta di pubblico importante anche grazie agli innumerevoli spettacoli live in piazze e locali.

    La sua vita cambia nel 2016 quando incontra il maestro e producer Klavier (Simone Giuri). I due diventano una squadra inseparabile e nel 2017 fanno uscire il primo inedito di Carola: “Ci sono io”. Tra il 2018 e il 2020 pubblica tre singoli: “Tempo perso” (2018), “Rimani qui” (2019), “A meno di te” (2020).

    Nel frattempo nel 2019 Carola e Klavier salpano e decidono di portare la loro musica sulle navi da crociera. In questa esperienza Carola sperimenta i propri brani e i grandi successi in diverse lingue. Il 10 novembre 2020 esce “Buco Nero”, una piccola svolta dal punto di vista di sound.

    Il brano ha riscosso subito un gran successo tra il pubblico e gli addetti ai lavori. In questo periodo di pandemia Carola non si è mai fermata. Il 2021 si apre alla grande: l’8 febbraio è uscito il suo primo EP dal titolo “Dimensioni”. Ad aprile Carola riprende il mare lavorando sulle navi da crociera, ma non lascia i suoi fan a bocca asciutta. Il 26 maggio 2021 esce “Prendere o Lasciare”. Nel 2022 Carola e Klavier si trasferiscono a Milano per lavorare a nuovi progetti e portare avanti il sogno musicale. Nello stesso anno pubblica un nuovo brano “Lacrime” in uscita il 10 marzo.

  • LA COMMARE “Carta da zucchero” è il nuovo singolo della cantautrice ispirato da Lucio Dalla

    La quotidianità di un amore sfiorito tra influenze alternative indie e pop 

    In radio dal 25 marzo

    “Carta da zucchero” racconta l’epilogo di quella che sembrava essere una nascente storia d’amore, interrotta dall’incapacità di incastrarsi e di conciliare obiettivi diversi: da una parte c’è un “cuore da clochard”, un cuore girovago che non ha intenzione di trovare riparo in un sola persona; dall’altra c’è chi spera, ogni giorno di più, di poter condividere con l’altro la quotidianità delle piccole cose.

    «L’ispirazione per questo pezzo nasce dall’ascolto di “Tu non mi basti mai”, la mia canzone preferita di Lucio Dalla.

    In quel periodo della mia vita non ero al massimo della mia creatività, non avevo niente da dire e sentivo soltanto il bisogno di rispecchiarmi nelle parole degli altri, ma quel pezzo è stato uno spunto per pensare a quanto sia meraviglioso, quando si è innamorati, voler condividere una piccola parte della quotidianità della persona che ami. 

    I ricorrenti “vorrei essere” presenti nel testo di Dalla, sono diventati i miei “volevo essere”, seguiti da un forte senso di malinconia e nostalgia nei confronti di una relazione sfiorita. “Carta da zucchero” è una dedica, il destinatario la sa a memoria da mesi e ne sono felice» La Commare. 

    Il testo è un susseguirsi di immagini di vita quotidiana, misto a giochi di parole ricorrenti nella scrittura de La Commare.

    La musica si muove tra influenze alternative indie e pop.

    Radiodate: 25 marzo 2022

    Etichetta: Orangle Records/ Musicantiere

    www.oranglerecords.com

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    FACEBOOK: https://www.facebook.com/giolcm

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    BIO

    La Commare, classe ‘02, è una giovane cantautrice siciliana. Comincia a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica già da piccolissima: nel 2012 partecipa al programma “Ti Lascio Una Canzone” in onda in prima serata su Rai 1 condotto da Antonella Clerici. Si accosta allo studio del pianoforte, ma ben presto manifesta una forte attrazione nei confronti del basso elettrico. Nel 2019 partecipa al talent “The Voice Of Italy” in onda su RAI2, dove, nonostante un’interessante battle al basso con Morgan, decide di entrare nel Team di Elettra Lamborghini.

  • HELLE  “Chimere” è il nuovo singolo in uscita per la cantante e producer bolognese: una ballata pop dalle sfumature elettroniche.

    La parte peggiore di noi è anch’essa umana. 

    Una ballata pop dalle sfumature elettroniche.

