Category: Cultura

  • Registra un “sold out” l’evento multisensoriale “Le Fil Rouge”

    Registra un “sold out” l’evento multisensoriale “Le Fil Rouge”

    Promo “Le Fil Rouge Show”

    Un debutto senza precedenti per l’anteprima internazionale per Maria Federica Selvi, eclettica ed idilliaca cantautrice italo-francese (premio Leone d’Oro a Venezia per “Meriti Artistici” e biografa dell’imprenditore Francesco Caltagirone), che ha presentato, presso il Palazzo Santa Chiara di Roma, per la prima volta, uno spettacolo unico, un’evento multisensoriale in cui musica, arte, food e cultura si sono fusi tra loro accompagnando lo spettatore in un viaggio tra Parigi e Genova. All’arrivo, agli ospiti è stato consegnata una gift box contenente elementi grazie ai quali hanno potuto interagire attivamente durante lo show utilizzando tutti i cinque sensi. Allo show hanno presenziato artisti di altissimo profilo tra i quali: Il chitarrista Gino Mariniello (Morandi, Zero, Dalla, Vanoni, Cutugno, Bertè, Baglioni, Albano, Bocelli, Rai); Il saxofonista Marco Guidolotti (Rai, Mediaset, Morricone, Bocelli, Bacalov, Woody Allen); Il pianista compositore Vito Vignola (Pino Daniele, Renato Zero, Ettore Scola); Il pianista Arturo Valiante (Giorgia, Grignani, Papaleo, Ricciarelli, Rai, Mediaset); i ballerini Marco Paolo Tucci e Alessandro Urso (Rai, Mediaset); Regia a cura di Valter D’Errico (Cinquina David di Donatello, Vincitore al Taormina Film Festival e Giffoni Film Festival).

    Maria Federica Selvi

    Maria Federica Selvi è una donna forte, carismatica, determinata e con un background culturale ed artistico dato dalle tante esperienze vissute durante la propria vita. Nasce e cresce a Genova, dove ha trascorso la propria adolescenza, studiando presso l’Istituto di Suore francesi dell‘Asunçion. Qui è entrata in contatto con molti cantautori e artisti che si ritrovavano presso Boccadasse o al porto per trovare ispirazione per la propria arte. Successivamente si è laureata in discipline giuridiche ed economiche all’Università di Pavia con tesi in diritto tributario. A 19 anni si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con il circolo letterario di George Withman. Qui conosce moltissimi Chansonniere e viene plasmata dalla cultura e le influenze francesi. Genova e Parigi hanno rappresentato per lei i due punti di riferimento che hanno costruito la sua figura e il suo rapporto con l’ arte. Maria Federica è una donna dalle mille sfumature. Non una, ma centomila identità differenti e capaci di mescolarsi tra loro in un connubio vivace, carismatico, persuasivo, ma anche un po’ folle ed eclettico. Un’artista poliedrica capace di adattarsi al contesto culturale di riferimento e rinascere infinite volte. L’aspetto artistico ha rappresentato e rappresenta un punto nevralgico della sua vita: la letteratura, la poesia, la pittura, il teatro e, infine, la musica, hanno permesso di determinarne la sua personalità. Istintiva, ma al tempo stesso dolce e pura. Negli anni ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale tra i quali, per ultimo, la Targa Gran Premio internazionale di Venezia 2021. Nel 2019 esce il suo primo album “Non solo Frida ” e nel 2021 il suo secondo album intitolato “Indivisibili”.

  • Grande successo per il primo Festival del Cervello

    Grande successo per il primo Festival del Cervello

    Dalle emozioni alla coscienza, il titolo del primo Festival nazionale del Cervello che si è svolto il 28 maggio ad Acireale (CT). Un evento unico, promosso e organizzato dalla NoèComTraining, insieme con la Fondazione Atena e il sostegno del Comune di Acireale.

    Il fare bene fa bene a sé stessi. Recita così il motto del convegno che, presso la Sala stampa del Palazzo di Città, ha vantato la presenza di illustri relatori internazionali del calibro della Prof.ssa Donatella Marazziti, del Prof. Giulio Maira, del Prof. Francesco Tomasello, oltre che del Dott. Salvo Noè. Un festival battezzato dalla numerosa partecipazione di un’attenta platea di uditori che ha decretato il successo di questa prima edizione. Al centro dell’incontro l’attivazione di un organo straordinario e affascinante del nostro corpo, evidenziando l’aspetto del “cervello felice”.

    «Abbiamo scoperto, negli anni, che il cervello è fatto per essere felice» come ha sottolineato il Dott. Salvo Noè. Psicologo e psicoterapeuta siciliano, ha ideato e introdotto la prima edizione del Festival nazionale del Cervello. Nel corso del suo intervento ha trattato di “Cervello, emozioni e comportamento. Come gestire le emozioni e come esse influenzano il comportamento?”, con l’obiettivo di far conoscere le nuove frontiere degli studi sulla relazione tra cervello ed emozioni.

    Con un linguaggio semplice e profondo, ha esordito parlando del cervello descrivendolo come uno tra gli organi più complessi del nostro corpo, sul cui funzionamento restano ancora domande aperte persino per ricercatori e neuroscienziati. Il prologo del Dott. Noè è stato dedicato a “i tre cervelli”, alle risorse psicologiche positive come la speranza e ai comportamenti per tenere il cervello in salute.

    A seguire, il Prof. Giulio Maira, neurochirurgo romano. Ha tenuto una relazione omonima al suo libro dal titolo “Il cervello è più grande del cielo”, dissertando sul funzionamento dell’organo che più di ogni altro ci rende umani. Questo insieme di cellule, fibre, impulsi elettrici e sostanze chimiche da cui dipende la qualità della nostra vita.

