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  • CARPETS & CANDLES “Sangue corrotto” è l’album di esordio della rock band dove la musica ha un ruolo salvifico e di riscatto morale

    Dieci tracce permeate di storie di vita, dall’adolescenza alla morte, dal disagio sociale all’amore, dove la musica ha un ruolo salvifico e di riscatto morale. 

    Release album 29 aprile

    Sangue corrotto è il primo album dei Carpets & Candles, gruppo che da sempre lavora a brani propri, nati dalle visioni di Andrea Bruno e messe in musica da Marta Costacurta, Daniel Donadeo e Francesco Vocaturo. 

    È stato registrato presso i Bios Music Studios tutto in presa diretta per dare quell’impulso vitale e reale all’interpretazione.

    Si tratta di una selezione dei brani del gruppo, quelli catartici legati al mondo rock e alle impressioni giovanili dei 4 componenti, denominati “le quattro rose”.

    Il tema del trapasso e della distruzione della morale attraversa tutto l’album. Nasce dalla voglia di rivincita, dalle ceneri di un periodo molto scuro nella storia dei suoi autori, condizionato da una serie di traumi psicologici e sociali.

    I disagi che portano alla scrittura di questi brani sono il confronto con la morte e la perdita di persone stimate, il confronto con figure castranti e iperprotettive che hanno soffocato l’adolescenza, il rapporto asettico e privo di compassioni.

    Il cantante e chitarrista del gruppo Andrea Bruno si è ispirato per gran parte dei testi alle proprie esperienze personali. Le musiche da parte di Marta, Francesco e Daniel, forse più celatamente, accolgono queste esperienze e le fanno loro.

    TRACK BY TRACK 

    1.Immoralità – Questo è il brano più hard rock dei Carpets. L’arrangiamento è in linea col carattere istintivo che ha ispirato tutto il pezzo. Non manca qualche accenno di tributo agli artisti preferiti dei quattro ragazzi. Il testo usa una semantica ambigua, carnale, pur non fermandosi al semplice significato sessuale dei termini, richiamando anche un’interrogazione alle consuetudini imposte dalla morale contemporanea. 

    2.Luna – Questo è un inno alla pazzia. L’amore lascia traccia. Anche le tracce più oscure e istintive. Quelle profonde legate all’essere animale che abita dentro. La parte più imprevedibile, folle. Luna parla di queste tracce. Scritta al chiaro di Luna in una delle tante notti insonni. L’amore brucia. Brucia l’involucro del corpo, rimane solo la cenere e l’anima, la parte folle, dove ogni cosa è possibile.

    3.Km – Il primo singolo estratto parla di ciò che avviene dopo la fine di una relazione: si aprono nuove possibilità, quello che era solido diventa scorrevole e mutevole.

    Il contatto con la natura ricorda che la vita continua nonostante le delusioni e il tempo perduto. Continuano a ricordarti che la vita c’è e va avanti. Va avanti senza che te ne renda conto. È a quel punto che bisogna dare una svolta. Voltare pagina. Riconoscere il passato e trasformare il futuro.

    4.Distanze – Distanze parla di un ricordo. Il ricordo di un viaggio realmente avvenuto. Il viaggio con nostalgia viene sempre in mente quando il monotono quotidiano e la vita di tutti i giorni stanno stretti. Distanze è la speranza che l’esistenza si estenda oltre i loculi anonimi in cui viviamo e cresciamo. 

    5.Stabile – Stabile racconta della fragilità dell’essere umano. La delicatezza e la fragilità sono tutto. L’amore permette di riparare le crepe. Un attimo prima sei intero, un attimo dopo in mille pezzi come vetro. Non siamo di ferro, di marmo, non siamo così stabili come a volte ci sembra di essere. Basta pochissimo per distruggerci.

    6.Oltremisura – Questo pezzo parla della dipendenza dal non saper essere felici. Della malattia di perfezionismo e idealismo. Quasi come una mitologica aquila per Prometeo, si nutre delle forze. Oltremisura è un urlo che cerca di colmare quel vuoto di comprensione che sembra separare coloro a cui la vita sembra riuscire senza sforzo e quelli che invece lottano ogni giorno. In Oltremisura si canta il fallimento, la volontà di ridimensionare la propria finitezza e di spingersi oltre i confini.

    7.Pensieri gravitazionali – Questo brano racconta della voglia di speranza; è la riflessione sull’essere incastrati nella  monotonia e la volontà di romperla. 

    8.Il cuore ti cerca – Qui si parla dell’inerzia di vivere. Trascinati da quello che accade. Senza essere veri attori del proprio presente. La vita è un film che viene girato senza che te ne renda conto. Comparsa, cameraman, attore di basso profilo. Le scene si susseguono inconsciamente. Decide qualcun altro. 

    9.Nebbia – Questo brano parla del velo fatto di tradizioni e conformismo che copre ognuno di noi. Questa nebbia è talmente spessa che, a volte, a stento si riconosce l’altro. Non c’è più verità, tutto è appiattito dalla convenzione. Non esistono singolarità, eccezioni. Nebbia parla della fuga da un tradimento d’amore. Della falsità che si cela dietro i rapporti di facciata, mantenuti solo per la pigrizia e per la piacevole sensazione di sicurezza.

