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  • RAP E CANZONE D’AUTORE SI INTRECCIANO IN “CON ME”, IL NUOVO SINGOLO DI KRIFAL

    RAP E CANZONE D’AUTORE SI INTRECCIANO IN “CON ME”, IL NUOVO SINGOLO DI KRIFAL

    “Con Me”: un mantra, un inno, un appiglio e per molti giovani, cresciuti in situazioni complesse, quasi un dogma, un pilastro che, sviluppatosi sulle fondamenta di quel “tutto” sorto dal “niente” , come un fiore sbocciato nel deserto, si fonde alla consapevolezza, prematuramente adulta, che nella vita occorre imparare a contare solo su stessi, diventando uno scettro, una corazza, un’armatura intangibile ma al tempo stesso austera ed ingente, impermeabile agli attacchi degli altri, ma anche ai loro sentimenti.

    Ed è proprio “Con Me” il titolo che il giovanissimo e brillante Krifal, tra le migliori promesse della nuova scena italiana, ha scelto per il suo nuovo singolo, un brano intimo e personale, che spogliato da futili cliché e racconti distanti dall’esperienza diretta, colpisce sin dal primo ascolto per immediatezza e spontaneità, evidenziando una capacità autorale di raro riscontro, un’impronta stilistica fortemente riconoscibile ed un’urgenza espressiva autentica e cristallina.

    Ascolta su Spotify.

    Scritto dallo stesso Krifal, al secolo Leonardo Termini, e prodotto dall’attento e minuzioso lavoro del BFX Studio di Savona, “Con Me” (Red Owl Records/Visory Records) è un viaggio a ritroso in sé stessi e in chi ci circonda, una suggestiva escursione tra barre intrise di verità e risolutezza e sonorità attualissime, sfumate da quel velo di malinconia che ben si accorda ad un testo denso di desiderio di rinascita; rime sincere e sentite, vestite da un abito sonoro cucito ad hoc con elementi d’Oltreoceano e ritmi tipicamente nostrani, per un risultato accattivante e fresco, ma al tempo stesso vicino alla cultura musicale italiana.

    In una lettera a cuore aperto, una dichiarazione al se stesso di domani messa nero su bianco, il Krifal di oggi guarda a volto scoperto il suo lato cupo e nostalgico – «faccio un sorriso, ma rimango triste» – facendo leva sulle sue inclinazioni e capacità – «dentro di me ho una penna che tinge» -, per alleggerirsi di quella corazza iniziale – «serve una goccia d’amore» e guardare al futuro con grinta e determinazione – «Se non trovi la via, ti porterà via la tua energia. Per rifarla mia butterò via la malinconia» -.

    «”Con Me” – dichiara l’artista – è un brano che rappresenta un percorso all’interno delle persone, un pezzo che vuole scavare a fondo per trovare le parti più buie, analizzandole e facendo emergere quelle luminose. “Con Me” è questo, la rinascita dal male».

    Una rinascita che per essere tale deve partire dalla presa di consapevolezza che in ciascuno di noi abitano zone d’ombra, sentimenti, emozioni e pensieri contrastanti che non vanno ignorati, ma analizzati e compresi per far si che ogni fascio di luce che ci attraversa ci spinga a migliorarci, avvicinandoci sempre di più alla versione migliore di noi, a ciò che vogliamo diventare, facendo sì che quel “Con Me”, l’unica convivenza dal quale non ci è concesso fuggire, diventi piacevole ed armoniosa, per noi stessi, ma anche per coloro che, posata l’armatura, possiamo rendere partecipi di un percorso che, camminato insieme, arricchisce ciascun viaggiatore.