    I focus principali del suo apprezzatissimo intervento sono stati: la neuroplasticità del cervello, la magia della memoria e l’aumento delle capacità attraverso l’apprendimento. In ultimo, ma non per importanza, ha suggerito alcuni comportamenti adatti alle diverse età della mente, al fine di ridurre i rischi di malattie e sviluppare maggiormente le potenzialità mnemoniche e creative.

    Continuando, la Prof.ssa Donatella Marazziti, psichiatra e neuroscienziata toscana conosciuta in tutto il mondo per i suoi studi nell’ambito della biologia e delle terapie di numerosi disturbi dell’affettività, ha tenuto un intervento dal titolo “Neurobiologia dell’amore e dell’attaccamento”.

    Ha trattato delle principali tappe dell’amore. In primo luogo, ha affrontato il tema dell’attrazione, ossia di quello tsunami neurobiologico che accade a livello cerebrale quando ci innamoriamo. In un secondo momento, ha parlato di attaccamento, cioè della fase di quiete dopo la tempesta e del ruolo dei neurotrasmettitori ossitocina e vasopressina nelle relazioni affettive. Inoltre, ha approfondito i diversi tipi di amore, sottolineando l’importanza delle relazioni affettive infantili nell’ottica di un sano sviluppo bio-psico-sociale.

    Infine, il Prof. Francesco Tomasello, neurochirurgo ed ex Magnifico Rettore dell’Università di Messina, che ha svolto buona parte della sua attività professionale in questa sede istituzionale, ricevendo significativi riconoscimenti nazionali ed internazionali, ha dibattuto sul tema “Arte e cervello: il contributo delle neuroscienze”.

    Durante il suo intervento ha esaminato gli studi di neuroimaging, condotti attraverso risonanze magnetiche funzionali (o fMRI) e tomografia a emissione di positroni (o PET), mostrando come il cervello reagisce all’arte, nelle sue diverse forme di pittura, scultura, poesia e musica. Ha illustrato i risultati di ricerche che evidenziano come i neuroni specchio siano responsabili delle risposte emotive alle opere d’arte, ed in particolare dell’immedesimazione con esse. Ha concluso dicendo che la cultura della bellezza è terapia per il cervello!

    Le tante domande dei partecipanti hanno suggerito l’interesse suscitato dalle tematiche del convegno, dando l’impulso per la prossima edizione 2023, targata Associazione NoèCom, Centro di Psicologia e Formazione.

  • Natalia Travina, una storia di raffinata bellezza e volontà

    Natalia Travina, una storia di raffinata bellezza e volontà

    Fashion designer e stilista nata e cresciuta nel sud della Russia, i primi modelli di Natalia Travina a cinque anni sono le sue bambole. Abiti luminosi, ariosi, come se fluttuassero.

    Ogni creazione con la propria storia, ancora infantile certo, ma dalla grande anima. Seduta sulle toppe con un ago, cercando di rendere i punti il più possibile puliti, Natali sogna. I genitori non condividono gli hobby della figlia e ritengono piuttosto che la facoltà di Giurisprudenza le avrebbe fornito le basi per un lavoro serio e ben pagato, rimuovendo gli occhiali color rosa dal suo viso e mitigando un carattere tumultuoso.

    «Una volta, per punizione,» racconta Natalia «mia madre prese i preziosi abiti di seta che avevo realizzato per il gala della scuola superiore. Ma non sono caduta nella disperazione: nel giro di tre notti, io e la mia compagna di classe avevamo degli abiti nuovi fatti con il tessuto di tende di velluto color bordò. Una storia quasi come quella di Scarlet in Via col vento» sorridendo divertita.

    Fortunatamente, nella vita della ragazza c’è un angelo custode, il nonno, amico e mentore. Adora la nipotina ed è proprio lui a chiamarla teneramente Natali. Di nobili origini, della famiglia Travin della provincia di Tvery, la sua rigida educazione, i preziosi consigli e l’immancabile sostegno giocano un ruolo fondamentale nella crescita umana e professionale della stilista russa. Conserva con orgoglio, in un album di famiglia, le prime fotografie della nipote apparse sui giornali, fermo nella convinzione che la ragazzina un giorno sarebbe diventata famosa illuminando, con le sue collezioni, le passerelle di tutto il mondo.

    Ad appena dieci anni, decide di essere pronta a “creare”. È così che nasce il primo outfit di Natali: «Si prova un senso di grande felicità quando non devi ricercare te stessa, ma hai sempre saputo chi sei. Fare ciò che ami è un lusso che non è concesso a tutti. È la conquista di chi ha seguito il proprio sogno senza arretrare di un passo; di quanti non hanno imboccato il sentiero più facile, a volte cadendo, ma rialzandosi e continuando a camminare» continua Natalia Travina. E dietro quelle parole c’è un vissuto fatto di rose e spine.

    In seguito, viene notata da un designer. La fede nel suo talento di autorevole trend setter ispira la giovane: la passione per il disegno e la creazione di capi di abbigliamento femminile si rafforzano, spingendola a studiare e diplomarsi al liceo artistico. Natali continua a sognare. Sogna che le sue collezioni vengano viste e apprezzate sulle passerelle internazionali più importanti e prestigiose. Il desiderio di crescere e migliorarsi, di riuscire a comprendere le sottigliezze dell’animo umano; un divorzio difficile alle spalle ritrovandosi a crescere un figlio da sola, la spingono tuttavia a un passo inaspettato. Accantonata la passione per la creazione di abiti, parte per Mosca dove, presso l’università della capitale, apprende le basi della psicologia. Sono anni sono difficili, ma non trascorrono invano.