    In radio dal 25 marzo 2022

    Il singolo è parte di “Disonore”, disco electro pop che caratterizza il nuovo corso artistico e professionale di Helle, cantautrice e producer bolognese, 

    «Chimere è il racconto di un pensiero che ho avuto una sera, mentre uscivo da un ristorante per tornare a casa. Ho guardato l’ombra oltre le luci dei lampioni e mi sono posta delle domande estremamente intime» Helle

    Dicono di “Disonore” 

    «Elettronica e sapori vintage dentro strutture tutt’altro che ferme alla forma pop da cassetta. L’indie italiano trova qui l’ennesima rottura di stile contro modelli che cercano la propria personalità sempre rivolgendosi a stilemi passati». Ophelia

    «“Disonore” fa parte di quella schiera di dischi “pericolosi” perché fanno riflettere, pensare e rimettere in discussione le certezze della vita. E così ci accorgiamo che tutto quello che diamo per scontato in realtà è solo il frutto di nostre convinzioni arbitrarie. Ecco, queste dieci canzoni sono spunti interessanti da cui partire o lidi incerti a cui approdare preparandosi alla prossima tappa» Low Music  

    «un lavoro ampiamente rivolto alla società, personale e di contorno… dai social media alle paure più nascoste dentro di noi che magari evitiamo di mostrare o di confessare anche a noi stessi» Just Kids Magazine

    «Helle ha una sonorità caratteristica, quindi non è un’artista facile da descrivere. Per semplificare potremmo dire che ha un timbro riconducibile ad Annalisa e una scrittura che potrebbe ricordare la prima Margherita Vicario, ma è più oscura. I paragoni non bastano a comprendere: solo l’ascolto rende l’idea» Ondamusicale

    A poche settimane dall’uscita l’album “Disonore” vince: 

    PREMIO SPECIALE assegnato dal MEI «Per aver affrontato con sonorità spiccatamente elettro-indie e liriche dal forte peso sociale, il tema della Libertà attraverso l’analisi delle sfumature dell’animo umano, soprattutto quello femminile».

    PREMIO LUNEZIA NUOVE PROPOSTE NEW MOOD «Per aver offerto nel brano 2,107 una visione delicata e cruda con tappeti sonori moderni e sperimentali sulla morale delle donne». 

    Etichetta: Volume!

    Radio date: 25 marzo 2022

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    Spotify https://spoti.fi/36rocaP 

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    BIO

    Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna il 14 Giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con Bruno Mariani. Negli stessi anni ha suonato con Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 70 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Il 19 maggio 2020 esce in radio il singolo “Tra le strade della mia città”, il 27 novembre 2020 arriva il nuovo singolo “Al Pacino”, entrambi prodotti, suonati e arrangiati dalla stessa Helle. Seguono questa uscita i brani “Carovane” e “Rispetto”, mentre il 25 giugno la cantautrice e producer pubblica l’album “Disonore”. 

    fonte www.laltoparlante.it

  • NEREO “Danze cosmiche” è il primo album del cantautore pugliese: un progetto che nasce dalla volontà e dalla libertà di essere sé stessi.

    Amore e relazioni si celano dietro la scelta ponderata delle parole, in un progetto che nasce dalla volontà e dalla libertà di essere sé stessi

    Release album 24 marzo 2022

    La musica e il canto come strumento di connessione al cosmo, amplificatori di suoni e visioni. 

    In “Danze cosmiche” la voce del pop è preminente, ma non disdegna le contaminazioni, presenti nella veste di nebbiolina infilzata dal fascio di luce fumoso tipico dei palchi jazz o di un lirismo intimista. 

    «Sebbene la mia modernità mi stia stretta devo conviverci. Il ritornello, ormai di molti, che moderno sia uguale a bello, non trova in me nessuno sfogo, dal momento che scrivo senza dipendere dalle mode. Musicalmente, però, mi interessa che il produttore rovisti nell’oggi, sempre nell’ordine della commistione» Nereo. 

    TRACK BY TRACK

    Mai

    È il primo brano mai scritto e risale al 2006. Si tratta di un incontro tra forze centrifughe e centripete, caos, dolore, abbandono, nato come poesia, è stato musicato solo successivamente. Il brano ha ricevuto il premio della critica “Gazzetta del Mezzogiorno” per il miglior testo in gara nel contest “La nota d’oro”. 

    Febbraio

    Brano scritto durante il lockdown e dedicato a una persona speciale. Ripercorre le fasi dell’amore (stupore e confusione iniziale, riflessione e messa in discussione, risoluzione e speranza). 

    Parola di rosa

    Bramare relazioni amorose senza successo porta a ritenere la stessa parola “amore” come inaccessibile, maledetta, da non pronunciare. Nel testo la connessione si rivela tra le frasi “esiste già” ed “esita”. 