    KRIFAL BIOGRAFIA

  • IL RAP TAGLIENTE DI KARKANO TORNA A FAR RIFLETTERE IN “GIULLARE”, IL SUO NUOVO SINGOLO

    IL RAP TAGLIENTE DI KARKANO TORNA A FAR RIFLETTERE IN “GIULLARE”, IL SUO NUOVO SINGOLO

    Barre taglienti, flow incisivo, attitudine all’introspezione e ritmi accattivanti e penetranti sono le caratteristiche principali del percorso artistico di Karkano, al secolo Francesco Carcano, che dopo aver conquistato pubblico e critica con l’intimo e vertiginoso viaggio all’interno della mente umana, “Serpe in senno”, torna a stupire con “Giullare”, il suo nuovo singolo.

    Ascolta su Spotify.

    Sagace, pungente e, grazie ad una finezza autorale e ad un’eleganza espressiva uniche, lontano da un’irriverenza fuori luogo e da quell’insolenza tanto in voga nell’attuale scena italiana, il brano racconta, in perfetto stile Karkano, le vicissitudini di un giullare di cortein bilico tra il dovere di compiacere i propri padroni – «posso danzare, recitar versi, oppure tagliarmi la testa a metà» – e il desiderio di far capir loro la caducità e la frivolezza delle esistenze che conducono – «vita di scorta, ma chi vi ascolta? Anima vuota e ridete di me?» -.

    In un’analogia musicale priva di maschere e di uno storytelling dalle accezioni edulcorate, “Giullare” rappresenta l’ambivalenza dell’essere umano, simboleggiando da una parte la pressione sociale a cui esso è sottoposto, tra il timore del giudizio e la condizione di dipendenza, di soggezione e di sottomissione che sfociano inesorabilmente in una vera e propria oppressione collettiva – «Milord, mio sovrano, non dicevo a voi, recitavo. Pietà, Signor Boia, mi tolga quel cappio…non respiravo» -, dall’altra, la tendenza comune a proiettare verso il prossimo i propri disagi, le proprie paure ed i propri sbagli, facendosi emblema di un bersaglio, di un capro espiatorio che, per sua natura, è chiamato a dover scontare le pene di tutti – «Giornata storta? La vita scotta? Che ve ne importa? Ridete di me!».

    Una dicotomia che l’abile penna di Karkano suggerisce di appianare con l’ironia – «il popolo vi adora, che vita da favola, sotto la corona capelli da fava» -: un umorismo intelligente, pregnante e meditativo, che occorre imparare a rivolgere in primis verso se stessi, con la consapevolezza che nella vita siamo, o siamo stati, tutti un po’ giullari, saltimbanco camuffati da funamboli, alla spasmodica ricerca di un equilibrio tra ciò che siamo, ciò che vorremmo essere e ciò che la società, dalla famiglia al contesto lavorativo, ci chiede – o talvolta ci impone – di essere.

    «Il brano – dichiara l’artista – narra in prima persona le peripezie di un buffone di corte, personaggio che tende a trovarsi spesso, non so se e quanto volentieri, sul filo del rasoio. Quando ho iniziato a scrivere il testo, avevo in mente un’immagine abbastanza nitida di come fosse e di come volessi il “mio” giullare e sul fronte sonoro, cercavo un andamento ritmico che potesse esprimerlo al meglio, per questo mi sono affidato alla chitarra nelle strofe e al violino nei ritornelli. Questa canzone, per me rappresenta un omaggio a una figura che mi affascina da sempre e verso la quale provo forte empatia. Ho deciso di realizzarla anche per rappresentare, in modo allegorico, l’inclinazione umana a riversare sul prossimo la propria frustrazione e nel giullare ho visto una sorta di “parafulmini spirituale”. Si tratta di una semplice ed affettuosa riflessione; lungi da me scagliare la prima pietra, anche perché non sono certo nella posizione di poterlo fare!»

    “Giullare” riconferma il talento espositivo di Karkano, un cantautore che attinge da una profonda analisi di situazioni ed esperienze personali per farle fluire, attraverso la musica ed una capacità narrativa dal taglio ironico e pungente, in un’istantanea oggettiva, in cui ciascun ascoltatore può ritrovarsi.