    10.Tra le nuvole – Questo brano parla dell’estasi che il nuovo amore porta nella nostra vita. Tutto assume un nuovo colore, tutto sembra unito e in armonia. Con la stessa leggerezza si cambiano direzioni e destini. Spinte dal nuovo amore, ogni cosa è naturale. Rimane un filo di nostalgia e di consapevolezza, quel tanto per convincersi a cogliere l’attimo di energia vitale. 

    Autoproduzione

    Release album: 29 aprile 2022

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    BIO

    I Carpets & Candles nascono dall’incontro di quattro storie nel 2012. Sono Marta, pulsione e battito ritmico, Francesco avvolgente basso vitale, Daniel Jack potenza e istinto e Andrea, attento manipolatore di parole. 

    Nato come progetto alternativo per ognuno dei componenti, cresciuto nel tempo fino a oggi, grazie alla passione e all’amicizia fra i quattro. 

    Daniel e Andrea si incontrano suonando le chitarre di una formazione hard rock: insieme iniziano a comporre pezzi inediti. Anche l’incontro tra Marta e Andrea avviene grazie alla musica, in una delle tante serate tra band. Insieme fanno diverse date tra il 2009 e il 2010 per lo più in locali milanesi e della provincia. Infine incontrano Francesco in una delle tante serate di musica. Destino vuole che il loro bassista si assenta e viene sostituito proprio da Francesco. È da quella serata che nascono i Carpets & Candles.

    Il mondo di Marta è fatto di jazz, blues, rockabilly, pause e battiti a cui manca solo la parola.

    Il mondo di Francesco è fatto di profonda passione, colori di delay, riverberi, nu metal e post rock, morbidamente appoggiati tra loro.

    Daniel è l’hard rock, puro istinto primordiale capace di delicatezze inaspettate.

    Il mondo di Andrea è dei colori di un blues senza fine, di continua e perenne lotta perché emerga solo una delle voci che gli gridano in testa. A volte nella confusione rimane solo il silenzio e parla la musica, quella che Daniel, Francesco e Marta sanno prendere, comprendere e ricolorare dando, alle orecchie di chi ascolta, la possibilità di unirsi al loro flusso.

    Nel 2018 decidono di entrare in studio di registrazione presso il Bios Music di Solaro. Luca Liviero di Bios Production crede nelle idee dei quattro: selezionano insieme i brani, li studiano, li rifiniscono per arrivare a chiudere, dopo due anni di lavoro, il loro primo disco. L’uscita prevista per il loro album d’esordio “Sangue corrotto” è il 29 aprile 2022.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • EUSEBIO MARTINELLI GIPSY ORKESTAR “Sbam!” è il nuovo album che segna la rinascita del gruppo del cantautore emiliano

    Un manifesto di rinnovamento in quanto a sonorità e temi trattati. Rappresenta la volontà di esplorare orizzonti e generi nuovi restando fedeli unicamente all’identità Gipsy.

    Release album 22 aprile 2022

    “SBAM!” è l’album che segna una svolta nel sound e nel mindset della band, che si rinnova e trova il suo nucleo operativo nel trio Eusebio Martinelli, Giuseppe Tortorelli (Joe Pantera) e Jacopo Tommasoni (Jack Citronella).

    Insieme, i tre scrivono, arrangiano e producono quello che definiscono “il disco della vita”, della ripartenza post covid, dei futuri concerti e della nascita di un figlio per Eusebio.

    «Siamo Gipsy dentro e non fuori, non siamo balkan, non siamo folk, non siamo rock, siamo ciò che la nostra curiosità musicale ci spinge a ricercare, senza limiti o preconcetti.

    In questo disco abbiamo utilizzato molti suoni assurdi e particolari, ma non abbiamo rinunciato alla nostra natura di musicisti. Infatti è molto “suonato”, con gli strumenti che usiamo sempre e che porteremo anche dal vivo.

    Semplicemente abbiamo ricercato nuove possibilità esplorando tutte quelle fornite dai nostri strumenti abituali, come la tromba, che assume mille timbri e ruoli, senza rinunciare all imprescindibile stile di Eusebio». 

    Anche le chitarre di Jacopo Tommasoni vengono usate in svariati modi per ottenere il maggior numero di timbri differenziati per ogni pezzo, e si trasformano in un un contrabbasso slap gitano in “Tratto leggero”, in un oud arabo in “Alter-ego”, arrivando a snaturarsi completamente per produrre i suoni sintetici di “Calma apparente”.

    Tutta la ritmica invece è frutto del lavoro certosino di Giuseppe Tortorelli, che ha architettato lo scheletro e la struttura con il sapiente mix di batterie, percussioni e drum machine. Tortorelli e Tommasoni hanno inoltre curato l’arrangiamento e il sound design.

    Per la band, essere Gipsy prescinde dal genere musicale, significa tenere fede ad uno spirito di movimento, avventura ed emozione in ogni circostanza, anche durante i periodi bui, anche se i temi che affrontiamo sono introspettivi e profondi.

    Possiamo sperimentare qualunque genere, suonare ogni tipo di strumento e parlare dei temi più disparati, senza perdere la nostra natura primordiale, senza rinunciare all’energia, al movimento e alla danza.

    Il centro gravitazionale della band sono i concerti, l’energia del live, il contatto con le persone e l’annullamento di ogni barriera fra palcoscenico e pubblico. 

