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  • Rejecto “Prima, durante e… Dopo?” l’esordio discografico dell’artista senza volto

    Scritte prima e durante la pandemia che ha colpito il mondo intero, molte tra le quattordici tracce si interrogano su un possibile “dopo” e sulle conseguenze di azioni di piccoli e grandi uomini

    In uscita il 15 gennaio 2021

    Prima, durante e… Dopo?” è il titolo del primo album di Rejecto, esecutore che ha deciso di di rimanere in anonimato. Quattordici brani in quattro quarti con l’attitudine ad un hip hop, che gira alla ricerca dell’underground e del mainstream più pop.

    Nato prima e durante la pandemia globale, i brani toccano ognuno uno specifico tema del cambiamento globale a cui tutti stiamo assistendo. Una trasformazione epocale e repentina e che genera naturalmente dubbi e frustrazioni oltre alla necessità di ritrovare risposte. Questo album nasce soprattutto dal bisogno imprescindibile di comunicare questo evento travolgente, che ha colpito direttamente lo stesso autore: il padre di Rejecto, infatti, è stata una delle prime vittime del Covid19, quando ancora l’OMS lo definiva un’epidemia (per quale motivo? È una delle domande). Rejecto non nasconde la sua profonda perplessità sui fatti accaduti e si chiede quale verità si nasconda dietro a tutto ciò. 

    Altri brani sono legati al mondo dell’hip hop e alla musica in generale, passando per lo show-biz e i curiosi personaggi che lo popolano.

    Un album questo di Rejecto che, oltre ad essere pop e easy, offre anche bassi a 20 hertz, snare in sedicesimi, rampe in stile drone music, registrazioni di noise come la drill inglese, rap sgangherati, messaggi taglienti, nomi e cognomi, “santi e padroni”. Lo stesso Rejecto lo definisce: «Un album autentico e spontaneo, senza featuring, né studi di registrazione… solo un homeboy e la sua creatività».

     TRACK BY TRACK

    Liberate Assange

    Il componimento che fa da intro all’album è una piccola preghiera gospel ed è dedicato al giornalista Julian Assange, proposto per il premio Nobel per la pace e cofondatore di Wikileaks. Al momento è ancora in prigione a Londra dopo aver chiesto ed ottenuto asilo politico all’ambasciata dell’Ecuador. 

    Fastfood 

    Sonorità taglienti e ritmo incalzante in uno stile che prende in prestito sonorità della deep house. Il testo invece denuncia la mercificazione della musica e del mondo ad essa collegato che ha trovato, a detta di Rejecto, nel genere hip hop uno dei suoi massimi esponenti: «Neoliberisti, sessisti, omofobi ed edonisti sono facilmente rintracciabili e veicolati in modo magistrale dai social media». Ma naturalmente sono anche molti quelli che invece stima.

    Vecchi amici nuovi nemici

    Suoni Old school hip hop per questa terza traccia. Rejecto racconta con ironia il proprio conflitto con le persone che negli anni gli sono state vicine. Rapporti interpersonali ed eventi perversi, che hanno logorato il concetto stesso di amicizia.

    Rejecto

    Basse frequenze di un dope realizzato con una sola nota che si risolve in ritornello dove una voce femminile e un cambio armonico di una tastiera anni’80 realizzano una base ipnotica su cui Rejecto si racconta: la lotta di classe, il disprezzo per lo sfarzo e per l’uso della droga come biglietto da visita degli artisti hip hop. L’ostentare trascorsi in prigione e gli insopportabili cliché. L’odio per le lobby grandi e piccole.

    Too skinny

    Too Skinny, in italiano “troppo magro”. Ambienti scuri e profondi, bassi che ruggiscono a pochissimi hertz, overdubbing e poche note di un piano acustico sono l’impalcatura di questa track. Il testo racconta della diseguaglianza sociale ed economica che diviene sempre più profonda. Milioni di persone si muovono da un continente all’altro fuggendo da guerre e carestie. Esiste una cura per i milioni di bambini che muoiono di fame: si chiama cibo, ma non interessa a nessun capitalista.

    Blow

    Assieme a Too Skinny questa sesta traccia posta al centro dell’album è sicuramente la meno pop. Scritta prima della pandemia, presenta una base onirica, minimale e rarefatta. Blow racconta quanto il business della musica moderna può diventare alienante.

    Pretty vacant

    Pretty vacant è il titolo di una track dei Sex Pistols. La traduzione è “Belli e vuoti”. Questa di Rejecto, che è forse la song hip hop più convenzionale dell’album, vuole prendere in giro la modalità che hanno alcuni rapper di canzonarsi a vicenda, pratica che si chiama dissing e che talvolta in USA finisce con la morte di qualcuno, mentre in Italia è solo un inutile e imbarazzante parodia.