    L’amore c’è prima di noi

    Una frase del testo dà il titolo all’album; racconto l’importanza dei sentimenti nei momenti di confusione esistenziale, perdita di punti di riferimento.

    Fine di un’estate

    È un urlo quasi disperato, una domanda che taglia lo spazio e il tempo, cercando di indagare le ragioni dell’abbandono, della fine voluta dall’altra persona. Il video è affidato alla sapienza coreografica di una danzatrice russa che disegna nell’aria le suggestioni che la voce riferisce. 

    Gabbiano

    Una dedica al nonno materno, scritto mentre le forze lo abbandonavano, negli ultimi mesi della sua vita, quando si intravede la volontà di liberarsi dalla schiavitù della malattia, dalla difficoltà di articolare parole. 

    Silenzio 

    Il testo, scritto dall’amica Barbara Bortone, racconta il tormento di una relazione che non si concretizza e che si chiude nel silenzio polare di un discorso impossibile, senza speranza e senza futuro.

    Senza voce

    Il testo parla di un’esperienza personale, che si connette alle esperienze di tutti quelli che hanno provato dolore per una dipendenza affettiva tossica. È un brano in cui trovano spazio la decadenza dei suoni stonati, delle urla, dell’afonia, tipica di chi cerca di cavare un ragno dal buco sbagliato.

    L’arrangiamento, dal sound moderno, con cadenze glamour, cerca di dare risalto a uno degli aspetti che il testo, all’inizio del brano, cerca di raccontare: la sensualità e la sessualità, il fascino del male che un rapporto del genere evoca. Un fascino che i corpi generano e che porta, spessissimo, alla consunzione e all’umiliazione di sé.

    La stanza

    L’amore di due persone che, a causa delle convenzioni sociali, non possono esprimerlo alla luce del sole perché non rispecchia i canoni fissati dalla società.

    Autoproduzione

    Pubblicazione album: 24 marzo 2022

    Contatti e social

    Facebook: https://www.facebook.com/nereomusic24 

    Instragram: https://www.instagram.com/nereo_music/ 

    Spotify:https://open.spotify.com/artist/7cvxQsk3emYoPieBJWRW28?si=ogpCZNDbTg2xMtePD4fStQ 

    BIO

    Nereo nasce a Bari dove, giovanissimo muove i primi passi nel mondo della musica. Inizia a studiare canto moderno con gli insegnanti Alba de Vito, Daniela Desideri, Fabio Lepore e Roberto Delli Carri. Sfiora la tecnica complessa del canto lirico con Maria Luisa Dituri. Nel 2006, partecipa alla ventottesima edizione del festival canoro “La Nota D’oro”, classificandosi al secondo posto e vincendo il premio della critica “Gazzetta del Mezzogiorno” per il miglior testo in gara, con il brano inedito “Mai”. In quell’occasione, il presidente di giuria, Marcello Balestra, allora direttore artistico Warner Music Italia, esprime il suo vivo apprezzamento per il brano e per la voce. Dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento, nella primavera del 2020, prende forma il progetto “Danze cosmiche”, un disco di inediti frutto dell’ispirazione e della sensibilità alla (ri)scoperta di vecchie melodie e nuovi sogni. “Danze Cosmiche” è stato anticipato dall’uscita di “Senza voce”, “Fine di un’estate”, “L’amore c’è prima di noi” e “Dimentica”. 
    fonte: www.laltoparlante.it

  • “Mamma”, fuori il singolo di Dodo GG

    “Mamma”, fuori il singolo di Dodo GG

    Fuori dal 6 dicembre “Mamma”, singolo d’esordio di Dodo GG. Il brano nasce in un momento molto delicato della vita del cantautore, ovvero quando sua madre era ricoverata in terapia intensiva per covid. Una lunga battaglia che alla fine ha vinto, ma che ha portato cinque interminabili settimane di paura e dolore nella vita di Dodo GG.

    Dodo GG racconta Mamma

    “Mamma” è un brano molto intimo, una sorta di ballad accompagnata da un cantato in rima molto hip hop e un sottofondo indie trap. Nel giro di pochissimo tempo, senza bisogno di promozioni o sponsorizzazioni, il brano è stato accolto da un gran numero di persone. Il messaggio del brano è molto potente ed è stato in grado di toccare le corde giuste nel cuore degli ascoltatori.