    KARKANO BIOGRAFIA

  • MUSICA E VITA RACCONTATE IN UN’OPERA RAP: “TEATRO” È IL NUOVO ALBUM DI A-L

    MUSICA E VITA RACCONTATE IN UN’OPERA RAP: “TEATRO” È IL NUOVO ALBUM DI A-L

    Dopo la pubblicazione dell’EP di debutto “Note di notte” (2019) ed il successo delle sue ultime release – tra cui “Che Hit” e “In queste sere”, A-L, tra i rappresentanti più apprezzati e versatili della scena italiana, torna con “Teatro” (Red Owl Records/Visory Records), il suo nuovo album.

    Ascolta su Spotify.

    Composto da 14 tracce, 14 passi che conducono ad un’unica meta, quella della scoperta di sé nella propria accezione poliedrica e complessa, “Teatro” descrive e racconta la vita come un’opera, analizzandone ogni angolazione ed evidenziando l’ecletticità dell’artista capitolino che, senza mai dissociarsi dalle radici musicali e culturali del rap di matrice Old School a cui attinge sin dagli esordi, grazie ad influenze provenienti da generi quali il cantautorato, il reggaeton ed il pop contemporaneo, presenta un concept armonico e ben amalgamato, in grado di filtrare un arcobaleno di tematiche diverse sotto la stessa lente, quella di un animo attento e sensibile.

    Dall’intensità di “Per sempre” e “In queste sere”, al pungente e sagace sarcasmo di “Tenzone”, “Ignoranza” e “Me ne sbatto”, fino alla leggerezza ballabile e fresca di “Despertador” (feat. La Rueña), “Che Hit” e “Sopra Me/Te”, A-L fa centro con un linguaggio immediato e diretto e con un’attitudine attualissima che deriva da una caleidoscopica combinazione di ascolti, il tutto sorretto da una scrittura cristallina, personale e sincera.

    Ogni brano racchiude in sé una duplice accezione: da una parte, il pensiero, la visione e le esperienze dirette trasposte in musica dall’artista, dall’altra, concetti e riflessioni dal valore collettivo, universale, nei quali ciascun ascoltatore può immedesimarsi ed immergersi, scoprendo nuove prospettive, chiavi di lettura differenti e ritrovando quell’eterogeneità che sempre più spesso viene messa in disparte, sovrastata dalla ricerca, frenetica e spasmodica, di una singola caratteristica, una peculiarità che ci identifichi e rappresenti.

    «Questo disco – dichiara A-L – è la mia opera teatrale in chiave rap. Attraverso i brani che lo compongono, percorro tutte le mie sfaccettature, passando da beat cupi e testi impegnati molto personali, a canzoni frizzanti e leggere. Ci ho messo tutto me stesso e per la prima volta nella mia carriera, ho scelto di dare spazio ad artisti emergenti, amici che apprezzo moltissimo e che ero certo avrebbero dato il loro contributo alzando il livello del progetto».

    Cinque collaborazioni che impreziosiscono un album sentito e non convenzionale, in cui eleganza, astuzia, ironia, sentimenti e spensieratezza si fondono, dando vita ad uno spettacolare e variopinto “Teatro”, in cui i protagonisti indiscussi sono i colori della verità e delle emozioni.

    L’uscita di “Teatro” è accompagnata dall’ingresso in rotazione radiofonica dell’estratto “Penso se”, un’intensa istantanea rap che intreccia rime d’amore ad una produzione raffinata e malinconica dalle sfumature ambient-lounge.

    “Teatro” – Tracklist.