    Mumbo jumbo

    Il mumbo jumbo è una maniera di parlare per schernire alcuni modi di fare o vecchi credi religiosi. Questo componimento, con un basso in slide e il rullante che schiaffeggia ogni quattro movimenti sembra essere altrettanto irriverente. Anche Rejecto spara a salve a destra e a manca, colpendo dai personaggi televisivi onnipresenti e arroganti, alle nuove star prodotte in televisione.

    Spy

    Un hip hop scarno e sincopato, pieno di noises e effetti da commedia e da vecchie comiche sono l’ossatura di questa sgangherata e picaresca nona song. Scritta prima dell’inizio della pandemia, Spy, è ispirata al controllo: telecamere in strada, algoritmi del web, app di tracciamento. 

    Lezioni di economia

    A pandemia appena esplosa, il padre di Rejecto muore di una strana polmonite. Nella ricerca spasmodica di dare un senso a tutto quello che repentinamente accadeva, Rejecto indaga come può, dove può, più che può: quindi libri, film, documentari, interviste, saggi di storia… teorie che circolano sul web e non solo, con tutti i loro collegamenti più o meno visibili ai più. Banche centrali, Big Pharma, bond e provocazioni esposte in questa traccia, con voce a tratti sbeffeggiante, su una base con cassa dritta e liuto orientale.

    Lockdown, odio casa mia!

    Definire questo componimento pop, sia per la forma track che per scelta di suoni e ritornello, non lo degrada o la allontana dal mondo hip hop. Il titolo è da leggersi come il rifiuto al modo con cui si è gestita la pandemia. Lo stato dei piccoli imprenditori, degli artisti e del turismo e degli altri mille mestieri è in ginocchio. Si arricchiscono solo i già ricchi. Mentre la coercizione, isola i bambini, distrugge le famiglie e il libero arbitrio. 

    I gotcha! 

    …Ho capito”, “t’ho beccato”, più o meno queste le traduzioni del modo di dire. Hip Hop classic che nel ritornello con l’utilizzo della stesura realizzata da un synth monofonico richiama lo stile west coast. La track si riferisce chiaramente a ciò che ancora sta accadendo nel nostro Paese e nell’intero mondo. Rejecto si ripromette dopo la quarantena di darsi al sesso e ai party come un… bonobo.

    I hate Bill Gates 

    Omen nomen. In questo componimento, Rejecto manifesta tutto il suo odio verso un personaggio a cui molti imputano dichiarazioni non del tutto etiche. La base sembra presa da Gary Numan con la ritmica di un B Boy. 

    Baby che ti bevi baby

    Chiude il primo album di Rejecto. Su una base rocky il testo si chiede, con ironia, quante notizie false dobbiamo ancora buttar giù. Ammaestrati dalle televisioni e dai giornali, mentre imprenditori acquistano testate e social media contribuendo alla corsa al controllo della popolazione. 

    Autoproduzione

    Pubblicazione album: 15 gennaio 2021

    BIO

    Rejecto è un esecutore italiano che realizza e produce la propria arte in completo anonimato. In uscita nel 2021 il suo primo album alternative hip hop dal nome “Prima, durante e… dopo?“. La composizione del lavoro discografico si è rivelata nel tempo molto travagliata.  Il primo componimento realizzato nel 2019 era dedicato a Julian Assange, il giornalista australiano fondatore di Wikileaks, detenuto a Londra nel carcere di Belmarsh, per il quale l’America aveva chiesto l’estradizione per sacrificarne la vita. Ma poi il lavoro sull’album ha rallentato la corsa a causa degli eventi che sono letteralmente esplosi intorno all’esecutore: prima la morte del padre, poi l’esplosione della pandemia. Costretto in casa dal lockdown Rejecto divora di tutto: documentari, libri, interviste, ogni testimonianza che potesse placare il suo dolore e il suo stupore, la sua necessità di far luce e di comprensione, trasformandola in musica. La sua vita, dopo due mesi, viene ulteriormente colpita dalla separazione dalla moglie, che porta via anche il figlio. Rejecto non si ferma, anche se il peso da sopportare, con l’assottigliarsi dei suoi amori è diventato un macigno. Lo salva la sua ironia, la sua musica, la sua voglia di comunicare, la speranza di un mondo migliore, più equo, canalizzando il proprio dolore, metabolizzando la sua catarsi ancora di più. Vede le ingiustizie sociali, le multinazionali arricchirsi, i piccoli imprenditori fallire, gli artisti morire, la democrazia sparire. Chiede aiuto e solidarietà, facendolo con leggerezza e ironia, rap e stesura. L’esecutore realizza infine circa trenta brani ma decide di pubblicarne solo 14, rispettando la cronologia degli eventi: da quello che era il mondo a novembre del 2019, fino a quello che è diventato nell’estate del 2020. Si chiede allora… che cosa succederà dopo?

