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  • SANTO E STONE “Cronico” è l’album d’esordio dei due artisti torinesi e della loro crew Vero x Vero in uscita il 21 gennaio

    Un album che ha l’ambizioso intento di accompagnare l’ascoltatore nella ricerca delle risposte alle domande ataviche che si pone da sempre l’uomo con l’aiuto della musica e delle emozioni da essa scatenate

    Release album 21 gennaio

    «Siamo nati senza averlo scelto. Posti da subito dinanzi un’assenza totale di controllo su quella che è la nostra vita, come è iniziata, ciò che siamo e da dove veniamo, ci troviamo così, dal primo respiro, con mille domande… ci sentiamo come piccole macchie in uno spazio infinito, insignificanti, inermi di fronte alla sconfinatezza dell’Universo ed alle sue leggi incontestabili. Noi così concreti, fatti di pelle e ossa, al contrario delle entità che ormai ci appartengono come il tempo, la vita, il destino. Spesso l’uomo ha cercato risposte a questi grandi quesiti, mettendo sul suo stesso piano eventi astratti come il tempo e lo spazio e dandogli un nome ed un’unità di misura, per avere l’illusione di avere più controllo su di essi, classificandoli come qualcosa di più tangibile, “umanizzandoli” (come tutto ciò che l’uomo non si spiega e non può controllare), in modo che si avesse una concezione unica e concreta su qualcosa di misterioso e sfuggente come il tempo e lo spazio.» Santo e Stone

    Tramite questa ricerca cronica e sconfinata quindi (che avviene anche nell’album), per stabilire una connessione stretta col proprio Essere e con l’Universo, e quindi ricevere risposte a quei dubbi atavici, Santo e Stone usano loro stessi qualcosa di astratto e senza tempo, ossia la musica e le emozioni. 

    Da questo si evince che, nonostante non possiamo avere tutte le risposte (che continuiamo a cercare in modo cronico) ed il controllo su alcuni eventi, se riusciamo ad “astrarci” col pensiero e con la musica, possiamo essere noi stessi eterni (ed entrare in contatto con l’Universo e la sua grandezza), essendo formati da emozioni intangibili che possono viaggiare in uno spazio ed un tempo infinito e che possiamo esternare, in questo caso, con la musica. 

    Santo e Stone vogliono accompagnare gli ascoltatori  in un viaggio profondo e sconfinato nell’Universo, che si trova dentro ognuno di noi, attraverso la musica che appunto non conosce confini. Perché però la musica è infinita?  Perché ha un inizio, una fine, ma la fine della musica presuppone un nuovo inizio in termini di ciò che lascia, di ciò in cui si trasforma nelle persone per poi cronicizzarsi nel suo processo (una serie di consequenzialità) che sarà eterno. 

    Il disco è frutto di “Vero x Vero”, il progetto ideato da Santo e Stone che nasce durante il primo lockdown, dall’idea di Santo di creare un team con cui intraprendere un percorso artistico ed imprenditoriale, includendo i suoi amici più fidati.

    Stone, in origine produttore e musicista, proprio grazie a questo progetto ha dato inizio alla sua carriera da cantautore.

    TRACK BY TRACK 

    OUTRO Santo e Stone avevano bisogno di descrivere la sofferenza dell’uomo per avvenimenti che egli stesso ha causato. Un grido di sofferenza e di pentimento, come se volessero rappresentare con i suoni stessi del brano un’autopunizione.

    Una ricerca del proprio “io” continuamente interrotta da ostacoli lungo il percorso, senza sapere e capire chi sia precisamente l’antagonista della loro storia.

    Un brano che unisce sonorità epiche con la trap aggressiva e vuole essere il sipario di apertura/chiusura del disco.

    FARFALLE Una ballata romantica dal sound pop caratterizzato da elementi trap, chitarre elettriche e riverberi profondi che ne enfatizzano l’aura sognante. Un brano “intimo”, un vero e proprio sfogo da ascoltare nei momenti bui, quando il mondo sembra girare al contrario e i pensieri nella testa non si arrestano. 

    CANTICO DELLE CREATURE Un brano profondo caratterizzato da un pianoforte acustico morbido che si lega alle chitarre pop e ai classici elementi della trap. Viene descritto il rapporto dell’uomo con la natura e nel ritornello, caratterizzato da una forte apertura sonora, si vuole dare un’impronta di vero e proprio inno alla vita, marcando l’importanza dei legami.

    VITA Una baciata dal sapore latino e tropicale che si lega alle sonorità urban e trap. La melodia invece è un canto aperto e accogliente il cui tema è l’amore visto come qualcosa di “immortale”, un viaggio introspettivo, una dedica all’amata come musa ispiratrice.

    VOCE DELL’ESSERE Gli artisti delineano per tutta la durata del brano l’importanza della loro memoria sui ricordi, che reputano fondamentali per il loro percorso artistico e di vita. Fulcro del brano è quindi il tempo, visto come punto cardine della vita, che ha una durata relativa, rendendoci quello che siamo e lasciando ricordi lungo il percorso.

    Un sound più anni ’90 unito alla trap moderna: le chitarre acustiche, la batteria acustica, le chitarre elettriche riverberate alla Coldplay si uniscono a 808, batteria elettronica e synth.

    CARAMELLE GOMMOSE secondo singolo estratto – Un sound vicino alle sonorità punk: le chitarre distorte e la batteria rock dialogano con la struttura e i suoni trap. Ci sono dettagli più pop che mitigano l’unione dei due generi: pianoforti, mellotron, suoni più morbidi. La caramella gommosa come metafora dell’amore, ma anche del suo contrario. Una caramella può essere data in regalo per dimostrare il proprio amore verso un’altra persona, ma può essere anche un sinonimo di mancanza se la si assume come una pastiglia contro la solitudine. “Caramelle Gommose” ha l’intento di creare in chi l’ascolta una sorta di ritorno all’amore, quello autentico, giovane e incontaminato.

    CIRICADO – primo singolo estratto – Pezzo prettamente dance, ma con melodie più pop e radiofoniche. Qui regna l’elettronica pura, alleggerita dal fischio che diventa il tema portante del pezzo. Un brano nato pensando al  mancato controllo sul destino, visto come una pallina, e la nostra vita in sé, raffigurata in una roulette, sulla quale le persone stanno puntando; la verità è che nessuno di noi  è a conoscenza del proprio futuro, e questa condizione porta le persone a rischiare il tutto per tutto, provando a vincere sfide quotidiane nel lavoro e nella vita di tutti i giorni.

    LA FAMIGLIA Pezzo tipicamente trap, giocato sui contrasti: bassi-alti, 808 profondi e ritmica pungente, agire dei sample distorti, suoni leggeri e morbidi della celesta. In questo brano Stone ha voluto omaggiare il coraggio e la fedeltà dei componenti del suo team Vero x Vero, i quali hanno sempre spinto, incoraggiato e sostenuto dal primo giorno, il percorso musicale dei due cantanti sia emotivamente che economicamente. Santo nella sua parte, mette in rima significati importanti che l’hanno da sempre caratterizzato e segnato, come l’insegnamento dell’educazione da parte della sua famiglia. Nel ritornello, invece,  viene affrontato il presente che stanno vivendo i due artisti nel  percorso musicale, i misteri che li accompagnano (futuro) e la perseveranza  nel seguire nonostante tutto i propri obiettivi.

    INTRO Sonorità epiche per il brano di chiusura dell’album, un po’ come per la prima traccia Outro.

