Un brano sulle connessioni fra alternative indie ed elettro pop
Nei digital store dal 14 gennaio
“punti (e a capo)” parla di una forte connessione emotiva tra due persone fisicamente distanti, situazione sempre più frequente in un’epoca in cui le connessioni umane sono monopolizzate dai social network, che azzerano le distanze geografiche.
Il testo affronta il concetto di “punto” in tutte le sue sfaccettature e lo declina tra metafore e giochi di parole, sottolineando alcuni elementi stilistici che spesso si possono rintracciabili nella scrittura di La Commare.
La musica si muove tra influenze alternative indie ed elettro pop.
“punti (e capo)” è il primo anello di un progetto più ampio, la cui uscita è prevista prossimamente.
Giorgia La Commare, classe ‘02, è una giovane cantautrice siciliana.
Comincia a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica già da piccolissima: nel 2012 partecipa al programma “Ti Lascio Una Canzone” in onda in prima serata su Rai 1 condotto da Antonella Clerici. Nel 2013 prende parte al coro delle voci bianche del Festival di Castrocaro e, l’anno successivo, partecipa con la sua giovane band al femminile alla rubrica “Saremo Famosi” del programma Rai “I Fatti Vostri”. Si accosta allo studio del pianoforte, ma ben presto manifesta una forte attrazione nei confronti del basso elettrico, che diventa, come dice lei stessa: «Un prolungamento del corpo e dell’anima». Nel 2016 intraprende gli studi presso il Conservatorio A. Scontrino di Trapani, dove, nonostante la giovane età, frequenta il triennio universitario in Popular Music (indirizzo Canto Pop/Rock), contemporaneamente agli studi presso il Liceo Classico L.Ximenes di Trapani. Nell’aprile del 2019 partecipa al talent “The Voice Of Italy” in onda su Rai2 e, nonostante un’interessante battle al basso con Morgan, decide di far parte del team di Elettra Lamborghini. Nel 2020 entra nella scuderia di Musicantiere Toscana, etichetta indipendente e casa editoriale.
Navigando sulle “alcune lacune” della vita quei vuoti che sembravano incolmabili ora prendono forma, volume, peso, voce.
Release album 14 gennaio
«A chi mi chiede che genere faccio rispondo “coolage”».
alcunelacune sceglie di intitolare proprio con questo neologismo il disco con cui si presenta, tornando sulla scena musicale dopo una ricca avventura, con questo progetto totalmente nuovo, che del passato conserva l’esperienza e un gruppo di musicisti eccellenti, capaci di arricchire ogni brano in arrangiamento e colore.
Il coolage è un’attitudine più che un genere musicale, una tensione più che una tendenza, un modo più che una moda.
Il coolage tiene insieme immagini, suoni e parole che arrivano da luoghi, momenti e situazioni differenti. È un modo per mischiare, prendere in prestito, ispirarsi a musiche legate a territori e culture anche lontane.
Coolage è un’attrazione per la musica popolare, per una culla che accoglie, una casa che conservi, un linguaggio che permetta di essere compresi. Nasce dal desiderio di “appartenere” ed interpretare a modo proprio qualcosa di condiviso, senza perdersi alla ricerca di soluzioni a tutti i costi “innovative” con l’ausilio di strumenti ormai onnipotenti. E’ la ricerca di sé in altri luoghi, in altri tempi, nell’altrove e nell’altro.
Coolage non può prescindere dai rapporti, sia di collaborazione che di amicizia, per rendere sempre attuali i “bei tempi” e non doverli archiviare tra le esperienze “del passato”.
È la volontà di essere ovunque e in qualunque momento, per ritrovare il valore insito in ogni cosa e gustare a pieno il presente e non vivere come turisti che, al termine del viaggio, tornano alla quotidiana routine, guardando con nostalgia le foto delle vacanze destinate ad ingiallire nel tempo.
Coolage è un tentativo musivo fatto di mancanze, non di conoscenza. Di tensioni più che di elementi, di persone più che di stili.
Per questo COOLAGE N°1, che esce dopo anni di “silenzio” è un insieme non ordinato, non preciso, di elementi che vogliono colmare le lacune. Una tensione esigente, che avvicina le melodie napoletane con i ritmi caraibici, la musica popolare, il blues, la bossanova, nell’impossibile tentativo di colmare i vuoti con la curiosità, l’ascolto, la ricerca e il prezioso aiuto di musicisti e artisti in situazioni, luoghi e momenti diversi.
TRACK by TRACK
Watch out (Andrea Ricci)
Un brano che si è scritto da solo. Di notte. Mentre Morfeo sta già accogliendo gli assonnati fra le sue braccia i genitori si trasformano in mostri pieni di paure, carcerieri insicuri ed egoisti che costruiscono gabbie dorate per una figlia. Raccomandazioni e protezione, si trasformano in minacce che precludono la possibilità di vivere avventure, il romanticismo, emozioni e sentimenti. Una vera sciagura.
Il suono che fa (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)
Spesso le idee fanno fatica a prendere forma e restano lì a infastidire da dentro.
Per fortuna a volte capita che qualcuno faccia lo sforzo di venire a curiosare tra gli appunti e generosamente si appassiona a una melodia, a un giro armonico, un’atmosfera.