    Prima, durante e… dopo?” è un album di “hip hop alternativo” scritto in solitaria da un unico esecutore, durante questa pandemia, che ci ha segnato per sempre.

    Contatti e social

    Instagram https://www.instagram.com/rejectorejecto/?hl=it

    YouTube https://www.youtube.com/c/RejectoSpotifyhttps://open.spotify.com/artist/4MHox5jqVKOj9NRKUegDSf

  • Celeste Caramanna “Tana libera tutti” il brano, cantato in italiano, è l’ultimo estratto da “Antropofagico III”

    La metafora del gioco del nascondino in chiave pop, per “fare tana” e liberarsi dalle proprie paure grazie al bambino che c’è in noi.

    In radio dal 15 gennaio

    Una track scritta nel 2019 che, un po’ inaspettatamente, si ritrova a descrivere i nostri tempi nella misura in cui parla di controllo e società e gli effetti che questi hanno sulla mente, con i pensieri che si amplificano trasformandosi in un immaginario persecutorio, caratterizzato da muri e barriere. Vigilare, controllare e giudicare erano verbi diffusi anche prima della pandemia, così come lo erano informazione e disinformazione, elementi di una catena che, quando si intreccia sempre più stretta, crea prigioni mentali in cui dilaga il malessere. In questo contesto così cupo e precario, “Tana libera tutti” richiama invece al coraggio del bambino che è in noi, nascosto ma guardingo, che si assume il coraggio di rischiare, uscire allo scoperto e liberare tutti i concorrenti. 

    Il componimento è l’unico cantato in italiano contenuto in “Antropofagico III”, Ep prodotto artisticamente da Tony Brundo e Lele Gambera, terzo capitolo del trittico “Antropofagico”.

    Il asset musicale nel complesso si suddivide in tre Ep (costituti da 4 brani ciascuno tranne “Antropofagico III” fatto di 5). I tre tasselli presentano mondi sonori differenti: il primo (uscito a giugno 2019) ha una matrice brasiliana, il secondo (settembre 2019) ha influenze funk, soul e pop. Il terzo e ultimo, fuori dal 23 ottobre 2020, raccoglie tutte le influenze e gli stili che affascinano l’performer, rimescolati secondo la sua arte e la sua personalità. 

    Etichetta: Offline Artistic Production s.r.l.s.

    Radio date: 15 gennaio 2021

    Release Ep: 23 ottobre 2020

    Dicono di lei:

    “Antropofagico III”, pur nella sua brevità, regala buonissime sensazioni perché traccia il profilo di un’performer capace di muoversi agilmente fra più generi e di interpretarli sempre con autorevolezza” Music map

    “Celeste Caramanna si conferma apolide nello spirito, nei gesti come nei suoni… antropofagia acuta, pensando all’uomo e al suo posto in questo tempo e su questa terra!” Blog music

    “Dalla world al pop, dalle sfumature di jazz alla fusion metropolitana. C’è tanto dentro che quasi, a volerlo raccontare, sembra impossibile” Just Kids Magazine

    “L’universo artistico di Celeste Caramanna è ampio e sfaccettato. Incuriosisce il modo con cui la performer (londinese d’adozione) fa coesistere le diverse e apparentemente distanti anime musicali in un flusso che sa di magia. Elegante ed essenziale sono i due aggettivi che vengono spontanei a guardare la copertina dell’ep che, con i suoi cinque brani, descrive bene la volontà di divorare per immagazzinare e trasformare”  Low Music

    BIO

    Celeste Caramanna è una giovane performer italiana trasferitasi a Londra. Inizia a cantare e a manifestare la sua grande passione per la musica fin dalla più tenera età. A dodici anni comincia a studiare canto e prende per un periodo lezioni di pianoforte. Nel 2011 partecipa al programma televisivo “Io Canto”, dove ha modo di esibirsi con molti nomi importanti della musica pop italiana come Claudio Baglioni e Toto Cutugno. Nel 2015 Celeste realizza diversi concerti in Brasile dove viene accolta calorosamente. L’album di debutto è “+18”, uscito il 16 Giugno del 2017. All’inizio del 2018 comincia ad esibirsi a Londra, mentre a marzo del 2018 parte per un tour nei teatri italiani. Tornata a Londra fa una partecipazione al Ronnie Scott’s, storico jazz club di Londra, e realizza degli show in diversi importanti Jazz Club e Venues: dal Barbican Hall (Londra) alla Union Chapel, dal Pizza Express Soho Jazz Club al 606 Jazz Club. A questi si aggiungono il Casinò del Paris (Parigi), Paradiso (Amsterdam), Union Chapel (Londra), Vicar Street (Dublino), Coliseu Porto Ageas (Porto), Alhambra (Parigi), Union Chapel (Londra). Nonostante la sua giovane età Celeste ha già performato in diversi posti nel mondo, dall’Italia al Brasile, Francia, Irlanda, Olanda, Portogallo, Gran Bretagna, accompagnata sempre dalla sua band. Ha aperto diversi show di artisti brasiliani importanti come Milton Nascimento, una stella della musica brasiliana. Ha aperto anche per Martinho Da Vila, altra icona della musica brasiliana e per Nando Reis, produttore, compositore e performer brasiliano.

