Category: Comunicati stampa

  • Al via il 25 maggio la sesta edizione del festival “Onde musicali sul Lago d’Iseo”: 75 concerti tra classica, lirica, sinfonica, cameristica e antica sulle sponde del Sebino, nelle province di Bergamo e Brescia

    Al via il 25 maggio la sesta edizione del festival “Onde musicali sul Lago d’Iseo”: 75 concerti tra classica, lirica, sinfonica, cameristica e antica sulle sponde del Sebino, nelle province di Bergamo e Brescia

    Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, il festival “Onde musicali sul Lago d’Iseo”, che sulle due sponde del Sebino propone dal 2010 concerti di classica, sinfonica, lirica, cameristica ma non solo, assumerà una dimensione extra-large con un cartellone ricchissimo di appuntamenti: la sesta edizione della rassegna, promossa dall’Accademia Tadini di Lovere (Bg) e organizzata con la collaborazione di Visit Lake Iseo (ente di promozione turistica del Lago d’Iseo) e di tutti i Comuni lacustri e di quelli adiacenti, durerà infatti quasi quattro mesi, dal 25 maggio al 9 settembre, con ben 75 eventi in agenda, quasi tutti a ingresso libero e molti dei quali ospitati in suggestivi siti d’arte e in affascinanti contesti naturalistici.

    Come di consueto, la direzione artistica è del Maestro Claudio Piastra, chitarrista di fama internazionale che, in veste di solista, ha collaborato e collabora con orchestre, direttori e artisti prestigiosi in tutto il mondo. Afferma Piastra: «È per me un grande orgoglio “firmare”, ancora una volta, il cartellone di questo festival, che da sempre dedica una particolare attenzione ai giovani esecutori di talento. L’aggiunta di 25 concerti ai 50 tradizionali ha reso ancor più impegnativa l’organizzazione, ma in questo modo abbiamo avuto la possibilità di aumentare la presenza dei musicisti emergenti. Ogni anno giungono sulla mia scrivania centinaia di proposte, rendendo sempre più arduo il compito di selezionare. Per fortuna, il talento non manca, anzi, il livello dei giovani interpreti è notevole. Anche in questa edizione proseguiranno le collaborazioni con i Concorsi Internazionali, visto che inviteremo una decina di vincitori, e così pure quelle con i Conservatori e le Accademie italiane ed estere. Ospiteremo, infatti, una trentina di giovani, provenienti da diverse nazioni e selezionati dai nostri Conservatori». 

    Saranno solo due i concerti a pagamento della sesta edizione di “Onde musicali”: quello in programma a Villa Lanza di Predore (Bg) sabato 22 luglio (alle ore 19 e in replica alle ore 21) con “Le Mezze Stagioni”, a cura di Cesare Carretta e dei Solisti dell’Orchestra Filarmonica Italiana, e quello che chiuderà la rassegna, sabato 9 settembre (alle ore 16 e in replica alle ore 18.30), in un luogo magico: l’Isola di Loreto, con il Rapsodia Saxophone Quartet (info e prenotazioni su www.visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2023/).

    Spiega Roberto Forcella, presidente della Fondazione Accademia Tadini: «Il festival vuole essere una vetrina per i giovani musicisti emergenti e un veicolo di promozione turistica per il Sebino. Anno dopo anno, stiamo valorizzando i luoghi e i monumenti più prestigiosi del Lago d’Iseo con iniziative culturali all’insegna della qualità. Oltre a fidelizzare un vasto pubblico di appassionati e turisti, il nostro obiettivo è quello di far conoscere le bellezze del nostro territorio a coloro che ancora lo ignorano».

    Ufficialmente “Onde musicali” verrà inaugurato giovedì 1 giugno a Iseo (Bs) con il concerto intitolato “Let it Be…atles”, un singolare omaggio sotto forma di suite ai Fab Four, le cui celeberrime canzoni verranno riproposte e trasfigurate da Giovanni Mareggini (flauto), Massimo Tagliata (pianoforte), Enrico Lazzarini (contrabbasso) e da un quintetto di archi e percussioni. Prima, però, giovedì 25 maggio all’Accademia Carrara di Bergamo e venerdì 26 all’Ateneo di Brescia – Accademia di Scienze, Lettere ed Arti avranno luogo due imperdibili anteprime con il Trio Mirages, formazione composta da Claudia Piga (flauto), Marta Premoli (violoncello) e Morgana Rudan (arpa), con il programma intitolato “Musica su tela, il grande repertorio italiano dal Barocco al Novecento”: in scaletta pagine di Scarlatti (Sonata per Tastiera in Re maggiore K 491; trascrizione a cura di D. Reiter), Vivaldi Largo dal concerto (L’Inverno Op. 8, RV 297), Chopin (Variazioni su La Cenerentola di Gioachino Rossini), Donizetti (Trio per Flauto, Fagotto e Pianoforte in Fa maggiore A 507 – Trascrizione a cura di E. Colard; Larghetto; Allegro), Mascagni (Intermezzo Sinfonico dalla Cavalleria Rusticana) e Respighi (Trittico Botticelliano – Trascrizione a cura di D. Reiter; La Primavera; L’Adorazione dei Magi; La Nascita di Venere).