    Gli studi compiuti nella città russa si riveleranno, infatti, molto importanti nel processo creativo di Natalia Travina. Ogni abito su misura sarà il risultato del lavoro, non solo di una stilista ma anche di una psicologa, venendo idealmente abbinato al carattere della donna di ogni età, enfatizzandone i pregi e velandone i difetti: «La mia opinione sulla moda di oggi? Jeans e sneakers sono sicuramente comodi, ma nessuno ha cancellato la bellezza e la femminilità e niente tira su il morale di una donna come un vestito luminoso e tacchi alti.»

    È il momento di riprendere in mano i propri sogni. Natali si reca nella soleggiata Sardegna, accarezzata dalle calde onde del Mediterraneo. Quell’isola favolosa non è stata scelta a caso. Studiandone la storia e la cultura quand’era studente, ritrova molto elementi in comune con il suo nativo Caucaso. La cordialità, l’ospitalità, il calore della gente del luogo le permettono di sentirsi a casa, più vicina al sogno di vivere in riva al mare. È proprio in Italia che, dopo una lunga pausa, Natalia Travina trae ispirazione per la sua prima collezione: abiti pieni di luce, fatti di una brezza leggera, che irradiano l’energia vitale della loro creatrice.

    «Ancor prima della realizzazione del bozzetto,» sottolinea la stilista «esaminando i tessuti, toccandoli con mano, sono già follemente innamorata del possibile risultato futuro, e questo amore mi ispira. Tutti i modelli che creo sono come un pezzo della mia anima.»

    Gli anni trascorsi in Italia sono fruttuosi per Natali: realizza trentasei mostre, due delle quali organizzate interamente con le proprie forze avvalendosi dell’aiuto di ricamatrici, artigiani, musicisti, artisti nell’ambito del progetto di scambio culturale fra i popoli slavi e di Sardegna. Lo splendido risultato di un duro lavoro sono il concorso di bellezza “La Dama Tropicana” nell’isola di Tenerife; la partecipazione alla fashion week “Mercedes Benz” di Mosca; l’apertura dell’associazione culturale “Mod&Arte International” in Sardegna.

    In attesa di realizzare ancora il sogno della settimana della moda a Parigi, il vento mutevole degli eventi porta Natali a New York, dove tuttora si sta ulteriormente perfezionando, ricercando nuove ispirazioni per la realizzazione di progetti artistici originali. Indubbiamente, il suo “angelo custode” continuerà a guidarla sempre nella vita, ovunque si trovi.

    NATALIA TRAVINA, A STORY OF REFINED BEAUTY AND WILL

    Fashion designer and stylist born and raised in southern Russia, Natalia Travina’s first models at the age of five are her dolls.  Bright, airy dresses, as if floating.

    Each creation with its own story, still childish of course, but with a great soul. Sitting on the patches with a needle, trying to make the stitches as clean as possible, Natali dreams. Her parents do not share her daughter’s hobbies and rather believe that law school would provide her with the foundation for serious, well-paid work, removing the rose-tinted glasses from her face and mitigating a tumultuous temper.

    «Once, as a punishment,» says Natalia «my mother took the precious silk dresses I had made for the high school gala. But I didn’t fall into despair: within three nights, my classmate and I had new suits made from burgundy velvet curtain fabric. A story almost like that of Scarlet in Gone with the wind» smiling amused.

    Fortunately, in the girl’s life there is a guardian angel, her grandfather, friend and mentor of her. He adores her granddaughter and it is he who tenderly calls her Natali. Of noble origins, from the Travin family of the province of Tvery, her strict education, her precious advice and unfailing support play a fundamental role in the human and professional growth of the Russian designer. She proudly keeps, in a family album, the first photographs of her niece that appeared in the newspapers, firmly in the belief that the girl would one day become famous by illuminating catwalks all over the world with her collections.

    At just ten years old, she decides she is ready to “create”. This is how Natali’s first outfit was born: «You feel a sense of great happiness when you don’t have to search for yourself, but you’ve always known who you are. Doing what you love is a luxury that is not granted to everyone. It is the conquest of those who have followed their dream without taking a step back; of those who have not taken the easier path, sometimes falling, but getting up and continuing to walk» continues Natalia Travina. And behind those words there is an experience made of roses and thorns.

    Later, she is noticed by a designer. Her faith in her talent as an authoritative trend setter inspires her young woman: her passion for designing and creating women’s clothing is strengthened, prompting her to study and graduate from art school. Natali continues to dream. She dreams that her collections will be seen and appreciated on the most important and prestigious international catwalks. The desire to grow and improve, to be able to understand the subtleties of the human soul; a difficult divorce behind her and finding herself raising a child alone, however, push her to an unexpected step. Having put aside her passion for creating clothes, she leaves for Moscow where, at the university of the capital, she learns the basics of psychology. These are difficult years, but they don’t go by in vain.

    The studies carried out in the Russian city will, in fact, prove to be very important in the creative process of Natalia Travina. Each bespoke suit will be the result of the work, not only of a stylist but also of a psychologist, ideally being matched to the character of women of all ages, emphasizing their strengths and veiling their flaws: «My opinion on today’s fashion?  Jeans and sneakers are certainly comfortable, but no one has erased beauty and femininity and nothing raises a woman’s morale like a bright dress and high heels.»

    It’s time to take back your dreams. Natali goes to sunny Sardinia, caressed by the warm waves of the Mediterranean. That fabulous island was not chosen by chance. By studying its history and culture as a student, she finds many elements in common with her native Caucasus. The friendliness, hospitality and warmth of the local people allow you to feel at home, closer to the dream of living by the sea. It is precisely in Italy that, after a long break, Natalia Travina draws inspiration for her first collection: dresses full of light, made of a light breeze, which radiate the vital energy of their creator.

    «Even before the sketch was made,» the designer emphasizes «by examining the fabrics, touching them with my hand, I am already madly in love with the possible future result, and this love inspires me. All the models I create are like a piece of my soul.»