    Nel 2019 l’performer avvia un asset di 3 EP, un Trittico chiamato “Antropofagico”, un percorso che intraprende 3 filoni musicali differenti: il primo EP ha un’impronta brasiliana, il secondo EP ha sonorità funk, soul, pop, il terzo e ultimo EP ha un sound contaminato da tutto il background dell’performer ed è molto più vicino al suo gusto personale. Questo asset vede come direttori artistici Tony Brundo e Tony Canto. Il primo EP chiamato “Antropofagico I” è uscito il 14 Giugno 2019, insieme al lancio del singolo “La Marinera”. Il secondo EP, “Antropofagico II”, è stato pubblicato il 29 novembre 2019, insieme al singolo “Never Fooled Myself”. Nello stesso anno si è esibita assieme a Roberto Menescal, uno dei fondatori della Bossa Nova. 

     Il 23 ottobre 2020 Celeste completa e pubblica il terzo EP, “Antropofagico III”. Questo asset è curato dalla direzione e produzione artistica di Tony Brundo in collaborazione con Lele Gambera. Il asset è anticipato dal singolo “Hilarious”, in radio dal 6 ottobre 2020. Ad aprile 2021 verrà pubblicato in copia fisica e digitale l’album completo che racchiude i tre i tasselli precedentemente lanciati.  

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  • “Stupido telefono, mollami!” – DISCO PUNK degli AMBER fuori il 15 gennaio

    “Stupido telefono, mollami!” – DISCO PUNK degli AMBER fuori il 15 gennaio

    Tornano il 15 gennaio gli Amber con un nuovo singolo, intitolato Disco Punk.
    Brano dalle sonorità fresche e catchyDisco Punk è un inno alla libertà di essere sempre se stessi, senza via di mezzo.

    Disco Punk cerca di raccontare l’urgenza e l’importanza di ciò che ci tiene svegli la notte – commenta la band – La voglia di fare ciò in cui si crede ed essere quello che si è, senza l’ansia di risultare fuori contesto, senza ascoltare le banalità che ci raccontiamo ogni giorno e cercando di evitare le distrazioni inutili, pietre angolari della nostra società. “Spegniti come le mie tensioni verso ciò che non è questo Disco Punk”, dedicato a tutto quello che ci ha fatto perdere tempo in questi anni.

    Gli Amber sono una band di Vigevano composta da 4 elementi (tra i 23 e i 24 anni) nata nel 2010 dall’idea di Riccardo Bruggi e Federico Mazzucco, tra i banchi della scuola media. Sin dai primi incontri il gruppo si concentra sulla scrittura e l’esecuzione di brani originali, ottenendo negli anni un sound caratteristico tra influenze rock, pop e alternative. Nel 2013 la band pubblica su YouTube il primo EP Just Listen, seguito da Murder In Light Blue nel 2015. Il 2016 è l’anno dei primi testi in italiano, vengono pubblicati i singoli Mai Più e Per Resistere, sempre su YouTube.
    Dopo aver pubblicato indipendentemente Supreme nel 2018 sulle piattaforme digitali, la band ha iniziato le registrazioni del disco.
    Porta Genova è il primo tassello che compone Hobby, l’album d’esordio degli Amber. È un album che racconta della nostalgia e dell’urgenza che si provano quando ci si riscopre adulti, degli appigli necessari per non cadere nel vuoto e delle contraddizioni che ognuno deve affrontare, con se stessi e con il mondo fuori.

  • Ysè “Re e Regine (des erreurs)” è il nuovo singolo dell’artista emiliana che anticipa il suo Ep di prossima uscita “Pieces”

    Un pezzo rappresentativo del groove contaminato dell’esecutore che usa tre lingue, inglese, francese ed italiano, fondendole in un linguaggio unico.

    In radio dall’8 gennaio

     “Re e Regine (des erreurs)”, ovvero “Re e Regine degli errori” attraverso l’uso di tre lingue diverse, parla di una battaglia che oggi accomuna e unisce tutti noi, Re e Regine degli errori, ossia quella contro il virus e la pandemia che tanto ci sta provando.

