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  • Claudia Conte, attrice a scrittrice per Humanitas di Salerno

    Claudia Conte, attrice a scrittrice per Humanitas di Salerno

    L’attrice Claudia Conte è attivissima nel sociale, sempre pronta a gesti di grande slancio e solidarietà,  soprattutto adesso con l’emergenza Covid -19. L’interprete teatrale, originaria di Cassino, è un valido elemento per la Humanitas di Salerno: non si ferma un attimo, e  ha voluto dare il suo prezioso  contributo per l’emergenza del Coronavirus.

    E così, , in prima linea, ha trasportato pazienti Covid con ambulanza biocontenitiva , nella veste di ufficiale con grado di tenente per Humanitas Salerno.

    Nei prossimi mesi,  vedremo nei film Tabula Rasa e Resilienza al cinema. E intanto, fa parte anche del cast corale del lungometraggio Pandemia del regista Angelo Longoni, girato durante la quarantena con ogni mezzo possibile in pieno distanziamento sociale. La Conte è anche scrittrice, e si è adoperata per la ristampa del suo libro Soffi Vitali, regalato poi con dedica allo Spallanzani, l’ospedale di Roma in prima linea per il Covid-19.

  • Sarah Falanga,  tra le mine viganti di Ferzan Ozpetek

    Sarah Falanga, tra le mine viganti di Ferzan Ozpetek

    Sarah Falanga, attrice di cinema, televisione e teatro, è anche uno dei volti di Mine Vaganti, lo spettacolo
    teatrale di Ferzan Ozpetek. La tournee teatrale, attualmente ferma a causa dell’emergenza Covid19, ha
    coinciso con il decimo anniversario del film omonimo dell’acclamato regista:
    “Ho intuito che Ferzan volesse festeggiare il decimo compleanno del film Mine Vaganti, a stretto contatto
    con il pubblico. Lo spettacolo era molto atteso, è stato accolto con entusiasmo in ogni piazza in cui è stato
    presentato. Ferzan, a parte le fortunatissime regie dell’opera lirica de La Traviata e di Madama Butterfly, si
    è cimentato per la prima volta nel riadattamento teatrale di una sua creatura, di un suo film. Per Ozpetek
    ogni segno, ogni silenzio, ogni sfumatura, ogni volto, rappresenta la vita. E’ un vero artista dell’anima. Man
    mano che la tournee proseguiva, è stata una sorpresa per noi constatare che chi aveva visto lo spettacolo,
    inaspettatamente, l’aveva trovato ancor più gradevole del film. A Teatro il pubblico gode sicuramente di un
    contatto molto più diretto con i personaggi e con gli attori . Ferzan, tra l’altro, ha scelto di fare un lavoro di
    regia capace di andare oltre lo spazio scenico; ha impiegato le sue energie in una formula speciale di meta-
    teatro, dando una nuova luce alla storia e assegnando un ruolo protagonista al pubblico ”.
    Un riadattamento del film che, per esigenze narrative, ha dovuto sposate la sua città di ambientazione, da
    Lecce alla più piccola Gragnano:
    “Al centro della scena c’è sempre la famiglia Cantone, proprietaria, come nel film, di una storica fabbrica di
    pasta. Stavolta l’ambientazione è a Gragnano: una piccola cittadina in provincia di Napoli, che è un
    microcosmo ancora limitato ed ostentatamente perbenista rispetto alla moderna Lecce. Mantenere
    l’ambientazione lì, visto come si è emancipata riguardo a certi argomenti trattati nel testo, sarebbe stato un
    po’ anacronistico. A mio parere Beh, credo che Ferzan, volendo parlare della difficoltà che un giovane
    omosessuale deve affrontare nel dichiararsi, dell’inibizione e della vergogna che deve vivere la sua famiglia,
    non avesse bisogno di uno sfondo come Lecce, un luogo dove tutto questo – attualmente – è più che
    superato. C’era bisogno di riferire il tutto ad un centro più piccolo in cui certe resistenze sono ancora belle
    presenti”.
    Spostando la narrazione in un luogo simbolo delle fabbriche di pasta, com’è appunto Gragnano, Ozpetek ha
    poi fatto sì che il pubblico partecipasse in maniera attiva alla storia:
    “La piazza di Gragnano è la platea, il teatro; noi attori, che interpretiamo i vari personaggi, interagiamo
    continuamente con la gente, che ha sempre un ruolo determinante nello svolgimento del gioco scenico.
    L’interazione con il pubblico, che è continua, risulta indispensabile; rende il pubblico parte attiva e
    responsabile della vicenda, abbatte ogni distanza. Si ha la sensazione che ogni persona abbia il suo ruolo in
    un fantastico gioco che si traduce in uno scambio continuo e creativo. La gente che assiste allo spettacolo si
    sente partecipe, in un certo senso responsabile di quello che accadrà. E’ questo toccarsi col pubblico, a
    toccare nel pubblico le più semplici e spontanee emozioni, che è stato quasi sicuramente uno degli elementi
    vincenti dello spettacolo. Ad esempio, Zia Luciana, che è il personaggio che io interpreto, va a ” cercare il
    prossimo ladro” tra le prime file della platea, nella famosa scena della passeggiata in centro che fa con la
    cognata Stefania, interpretata magistralmente nello spettacolo teatrale da Paola Minaccioni”.
    Un personaggio che è piaciuto tanto a Sarah, anche perché le ha dato modo di lavorare a stretto contatto
    con Ferzan:
    “Ferzan si affeziona ai suoi attori; li utilizza sempre nella maniera più che adeguata. Ci sono delle persone
    che Ferzan ama scoprire; le alleva, le fa crescere. Io sono tra quelle, mi auguro di esserlo ancora! Prima di
    questo incontro, avevo lavorato alla prima ed alla seconda serie dell’Amica Geniale, nei panni di Maria
    Carracci. Mi sono procurata l’opportunità di frequentare una masterclass tenuta da Ferzan, partecipando
    alle selezioni, che posso assicurare essere davvero severe. Volevo studiare il suo modo di approccio al
    cinema. Fortunatamente sono stata ammessa. Il giorno successivo alla fine della masterclass, sono stata