Così nasce questo brano a quattro mani, una storia che parla della coppia stanca legata al passato, ai ricordi e a sensazioni provate “tempo fa”.
Dimentica (Andrea Ricci – edizioni La Bionda Music srl)
Una danza passionale che racconta di un tradimento, scritto vent’anni fa insieme ad altri brani per il disco di una ex, prodotto dai Fratelli La Bionda e colorato oggi di nuove sfumature. Una canzona “antica”, in tutti i sensi. Tra gli amici è una hit.
Gioco di prestigio (Andrea Ricci)
«L’amore non conviene». Non importa che la frase sia pronunciata da qualcuno o provenga da una voce interiore, una volta che il pensiero entra in testa alimenta la paura, cresce la diffidenza e l’incapacità di lasciarsi andare. Ma ci sono forze a cui non si può resistere e per quanto incerto, impreparato, pieno di dubbi, non resta che arrendersi a ciò che è più magico di qualunque trucco.
Ride on (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)
Ride on è la storia dell’uomo dei forse.
Manfredi Perrone racconta la storia di un personaggio nato dalla penna di alcunelacune, Maybe Man, che vive una vita in potenza, esiste al condizionale.
Rosso di sera (Andrea Ricci)
Il primo pezzo scritto quando dopo aver lasciato i Vallanzaska per tuffarsi in una nuova e personale avventura. Con alle spalle gli ascolti degli album della Mano Negra e Manu Chao come idolo il sogno era di vivere un’esperienza totalizzante come la loro, invece di passare le notti a muovere i primi passi con la chitarra in camera, da solo.
Lucky clover (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)
Basta paranoie! Viva il palco, la banda, la festa.
Le parole sono di Manfredi Perrone che ha dato corpo ad un’idea embrionale di alcunelacune. Una rincorsa lunga una vita all’Amore che sempre nasce e svanisce, con i desideri e le promesse. Una febbre che sale, una pulsazione che accompagna per tutta la vita passata stringendo in mano un quadrifoglio in cui si ripone ogni speranza di afferrare ciò che continua a sfuggire.
Coltivare (Andrea Ricci)
Dubbi amletici di un piccolo borghese contemporaneo. Coltivare il proprio orto o andare incontro all’ignoto? Incontrare o fuggire? Gridare o tacere? Trovarsi nell’infinitamente grande o perdersi nell’infinitamente piccolo? Ma è proprio vero che oggi tutto ci è possibile? O invece la storia va avanti e decide per noi e a noi non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo?
In questa traccia registrata al Mai Tai Studio con Gianluca Mancini si sente la volontà di lasciarsi trasportare per sentirsi liberi.
Nel disco hanno suonato
Valentina Colorni – cori
Gianluca Mancini – tastiere
Donato Brienza – chitarra
Stefano Fascioli – basso e contrabbasso
Lucio Sagone – batteria
Marco Bergamaschi – percussioni
Registrato da Gianluca Mancini presso il Mai Tai studio di Milano
Napoletano di nascita, milanese di adozione, vive l’infanzia e la prima adolescenza sentendosi sempre straniero: “un terrone” a Milano e “il milanese” per la famiglia napoletana.
Dal 1986 al 1998 suona da autodidatta prima la batteria e poi il sax tenore in varie formazioni riuscendo comunque a diplomarsi e a iscriversi alla Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Nel 1994/95 è a Lisbona, dove suona il sax on the road, comincia a mettere le mani sulla chitarra e a scrivere le prime canzoni.
Dal 1996 al 1999 milita nel gruppo ska milanese Vallanzaska collaborando alla scrittura musicale e dei testi nel disco “Cheope”.
A cavallo tra il XX e il XXI secolo scrive i primi brani per Susanna Colorni, in arte Suso, della quale i fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda producono il primo disco presso il mitico studio Logic di Milano.
Nel 2003 comincia a lavorare al suo progetto, i Solidamòr.
Nel 2004 esce il primo disco “Solidamòr” (Akwaba Records – distribuzione Sony). Nel 2005 con gli amici della Saphary De Luxe (l’agenzia di booking della band) è tra i soci fondatori del Circolo Arci Magnolia.
Nel 2006 con Saphary De Luxe pubblica il secondo album dei Solidamòr, “One Man Show” (distribuzione Venus).
Nel 2008 diventa padre per la prima volta. Chiude l’esperienza Solidamòr e lascia il Circolo Magnolia per dedicarsi alla famiglia e riprendere in mano gli studi.
Nel 2011 diventa padre la seconda volta.
Nel 2019 entra in studio (dietro il mixer il suo vecchio socio Vallanzaska Gianluca Mancini).
Nel 2021 escono due nuovi singoli: “Gioco di prestigio” e “Dimentica”.
Torna il cantautore e interprete folk pop con il brano apripista del suo album di prossima uscita. Sonorità manouche, contaminazioni dal mediterraneo, eco di tango argentino in un brano dove si mischiano tre lingue: l’italiano, il francese e il siciliano.
In radio dal 14 gennaio 2022
Magaria è il singolo che dà il nome all’intero album di Tiberio Ferracane. Una parola siciliana fortemente evocativa per l’autore, per il suo suono ma anche per il suo significato: incanto – incantesimo, magia – maleficio.