    TRACK BY TRACK 

    1. Calma apparente – La frase con cui si apre il disco – “Finalmente si balla!” – è un inno di liberazione dopo l’incredibile periodo della pandemia, in cui tutto è cambiato. Calma apparente è un concetto sempre utilizzato nel nostro dizionario e sta ad indicare quello stato in cui sai che sta per succedere qualcosa e devi tenerti pronto ad ogni evenienza. Ma è anche la condizione della vita, dei viaggi, dei dolori e dell’amore, che ti fa stare bene e male, ti salva e ti uccide, ti lascia ad aspettare.

    2. Iguana crash – Il crash “è uno stato della mente”, è un cortocircuito che nasce spontaneamente nei momenti più inaspettati, ad una festa, a pranzo con gli amici, a scuola o al lavoro. È un momento di riflessione interiore, di abbandono, di contemplazione del vuoto, anche di meditazione (perché no?). ​​L’iguana è la metafora che meglio coglie il desiderio di comfort zone, contro le richieste di resistenza, prestazione e potenza che la società ci chiede. 

    3. Tratto leggero (feat. Cisco e Tonino Carotone) – È il brano di chi passa attraverso la storia senza lasciare traccia, di chi resta invisibile pur essendo concreto e pur vivendo grandi tragedie o avventure, che è un po’ la storia di tutti noi, che per quanto possiamo sentirci importanti alla fine non lasceremo alcuna traccia con le nostre impronte.

    Due grandi artisti sono ospiti in questo brano: Stefano Cisco Bellotti, ex cantante dei Modena City Ramblers, che con il suo enorme carisma e la sua musica ha passato la vita a dare voce agli invisibili con canzoni che hanno fatto la storia.

    Tonino Carotone è l’altro artista che in questo brano apporta il suo contenuto filosofico e ci spiega che la vita sarà anche una scatola vuota o senza forma, ma una cosa è sicura: “La vida es una consecuencia del amor”.

    4. Round the fire – Un grido di gioia per la nascita di Leone, il figlio di Eusebio.

    È il primordiale desiderio di portare il proprio figlio con sé, intorno al fuoco, ai concerti, con la banda che festeggia la sua nascita, lasciandosi dietro tutto quanto.

    Il tuo pensiero diventa emozione, e ogni considerazione sul mondo te la insegna tuo figlio semplicemente regalandoti il sole e lasciandoti senza la necessità di dare spiegazioni. 

    Il brano vede la collaborazione con la giovanissima Emma Forni, talento emergente dalla voce incredibile che canta insieme alla Gipsy OrkeStar intorno al fuoco!

    5. Babadochia – È il ritorno all’età della pietra, è il momento in cui ritroviamo la nostra natura più remota tornando ad abbracciare le nostre origini e l’atmosfera dell’est Europa. Ruvido come la chitarra, carnale e alienante, mescola istinti primordiali e desiderio di irrazionalità.

    Ispirato al mito rumeno di Baba Dochia, la donna che pur di sfuggire al suo destino decide di trasformarsi in dura roccia.

    6. Baila – È il brano che ci fa sognare, quello in cui ci lasciamo andare e ci tuffiamo dentro ad un miraggio. È il brano da serata giusta, quando l’atmosfera è brillante e la notte è stellata.

    7. Alter ego – È il cuore gitano e fuori di testa che corre, grida e impazzisce ridendo come un pagliaccio dal cuore infranto.

    Non c’è tempo per pensare, bisogna dare una forma al caos e si può fare solo in movimento.

    Questo brano contiene tutta l’energia e la follia della EMGO, dei loro concerti, senza fiato, un treno impazzito che avanza e trascina con sé tutti quelli che lo osservano.

    8. Ja Kuzzi remix – Anche in SBAM!, come in tutti i precedenti album di Eusebio, l’ultimo brano è stato realizzato da un DJ della scena musicale internazionale, il quale ha realizzato la versione “remix” di un brano tratto dal disco precedente della Eusebio Martinelli Gipsy OrkeStar. Il brano scelto a tale scopo è stato lo spumeggiante “Ja Kuzzy” e il DJ che ne ha fatto il remix è il mitico Robert Passera, pioniere della musica cocktail-lounge all’italiana dagli anni ’80 ad oggi. 

    Come da tradizione il brano remix dell’album farà da accompagnamento musicale al momento dei saluti finali al pubblico in tutti gli spettacoli live della EMGO per lo SBAM! tour 2022.

    Etichetta: Maninalto!

    Release album: 22 aprile 2022

    Contatti e social

    YouTube: https://www.youtube.com/c/EusebioMartinelliTrumpet

    Instagram: https://www.instagram.com/eusebio_martinelli/

    Facebook: https://www.facebook.com/eusebio.martinelli.gipsy.orkestar

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/58YykjuRTVIZmSvX1Gw53e

    Website: https://www.eusebiomartinelli.com

    BIO

    EMGO (acronimo per Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar) nasce dalla mente di Eusebio Martinelli, che dopo una lunga carriera in collaborazione con grandi artisti (Capossela, Bregovich, Negramaro, Sud Sound System, Biagio Antonacci, Modena City Ramblers, Calexico, Demo Morselli, Mark Ribot, Kocani Orkestar e tanti altri) decide di concentrare la sua solida esperienza nel progetto che da ormai 10 anni infiamma le piazze e i festival di tutta Italia ed Europa.