    1- Tenzone
    2- Buona la prima
    3- Fake
    4- Penso se
    5- Sopra Me/Te
    6- In queste sere
    7- Corro (feat. Chiara Lena)
    8- Che Hit
    9- Ignoranza
    10- Cuore Spento (feat. Hikari the banshee, Gantex & EsseNziale)
    11- Per Sempre
    12- Me ne sbatto
    13- Despertador (feat. La Rueña)
    14- Quello Vero

    A-L BIOGRAFIA

  • RACCONTARE L’ESSENZA DELLA VITA TRAMITE IMMAGINI E SUONI: “ATTRAVERSO LO SPECCHIO” È IL NUOVO SINGOLO DI ISAAC

    RACCONTARE L’ESSENZA DELLA VITA TRAMITE IMMAGINI E SUONI: “ATTRAVERSO LO SPECCHIO” È IL NUOVO SINGOLO DI ISAAC

    Uno specchio può riflettere immagini di noi di cui non siamo a conoscenza, scorci del nostro animo inconsapevoli alla mente, verità che troppo spesso nascondiamo e sfumature, luci ed ombre, che sfuggono e si perdono, si dissolvono e svaniscono nel caos quotidiano.

    Ed è proprio da questa concezione, in una notte di stelle e riflessioni, che l’eclettico cantautore, producer e sound engineer capitolino Isaac, al secolo Marco Prestanicola, ha scritto “Attraverso lo specchio”, il suo nuovo singolo disponibile in tutti i digital store.

    Ascolta su Spotify.

    Come una luce nel buio che permea e attraversa le ore più oscure, ma al tempo stesso distensive e meditative della giornata, il brano punta i riflettori sull’essenzialità e l’essenzialismo della vita, facendosi strada nel caos per inseguire il bagliore, lucente e folgorante, della verità: un chiarore che si spoglia di un’accezione effimera e volubile, di una caducità contradditoria perché frutto di condizionamenti, influenze esterne e pressioni sociali, per abbracciare un piacevole e soave senso di assoluto, in cui immergersi senza giudizi e pregiudizi, a cui abbandonarsi, con la consapevolezza di far parte di un mondo ancora tutto da scoprire.

    «”Attraverso lo specchio” – dichiara Isaac – , l’ho scritto in tarda sera, in uno stato di dormiveglia, poco prima di addormentarmi. In quel momento in cui la mente viene colta e sfiorata da ciò che realmente conta, da ciò che è essenziale nelle nostre vite, nelle nostre giornate. È stata una sorta di illuminazione, che ho tradotto in musica e parole per ricordare l’importanza del discernimento tra le cose futili e quelle a cui teniamo davvero, quelle che rappresentano il senso della nostra esistenza terrena».

    Il titolo, liberamente ispirato al ventiduesimo episodio della terza stagione della fortunata serie TV statunitense “Lost”, durante il quale il protagonista prende coscienza del luogo a cui appartiene e si dimostra disposto a tutto per tornarvici, suona come un monito a cui prestare orecchio e cuore, per ricordarci che la nostra accezione personale e individuale, ha senso solo se inserita nella dimensione collettiva e comunitaria che caratterizza l’essere umano, con la consapevolezza che tutto ciò che «era disperso nell’etere, ora è con me».


    ISAAC BIOGRAFIA

  • AMORE E DIAMANTI SI INTRECCIANO IN “VVS”, IL NUOVO SINGOLO DEL TALENTUOSO CANTAUTORE URBAN BORI

    AMORE E DIAMANTI SI INTRECCIANO IN “VVS”, IL NUOVO SINGOLO DEL TALENTUOSO CANTAUTORE URBAN BORI

    «Una canzone in loop mentre l’aria non passa, il tempo si ghiaccia, di me cosa hai fatto?»: è con queste parole, intrise di malinconia e sentimento, che si apre “VVS” (WhatSound/ADA), il nuovo singolo del giovane e talentuoso cantautore urban Bori.

    Ascolta su Spotify.

    Il brano, scritto dallo stesso artista e avvolto da una veste sonora minuziosamente curata da Kevin Payne, segue la scia introspettiva ed emozionale, ma al tempo stesso energica e originale, delle sue ultime release – “Trucco”, “SUPERMAN” (feat. Ethos & Harley) – e del suo primo EP, “VENT’ANNI”, riconfermando la penna autentica e sensibile di Bori e la sua capacità di catturare e coinvolgere un pubblico eterogeneo, che spazia da coloro che sono alla ricerca di sonorità fresche e contemporanee, a chi predilige testi impegnati e profondi, riuscendo a mantenere un’impronta unica, personale e fortemente riconoscibile.