«Cercavo di esorcizzare questa mia ossessione ripetendola: “Sussurra il suo nome / All’alba e al tramonto / Di giorno o di notte / Sussurra più volte / L’incanto è svelato / in sogno di certo / Verrà a trovarti / soffio di vento …”
Ed ecco che nasce l’eterna battaglia di danze e canzoni intorno al fuoco di una spiaggia del mediterraneo, sotto una Luna tremolante, una filastrocca d’amore.
Il Poeta dichiara il suo amore disperato a questa donna, questa femmina che ha rapito il suo cuore e che alla fine ha il coraggio di baciare.
Mia madre e mio padre nascono in Tunisia e parlano in casa l’italiano, il francese, il siciliano ed in verità anche qualche parola di arabo tunisino.
Da queste abitudini di famiglia è nata l’idea di far parlare i protagonisti in siciliano e francese, ed in verità, da questo spunto è nata tutta la trama del disco, finalmente avevo capito che direzione dare al mio lavoro discografico!
I suoni e le parole erano la chiave, essi erano presenti nella mia storia e nelle storie che avevo sempre sentito in casa mia, dai miei parenti e amici di famiglia disseminati tra la Francia e l’Italia.» Tiberio Ferracane
Nasce a Torino nel gennaio del 1964, vive la giovinezza a Collegno (TO).
Figlio di profughi dalla Tunisia, siciliani che, agli inizi del ‘900, erano emigrati dividendosi tra agricoltori e operai per costruire la ferrovia. Cresciuto tra le letture di Baudelaire e le poesie siciliane di Buttitta, tra le canzoni di Aznavour e Rosa Balestrieri, e la musica araba, ha sviluppato una vera e propria passione per le contaminazioni tra le arti.
Innata passione per la musica, a soli 9 anni prende forma il suo percorso artistico presso l’Accademia Lanaro di Torino, quando inizia a studiare e poi si diploma in organo elettronico. Di lì a poco i primi corsi di perfezionamento e specializzazione in organo liturgico sotto la sapiente guida del maestro Berto Fornasero.
Perfezionatosi alla scuola di Mogol (C.E.T.) si diploma come autore di testi.
Nella seconda metà degli anni ’90, si fa conoscere anche dal grande pubblico e dalla critica partecipando, e arrivando finalista alle più importanti rassegne musicali nazionali per giovani talenti tra le quali Sanremo Famosi e Voci Nuove per Castrocaro.
Una sperimentazione continua: recital, concerti, commedie vaudeville e cabaret.
L’abilità nel saper fondere la canzone con l’arte teatrale dell’interpretazione, gli è valso il premio Mia Martini come migliore interprete nel 1997 nella sezione nuove proposte, e lo stesso premio della critica da parte del Fan Club “Chez Mimì” l’anno seguente nella sezione vetrina giovani.
Sempre nel 1997 Vittorio Sgarbi lo proclama vincitore del “Festival degli sconosciuti” a San Severino Marche.
Coautore e regista insieme a Guido Ruffa mette in scena la “Commedia Musicale d’Amore, Sogno e Trasformismo: “Marisa tra le nuvole”.
Coltiva la sua passione per la canzone d’autore e per il teatro partecipando nel 1999, in qualità di cantautore alla Manifestazione “Euridice”, al Sistina di Roma, e in qualità di Performer & Narratore al Musical “Orkestra” di Robi Bonardi e Andrea Salvini al Teatro Regio di Parma.
Lo stesso anno è presente al SIB di Rimini coinvolto in un importante progetto sociale promosso dall’associazione Coram presieduta dal Dott. Mario Minasi.
Continua a presentare, nei tre anni successivi, le sue performance in teatro: all’Auditorium Toscanini di Parma, al Cafè Procope di Torino, Teatro Cardinal Massaia di Torino, al Teatro Dalmazio di Torino e al Teatro Zeta Uno di Roma.
Omaggia in una serie di “Concerti a Tema” proposti sul panorama radiofonico grandi autori ed interpreti della musica italiana come: Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Paolo Conte, Rino Gaetano, Renato Zero, Francesco De Gregori e Lucio Dalla.
Continua a lavorare senza sosta portando nei locali di tutta Italia uno spettacolo che ha come titolo: “Le scarpe, il cappello, e la regina” da cui nasce l’omonima produzione di un cd di brani inediti di cui è autore ed interprete.
Nell’ottobre 2005 è stato applaudito ospite della rassegna “Tributo a Mia Martini” presso la Maison Musique di Torino che ha visto interventi del calibro di Mariella Nava e Enzo Gragnaniello.
È ideatore, fondatore e amministratore del sito BED&SHOW nel 2011 (www.bedandshow.it/). “Il primo portale per gli artisti creato dagli artisti”, ideato al fine di cercare di istituire una rete di collegamento fra gli artisti interessati ad esibirsi anche in altre città, oltre quella di residenza: mettendo a disposizione un posto letto per poter ospitare i propri colleghi.
Dal 2013 a oggi è presidente, socio fondatore oltre che responsabile ed insegnante, nei laboratori musica e canto dell’Associazione Un Mondo in 3D, che ha per scopo di informare, divulgare, e fare formazione per le problematiche inerenti ai disturbi specifici di apprendimento (DSA); inoltre, tra l’altro, fornire supporto alle persone coinvolte in dette problematiche. È inoltre ideatore del Convegno “Una giornata in 3D”.