    Etichetta: Vero x Vero

    Release album: 21 gennaio 2022

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    BIO SANTO

    Davide Sanfratello, in arte Santo, classe ’98 di Torino. Fin dalle scuole superiori inizia a scrivere e registrare brani influenzato dalle correnti underground rap dell’epoca, tutto questo sotto il nome di Sanguefreddo. Comincia di conseguenza a frequentare il panorama musicale partecipando a contest torinesi insieme ad altri artisti emergenti sfidandosi in Battle Freestyle di svariati generi.

    È proprio nell’ambito musicale che conosce Blow, ai tempi era questo il nome d’arte di Federico Dipasquale, giovane produttore, con cui inizia a frequentarsi, inizialmente con un rapporto b2b strofa-strumentale.

    L’amicizia cresce sempre di più e Santo nota nel produrre una buona dote nella scrittura dei testi, da qui la proposta di un primo feat.

    Proprio all’inizio della pandemia di Covid, i due fanno uscire il primo singolo da indipendenti, intitolato “Eleganza Italiana”, sempre nello stesso anno seguiranno altre uscite come “Vivere al Limite”, “Tra le mani” e “Ti penso”.

    Già dai primi testi si nota il feeling tra i due, che passo dopo passo, prendono sempre più confidenza con penna e microfono, così finiscono per realizzare il loro primo joint album, intitolato “CRONICO”.

    BIO STONE

    Federico Dipasquale, questo è il nome d’arte di Stone, classe ‘97, grazie al padre impara a suonare la batteria fin da piccolo, per poi avvicinarsi alla musica elettronica. Da qui inizierà a suonare in alcuni locali torinesi e a frequentare l’AID (Accademia Italiana Dj’s) dove otterrà un attestato nella sottocategoria di Mix & Mastering.

    Comincia così la sua carriera da produttore, che varia dalla Tech-House, all’Hip Hop.

    È proprio grazie a quest’ultimo genere che l’artista conosce Sanguefreddo (attualmente Santo). I due da subito si trovano in perfetta sincronia, sia personale che artistica, iniziando a collaborare. Vedendo Santo al microfono, Stone prova a dilettarsi nella scrittura dei testi, ed è proprio il primo a fargli notare di avere una buona capacità nella metrica.

    Così, dalle loro prime collaborazioni, arrivano a registrare negli studi di Massive Arts Studio di Milano, frequentati da molteplici artisti affermati nella scena musicale italiana, per collaborare al loro primissimo joint album, “CRONICO”.

    Fonte: www.laltoparlante.it

  • ALCUNELACUNE: “COOLAGE N.1” è il disco con cui l’artista milanese torna sulle scene musicali

    Navigando sulle “alcune lacune” della vita quei vuoti che sembravano incolmabili ora prendono forma, volume, peso, voce.

    Release album 14 gennaio

    «A chi mi chiede che genere faccio rispondo “coolage”». 

    alcunelacune sceglie di intitolare proprio con questo neologismo il disco con cui si presenta, tornando sulla scena musicale dopo una ricca avventura, con questo progetto totalmente nuovo, che del passato conserva l’esperienza e un gruppo di musicisti eccellenti, capaci di arricchire ogni brano in arrangiamento e colore. 

    Il coolage è un’attitudine più che un genere musicale, una tensione più che una tendenza, un modo più che una moda.

    Il coolage tiene insieme immagini, suoni e parole che arrivano da luoghi, momenti e situazioni differenti. È un modo per mischiare, prendere in prestito, ispirarsi a musiche legate a territori e culture anche lontane. 

    Coolage è un’attrazione per la musica popolare, per una culla che accoglie, una casa che conservi, un linguaggio che permetta di essere compresi. Nasce dal desiderio di “appartenere” ed interpretare a modo proprio qualcosa di condiviso, senza perdersi alla ricerca di soluzioni a tutti i costi “innovative” con l’ausilio di strumenti ormai onnipotenti. E’ la ricerca di sé in altri luoghi, in altri tempi, nell’altrove e nell’altro.

    Coolage non può prescindere dai rapporti, sia di collaborazione che di amicizia, per rendere sempre attuali i “bei tempi” e non doverli archiviare tra le esperienze “del passato”.

    È la volontà di essere ovunque e in qualunque momento, per ritrovare il valore insito in ogni cosa e gustare a pieno il presente e non vivere come turisti che, al termine del viaggio, tornano alla quotidiana routine, guardando con nostalgia le foto delle vacanze destinate ad ingiallire nel tempo. 

    Coolage è un tentativo musivo fatto di mancanze, non di conoscenza. Di tensioni più che di elementi, di persone più che di stili. 

    Per questo COOLAGE N°1, che esce dopo anni di “silenzio” è un insieme non ordinato, non preciso, di elementi che vogliono colmare le lacune. Una tensione esigente, che avvicina le melodie napoletane con i ritmi caraibici, la musica popolare, il blues, la bossanova, nell’impossibile tentativo di colmare i vuoti con la curiosità, l’ascolto, la ricerca e il prezioso aiuto di musicisti e artisti in situazioni, luoghi e momenti diversi.

    TRACK by TRACK 

    Watch out (Andrea Ricci)

    Un brano che si è scritto da solo. Di notte. Mentre Morfeo sta già accogliendo gli assonnati fra le sue braccia i genitori si trasformano in mostri pieni di paure, carcerieri insicuri ed egoisti che costruiscono gabbie dorate per una figlia. Raccomandazioni e protezione, si trasformano in minacce che precludono la possibilità di vivere avventure, il romanticismo, emozioni e sentimenti. Una vera sciagura.

    Il suono che fa (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Spesso le idee fanno fatica a prendere forma e restano lì a infastidire da dentro.

    Per fortuna a volte capita che qualcuno faccia lo sforzo di venire a curiosare tra gli appunti e generosamente si appassiona a una melodia, a un giro armonico, un’atmosfera.

    Così nasce questo brano a quattro mani, una storia che parla della coppia stanca legata al passato, ai ricordi e a sensazioni provate “tempo fa”.

    Dimentica (Andrea Ricci – edizioni La Bionda Music srl)

    Una danza passionale che racconta di un tradimento, scritto vent’anni fa insieme ad altri brani per il disco di una ex, prodotto dai Fratelli La Bionda e colorato oggi di nuove sfumature. Una canzona “antica”, in tutti i sensi. Tra gli amici è una hit.

    Gioco di prestigio (Andrea Ricci)

    «L’amore non conviene». Non importa che la frase sia pronunciata da qualcuno o provenga da una voce interiore, una volta che il pensiero entra in testa alimenta la paura, cresce la diffidenza e l’incapacità di lasciarsi andare. Ma ci sono forze a cui non si può resistere e per quanto incerto, impreparato, pieno di dubbi, non resta che arrendersi a ciò che è più magico di qualunque trucco.

    Ride on (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Ride on è la storia dell’uomo dei forse.

    Manfredi Perrone racconta la storia di un personaggio nato dalla penna di alcunelacune, Maybe Man, che vive una vita in potenza, esiste al condizionale.

    Rosso di sera (Andrea Ricci)

    Il primo pezzo scritto quando dopo aver lasciato i Vallanzaska per tuffarsi in una nuova e personale avventura. Con alle spalle gli ascolti degli album della Mano Negra e Manu Chao come idolo il sogno era di vivere un’esperienza totalizzante come la loro, invece di passare le notti a muovere i primi passi con la chitarra in camera, da solo.

    Lucky clover (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Basta paranoie! Viva il palco, la banda, la festa.

    Le parole sono di Manfredi Perrone che ha dato corpo ad un’idea embrionale di alcunelacune. Una rincorsa lunga una vita all’Amore che sempre nasce e svanisce, con i desideri e le promesse. Una febbre che sale, una pulsazione che accompagna per tutta la vita passata stringendo in mano un quadrifoglio in cui si ripone ogni speranza di afferrare ciò che continua a sfuggire.