    La stesura trasporta sin dalle prime note in un’atmosfera cupa, dove l’unica fonte di luce è “la lumière dans la rue” che illumina gli orrori causati dalla guerra, definita nel testo come invisibile, “invisible third war”, nonché lo stato di emergenza in cui il mondo sta vivendo da ormai molti mesi. I Re e le Regine sono vittime e ugualmente carnefici, stanchi e circondati da una polvere che faticano a spazzare via, e che loro stessi potrebbero aver creato. Tuttavia, consapevoli non solo degli errori, ma anche della loro forza, avanzano e lottano per mano, uniti, “pour une autre chance”. 

    Ysé lancia nel pezzo un messaggio ben preciso a chi ascolta: “Every cloud has a silver lining”, non tutto il male viene per nuocere.   

    Etichetta: San Luca Sound

    Radio date: 8 gennaio 2021

    BIO

    Francesca Madeo, in arte Ysé, nasce il 20 settembre 1997 a Sassuolo. La musica è da sempre una passione di famiglia: il padre, di origini calabresi, ha lavorato da giovanissimo come radiofonico nel territorio ionico e modenese, ed il fratello maggiore è un dj molto conosciuto nei locali della zona. Fino all’età di 14 anni Francesca ha studiato danza classica e moderna, lasciando sempre uno spazio di piacere per il canto. Lasciata la danza, ha preso lezioni di chitarra e canto, coltivando insieme alla passione per la musica il suo grande amore per le lingue e i viaggi. Infatti, seppur giovanissima, lo studio e il lavoro nel mondo delle lingue straniere l’hanno portata a intraprendere diversi soggiorni in Francia e Regno Unito. Da queste esperienze deriva il groove estremamente contaminato e internazionale che contraddistingue la musica e l’anima dell’esecutore, e proprio da esso trova radici anche il nome Ysé, dal francese, lingua particolarmente amata dalla cantautrice e che ritroviamo ricorrente nei suoi brani, insieme all’inglese. 

    Francesca si è laureata in lingue e letterature straniere nell’estate 2019 all’università di Parma, e prosegue attualmente il suo ultimo anno di studi per il conseguimento della laurea magistrale in Language Society and Communication presso l’università di Bologna. 

    Inizia a scrivere e registrare musica in veste ufficiale nel 2019, immersa nell’atmosfera intima e poetica dei colli bolognesi di San Luca, affiancando così al percorso di Francesca, il percorso di Ysé. “Re e Regine (des erreurs)” è il suo terzo singolo estratto dall’ep di prossima uscita, “Pieces”.

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  • Marco Calabrese “Un passo dietro te” il ritorno in musica del cantautore di origini calabresi

    Lo speciale rapporto tra padre e figlia raccontato in chiave pop fra quotidianità e sogni sul futuro.

    In radio dall’8 gennaio

    «È un pezzo nato tutto d’un fiato in una notte buia di novembre, mentre guardavo dormire la mia piccola Michelle. Ho provato a mettere ordine ad un insieme di pensieri sulla vita, tra i ricordi del passato ed uno sguardo al futuro che l’aspetta. Cerco di spiegarle che la vita è sua, lei dovrà scoprire la sua strada e trovare la sua felicità, rispettando sempre gli altri, ma soprattutto se stessa. Ma semmai, un giorno, dovesse aver bisogno di qualcosa, di qualunque cosa, io sarò lì con discrezione, esattamente Un passo dietro lei». Così il cantautore Marco Calabrese racconta la genesi di questo pezzo, sonorità pop che celepezzo lo speciale rapporto padre-figlia. 

    Il pezzo, coprodotto con lo Studio Produzioni Flessibili di Lucio Piccirilli, è presente sulle principali piattaforme musica digitale.

    Etichetta: Autoproduzione

    Radio date: 8 gennaio 2021

    BIO

    Marco Calabrese, cantautore di origine calabrese e abruzzese d’adozione, si avvicina alla musica all’età di 10 anni quando riceve in regalo da suo padre la prima tastiera con cui inizia a studiare ed a comporre i primi brani.

    Dopo un lungo periodo di fermo, torna alla musica grazie a sua figlia, in cui Marco scorge la sua stessa passione. Così ricomincia a suonare, a studiare canto, a scrivere canzoni e ad esibirsi. Esce quindi “Un passo dietro te”, il primo singolo dedicato alla sua piccola, pubblicato ufficialmente sulle piattaforme di musica digitale e sui digital store a maggio 2020. A luglio e ottobre 2020 vengono pubblicati il secondo e terzo singolo: “Sei la mia bimba” e “Vorrei scrivere di te”. Contestualmente il cantautore lavora a nuove composizioni, in un turbinio di emozioni e ispirazione ritrovata.