    “Le prime ore del giorno del mio compleanno (pochi giorni dopo l’uscita del brano) le ho passate a rispondere a messaggi di estranei su messenger colpiti su quanta speranza avessero ricevuto dalla canzone. Tra questi questi c’era anche il messaggio di una signora con un nipote in gravi condizioni. Una volta guarito mi ha detto che le piaceva pensare che la mia canzone, con la sua speranza ed energia, avesse aiutato il nipote a riprendersi.

    Non è stato solo una soddisfazione per gli ascolti e le views raggiunte, ma soprattutto per questi feedback reali. Sono contento che il mio brano abbia aiutato ad alleviare il dolore di così tante persone”, così racconta Dodo GG.

    Dodo GG ha messo in musica il suo dolore, ma il risultato è un brano carico di speranza ed energia positiva. Un elogio a sua madre e un richiamo a non arrendersi. Voglia di lottare e rinascere, “Mamma” è tutto questo e anche di più. In questo momento c’è un gran bisogno di ricevere messaggi di speranza e amore.

    ASCOLTA SU SPOTIFY

    Biografia

    Dodo GG è Luigi Scuteri, detto anche semplicemente Gigi. La musica è da sempre il background della sua vita, in particolare si interessa alla composizione e alla scrittura. Il tarlo di trasformare i suoi pensieri in canzoni era nella sua testa da un po’, ma è stata la pandemia a rimescolare le carte in tavola.

    Nel autunno 2020 la mamma di Gigi prende il covid e passa quindici interminabili giorni in terapia intensiva. E’ questo traumatico evento che spingerà l’artista a pubblicare la sua prima canzone. Nasce così DODO GG e il suo primo brano dal titolo “Mamma”.

    Il nome DODO GG è un piccolo elogio alla nipotina Rebecca che da piccola continuava ripetutamente a chiamarlo Dodo. A questo si aggiunge GG che ha un doppio significato: da una parte è la firma del cantautore e dall’altra è uno slang giovaline che sta per GOOD GAME ovvero Ben Fatto.

    Dodo GG è alle prime armi, ma la sua immagine è ben definita. Il legame con la famiglia e le proprie origini è importante. Altro dettaglio che non viene trascurato è la spontaneatà e la sincerità che trasuda dalla sua musica.

    https://www.facebook.com/DodoGGofficial/

    https://www.instagram.com/luigiscuteri/

  • “Eppure si muove”, il singolo di Stefano Bruno

    “Eppure si muove”, il singolo di Stefano Bruno

    Fuori dal 25 febbraio su tutte le piattaforme digitali “Eppure si muove”, il nuovo singolo di Stefano Bruno. Il cantautore dopo un anno di pausa è tornato con un brano più elettronico e danzereccio, ma che strizza l’occhio ai grandi cantautori come Battiato.

    Stefano Bruno e la sua “Eppure si muove!

    “Eppure si muove” è una riflessione filosofica sul mondo attorno a noi. Uno sguardo al caos che ci circonda, al disorientamento, e all’unica soluzione: la musica e l’amore. Sono questi due massimi sistemi a muovere ogni cosa attorno a noi. A volte ci sembra di rimanere fermi nello stesso punto, bloccati, ma non ci rendiamo conto che comunque qualcosa si sta muovendo. Niente rimane eternamente fermo e uguale.

    Stefano Bruno attraverso la frase filosofica “eppure si muove”, elogia la musica e l’amore come ancora di salvezza in un mondo ormai allo sbaraglio.

    Ho ancora in mente il tram 2 che mi passa davanti in piazza Cordusio quella mattina, io che metto a fuoco e vedo dei passeggeri seduti, altri in piedi e uno che cerca un sedile camminando in senso opposto alla direzione del tram.

    Quello è stato il colpo di fulmine che mi ha l’idea che tutto si muove ed è in fermento anche quando non lo direste mai perché sembra fermo, o se volete “zitto e buono”. Questo miracolo è possibile soltanto grazie a due forze: la musica e l’amore“, il cantautore racconta la genesi della sua canzone.

    “Eppure si muove” è un brano con un testo dal forte impatto che attraverso immagini semplici, di vita quotidiana, arriva diretto all’ascoltatore. Il sound mescola un pop energico e danzereccio con suoni etnici e un cantautorato vecchio stile.

    ASCOLTA SU SPOTIY

    Biografia

    Stefano Bruno è un cantautore milanese classe 1990. La musica è sempre stata parte della sua vita, ma la passione esplode davvero a 19 anni quando inizia a scrivere i suoi primi pezzi.