    Coltivare (Andrea Ricci)

    Dubbi amletici di un piccolo borghese contemporaneo. Coltivare il proprio orto o andare incontro all’ignoto? Incontrare o fuggire? Gridare o tacere? Trovarsi nell’infinitamente grande o perdersi nell’infinitamente piccolo? Ma è proprio vero che oggi tutto ci è possibile? O invece la storia va avanti e decide per noi e a noi non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo?

    In questa traccia registrata al Mai Tai Studio con Gianluca Mancini si sente la volontà di lasciarsi trasportare per sentirsi liberi.

    Nel disco hanno suonato

    Valentina Colorni – cori

    Gianluca Mancini – tastiere

    Donato Brienza – chitarra

    Stefano Fascioli – basso e contrabbasso

    Lucio Sagone – batteria 

    Marco Bergamaschi – percussioni

    Registrato da Gianluca Mancini presso il Mai Tai studio di Milano

    Autoproduzione

    Release album: 14 gennaio 2021

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    Bandcamp alcunelacune.bandcamp.com

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    BIO 

    Napoletano di nascita, milanese di adozione, vive l’infanzia e la prima adolescenza sentendosi sempre straniero: “un terrone” a Milano e “il milanese” per la famiglia napoletana.

    Dal 1986 al 1998 suona da autodidatta prima la batteria e poi il sax tenore in varie formazioni riuscendo comunque a diplomarsi e a iscriversi alla Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Nel 1994/95 è a Lisbona, dove suona il sax on the road,  comincia a mettere le mani sulla chitarra e a scrivere le prime canzoni. 

    Dal 1996 al 1999 milita nel gruppo ska milanese Vallanzaska collaborando alla scrittura musicale e dei testi nel disco “Cheope”.

    A cavallo tra il XX e il XXI secolo scrive i primi brani per Susanna Colorni, in arte Suso, della quale i fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda producono il primo disco presso il mitico studio Logic di Milano.

    Nel 2003 comincia a lavorare al suo progetto, i Solidamòr.

    Nel 2004 esce il primo disco “Solidamòr” (Akwaba Records – distribuzione Sony). Nel 2005 con gli amici della Saphary De Luxe (l’agenzia di booking della band) è tra i soci fondatori del Circolo Arci Magnolia.

    Nel 2006 con Saphary De Luxe pubblica il secondo album dei  Solidamòr, “One Man Show” (distribuzione Venus).

    Nel 2008 diventa padre per la prima volta. Chiude l’esperienza Solidamòr e lascia il Circolo Magnolia per dedicarsi alla famiglia e riprendere in mano gli studi. 

    Nel 2011 diventa padre la seconda volta.

    Nel 2019 entra in studio (dietro il mixer il suo vecchio socio Vallanzaska Gianluca Mancini).

    Nel 2021 escono due nuovi singoli: “Gioco di prestigio” e “Dimentica”. 

    Fonte: www.laltoparlante.it

  • SANTO E STONE: “Caramelle gommose” è il secondo singolo dei due artisti torinesi che anticipa l’album d’esordio in uscita il 21 gennaio

    I due rapper e la loro crew Vero X Vero escono con un nuovo brano dal sound più morbido, con lo sguardo nostalgico e speranzoso rivolto all’amore autentico

    In radio dal 7 gennaio

    In questo pezzo è l’amore che prevale per tutta la durata della traccia, sembra quasi voler ammorbidire la parte strumentale più rock. Il ritornello si va ad insinuare nella testa dell’ascoltatore proprio secondo l’intento dei due rapper. Le chitarre distorte e la batteria rock dialogano con la struttura e i suoni trap. Ci sono dettagli più pop che mitigano l’unione dei due generi: pianoforti, mellotron, suoni più morbidi.

    La caramella gommosa qui ha due lati della stessa medaglia: può essere data in regalo per dimostrare il proprio amore verso un’altra persona, ma può essere anche un sinonimo di mancanza se la si assume come una pastiglia contro la solitudine. “Caramelle Gommose” vuole creare in chi l’ascolta una sorta di ritorno all’amore, quello autentico, giovane e incontaminato.

    Il brano è il secondo estratto dal disco d’esordio dei due rapper “Cronico”: nell’album rimarcano la cronicità, presente nell’uomo ed in loro stessi, nella ricerca disperata “dell’Essere”, del bisogno di contatto con l’infinito e di risposte che non si possono avere se non dall’Universo; come ad esempio il ruolo che abbiamo al suo interno, il legame che ci lega ad esso ed al tempo, chi siamo davvero, il controllo che abbiamo sul nostro destino e sulle nostre emozioni e ciò che invece è già stabilito ed incontestabile.

    Il disco è frutto di “Vero x Vero”, il progetto ideato da Santo e Stone che nasce durante il primo lockdown, dall’idea di Santo di creare un team con cui intraprendere un percorso artistico ed imprenditoriale, includendo i suoi amici più fidati.

    Stone, in origine produttore e musicista, proprio grazie a questo progetto ha dato inizio alla sua carriera da cantautore.

    Etichetta: Vero x Vero

    Radio date: 7 gennaio 2022

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    SPOTIFY STONE https://spoti.fi/3CZiQ1L 

    BIO SANTO

    Davide Sanfratello, in arte Santo, classe ’98 di Torino. Fin dalle scuole superiori inizia a scrivere e registrare brani influenzato dalle correnti underground rap dell’epoca, tutto questo sotto il nome di Sanguefreddo. Comincia di conseguenza a frequentare il panorama musicale partecipando a contest torinesi insieme ad altri artisti emergenti sfidandosi in Battle Freestyle di svariati generi.

    È proprio nell’ambito musicale che conosce Blow, ai tempi era questo il nome d’arte di Federico Dipasquale, giovane produttore, con cui inizia a frequentarsi, inizialmente con un rapporto b2b strofa-strumentale.

    L’amicizia cresce sempre di più e Santo nota nel produrre una buona dote nella scrittura dei testi, da qui la proposta di un primo feat.

    Proprio all’inizio della pandemia di Covid, i due fanno uscire il primo singolo da indipendenti, intitolato “Eleganza Italiana”, sempre nello stesso anno seguiranno altre uscite come “Vivere al Limite”, “Tra le mani” e “Ti penso”.

    Già dai primi testi si nota il feeling tra i due, che passo dopo passo, prendono sempre più confidenza con penna e microfono, così finiscono per realizzare il loro primo joint album, intitolato “CRONICO”.

    BIO STONE

    Federico Dipasquale, questo è il nome d’arte di Stone, classe ‘97, grazie al padre impara a suonare la batteria fin da piccolo, per poi avvicinarsi alla musica elettronica. Da qui inizierà a suonare in alcuni locali torinesi e a frequentare l’AID (Accademia Italiana Dj’s) dove otterrà un attestato nella sottocategoria di Mix & Mastering.

    Comincia così la sua carriera da produttore, che varia dalla Tech-House, all’Hip Hop.

    È proprio grazie a quest’ultimo genere che l’artista conosce Sanguefreddo (attualmente Santo). I due da subito si trovano in perfetta sincronia, sia personale che artistica, iniziando a collaborare. Vedendo Santo al microfono, Stone prova a dilettarsi nella scrittura dei testi, ed è proprio il primo a fargli notare di avere una buona capacità nella metrica.

    Così, dalle loro prime collaborazioni, arrivano a registrare negli studi di Massive Arts Studio di Milano, frequentati da molteplici artisti affermati nella scena musicale italiana, per collaborare al loro primissimo joint album, “CRONICO”.