Da ottobre 2017 a giugno 2019 è stato Direttore artistico della scuola di musica e canto “Violeta Parra” (Beinasco-TO) e referente DSA/BES.
Da ottobre 2019 a oggi è referente DSA/BES ed insegnante di canto presso l’Associazione Culturale e Musicale di Beinasco.
Autore e interprete di spettacoli di “teatro-canzone” quali: “Quanto mi dai per Endrigo”, “Mister Volare”, “Che bello cafè”, “Il sale sulle note”, “Censurati”, “Metti una sera al cinema”, il “Prévert di Trastevere”, “Ho rubato Luigi Tenco”, ecc.
E di CONTEST quali: “Duel, Cantautori a confronto”: http://www.duelcantautori.it/
Partecipazione alla Narrazione scenica: “Ti racconto un libro” dello storico Giorgio Olmoti, di cui Tiberio Ferracane cura la parte musicale. Da diversi anni Olmoti & Ferracane portano in scena canzoni e racconti proponendo la rilettura di pagine importanti della letteratura e della storia della canzone.
Attore coprotagonista nel film indipendente di Pupi Oggiano del 2020 : “Ancora pochi passi”.
Partecipazione alla serata omaggio a Philippe Troisi il 9 novembre 2021 presso Espace Culturel Jean Ferrat – Septèmes-les-Vallons – Marsiglia – Francia
Dal marzo 2021, collaborazione con la rivista Revriters Magazine di Eugenia Romanelli con il vlog “Ritratti d’autore dal vivo”.
Discografia
Album, “Tiberio Ferracane” (2006) – Cantautore
Singolo, “L’uomo senza memoria” (2007) – Cantautore
Album, “Tiberio Ferracane” (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Singolo, Cosa Rimarrà Di Me (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Che cosa rimarrà di noi” (2009) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Metti una sera al cinema” (2016) – Interprete Fonte: www.laltoparlante.it
Una ballad indie rap sulle occasioni perse, ispirata dall’omonima opera di Roy Lichtenstein
In radio dal 14 gennaio
“Le due porte” di Lasersight è un disco pieno di collaborazioni e anche “Kiss V” non è da meno. Qui il beat di base è stato prodotto dalla band romana dei Malpensa, già presenti con un feauturing in “Turista per sempre”. Ma se nel precedente singolo era l’amore appena sbocciato ad essere protagonista, in “Kiss V” appare l’altra faccia della medaglia, ovvero le occasioni perse e l’infelicità che ne scaturisce.
Un ragazzo e una ragazza, due punti di vista, una partenza e un ritorno e una falsità che non si riesce a mascherare. Dualità che si inseriscono alla perfezione nell’intero concept dell’album, incentrato sulle scelte da compiere e sulle loro conseguenze.
Decidere quale uscio varcare fra due porte a disposizione e quale decisione prendere è il tema che accompagna tutto il disco e che il cantautore romano declina nelle 10 tracce che lo compongono. Scegliere una compagna, un futuro possibile, scegliere di crescere o restare bambini, di partire o restare, ma anche di cantare o rappare e come delineare il proprio percorso artistico.
LaserSight è un rapper romano classe ’90, influenzato dalle sonorità rap originali dagli Articolo 31 fino ai Club Dogo ed in quelle pop degli 883. Inizia ad affacciarsi nel mondo musicale già dall’età di diciotto anni dove inizia per passione i primi lavori autoprodotti con vari esponenti delle scena romana fino al 2012. Dopo un periodo di inattività nel 2015 torna in studio dove incide il suo primo mixtape dal titolo “Cambiamenti”. Le copie fisiche del mixtape vanno sold out nel giro di pochi giorni.
Il suo primo disco ufficiale, dal titolo “Sedotto E Abbandonato” disponibile su Spotify e digital store, è uscito il 31 maggio 2018 in collaborazione con l’etichetta torinese RKH. Il disco è stato prodotto interamente da JO Diana e vanta la collaborazione di artisti emergenti romani e Blue Virus. L’album presenta sonorità rap unite ad un sound pop e dance generi in cui l’artista ci si rispecchia molto e che denota un’evoluzione artistica del rapper.
Il secondo progetto discografico è stato strutturato con il lancio di diversi singoli tutti impreziositi dalla collaborazione con diversi artisti: “Un’estate da ricordare”, “Cadono le stelle” (feat. Rayden), “Voglio il mondo (feat. Yela Kiss)”, “Deluso” (feat. Yota Damore), “Unici” (feat. Calibro 40), “Ti Starò Vicino” (prod. Jack Sapienza) e “Call Back” (feat. Malpensa).
A dicembre 2020 il brano Unici è stato inserito nella compilation “Top Emergenti 2020” realizzata e distribuita da “Music Universe”.
Il 13 maggio è uscito il nuovo Ep del rapper dal titolo “Notturno”che raccoglie 4 tracce corrispondenti ad altrettanti pensieri. Il 5 novembre esce il nuovo album dal titolo “Le Due Porte” con 10 tracce. Il progetto è stato preceduto dai singoli “Limbo” e “Turista Per Sempre”. Ora, come terzo estratto, esce “Kiss V”. Fonte: www.laltoparlante.it
A seguito del recente Decreto Festività che ha dato una nuova mazzata a migliaia di club, locali, organizzatori, artisti, dj, tecnici e lavoratori del settore musica e spettacolo il Coordinamento StaGe! scrive una lettera aperta al Presidente Draghi ed ai Ministri Franceschini, Orlando e Speranza chiedendo azioni immediate a risarcimento del danno creato e sostegno alla filiera, mentre invita gli Enti Locali che hanno allocato le risorse per il Capodanno a tenerle impegnate per eventi alternativi e diffusi e eventi da programmarsi piu’ avanti non perdendo così tali impegni economici sempre a favore della musica e dello spettacolo dal vivo.
