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  • Fuori ora il nuovo singolo di MODNA – “Giro verticale”

    Fuori ora il nuovo singolo di MODNA – “Giro verticale”

    Venerdì 6 dicembre è uscito su tutti i digital store il nuovo singolo del cantautore lucano MODNA “Giro verticale.
    Un brano fortemente emotivo, che racconta ’’La forza di lasciare andare chi amiamo e la forza di fare il bene delle persone a cui vogliamo bene anche se ci costa
    sacrificio, ed infine la consapevolezza di non perdersi mai , nonostante tutto, nonostante la distanza’’

    Uscito per l’ Etichetta discografica EPICENTRO DISCHI e prodotto d Chris Lapolla, il brano è stato scritto a 4 mani da Modna e Chris Lapolla e prosegue su quello ostile It pop che caratterizza la proposta musicale dell’artista

    Modna è un musicista con un curriculum nutrito, E’ iscritto al terzo anno del Triennio in canto pop presso il conservatorio N. Sala di Benevento. La sua attività concertistica lo porta ad esibirsi sia all’estero che in Italia, con collaborazioni e Open Act di artisti come:
    The Kolors, Neri per Caso, Marco Carta, Maria Nazionale, Erika Mou, Maldestro, Alfa, Cristina D’avena, e musicisti dei Modà, di Claudio Baglioni e Nek.
    Corista ad un mini tour con Dodi Battaglia.
    Nel 2010 è vincitore del programma “Stasera é la tua sera” condotto da Max Giusti su Rai Uno.
    Nel Marzo 2022 pubblica ĺ album “La mia seconda pelle” anticipato dal singolo radiofonico “Fino al limite”, in collaborazione con il producer Walter Babbini.

    Nel 2024 MODNA è SECONDO classificato al Premio Arte D’Amore a Verona con il singolo ”quell’inutile chiasso” collabora con AZZURRA SPETTACOLI nota agenzia musicale del centro sud accompagnando anche come corista di TONY TAMMARO.
    Ultimamente a fine NOVEMBRE si è classificato al SECONDO posto del premio d’autore al ‘’Cantautori Bitonto Suite’’.
    Attualmente è al lavoro per l’uscita del prossimo EP.

  • La drum’n’bass dei Karma Station è “Not in my name”

    La drum’n’bass dei Karma Station è “Not in my name”

    Not in my name” è il titolo del nuovo singolo della formazione romana Karma Station, in uscita venerdì 13 settembre per Redgoldgreen.

    Il duo composto da Fabiana Carosi (voce) e Valerio Rodelli (produzioni), torna a meno di un anno dal precedente omonimo EP con un brano dal forte sapore drum’n’bass. “Not in my name” è un grido di protesta, un urlo che esprime un disagio invisibile e profondo. Un modo di prendere le distanze da un mondo troppo veloce, dove la solitudine può schiacciare le anime più sensibili trascinandole in una vertigine senza fondo. 

    Così le parole di Fabiana scorrono sui beat di Valerio, riportando la memoria sonora a quello scenario tipicamente ’90 che ha fatto da colonna sonora a più di una generazione. Tra la timbrica di Meg e l’electro dei Subsonica, il duo cavalca batterie, synth e suggestive tastiere in una danza estatica che gli permette di sfidare la paura. La loro personale visione per riconoscere il mistero che si cela dietro le loro vite.

    Il singolo è accompagnato dal videoclip realizzato dal regista Matteo Montagna. Un montaggio serrato accompagna i beat della traccia, con il duo impegnato in una performance fuori dallo spazio e dal tempo.

    Una scenografia essenziale si mescola con effetti grafici e sfondi colorati, soluzione che vuole mettere in risalto la loro immagine, le loro sonorità e le parole che accompagnano strofe e ritornelli.

    Fabiana scopre la passione per la musica da bambina, con il giradischi che in casa diffondeva i grandi classici italiani e del rock progressive. In adolescenza i suoi primi esperimenti come autrice e frontwoman di una band punk rock, un periodo di formazione in canto moderno e tanto studio da autodidatta. Successivamente scopre il canto corale e l’impegno sociale entrando a far parte di un coro popolare e uno LGBT*. Con questi partecipa a diverse manifestazioni e rassegne sul canto popolare, sociale e di lotta. Si appassiona poi alla folk music fondando il progetto Éveil, un duo di canzoni originali e tradizionali attivo da diversi anni.