    The years spent in Italy are fruitful for Natali: she realizes thirty-six exhibitions, two of which are organized entirely with her own strength with the help of embroiderers, artisans, musicians, artists as part of the cultural exchange project between the Slavic and Sardinian peoples. The splendid result of hard work is the “La Dama Tropicana” beauty contest on the island of Tenerife; participation in the “Mercedes Benz” fashion week in Moscow; the opening of the cultural association “Mod&Arte International” in Sardinia.

    While waiting to realize the dream of the fashion week in Paris again, the changing wind of events brings Natali to New York, where she is still improving herself further, seeking new inspirations for the realization of original artistic projects. Undoubtedly, her “guardian angel” will continue to guide her in her life, wherever she is.

    Follow Natalia Travina:

    FB: https://www.facebook.com/mikhaylenko.natalya

    IG: https://www.instagram.com/travina.natali/

    YT: https://www.youtube.com/channel/UCOJCAtid3yrPFFf1RmdlvKQ

  • LUCI BLU feat. SIR OLIVER SKARDY “Anyway” è il nuovo singolo del duo in collaborazione con l’icona del reggae veneziano, già frontman dei Pitura Freska

    Un connubio particolare che riesce ad avvicinare due mondi, quello urban pop e quello reggae,  creando un linguaggio espressivo nuovo e coinvolgente, supportato da una grande forza ritmica.

    In radio dal 13 maggio 2022

    Il testo di ANYWAY è divertente e ironico, con un chiaro riferimento alla società odierna in cui sesso e soldi sembrano essere una delle poche chiavi di lettura del vivere quotidiano. L’uso del dialetto veneziano e dello slang inglese crea un contrasto perfetto per mettere in luce in chiave satirica la società attuale e tutte le sue contraddizioni.

    Etichetta: Qube3/Giallo Ocra srl

    Radio date: 13 maggio 2022

    CONTATTI E SOCIAL

    FACEBOOK https://www.facebook.com/Luci-Blu-Official-107557591579977

    INSTAGRAM ​​https://www.instagram.com/luciblu.official/?hl=it 

    SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/48F1zcJ6UouWwtjqwAlCo7 

    TIK TOK https://www.tiktok.com/@luciblu.official?lang=it-IT 

    BIO

    LUCI BLU è un duo musicale di urban/pop italiano nato nel 2019 a Vicenza e composto da Giulia Menta e Marco Ballardin.

    Giulia Menta è una artista, cantante, performer nata a Padova il 16 aprile del 1999.

    All’età di 4 anni Giulia inizia lo studio della danza classica, proseguendo poi con la danza hip hop e la recitazione, abbinando per più di 10 anni lo studio della batteria, della musica d’insieme e del canto, nel quale dopo una prima impostazione lirica emerge la sua vena moderna e personale. L’esplorazione delle sue potenzialità vocali e artistiche la porta a partecipare a diversi progetti musicali e a collaborare con varie band giovanili esibendosi dal vivo in numerosi concerti.

    Dall’incontro con il musicista Marco Ballardin nel 2019 nasce il progetto LUCI BLU nel quale partecipa anche come autrice dei testi e compositrice delle melodie.

    Parallelamente prosegue gli studi classici conseguendo la maturità liceale artistica e iscrivendosi poi all’Accademia di belle arti di Venezia. 

    Marco Ballardin è un musicista e compositore italiano nato a Vicenza il 10 giugno 1994.

    Marco si affaccia al mondo della musica a 14 anni iniziando lo studio della chitarra e, di seguito, muove i primi passi all’ interno della scena underground della sua città, militando in alcuni gruppi dapprima nel ruolo di chitarrista e, successivamente, come cantante e bassista. Presto la curiosità e la voglia di sperimentare lo spingono a prendere familiarità con i suoni di sintesi e musica elettronica, e successivamente ad avventurarsi nel mondo dell’hip hop, dando vita ad alcuni progetti indipendenti con artisti locali.

    Dall’incontro con Giulia Menta nel 2019 nasce il progetto LUCI BLU una nuova realtà nell’ universo Urban, che raccoglie al suo interno le molteplici influenze derivanti dal passato musicale dei due componenti e che vede Marco nel ruolo di compositore e beatmaker.

    Skardy, al secolo Gaetano Scardicchio, è legato alla storia della più popolare reggae band italiana, i Pitura Freska: è stato l’anima del gruppo; con la sua trascinante forza comunicativa ha fatto dei Pitura Freska la band più importante della scena musicale veneta con una popolarità che è andata al di là dell’estrazione sociale, dei gusti musicali e della generazione d’appartenenza. Poiché è inimmaginabile che sia stato il reggae ad abbattere queste barriere, il vero motivo va ricercato nella capacità compositiva dei testi di Skardy che sa comunicare attraverso i suoi testi, in dialetto veneziano ed in italiano, la sua personalità, parlando in modo schietto del suo modo di vedere la politica, l’amore, i fatti di cronaca e l’attualità, il tutto condito da espressioni di sincera “rabbia popolare” e una notevole dose di autoironia e gusto musicale. 

    La straordinaria vena compositiva di Skardy ha prodotto alcuni tra i brani che fanno ormai parte della storia della musica italiana, come lo straordinario affresco sui Pink Floyd a Venezia Pin Floi, o l’inno di un’intera città prima, e del movimento antiproibizionista poi, Marghera; un altro hit Picinin, il fumetto in musica di La pianta e Le sorti de un pianeta che diventerà, molti anni dopo testimonial di una campagna di Emergency. Per tornare alla battaglia per la legalizzazione con Olanda ed arrivare al ritornello che è stato sulla bocca di “grandi e piccini” Papa nero. 

    Nel 2002 viene deciso lo scioglimento del gruppo. Passano dalla cronaca alla storia della musica, e Skardy ne raccoglie con diritto l’eredità tornando a vestire i panni di Sir Oliver Skardy (“nome d’arte” con cui Skardy teneva una sua personalissima cronaca della Mostra del Cinema di Venezia sulle colonne de Il Gazzettino) iniziando un nuovo percorso. 

