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  • “La storia di un minuto”, Accame ci fa ballare con un po’ di Synthwave

    “La storia di un minuto”, Accame ci fa ballare con un po’ di Synthwave

    Accame presenta “La storia di un minuto”, il suo nuovo singolo disponibile dal 8 novembre. Il cantautore ha il talento di sapersi reinventare brano dopo brano. Questa volta parla di amore e lo fa in chiave synth pop.

    La canzone parla dell’incontro casuale tra due persone che si sono volute bene ma che non stanno più insieme. Un incontro inaspettato e fortuito che non lascia neanche il tempo di pensare a cosa dire, solo un breve cenno di saluto e ognuno prosegue per la sua strada, ma nella mente tutto ritorna al passato.

    Con un sound accattivante ed energico, Accame ci porta in questa storia forse breve, ma sicuramente intensa e che lascia il segno.

    La storia di un minuto è un brano tra i primi che ho scritto. Risale ad almeno 10 anni fa ed è stato elaborato in breve tempo come capita spesso alle mie canzoni. Nonostante l’abbia suonata una miriade di volte in chiave acustica, non è mai stata variata sia nella musica quantomeno nel testo.

    Il brano è stato arrangiato in chiave Sinthwave che è un genere che si è sviluppato nella metà degli anni 2000, prendendo ispirazione dalle colonne sonore degli anni 80 e dalla musica per videogiochi.

    È un genere caratterizzato da suoni decisi, ritmi incalzanti ed utilizzo di molta elettronica, insomma una bella scommessa vestire così un brano che ha come origini esclusivamente una chitarra acustica ed uno sfogo personale.

    Da qui allora l’idea di inserire tra la prima e la seconda parte della canzone un breve frame di chitarra distorta, sia per ribadire all’ascoltatore quale fosse la vera natura del brano e anche un po’ per smorzare quell’approccio “Out Run” che si andava delineando con i suoni scelti”, così Accame descrive il proprio brano.

    “La storia di un minuto” ha anche portato il cantautore fino alle finali regionali a Milano del Tour Music Fest.

  • “Echoes of the Future”, il secondo EP dei Wanderlast

    “Echoes of the Future”, il secondo EP dei Wanderlast

    Fuori dal 1 novembre “Echoes of The Future”, il secondo EP dei Wanderlast. Cinque tracce autoprodotte con la collaborazione con Sprunk (Malvax) e il mastering di G. Versari (Muse).

    “Echoes of The Future” riprende da dove la band aveva lasciato nel 2020, ovvero il momento in cui la band spariva con la loro macchina del tempo. Ed eccoli ora in orbita attorno a un pianeta sconosciuto, pronti a dirigersi verso un’astrobiblioteca, che contiene un congegno capace di far viaggiare nel tempo e nello spazio. Con i video dei diversi singoli, la band ci mostra il loro viaggio e le sfide che devono affrontare.

    Le canzoni dell’EP, nate nel corso di questi quattro anni, affrontano temi differenti e personali il tutto in chiave elettropop con un pizzico di indie. Accattivanti e suggestivi, i Wanderlast sanno emozionare e far venir voglia di ballare.

    “In Hysteresis, esploriamo la tensione tra l’inseguimento di una passione e la perdita di sé stessi lungo la strada. Si arriva a un punto in cui ci si rende conto che ogni sogno ha un prezzo, e quando quel prezzo è la tua stessa pelle, inizi a percepire tutto in modo diverso.

    Cherished Memories, il nostro secondo singolo, parla di amore adulto e perdita. L’amore arriva all’improvviso e in un attimo ti trovi coinvolto completamente. È una canzone sull’imparare, crescere insieme e sacrificarsi per costruire un futuro migliore.

    Lineup, il terzo singolo, è nato dopo un viaggio mio e del nostro bassista in Spagna, a Somo. Senza sapere esattamente cosa ci aspettasse, abbiamo imparato dal surf l’importanza di vivere il presente e di connetterci alle nuove energie. Anche il sound è una novità per noi, con l’uso di sample, synth più elaborati e distorti.

    Overdrive è una delle nostre demo più vecchie, scritta durante la pandemia. Mi svegliavo presto ogni mattina e cominciavo a scrivere. Il ritornello è stato uno dei primi elementi a emergere. Il tema principale è la corsa verso le passioni, con un sound che richiama il nostro primo EP.