    Valerio inizia sin da piccolo gli studi di pianoforte classico per poi scoprire, all’età̀ di 12 anni, la fisarmonica diatonica. Il suo percorso artistico, sia in campo musicale sia teatrale, è segnato dall’ incontro con la musica elettronica alla quale accede tramite un percorso di studi come tecnico del suono e sound designer presso il Saint Louis Music College School di Roma. Per anni si esibisce su diversi palchi in tutto il mondo come quelli del Womad e del Montreux jazz Festival con la band “Nidi d’Arac” arrivando fino in Australia, Colombia, Brasile e Stati Uniti con diversi altri progetti. Dal 2019 fa parte della compagnia svizzera “Cirque de Loin” nella quale ricopre il ruolo di musicista, compositore e performer.

    “Not in my name” anticipa la realizzazione del primo album della band di prossima pubblicazione.  

  • Aramís Lorié, il tributo all’Italia è italodisco

    Aramís Lorié, il tributo all’Italia è italodisco

    Ode to Italy” è il nuovo singolo del musicista statunitense Aramís Lorié pubblicato dalla nuova label romana Time 2 Disco, disponibile dal 25 agosto in tutte le piattaforme digitali e dal 6 settembre anche in vinile.

    Aramís Lorié è un musicista nato e cresciuto a Cuba, ma di stanza a Miami, dove è tra i protagonisti della nightlife e della cultura underground. Attivo in diversi progetti in studio, come da vivo, Aramís ha frequentato la prestigiosa New World School of the Arts. Qui ha sviluppato le sue competenze in teoria musicale, scrittura e arrangiamento, continuando al contempo a esplorare i sintetizzatori e le tecnologie che stavano rivoluzionando la produzione musicale.

    Nel nuovo singolo mescola motivi melodici e ritmi trascinanti, con quel sound che dalla fine degli Anni ’70 ha reso celebre in tutto il mondo la disco Made in Italy.

    La sua capacità di fondere diversi sottogeneri, come la techno, la house e l’ambient, mette in luce una spiccata versatilità artistica. Il risultato è un suono affascinante che porta gli ascoltatori in un viaggio sonoro, completo di ritmi sofisticati, melodie eteree e paesaggi sonori profondi.

    Cantata dallo stesso Aramís, “Ode to Italy” scorre con il tipico arrangiamento electro disco, ma con una forte componente suonata. Se la chitarra funky sostiene le ritmiche di Derek Flanningan e le percussioni di Javier Garcia, la sezione dei fiati con tromba e trombone completa l’equilibrio del brano.

    La musica di Aramís Lorié emana un senso di emozione e profondità, permettendo agli ascoltatori di connettersi con la musica a un livello profondo. La sua capacità di creare paesaggi sonori coinvolgenti e di evocare un’ampia gamma di emozioni conferma la sua originale visione. Che si tratti dei ritmi pulsanti di un inno da pista da ballo o delle melodie introspettive di un brano downtempo, le sue produzioni hanno il potere di trasportare gli ascoltatori in un altro mondo.

    Il singolo comprende tre tracce: la versione originale, la radio edit e il remix firmato dal DJ italiano Stefano Fusco. La versione in vinile è stata masterizzata dall’ingegnere del suono vincitore di un Grammy Award Mike Fuller, già collaboratore di Rod Stewart, Bee Gees, Eric Clapton, The Eagles e molti altri.

  • Strikkiboy incontra Kento nel nuovo singolo “Non vali una lira”

    Strikkiboy incontra Kento nel nuovo singolo “Non vali una lira”

    Non vali una lira” è il titolo del nuovo singolo di Strikkiboy feat. Kento, disponibile da venerdì 28 giugno in tutte le piattaforme digitali pubblicato da Time 2 Rap.

    Una linea immaginaria che unisce Roma a Reggio Calabria, una condivisione di valori e di approccio alla musica Hip-Hop che passa da generazione in generazione. Questo il concept che emerge dal nuovo singolo di Strikkiboy, dove è accompagnato dal rapper calabrese Kento sulla produzione di Dr. Testo.

    Una presa di posizione e una critica diretta a quella deriva in cui il movimento Hip-Hop è caduto negli ultimi anni, sancita in questa collaborazione da una comunanza di idee e appartenenza di strada.