    Con i primi tre album, la band dà vita a importanti collaborazioni e tour, arrivando ad attraversare tutti i Paesi europei, da Marsiglia a San Pietroburgo.

    Durante la pandemia nascono ben due album, di cui il primo, “Trumpet Explosion”, apre gli orizzonti della band anche verso la musica colta e il mondo dei teatri, in cui Eusebio esprime il proprio virtuosismo e l’amore per la musica di autori come Chopin, Brahms e Paganini, avendo ulteriormente migliorato la propria tecnica studiando intensamente in lockdown.

    “SBAM!”, in uscita nel 2022, segna una svolta nel sound e nel mindset della band, che si rinnova e trova il suo nucleo operativo nel trio Eusebio Martinelli, Giuseppe Tortorelli (Joe Pantera) e Jacopo Tommasoni (Jack Citronella). 

    Insieme, i tre scrivono, arrangiano e producono quello che definiscono “il disco della vita”, della ripartenza post covid, dei futuri concerti e della nascita di un figlio per Eusebio.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • “Amanti Distanti”, il nuovo singolo di Ario De Pompeis e Lorena Bartoli

    “Amanti Distanti”, il nuovo singolo di Ario De Pompeis e Lorena Bartoli

    Venerdì 8 aprile sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali “Amanti distanti”, il nuovo singolo di Ario De Pompeis e Lorena Bartoli. I due cantanti interpretano con maestria la storia vera di due amanti segreti. Il brano è stato arrangiato da Fabrizio D’Angelo.

    “Amanti Distanti” è una ballad pop accompagnata da suoni ambient che richiamano una serata in un locale jazz di periferia. Ario De Pompeis ha scelto di farsi affiancare da Lorena per rendere il brano ancora più reale, ancora più un vero e proprio dialogo tra i due amanti.

    Frizzante, poliedrica, coinvolgente. Lorena Bartoli è questo e tanto altro. E’ cantante, attrice. E ancora, performer e personalità radiofonica. Tutto insieme. Tutto a regola d’arte.

    Tanti sono gli artisti con i quali ha collaborato. Da Antonio Casagrande a Sal Da Vinci, passando per Angela Melillo ai Neri per Caso. Sedotta dal teatro, innamorata della musica.

    Il talento di Lorena incontra quello di Ario e il risultato è un singolo avvolgente, coinvolgente ed emozionante. Altrettanto toccante è la storia che ha dato vita alla realizzazione di questo brano

    “Questa è la storia vera di due persone innamorate da più di 10 anni. Abitavano nel mio quartiere, lui cinquantenne sposato con due figli, lei una bellissima ragazza di 25 anni. La loro storia la conoscevano tutti, qualcuno fingeva di non sapere , parenti, figli, moglie. Purtroppo a distanza di quasi 10 anni, li ho rivisti in ospedale, un luogo inconsueto per due amanti. Mi trovavo lì per accudire durante le notti il papà della mia compagna.

    Ricordo lei, nascosta tra i corridoi, durante gli orari di visita, mentre aspettava l’uscita dei suoi parenti, gironzolando con un’ aria indifferente. Cercava di rubare “attimi” passeggiando dinanzi alla stanza dove era ricoverato. Scene che mi hanno lasciato un segno nell’ anima, la parola “Amore” incontra l’essenza di questo significato”.

    https://www.facebook.com/ario.depompeis

    https://www.instagram.com/ariodepompeis/

    Biografia

    Rosario De Pompeis, in arte Ario, è un cantautore dall’animo rock blues, ma sempre attento ai temi sociali e alle immagini crude e realiste che la vita ci propone.

    Il suo viaggio nella musica è iniziato nel 1990 e il suo percorso è ricco di incontri con personaggi di calibro con cui ha collaborato attivamente anche come autore. Rosario ha partecipato al festival di Castrocaro e anche a Sanremo Giovani, nel corso degli anni ha fondato anche diverse band tra cui “Vico vitolo”, ma la vera e propria svolta arriva nel 2003.

    In quest’anno incontra R.Casini e A.Clemente di “Match Music” e nasce ufficialmente il suo progetto da cantautore. Nasce ufficialmente Ario De Pompeis e il suo primo album “Ho fatto bingo”.

    Ma la vita di Ario è anche un crossover tra arti. Nel 2008 ha scritto la colonna sonora del film “Case chiuse” del regista F. Soldi.

    Le abilità di Ario nel corso degli anni si sono fatte riconoscere e apprezzare. Recentemente ha ripreso in mano il suo percorso da cantautore e nel 2020 ha pubblicato “Io da grande”. Uscirà l’8 aprile “Amanti distanti”, un duetto con la cantante Lorena Bartoli.

  • ARIA “The Next Life”: in occasione della giornata della terra esce il singolo del nuovo progetto del produttore e compositore Mariano Schiavolini

    Una ballata rock dedicata all’ambiente e agli animali. Un brano che fa parte del doppio singolo patrocinato dall’organizzazione mondiale dell’Earth Day.

    In radio dal 22 aprile

    L’acclamato produttore e compositore italiano Aria (il cui vero nome è Mariano Schiavolini) pubblica il suo doppio lavoro The Next Life – contenente due singoli The Next Life e Lady in White – per celebrare l’Earth Day 2022.