    Nato nel 2021 presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” di Reggio Emilia, il Trio Mirages ha dato inizio alla propria attività focalizzandosi sul repertorio francese novecentesco e sulla ricchezza e sulla raffinatezza timbrica che lo contraddistinguono, eseguendo musiche di autori quali Debussy, Ravel, Jolivet e Damase. Attualmente questa formazione si sta dedicando ad un ampliamento del proprio repertorio, avvicinandosi ad altri periodi e stili musicali attraverso trascrizioni di grandi pagine della tradizione, con autori quali Vivaldi, Telemann, Franck e Respighi.

    Lo scorso anno il Trio Mirages ha ottenuto il primo premio nell’ambito della categoria di musica da camera del VII Concorso Internazionale “Diapason d’oro” di Pordenone, il terzo premio nella Online International BTHVN Wien Competition, il terzo premio nell’Amadeus International Music Award e, recentemente, il primo premio al Concorso Alberghini.

    Impossibile citare tutti gli appuntamenti della sesta edizione del festival: tra le decine e decine di concerti ricordiamo quello del duo composto da Gian Paolo Guatteri (viola) e Nicola Raffaello Tallone (violoncello) in scena mercoledì 14 giugno a Iseo (Bs); un altro duo, Laro-Laco, in arrivo dall’Accademia Nazionale delle Arti di Tirana-Albania, si esibirà a Predore (Bg) sabato 24 giugno; da segnalare, inoltre, la performance di Gianluca Campi (già vincitore del Campionato del mondo di fisarmonica) sulla motonave storica Capitanio a Lovere (Bg) domenica 2 luglio; il live del quartetto d’archi dell’UmbriaEnsemble giovedì 12 luglio a Marone (Bs); il recital del giovane pianista ucraino Roman Fediurko, vincitore del Bruxelles Competition, sabato 15 luglio a Lovere; infine, il Duo Sconcerto, cioè Matteo Ferrari (flauto) e Andrea Candeli (chitarra) a Solto Collina (Bg), sul sagrato della Chiesa di San Defendente, dove si gode uno dei più bei panorami del lago, sabato 29 luglio.

    Il programma completo del festival è consultabile on line: www.visitlakeiseo.info/eventi/onde-musicali-2023/ 

  • Gilberto e I Complici  dal primo maggio disponibile in digitale l’EP GERUNDIO

    Gilberto e I Complici dal primo maggio disponibile in digitale l’EP GERUNDIO

    Gilberto e I Complici esordiscono, dal 1° maggio sulle piattaforme streaming e in digital download, con l’EP “GERUNDIO” – Edizioni Ars Spoletium (https://lnk.to/gerundio). Il trio si avvale, per l’occasione, della partecipazione di due ospiti, il basso lirico Elia Russo e l’attore Roberto Miggiano. 

    I quattro brani sono:

    SOTTRARSI – Un’introduzione di 50 secondi che è un brano a sé, costituito solo da voci sovraincise, più un testo recitato da Laura, dove chiede di poter “vivere nell’anonimato”, riferendosi alla volontà di sottrarsi dalla logica dei social network, di dover condividere ogni aspetto della propria vita, e proponendo a chi ascolta di “prestarle l’iperuranio”, cioè di cederle la propria attenzione e il proprio mondo delle idee, per poter accogliere quelle delle canzoni che verranno.

    STA CAPITANDO ADESSO – Canzone sul qui ed ora, sul momento presente nel quale la canzone stessa viene ascoltata. Dal tono drammatico e con ritornello strumentale orecchiabile, Laura ci racconta di misteriosi “segnali ammalianti” che scendono dallo spazio e si posano sopra di noi. Questo porta ad un’estasi mistica, descrivendola sugli effetti fisici. È l’effetto ultimo della meditazione trascendentale, descritto con un’iperbole come “abuso di gerundio”, perché il tempo gerundio è quello delle azioni che stanno avvenendo in questo momento, e meditando si è concentrati sul qui ed ora, fino a riuscire a contemplare l’esistenza senza sporcarla coi propri pensieri.