    Con le sonorità spiccatamente classiche confezionate da Dr. Testo, Strikkiboy snocciola rime scagliandosi contro l’ostentazione di droghe e beni materiali, culto dei follower e delle view. Un inno all’autenticità, ma anche una critica verso la violenza fine a sé stessa, troppe volte cavalcata da più di un musicista della scena. 

    Le barre di Kento arrivano in supporto del più giovane MC, mettendo sul piatto citazioni che sottolineano la visione e il concept di Strikkiboy.

    Il singolo “Non vali una lira” è accompagnato dall’omonimo videoclip realizzato dal regista Alex Fralma. Una scelta minimale quella di accostare il pezzo a una comune grigliata all’aperto tra amici. Sullo sfondo istantanee della periferia romana, realtà già celebrata più volte da Strikkiboy come simbolo di indipendenza ed orgoglio.

  • “Facile”, il nuovo singolo di PROTTO è un inno triste nell’autoironia

    “Facile”, il nuovo singolo di PROTTO è un inno triste nell’autoironia

    Facile” è il titolo del nuovo singolo del cantautore torinese PROTTO, disponibile da venerdì 1 dicembre in tutte le piattaforme digitali pubblicato da Sette AFK Lab.

    PROTTO, nome d’arte del musicista Nicolò Protto, è un progetto che mescola le sonorità melodiche del pop con ironia e poesia. Attivo dal 2016 ha pubblicato EP e singoli, fino alla partecipazione a X Factor nel 2021 e alle semifinali di Musicultura proprio quest’anno.

    Le sue canzoni, spiega: “Sono un buffet d’aperitivo, dove mille generi diversi, dal rock al gospel, dall’elettronica al grunge, dal jazz alla classica, apparecchiano su un tavolo da osteria piatti variegatissimi tra loro. A volte crudi, a volte elaborati, a volte scanzonati, da sbriciolarsi addosso”.

    Il singolo “Facile” richiama proprio la sua visione, un inno triste nell’autoironia e ironico nella tristezza. Questo per tutti quelli che hanno sempre rincorso ciò che si doveva essere, in funzione del prossimo, trovandosi poi i peggiori giudici di sé stessi. Prodotto da Adriano Vecchio ‘Sette’, “Facile” punta al contrasto: il testo spiritoso cantato spensieratamente in un mood allegro e danzereccio, fatto di cassa in quattro e una sezione fiati a metà tra lo ska e la dance pop music, cela l’amara verità di sentirsi incompresi e mai in grado di reggere il confronto con il prossimo.

    La pubblicazione è accompagnata dall’omonimo videoclip realizzato da LOH Photography. Una immaginaria prova di uno spettacolo teatrale, su un palcoscenico vuoto, per raffigurare concettualmente l’inefficacia e inutilità di ogni tentativo di essere come si dovrebbe. Il coprotagonista è un manichino, oggetto (inanimato) delle sue attenzioni, del tutto unidirezionali: un corteggiamento per definizione inconcludente, fatto di balli imbarazzanti e goffi (il suo punto debole di sempre), di dejeuner sur l’herbe, lettere mai finite, tentativi di baci e sposalizi iconografici, in un immaginario che rimanda ad opere d’arte e letterarie del passato.

  • Parlami in napoletano è il nuovo singolo di Claudia Megrè

    Parlami in napoletano è il nuovo singolo di Claudia Megrè

    Che questo 2023 abbia un colore chiaro e definito, l’azzurro di Napoli, è ormai evidente a tutti. 

    Il momento d’oro della città baciata dalla Sirena Partenope è sfociato in più derive: serie tv, film, trasmissioni televisive. E ovviamente la musica, tanta musica, che mai potrà mancare nella città della canzone italiana per antonomasia. Claudia Megrè con il suo nuovo singolo parlami in napoletano (in uscita venerdi 13 ottobre per NyNa City 91 Records / Distribuzione Fenix Music) pone un omaggio che fa riflettere su questo bilinguismo della nostra cultura. 

    La culla della canzone per il nostro Bel Paese è una metropoli baciata dal sole e dal Mare, che parla con una sua lingua. Anche volendo illudersi di poter evitare la frase “Il napoletano non è un dialetto, bensì una lingua”, ci si ricasca sempre. Lo hanno spiegato in più modi i grandi nomi quali Totò, De Filippo, Troisi, Pino Daniele, spaziando per ogni forma d’arte, teatro, cinema, letteratura e appunto musica.   