    Con questo lavoro, Aria spera di portare alla luce le crudeli condizioni a cui sono soggetti gli animali. The Next Life è dedicato all’ambiente e agli animali in via di estinzione. I testi sono scritti dall’autore di Los Angeles, B. Warner, mentre alla voce troviamo il rapper di Houston Ray Reed. Il singolo combina una ballata rock ricca di texture con uno stile hip hop dinamico con un enorme potenziale di crossover.

    Con The Next Life e The Lady in White continua l’opera umanitaria di Aria. Appassionato ambientalista e sostenitore di varie associazioni animaliste, tra cui Animals Asia Foundation, l’artista si impegna a porre fine all’allevamento di orsi e a migliorare le condizioni di vita degli animali in Asia.

    Il brano The Next Life è accompagnato da un video animato anch’esso dedicato interamente alla natura e agli animali.

    Nel 2013 Aria ha realizzato il sito www.ilvolodellaquila.it: un progetto multimediale che unisce musica e protezione dell’ambiente, in cui propone spezzoni di video sul regno animale accompagnati dalla musica di Aria. Usandola come punto di partenza, Aria ha creato una prospettiva toccante, e a volte stimolante, sugli animali  e vede il pubblico assistere ai momenti più belli della natura e ai pericoli creati dall’uomo che la minacciano. Con oltre 1,5 milioni di visualizzazioni, il progetto ha riscosso un enorme successo nell’educare il pubblico sulle questioni ambientali con il potere della musica.

    Aria è forse meglio conosciuto come membro fondatore della band prog-rock italiana originale Celeste (soprannominata “i King Crimson italiani”) ed ha una  lunga e ricca storia in varie culture musicali. Un punto fermo del festival musicale di Sanremo, dove vive, l’artista è stato un ponte tra il mondo della musica italiana e quella britannica. Con lo scopo di riunire il mondo attraverso la musica, Aria ha continuato a orchestrare progetti a Los Angeles, Praga, Johannesburg e altro ancora.

    Il suo personale percorso musicale abbraccia la creazione della principale etichetta discografica rock italiana Dischi Noi (RCA Distribution), arrivando a collaborare con artisti del calibro di Kit Woolven (David Bowie, Thin Lizzy) e Nick Griffits (Pink Floyd, Roger Waters) e Daniel Boone (The Who, Kraftwerk), fino alla produzione di concerti su Rock at Midnight per Italia1 Tv.

    Etichetta: Quite Great!

    Radio date: 22 aprile 2022

    CONTATTI E SOCIAL 

    Instagram: www.instagram.com/ariathecomposer/ 

    Sito: www.ariamusicworld.com

    BIO

    Aria è il nome d’arte di Mariano Schiavolini. 

    Il concept e lo pseudonimo sono nati come omaggio agli elementi della natura che ci ispirano a vivere e creare in armonia con ciò che ci circonda. Una volta che uno ha perso il contatto con la natura non è più se stesso. Questa connessione, questo legame, è ciò che spinge Aria a creare capolavori che spesso traggono una profonda ispirazione dal mondo naturale. Naturalmente, questa vocazione è il risultato di un lungo viaggio musicale; gli inizi di Aria sono stati molto più con i piedi per terra. Figura chiave della scena rock progressiva italiana e membro fondatore dei celebri Celeste (alias The King Crimson of Italy), Aria ha affinato la sua arte nei generi più sperimentali, collaborando anche con innumerevoli artisti e produttori del suo tempo: Kit Woolven, Nick Griffiths, Pete Hinton, Guy Bidmead, Daniel Boone, Simon Fraser, Dennis Herman e Will Reid Dick, solo per citarne alcuni. Negli ultimi anni Aria è tornata all’ovile, ribaltando l’industria musicale con la musica “contaminata”. Con profondi temi lirici come la difficile situazione dei rifugiati in tempo di guerra, la devastazione dell’ambiente e la tragica scomparsa della fauna selvatica del nostro pianeta, fonde temi importanti con un melange di elementi musicali, come il rock progressivo, il soul e persino il pieno, orchestre dal vivo. Collaborazioni più recenti sono il risultato di un recente viaggio in Sud Africa, dove Aria ha avuto il piacere di registrare con i membri della band del compianto Makeba, Thuthukani Cele (di Lucky Dube fama), e il famoso Soweto Gospel Choir.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • EUGENIO BALZANI “Clara l.r.d.p.” è l’intensa ballad dedicata alla madre estratta dal nuovo album del cantautore 

    Il cantautore romagnolo ricorda la madre, con la dolcezza e la rabbia di chi non ha potuto fare altro che accettare questo addio 

    In radio dal 22 aprile

    Una ballad sognante, toccante e diretta, dedicata alla madre dell’artista, che se ne è andata il 31 maggio del 2020. 

    La pandemia resta sullo sfondo dei fatti, non c’entra con questa morte, ma ha comunque complicato tutto. Le relazioni sociali sono cambiate, la rabbia e la frustrazione sono alimentate dall’impossibilità di starsi vicino. Manca un grazie profondo e sincero che questo brano cerca di raccogliere. 

    Il singolo presenta ItaliòPolis il nuovo album di Eugenio Balzani. 

    Etichetta: RNC Music

    Radio date: 22 aprile 2022

    LINK SOCIAL

    Facebook: https://www.facebook.com/Eugenio-Balzani-318520318180005 

    Instagram: https://instagram.com/eugeniobalzanigmail.com5562?utm_medium=copy_link 

    BIO

    Eugenio Balzani nasce e vive a Cesena (FC).