    SORRISO ARCAICO – Brano angelico, dove due persone “gigioneggiano” (cioè si danno delle arie, con eccessiva sicumera) dentro una funivia, mentre le Dolomiti le osservano perplesse. Il cosmo ride dell’antropocentrismo, e del nostro ingabbiarci da soli in società, rendendoci infelici, piegati dalla lotta per sopravvivere. La canzone invita a sintonizzarsi “su migliori eggregore”, cioè su pensieri collettivi diversi, in modo da ritrovare il proprio sorriso “arcaico”.  Il “sorriso arcaico” è quello delle sculture greche antiche.

    Musicalmente, la canzone è composta in due parti: una prima dove l’A è in tonalità maggiore e il B nella relativa minore. Dopodiché, ricomincia invertendo le tonalità di tutti gli accordi, con effetto tragico nella A, e celestiale nella B.

    YOTTABYTE – Narrazione con musica di sottofondo, in cui un avventore entra in un negozio di elettronica, e la commessa gli porge una schedina che conterrebbe l’intera vita dell’avventore. Lo sviluppo è inquietante, fino al colpo di scena finale. Dopo di esso, Laura si rivolge all’ascoltatore, restituendogli “l’iperuranio”, cioè ridandogli il suo mondo delle idee, ora riempite di queste. Invitandolo ora a partire autonomamente con le proprie riflessioni (“ora tocca a te”). Nel momento della visione del contenuto della schedina, Gilberto alle tastiere cita (accelerato) il Preludio del Lohengrin di Wagner.


  • VITTORIO CUCULO QUARTET FEAT. GEGÉ MUNARI – SPECIAL GUEST LUCIA FILACI

    VITTORIO CUCULO QUARTET FEAT. GEGÉ MUNARI – SPECIAL GUEST LUCIA FILACI

    A Napoli, Vittorio Cuculo Quartet Feat. Gegè Munari – Special Guest Lucia Filaci in un tributo a Charlie Parker

    Villa di Donato (Piazza Sant’Eframo Vecchio – Napoli), centro di rara eleganza per eventi culturali, musica dal vivo e teatro, ospiterà il concerto firmato Vittorio Cuculo Quartet Feat. Gegè Munari – Special Guest Lucia Filaci di domenica 14 maggio alle 21:00. Insieme al giovane e talentuoso sassofonista Vittorio Cuculo, due brillanti musicisti della scena jazzistica nazionale come Danilo Blaiotta (pianoforte) ed Enrico Mianulli (contrabbasso), il Featuring di un’autentica istituzione del jazz italiano ed europeo del calibro di Gegè Munari (batteria) e la Special Guest Lucia Filaci (voce), sopraffina cantante e compositrice. Il repertorio del concerto sarà dedicato a una figura iconica della storia del jazz, uno fra i più influenti e rappresentativi sassofonisti e compositori di sempre della tradizione jazzistica: Charlie Parker. Con profondo amore e smisurata passione, il tutto nel segno di un travolgente senso dello swing, Vittorio Cuculo, Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Gegè Munari e Lucia Filaci rileggeranno alcuni immortali standard autografati dall’immenso Parker per regalare al pubblico uno spumeggiante viaggio musicale che, anche grazie al calore tutto partenopeo di due napoletani doc come Gegè Munari e Lucia Filaci, sarà un’esplosione di energia.

  • Cinema, musica e cultura, Hip Hop Cinefest torna a Roma dal 13 al 14 maggio

    Cinema, musica e cultura, Hip Hop Cinefest torna a Roma dal 13 al 14 maggio

    Al via dal 13 al 14 maggio a Roma la terza edizione Hip Hop Cinefest. L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.

    Nell’anno in cui si festeggia il cinquantennale della nascita della cultura Hip Hop, l’evento vuole contribuire alla conservazione di questo patrimonio anche attraverso la prospettiva cinematografica.