STAGE! SCRIVE AL GOVERNO, RICHIESTA INTERVENTI URGENTI E IMMEDIATI
27 dicembre 2021
Presidente del Consiglio Mario Draghi
Ministro della Cultura Dario Franceschini
Ministro del Lavoro Andrea Orlando
Ministro della Salute Roberto Speranza
OGGETTO: STATO DI EMERGENZA DAL MONDO DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO DAL VIVO, RICHIESTA INTERVENTI URGENTI E IMMEDIATI
Gentili Presidente del Consiglio Draghi e Ministri Franceschini, Orlando e Speranza
Pur consapevoli dello stato d’emergenza che l’Italia, così come il resto del mondo, sta affrontando siamo a porre l’attenzione sull’ ennesima sberla a livello economico che il settore della musica, spettacolo ed intrattenimento ha subito a seguito del decreto festività entrato in vigore il 25 dicembre.
Imprese, artisti, lavoratori, tecnici, locali, promoter, dj ed organizzatori e tantissime altre figure avevano già programmato, con tutti i costi che ne conseguono, gli eventi per le festività natalizie e di fine anno e d’improvviso tutto è stato azzerato.
In particolare le feste di piazza, i club, le discoteche e le balere e le migliaia di dj, cantanti ed orchestre e band e tanti altri artisti e organizzatori, che più di tutti hanno subito le conseguenze di questa pandemia, sono di nuovo stati impossibilitati a fare il proprio lavoro.
Lavoro di programmazione, costi di grafica, stampa e pubblicità e impegni con i lavoratori andati improvvisamente in fumo con un danno economico ma anche un pesante contraccolpo morale quando sembrava di intravedere la luce in fondo al tunnel.
Saltate decine di migliaia di eventi pubblici e privati ed ora centinaia di migliaia di posti di lavoro ripiombano nel rischio di svanire. Servono provvedimenti per sostegni immediati e semplici a tutta la filiera il prima possibile.
Non è pensabile di chiudere un intero settore senza affiancare al provvedimento un supporto economico di sostegno.
Il Coordinamento StaGe, che raduna oltre 100 realtà imprenditoriali ed associazionistiche della filiera della musica indipendente ed emergente e migliaia di lavoratori dello spettacolo chiede al Governo interventi immediati e urgentissimi.
Risarcimento alle imprese del settore (organizzatori e locali) sulla base del raffronto con il fatturato delle festività del 2019;
Nuovo sostegno da erogare attraverso INPS per i lavoratori dello spettacolo;
Tamponi gratuiti per i lavoratori dello spettacolo;
La possibilita’ di riaprire quanto prima per gli eventi all’aperto e al chiuso per tali spazi e luoghi come avviene per gli stadi e per i teatri quanto prima
Visto il grave stato di emergenza speriamo in un vostro pronto intervento e diamo piena disponibilità di collaborazione
Coordinamento StaGe! e Indies (Coordinamento Musica e Spettacolo Indipendente ed Emergente)
AudioCoop – Etichette Discografiche Indipendenti
AIA – Artisti Italiani Associati, Artisti, Musicisti, Interpreti ed Esecutori
Esibirsi Soc. Coop. – Lavoratori dello Spettacolo / Confcooperative
SILS
Rete dei Festival – Festival e Contest
It – Folk Artisti e Festival Folk
Anat e Asmea Promoter
Silb – Club e Discoteche Fipe/Confcommercio
Fismed – Confesercenti
A – Dj – Disc Jockey
ATCL Lazio Circuito Live Teatri,
Siedas – Esperti Diritto d’Autore
Goodfellas Distribuzione Dischi e Libri
Discoteca Laziale – Circuito Negozi di Dischi
Cafim – Circuito di Negozi di Strumenti Musicali
Fiere del Disco Music Day Roma e altre citta’
Discodays Napoli
Appello della Unione Orchestre Italiane
Appello degli Artisti della Musica Popolare
Musica d’Asporto a Torino
Il mensile di Musica Jazz
Materiali Sonori e Lo Zoo di Berlino – Produzione e Distribuzione /Legacoop
Classic Rock on Air circuito radiofonico e circuito media OASport e OAPlus
LAziosound – Musica e Giovani,
Maninalto! Circuito Ska,
Rock Targato Italia – Circuito per Emergenti
Martelive – Circuito della Musica e Arte Contemporanea
Musplan – Piattaforma di scouting per nuovi artisti
Assembramento Artistico di Bologna di Artisti e Tecnici
Dietro le Quinte – Tecnici Impianti Audio e Luci e Video di Bologna
Ridens – Attori e Artisti Comici Settore Teatro
Web e Tv – Intermittenti e Autoorganizzati dello Spettacolo Roma,
AMG Disk
Arci Ponti di Memoria Milano
FederArte Rom
Slow Music
Borghi Artistici
RadUni – Circuito Web Radio Universitarie
Fiofa – Circuito D’Autore
Osservatorio Giovani di Napoli
Calabria Sona
Associazione Sonic Pro