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  • FRANK! butta BENZINA sul fuoco per bruciare i ponti con il 2020 – Fuori il 7 gennaio

    FRANK! butta BENZINA sul fuoco per bruciare i ponti con il 2020 – Fuori il 7 gennaio

    Esce il 7 gennaio Benzina (Piuma Dischi/Artist First), il singolo d’esordio di FRANK!, giovane cantautore padovano che sperimenta con l’elettronica e il pop, creando atmosfere suggestive che catturano immediatamente l’ascoltatore.

    “Hai presente l’odore di benzina?
     – spiega FRANK! – Tanto concreto nelle nostre idee quanto astratto nelle nostre parole. Benzina è un concentrato di tutte quelle sensazioni chiare nella nostra testa ma difficili da descrivere a parole. Sensazioni in cui se non ti trovi, ti senti. Ed è proprio quando ti senti che riesci a trovarti.”



    FRANK! è lo pseudonimo di Mattia Orlandini, musicista padovano, classe 1996. Le sonorità ibride della sua musica, a metà tra l’elettronica e le chitarre distorte, creano attorno all’ascoltatore una dimensione moderna, avvolgente, quasi onirica. Dimensione nuova ed insolita nel panorama musicale italiano. FRANK! comincia a scrivere brani intorno al 2014 presentandoli con la band in cui suonava come chitarrista. Nel 2017 intraprende un percorso solista dando libero sfogo alla sperimentazione e lavorando su sonorità più elettroniche. Si distacca definitivamente dalla scrittura in lingua inglese per approdare alla lingua madre, contaminando le sue influenze con il cantautorato italiano e l’itpop. Nell’estate del 2019 l’esecutore si chiude in studio per la produzione di nuovo materiale. Il primo estratto di questo lavoro è il singolo Benzina.

  • Bouvet “Hopper” è il nuovo singolo del cantautore toscano

    Il contrasto tra una linea leggera e la tematica introspettiva si conferma una peculiarità della produzione del giovane performer

    In radio dal 18 dicembre

    Artwork di Roberto Diatz

    Questo singolo rappresenta il punto d’incontro fra il pop moderno e la musica tradizionale italiana. Chitarra acustica, basso, batteria e synth sono il cuore musicale di un singolo che propone una linea leggera dal testo forte e riflessivo.

    «Edward Hopper diceva “non dipingo quello che vedo, ma quello che provo. Se potessi dirlo a parole non ci sarebbe alcun motivo per dipingere”. 

    Ecco, io con questo singolo ho tentato di fare lo stesso, se avessi però saputo dipingere, molto probabilmente non ci sarebbe stata alcuna ragione per cantarlo.

    In una società come quella di oggi credo sia facile restare sopraffatti dalla vita, imprigionati in un’inquieta nostalgia mentre fuori dalla finestra il tempo scorre inevitabilmente, io in “Hopper” non ho fatto altro che descrivere tutto questo, descrivendolo non solo attraverso i miei occhi, ma anche attraverso i miei sentimenti; non solo da spettatore quindi, ma anche da figura integrante» Bouvet 

    Etichetta: Rusty Records

    Radio date: 18 dicembre 2020

    CHI È BOUVET?

    Filippo Checchi, classe 1989, viene da Pietrasanta (LU), nasce dal rap, ora è BOUVET.

    «Nella mia famiglia non ci sono musicisti, né produttori o cantanti. Non fraintendetemi, in casa mia la musica è sempre esistita; ricordo ancora mia madre giù in cucina con la radio accesa a tutto volume, ma diciamo che in salotto non c’erano chitarre o altri strumenti musicali, né un microfono o un sequencer. Niente. Fino ai miei 16 anni, almeno, fino a quando mi innamorai del rap e della scrittura e decisi di buttarmi a capofitto in quelli che sarebbero stati i miei primi brani. Da lì, sono successe diverse cose: ci sono state soddisfazioni e delusioni, persone di passaggio e altre con cui mi confronto tutt’oggi. Durante questo percorso mi è capitato di esibirmi in giro per l’Italia, collaborare e crescere, cercando di dare sfogo alle mie idee e cercando di vivere a pieno e a cuore aperto la mia musica, la stessa musica che mi ha portato a conoscere Mirko Mangano, mio attuale arrangiatore e partner artistico; quello con Mirko è stato un incontro fondamentale per ciò che faccio e sono oggi.

    Nel 2018 l’incontro con Maurizio “Rusty” Rugginenti della Rusty Records (mio attuale manager) e la Urban Sound di Fabrizio Barbacci (Ligabue, Negrita…) e Stefano Francesconi che da subito apprezzano le mie canzoni e credono in me e così arriva il primo contratto discografico con la Rusty Records. Nel 2019 escono i miei primi 3 singoli “Notte Blu”, “Casa mia, Casa tua, Casa nostra” e “Dentro Piove” singolo presentato lo stesso anno al festival di Sanremo. A settembre 2020 esce il singolo “Vedi Me”. Il 18 dicembre esce su tutte le piattaforme il singolo “Hopper”.