    Sono i grandi cantautori italiani ad ispirarlo in questo percorso, artisti come Battisti, Battiato, Luca Carboni, Biagio Antonacci e Tiziano Ferro.

    La sua fame di conoscenza e la curiosità lo portano anche ad esplorare sound diversi e insoliti. Si innamora della musica etnica e di sonorità più cupe. La passione per la musica diventa qualcosa di più quando entra nella sua prima band. Una volta concluso questo progetto, si butta in duo, ma l’esperienza che davvero segna il suo percorso arriva nel 2017. In quest’anno entra in un coro gospel che dà a tutta la sua vita una direzione artistica diversa.

    Nel 2020 decide di intraprendere un nuovo viaggio da solista. Il 29 settembre dello stesso anno pubblica il suo primo album “Per le strade del cielo” anticipato dai singoli “Ho cercato il tuo nome”, “Scrivilo sul mare” e “Italia turrita”.

    Dopo un anno di pausa il cantautore riapre le danze del 2022 con il nuovo singolo “Eppure si muove”, in uscita il 25 febbraio.

    https://www.instagram.com/ste.br1/

    https://www.facebook.com/essebrunoofficial/

  • FRED BRANCA “Giorni strani” è il secondo singolo estratto dall’album d’esordio “Romantico Punk”

    Secondo brano estratto dall’album d’esordio “Romantico Punk”, un pezzo che parla di amore immaginato, ma anche di vita. 

    in radio dal 18 febbraio

    «Un amore finito sul nascere, immaginato, un ricordo futuro. Una vita in loop dalla quale si può uscire grazie alla tenerezza. La tenerezza che ci manca, la voglia old school di cantarle una serenata di periferia. Un ritmo lento in 3 / 4 dove l’accordo di Sol non arriva mai, tranne che alla fine, ma a volte è più bello quello che non c’è, quello che non è mai stato, che quando passa un attimo ti sorprende.» Fred Branca

    Questo brano è il secondo singolo estratto dal primo album dell’artista genovese, uscito per la sua label Cane Nero Dischi lo scorso ottobre, un disco suonato interamente da lui, accolto con ottimi consensi.

    Dicono di “Romantico Punk”

    «Fred Branca arriva nel profondo, racconta con una naturalezza invidiabile ed universalizza sensazioni e sentimenti personali; il respiro di “Romantico Punk” è ampio, avvolgente e seducente rivelando il lato dolce del punk.» Low Music

    «…questo “Romantico punk” si differenzia dalla gran massa della produzione italiana per originalità e freschezza, ricordandoci il motivo per cui (nell’accezione migliore) si definisce questo tipo dì musica “leggera”» Music Map

    «Un lavoro che tra pop ricercato (Un temporale), indie, elettronica (Il martello tecno di Percussioni Latine) e un soul (Ballo come mi pare), guarda al di fuori dei confini nazionali con un pizzico di ambizione» Rumore

    «Un disco piacevole, bello, non leggero ma neanche viscoso. Un lavoro che dall’indie italiano devia verso una personalità non troppo facilmente localizzabile.» Ophelia Blog

    «“Romantico Punk” ci arriva molto come suono di liberazione, di emancipazione, come lavoro che dal lato leggero e “punk” della vita arriva poi alle direttive più intime e personali… dentro c’è quel piglio ironico con cui denunciare la vita e i suoi protagonisti.» Mondo Spettacolo

    Etichetta: Cane Nero Dischi – Kobayashi Edizioni

    Radiodate: 18 febbraio 2022

    Release album: 15 ottobre 2021

    CONTATTI SOCIAL

    Instagram: @fredbrancamusic

    Facebook: www.facebook.com/fredbrancamusic 

    Youtube canale Canenerodischi: https://bit.ly/2VLlRSK

    BIO

    Fred Branca è il nome d’arte di Federico Branca Bonelli, batterista, produttore e autore. Fondatore dell’etichetta Cane Nero Dischi. Ha collaborato con diversi artisti solisti, band e teatri (Marta sui Tubi, En Roco, Kramers, BluNepal, Technoir, Uli e moltissimi altri). “Romantiko Punk” è il suo disco d’esordio da solista: 8 tracce tra pop elettronica e r&b, tutto suonato interamente da lui, il cui primo singolo estratto è “Come un animale”. Il disco è uscito il 15 ottobre 2021 a cui ha fatto seguito l’uscita del singolo “Giorni strani”, il 18 febbraio 2022.

    fonte: www.laltoparlante.it  

  • MELINA “Esiste! è il primo ep della cantautrice composto e arrangiato interamente da lei

    Un manifesto esistenzialista che ha nella voce la sua identità principale

    Release album 7 gennaio

    Il primo EP di Melina è un manifesto esistenzialista. La cantautrice si descrive nella maniera più sincera possibile attraverso il suo principale mezzo di comunicazione: la musica. Ne risulta un dialogo con se stessa, con la società che la circonda, con l’astrazione del tempo.