    Inherit the Wind è quella a cui tengo di più. La demo risale a una notte del 2020, quando io e Francesco (il bassista) ci trovavamo in studio, tra una fetta di salame e un bicchiere di vino rosso. È nato tutto da un giro di basso che ha improvvisato Francesco. Il tema della canzone riflette sul concetto di eredità: abbiamo ereditato il mondo dai nostri genitori e a nostra volta lo lasceremo alle generazioni future. È nostro dovere assicurare che ciò che lasceremo sia migliore di ciò che abbiamo ricevuto“, così Davide descrive l’EP dei Wanderlast.

  • “Vabbè” è il nuovo singolo di Giadì

    “Vabbè” è il nuovo singolo di Giadì

    Dal 29 novembre 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica “Vabbè”, il nuovo singolo di Giadì.

    “Vabbè” è un brano che descrive il contenuto emotivo di una delusione profonda, vissuta a causa di una persona che, inizialmente, sembrava genuinamente affettuosa, ma che si è rivelata egoista e superficiale. La canzone esprime il dolore derivante dall’indifferenza totale di questa persona, che ha ferito profondamente l’artista, nonostante gli anni di relazione e la fiducia riposta. Tuttavia, nonostante il dolore e l’amarezza, la canzone sottolinea anche un senso di liberazione e di resilienza, poiché l’autore è riuscito a superare la ferita. L’idea finale è che, nonostante tutto, il tempo guarisce e, alla fine, “tutto passa”.

    Commenta l’artista a proposito del brano: A volte le persone che sembrano più vicine si rivelano le più distanti. Ho imparato che non sempre chi dice di volerti bene agisce con sincerità. Questa esperienza mi ha ferita, ma anche insegnato a lasciar andare, nonostante la frustrazione. Non posso dire di averla superata totalmente, e spero che queste parole arrivino a chi devono arrivare.”.

    Quello di “Vabbè” è un videoclip essenziale ambientato in un salotto, dove l’artista esprime con malinconia e scocciatura la frustrazione di una situazione difficile da accettare, nonostante il dolore.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/ezWwIlwBe_Q 

    Biografia

    Giada Striano, classe 2006, è una ragazza semplice, frequenta il liceo classico, che non è la sua vocazione perché è una sognatrice, innamorata della musica. Il suo nome d’arte è il modo con cui tutti comunemente e dolcemente si riferiscono a lei. È cresciuta a Scafati in provincia di Salerno, in una famiglia dove si è sempre masticata buona musica. Grazie al papà che suona la chitarra e la mamma che canta, ha affinato la conoscenza dei suoi generi musicali preferiti, quali il pop, il jazz, il soul, l’indie, la musica disco (anni 70/80) particolarmente apprezzata dal papà, fan numero uno della figlia.

    Giadì ha studiato canto per otto anni con una soprano “mozzafiato”, Mariella Bozzaotre, ed un impeccabile musicista, Gianfranco Bozzaotre, che l’hanno cresciuta e che credono in lei, per poi spostarsi in una scuola di canto a Napoli e venir seguita da una talentuosa vocal coach, Monica Fiorillo, che crede molto nel suo potenziale. Nel corso degli anni si avvicina al fascino degli strumenti, arrivando a saper suonare il pianoforte e l’ukulele.

    Giadì non è una ragazza tanto diversa dagli altri, ma certamente complicata da decifrare. I suoi amici, senza i quali non può fare a meno, la definiscono solare, affettuosa, empatica, spontanea, sempre disposta a dare il meglio di sé per lei e gli altri e che, se si potesse, si identificherebbe in una margherita, non a caso il suo fiore preferito. Certamente, tra i parecchi difetti, non si può dire che non sia testarda, a volte pessimista, autocritica, impaziente, che però vengono oscurati dalla sua estroversione e il suo viso sempre sorridente che la contraddistingue. Un altro elemento che non passa inosservato sono i suoi ricci rossi, che raramente vedrete scombinati. Per Giada è importante rendere orgogliose le persone a cui vuole bene, in quanto il loro supporto è fondamentale, in particolare del fratello, che guarda con molta ammirazione.