    Dopo le prime anticipazioni live, che lo vedono partecipare alle più importanti kermesse musicali nazionali come Arezzo Wave nel 2003, il “controfestival” Mantova Musica Festival e il Rototom Sunsplash nel 2004, Sir Oliver Skardy si dedica alla preparazione di un nuovo disco destinato a proporre una nuova svolta musicale per il “poeta di Marghera”. 

    Nel 2006 nasce con Fahrenheit 451 meets Skardy la collaborazione tra Sir Oliver Skardy e i Fahrenheit 451. Lo show era suddiviso in due parti in cui il gruppo ska veneziano presentava il proprio repertorio prima di offrirsi come backing band per il live del principe del reggae. Il sodalizio si è rafforzato nel tempo attraverso una fortunata serie di concerti ed è sfociato nella realizzazione del progetto DESTRA SINISTRA (2008 alma music), singolo accompagnato da un videoclip, basato sull’attualizzazione musicale e contenutistica del brano di Giorgio Gaber. Si è trattato in realtà di un doppio tributo/rivisitazione: il video infatti riprende e personalizza un altro “classico”, antesignano degli attuali videoclip, ovvero Subterranean Homesick Blues di Bob Dylan.

    Discografia con i Pitura Freska

    1990 – Ossigeno

    1991 – ‘Na bruta banda

    1993 – Duri i banchi

    1995 – Yeah

    1997 – Gran calma

    Discografia solista

    2004 – Grande Bidello

    2010 – Piragna (con i Fahrenheit 451)

    2011 – Piragna in Dub (con i Fahrenheit 451)

    2013 – Ridi paiasso!

    2021 – Figa e Sfiga

    fonte: www.laltoparlante.it 

  • VA BENE COSI’, il nuovo emozionante singolo di Weid

    VA BENE COSI’, il nuovo emozionante singolo di Weid

    VA BENE COSI’, il nuovo emozionante singolo di Weid

    VA BENE COSI’ è il nuovo singolo di Weid con l’etichetta discografica italiana TRB rec di Andrea Tognassi – Music Publishing. Il brano, seppur interpretato in prima persona, prende spunto dall’esperienza vissuta da un caro amico di Weid, che ha dovuto affrontare una dolorosa delusione sentimentale, ma che ha saputo affrontare con massima razionalità e compostezza. VA BENE COSI’.. perché in amore non si può continuare a costruire qualcosa, che vacilla dalle fondamenta. L’unica soluzione è appunto quella di accettare la volontà dell’altro, senza cercare di persuadere, perché “alla fine non è amore se lo vuoi forzare”.Simone Maritano, in arte Weid è un giovane cantautore classe ‘99 della provincia di Torino. Da sempre appassionato alla musica, in adolescenza si concentra principalmente sul genere rap, per poi arrivare al pop in età più matura, iniziando a studiare canto e pianoforte. La sua scelta autoriale, finemente astratta, permette al pubblico di entrare nel suo mondo e percepire le sue stesse sensazioni. Nella sua continua ricerca di innovazione nel sound, prende spunto a livello musicale da artisti contemporanei quali Justin Bieber, Troye Sivan ed Ed Sheeran, artista che lo ha particolarmente ispirato nello studio del trasporto emotivo. Nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta discografica TRB rec di Andrea Tognassi – Music Publishing con cui pubblica i suoi primi due singoli Abisso e Tu, seguiti dall’ EP di quattro tracce Influire ed il suo nuovo emozionante singolo VA BENE COSI’.

  • THE WITCH”, il nuovo singolo di Mark.

    THE WITCH”, il nuovo singolo di Mark.

    THE WITCH è il nuovo singolo di Mark con Digital Distribution Bundle.
    Il brano tratta principalmente il tema del tradimento e del desiderio di vendetta verso chi ci ha feriti. La scelta anche di suoni ed atmosfere cupe sono stati studiati proprio al fine di esprimere questo sentimento di rabbia incalzante.
    THE WITCH prodotta da Filippo Tommasi e scritta da Mark è disponibile in tutti i migliori store digitali.


    Marco Tartamella, in arte Mark è un giovane artista siciliano.
    La sua ricerca continua della stravaganza e dell’originalità, lo porta ad esplorare generi musicali molto diversi, dal Rock alla Disco Dance, dal R&B all’Elettropop, fino al Punk/Grunge Pop.

    Nel 2021 Mark firma il suo primo contratto con l’etichetta discografica Digital Distribution Bundle con cui pubblica il suo primo singolo On The Ground, seguito a ruota da THE WITCH, il lead single del suo album d’esordio “Inferno”, la cui uscita è prevista per l’estate 2022.

  • CARPETS & CANDLES “Sangue corrotto” è l’album di esordio della rock band dove la musica ha un ruolo salvifico e di riscatto morale

    Dieci tracce permeate di storie di vita, dall’adolescenza alla morte, dal disagio sociale all’amore, dove la musica ha un ruolo salvifico e di riscatto morale. 

    Release album 29 aprile

    Sangue corrotto è il primo album dei Carpets & Candles, gruppo che da sempre lavora a brani propri, nati dalle visioni di Andrea Bruno e messe in musica da Marta Costacurta, Daniel Donadeo e Francesco Vocaturo. 

    È stato registrato presso i Bios Music Studios tutto in presa diretta per dare quell’impulso vitale e reale all’interpretazione.

    Si tratta di una selezione dei brani del gruppo, quelli catartici legati al mondo rock e alle impressioni giovanili dei 4 componenti, denominati “le quattro rose”.

    Il tema del trapasso e della distruzione della morale attraversa tutto l’album. Nasce dalla voglia di rivincita, dalle ceneri di un periodo molto scuro nella storia dei suoi autori, condizionato da una serie di traumi psicologici e sociali.