    “VVS”, acronimo di “Very Very Small Inclusions” rappresenta il riuscito parallelismo tra il grado di purezza attribuito ai diamanti e l’amore per il proprio partner, in questo caso, la metà di una coppia divisa dal tempo, dalle abitudini e da quell’incoscienza, tipica dell’adolescenza, che proprio con lo scorrere delle stagioni della vita, assume consapevolezza e si inserisce nella mente e nel cuore come un ricordo prezioso, indelebile e folgorante.

    E proprio come il VVS caratterizza le gemme dalle inclusioni così piccole ed esigue da sfuggire spesso alla rilevazione tramite lente d’ingrandimento, alcune relazioni, allo stesso modo, eludono il loro valore fino a quando non terminano, lasciando dietro sé un profondo strascico di mancanza e nostalgia – « c’è un costo per quello che manca, ma quello che manca col tempo manca di più» -.

    «”VVS” – dichiara Bori – è uno dei brani più spontanei che abbia mai scritto: racconta una serie di emozioni ferme nel tempo vissute in passato; è una sequenza di immagini espresse in musica. Ci sono persone che non perdono mai il loro valore, proprio come i diamanti».

    Il pezzo è accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto da Edoardo Novati e girato presso il WORLD MUSIC STUDIO AND LIVE.

    Guarda il video.

    “VVS” simboleggia un nuovo tratto nel dipinto di parole e note di Bori, evidenziando una spiccata attitudine del giovane artista a composizioni intimiste e profonde, in grado di entusiasmare l’ascoltatore grazie ad abiti musicali armonici e moderni e ad una capacità interpretativa immediata e attualissima, che lo riconferma come uno dei migliori esponenti della nuova scena urban-pop italiana.

    BORI BIOGRAFIA

  • ELOGIARE L’ESISTENZA ATTRAVERSO LA MUSICA: “VITA” È IL NUOVO SINGOLO DI CLAUDIO CIRIMELE

    ELOGIARE L’ESISTENZA ATTRAVERSO LA MUSICA: “VITA” È IL NUOVO SINGOLO DI CLAUDIO CIRIMELE

    Intenso, autentico e suggestivo, il brillante cantautore ligure Claudio Cirimele torna, dopo il successo delle sue precedenti release – tra cui la raffinata rivisitazione dell’intramontabile successo di Alan Sorrenti, “Figli delle stelle” – con “Vita”, il suo nuovo singolo.

    Ascolta su Spotify.

    Scritto e prodotto dallo stesso artista, con le chitarre del musicista imperiese Peo Gandini e mix e master a cura dello StudioIthil World Mastering and Recording Studio (IM), “Vita” è un vero e proprio elogio in musica all’esistenza, un inno sincero e viscerale al dono che ciascuno di noi riceve quotidianamente ma che, troppo spesso, dimentica di proteggere, tutelare, o più semplicemente impiegare al meglio, in un’ottica di pura gratitudine e riconoscenza, anziché di lamento o protesta.

    Posato su un tappeto sonoro dapprima ricamato di trepidante suspense e via via impreziosito di sognante dolcezza, il brano riflette in note i molteplici aspetti del percorso terreno, riversando su un testo di un’esemplare raffinatezza la differenza tra esistere e vivere, guidando l’ascoltatore in un’analisi, intima e profonda, che sfocia inevitabilmente nel prediligere una visione variopinta e policromatica della vita, in cui ogni tinta opaca e sbiadita lascia il posto a nuance vivaci, accese e brillanti. Colori e sfumature che non sempre vorremmo indossare e che a volte si discostano da quelli ricercati per comporre la palette cromatica con cui ogni giorno dipingiamo il nostro quadro personale, ma al tempo stesso, utili ed essenziali per crearne di nuovi, arricchendo il nostro cammino di infinite gradazioni e realizzando luci ed ombre che ci caratterizzano, ci identificano e ci rendono meravigliosamente diversi, eppure così affini, gli uni agli altri.