    Giadì, come tutti coloro che la sostengono, fantastica di condividere il palco con i suoi artisti preferiti e che sono il suo riferimento, quali Fulminacci, Marco Castello, Calcutta, Neffa, Fabio Concato (influenza dei genitori), Stevie Wonder, e altri, a cui aspira e si ispira, come Laufey, Raye, Corinne Bailey Rae, Billie Eilish e tanti altri, senza mai dimenticare quelli con cui è cresciuta, Pino Daniele, Eduardo De Crescenzo, che rimangono inevitabilmente i suoi preferiti.

    “Vabbè” è il nuovo singolo di Giadì disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 29 novembre 2024. 

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  • “Ghost rider” è il nuovo singolo dei Roundeep

    “Ghost rider” è il nuovo singolo dei Roundeep

    Dal 29 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “GHOST RIDER”, il nuovo singolo dei Roundeep disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 22 novembre.

    “Ghost rider” è un brano che si presenta come un’esperienza musicale intensa, che mescola sonorità rock aggressive con testi profondi e inquietanti. Il tema centrale del brano è il viaggio verso l’ignoto, caratterizzato da emozioni di ansia e paura. La figura del “Ghost Rider” è descritta come simbolica: rappresenta il giudizio, la vendetta e la forza inesorabile della giustizia, un’entità che ricorda come le azioni abbiano sempre delle conseguenze. In questo senso, il “Ghost Rider” è un simbolo di un ritorno, come un’onda che rifluisce verso chi l’ha generata, evocando l’idea di karma.

    Il pezzo si presenta anche come un inno di sfida e resa, dove l’inquietudine e la tensione sono protagoniste, conducendo gli ascoltatori in una sorta di “notte senza fine”. Le “stelle rotte” e i “destini segnati” indicano un senso di inevitabilità e oscurità, dove il destino sembra già scritto. Infine, la descrizione suggerisce che questa forza che regola il ritorno delle azioni può essere vista come karma, ma nel contesto del brano viene personificata come “Ghost Rider”, una figura che porta con sé un carico di mistero e di conseguenze inevitabili.

    Spiega la band a proposito del nuovo brano:Con Ghost Rider abbiamo dato sfogo alla nostra anima rock, lasciando fluire sul foglio la rabbia della vita che vestiamo ogni giorno. Il brano è comparso come un fulmine a ciel sereno, e lo abbiamo portato live sul palco di Una Voce Per l’Europa vincendo il Contest, venendo poi invitati come ospiti ufficiale alla serata finale di Sanremo Rock 2024, al Teatro Ariston di Sanremo.”

    Biografia

    I Roundeep sono una band formata da quattro elementi: Davide Lavarini (fondatore e frontman), Matteo Brambilla (chitarra), Gregory Cassani (batteria), Michele Liano (bassista).

    La band vanta numerose esperienze live in Italia e ha partecipato a diversi contest vincendo “Sanremo Rock Lombardia” e “Una Voce per l’Europa” nel 2024.

    I ragazzi non si identificano all’interno di un genere specifico, pertanto hanno deciso di crearne uno che li rispecchiasse al 100%: un rock cantautorale introspettivo, ovvero sonorità pop rock con testi impegnati che parlano di libertà spirituale.

    A ottobre 2024 esce il brano “Canzone nuova” e si esibiscono al Teatro Filodrammatici di Treviglio (Bg).

    “Ghost rider” è il nuovo singolo dei Roundeep disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 22 novembre 2024 e in rotazione radiofonica dal 29 novembre.

     

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  • Camp Winter Jazz: a lezione di musica, tra didattica, laboratori  e studio intensivo, dal 3 al 5 gennaio 2025 al CEMM di Bussero (Mi)

    Camp Winter Jazz: a lezione di musica, tra didattica, laboratori e studio intensivo, dal 3 al 5 gennaio 2025 al CEMM di Bussero (Mi)

    Lezioni di tecnica strumentale, musica d’insieme, workshop ma non solo: il CEMM di Bussero organizza tre giorni di studio 
    con alcuni dei più noti jazzisti italiani, da Pietro Tonolo a Dario Deidda, da Massimo Manzi a Walter Donatiello  