    I disagi che portano alla scrittura di questi brani sono il confronto con la morte e la perdita di persone stimate, il confronto con figure castranti e iperprotettive che hanno soffocato l’adolescenza, il rapporto asettico e privo di compassioni.

    Il cantante e chitarrista del gruppo Andrea Bruno si è ispirato per gran parte dei testi alle proprie esperienze personali. Le musiche da parte di Marta, Francesco e Daniel, forse più celatamente, accolgono queste esperienze e le fanno loro.

    TRACK BY TRACK 

    1.Immoralità – Questo è il brano più hard rock dei Carpets. L’arrangiamento è in linea col carattere istintivo che ha ispirato tutto il pezzo. Non manca qualche accenno di tributo agli artisti preferiti dei quattro ragazzi. Il testo usa una semantica ambigua, carnale, pur non fermandosi al semplice significato sessuale dei termini, richiamando anche un’interrogazione alle consuetudini imposte dalla morale contemporanea. 

    2.Luna – Questo è un inno alla pazzia. L’amore lascia traccia. Anche le tracce più oscure e istintive. Quelle profonde legate all’essere animale che abita dentro. La parte più imprevedibile, folle. Luna parla di queste tracce. Scritta al chiaro di Luna in una delle tante notti insonni. L’amore brucia. Brucia l’involucro del corpo, rimane solo la cenere e l’anima, la parte folle, dove ogni cosa è possibile.

    3.Km – Il primo singolo estratto parla di ciò che avviene dopo la fine di una relazione: si aprono nuove possibilità, quello che era solido diventa scorrevole e mutevole.

    Il contatto con la natura ricorda che la vita continua nonostante le delusioni e il tempo perduto. Continuano a ricordarti che la vita c’è e va avanti. Va avanti senza che te ne renda conto. È a quel punto che bisogna dare una svolta. Voltare pagina. Riconoscere il passato e trasformare il futuro.

    4.Distanze – Distanze parla di un ricordo. Il ricordo di un viaggio realmente avvenuto. Il viaggio con nostalgia viene sempre in mente quando il monotono quotidiano e la vita di tutti i giorni stanno stretti. Distanze è la speranza che l’esistenza si estenda oltre i loculi anonimi in cui viviamo e cresciamo. 

    5.Stabile – Stabile racconta della fragilità dell’essere umano. La delicatezza e la fragilità sono tutto. L’amore permette di riparare le crepe. Un attimo prima sei intero, un attimo dopo in mille pezzi come vetro. Non siamo di ferro, di marmo, non siamo così stabili come a volte ci sembra di essere. Basta pochissimo per distruggerci.

    6.Oltremisura – Questo pezzo parla della dipendenza dal non saper essere felici. Della malattia di perfezionismo e idealismo. Quasi come una mitologica aquila per Prometeo, si nutre delle forze. Oltremisura è un urlo che cerca di colmare quel vuoto di comprensione che sembra separare coloro a cui la vita sembra riuscire senza sforzo e quelli che invece lottano ogni giorno. In Oltremisura si canta il fallimento, la volontà di ridimensionare la propria finitezza e di spingersi oltre i confini.

    7.Pensieri gravitazionali – Questo brano racconta della voglia di speranza; è la riflessione sull’essere incastrati nella  monotonia e la volontà di romperla. 

    8.Il cuore ti cerca – Qui si parla dell’inerzia di vivere. Trascinati da quello che accade. Senza essere veri attori del proprio presente. La vita è un film che viene girato senza che te ne renda conto. Comparsa, cameraman, attore di basso profilo. Le scene si susseguono inconsciamente. Decide qualcun altro. 

    9.Nebbia – Questo brano parla del velo fatto di tradizioni e conformismo che copre ognuno di noi. Questa nebbia è talmente spessa che, a volte, a stento si riconosce l’altro. Non c’è più verità, tutto è appiattito dalla convenzione. Non esistono singolarità, eccezioni. Nebbia parla della fuga da un tradimento d’amore. Della falsità che si cela dietro i rapporti di facciata, mantenuti solo per la pigrizia e per la piacevole sensazione di sicurezza.

    10.Tra le nuvole – Questo brano parla dell’estasi che il nuovo amore porta nella nostra vita. Tutto assume un nuovo colore, tutto sembra unito e in armonia. Con la stessa leggerezza si cambiano direzioni e destini. Spinte dal nuovo amore, ogni cosa è naturale. Rimane un filo di nostalgia e di consapevolezza, quel tanto per convincersi a cogliere l’attimo di energia vitale. 

    Autoproduzione

    Release album: 29 aprile 2022

    SOCIAL

    FACEBOOK https://www.facebook.com/CarpetsCandles

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/carpetsmusic/

    YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UC-fmSnmt-wA0Wx95Mf_Hwsg/featured

    BIO

    I Carpets & Candles nascono dall’incontro di quattro storie nel 2012. Sono Marta, pulsione e battito ritmico, Francesco avvolgente basso vitale, Daniel Jack potenza e istinto e Andrea, attento manipolatore di parole. 

    Nato come progetto alternativo per ognuno dei componenti, cresciuto nel tempo fino a oggi, grazie alla passione e all’amicizia fra i quattro. 

    Daniel e Andrea si incontrano suonando le chitarre di una formazione hard rock: insieme iniziano a comporre pezzi inediti. Anche l’incontro tra Marta e Andrea avviene grazie alla musica, in una delle tante serate tra band. Insieme fanno diverse date tra il 2009 e il 2010 per lo più in locali milanesi e della provincia. Infine incontrano Francesco in una delle tante serate di musica. Destino vuole che il loro bassista si assenta e viene sostituito proprio da Francesco. È da quella serata che nascono i Carpets & Candles.