  • MELINA “Esiste! è il primo ep della cantautrice composto e arrangiato interamente da lei

    Un manifesto esistenzialista che ha nella voce la sua identità principale

    Release album 7 gennaio

    Il primo EP di Melina è un manifesto esistenzialista. La cantautrice si descrive nella maniera più sincera possibile attraverso il suo principale mezzo di comunicazione: la musica. Ne risulta un dialogo con se stessa, con la società che la circonda, con l’astrazione del tempo.

    Composto ed arrangiato interamente dalla stessa cantautrice, l’EP contiene quattro brani in italiano, ognuno con un proprio mondo sonoro, caratterizzati da un linguaggio sintetico e profondo. In questo piccolo viaggio esistenziale tra i ritmi latin jazz di “Come hai detto?”, i cori di influenze nordiche di “Non sapermi bastare”, lo scat di “Tempo” e i colori di “Essere semplice”, la voce è sicuramente l’elemento caratterizzante. La sovraincisione delle voci crea, infatti, atmosfere insolite ed affascinanti, a volte buffe, in un costante effetto sorpresa. Nonostante le sonorità insolite, il tutto riesce a muoversi all’interno della leggerezza delle armonie di una canzone pop italiana.

    Inoltre, Melina stessa ha realizzato la copertina del disco a mano, facendo un collage con pezzi di giornale tra cui pezzi di quadri di Hilma af Klint.

    «Vivo e alimento la mia musicalità tramite l’improvvisazione, che svolge un ruolo fondamentale nella creazione dei miei brani. Per molto tempo ho vissuto nella mia testa, tra i miei sogni visionari, immaginando un giorno in cui avrei avuto i mezzi per comunicare e condividere attraverso la musica. Da questo il titolo dell’EP “Esiste!”, perchè, “Melina” esiste davvero e non è più solo una visione solitaria. Ho scelto di seguire la voce e di trovare un posto nel mondo che fosse adatto a me: da quando ho fatto questa scelta non ho mai smesso di sentirmi nel posto giusto al momento giusto. Questo EP è il primo piccolo passo concreto verso la realizzazione del desiderio di condividere le mie idee con altri musicisti, qualcosa che mi permette di esistere, a modo mio». Melina

    TRACK BY TRACK

    Come hai detto?

    Canzone dai ritmi latin jazz, è un autoritratto autoironico caratterizzato dalla presenza di molti effetti sorpresa, a sottolineare il bizzarro scontro tra chi racconta e la realtà. Un Inno all’inadeguatezza, all’incomunicabilità ed ai sogni ad occhi aperti. Racconta il disagio di chi vive di una leggerezza non superficiale, di un modo di ascoltare non basato sulle parole ma su ciò che tra le righe e di pancia le situazioni e le persone trasmettono. (Diana Paiva Cruz alla batteria, Sergio Mariotti al basso, Giovanni Ghizzani al pianoforte, Federico Privitera alla tromba, Joele Gerardi al trombone e Matteo Valentini al sax contralto)

    Non sapermi bastare

    In un’atmosfera eterea e sospesa, su un coro leggero e sognante trasportato dal vento, parole che andrebbero urlate vengono sussurrate. Ritratto intimo dello smarrimento e dell’insicurezza, nel finale si apre al cielo in una danza di voci catartica e malinconica per poi dissolversi tornando al punto di partenza. Una nenia da cantare dolcemente a se stessi quando ci si sente privi di direzione, nella vastità di un mondo in cui è molto semplice farsi del male e non sapersi bastare. Brano solista, composto da voci sovraincise e da effetti di tastiera sovrapposti, suonati dalla stessa cantautrice.

    Tempo

    Una piccola parentesi colorata, il ticchettio frenetico di un orologio vocale. Brano più recente e breve dei quattro, composto da un loop di sole voci, racconta la sensazione del tempo che stringe, l’ansia di essere, di fare e di creare. Un modo per esorcizzare la pesantezza del tempo perso, il dolore delle mani scorticate dal troppo aspettare.

    Essere semplice

    Un brano che attraversa molte atmosfere: dal riverbero del ticchettio di un orologio in una stanza vuota fino al canto libero e fiero di un sassofono. Dal punto di vista dell’arrangiamento è il brano più sperimentale dell’EP, pieno di voci sovraincise particolari che spaziano tra dolci melodie, bizzarre risatine compiaciute, fischietti, soffi e scricchiolii. Il ritornello è un mantra da cantare quando si è sopraffatti dall’ideale di perfezione che spesso ci imponiamo: “essere semplice, essere reale, non c’è  niente più da desiderare”. La società e la nostra natura ci portano ad idealizzare noi stessi, ad avere obiettivi irrealistici che ci fanno solo soffrire. Trovare la propria natura sincera è qualcosa che richiede molta energia perché ci porta a fare i conti con tutti gli strati di ego che indossiamo ogni giorno. La semplicità infatti è una cosa molto complessa a differenza di ciò che si potrebbe pensare. Questo brano invita ad andare oltre la voglia di apparire, oltre il giudizio con cui limitiamo il nostro essere, a ricordarci che siamo “unici ed animali”, quindi imperfetti e liberi, semplici e reali. (Con Diana Paiva Cruz alla batteria, Sergio Mariotti al basso e Giovanni Longo al sax contralto)

    Registrato allo studio Spectrum da Roberto Passuti, Mixato e Masterizzato da Filippo Bubbico (Soundvillage Studio Records)

    Autoproduzione

    Release album: 7 gennaio 2022

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    Instagram: https://www.instagram.com/melina_carmenferrante/

    Facebook: https://www.facebook.com/Melina.CarmenFerrante

    BIO 

    Carmen Lina Ferrante alias Melina, nasce nel 1996 a Canosa di Puglia (BT) e vive e studia a Bologna dal 2016. Durante la sua vita si è dedicata a tutte le arti: ha studiato Tip Tap per 3 anni, danza classica e contemporanea per 15 anni, ha partecipato come attrice in vari spettacoli del collettivo teatrale della sua città e disegna. Il filo conduttore della sua vita però è sempre stata la musica, respirata in famiglia grazie ai suoi genitori.

    Cresciuta tra le note dei cantautori italiani e della musica popolare salentina, si è avvicinata allo studio della musica ad 11 anni, prima con il direttore d’orchestra Salvatore Sica, poi con il pianista jazz Pietro Lomuscio e la cantante Floriana Casiero.

    Dopo aver studiato canto moderno, ha scelto di dedicarsi all’improvvisazione vocale con Gianna Montecalvo per poi accedere al conservatorio G.B. Martini di Bologna, dove, con la docente Diana Torto, ha conseguito il Diploma Accademico di I Livello in Canto jazz con lode e menzione d’onore. Parallelamente agli studi accademici ha seguito un percorso individuale di tecnica vocale ma soprattutto di profonda crescita artistica con Albert Hera, specializzato in circlesinging e one man band, con il quale dal 2019 fa parte del gruppo vocale “Real Circle Project”. Con quest’ultimo ha cantato al Moncalieri jazz festival 2019, ha partecipato al convegno “La voce artistica” di Ravenna per la presentazione del microfono a sei dimensioni della Sound6d ed ha preso parte all’opera “Beatrice”, composta e diretta da Roger Treece (arrangiatore di Bobby McFerrin candidato a 3 Grammy Awards) con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Rita Marcotulli, Pino Insegno e Alessia Navarro.

    Durante gli anni ha suonato in duo, trio, quartetto, big band jazz ed orchestra classica, con band pop, soul e funky, per svariati eventi, locali e associazioni, tra cui Binario 69, Guasto Village, Cantina Bentivoglio Bologna jazz festival, Moncalieri jazz festival, Italian Swiss jazz Festival, Bologna Festival, Iuc Concerti alla Sapienza e Ferrara Musica.