    MILANO – C’è tempo fino al 31 dicembre per iscriversi ai Camp Winter Jazz, organizzati come di consueto dal CEMM, scuola di musica tra le più note e prestigiose in Italia, in programma a Bussero, alle porte di Milano, dal 3 al 5 gennaio prossimo: tre giorni di lezioni e di studio aperti a tutti i musicisti, professionisti e amatori, e agli studenti iscritti alle scuole di musica, agli istituti musicali di alta formazione e ai Conservatori.
    Le lezioni, a cura di alcuni dei musicisti più preparati e qualificati della scena nazionale, come il batterista Massimo Manzi, il bassista Dario Deidda, il sassofonista Pietro Tonolo, il chitarrista Walter Donatiello e il pianista Valerio Silvestro, si svolgeranno dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17 nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 gennaio, dalle ore 9.30 alle 12.30 sabato 5 gennaio. I corsi del mattino saranno rivolti allo studio dello strumento e al canto e comprenderanno anche alcuni laboratori. Ogni insegnante si focalizzerà sullo sviluppo di argomenti e aspetti del proprio strumento che generalmente non vengono affrontati durante le ore di lezione curriculare. Le sessioni pomeridiane saranno dedicate, invece, ai gruppi di musica d’insieme (gli studenti verranno suddivisi in gruppi omogenei in base al loro livello di preparazione). Come sempre, inoltre, nelle ore libere il CEMM offrirà agli iscritti la possibilità di usufruire degli spazi della scuola per chi vuole approfondire lo studio o, semplicemente, per suonare insieme agli altri allievi al di fuori delle lezioni. Alla fine dei Camp Winter Jazz, i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza e i crediti formativi.
    Walter Donatiello è il direttore didattico e il fondatore del CEMM, realtà attiva da oltre vent’anni e in continua evoluzione. I dipartimenti della scuola sono strutturati e coordinati da musicisti provenienti da tutta Europa, che amano condividere le proprie esperienze, personali e professionali, e confrontarsi con gli studenti: «I Camp Winter Jazz sono, per così dire, la sessione invernale dei laboratori e dei workshop che ogni estate organizziamo, ormai da molti anni, a Bucine, in provincia di Arezzo, e che sono frequentati da un numero sempre crescente di partecipanti. La nostra offerta formativa coniuga lezioni di tecnica strumentale e di musica d’insieme. Inoltre garantiamo ai nostri iscritti la possibilità di trascorrere intere giornate accanto a grandi professionisti del settore, con lo scopo di favorire la didattica di specializzazione e l’approfondimento di aspetti fondamentali del fare musica quali la composizione, l’improvvisazione e l’interplay. Le giornate di studio intensivo che organizziamo consentono di approfondire argomenti a cui, durante le tradizionali ore di lezione, non viene dedicata la giusta attenzione».
    Il costo d’iscrizione ai Camp Winter Jazz è pari a 350 euro. Maggiori informazioni: www.cemmusica.comsegreteria@cemmusica.com; tel. 0295039675; 3471759854. 
  • “Wah” è il nuovo singolo degli Enzø

    “Wah” è il nuovo singolo degli Enzø

    Da venerdì 29 novembre 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “WAH” (Overdub Recordings), il nuovo singolo degli ENZØ.

    “Wah”, primo singolo estratto dal loro prossimo album full-length “Noisy Ass Makes You Smile”, in uscita a dicembre 2024, è una critica feroce, ma carica di ironia, contro la disumanizzazione della vita moderna. Con un testo che sembra una lista sarcastica di obiettivi di vita, il pezzo mette a nudo tutte le “priorità” che la società ci impone: distruggere, consumare, fare la guerra e, naturalmente, pagare le bollette perché tutti hanno bisogno di Wi-Fi. Il ritornello “WAH” diventa un grido di battaglia, ma anche una risata amara di fronte al vuoto esistenziale fatto di lavoro senza fine, dipendenze e solitudine. Tra castrazione delle ambizioni e alienazione del libero arbitrio, la canzone invita a riflettere – o forse semplicemente a sghignazzare pazzamente – sul significato di una vita ridotta a un ciclo di vizi, obblighi e speranze spezzate.