    E proprio come hanno dimostrato molti illustri padri della cultura partenopea, ciò che il lessico napoletano riesce a esprimere, per timbrica, sonorità, ritmo e uso di neologismi, è un valore aggiunto rispetto alla lingua italiana. 

    Claudia Megrè gioca sul termine di paragone, proponendo il suo omaggio parlami in napoletano con un bilinguismo intelligente. La canzone è principalmente in italiano, con accenni di lingua partenopea.

    Claudia, cantante ed autrice, torna con nuova musica, trovando linfa vitale a partire dalle sue radici napoletane, e lo fa in modo non banale. Fondamentale in questa ripartenza è stato l’incontro con il cantautore, musicista e produttore Antonio De Carmine Principe (Principe & Socio M.) coautore, arrangiatore e produttore del brano.

    Una conoscenza che riporta agli esordi di carriera per la giovanissima cantautrice, quando accompagnata dal papà calcava i primi palchi, mentre principe era reduce dal festival di Sanremo.

    Il brano è il frutto della loro collaborazione e prodotto dall’etichetta NyNa City 91 Records (New York/Napoli), che Antonio De Carmine ha fondato insieme a Victoria Mellon e Giuseppe Corvino.

    IL SINGOLO «parlami in napoletano» 

    Un grido disperato che si fa canzone.  La storia di una storia che muore non può che risuonare così.

    Se tanto ormai non siamo più noi recita uno dei primi versi.  Parlare al plurale è il senso stesso delle nostre vite. Perché si può anche vivere la vita al singolare, con la consapevolezza però di essere da soli. 

    “Parlami in napoletano: inaspettato, come i regali più belli che la vita ti riserva, mi sono ritrovata in un vortice di emozioni e ho ripreso a danzare tra nuova musica e parole”. Così dichiara l’artista napoletana, con una dose di ottimismo nonostante il tema del brano che deriva proprio dalla capacità di esorcizzare il dolore, come solo l’arte sa fare. La continua oscillazione tra italiano e napoletano è la forza stilistica del pezzo. Il napoletano enfatizza, sottolinea con una sonorità che nemmeno la lingua italiana racchiude. La musica riecheggia nella scelta lessicale: pop che strizza l’occhio alla canzone napoletana senza essere di fatto tale. La coerenza, lo stile, un omaggio alle proprie radici senza retorica, riflettendo anche sulla pluralità del multilinguismo. Senza poi dimenticare che la lingua che rende tutto comprensibile per ogni generazione, per ogni tempo, per ogni stile, è sempre e solo una: la musica. 

    Il singolo è anche un videoclip per la regia di Daniele Tofani con l’Organizzazione Bad Boss Production e con la produzione esecutiva di Francesco Stoia, prodotto NyNa City 91 Records.

  • “La più bella canzone d’amore” è il nuovo singolo di Gustavo

    “La più bella canzone d’amore” è il nuovo singolo di Gustavo

    E’ uscita “La più bella canzone d’amore”, il nuovo singolo di Gustavo disponibile su tutti i digital store dal 30 giugno 2023. Questa volta il cantautore ci mostra il suo lato più romantico, ma anche parlando di amore non perde quel suo tocco unico di ironia.

    Gustavo gioca con i canoni della classica canzone d’amore, ma se pur ne utilizza il linguaggio, riesce ancora una volta a darne una veste nuova e agrodolce, e in un modo tutto sgangherato che la rende forse ancor più romantica.

    “La più bella canzone d’amore” parla delle fine di una storia e dei sentimenti che combattono dentro di noi. Il bisogno di compagnia e il semplice desiderio di stare solo con la persona amata.

    Un brano intenso e coinvolgente a livello emotivo, che strappa anche un sorriso per queste sue rime sempre un po’ fuori dal comune.

    “Quando una storia d’amore finisce si fanno cose senza senso, tipo cantare in macelleria e suonare all’ortofrutta. Poi arrivano gli amici, che ti aiutano a stare meglio, a tornare a sorridere. Ma ricordati che poi alla fine della giornata rimani da solo e devi riuscire a fare i conti con te stesso”, così Gustavo descrive il proprio brano.