    Il mondo di Marta è fatto di jazz, blues, rockabilly, pause e battiti a cui manca solo la parola.

    Il mondo di Francesco è fatto di profonda passione, colori di delay, riverberi, nu metal e post rock, morbidamente appoggiati tra loro.

    Daniel è l’hard rock, puro istinto primordiale capace di delicatezze inaspettate.

    Il mondo di Andrea è dei colori di un blues senza fine, di continua e perenne lotta perché emerga solo una delle voci che gli gridano in testa. A volte nella confusione rimane solo il silenzio e parla la musica, quella che Daniel, Francesco e Marta sanno prendere, comprendere e ricolorare dando, alle orecchie di chi ascolta, la possibilità di unirsi al loro flusso.

    Nel 2018 decidono di entrare in studio di registrazione presso il Bios Music di Solaro. Luca Liviero di Bios Production crede nelle idee dei quattro: selezionano insieme i brani, li studiano, li rifiniscono per arrivare a chiudere, dopo due anni di lavoro, il loro primo disco. L’uscita prevista per il loro album d’esordio “Sangue corrotto” è il 29 aprile 2022.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • MARCO DALLA VILLA feat. DIORAMA “Così così” è il nuovo singolo del dj-producer disponibile come NFT

    Un brano che unisce le sonorità dance/slap house di Marco Dalla Villa con la voce ed il carisma indie pop di Diorama.
    Disponibile in versione vinile digitale venduta in 10 NFT esclusivi!

    Marco Dalla Villa e Diorama: un’originale collaborazione da cui nasce un pezzo da ballare in discoteca, ma anche da ascoltare in radio, tutto da cantare.

    Tra l’altro di questo brano vengono venduti 10 NFT esclusivi: tra gli acquirenti, influencer del mondo NFT come Genz Investing. Nelle prime due settimane ne sono stati acquistati ben 2.

    Comprando l’NFT della canzone si diventa proprietari unici del vinile scelto ed inoltre si ha accesso ad uno share delle royalties per i successivi brani dell’artista. 

    Disponibile dal 18 febbraio su OpenSea – https://opensea.io/collection/cosicosi –  la cui roadmap si può consultare a questo sito: www.marcodallavilla.com/nft

    Etichetta: Bivona Ltd.

    CONTATTI SOCIAL

    Instagram: https://www.instagram.com/marco_dalla_villa/?hl=en 

    Spotify: https://open.spotify.com/track/3gEIxy9zcNayrCvIFB5rjZ 

    YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=zb3bPER9qz4 

    TikTok: https://vm.tiktok.com/ZML6myBrE/ 

    BIO

    Marco Dalla Villa è un DJ/producer italiano che conta più di 3 milioni di streaming tra le varie piattaforme. I suoi esordi risalgono a 10 anni fa nelle discoteche milanesi, poi lo sbarco nel Regno Unito e la collaborazione con l’etichetta YEE con la quale nel 2018 pubblica “La Francesita” che raggiunge in breve tempo 1 milione di streaming e gli apre le porte della scena Melbourne bounce. Nel 2019 le prime apparizioni ai festival: l’EICMALAND all’Alcatraz di Milano dove Marco è in line up insieme tra gli altri a Molella ed il London Electronic Music Festival al Fabric di Londra nello stesso anno. 

    Nel 2021 rilascia il remix ufficiale di “Maps”, canzone che la cantante Lesley Roy ha portato all’EUROVISION rappresentando l’Irlanda.

    Il 2022 è l’anno della sua prima release italiana “Così così” in collaborazione con il cantante indie/pop Diorama.

    fonte www.laltoparlante.it

  • Al via l’edizione 2022 del Meeting Music Contest per artisti e band

    Dopo il grande successo della prima edizione, con 150 partecipanti, al via l’edizione 2022 del Meeting Music Contest per artisti e band

    Il titolo del Contest di quest’anno è ‘Una passione per l’uomo’

    Per la finale del 24 agosto ci saranno, tra gli altri, Grazia Di Michele, Lorenzo Baglioni e Hu

    Hai meno di 40 anni e ti piace cantare e suonare o fai parte di una band? MEETING MUSIC CONTEST è la tua grande occasione!

    Il Meeting Music Contest arriva alla sua seconda edizione, dopo lo straordinario successo della prima con oltre 150 partecipanti, e il primo posto assegnato al cantautore Mattia Stifanelli che sta lavorando, grazie alla vittoria, al suo primo album.

    Sarà “Una passione per l’uomo” il titolo di questa edizione, realizzata dal Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, il più grande evento culturale e giovanile di tutta Europa e dal Mei-Meeting delle Etichette indipendenti di Faenza, la piattaforma di scouting nazionale più importante della scena indipendente ed emergente italiana. 

    Gli artisti sono chiamati a presentare due brani: una cover e un brano originale che affronti il tema del Meeting 2022 “Una passione per l’uomo”. Ecco una prima traccia (traccia completa https://www.meetingrimini.org/tema-2022/) : 

    In mezzo ai drammi, di fronte alle incognite della vita, ci sono persone che ridestano la speranza. È questa speranza che muove ciascuno di noi; davanti al bisogno di raggiungere la felicità, rinasce il desiderio, mai del tutto sopito, di agire, di intraprendere un’azione positiva; è l’irriducibilità propria del cuore dell’uomo, che anche nelle avversità più grandi individua soluzioni impreviste per rispondere alle sfide, alle domande del presente per sé e per gli altri uomini.

    L’iniziativa è rivolta a tutti gli artisti e band musicali e altre formazioni di qualsiasi tipo, genere e stile, desiderosi di mettersi in gioco, di esibirsi sul prestigioso palco del Meeting di Rimini e di aggiudicarsi gli importanti premi in palio.