    Nel 2021 ha partecipato al concorso nazionale Chicco Bettinardi per nuovi talenti del jazz italiano vincendo il primo premio della sezione cantanti. Sempre nel 2021 ha registrato il suo primo EP di inediti “Esiste!” dando il via al suo progetto solista “Melina”: influenzata dal pop jazz italiano e da artisti come Agnes Obel, Barbatuques e Tune Yards, ricerca una sonorità che sappia esprimere in modo essenziale, originale e profondo la sua introspettività giocosa e colorata.

  • BARDOMAGNO “Hanno ucciso Carlo Magno” è il nuovo singolo che omaggia un classico pop degli anni ‘90 e una delle figure storiche più importanti d’Europa

    Storia e cultura popolare si fondono ancora una volta con il linguaggio tipico della community di Feudalesimo e Libertà

    In radio dal 10 dicembre

    Nonostante siano passati 1200 anni dalla scomparsa di Carlo Magno, l’Imperatore e i suoi insegnamenti permangono nei cuori e nelle orecchie. “Hanno Ucciso Carlo Magno” vuole infatti, rimembrare le gesta degli ultimi giorni del primo sovrano che unì l’Europa sotto un’unica egida, quella del Sacro Romano Impero. Per rendere giustizia al nome di Carlo, i BardoMagno hanno scoperto un antico tomo impolverato su cui un quasi ormai dimenticato musico dal nome di Massimus Spezza Ali, compose una canzone per onorare il vecchio sovrano. 

    Reinterpretando così quella melodia in chiave folk rock/pop, i BardoMagno vogliono far danzare e brindare le genti all’Imperatore oggi così come allora.

    Hanno Ucciso Carlo Magno è stata scritta e composta dalla gorgogliante voce di Valerio Storch (NANOWAR OF Steel), noto Abdul il Bardo e dal ferreo pugno di Feudalesimo e Libertà. Vanta inoltre l’ormai fissa collaborazione del Gran Calippo d’Oriente alias Maurizio Cardullo, al basso/cittern/cornamuse, e di Fra’ Casso da Montalcino ovvero Edoardo Sala, entrambi ex folkstone, alle funamboliche percussioni e ritmiche. Il tutto musicato appositamente per immergersi nella nuova modernità medievale Made in Aquisgrana.

    Feudalesimo e Libertà è la community nata su Facebook quasi dieci anni fa e giunta a contare più di 700 mila followers. Nei fatti la più grande community sul Medioevo d’Italia. 

    Con un taglio sempre ironico la pagina rilegge accadimenti della vita quotidiana in chiave medievale e da questo progetto nel 2019 è nato BardoMagno, la band della community, ma sarebbe il caso di dire «gli istrionici menestrelli de lo Imperatore». 

    «Che fine ha fatto Carlo Magno? Nessuno tra lo volgo lo sa. V’è chi narra che a farlo fuori sian stati i Sassoni. V’è invece, chi narra sia stato qualche venditore di vin brulè vendocatosi per qualche sgarro». 

    Etichetta: Feudalesimo e libertà Records

    Radio date: 10 dicembre 2021

    Apparizioni televisive e collaborazioni:

    ITALIA’S GOT TALENT

    CERVEZA E LATIFONDO con MINIMAD e DON ALEMANNO

    LINK SOCIAL 

    SPOTIFY http://bit.ly/BardoMagnoSpotyBio 

    YOUTUBE http://bit.ly/BardoMagnoYouTubeBio 

    FACEBOOK https://www.facebook.com/BardoMagnoBand/ 

    Chi è BardoMagno

    BardoMagno è il progetto musicale di Feudalesimo e Libertà, una community nata su Facebook nel dicembre 2012 che conta ad oggi più di 700 mila followers, raccogliendo gran parte degli appassionati di storia, videogames e fumetto, può essere considerata la più grande community sul medioevo d’Italia.

    “Servendo et seguitando” gli ideali del sistema feudale, BardoMagno è la diretta espressione della voce de “Lo Imperatore” fatta in musica, cosicché “financo lo più analfabeta delli villici possa istruirsi via auricolae allo soave et rassicurante pugno di ferro imperiale”.

    Ad aprile del 2019 è uscito il loro album di debutto “VOL. I”, in collaborazione con la Black Dingo production che trasla in chiave satirica i più noti brani della tradizione musicale italiana oltre a proprie composizioni. La loro opera prima è un concentrato di musica folk rock dai testi in neo-medievale.

    Chi è Feudalesimo e Libertà

    La community di Feudalesimo e Libertà nata su Facebook in occasione delle elezioni politiche del 2012. Feudalesimo e Libertà ha fin da subito avuto grande successo per aver introdotto un nuovo modo di fare satira e umorismo sul web: fingersi un finto partito politico che proponeva soluzioni feudali – spesso contradditorie e volutamente enfatizzate – a problematiche odierne. Un grande gioco di ruolo nel quale i “sodali” di FEL vengono quotidianamente coinvolti grazie all’utilizzo dell’ormai tipico linguaggio “neo-volgare”, e all’universo dove i cliché tipici del “Medioevo” vengono valorizzati per evidenziare gli eccessi e le incongruenze politiche o di costume dei nostri tempi.

    Feudalesimo e Libertà può vantare un pubblico particolarmente affiatato e affezionato al brand, tanto da consentire di vincere per due anni consecutivi (2016 e 2017) il premio per la Miglior Community e come Miglior Pagina Facebook (2013) ai Macchianera Awards, gli “Oscar della Rete” italiani. Feudalesimo e Libertà è presente anche su Instagram e Twitter, raccogliendo altre decine di migliaia di seguaci.

    Fuori dai social, FEL raccoglie una larga platea di affezionati che partecipa alle attività lungo tutto il territorio italiano: dal raduno di FEL a Milano, all’Etna Comics di Catania, passando per Padova, Bologna, Lucca, Napoli e diverse città in cui vengono proposte festival del gioco e del fumetto.

    FACEBOOK https://www.facebook.com/feudalesimoeliberta/

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/feudalesimoeliberta/

    WEBSITE https://www.feudalesimoeliberta.com/

  • SOUNDELIRIO “Mostralgìa” è l’album d’esordio del duo rock

    Un neologismo originale come titolo del primo lavoro discografico dei due marchigiani.

    Album release 26 novembre 

    «E dal petto è uscito Mostralgìa neologismo. Una combinazione. Monstrum, dal latino, prodigio, fatto o fenomeno portentoso, eccezionale, in senso sia positivo sia negativo, e riferito anche a persona che riveli qualità, buone o cattive, oltrepassanti i limiti della normalità. Algìa, dal greco, dolore localizzato. Il dolore del mostro. È un dolore terribilmente autentico. 

    L’album, anche se non può definirsi un concept, è un’antologia di mostri. Mostri nel senso di personaggi oltre la normalità. Per vita, destino, karma, sensibilità, capacità di reggere (o non reggere) il dolore. Mostri per lo più sofferenti. Perché la loro diversità deve fare i conti con la vita. Quando un mostro è colpito dalla vita, il suo dolore produce poesia. Non vaga nell’odio, nella commiserazione, nel rimpianto. Ma trascende. Deve farlo. Ha bisogno di un suono e di una voce, per farlo. L’album ha dato voce al dolore poetico e rabbioso del mostro. Di mostri. Mostri tra loro diversi ma uniti dalla fede in un suono. Un particolare suono. Il denso drumming & bass compone le ossa del mostro. Le distorsioni ne sono i muscoli. Le chitarre clean ed acustiche gli fanno da pelle. Voce e parole l’anima ed il cuore. L’urlo inizia durissimo.» Soundelirio

    Soundelirio è un duo. Un progetto insieme recentissimo e antichissimo. Il risultato della fusione di due anime in rock, Francesco Quinto e Alessandro Tacchini, ognuna col suo bagaglio di suggestioni e motivazioni. All’incontro dei due, bastano poche parole, un testo tirato fuori per caso, una birra insieme. Il primo album è già tutto dentro di loro e viene fuori in pochissimi mesi. Fuori impervia la pandemia. È così che nasce “Mostralgìa”.