    Il contest coinvolge 102 progetti selezionati da 32 paesi, 31 documentari, 4 lungometraggi di finzione, 2 cortometraggi di finzione, 16 progetti sperimentali, 4 progetti web e 43 videoclip musicali. Tra le opere in concorso i documentari: “Top Nine. A Story of the B-boy Crew” di Manas Sirakanyan dalla Russia, dai primi passi alle vittorie mondiali di una delle crew di break dance che ha fatto la storia negli ultimi 20 anni, “Ghettomoto” ambientato in Kenya diretto dalla regista australiana Isabella Brown, un viaggio di riscoperta di radici cultura e politica attraverso gli occhi del rapper Tim Mwaura. Tra i lungometraggiI don’t wanna dance” dell’olandese Flynn von Kleist, la storia di un teenager aspirante ballerino alla ricerca della felicità. Tra i progetti sperimentaliCreatura” dal Canada dei registi Ford Mckeown Larose e Phethsari Pathammavong, un progetto che esplora il concetto di genesi ed evoluzione in un universo post apocalittico; per i best of the webBarre aperte” del rapper italiano Francesco Kento Carlo, una web series girata negli istituti penali per minorenni di Milano e Airola; tra i cortiEl Golpe – The Hit” di Marc Ginale dal Venezuela, che tratta il tema della corruzione di un paese in crisi. Tra i videoclip musicali “Day night” del regista tunisino Yungraven per i Dable De. I progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com nelle due settimane precedenti al festival (1-14 maggio).

    PROGRAMMA

    Il programma dell’evento prevede per il sabato mattina una mostra d’arte curata dal designer e street artist Kim Colace in arte Shine. Nel foyer del cinema saranno esposte tra -le altre- opere dello stesso Shine, il rapper Esa, Orgh e molti altri. Un workshop dedicato ai bambini sul writing su carta tenuto dall’educatrice Michela Pezzarossa. Nella sala 1 in contemporanea, la proiezione della prima parte delle opere finaliste, nel pomeriggio invece è in programma la seconda parte. Sempre la mattina nella sala 2 la conferenzaHip Hopportunity: arteducazione hip hop” con l’artista Saiko, e la Prof. Assunta Viteritti. Nel pomeriggio invece “Hip Hop e Street Fashion” condotta dalla docente Estelle Ebenga Hénot, dal marketing manager Renzo Cognine e dall’imprenditrice Luara Séraphine Lakam. A seguire “Experimental: visioni e visionari hip hop” con la presenza dell’artista Drosha, il ballerino Giallo e la ballerina Daniela Cono.

    La domenica mattina è sempre aperta al pubblico la mostra d’arte e il workshop di break dance tenuto dall’educatore Wilson Almeida Duarte dedicato ai più piccoli. Nella sala 1 in contemporanea, la proiezione della restante parte delle opere finaliste, nel pomeriggio invece è in programma la seconda parte. Sempre la mattina nella sala 2 la conferenzaHip Hop Protection: candidatura dell’hip hop per i patrimoni immateriali all’UNESCO” con la docente Veronica Benanti e il Prof. Maurizio Quagliolo. Nel pomeriggio “Il Ruolo dell’Hip Hop nella lotta politica: Focus Australia” con l’attivista Grant Saunders e a seguire “Storia del Cinema Hip Hop vol.3: i film implicitamente hip hop” con la direttrice del Festival Giulia Giorgi, il ballerino Giuseppe Gatti, i registi Philip Jamal Rashid e Pietro Tamaro, e il Prof. Leonardo de Franceschi.

    Al termine della giornata la cerimonia di premiazione, dove gli host Elisa Ciprianetti e Kwanza Musi Dos Santos annunceranno al pubblico il vincitore per ogni categoria. La cerimonia di premiazione e tutte le conferenze saranno trasmesse in streaming gratuito sul canale YouTube dell’evento. A chiusura della manifestazione di DJ set a cura di Gafeto dalla Costa Rica con le migliori selezioni Hip-Hop del momento da ballare e da ascoltare. Hip Hop Cinefest è organizzato con il supporto dell’Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi all’interno del programma Futuro Presente.

    sabato 13 e domenica 14 maggio

    dalle 11 alle 22

    Nuovo Cinema Aquila

    Via l’Aquila, 68 – Roma

    Ingresso Euro 5 mezza giornata / 10 giornaliero / 20 abbonamento

    Infoline 3494588172

  • “Se Cerco Le Parole” è il nuovo singolo di Ilario Schanzer

    “Se Cerco Le Parole” è il nuovo singolo di Ilario Schanzer

    Da venerdì 12 maggio 2023 è disponibile in rotazione radiofonica “Se Cerco Le Parole”, il nuovo singolo di Ilario Schanzer. 

    “Se Cerco Le Parole” arrangiato e prodotto da Fabio Pignatelli, è un brano autobiografico che parla di “leggerezza”, un aspetto distintivo del carattere del cantautore. La leggerezza ci aiuta ad affrontare la vita e a risolvere i problemi con il sorriso, la positività e l’ottimismo. Ma questa non va confusa con la superficialità o la spensieratezza, queste, infatti, sono cose completamente diverse e spesso addirittura opposte. 