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    AppleMusic: https://music.apple.com/it/artist/bouvet/1469908914

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    Management: Rusty info@rusty.it

  • Lak “Improvviserai” il singolo d’esordio del giovane cantautore piemontese

    Tanto tempo a disposizione e il filo dei pensieri che pian piano si snoda sulle note della chitarra caratterizzano la nascita di questa ballad dalle sfumature pop 

    In radio dal 22 dicembre

    “Improvviserai” nasce da un dialogo con sé stessi in una di quelle giornate, l’una uguale all’altra, trascorse durante il primo lockdown: a casa, con tanto tempo a disposizione per sistemare pensieri e obiettivi, ma senza la forza di farlo concretamente, mentre frigorifero e tv diventano tentazioni irrinunciabili al pari del continuo scrollare sullo smartphone, inseguendo i trend social. 

    Un connubio fra solitudine e voglia di evadere che porta Lak a imbracciare la chitarra e scrivere seguendo il flusso dei pensieri. 

    «Dovresti utilizzare quel tempo per raggiungere nuovi obiettivi e migliorarti, ma giri e rigiri per casa pensando a quale possa essere l’idea del secolo o il futuro perfetto, o peggio, cosa avresti potuto evitare e ciò che vorresti cambiare, anche soltanto un po’. Prendo l’acustica, parlo da solo e mi autocritico come ogni volta! E’ più forte di me, la voglia di scappare e andare via di qua.. E non importa dove, come o con chi, così nasce la mia song». Lak

    Il pezzo è stato prodotto da VegvisirProducer

    Radio date: 22 dicembre 2020 

    BIO

    Luca Ammazzini – in arte Lak – nasce a Bra (CN) il 1 Dicembre 1993. Fin dalla giovane età sviluppa una passione per la musica tanto che, non appena regalatagli la sua prima chitarra, decide di iscriversi all’indirizzo musicale nella scuola media di appartenenza.

    Qui impara le basi dello strumento, della musica classica e l’emozione del suonare su un palco e davanti ad altre persone, un mondo che lo affascina fin da subito.

    A 14 anni inizia a scrivere i suoi primi testi, improvvisando accordi studiati da autodidatta ed influenzato da artisti come Max Pezzali, Edoardo Bennato, Alex Britti ed altri giganti del panorama pop.

    Nel corso degli anni Lak, affezionato ormai alle sonorità della chitarra acustica, approfondisce lo studio iscrivendosi ad un istituto musicale, conoscendo il suo insegnante di chitarra ed attuale produttore.

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  • Laura Mà “Sei forte davvero” è il nuovo singolo della cantautrice romana d’adozione

    Una ballad a cavallo fra pop e dance elettronica, il cui messaggio invita a guardare sempre oltre l’ostacolo e a rialzarsi dopo ogni sconfitta.

    In radio dal 18 dicembre 2020

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    In “Sei forte davvero”, la cantautrice Laura Mà si sofferma a fare delle riflessioni sulla vita, raccontandole ai suoi nipoti Matilde ed Anthony, un po’ come fosse una favola di cui condivide la morale. La cantautrice racconta: «la vita è una sorta di gara che ognuno disputa con se stesso, per cui, se si aguzza l’ingegno (malgrado gli sbagli, le lotte, i pianti, le cadute, le sofferenze e le perdite), rinascere è sempre possibile. Anche quando tutto sembra perso, si vince sempre».

    Il pezzo nasce come ballad melodica arricchita di sonorità tra il pop e l’EDM, nate dalla collaborazione col cantautore Lorenzo Di Lorenzo e l’arrangiatore Antonio Vizzarri «abbiamo creato una fusione armonica dei generi per rendere il pezzo più fresco ma allo stesso tempo diretto, così come fresco e diretto è anche il testo del pezzo». aggiunge Laura Mà

    Radio date: 18 dicembre 2020

    Autoproduzione

    BIO

    Laura Manuela Di Biagio, nome d’arte Laura Mà, è nata a Roiano di Campli, un piccolo paesino di montagna della provincia di Teramo, ma vive a Roma da ben 14 anni. Fin da piccola il suo sogno è sempre stato quello di diventare una esecutore. Ricomincia a studiare canto nel gennaio 2015 presso la scuola di musica “L’Officina della voce”, con il maestro Lello Abate. Successivamente approfondisce lo studio della tecnica vocale, con i maestri Fabrizio Zaniol, Maria Grazia Fontana, Raffaella Monza, Clea Cotroneo, Cecilia Amici e Giulia Marinelli. Comincia a studiare anche pianoforte, prima da autodidatta, poi con Luca Salerno e Stefano Sabatini. 