    Composto ed arrangiato interamente dalla stessa cantautrice, l’EP contiene quattro brani in italiano, ognuno con un proprio mondo sonoro, caratterizzati da un linguaggio sintetico e profondo. In questo piccolo viaggio esistenziale tra i ritmi latin jazz di “Come hai detto?”, i cori di influenze nordiche di “Non sapermi bastare”, lo scat di “Tempo” e i colori di “Essere semplice”, la voce è sicuramente l’elemento caratterizzante. La sovraincisione delle voci crea, infatti, atmosfere insolite ed affascinanti, a volte buffe, in un costante effetto sorpresa. Nonostante le sonorità insolite, il tutto riesce a muoversi all’interno della leggerezza delle armonie di una canzone pop italiana.

    Inoltre, Melina stessa ha realizzato la copertina del disco a mano, facendo un collage con pezzi di giornale tra cui pezzi di quadri di Hilma af Klint.

    «Vivo e alimento la mia musicalità tramite l’improvvisazione, che svolge un ruolo fondamentale nella creazione dei miei brani. Per molto tempo ho vissuto nella mia testa, tra i miei sogni visionari, immaginando un giorno in cui avrei avuto i mezzi per comunicare e condividere attraverso la musica. Da questo il titolo dell’EP “Esiste!”, perchè, “Melina” esiste davvero e non è più solo una visione solitaria. Ho scelto di seguire la voce e di trovare un posto nel mondo che fosse adatto a me: da quando ho fatto questa scelta non ho mai smesso di sentirmi nel posto giusto al momento giusto. Questo EP è il primo piccolo passo concreto verso la realizzazione del desiderio di condividere le mie idee con altri musicisti, qualcosa che mi permette di esistere, a modo mio». Melina

    TRACK BY TRACK

    Come hai detto?

    Canzone dai ritmi latin jazz, è un autoritratto autoironico caratterizzato dalla presenza di molti effetti sorpresa, a sottolineare il bizzarro scontro tra chi racconta e la realtà. Un Inno all’inadeguatezza, all’incomunicabilità ed ai sogni ad occhi aperti. Racconta il disagio di chi vive di una leggerezza non superficiale, di un modo di ascoltare non basato sulle parole ma su ciò che tra le righe e di pancia le situazioni e le persone trasmettono. (Diana Paiva Cruz alla batteria, Sergio Mariotti al basso, Giovanni Ghizzani al pianoforte, Federico Privitera alla tromba, Joele Gerardi al trombone e Matteo Valentini al sax contralto)

    Non sapermi bastare

    In un’atmosfera eterea e sospesa, su un coro leggero e sognante trasportato dal vento, parole che andrebbero urlate vengono sussurrate. Ritratto intimo dello smarrimento e dell’insicurezza, nel finale si apre al cielo in una danza di voci catartica e malinconica per poi dissolversi tornando al punto di partenza. Una nenia da cantare dolcemente a se stessi quando ci si sente privi di direzione, nella vastità di un mondo in cui è molto semplice farsi del male e non sapersi bastare. Brano solista, composto da voci sovraincise e da effetti di tastiera sovrapposti, suonati dalla stessa cantautrice.

    Tempo

    Una piccola parentesi colorata, il ticchettio frenetico di un orologio vocale. Brano più recente e breve dei quattro, composto da un loop di sole voci, racconta la sensazione del tempo che stringe, l’ansia di essere, di fare e di creare. Un modo per esorcizzare la pesantezza del tempo perso, il dolore delle mani scorticate dal troppo aspettare.