    “Oggi è così la mia Vita non domandarmi perché… ma questo foglio che ho qui fra le dita potrà parlarti di me”, con questa frase l’artista riassume il concetto della nuova release. 

    Il videoclip di “Se Cerco Le Parole” è un inno alla positività, alla gioia di vivere prendendo la vita con “leggerezza”. La clip diretta da Theodore Miller con la supervisione di Mattia Pavanetto per Music-Alive è stata girata a Tucson in Arizona, nella Foresta nazionale del Kaibab e Grand Canyon. 

    Guarda il video su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=6gkktdPCfNw

    Ilario Schanzer BIOGRAFIA

  • Darman in concerto al Salone del Libro di Torino

    Darman in concerto al Salone del Libro di Torino

    Dopo il tour in collaborazione con il Progetto Itaca che ha portato il cantautore calabrese nei Club della Fondazione in tutta Italia, Darman sarà ospite del Salone del Libro di Torino 2023 per presentare il suo ultimo album “Rifugio”.

    Venerdì 19 maggio alle 20.15 presso il Padiglione della Regione Calabria del Salone del Libro di Torino Darman sarà ospite di un reading dove sarà previsto un suo showcase all’interno del quale sarà presentato l’ultimo album di inediti “Rifugio” e sarà raccontata la sua esperienza relativa a “Il tour che gira dappertutto”, un giro di concerti nei Club del Progetto Itaca di tutta Italia che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie.

    A moderare l’appuntamento sarà la Dott.ssa Maria Antonietta Sacco, Consigliera del Comune di Carlopoli, già Assessore alla Cultura e Vicepresidente del Sistema bibliotecario del Lametino, e  coordinatrice per la Calabria di Avviso Pubblico, la rete nazionale degli enti locali contro le mafie e la corruzione.

    “Rifugio” è il “quarto album di inediti di Darman composto da 9 brani scritti e arrangiati dal cantautore calabrese (ad accezione del testo di “Come la mente sempre più assisa”, di Umberto Alcaro). Darman sorprende ancora una volta con un disco acustico, che si discosta dalle tre precedenti produzioni alternative rock. Con Rifugio siamo in una dimensione più minimale negli arrangiamenti, in cui è preservata l’idea l’anima intima dei brani, preziosita da scelte stilistiche di finezza e dolcezza.

    Il filo conduttore che lega trasversalmente tutti i brani dell’album è la ricerca di un percorso di interiorità che possa condurre agli altri, al mondo. Il vero “Rifugio” è inteso come un senso di apertura e non di chiusura. Nella copertina, infatti, trova spazio un “ossimoro visivo”, è come se il titolo fosse apparentemente contrapposto alla figura iconica del guscio d’uovo. Infatti, molto spesso, il rifugio è interpretato come un luogo nel quale chiudersi ed estraniarsi da ciò che ci circonda; nel significato di Darman, invece, il concetto è stravolto: qui si è davanti a un’apertura totale verso la scoperta del mondo, della vita vissuta a 360°, della conoscenza di sé stessi e, di riflesso, degli altri.

    “L’irregolarità del guscio spaccato, la tela grezza e rasposa, i suoi colori disuniformi, un individuo che scorre nei suoi interstizi: lì trova il suo rifugio… nella moltitudine, nella vita.” (Caterina Borrelli, autrice della copertina)

    Il disco è stato cantato e suonato da Darman, con alcune incursioni alle percussioni e alla tromba di Christian Lisi. Registrato, editato e mixato al Not Brushing Dolls studio di Castel San Pietro Terme (BO) dallo stesso Christian Lisi (Premio Tenco 2017 per il mixing e il mastering de “Il Grande Freddo” di Claudio Lolli) e masterizzato al Track and Field Recording di Durham North Carolina (USA) da Nicholas Todd Petersen (autore, tra i tanti, del mastering di “For Emma, Forever Ago” dei Bon Iver).