Associazione Convivialia
Emes Agency per Art Bonus
Fistel – Cisl Emilia Romagna
Associazione CulturArti FVG
Fly Web Radio
Sos Animazione Piemonte
Fondazione Lelio Luttazzi
ACEF – Associazione Culturale Economia e Finanza
Musicisti 2020 di Napoli
MIE – Musicisti Italiani Emergenti
Suoni a Sud
Italy Sona
Cisac Sacs
Studio Rocca Romana
La Maesta’ Mastering
Forum Educazione Musicale
Tavolo Permanente delle Federazioni Bandistiche Italiane
Fiere del Disco Music Day Roma, Faenza e altre citta’ in Italia e all’Estero
Discodays Napoli
Appello degli Artisti della Musica Popolare del Sud
Musica d’Asporto a Torino
Il mensile di Musica Jazz
Cooperative Materiali Sonori
Lo Zoo di Berlino – Produzione e Distribuzione /Legacoop
Circuito Live Folk Rock Make a Dream
Dietro le Quinte – Tecnici Impianti Audio e Luci e Video di Bologna
Premio dei Premi Canzone d’Autore
AMG Disk
FederArte Rom
Borghi Artistici
RadUni – Circuito Web Radio Universitarie
Fiofa – Circuito D’Autore
Osservatorio Giovani di Napoli
Fistel – Cisl Emilia Romagna
Studio Rocca Romana
Live Music Advisor
iLiveMusic
Unione OBIS (orchestre ballo italiano spettacolo)
Ass. Armadillo Aps e Acoustic Guitar Village a Cremona Musica
Disma Musica
Ass Laboratorio Musicale Fabbrica di Note
Ass. Festopolis
EdicolAcustica
Associazione Claudio Mazzitello
Live for Music
Ass. Archidrama
il circuito del Premio Italiano Videoclip Indipendenti
ERA – ONG dell’Ecosoc
SPIN Nazionale
Festa della Musica AIPFM
IMarts Agenzia Internazionale di Booking
Vox Day di Cagliari
Radio 100 Passi
Musica Legale
Studio Legale Barcellona
Terapia Arte Intensiva
Le Ragazze Terribili
Theatre en Vol di Sassari
B&M SRL “Allestimento per lo spettacolo”
Associazione Culturale La Fenice
CICAS Settore Arte Musica & Spettacolo
Associazione Fotografi Italiani
Fasol Coop
Associazione Feste della Birra in Italia a cura di Ghergo
Assodanza Italia
Assoartisti Nazionale e dell’Adriatico
MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti
E tanti altri
ed inoltre a livello internazionale StaGe! mantiene rapporti attraverso AudioCoop e PMI con l’associazione europea di etichette discografiche indipendenti Impala e quella mondiale Win e quella mondiale di strumenti musicali Cafim e tanti altri. E’ una rappresentanza di circa 10 mila piccole e piccolissime imprese del settore per circa 25 mila addetti diretti e 250 mila operatori indiretti che con alcuni suoi associati aderisce anche ad altri coordinamenti di artisti e lavoratori del settore musica e spettacolo.
“Al cinema di paese” è il titolo della mostra dedicata alle sale cinematografiche di Gardone Val Trompia (Brescia), in programma dal 23 dicembre fino al 2 febbraio presso la Sala Civica cittadina.
L’esposizione con oltre 100 locandine, manifesti e fotobuste, ripercorrerà la storia dei cinema Beretta, San Filippo e Super, che tra gli Anni ’50 e gli Anni ’80 hanno animato la vita sociale e culturale gardonese e dei paesi confinanti. Come in molti altri paesi delle province italiane, il cinema non era solo arte o un luogo in cui andare a vedere un film. Il cinema era uno dei centri di aggregazione della comunità, in cui socializzare nel buio della sala, fumare la prima sigaretta, baciarsi, ma anche evadere dalla provincia ed immaginare il mondo fuori.
Il progetto realizzato dall’Associazione Cantieri Innovazione ha selezionato i pezzi della mostra tra oltre 250 titoli e oltre 2000 locandine salvate dalla demolizione del cinema Beretta, con l’obiettivo di esplorare la memoria della comunità locale circa il vissuto delle sale dell’epoca. Poliziotteschi, film d’azione americani, le commedie di Bud Spencer e Terence Hill, film dell’orrore, commedie sexy all’italiana, ma anche film a luci rosse. Titoli che parlano dell’Italia di quegli anni e delle comunità di provincia.
Uno spaccato sociale e culturale che attraversa diverse generazioni e passa per titoli come il cult movie “Serpico” del 1973 con protagonista un giovane Al Pacino, “Squadra antitruffa” di Bruno Corbucci del 1977 con Tomas Milian diventato celebre con il personaggio Er Monnezza oppure l’iconica pellicola “La soldatessa alla visita militare” con la provocante Edwige Fenech. Un ritorno al paese che in passato era il centro della vita delle comunità, oggi completamente trasformato, dove però è ancora possibile andare al cinema nell’unica sala rimasta attiva nella frazione di Inzino.