    Biografia

    Gustavo è un cantautore classe 1994 nato in Venezuela, nel bel mezzo del nulla, e all’età di sette anni si è trasferito in Italia. In adolescenza incomincia a prendere lezioni di canto per iscriversi al conservatorio, purtroppo non viene accettato e decide di mettere in pausa la carriera musicale.

    Avendo deciso di abbandonare definitivamente la carriera musicale, gli anni successivi li passa tra Teramo, Roma, e Granada facendo diverse Università e qualche lavoretto. La musica torna a gamba tesa nella sua vita quando, durante la prima quarantena, a 26 anni, inizia a strimpellare una chitarra classica da 20 euro prestatagli da un amico.

    La vena artistica di Gustavo si fa sempre più pulsante e decide di pubblicare le sue prime canzoni. La sua carriera prende una svolta diversa quando incontra Aphrodite Records Label, con la quale firma per un EP di 7 canzoni.

    Le esibizioni dal vivo di Gustavo sono divertenti, anche se un po’ disordinate. Spesso finisce per dimenticare le parole delle sue stesse canzoni, ma non importa, perché il pubblico si diverte comunque. Gustavo è un artista che ha imparato ad amare le sue imperfezioni e a giocarci su, facendo le cose sul serio ma senza prendersi troppo sul serio.

    Il 5 maggio esce il suo terzo singolo “Only Fans” che mantiene l’ironia che lo contraddistingue. A poco più di un mese di distanza pubblica il suo quarto singolo “La più bella canzone d’amore”.

    https://www.instagram.com/gust_ferr/

  • “Steps into the dark”, fuori il video ufficiale di Erranimo

    “Steps into the dark”, fuori il video ufficiale di Erranimo

    Il 13 giugno Erranimo presenta il videoclip ufficiale di “Steps into the dark”, il suo secondo singolo estratto dall’album “The Origami Way”.

    L’amore e la sensazione di vuoto sono il tema di questo singolo e nel videoclip le parole diventano immagini.

    Ho voluto che il video Steps Into The Dark fosse animato, ispirandomi al video di Take On Me degli A-ha, ma rendendolo comunque nel mio stile personale. Nel video viaggio di notte attraverso luoghi onirici, totalmente bendato.

    Quando incontriamo una persona che potrebbe essere la nostra anima gemella, questa potrebbe star affrontando un periodo della propria vita dove non è pronta a lasciarsi andare, o dove sta dando priorità ad altro, mettendo in secondo piano la vita sentimentale. Per questo siamo bendati e non vediamo chi abbiamo realmente di fronte.

    “Steps Into the Dark” con un sound pop elettronico parla della fine di una storia d’amore e di come ci sentiamo smarriti subito dopo. Camminiamo nel buio senza sapere cosa ci aspetta aggrappandoci ai ricordi.

    Link ai canali social

    https://www.youtube.com/@erranimo

    https://instagram.com/erranimo

    https://facebook.com/erranimo

    www.erranimo.com

  • Adriano Formoso: nuovo singolo e Therapy Show al San Babila di Milano

    Adriano Formoso: nuovo singolo e Therapy Show al San Babila di Milano

    Gli aspetti più reconditi della nostra psiche sono invisibili agli occhi. Non sono rappresentabili, non hanno una forma fisica, eppure hanno un impatto determinante sulle nostre vite. Possono condizionare il nostro umore, ci condizionano nelle nostre scelte, e sono la sintesi della nostra stessa essenza.

    Adesso fate un copia e incolla di questa introduzione, sostituendo alla parola psiche il termine musica. Musica intesa come quella in cui vi identificate, in cui vi riconoscete. La sostanza non cambia, e la sovrapponibilità di questi argomenti è la chiave che caratterizza l’arte di Adriano Formoso.

    Adriano è un cantautore, ma al contempo anche uno psicologo psicoterapeuta psicoanalista di gruppo e omeopata-naturopata. Unendo il percorso professionale al percorso artistico, la sintesi ideale è sorta di conseguenza. Quasi come se le due esperienze avessero confermato quello che ognuno di noi ha potuto sperimentare nel proprio mondo. Le nostre emozioni, i nostri ricordi, i nostri impulsi hanno una connessione spesso imprescindibile con la musica. Con essa rivivono, si reverberano, si amplificano. 

    Se è vero che tutta la chimica alla base del nostro organismo e dei nostri processi mentali subisce in maniera così forte le vibrazioni delle onde sonore, ecco che il concetto di curare disturbi e patologie psichiche con la musica, deriva naturalmente. 