    «Il brano – dichiara l’artista – è una riflessione sulla vita: essa è presente in ogni cosa, nelle cose belle e nelle cose brutte. Noi ci imponiamo di cercarla in tutto ciò che ci circonda, ma non potremo mai trovarla e viverla appieno senza essere liberi di vederne e coglierne ogni aspetto; la libertà è il requisito essenziale per dire di poter vivere davvero».

    “Vita” è accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto da Federico Cirimele, in cui l’artista esprime, attraverso una magistrale interpretazione che ne esalta le doti attoriali ed evidenzia una capacità espressiva e comunicativa a tuttotondo, il significato ancestrale e profondo del pezzo.

    Guarda il video.

    Grazie ad una vocalità riconoscibile, dotata di una forte espressività interpretativa e ad una penna ricercata e versatile, Claudio Cirimele attinge al cantautorato del passato per trasporre all’oggi concetti e messaggi senza tempo, in un’ottica di condivisione e miglioramento tipica dell’Arte e della Musica che lui stesso definisce “Vita” – «Vita è la musica che ho nell’anima» -.

    CLAUDIO CIRIMELE BIOGRAFIA

  • KAALI TORNA CON “LEI”, UNA DEDICA D’AMORE IN CHIAVE RAP INTRISA DI DOLCEZZA E ROMANTICISMO

    KAALI TORNA CON “LEI”, UNA DEDICA D’AMORE IN CHIAVE RAP INTRISA DI DOLCEZZA E ROMANTICISMO

    Kaali torna con “Lei” (Red Owl Records/Visory Records), il suo nuovo singolo disponibile in on-air radiofonica e su tutte le piattaforme digitali.

    Ascolta su Spotify.Raccontare l’amore nella sua eccezionale e disarmante semplicità, spogliandosi di corazze e maschere, abbattendo ogni difesa, lasciando fluire parole che nascono dal cuore e, dal cuore, arrivano dritte, sincere e senza filtri al destinatario di una lettera, una lettera intrisa di rime e barre, incorniciata da un flow icastico e scorrevole e cullata da sonorità romantiche, che rimandano all’Old School, senza però tralasciare metrica e linee melodiche fortemente contemporanee.

    Kaali, all’anagrafe Stefano Mengozzi, dopo anni di esperienza e gavetta nel collettivo Hip Hop/Urban Realtà Distorta Crew e la pubblicazione di due singoli in qualità di solista sotto il nome d’arte Kali brordc – “Eterno” e “Smetto dopo” -, torna nei digital store cambiando pseudonimo, mantenendo però la stessa attitudine intimista, viscerale e personale che caratterizza ogni sua composizione, evidenziando così una consolidata maturità autorale che riconferma la sua visione della musica e del rap: un rap che trascende dal racconto di un “non vissuto”, di un sentito dire che l’musicista tenta ad ogni costo di far proprio con l’unico scopo di vendere, di omologarsi al trend del momento e che ritorna alla sua dimensione naturale, in cui l’MC traspone su un beat emozionisentimenti e tutto ciò che ha attraversato in prima persona, sulla propria pelle, interiorizzandolo, racchiudendolo nello scrigno della propria anima e che, attraverso questa esperienza diretta e personale, si trasforma in musica, giungendo al pubblico in maniera autentica e personale.

    Prodotto da Reb the prod, mixato e masterizzato da Andrea Mattia ed arricchito dai cori di Minervae, “Lei” è un pezzo che arriva all’ascoltatore immediato e spontaneo, proprio come il tema su cui verte, l’amore. Quell’amore profondo, totalizzante, assoluto, che permea ed attraversa l’essenza stessa di ciascun individuo; quel sentimento lontano da qualsivoglia descrizione esaustiva, eppur tanto vicino al cuore ed al senso stesso della vita.