    Spiega l’artista a proposito della nuova release: “Rifugio è il mio quarto album in studio, nato in questi ultimi due anni. E’ un disco sentito e passionale, dolce e viscerale, come d’altronde lo è tutta la mia produzione. Rifugio, però, ha quel tocco di intimismo in più rispetto ai precedenti lavori, essendo spogliato delle distorsioni e delle batterie che tradizionalmente caratterizzano il mio sound. E’ nato un disco più minimale e, se vogliamo, anche più complicato da arrangiare nella sua semplicità. Paradossalmente, grazie alla pandemia ho avuto modo riscoprire la chitarra acustica e, con lei, la mia parte artistica più riflessiva, più leggiadra, più protrusa verso sensazioni di vita quotidiana, di casa, di mare, di vita semplice condita ‘da fioca eccitazione’. E’ nato, così, questo focolare al quale potersi scaldare nelle uggiose giornate autunnali o nelle fredde sere d’inverno, questo Sole abbagliante e bruciante che fa evaporare la rugiada in primavera o goduto su una spiaggia in estate. E’ nato così, Rifugio, quel dolce luogo immaginifico dove potersi trovare e ritrovare, nella ricerca perpetua del nostro essere più intimo e reale.”

    TRACK-LIST:

    • Intro/Verso
    • Agay
    • Elle
    • Zabaione
    • Cicale
    • Doposcuola
    • L’essenza
    • Ellittica
    • Come la mente sempre più assisa

    Ascolta ora il disco: https://orcd.co/rifugio

    Darman BIOGRAFIA

  • Michee: venerdì 12 maggio esce in radio il nuovo singolo “La caramella”

    Michee: venerdì 12 maggio esce in radio il nuovo singolo “La caramella”

    Da venerdì 12 maggio 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica “La caramella”, il nuovo singolo di Michee estratto dall’album “Diglielo tu”.

    “La caramella” è un brano che racconta la storia di un amore meraviglioso. Per essere felici basta poco, un sorriso, sapere di essere nei pensieri di qualcuno, non c’è bisogno di oro e diamanti, “basta una caramella se me la dai tu”.

    Commenta l’artista a proposito del brano: “quando si ricevono delle piccole attenzioni è come vincere un sei al Lotto”.

    “Diglielo tu” è un disco che racconta la vita sentimentale di Michee analizzando profondamente diverse sfaccettature della quotidianità con tematiche che variano dall’amore alla riflessione.

    Ascolta qui il disco: https://open.spotify.com/intl-it/album/0bwACbY3AC8efF9Asqk2kT?si=B-mck24rS7K02Lm-enqkYQ

    Michee BIOGRAFIA

  • Lisa Manara: online il video di “Lasciami cadere”

    Lisa Manara: online il video di “Lasciami cadere”

    È finalmente disponibile il videoclip di “Lasciami cadere”, per la regia di Walter Molfese.

    L’evocativo brano di Lisa Manara uscito il 5 maggio in radio e sulle piattaforme, è un brano che incornicia una vocalità libera e istintiva che sembra provenire dalle profondità della Terra.

    “Lasciami cadere rappresenta per me un brano iniziatico, un lasciarsi andare verso quel nuovo che segna, allo stesso tempo, un eterno ritorno”Racconta Lisa“Non soltanto perché è la prima uscita di un brano scritto da me ma perché richiama due temi importanti: da una parte il rapporto con il padre, figura fondamentale per la crescita di una bambina; dall’altra la presenza del pianoforte che volevo fosse protagonista, strumento con il quale compongo e grazie al quale ho incontrato la musica all’età di 4 anni”.

    É proprio il pianoforte lo strumento centrale che fa da contrappunto alla voce ricca di sfumature di Lisa, e che accompagna in modo delicato le parole del testo. L’idea è quella di recuperare la primordiale natura del brano vestendolo di pochi ulteriori dettagli per mantenere la sua essenza originale.

     Un brano personale e autobiografico, dalle immagini volutamente caotiche e frammentate, che rievocano la sensazione vissuta in un dato periodo della vita dell’artista per il rapporto ambivalente con il padre, figura che per una ragazza rappresenta l’incontro con il mondo esterno, un ponte per la conquista della vita a cavallo tra la famiglia e la società. Al centro l’equilibrio precario tra vicinanza e lontananza, l’uno il riflesso dall’altro e da cui ci si vuole affrancare. Si tratta di un amore che vuole trasmetterci protezione ma che a volte finisce quasi per soffocare la nostra individualità quando l’unica cosa che vorremmo è poterci sentire liberi di essere, di sbagliare e anche di cadere per imparare a rialzarsi.

    Scrivere questo brano, potente e suggestivo, è stato per Lisa Manara come cucire, legare assieme i ricordi e le emozioni e farne un intero restituendo forma alle cose.

    “Le canzoni sono incontri, la stessa canzone può parlarci in modo diverso a seconda del periodo che viviamo perché ci evolviamo e quello che decidiamo di assorbire dal mondo sarà sempre differente in ogni momento del nostro percorso.”