    Spiega la band a proposito del brano: “Noi tutti siamo qui, su questa palla rotante che viaggia a 107.000 km/h da miliardi di anni, siamo meno di un granello di sabbia nel deserto dell’eternità, e la cosa migliore che riusciamo a fare è scannarci, umiliarci e alienarci per i soldi. Siamo l’unica specie che paga per esistere. Noi siamo qui, certo, ma forse è immeritato”.

    Il videoclip di WAH è caratterizzato da riprese dal vivo realizzate con uno smartphone, illustrazioni animate di Maria Caruso e video stock, creando un look fresco e coinvolgente. Le inquadrature ravvicinate, con primi piani dei volti, trasmettono una sensazione di spontaneità. Gli elementi animati, dai colori vivaci e dalle immagini oniriche, sono sincronizzati al ritmo della musica, mantenendo un’energia dinamica e avvolgente. L’editing, rapido e incisivo, segue il ritmo del brano, con transizioni fluide tra le scene e sovrapposizioni che legano insieme le animazioni e le immagini reali. Le illustrazioni si integrano armoniosamente con le riprese attraverso l’uso di maschere e modalità di fusione, creando un effetto “misto” dove realtà e grafica si incontrano. Gli effetti visivi, come il color grading, contribuiscono a mantenere una palette armoniosa, mentre glitch e zoom intensificano l’energia, rendendo il video coeso e accattivante. Questo mix di elementi visivi conferisce al video un’energia unica e originale, mantenendo alta l’attenzione dall’inizio alla fine.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=VAXOhu6AmiI

     

    Biografia

    Immagina un asino spaziale, figlio di un signore della guerra alieno e di un’asina del Taburno, che passa la sua vita a raccogliere storie di miseria e nichilismo. Poi, buttato giù da anni di insulti cosmici e scherni terrestri, decide di ispirare la creazione di una band. Ecco come nascono gli Enzø nel 2020, una creatura a metà tra un esperimento mal riuscito e un atto di resistenza sonora.

    L’asino pazzo sceglie per la band due amici, Romano Monero e Danilo “Damage” Peccerella, che avevano deciso già da tempo di affogare le loro speranze nel rumore. Con un basso così distorto che sembra un cantiere con una crisi esistenziale e una batteria che picchia come se volesse spaccare il pianeta a metà, gli Enzø si dedicano a produrre quella che si ostinano a chiamare “musica”. La loro missione? Quella di farti rivalutare l’idea della fine del mondo come un’opzione tutto sommato accettabile.

    Dopo due EP che celebrano il nichilismo sonoro, 4 Stories About Sadness, Anarchy And Fucking Morons (2022) e People Suck. We Suck. You More (2022), il gruppo ha pubblicato il live split Live & Unease at Mamamu (2023) in collaborazione con The Mushrooms. Ora, i nostri improbabili eroi si preparano a sfondare le orecchie di chiunque con il loro primo album full-length, ‘Noisy Ass Makes You Smile’, previsto per dicembre 2024, quello “smile” nel titolo è chiaramente una presa in giro. Dietro tutto questo delirio c’è sempre lui, Enzø, il loro ciuccio interstellare e musa ispiratrice, una specie di animale totemico che incarna l’assurdità della vita, che, se potesse parlare probabilmente ti direbbe che anche tu fai schifo. Ma hey, almeno non sei morto stanotte!

    “Wah” è il nuovo singolo degli Enzø, pubblicato da Overdub Recordings, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 29 novembre 2024.

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  • “Cristalli” è il nuovo singolo di Sofi

    “Cristalli” è il nuovo singolo di Sofi

    Dal 29 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “Cristalli”, il nuovo singolo di Sofi disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 22 novembre.

    “Cristalli” è una canzone pop che parla di quei ricordi che, anche se a volte scomodi o dolorosi, continuano a riaffiorare nella mente come piccole scintille di luce. Questi ricordi hanno la capacità di illuminare, di far riemergere emozioni o pensieri che magari si preferirebbe non affrontare. Tuttavia, la metafora della “scintilla di luce” suggerisce anche che, nonostante si cerchi di ignorarli o lasciarli nel “buio”, questi ricordi alla fine emergono comunque, portando con sé una sorta di consapevolezza che non si può evitare. In sostanza, la canzone esplora l’idea di come certi ricordi, pur essendo indesiderati, abbiano il potere di riemergere e di influenzare il presente, anche quando si cerca di non farci caso.