La mostra anticipa il secondo appuntamento del progetto che prevende una rassegna cinematografica con la proiezione gratuita dei film “Gli uccelli” di Alfred Hitchcock del 1963 (12 gennaio), “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone del 1964 (19 gennaio), per finire con “Amici miei” di Mario Monicelli del 1975 (2 febbraio) presso il cinema di Inzino alle 20.30.
“Al cinema di paese” è organizzato con il contributo della Città di Gardone VT e il patrocinio della Comunità Montana della Valle Trompia.
giovedì 23 dicembre
ore 20.30
Sala Civica
Via Alessandro Volta, 25 – Gardone Val Trompia (BS)
Ingresso libero
Orari e informazioni 3334610941
L’evento è regolato nel rispetto delle normative vigenti in materia di COVID-19.
Un brano dove la giovane artista parla del suo rapporto con la musica attraverso sonorità synth pop contemporanee
in radio dal 3 dicembre
Dopo aver vinto il concorso Area Sanremo, Vittoria si è aggiudicata anche un posto nella nuova edizione di Sanremo Giovani 2021, la trasmissione Rai che darà la possibilità a due dei dodici partecipanti, di calcare il palco del Festival di Sanremo.
«“California” l’ho scritta durante un viaggio poco prima del primo lockdown e racconta del mio rapporto dualistico con la musica. Ho immaginato due figure: California e Gaultier. California è la parte esteriore di me e delle mia musica, quella che spesso traspare, la parte più sciolta, divertente ed esuberante; mentre Gaultier richiama la mia parte più fine, intima e nascosta, quella che davvero riesce a trasmettere la mia arte.
Un grazie enorme va a Mirko Mangano, il mio produttore, che riesce con me a creare il mondo sonoro che avevo immaginato fin da subito.
Sono veramente felice di poter cantare questa canzone a Sanremo Giovani poiché è un brano che mi rappresenta fino in fondo ed essendo anche il mio brano d’esordio, personalmente è una bella soddisfazione.» Vittoria
Vittoria Sarti, in arte VITTORIA, nasce a Pontremoli il 27 ottobre 2003. Fin dalla tenera età, comunica attraverso l’Arte; prima col disegno e arti figurative,successivamente con la musica e nella scrittura. Impugnare una chitarra o una matita diventa la sua quotidianità.
Durante il percorso di formazione artistica,le influenze musicali che la segnano maggiormente sono il punk, l’R&B e l’hip-hop lasciando comunque spazio ad ascolti più ampi e diversi. Partecipa fin da giovane a manifestazioni canore che l’hanno fatta crescere artisticamente, fino al Cantagiro 2019 dove vince nella categoria “New Voice” aggiudicandosi la realizzazione di un brano in studio di registrazione.
La scelta dello studio cade sulla Media Wave di Massa e così avviene l’incontro con il suo attuale produttore artistico Mirko Mangano. È con lui che Vittoria comincia un vero percorso artistico professionale arrivando al suo primo contratto discografico con l’etichetta Rusty Records. Vittoria scrive e compone i suoi brani e grazie alla sinergia col suo produttore i pezzi prendono forma e sostanza esattamente come la sua identità artistica.
Il primo brano che vede la luce è “California” con il quale vince “Area Sanremo 2021”. Scelta dalla commissione Rai, Vittoria è fra i quattro artisti che parteciperanno a Sanremo Giovani 2021 la trasmissione RAI che darà la possibilità a due dei dodici partecipanti di calcare il palco del Teatro Ariston per l’edizione 2022 del Festival di Sanremo.
“Natale di passaggio” è la versione natalizia dello spettacolo “Storie di passaggio”, uno showcase intimo e pieno di ispirazione, che porta sul palco storie di scelta e cambiamenti raccontate da due riconosciuti esponenti della scena culturale bolognese.
Uno spettacolo che unisce musica, parole, riflessioni, racconti e note celebri figlie di passaggi, di svolte, di scelte, di vita. Per raccontare ad ogni tappa “una storia migliore”.
Il background dei due artisti che vanno in scena in questo progetto è quello di due persone che hanno una storia da raccontare. Uno scrittore, Bortolotti, che in giovane età ha conosciuto la sfida di lottare per la vita ed ha saputo trasformarla nell’arte di raccontare.
Un musicista, Cesari, che ha messo da parte il “sogno di una vita” senza mai abbandonarlo, che ha tenuto duro e continuato a guardare avanti durante dieci lunghi anni e che finalmente ce l’ha fatta e sta ora vivendo il suo sogno.
Tempo e cambiamento sono i temi centrali che percorrono tutto lo spettacolo, dove la componente musicale di Cesari si sviluppa tra chitarra, tastiere e parti cantate, incontrando la suggestiva recitazione di Bortolotti. Uno showcase che sa di taccuini stropicciati e valigie consumate, di racconti della soffitta, diari di viaggio e sale d’attesa. Di arpeggi davanti a un caminetto, serate fumose su un vecchio divano con un giradischi e un bicchiere di vino.
Storie di passaggio è un dialogo col tempo che i due autori instaurano con il pubblico. Testi e i brani, che per l’occasione si svilupperanno attraverso la tematica natalizia, racconteranno le loro storie di cambiamento, portandole fuori della propria esperienza, verso gli altri. Perché tempo e cambiamento fanno parte della storia di tutti noi. E oggi parlare di come la vita ci cambia e come possiamo cambiare volontariamente per affrontare il nostro tempo è un tema quanto mai attuale.