    Si laurea a Bologna presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, e attualmente svolge la libera professione nella sua città.

    A metà degli anni 90 comincia a scrivere canzoni che finiranno nel suo primo disco “Blu”, un live registrato presso il Teatro Petrella di Longiano (FC), sarà poi finalista nel 2002 e nel 2003 del Premio Città di Recanati organizzato da Musicultura con i brani “Io x Dio x 3e14” e “Normalizzazione”. 

    Svolge la sua attività cantautorale, quasi esclusivamente in ambito locale, salvo sporadiche apparizioni in manifestazioni inerenti sempre la canzone d’autore (Festival di Mantova, Borgo Sonoro ed altre).

    Nel 2012 porta in scena a “Fabbrica” presso Gambettola (FC) uno spettacolo di parole e musica “Dall’Albero alla Nuvola” ispirato al romanzo di Cormac McCarthy “Non è un paese per vecchi”, il suo autore preferito insieme ad Iosif Brodskij e Raymond Carver.

    Ha pubblicato quattro raccolte di canzoni Blù (1997), TempOrale (2001), Io x Dio x 3e14 (2013) e ItaliòPolis (2022).

    fonte: www.laltoparlante.it

  • MAUTO “Le mani nel vento”è il singolo dedicato a chi convive con il parkinson nella Giornata mondiale della malattia del Parkinson

    L’11 aprile, Giornata mondiale del Parkinson, permette di spostare l’attenzione su chi, ogni giorno, cerca di abbattere barriere e ottenere piccole conquiste

    In radio dall’11 aprile 

    “Le mani nel vento” è un brano contenuto nell’album “Il tempo migliore” (2020 Eea Music, ITDM02000012), e canta l’amore come forza universale, oltre le barriere fisiche della malattia di Parkinson, dove il tremore delle mani viene trasfigurato nella brezza del vento che può unire le anime, al di là di ogni difficoltà, senza tempo.

    Il videoclip, emozionante ed intenso, girato da Claudio Piccolotto (già regista dei precedenti videoclip “L’Itaglia – Aida si è persa” e dell’inedito testo di Piero Ciampi “Nero bianco e blu” musicato da Mauto e cantato insieme a Miranda Martino“) esce in concomitanza con la Giornata Mondiale della malattia di Parkinson e vuole esaltare l’amore universale, non come banale luogo comune, ma come energia ed antidoto ad ogni paura, portando a termine, con un’ulteriore nota di speranza, il discorso iniziato con il doppio progetto de “Il tempo migliore“. Il video è prodotto da Domenico D’Angelo (già produttore di Enigma e Modern Talking). 

    L’album “Il tempo migliore” è stato pubblicato in due versioni. La prima in studio, uscita nel 2020 e la seconda acustica, rilasciata nel 2021. 

    Etichetta: Eea Music

    Radiodate: 11 aprile 2022

    Contatti e social

    Sito: http://www.mauto.us

    Facebook: https://www.facebook.com/MautoMusic/

    Instagram: https://www.instagram.com/gianfrancomauto/

    Twitter: https://twitter.com/gianfrancomauto

    Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCV8leg5MGneail-MB5n9kmg

    iTunes: https://music.apple.com/it/artist/mauto/551871570

    BIO

    Nato a Roma nel 1975, Gianfranco Mauto ha scoperto la musica all’improvviso, in una stanza della scuola media. Pianista, fisarmonicista ed autore, ha ottenuto vari premi e riconoscimenti (Poggio Bustone, Pigro, MEI, Donida, Biella Festival) e nel 2014 è stato tra i finalisti del Talent GenovaXVoi oltre ad esibirsi sul Palco Smeraldo di Eataly a Milano.

    Nel 1999 è stato tra i fondatori di CiaoRino, il primo tributo a Rino Gaetano, ed ha suonato e collabora tuttora con artisti italiani e stranieri (Il Volo, Tomy Renis, Kacey Musgraves, Kevin Costner, Amedeo Minghi, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi).

    Nel 2012 ha pubblicato il primo album “Cosa Cambia” il cui tour è durato quasi quattro anni e lo ha visto esibirsi in numerosi concerti in tutta Italia.

    Nel 2018 è uscita la sua prima raccolta di poesie “E tutto si riveste di nuovo” per l’editore Terre Sommerse (Roma).

    Il 1 maggio 2020 è uscito il brano “La tua rivoluzione”, adattamento in italiano del famoso brano “Talkin ‘bout a revolution” di Tracy Chapman. 

    Attualmente Mauto sta promuovendo il doppio lavoro discografico “Il Tempo Migliore” (versione studio e acustica). La prima parte di questo progetto è stata pubblicata il 27 Novembre 2020, anticipato dal singolo “L’Itaglia (Aida s’è persa)”. 

    fonte: www.laltoparlante.it

  • “Slow Train Running”, fuori il video di Frank Tidone

    “Slow Train Running”, fuori il video di Frank Tidone

    Il 25 marzo è uscito il video di “Slow Train Running”, il nuovo singolo Frank Tidone. Dopo il successo di “Lost”, il chitarrista è tornato con un nuovo brano estratto dall’album. Si tratta di uno dei pezzi più rock, energici e allegri del disco.