    Essere semplice

    Un brano che attraversa molte atmosfere: dal riverbero del ticchettio di un orologio in una stanza vuota fino al canto libero e fiero di un sassofono. Dal punto di vista dell’arrangiamento è il brano più sperimentale dell’EP, pieno di voci sovraincise particolari che spaziano tra dolci melodie, bizzarre risatine compiaciute, fischietti, soffi e scricchiolii. Il ritornello è un mantra da cantare quando si è sopraffatti dall’ideale di perfezione che spesso ci imponiamo: “essere semplice, essere reale, non c’è  niente più da desiderare”. La società e la nostra natura ci portano ad idealizzare noi stessi, ad avere obiettivi irrealistici che ci fanno solo soffrire. Trovare la propria natura sincera è qualcosa che richiede molta energia perché ci porta a fare i conti con tutti gli strati di ego che indossiamo ogni giorno. La semplicità infatti è una cosa molto complessa a differenza di ciò che si potrebbe pensare. Questo brano invita ad andare oltre la voglia di apparire, oltre il giudizio con cui limitiamo il nostro essere, a ricordarci che siamo “unici ed animali”, quindi imperfetti e liberi, semplici e reali. (Con Diana Paiva Cruz alla batteria, Sergio Mariotti al basso e Giovanni Longo al sax contralto)

    Registrato allo studio Spectrum da Roberto Passuti, Mixato e Masterizzato da Filippo Bubbico (Soundvillage Studio Records)

    Autoproduzione

    Release album: 7 gennaio 2022

    LINK SOCIAL

    Instagram: https://www.instagram.com/melina_carmenferrante/

    Facebook: https://www.facebook.com/Melina.CarmenFerrante

    BIO 

    Carmen Lina Ferrante alias Melina, nasce nel 1996 a Canosa di Puglia (BT) e vive e studia a Bologna dal 2016. Durante la sua vita si è dedicata a tutte le arti: ha studiato Tip Tap per 3 anni, danza classica e contemporanea per 15 anni, ha partecipato come attrice in vari spettacoli del collettivo teatrale della sua città e disegna. Il filo conduttore della sua vita però è sempre stata la musica, respirata in famiglia grazie ai suoi genitori.

    Cresciuta tra le note dei cantautori italiani e della musica popolare salentina, si è avvicinata allo studio della musica ad 11 anni, prima con il direttore d’orchestra Salvatore Sica, poi con il pianista jazz Pietro Lomuscio e la cantante Floriana Casiero.

    Dopo aver studiato canto moderno, ha scelto di dedicarsi all’improvvisazione vocale con Gianna Montecalvo per poi accedere al conservatorio G.B. Martini di Bologna, dove, con la docente Diana Torto, ha conseguito il Diploma Accademico di I Livello in Canto jazz con lode e menzione d’onore. Parallelamente agli studi accademici ha seguito un percorso individuale di tecnica vocale ma soprattutto di profonda crescita artistica con Albert Hera, specializzato in circlesinging e one man band, con il quale dal 2019 fa parte del gruppo vocale “Real Circle Project”. Con quest’ultimo ha cantato al Moncalieri jazz festival 2019, ha partecipato al convegno “La voce artistica” di Ravenna per la presentazione del microfono a sei dimensioni della Sound6d ed ha preso parte all’opera “Beatrice”, composta e diretta da Roger Treece (arrangiatore di Bobby McFerrin candidato a 3 Grammy Awards) con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Rita Marcotulli, Pino Insegno e Alessia Navarro.

    Durante gli anni ha suonato in duo, trio, quartetto, big band jazz ed orchestra classica, con band pop, soul e funky, per svariati eventi, locali e associazioni, tra cui Binario 69, Guasto Village, Cantina Bentivoglio Bologna jazz festival, Moncalieri jazz festival, Italian Swiss jazz Festival, Bologna Festival, Iuc Concerti alla Sapienza e Ferrara Musica.

    Nel 2021 ha partecipato al concorso nazionale Chicco Bettinardi per nuovi talenti del jazz italiano vincendo il primo premio della sezione cantanti. Sempre nel 2021 ha registrato il suo primo EP di inediti “Esiste!” dando il via al suo progetto solista “Melina”: influenzata dal pop jazz italiano e da artisti come Agnes Obel, Barbatuques e Tune Yards, ricerca una sonorità che sappia esprimere in modo essenziale, originale e profondo la sua introspettività giocosa e colorata.

  • MONICA P “Senza di noi” è il ritorno della cantautrice e polistrumentista torinese che anticipa un Ep di prossima uscita

    Un nuovo lavoro in cui Monica P si mette musicalmente a nudo, recuperando la centralità di voce e scrittura 

    Artwork Ziegler&Ziegler

    In radio dal 7 gennaio

    Una storia d’amore, uno spazio alieno, magico e sospeso, un’atmosfera rilassata e sensuale, dove protagonista è un’intimità non curante di quello che c’è fuori. 