    GUARDA IL VIDEOCLIP

    https://www.youtube.com/watch?v=LSvoTGYGx10

    Lisa Manara BIOGRAFIA

  • Mare, sole, reggae e Rototom Sunsplash 2023: il festival che vibra giorno e notte e si vive in famiglia

    Mare, sole, reggae e Rototom Sunsplash 2023: il festival che vibra giorno e notte e si vive in famiglia

    L’iconico leone, segno di identità del Festival Reggae Internazionale Rototom Sunsplash, emette il suo inconfondibile ruggito per dare ritmo a una nuova esperienza di vacanza, culturale e sostenibile a 360°, della durata di sette giorni nella ‘città del reggae’, che rinasce ogni estate a Benicàssim, 6 chilometri di spiaggie, percorsi verdi ciclabili, panorami e trekking mozzafiato dalle montagne circostanti. Una città nella quale il sole non tramonta e che offre al pubblico – più di 200.000 persone dai cinque continenti unite dalla musica giamaicana come filosofia di vita – fino a 18 ore di attività quotidiane per tutte le età e nella quale spicca una line up di alto livello che propone artisti internazionali come la band britannica UB40, il premio Grammy Kabaka Pyramid e Protoje, artista di punta in Giamaica.

    La 28ª edizione dell’esperienza Rototom Sunsplash si prepara ad atterrare di nuovo, dal 16 al 22 agosto 2023, a Benicàssim e a tessere ancora una volta quel mosaico di sensazioni che la trasforma in un appuntamento atteso e unico. Mattine in spiaggia con Solé Rototom Beach protagonista e pomeriggi di danza africana e laboratori artistici, sessioni di yoga e proiezioni di film, tramonti al ritmo di batucada davanti al Main Stage, arte, convivenza, impegno, attivismo sociale e ambientale, gastronomia planetaria, notti di concerti e luna piena e albe di dancehall e dub delineano i confini di questo progetto inclusivo e indipendente con la vocazione a cambiare il mondo. Un incontro multiculturale, famigliare e impegnato, come mettono in evidenza il suo motto di quest’anno, ‘United for peace’, e la sua politica ambientale plastic free rivolta a neutralizzare l’impronta di carbonio scommettendo sulle energie rinnovabili, il riciclo e l’uso efficiente dell’acqua.

    Questo doppio impegno sociale e ambientale sarà presente in tutte le aree extra musicali del Rototom. Sono tutti questi spazi, ricchissimi di attività e offerte culturali, che costituiscono il segno distintivo che fa del festival, nato nel nord Italia e con base in Spagna dal 2010, un raduno che va oltre la musica. Diverso. Unico. Aperto.

    Un’esperienza accessibile sotto tanti punti di vista – con entrata gratuita per i minori di 13 anni e i maggiori di 65 – da trascorrere in famiglia grazie ad aree per i più piccoli come Magicomundo, dedicata al gioco, al circo e all’apprendimento, o la popolare Teen Yard, rivolta a un pubblico adolescente, con zona skate, parkour e laboratori dedicati. Grazie anche alla peculiarità dell’area concerti nella quale si erige la città del reggae lo spazio è agibile, sicuro, senza affollamento, pensato per tutti i tipi di pubblico, e dispone di una vasta zona camping verde e con piazzole riservate alle famiglie e ai gruppi di amici.

    Rototom Sunsplash è anche un festival per riflettere e cambiare il mondo nello spazio di dibatti del Social Forum o del Jamkunda, che ha come fulcro la danza e la cultura africana. Senza dimenticare la gastronomia offerta dai tantissimi ristoranti i cui diversi sapori stimolano il palato prima e dopo i concerti.

    E il tutto con la musica giamaicana epicentro di altri luoghi irrinunciabili come la House of Rastafari o la Reggae University, pilastri della cultura reggae e rastafariana, a dare il ritmo a un’edizione che già delinea, a quattro mesi dal decollo definitivo, un progetto artistica di alto livello con più di 60 nomi in line up.

    Main Stage

    Le prime conferme portano sul Main Stage la mitica reggae band di Birmingham UB40, che irromperà al festival guidata da Ali Campbell per condividere con il pubblico oltre 45 anni di carriera; e dalla Giamaica arriveranno Kabaka Pyramid, recentemente premiato con un Grammy, e Protoje & The Indignation.

    Dall’isola caraibica arrivano anche Barrington Levy, Capleton, Junior Marvin, chitarrista dei Wailers di Bob Marley, Don Carlos, Anthony B., Lila Ike, Mutabaruka, Johnny Osbourne e il collettivo Inna de Yard. Il viaggio continua attraverso la scena musicale africana (Yemi Alade dalla Nigeria e l’ivoriano Tiken Jah Fakoly) ed europea, con Steel Pulse (UK) L’Entourloop e Biga Ranx (Francia); Gentleman dalla Germania e il fenomeno spagnolo Zoo.