    A chi non è capitato di piangere ascoltando una canzone? 

    Se la musica ha un tale impatto sulla nostra psiche, allora può anche fungere da medicamento

    Adriano Formoso scrive musica consapevole di come l’essere umano sia di per sé un’orchestra semovente, col suo organismo complesso che risuona all’interno di un ambiente sociale fatto di innumerevoli orchestre. La canzoneterapia, come Formoso ama definirla, affonda le sue radici negli assunti di base della Neuropsicofonia®, disciplina che è frutto della sua ricerca clinica decennale sulla relazione tra suono, frequenza, armonia e cervello. 

    L’occasione per venire a contatto con la Neuropsicofonia® è duplice: il nuovo singolo Di Vento – Adolescenza e Bowlby 432 Hz, e il IL FORMOSO THERAPY SHOW il 30 GIUGNO al Teatro San Babila di Milano alle ore 20.00. Un evento musicale ispirato al mondo della psicologia e della psicoterapia e un nuovo singolo che sintetizza la ricerca dell’artista milanese. 

    Il Dottore che cura l’anima con la musica dimostra con le sue canzoni come tra le onde sonore e le onde cerebrali ci sia sintonia. Il doppio evento, l’uscita del nuovo singolo e il concerto- show sono qui a dimostrarlo. 

    Il nuovo singolo 

    La definizione di canzoneterapia è semplicemente perfetta. E Adriano Formoso la propone con il nuovo singolo: Di Vento – Adolescenza e Bowlby 432 Hz.

    Un invito a riflettere “a tempo di rock” sugli stili di attaccamento e di come questi condizionano lo sviluppo dei bambini e caratterizzino il loro diventare adulti. Adriano Formoso canta la sua esperienza con i “nuovi adolescenti” quelli particolarmente sensibili agli aspetti depressivi in un processo di separazione dalla famiglia ostacolato e alterato dalla pandemia. Le loro esperienze dove il gruppo è percepito come “una sola famiglia”, vicenda affettiva e simbolica che caratterizza in modo peculiare il percorso di crescita dei ragazzi che il cantautore psicoterapeuta incontra.

    Le scelte timbriche, il vestito sonoro, di questo nuovo brano di Adriano Formoso, viaggia proprio in direzione di questa semantica, e il titolo ricercato del pezzo che cita Bowlby, precursore degli studi sull’attaccamento, allude proprio a questo.  Le frequenze acustiche utilizzate e la specifica accordatura degli strumenti a 432 Hz, frequenza che risuona per natura con le frequenze base dell’organismo umano, predispongono al meglio l’ascoltatore all’assimilazione dei contenuti.  

    La produzione artistica della canzone è stata affidata alle mani sapienti di Filadelfo Castro che sa come si prende per mano il talento e come guidarlo. 

    IL FORMOSO THERAPY SHOW

    Viviamo in un mondo preso in prestito da quelli che verranno e tutto quello che ho acquisito nella vita attraverso studi, ricerche e apprendimento dall’esperienza, vorrei condividerlo con le persone che incontro. Alla fine di questa esperienza terrena vorrei lasciare a qualcuno una testimonianza di quello che ho elaborato attraverso il mio lavoro e la mia esperienza umana, sia in ambito clinico che artistico, un’esperienza che ho accolto sin da bambino come un dono divino di passaggio attraverso me. Così ho voluto realizzare qualcosa di spettacolare per incontrare e offrire agli altri quanto ritengo prezioso, indipendentemente dal sano narcisismo dell’artista, la sua fame di notorietà e di palcoscenico.

    Così dichiara Adriano Formoso a proposito del Formoso Therapy Show, che prenderà vita il prossimo 30 GIUGNO al TEATRO SAN BABILA DI MILANO alle ore 20.00. Evento unico nel suo genere, sul solco degli enthusiastic coach d’oltre oceano, è una sorta di start up nel suo genere: una data zero che farà da apri pista ad altri eventi analoghi in giro per il Paese.  