    TRACK BY TRACK

    Goodbye Mr. Grey – Una cavalcata nell’abisso. Mr. Grey è l’ostacolo. Il signore delle porte. Le porte dell’evoluzione, della pace del cuore.

    Ridi come se non fossi qui – Si rivolge alla vita, antropomorfizzata. Alla natura indifferente.

    Madeleine – La protagonista è una donna con una  maschera, apparentemente. Bianco e nero. Amore e odio.

    Nato nella V stagione – È dedicato ai diversi, in corpo, mente, anima. Quelli che arrivano su questa terra e portano con loro una fiamma.

    Charlie 2.0 – Charlie è stato a Hiroshima.  Dalla vita, nonostante tutto, non si è fatto ancora addomesticare. 

    Blind Dog – Un uomo nato per svanire; per lui sarebbe una liberazione. Ha attraversato tutto e gli sono rimasti residui di vita dai quali vuole redenzione.

    La pioggia sopra Yago – Una confessione. Il dolore rende le persone quelle che sono. 

    L’uomo invisibile – Il manifesto dell’album. Il mostro si è reso fantasma. L’uomo invisibile è andato di là, trascende la vita ed ha un messaggio. Che lui ci porti indietro le istruzioni.

    Morte di una rockstar – Una camera d’albergo, un grido.

    Storia di A – La consapevolezza, per acquisirla, occorrono più vite. “A” tornerà e cercherà di fare meglio

    Oggetti smarriti – Una carrellata di figure e personaggi al limite che si raccontano, talvolta con rabbia, nostalgia e rimpianto.

    Ode all’anomalia – Tutto è per loro;  per i mostri, i diversi, “i sogni strani del mattino”. Per le loro lacrime.

    Etichetta: BOLESKINE HOUSE RECORDS

    Edizioni:  UDEDI MUSICA E CULTURA

    Album release: 26 novembre 2021

    Contatti e social

    Facebook: https://m.facebook.com/soundelirio/

    Instagram:https://instagram.com/soundelirio?utm_medium=copy_link

    BIO

    Francesco Quinto, classe 1974, professione avvocato, diplomato in cinematografia, ha parecchie passioni (dalla fisica quantistica allo spiritualismo). Inizia da giovanissimo a scrivere poesie. Poi incontra la chitarra. I primi gruppi rock sono esperimenti in ambito locale, con la collaborazione di musicisti metal (Sebastiano Massetti, Centurion). Qualche brano composto per artisti ascolani. Alla guida degli Ash, tra il 1990 ed il 1992, propone i propri brani in svariati live. Gli Ash fanno da spalla ai Diaframma e a Freak Antoni. 

    Nel 2019 l’incontro con Alessandro Tacchini. La voce e l’anima perfetta per il “supersuono”. Fondano i Soundelirio. Incidono il primo disco (“Mostralgìa”, 12 brani, testi e musica di Francesco) in studio (Baia dei Porci, Nereto) tra ottobre 2020 ed aprile 2021.

    Alessandro Tacchini, classe 1978,  nasce ad Ascoli Piceno,  affascinato dagli strumenti musicali all’età di 10 anni si avvicina alla chitarra elettrica e come autodidatta ne apprende i primi rudimenti per poi perfezionare tecnica e studio presso la scuola di musica Suonoergosum di Ascoli Piceno. Nel 1994, con un gruppo di amici,  fonda la sua prima cover band. Dal 2004 fa parte di diverse band. Nel 2017 con i 4Luppoli pubblica l’ep FADE costituito da 7 inediti in lingua inglese per i quali è autore dei testi. Nel 2019 sposa il progetto Soundelirio e la realizzazione dell’album “Mostralgìa” per il quale ha registrato voce principale e cori. 

  • LAURA B “Elisa” è l’esordio da solista della cantautrice bresciana con un singolo che parla di femminicidio

    Un brano toccante che attraverso sonorità electro pop e una storia raccontata per immagini, parla dell’ennesima donna vittima di violenza.

    in radio dal 19 novembre

    Elisa racconta una storia di donna che vede protagoniste tante donne. 

    Elisa è una donna con un sogno, un’aspirazione, un’aspettativa legata alla coppia, alla famiglia, al futuro. Elisa capisce che la relazione è minata dal comportamento violento del compagno, ma preferisce sorvolare. E alla fine il luogo sacro dove doveva iniziare la sua vita e il suo futuro diventa la sua fine e il suo eterno.

    Spesso si intende un comportamento violento o sbagliato (come una gelosia morbosa) un comportamento legato alla passione dell’amore stesso. Spesso questa interpretazione può creare situazioni violente, a volte senza ritorno. 

    «Il rap contenuto nel brano vuole essere un messaggio di sostegno e solidarietà nei confronti delle donne che continuano a subire violenze, non solo fisiche, ma anche verbali, nella vita privata, nei luoghi di lavoro e di socialità. Elisa diventa l’ennesima martire.  Una martire che concede troppa fiducia, disponibilità a suo discapito.» Laura B  

    Autoproduzione

    Radio date: 19 novembre 2021

    Contatti e social 

    Facebook: https://www.facebook.com/laurabblu 

    Instagram: @laura_b_blu

    Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCLuAjXGPoszEia7BDCMPy5w 

    BIO

    Laura B è una cantante e autrice di brani inediti italiani e stranieri.

    Inizia a calcare i palchi all’età di 17 anni in teatro, esibendosi per alcune compagnie teatrali e prendendo parte alla tournée del musical “Chiuso per western”, vincitore del premio FITA Italia. Proprio in teatro, grazie ad un regista che le propone un pezzo di Janis Joplin (Little Girl Blue) come leitmotiv di un suo personaggio, si avvicina alla musica e al canto. 

    Comincia l’attività musicale nel 2009 cantando cover in alcune formazioni acustiche ed elettriche in stile black: blues, jazz, soul e rock blues, collaborando tra gli altri con Lalla Francia, Lucio Bardi (chitarrista di Francesco De Gregori), Luciano Ninzatti (turnista di Loredana Bertè).

    Nel 2016 incide il suo primo album come cantante leader e autrice di brani in inglese: “Pop hurt” con il gruppo Lemon Squeezers, distribuito dalla Maninalto! Records, con un susseguirsi di numerosi live tra cui: Bum Bum Festival in apertura a Ruggero de I Timidi; Radio Onda D’Urto; Sun Valley Festival in apertura a Giuliano Palma; Carroponte in apertura ai Vallanzaska. Il progetto riscuote un discreto successo e numerose recensioni positive. Nel frattempo si diploma ai Civici Corsi di Jazz di Milano in Canto Jazz.

    Nel 2019 partecipa come solista con brani inediti al concorso Sanremo Rock, esibendosi al Teatro Ariston di Sanremo e vincendo il premio ET Team.

    Oltre al suo progetto di inediti in italiano, è impegnata in alcuni progetti che valorizzano il talento al femminile. Con il suono inedito del trio Soundscapes, in collaborazione con il bassista Alberto Viganò e il polistrumentista Nicola Gallo, racconta storie di donne, cantautrici, interpreti e autrici nel progetto “Scia”, pubblicato anche nell’omonimo disco dal vivo (2021), e nel progetto “Voglio sentirmi Mia: donne ribelli”, che parte dal repertorio delle sorelle Bertè e racconta storie ribelli e donne ribelli nella musica italiana. Ribelli o rivoluzionarie? Ribelli o donne autentiche?