    È questa la chiave di lettura del nuovo singolo di Monica P “Senza di noi”, in cui la cantautrice lascia immaginare una stanza al di fuori del rumore del mondo, tenuto volutamente lontano. Così come voluta è stata la scelta sonora e di arrangiamento del brano, scarno ed essenziale, con la voce di Monica P che diventa protagonista della canzone. 

    «I vetri tremano» e forse «la casa crollerà», ma gli amanti non se ne curano, perché riescono ad abbandonarsi completamente, estraniandosi da tutto quanto il resto, vivendo appieno la bellezza e la magia della loro storia. Con questa immagine l’amore e la coppia tornano l’unico centro possibile, capaci solo insieme di affrontare ciò che è altro da loro. 

    «Questo brano è una sorta di riassunto del percorso narrato nell’Ep, un lavoro che è nato come atto sia di liberazione che di riscoperta, in cui il racconto dell’essenzialità dei rapporti umani è coinciso con una scelta stilistica “minimale”, liberata da orpelli e armonizzazioni per raggiungere un’istintiva purezza di suoni» Monica P 

    Autoproduzione

    Radio date: 7 gennaio 2022

    Release Ep: marzo 2022

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    Facebook https://www.facebook.com/monicapmusic/

    Instagram https://www.instagram.com/monicap_music/

    Spotify https://open.spotify.com/artist/6AkOawXrGpV971a3ektYgv

    www.monicap.it

    BIO

    Monica P è una cantautrice torinese versatile, che intreccia con naturalezza la scuola del pop d’essai nazionale al portamento cosmopolita maturato tra viaggi, ascolti e frequentazioni artistiche di matrice anglosassone. La sua vocazione artigianale l’ha portata a contatto diretto con molti strumenti, rendendola indipendente nella composizione dei brani e nella messa a fuoco della forma canzone.

    Ha iniziato a esprimersi pubblicamente in prima persona nel 2010 con l’album “A volte capita”. E capitò sul serio che la critica si accorgesse di lei e che il MEI la premiasse e la coinvolgesse nei suoi progetti su scala nazionale. 

    Nel 2011 “Libera”, brano estratto da “A volte capita”, viene inserito nella compilation “Female do it better”, con nomi importanti del cantautorato italiano e internazionale. Nello stesso anno ha vinto il Premio MEI Super Sound al Radio Flyweb Festival. 

    Nel 2012 il MEI ha scelto ancora una volta il brano “Libera” per “L’onda rosa indipendente”, che dà voce alle migliori figure femminili emergenti in Italia. La sua versione di “Carry me” è stata inserita nella compilation “Il rock è femmina” di Pirames International.

    Il secondo capitolo discografico è stato “Tutto brucia”, un salto di qualità certificato anche dalle collaborazioni eccellenti con colleghi di prestigio quali i Sacri Cuori, JD Foster (Cassandra Wilson, Pan del Diavolo), Giovanni Ferrario (PJ Harvey, Morgan), Vicki Brown (Calexico, Hugo Race & Fatalist) e dal duetto con l’australiano Hugo Race (Fatalists, The True Spirit, Nick Cave and the Bad Seeds), che per la prima volta ha cantato in Italiano nel suo brano “Come un cane”.

    Nel 2017 è uscito il terzo album, “Rosso che non vedi”, in rotta di collisione con i cliché dell’ambiente indipendente italiano e moltiplicazione, più che sintesi, di suoni e vena lirica messi in mostra nei due dischi precedenti. Ricerca personale e denuncia sociale, dimensione onirica e malinconia blues si avvicendano in un viaggio che dal vivo rapisce lo spettatore e lo porta nel mondo di Monica P, magnetica quanto essenziale e senza fronzoli nel rendere universali le emozioni individuali.

    Nel corso di questi anni, Monica P ha suonato con i suoi musicisti in tutta Italia, aprendo anche concerti a Hugo Race, Nada, Tricarico, Paola Turci.

    Nel 2018 ha vinto il Premio Nuovo IMAIE al Premio Bertoli 2018.

    “Indivenire Tour” è la tournée estiva che, nel corso di giugno e luglio 2019, ha visto impegnata Monica P in tutta Italia con il suo trio.

    Selezionata dal Club Tenco, si è esibita alla prima serata de Il Tenco Ascolta 2021 che ha visto la partecipazione speciale di Cristiano Godano.