    Ha partecipato a diverse manifestazioni e concorsi: Una voce per L’Europa (semifinale), Cantando Format Tv (finale), Tour Music Fest, XFactor, Concorso Musica è, Concorso di Arenzano, Festival Di Castrocaro, Festival Voci D’oro 2020 (finale), Musica contro le Mafie 2020, Sanremo Newtalent Winter (in corso). Il 7 giugno 2019, pubblica il suo singolo d’esordio “E correrò” con cui fa omaggio a tutte le vittime della Casa dello studente scomparse durante il terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. Il pezzo è entrato nella “Indie Music Like”, raggiungendo la posizione numero 80.  Il 18 Dicembre 2020 pubblica il suo secondo singolo “Sei Forte Davvero”.

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    Canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCkZG79lNHUiQML-SdRQwzfQ

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  • Ræstavinvè “Samurai” il nuovo singolo del duo pugliese che unisce la voce e la scrittura di Stefano Resta e Vincenzo Vescera

    Una lotta che si trasforma in danza, elegante e potente a un tempo, interpreta con le immagini il singolo cantato dal duo artistico che si prepara all’uscita dell’album d’esordio “Biancalancia”, supportato da Puglia Sounds Record.

    In radio dal 18 dicembre

    Il rumore di un piano che riparte sul manto nevoso di una notte colorata dai suoni orientali. Con questa immagine RaestaVinvè pubblica una nuova track d’amore dal gusto agrodolce, attingendo ancora dai brani che faranno parte dell’album “Biancalancia”. Ancora una volta il duo pugliese prova a costruire un indie senza tempo: una batteria britannica, un riff di piano sognante e qualche nota di telecaster harristoniana accompagnano la voce dei due cantautori, che si alternano per delineare i contorni indistinguibili di un amore naufragante. 

    “Samurai” affonda le sue radici in un componimento anglofono di Raesta, ma si smalta di note pungenti grazie alla voce di Vinvè. 

    «Il risultato che volevamo raggiungere e che è stato assicurato da Maurizio Loffredo degli Artigiani Studio, era quello di offrire una poetica battaglia in un anno dai sapori compressi» RaestaVinvè

    Il clip, ancora una volta, è affidato al regista francese Giovanni Di Legami (già all’opera con “Non sono nato ieri” e “Tequila”). Girato a Metz in Francia, è interpretato da Ania Kurek e Reda Brissel e si compone di frammenti che catturano le evoluzioni di un giovane e della sua compagna in una lotta senza esclusioni di colpi da cui i due usciranno arricchiti l’uno dall’altra.

    L’album “Biancalancia”, di prossima uscita, vede la co-produzione di Maurizio Loffredo ed evidenzia la forte ricerca di nuove sonorità dal sapore internazionale. Intense sezioni ritmiche, tocchi rapidi di pianoforte, suoni sintetizzati e campionati alternati a strati di chitarre ipnotiche, sono il marchio di fabbrica dell’intero lavoro. I RæstaVinvE non rinunciano alla poetica leggera ed autoironica della corrente indie italiana, senza però mai avvicinarsi al comune ed attuale mondo dell’home recording, volutamente low-fi.

    Il lavoro del duo è supportato e co-finanziato da Puglia Sounds Record 2020/2021, la nuova linea di intervento per sostenere e rilanciare il comparto musicale messa in campo da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato dal Teatro Pubblico Pugliese. Un risultato importante per un’azione, unica in Italia, pensata per accompagnare il rilancio dell’attività di artisti, operatori, etichette discografiche, produttori.

    Etichetta: VinveMultimedia

    Radio date: 18 dicembre 2020

    BIO

    RæstaVinvE è un duo di origini pugliesi composto da Vincenzo Vescera (Vinvè), produttore e cantautore, e Stefano Resta (Ræsta), medico e cantautore polistrumentista. I due debuttano come unica ma biunivoca entità artistica con il lavoro discografico di mutuo soccorso “Biancalancia”, che verrà pubblicato prossimamente. Il loro sound affonda le radici nell’alternative rock (è possibile riconoscere le influenze di alcuni artisti anglosassoni come Radiohead, Elliott Smith, Grizzly Bear), dando uno sguardo alle atmosfere indie più contemporanee e collegandosi anche ad un pop cantautorale italiano più tradizionale. Il 15 maggio 2020 esce il primo singolo estratto dall’album Biancalancia, “Non sono nato ieri”. Il 19 giugno arriva in radio il secondo singolo “Senza cuore”, il 9 ottobre è il turno di “Tequila”, per arrivare al singolo “Samurai” in uscita il 18 dicembre 2020.

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