    Con il progetto Women in Woodstock, accompagnata da Manuela Di Gennaro (Mama’s Anthem, Rootical Foundation) e Valentina Benaglia (La Malaleche, Shame & Skandal), porta sul palco le donne che hanno partecipato al festival (che scelse solo cinque progetti di e con donne per tre giorni di musica). È in preparazione uno spettacolo teatrale, con la regista Laura Casati, che mette in relazione Janis Joplin, Grace Slick e Joan Baez con le artiste del giorno d’oggi: uno spettacolo ironico e di denuncia. Le artiste stesse, con le loro testimonianze, collaboreranno alla scrittura dello spettacolo.

    Da tre anni è impegnata nel direttivo del gruppo Arcichedonne di Rho che promuove iniziative sulla condizione femminile.

  • RICCARDO FAVALE “Parole” è il nuovo progetto solista del cantautore romano che racconta un destino avverso

    Un brano che nasce dalla necessità di raccontare, da uno sfogo urlato contro un destino non facile da accettare. 

    In radio dal 26 novembre

    «Il brano parole nasce in un momento molto delicato della mia vita. Uno di quei momenti in cui gira tutto storto e a un certo punto ti succede qualcosa che ti cambia la vita per sempre, così ho usato l’unico modo che conosco per raccontare ciò che stava succedendo,  incanalando  la mia rabbia in musica». Riccardo Favale

    In “Parole” l’immagine è quella di un incontro personale con Dio, sotto forma di sfogo personale, in cerca di una spiegazione. La domanda è di quelle emblematiche: «Ognuno di noi ha veramente un percorso prestabilito da percorrere fino alla fine?»

    L’arrangiamento accoglie delle atmosfere dance iniziali per poi arrivare a sonorità rock pop con chitarre elettriche come tappeto.

    Etichetta: VISORYRECORDS

    Radiodate: 26 novembre 2021

    Contatti e social

    Instagram https://www.instagram.com/riccardo_favale_official/

    Facebook https://www.facebook.com/RiccardoFavaleOfficial

    Youtube https://youtube.com/channel/UCKbxU1ljoNA7iThowxQpUeA

    BIO

    Riccardo a Favale nasce il 13 gennaio 1975. Cantautore, arrangiatore e produttore, cresciuto a Genzano di Roma, paesino della provincia, inizia a suonare all’età di 14 anni studiando il basso e, nel frattempo, comincia a scrivere le prime canzoni, influenzato da gruppi come Police, The beatles, Led Zeppelin. 

    Nel 2000 forma una band con il fratello e incide un album dal titolo “Dogana” con 12 brani inediti, che riscuote successo nel pubblico e negli addetti ai lavori.

    Nel 2001 partecipa al contest Romano “Roma Caput Music” organizzato dalla casa discografica Creazioni Musicali aggiudicandosi il primo posto nella categoria inediti.

    Il 2015 è l’anno di un nuovo progetto, questa volta come solista, durante il quale lavora a moltissimi brani scritti e arrangiati completamente da lui, collabora con molti artisti sia live che in studio.

    Nel 2018 apre lo studio di registrazione NanoRecordingStudio dove lavora come fonico arrangiatore sia ai suoi brani che a quelli degli altri. Nello stesso anno forma una cover band del grande Rino Gaetano con cui è tuttora impegnato in concerti nei locali e nelle piazze.

    Il 2020 è l’anno del debutto solista: incide finalmente una serie di brani e ne invia uno al direttore artistico Mario Greco che, ascoltandolo insieme al produttore paroliere e compositore Francesco Ciccotti lo seleziona come finalista 2021 di “Imperia sotto le stelle” aggiudicandosi poi il terzo posto nella categoria inediti.

    Attualmente sta lavorando al suo primo album da solista.

  • GISELLA COZZO feat. TACHIPIERINA “Dancing Queen” è il nuovo singolo: l’iconico brano degli Abba in una inedita Christmas version

    “La regina degli spot” italo-australiana insieme alla regina delle Drag Queen nel video dell’originale cover

    Radiodate 26 novembre

    Venerdì 26 novembre esce su tutte le piattaforme digitali Dancing Queen il nuovo singolo (distribuito da The Orchard, Sony Music) di Gisella Cozzo, cantautrice e producer italo-australiana, featuring TachiPierina Drag Queen, accompagnato da uno scintillante video: due regine da due mondi diversi, ma unite in musica per cantare il Natale.

    Si conoscono in una diretta live Gisella e TachiPierina ed è subito scoccata una forte intesa artistica. Gisella conosceva già questa arte delle drag queen molto famosa all’estero: da qui l’idea di collaborare insieme per meglio farla conoscere al pubblico italiano.

    Il brano Dancing Queen sembrava perfetto per tracciare una linea simbolica senza barriere tra la “Regina degli Spot”, come è stata soprannominata Gisella, e la regina delle Drag queens, appunto TachiPierina, capace di unire arte ed ironia in un mix unico e divertente.

    Ed è parso naturale consacrare il brano attraverso il video nel tempio naturale dell’arte, ossia il teatro. In sostanza raccontare una forma d’arte come “arte nell’arte”.

    La scelta della location per il video è ricaduta su un piccolo teatro di Piacenza, il Teatro San Matteo. Questo luogo ha fatto da preziosa cornice rendendo ancora più magica la coreografia natalizia appositamente realizzata per il music video.

    Nel cast del clip troviamo il presentatore Paky Arcella e quattro talentuose drag queen, Raja, Mary Maison, Zia Assunta e Carla Stracci, che ballano insieme a Gisella e TachiPierina uniti in una gioiosa performance teatrale. 

    CREDITI VIDEO

    Video production & editing : 2 FG BROS

    Direction: 2 FG BROS & Gisella Cozzo

    Produced by Mamigi Publishing & Arse Spettacoli

    Original Idea by Gisella Cozzo & TachiPierina

    LINK SOCIAL

    Gisella Cozzo

    Instagram: https://www.instagram.com/gisellacozzoofficial/ 

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    Twitter: https://twitter.com/Gisellacozzo

    Canale YouTube: https://www.youtube.com/user/GisellaCozzo

    Sito: https://gisellacozzo.com/

    TachiPierina

    Instagram: https://www.instagram.com/tachipierina/

    Facebook https://www.facebook.com/tachipierina 

    BIO

    Gisella Cozzo nasce da genitori Italiani, in Australia, nella città cosmopolita di Melbourne. Studia canto e recitazione dall’età di nove anni e si diploma alla St Aloysius College, in Arte Drammatica. In Australia, a sedici anni, vince il talent show televisivo più importante, Young Talent Time. Ben presto inizia la sua carriera come “support artist” girando l’Australia, aprendo i concerti di artisti australiani e italiani, come Eros Ramazzotti, Marcella Bella, Fiordaliso, Pupo, I Ricchi e Poveri, Toto Cutugno, Riccardo Fogli, i Pooh, e tanti altri. A Londra, continua gli studi artistici e si perfeziona poi in Italia, diplomandosi in teoria e solfeggio al conservatorio di Milano.

    A Milano, la sua carriera artistica decolla: Gisella pubblica i primi dischi in inglese per il mondo pop/dance con alcuni brani prodotti dai Fratelli La Bionda e Silvio Amato. Registra per la Time, Emi, Sony Music. Scrive e interpreta colonne sonore per la TV, Fiction e Cinema Italiano e Internazionale con grandi musicisti e compositori. Collabora con diversi artisti quali Jovanotti, Anna Oxa, Dionne Warwick, Kylie Minogue, Albano, Laura Pausini e tanti altri ancora. Collabora con Laura Pausini, alla stesura  di Good Morning Happiness per I Neri Per Caso e lo inserisce anche in una veste insolita, bilingue, nel suo album Double.