    “Slow Train Running” è una metafora giocosa su uno dei treni più famosi di Napoli: la Cumana. Suddetto treno non è noto per la sua velocità, ma per la capacità di fermare il tempo. E’ proprio in uno dei suoi viaggia interminabili che Frank Tidone ha scritto questo pezzo. Un brano leggero che spezza dai toni più introspettivi e profondi rispetto agli pezzi del disco.

    Ma il singolo nasconde anche un significato più profondo. Il treno è quel mezzo di trasporto usato ad esempio dai migranti per cercare una vita migliore, ma anche dagli artisti per raggiungere i propri sogni. Il brano è il primo passo dell’artista verso una nuova vita e la realizzazione del proprio sogno. “Slow Train Running” ha un sapore di rinascita.

    “Ho scelto questo come secondo estratto dall’album perché racchiude dentro di sé un forte senso di speranza. Il treno è un mezzo di trasporto non solo di persone, ma anche di sogni. Anche se il treno è un po’ malandato, come la Cumana, è comunque pieno di energia perché trasporta i sogni di tantissime persone”, così Frank Tidone descrive il proprio brano.

    Il chitarrista ha deciso di accompagnare un videoclip a questo brano. Un mini racconto dove vediamo Frank nel suo ambiente ideale: la sala prove. Una chitarra in mano e un sorriso stampato in volto. Un video semplice ma che racchiude la vera essenza e tutta la passione del chitarrista.

    https://www.facebook.com/francesco.tidone

    https://www.instagram.com/franktidone/

    Biografia:

    Frank Tidone ha un solo obbiettivo nella vita: fare musica. Si è avvinato a questa meravigliosa forma d’arte da piccolo grazie alle cassette dei genitori e alla tastiera elettronica che aveva in casa. La passione per la musica si faceva sentire anche quando guardava un film di cui gli rimanevano impresse più le colonne sonore che la trama.

    A 17 anni qualcosa è cambiato, qualcosa è diventato più concreto. Il suo vicino di casa aveva iniziato a suonare la chitarra ed è stato proprio per merito suo che Frank si è appassionato allo strumento. Il suo percorso di studi è avvenuto principalmente da autodidatta intervallato da scuole di musica e lezioni.

    Frank ha iniziato il suo percorso artistico nel 2007 suonando nella rock band Shake. Il gruppo non ha mai pubblicato demo, ma ha calcato importanti palchi e vinto diversi premi come il Festival Rock In di Napoli e il premio Lunezia 2009. L’avventura con la band finisce nel 2010 e il chitarrista decide di trasferisi in Inghilterra. Passa cinque anni qui per poi tornare in Italia e dare vita a un nuovo progetto.

    Nasce così il duo I Ladri di Galline. Frank affiancato da un violinista ha girato l’Italia in camper portando la loro musica per tutto lo stivale. Il più eclatante è stato un mini tour da Napoli a Nizza seguendo la costa. Il duo ha suonato per tutte le regioni che incontrava per strada ed è riuscito a mantenersi con i soldi guadagnati durante i live.

    Nel 2019 finisce anche l’avventura con il violinista, ma Frank non demorde e l’anno successivo entra in studio pronto a creare e a dare vita al suo primo progetto solista.

    Finalmente il 9 febbraio 2022 il chitarrista torna e presenta al mondo il suo primo singolo “Lost”, che anticipa l’ononimo album in uscita l’11 febbraio. Il 18 marzo pubblica “Slow Train Running” come secondo singolo estratto dall’album.

  • SOUNDELIRIO “Charlie 2.0” è il nuovo singolo dalle atmosfere rock estratto dall’album Mostralgìa

    Atmosfere rock per descrivere una presa di coscienza

    In radio dall’11 febbraio

    «Charlie non si addomestica, Charlie è stato a Hiroshima». È un desiderio di consapevolezza e libertà quello che cantano i Soundelirio in questa sorta di biografia in musica, il cui sound attinge agli anni ‘90 e all’espressione del rock “on the road”.

    Soundelirio è un duo. Un progetto insieme recentissimo e antichissimo. Il risultato della fusione di due anime in rock, Francesco Quinto e Alessandro Tacchini, ognuna col suo bagaglio di suggestioni e motivazioni. All’incontro dei due, bastano poche parole, i testi e le sonorità stanno già nascendo. Il primo album è già tutto dentro di loro e viene fuori in pochissimi mesi. Fuori impervia la pandemia. È così che nasce “Mostralgìa”.

    Dicono di “Mostralgìa”

    «“Mostralgia” è un lavoro di liriche finemente cucite da mano artigiana e da parole scelte con cura, anche se poco funzionali alla massa… visto che se alla massa chiediamo attenzione rischiamo di perderla per strada» Exitwell

    «L’esordio regge assolutamente bene nel mix e nella produzione, ha un carattere che si avvia a una sua unicità e ci piace questo piglio sociale che dal titolo promette di non avere peli sulla lingua, tra denunce e romantiche soluzioni che sanno di pop». Raro più

    «“Mostralgia” presenta due facce insindacabili: l’antico mestiere del “crossover” americano, del muro di suono, della distorsione e della grinta viscosa da una parte e poi dall’altra troviamo la lirica sociale e un gusto pop nel descrivere quelle maschere che l’uomo ha per vivere la pubblica piazza. Parlando di rock… appunto… un disco quasi epico, quasi progressivo, quasi alternativo…» 100 Decibel 