Ogni tappa si snoda in diversi momenti che alterneranno riflessioni, racconti inediti di Bortolotti, e una colonna sonora inedita di Cesari. Passi del libro sopracitato #DoveEravamoRimasti di Cesari, e la musica di grandi cantautori italiani e stranieri, che spesso con le loro note hanno influenzato e accompagnato i cambiamenti, le “Storie di passaggio”, di ognuno di noi.
domenica 5 dicembre
Ore 21
Bravo Caffè
Via Mascarella, 1 – Bologna
Ingresso libero con green pass (consigliata prenotazione)
“Welcome” è il titolo del nuovo videoclip estratto dall’album “Non c’è verso”, pubblicato lo scorso maggio dal collettivo Piume, disponibile da venerdì 12 novembre su YouTube.
Piume è un progetto di artisti che produce musica attraverso l’esplorazione di linguaggi diversi, fondato dall’ex Amor Fou Giuliano Dottori e Paolo Marrone già frontman della band Favonio, da anni attivi nell’ambito musicale italiano. Piume è un progetto unico nel panorama culturale italiano odierno, che ha preso vita dal connubio tra i testi nati dalla penna di dieci scrittori contemporanei e i suoni electropop. L’obiettivo è stato quello di realizzare un programma organico, che ha dato alla luce la composizione di dieci canzoni originali e un libro, accomunate tra loro da un forte richiamo per le tematiche sociali.
Come per tutti i brani del disco, il percorso musicale di adattamento dei testi alla musica è stato quello di lavorare in contrasto, affiancando allo spessore dei testi leggerezza e ariosità musicali capaci di parlare alle emozioni in maniera più immediata e senza alcuna forma di giudizio.
Nel nuovoestratto “Welcome”, il testo è firmato dallo scrittore Fabio Marco Santopietro che ha voluto esprimere quel senso di scandalo che è provocato dal contrasto fra buona e cattiva sorte. «Pensavo in particolare ai migranti -commenta l’autore-. Persone che inseguono una luce flebile per approdare non di rado in una nuova e sempre uguale nerezza. L’ho buttato giù all’in piedi su un marciapiede, con una certa furia, subito dopo una telefonata. O almeno così mi par di ricordare». La linea vocale di Dottori si intreccia con un beat elettronico e una frase ipnotica di pianoforte, quando il brano si conclude poi con un estratto recitato di Marrone che rimarca il concept della canzone.
Ma è nel videoclip che emerge tutto il significato della canzone e la visione del progetto Piume. Con la regia di Paolo Boriani, la performance degli artisti internazionali Jhafis Quintero e JohannaBarilier è protagonista delle scene. Se il testo della canzone parla di migrazioni, gli artisti hanno ideato un’installazione attraverso la dissolvenza dell’immagine del viso utilizzando polvere sottile e acqua. I loro corpi vaganti nel suggestivo Le Day Viaduct, viadotto ferroviario nei pressi di Losanna in Svizzera, come a voler sottolineare che siamo tutti migranti su questa terra. Resta solo una coperta termica sull’acqua a rappresentare simbolicamente l’indifferenza verso un corpo che non c’è, o che non vogliamo guardare.
La pubblicazione è accompagnata da un mini-tour, dove il duo assieme ad alcuni ospiti presenterà dal vivo il progetto. Le date previste sono: venerdì 19/11 Germi Milano, venerdì 26/11 Accademia di belle arti Foggia, sabato 27/11 Bartali Roma e domenica 28/11 Musei in grotta Cupramontana (AN).
Reverendo, nome d’arte del musicista barese Francesco Occhiofino, è tra gli artisti più titolati nel raccontare la storia e l’evoluzione della contro-cultura barese e pugliese: dalle prime esperienze con il rock a quelle con il rap della Zona45, fino al ragga Hip-Hop della Pooglia Tribe. Ma anche la storica esperienza dell’occupazione delle Fucine Meridionali di Bari, quest’ultima così leggendaria, da averci scritto un libro dal titolo “LiberaSpina” (edizioni Progedit, con prefazione di Nichi Vendola) pubblicato lo scorso giugno.
“Briciole” che si presenta come un docu-spettacolo multidisciplinare, sarà trasmesso in due parti sulle pagine facebook di Reverendo e Django Concerti, la prima domenica 14 novembre e la seconda lunedì 15, sempre alle ore 15. Nel video un racconto delle sue esperienze culturali, sociali e artistiche con la città di Bari a fare da sfondo, che sarà accompagnato dalla sua chitarra, da quella di Simone Martorana e dalle percussioni di JahSef Covelli.
La performance musicale (che prevede l’esecuzione di alcuni brani inediti oltre che di successi come “Gente che spera”) sarà intervallata da quella dell’attrice e regista Anna Piscopo che leggerà alcuni estratti di “LiberaSpina”, e dalle immagini video di repertorio (tratte dall’archivio di Nicola Nannavecchia e Beppe Ardito) dell’occupazione e dell’esperienza di Fucine Meridionali.
Il progetto, prodotto da Django Concerti con il contributo di Puglia Sounds (Programmazione Producers 2020/2021) prende il nome dal singolo realizzato assieme a J-Ax, estratto dall’ultimo album “Uno” pubblicato lo scorso dicembre.