    In Italia, Gisella è conosciuta soprattutto per gli innumerevoli spot ai quali ha dato la voce e che spesso ha scritto lei stessa. Spot come Ciobar , Levissima, Rio Casa Mia, Poste Italiane, Coca Cola, Fiat, Levi’s (Dockers) che l’hanno consacrata  “Regina degli Spot”. Tra tutte, la più celebre, è il suo intramontabile tormentone estivo, Joy, I Feel Good I Feel Fine, colonna sonora della Coppa del Nonno e di tante estati italiane, andato in onda per oltre vent’anni. Di recente, Gisella ha pubblicato il suo ottavo album Double, un disco bilingue e un omaggio alla musica italiana, presentato anche in Australia.

    Gisella è spesso ideatrice di progetti musicali per il sociale e associazioni benefiche, quali Hope Onlus, per la quale si è esibita in concerto a sostegno dei bambini coinvolti nel terremoto di San Severino Marche, ha partecipato all’album Xmas Friends 4 Haiti con tanti artisti, ha inciso  il singolo natalizio Santa Claus is Coming to Town in collaborazione dei SanPa Singers, il coro della Comunità di San Patrignano e tanti altri. 

    2017: esce il singolo Santa Claus is Coming to Town Gisella Cozzo & the SanPa Singers cantano il Natale 2017. Un singolo natalizio prodotto e ideato da Gisella con il coro di San Patrignano. Il nuovo brano Santa Claus is Coming to Town è disponibile ora su digital download.

    2018: partecipa alla trasmissione televisiva The Voice of Italy cantando il suo cavallo di battaglia e spot TV della Coppa del Nonno, Joy, I feel good, I feel fine.

    2018: Mosca, (Russia) 24 maggio-3 giugno: Art-football Festival- Festival di Musica e Calcio Gisella dove è ‘special guest’ per la Nazionale Artisti TV, rappresentando l’Italia.

    2018: è autrice di tutti i testi in inglese per la TV dei ragazzi, nella serie Miracle Tunes in onda su Boing Carton Network e molti altri networks.

    2019: pubblica This Is It il nuovo singolo. Prodotto e registrato a Melbourne da Phil Threlfall e la stessa Gisella, il brano è accompagnato da un video girato dal regista australiano, Bencu. Pubblicato da Mamigi Publishing.

    2020: nel mese di maggio, esce Grazie Milano, in pieno lockdown. Un inno alla vita e alla città Milano che l’ha adottata artisticamente, regalandole tante emozioni e conferme.

    2020: a dicembre è ideatrice di un progetto per la Croce rossa Italiana (comitato di San Donato Milanese) dove gira un breve video per ringraziare i volontari per il servizio svolto, non solo nell’emergenza, ma sempre.

    2021: il 25 giugno esce il nuovo inedito, Feel Love distribuito da The Orchard, Sony Music in tutti i digital store mondiali. Feel Love, un brano pop e funky, una nuova sfida e un cambiamento importante ed essenziale, per un’artista camaleontica e spumeggiante.

  • RÆSTAVINVE “Verdiana” è il nuovo singolo dalle sonorità dream pop estratto dall’album Biancalancia del duo pugliese

    Una suite notturna che racconta del “secondo appuntamento”, quello in cui ci si conosce meglio, attraverso sonorità dream pop.

    In radio dal 26 novembre

    Atmosfere slowcore, ma con un’anima inequivocabilmente italiana, questa è una canzone-racconto. Si descrive e si celebra un incontro, quello che normalmente è un “secondo appuntamento”, dove ci si conosce meglio, ci si conferma, ci si esplora reciprocamente: quello che ci fa fantasticare di più. 

    La ritmica è affidata a Ivo Parlati, le chitarre ipnotiche a Maurizio Loffredo.

    Il singolo è estratto dall’album d’esordio dei RæstaVinvE , Biancalancia, che porta il nome di una giovane donna, che negli anni neri del basso Medioevo, faceva capitolare sotto le pene dell’amore l’Imperatore Federico II di Svevia. Come Cleopatra, un altro esempio di donna emancipata e forte nella volontà di autodeterminazione. È a queste donne che è rivolto e dedicato l’album dei RæstaVinvE.

    I due cantautori mescolano in questo disco i loro suoni, le loro suggestioni, in una battaglia di colori senza sconti, sotto l’attenta supervisione di Maurizio Loffredo, presso Gli Artigiani Studio. Per rendere davvero sincera l’intera poetica, i due autori hanno operato in un territorio che va dal pop italiano dalle sfumature, più internazionali, elettroniche, rock o world, attingendo quindi al loro personale background musicale.  

    DICONO DI “BIANCALANCIA”

    «”Biancalancia” porta in scena un “nuovo” modo di pensare all’indie-pop senza avere la presunzione della novità ma il coraggio e la forza di una bellissima personalità inedita» RaroPiù

    «“Biancalancia” è un disco da ascoltare e ri-ascoltare perchè ad ogni ascolto regala un’emozione in più.» LowMusic

    «”Biancalancia” è un disco che mette al centro la determinazione e l’emancipazione della donna, contro ogni sorta di retaggio di tipo “medievale”.» MusicLetter

    «“Biancalancia” è un lavoro che mantiene freschezza anche quando lo sguardo è rivolto al passato e che, pur flirtando frequentemente col pop, non ha paura di osare.» MusicMap

    «Trasgressione, rottura delle forme classiche e gusto… difficile compito. Un disco decisamente interessante questo esordio…» Music on Tnt

    Radio date: 26 novembre 2021

    Etichetta: Vinve Multimedia

    Distribuzione: Artist First

    Release album: 21 maggio 2021

    Contatti e social

    Facebook: www.facebook.com/raestaevinve/

    Instagram: @vinvemusic – @raesta 

    Spotify: https://spoti.fi/37xjogf  

    YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC6mDU6hjf2b0sLcw83MZeTA

    VEVO: https://www.youtube.com/channel/UCMKhiBSUYEpiqLcB1KoSUGA

    BIO

    RæstaVinvE è un duo di origini pugliesi composto da Vincenzo Vescera (Vinvè), produttore e cantautore, e Stefano Resta (Ræsta), medico e cantautore polistrumentista. I due debuttano come unica ma biunivoca entità artistica con il progetto discografico di mutuo soccorso “Biancalancia”, pubblicato il 21 maggio 2021. 

    Il loro sound affonda le radici nell’alternative rock (è possibile riconoscere le influenze di alcuni artisti anglosassoni come Radiohead, Elliott Smith, Grizzly Bear), dando uno sguardo alle atmosfere indie più contemporanee e collegandosi anche ad un pop cantautorale italiano più tradizionale. Il 15 maggio 2020 esce il primo singolo estratto, “Non sono nato ieri”. Il 19 giugno arriva in radio il secondo singolo “Senza cuore”, il 9 ottobre è il turno di “Tequila”, per arrivare al singolo “Samurai” in uscita il 18 dicembre 2020. Successivamente, a maggio 2021, esce il featuring con Clio, cantautrice francese, nel singolo “Rien ne va plus”.

    Il progetto del duo è supportato e co-finanziato da Pugliasounds Record 2020/2021, la nuova linea di intervento per sostenere e rilanciare il comparto musicale messa in campo da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato dal Teatro Pubblico Pugliese. “Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021” – “REGIONE PUGLIA FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro”.