    Etichetta: BOLESKINE HOUSE RECORDS

    Edizioni:  UDEDI MUSICA E CULTURA

    Radio date: 11 febbraio 2022

    Album release: 26 novembre 2021

    Contatti e social

    Facebook: https://m.facebook.com/soundelirio/

    Instagram:https://instagram.com/soundelirio?utm_medium=copy_link

    BIO

    I Soundelirio sono: 

    Francesco Quinto, classe 1974, professione avvocato, diplomato in cinematografia, ha parecchie passioni (dalla fisica quantistica allo spiritualismo). Inizia da giovanissimo a scrivere poesie. Poi incontra la chitarra. I primi gruppi rock sono esperimenti in ambito locale, con la collaborazione di musicisti metal (Sebastiano Massetti, Centurion). Qualche brano composto per artisti ascolani. Alla guida degli Ash, tra il 1990 ed il 1992, propone i propri brani in svariati live. Gli Ash fanno da spalla ai Diaframma e a Freak Antoni. 

    Nel 2019 l’incontro con Alessandro Tacchini. La voce e l’anima perfetta per il “supersuono”. Fondano i Soundelirio. Incidono il primo disco (“Mostralgìa”, 12 brani, testi e musica di Francesco) in studio (Baia dei Porci, Nereto) tra ottobre 2020 ed aprile 2021.

    Alessandro Tacchini, classe 1978,  nasce ad Ascoli Piceno,  affascinato dagli strumenti musicali all’età di 10 anni si avvicina alla chitarra elettrica e come autodidatta ne apprende i primi rudimenti per poi perfezionare tecnica e studio presso la scuola di musica Suonoergosum di Ascoli Piceno. Nel 1994, con un gruppo di amici,  fonda la sua prima cover band. Dal 2004 fa parte di diverse band. Nel 2017 con i 4Luppoli pubblica l’ep FADE costituito da 7 inediti in lingua inglese per i quali è autore dei testi. Nel 2019 sposa il progetto Soundelirio e la realizzazione dell’album “Mostralgìa” per il quale ha registrato voce principale e cori. 

    fonte: www.laltoparlante.it

  • CLEO “Flex” è il nuovo brano di pura energia che mostra in un crescendo tutti i lati della sua autrice 

    Mood differenti convivono in questo poliedrico singolo 

    “Flex” è un singolo che trasuda rabbia e energia, mostrando in un crescendo, tutti i lati della sua autrice, un mix di esperienze e conoscenza attinti da una vita votata alla musica. Non c’è in questo brano di Cleo alcuna volontà di ferire o colpire, ma un deciso e consapevole desiderio di autodeterminazione. 

    Etichetta: Orangle Srl/AAR Music

    Social 

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/killthecleo/

    Contatti

    www.oranglerecords.com

    www.laltoparlante.it

    BIO

    Martina Ungarelli in arte Cleo viene dalla provincia di Monza e Brianza. Canta e suona la batteria fin dalla tenera età, crescendo studia jazz ed entra nel mondo della musica come cantante turnista, facendo la corista sia da studio che live e vocal coach per artisti professionisti. Poi entra in una band metal con cui realizza alcuni tour europei, suonando al Nova Rock o gli I-Days con Linkin Park, Blink182, Sum41 e aprendo il concerto degli Anthrax. Inizia il suo progetto come solista nel 2020 per esprimersi al meglio, forte della maturità musicale che desiderava, sia in studio che sul palco.

  • LUCI BLU “Comete” è il nuovo singolo urban pop del duo composto da Giulia Menta e Marco Ballardin

    Il racconto di una caduta e della luce che genera, fra bisogno d’espressione e difesa delle proprie emozioni.  

    «Anche le stelle per quanto brillanti possono cadere e seppur in picchiata rilasciano una luce molto intensa» Luci Blu. 

    Con questa frase acquista senso, spietatamente, il gioco di parole fra “Comete” e “Come  te”. Nel testo il racconto di una caduta personale che appare come un fallimento molto sofferto. In realtà, così come la Cometa in picchiata rilascia una scia luminosa molto intensa, così anche l’uomo, seppure in caduta, è in grado di illuminare altre strade. Non sempre è facile capire cosa questa luce mostra realmente e ci si può confondere, cedendo alla frustrazione. Altre volte la luce, seppur benefica, non viene percepita dall’occhio di un osservatore distratto e non si prendono in considerazione altre strade o soluzioni perché noi stessi non siamo nella condizione di vedere oltre. Come fossimo “accecati” dal buio. 

    «Comete parla a tutti coloro a cui non va mai bene nulla e hanno sempre da lamentarsi di qualunque cosa venga fatta o detta». Luci Blu

    Etichetta: Qube3/Giallo Ocra srl

    Radio date: 21 gennaio 2022

    CONTATTI E SOCIAL

    FACEBOOK https://www.facebook.com/Luci-Blu-Official-107557591579977

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/luciblu.official/?utm_medium=copy_link

    SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/48F1zcJ6UouWwtjqwAlCo7

    BIO

    Luci Blu è un duo musicale urban pop italiano nato nel 2019 a Vicenza e composto da Giulia Menta (Voce) e Marco Ballardin (Beatmaker – Voce).

    fonte: www.laltoparlante.it