    «Sei sostanza quando ti penso, sei fattanza, quando ti perdo»; «Sei tutto e niente, sei semplicemente come me, si, ma un po’ meglio»: espressioni in cui ciascuno di noi può ritrovarsi e che raccontano un mood, uno stato d’animo costellato di istanti che appaiono eterni – «sono attimi, sono battiti» -, resi vividi e vibranti dal tocco delicato ma al tempo stesso intenso dell’amore, che ci rende capaci anche laddove ci sentivamo inetti, che ci fa sentire adatti in un mondo a cui non sentivamo appartenere e che dona un senso nuovo al concetto di bellezza – «se ti penso mi rendi bello» -, un significato differente, più luminoso, pieno ed appagante della vita, che «non è fatta di favole», ma che, impreziosita dal valore dei sentimenti, ci porta a spingerci «dove nulla è normale».

    “Lei” fa da apripista al debut album di Kaali, in uscita nei prossimi mesi.

    KAALI BIOGRAFIA

  • “SOTTOVOCE” È IL NUOVO SINGOLO DI NOEMI D’AGOSTINO, UN RIUSCITO INTRECCIO DI ANIMA E CUORE CHE CI INVITA AD AMARE OLTRE I GIUDIZI

    “SOTTOVOCE” È IL NUOVO SINGOLO DI NOEMI D’AGOSTINO, UN RIUSCITO INTRECCIO DI ANIMA E CUORE CHE CI INVITA AD AMARE OLTRE I GIUDIZI

    È disponibile su tutte le piattaforme digitali “Sottovoce” (Red Owl Records/Visory Records/Thaurus), il nuovo singolo della brillante e talentuosa cantautrice calabrese Noemi D’Agostino.

    Ascolta su Spotify.

    Con la sua vocalità intensa, calda ed avvolgente, cullata da meravigliose sonorità pop-blues, intrecciate alla sensualità ed all’eleganza delle produzioni caraibiche – grazie al sapiente lavoro di Antonio Condello -, l’esecutore ci invita a concentrarci su ciò che ci circonda e sui sentimenti che nutriamo, senza badare alle valutazioni che gli altri potrebbero trarre dalle nostre azioni, ma facendo leva sempre e solo su noi stessi, perché ieri, oggi e domani, siamo e saremo le uniche persone a cui dover rendere conto delle scelte intraprese.

    Attraverso un azzeccato parallelismo tra il vento, che turba, scompone e distrugge ed i giudizi altrui – «sai che il vento è egoista, trasporta via l’amore», – Noemi punta il focus sulle relazioni di coppia, invitandoci a riflettere sul concetto di perfezione, di amore idilliaco, quella favola moderna che ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, ha desiderato sperimentare ma che, scontrata con la realtà, assume un sapore agrodolce e si mostra ai nostri occhi come un’illusione, una pagina patinata dalla quale, se non siamo in grado di prendere le dovute distanze, possiamo venire risucchiati – «ho sognato il maremoto, ma era solo nel mio cuore» -, inghiottiti in un turbinio di sensi di colpa, verso noi stessi – ritenendoci immeritevoli o non all’altezza, «son scappata da codarda, ti ho lasciato sulla sabbia» – o verso il nostro partner – additandolo come inadatto, «il silenzio mette ansia, certe volte fa paura» -.

    Ma l’amore non è un oggetto da esporre, una firma da sfoggiare su un outfit da sogno; l’amore è quel sentimento che entra in punta di piedi e “Sottovoce” stravolge tutto senza pretendere di cambiare nulla; l’amore è un concerto, armonico e dolce, talvolta irruento e passionale, che può essere diretto solo in due, due persone, due anime, che attraverso la fiducia hanno imparato a non prevaricarsi, ma a far suonare una track, mano nella mano e cuore nel cuore, che si compone di versi scritti a quattro mani, giorno dopo giorno, tra le intemperie e gli arcobaleni della vita, perché trova sole e luce nella meraviglia di condividere, di stare insieme.

    NOEMI D’AGOSTINO BIOGRAFIA