    Commenta l’artista a proposito del brano: “Avete presente cosa succede quando un raggio di luce incontra le gocce di un lampadario di cristallo? Si irradia tutta la stanza.” 

    Biografia

    Sofia Cappello, in arte SOFI, è un’artista emergente classe 2001. Si avvicina alla musica da piccolissima, frequenta il corso di pianoforte al conservatorio per 5 anni e si diploma in canto moderno nel 2018 presso il VMS di Milano. Inizia a scrivere canzoni nel 2020 unendo diversi stili musicali, creando un genere tutto suo.

    Nel 2022 presenta 6 brani inediti in occasione del festival “Vietri in Pop” a Vietri sul Mare.

    Nel 2024 arriva in finale al concorso New York Canta

    “Cristalli” è il nuovo singolo di Sofi disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 22 novembre 2024 e in rotazione radiofonica dal 29 novembre. 

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  • “Sette Lune”, il nuovo singolo di Safena

    “Sette Lune”, il nuovo singolo di Safena

    Fuori dal 8 novembre “Sette Lune”, il nuovo singolo di Safena disponibile su tutte le piattaforme digitali. Un brano pop che rispetto ai precedenti ha uno sguardo leggermente più introspettivo.

    “Sette Lune”, prodotto da Delta ma scritto e composto dalla stessa Safena, ha sfumature dark pop che conducono l’ascoltatore verso un viaggio intimo.

    Lo stile della cantautrice le permette di trovare il suo posto tra i grandi della musica italiana moderna. Il brano sa mescolare pop con elettronica con la giusta intensità per far risaltare la sua voce forte e profonda.

    La canzone racconta quanto dei momenti dolorosi siano allo stesso tempo fondamentali per trovare le risposte a molte delle domande che ci poniamo.

    Non si può fuggire da noi stessi, scappare non è mai una soluzione anzi è importante osservare il passato e guardare al futuro per avere la possibilità di integrare luce e ombra”, così Safena descrive il proprio brano.

  • “Cinema”, il nuovo singolo di Nivra

    “Cinema”, il nuovo singolo di Nivra

    Fuori dal 25 ottobre “Cinema”, il nuovo singolo di Nivra. Un brano con sonorità drill che non ha la pretesa di essere street.

    La particolarità di Nivra è proprio quella di distinguersi dagli argomenti canonici del genere, portando al centro una scrittura più poetica ed evocativa tipica dell’artista romano. “Cinema” è un brano dal carattere urban ma che sa parlare a un pubblico ampio, a chi ha voglia di mettersi in gioco senza fermarsi alle apparenze.

    Il brano nasce da un senso di inadeguatezza, causato da una società fittizia e superficiale che si basa sull’ipocrisia dei social e sull’immagine, che conta di più del peso e del contenuto interiore dell’essere umano”, così Nivra descrive il proprio brano.

    “Cinema” è l’inizio di un nuovo percorso che lo porterà al suo primo progetto importante nei prossimi mesi.

    Dopo i primi freestyle e i primi singoli in cui l’artista ha mostrato sia il suo lato hip hop che lo caratterizza ma anche il suo lato pop dimostrando quanto sia versatile.

  • “Sogni che cadono” è il nuovo singolo de LaNobileA feat. Catera Sisters

    “Sogni che cadono” è il nuovo singolo de LaNobileA feat. Catera Sisters

    Dal 29 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “Sogni che cadono”, il nuovo singolo di LaNobileA feat Catera Sisters disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 22 novembre.

     

     

    “Sogni che cadono”è un brano che esplora in modo crudo e diretto le difficoltà, le paure e le sfide quotidiane che le donne affrontano, spesso legate alla violenza e alla paura costante di essere vittime in un mondo che può essere ostile. La frase “Il mondo fuori ha denti affilati e morde” simboleggia la pericolosità del mondo esterno, dove ogni piccola decisione, come scegliere cosa indossare o uscire da sole, può diventare un atto carico di ansia e pericolo. Le domande quotidiane a cui le donne devono rispondere, come se indossare un rossetto o una maglietta, sono viste come scelte che riflettono la loro vulnerabilità in un contesto che può essere minaccioso.