    Questi i requisiti di candidatura: avere un’età compresa tra i 14 e i 40 anni, non essere vincolati da alcun contratto discografico ed editoriale, presentare un inedito, senza preclusione di genere, in qualsiasi lingua (italiana, straniera, dialettale) della durata massima di 5 minuti. 

    La partecipazione è totalmente gratuita, ci si potrà iscrivere da giovedì 10 marzo 2022.

    Gli 8 semifinalisti saranno chiamati ad esibirsi sul Palco Piscine della Fiera di Rimini il giorno 21 e 22 agosto 2022 in occasione della 43ma edizione del Meeting di Rimini. La finale sarà presentata da Lorenzo Baglioni e si svolgerà il 24 agosto 2022. Chi vince, oltre a ricevere diversi premi, potrà esibirsi al MEI 25 che si terrà a Faenza dal 30 settembre al 2 ottobre. 

    Per l’occasione, una Giuria d’Onore composta da Grazia Di Michele, Lorenzo Baglioni e Hu, che si esibiranno anche dal vivo, e da altri rappresentanti del settore discografico e musicale, insieme ai coordinatori Giordano Sangiorgi e Otello Cenci, valuterà le performance e designerà il vincitore della manifestazione. 

    Le iscrizioni sono aperte, iscriviti ora!

    Premi in palio per il vincitore:

    1. esibizione live al Festival MEI – Meeting Etichette Indipendenti di Faenza, che si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre
    2. borsa di studio artistica presso Music Academy di Rimini
    3. registrazione per una settimana lavorativa presso il Lotostudio di Ravenna di Gianluca Lo Presti per la registrazione del proprio progetto musicale
    4. la stampa del CD a cura di MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti
    5. la distribuzione digitale MEIDigital a cura di Giuseppe Marasco
    6. Ufficio Stampa L’Altoparlante con promo radio
    7. uno strumento musicale offerto da Cafim di Claudio Formisano
    8. un microfono offerto da Lega Hi Fi Faenza di Lanfranco Lega

     REGOLE DI PARTECIPAZIONE 

    Sei curioso di sapere come iscriverti? Niente di più facile.

    Basterà inviare un video anche in formato casalingo e realizzato con un proprio telefonino di un proprio brano inedito* (in formato mp4, mov, avi o imv) e della cover con cui si vuole partecipare entro e non oltre le ore 24.00 del 15 maggio 2022. Il materiale dovrà pervenire all’organizzatore mediante wetransfer all’indirizzo mmcontest@meetingrimini.org e mei@materialimusicali.it. 

    Sarà necessario specificare: nome (ed eventuale nome d’arte), cognome, data di nascita, città di provenienza, recapiti telefonici ed email di tutti i membri della band. Ai partecipanti verrà richiesto di allegare una breve biografia corredata di foto in alta risoluzione e testo dell’inedito.

    Entro il 15 giugno gli Organizzatori del Contest selezioneranno i semifinalisti.

    Le votazioni si svolgeranno in maniera palese e trasparente.

    Per maggiori informazioni scrivere a contest@meetingrimini.org e mei@materialimusicali.it con oggetto “Meeting Music Contest”.

    Per brano inedito si intende un brano nuovo e mai uscito prima, ma anche un brano realizzato a partire dal 1° gennaio 2022 ancora non promosso e che non abbia già partecipato alle finali di altri contest.

    I brani per le fasi semifinali e finali saranno selezionati dagli Organizzatori del Contest e riceveranno la conferma della loro avvenuta selezione entro e non oltre il 15 giugno 2022.

    * Con l’invio dell’inedito si dichiara la piena titolarità del materiale e si autorizza l’ente organizzatore a diffonderlo e utilizzarlo per tutte le finalità, non commerciali, connesse con il contest musicale.

  • “T’Ammore, the Spirit of Naples”, al Parioli il tributo alla canzone classica napoletana

    “T’Ammore, the Spirit of Naples”, al Parioli il tributo alla canzone classica napoletana

    “T’Ammore, the Spirit of Naples” è la ripresa di uno spettacolo con la direzione artistica di Franco Dragone, che rende omaggio alla canzone classica napoletana e alle danze tradizionali campane riproposte con suoni e arrangiamenti moderni.

    Il repertorio propone brani tratti dal repertorio della canzone classica napoletana e dei balli popolari campani alternati a brani originali strumentali e vocali di nuova composizione.

    Tra i brani classici e tradizionali vi sono: “Mandulinata a Napule”, “O sole Mio”, “I’ Te Vurria Vasà”, “O paese d’o sole”, “A Città ‘e Pulecenella”, “S’mm’e Napule paisà”, “Napule è”, “Tarantella di Ricci”, “O Cafè”, “Torna a Surriento”, “Vesuvio”, “Sangiuvannari”, “Tu Vuò Fà l’Americano”.

    Nei novanta minuti di spettacolo gli artisti agiscono sulla scena seguendo un sottile filo narrativo: una giovane cantante napoletana, rifugiatasi in America da bambina per sfuggire alla Strega Arakne che si è impossessata di Napoli, decide di tornare nella sua città per liberarla grazie al suo melodioso canto, dono della Sirena Partenope.

    Sul palco Nicola Vorelli (cantante), Rachele Di Vaia (cantante), Rosario Spampinato (voce), Gianni Migliaccio (chitarre, mandolino, voce), Gino Magurno (chitarre e mandolino), Lorenzo Caiola (chitarre), Riccardo Shmitt (tammorre e percussioni), Maurizio Trippitelli (timpani e percussioni) e Luca Masotti (batteria e pad elettronico).

    Testi e musiche originali sono firmate da Gino Magurno e Gianni Migliaccio.

    Lunedì 14 febbraio

    Ore 21

    Nuovo Teatro Parioli

    Via Giosuè Borsi, 20 – Roma

    Ingresso 24-33 Euro

    Infoline 065434851