    Ispirato al mondo della psicologia e della psicoterapia, lo spettacolo è un territorio di condivisione, in cui Adriano tratta temi fondamentali della psicoterapia offrendo agli spettatori gli strumenti per potenziare il proprio benessere psicologico e fisico attraverso spiegazioni, immagini e canzoni da lui composte con musiche derivate dagli assunti di base della Neuropsicofonia®

    La Neuropsicofonia è lo studio degli effetti di determinate stimolazioni acustiche sul cervello e sul corpo umano. Così nascono le canzoni del Dottore che cura l’anima con le note, e così prende vita il suo spettacolo. 

    L’approccio è mediato con suoni, frequenze acustiche e toni binaurali con lo scopo di stimolare le cellule nervose, come sviluppo ultimo della musicoterapia.

    CENNI BIOGRAFICI

    Adriano Formoso è un cantautore italiano, psicologo psicoterapeuta psicoanalista di gruppo e omeopata-naturopata, vive e lavora a Milano alternando la professione clinica e di docente universitario a quella di opinionista per giornali, riviste, radio e televisioni nazionali. Da cantautore ha pubblicato due album “Obiezioni di coscienza” RTI Music e “Cosa suona il mondo” Columbia Sony Music. La sua musica spazia dal Rock al Blues alla musica etnica contaminata da sonorità standardizzate nella sua ricerca. 

    Ha dedicato la sua vita all’arte e alla salute mentale anche attraverso il teatro, la pittura, la scrittura e la musica. Nella sua vita professionale ha lavorato per l’IPM “C.Beccaria” di Milano, nei servizi territoriali per le dipendenze, come psicologo delegato di reparto in ostetricia e ginecologia ed è stato ideatore e conduttore del gruppo di Neuropsicofonia presso il CPS di Corsico. Ha pubblicato dischi, libri e articoli scientifici ed è membro e didatta del Centro Ricerca e Formazione AreaSanità di un’univesità lombarda. A Dicembre 2019 pubblica “Non ho mai capito” un brano in cui l’artista sottolinea la visione neuropsicofonica del ritmo, fondamentale tanto quanto le linee melodiche nel riequilibrare il ritmo cardiaco. Le sue ricerche catturano l’interesse della televisione nazionale e la rubrica “Tutto il bello che c’è” del Tg2 di Rai 2 gli dedica un servizio sull’utilizzo clinico della sua musica con donne che si affidano ai suoi trattamenti per problemi di infertilità e durante la gravidanza per lo sviluppo del bambino attraverso gli effetti benevoli della Neuropsicofonia. Nel 2018 pubblica un libro e un album musicale dal titolo “Nascere a tempo di Rock”, un’opera divulgativa e informativa sull’importanza della Neuropsicofonia ® sin dal concepimento. Con “Nascere a tempo di Rock” si sottolinea la visione olistica dell’uomo e la sua relazione terapeutica con la musica che comincia con la nascita e prosegue lungo il passare del tempo con efficacia sull’uomo adulto. Il libro è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2018. 

  • Rap senza compromessi, il nuovo singolo delle Zetas è solo Amo’

    Rap senza compromessi, il nuovo singolo delle Zetas è solo Amo’

    Amo’ è il titolo del nuovo singolo delle Zetas, disponibile da venerdì 26 maggio in tutte le piattaforme digitali pubblicato da DJ’s Choice, partner label di Four Flies Records.

    Annarella e Miriade sono due millennial salernitane che fin da bambine hanno frequentato gli ambienti underground dell’Hip-Hop. Tra jam, freestyle e ascolti atipici per la loro generazione, danno vita al progetto Zetas. Attive dal 2019 tornano oggi con questo singolo che sancisce in qualche modo il loro debutto nel panorama musicale italiano e internazionale, forti della produzione di Tonico70 e del supporto discografico di Four Flies Records e DJ’s Choice.

    Amo’ mette subito in chiaro le loro intenzioni: dialetto e slang nei testi e sonorità che guardano ai ’90 con una consapevole rivisitazione contemporanea. Rime crude e flow prepotente puntano i piedi su una produzione che non vuole essere nostalgia del Boom Bap, ma una rivisitazione moderna di suoni classici.

    Il giusto equilibrio tra old school e un groove fresco, dove la melodia delle rime dialettali si sposa con i ritmi del funk, soul e R’N’B.

    L’uscita anticipa la pubblicazione dell’omonimo 7’’ che conterrà anche la b-side “Voce ‘e notte”, con preorder disponibile nello shop online di Four Flies Records. La band è poi al lavoro per la pubblicazione del debut album, prevista la fine del prossimo settembre.