    Il testo denuncia la violenza di genere con un linguaggio forte e senza mezzi termini: parla della violenza come di una realtà “cruda, violenta, sanguinosa, tagliente”, che non può essere edulcorata o minimizzata. La violenza maschile contro le donne viene descritta come un pugno allo stomaco, qualcosa di “schifoso” che ha il potere di distruggere una vita, condizionare le scelte, e persino portare alla morte. Si tratta di un “tema incredibilmente ed erroneamente comune”, cioè una realtà troppo spesso ignorata o minimizzata, ma che invece merita di essere raccontata nella sua crudezza per sensibilizzare e scuotere la coscienza collettiva.

    L’artista si concentra anche sul potere che ogni donna ha di salvarsi, tramite l’amore e il rispetto verso se stessa. La libertà di fare scelte, di vivere senza paura e senza pregiudizi è vista come un obiettivo, ma anche una necessità per poter vivere in modo autentico e sicuro. L’amore per sé stesse è la forza che può superare i limiti imposti dalla società e dai pregiudizi, spingendo ogni donna a diventare la versione migliore di sé stessa.

    Infine, il testo conclude con un messaggio di solidarietà tra donne, dicendo che, nonostante il “buio” e le difficoltà, le donne possono essere forti, leali e unite, “un enorme ombrello d’amore”. Questa immagine simbolica suggerisce che, attraverso l’unione, le donne possono affrontare insieme le difficoltà e proteggersi vicendevolmente dal pericolo e dalla violenza.

    Commenta l’artista a proposito del brano: Scrivo per dare voce e luce al buio che ho dentro. Scrivo per me.

    Scrivo perché penso,,penso troppo e ho la necessità di liberare i miei pensieri. Canto perché mi fa sentire viva, mi fa sentire di avere un posto nel mondo, mi fa sentire vera. Con le Catera Sisters è un’amicizia reale e professionale. Le nostre anime e le nostre intenzioni si incontrano sempre in una dimensione speciale, rara, sincera e unica.”

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/XDfFzdrQjrs?si=Zr7M37k9M54q5PEc

     

     

    Biografia

    Angela Nobile, cantautrice siciliana classe 86, inizia per gioco a cantare all’età di 24 anni con la vocal coach Barbara Catera, oggi anche collega ed amica. Dopo aver iniziato a lavorare sul campo con la sua band, proponendo musica jazz, swing e pop, ha avuto molte esperienze artistiche importanti: The Voice of Italy 2014 su Rai 2, Domenica In 2015 su Rai 1, Festival del Cinema Italiano RAI1 nel 2019 e nel 2021. Diverse le partecipazioni inoltre su Canale 5 nello show di Maria De Filippi “Tu Si Que Vales” nel 2018 e su Rete 4 ospite della brillante Jo Squillo nel 2017. Ha aperto i concerti di J-AX e Fedez nel 2015 e nel 2017 e le date di Mario Biondi nel 2022. Ha pubblicato due album tra il 2020 ed oggi, firmati dalla stessa, dal soprano Lirico Barbara Catera, dal grande autore Lorenzo Vizzini (autore di Mr Rain, Emma, Renato zero, Ornella Vanoni, ecc), dal talentuoso autore e produttore Rory di Benedetto (autore per Mengoni, Tecla Insolia, ecc), da Mario Incudine cantautore siciliano e dal Big Mario Biondi. Attualmente impegnata con il nome d’arte LaNobileA nella promozione del suo ultimo singolo. A febbraio 2024 presso Casa Sanremo vince il 1° posto al Vertical Music Fest promosso dalla Rai con l’inedito “Zagara miele e sale” con il soprano lirico Barbara Catera e il 3° posto con “Fidati di te”, brano che affronta il tema dei disturbi alimentari.

    Attualmente impegnata con l’uscita dell’ultimo singolo “Sogni che cadono” con Barbara e Chiara Catera, entrambe laureate al Conservatorio in Canto Lirico ed entrambe vocal coach e nella messa in scena di uno spettacolo teatrale “Singolare Femminile” in omaggio alle donne che con il loro coraggio e con il loro talento, hanno cambiato le sorti dell’umanità.

    “Sogni che cadono” è il nuovo singolo de LaNobileA feat. Catera Sisters disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale dal 22 novembre 2024 e in rotazione radiofonica dal 29 novembre.

     

     

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