    L’internazionalità della line up è caratterizata anche dall’ingresso del rapper argentino Trueno e da Queen Omega & The Royals Souls di Trinidad e Tobago; oltre che dai giamaicani Willi Williams e Linval Thompson insieme a Lone Ark.

    Lion Stage

    La line up cresce con un altro cardine del festival, il Lion Stage, nel quale debutterà l’australiano Dub FX e dove sfileranno la reggae band tunisina Gultrah Sound System, il britannico Vandal e Geo & The Upright Ones, dalla Giamaica.

    A rappresentare il resto del mondo gli italiani Train to Roots, la cantautrice Pongo dall’Angola, la band argentina Nonpalidece, Som Rompe Pera dal Messico, il trio residente a Londra Gaudí + Don Letts ft Earl16. E poi Katchafire dalla Nueva Zelanda, la giamaicana Jaz Elise, gli statunitensi Indubious. Fra gli spagnoli suoneranno sul Lion Stage Lia Kali, Boom Boom Fighters & Cookah P e Juantxo Skalary & La Rude Band.

    Dancehall e Dub Academy

    L’area Dancehall presenta i giamaicani Chi Ching Ching, Code Red Sound e Freddie Krueger; la britannica Lady Lykez; il sud sudanese Dynamq; Tasha Rozez (Gunz’n Rozez) dal Canada; il gruppo femminile Pretty Gang Collective e Phonatics dalla Germania; gli italiani Heavy Hammer e Huntin Sound e infine lo spagnolo Dj Lion.

    Per la Dub Academy quest’estate passeranno Scientist Sound & Friends ft Joseph Lalibela, Reuben Gondar, Messenger Douglas, Prince Jamo, Ras Nicholas; Channel One; Classic Wonder Veterans ft Solo Banton; Jah Version e Raggattack che celebra i suoi 20 anni di carriera con Supah Bassie e molti altri ancora che saranno annunciate nelle prossime settimane.

  • Studio Illegale, per gli amori e i sogni dei vent’anni non è mai “Troppo Tardi”

    Studio Illegale, per gli amori e i sogni dei vent’anni non è mai “Troppo Tardi”

    Troppo Tardi” è il titolo del nuovo album della formazione viterbese Studio Illegale, disponibile da venerdì 14 aprile in tutte le piattaforme digitali pubblicato da La Grande Onda e Redgoldgreen

    Gli amori dei vent’anni, sogni e speranze generazionali. Questo e molto altro nel disco della band composta da Matteo Piermartini (voce), Giuseppe Maria Ceccarini (batteria), Andrea Romoli (basso), Daniele Gregori (chitarra), Saverio Beccaccioli (trombone e chitarra) e Niccolò Testa (tromba e tastiere).

    “Troppo Tardi” è un debut album di svolta, quando la band ha dimesso sonorità frenetiche e chitarre graffianti tra ska e reggae-punk, per abbracciare un indie pop melodico e coinvolgente.

    Cantautorato profondo ma con una vibrazione pop che si riflette nei testi, come negli arrangiamenti presenti nelle nove tracce. Un quadro dipinto con l’aiuto del produttore Emiliano Rubbi al Sonus Factory, perfezionato con Andrea Leuzzi nello studio della storica band italiana Otto Ohm e completato poi con la produzione di Filippo Moreschini.

    Conosciuti dai più come “quelli che fanno indie, ma con le trombe”, la band sceglie proprio questa cifra stilistica come marchio della sua produzione musicale. Nella loro visione artistica ci sono persone che sono di passaggio, proprio come la luna e il sole nell’arco della giornata. Ci sono amori che se ne vanno per sempre, con cui hanno condiviso tutto e che ora sono estranei, ma vicini. L’amore dei vent’anni che sfuma in un sogno onirico e che lascia spazio alla malinconia dei ricordi e alla sofferenza della mente. Ma la luna rimarrà sempre luna, come pure il sole rimarrà sempre tale.

    L’album è accompagnato dal videoclip della traccia “Maledetta canzone” firmato dal regista Gabriele Rosciglione. Le scene del ritornello sono costruite in maniera che i loro corpi siano lasciati riposare immobili, mentre le strofe vedono la band rianimata tra palloncini e una citazione dei celebri cartelli di “Subterranean Homesick Blues” di Bob Dylan.