    chiamata per un incontro con Ozpetek al Teatro Ambra Jovinelli di Roma. Ho pensato di essere stata
    convocata per un provino,ma ignoravo per cosa. Non avrei mai pensato di poter interpretare Zia Luciana”.
    Ma qual è il messaggio di Mine Vaganti? Sarah lo ha ben chiaro:
    “La Mina Vagante è quella che va a stravolgere i progetti, le cose preconfezionate, oltre che obbligatorie e
    predefinite. La Mina Vagante è quella che riesce a dare delle sorprese attraverso la pratica della propria
    personalità, con la sua umanità. Mi piacerebbe che ci fossero tante Mine Vaganti in giro, capaci di arricchire
    la vita con la propria ed unica diversità. Per evolversi ed essere promossi al ruolo di Mina Vagante si deve
    avere il coraggio di vivere a pieno se stessi, di stringere la mano ai propri desideri, riconoscere il proprio io
    nascosto. Bisogna avere il coraggio di conoscersi e di affrontarsi. Dovremmo diventare un pochino più
    grandi nella vita, ingombrare un po’ di più, lasciare il segno, capire e sentire ciò che ci circonda. E’
    necessario andare a rompere quelle convenzioni,le imposizioni, morali o no, che sono inutili per la nostra
    crescita umana. Dovremmo sorprenderci e sorprendere…essere liberi di essere noi stessi Ferzan ad esempio
    fa sempre la differenza,è imprevedibile.. è una MINA VAGANTE. Ecco perché ha dei seguaci veri, persone che
    si riconoscono in lui,nelle sue storie,che vorrebbero essere liberi,che sono aspiranti MINE VAGANTI.La
    letteratura di Ferzan lascia sempre un segno nella vita della gente di qualunque età,di qualunque sesso o
    religione… Se tutti fossimo come lui,il mondo saredbbe certamente più umano e sorridente..più vero. Il
    punto centrale è che tutti, in fondo, possiamo esserlo: è necessario però raggiungere consapevolezze e non
    temerle.Il premio? per essere liberi”.

  • MISS EUROPE CONTINENTAL : le dichiarazioni social di Alberto Cerqua

    MISS EUROPE CONTINENTAL : le dichiarazioni social di Alberto Cerqua

    comunicato stampa della società Miss Europe Continental Organization s.r.l.s. e del sig. Alberto Cerqua relativo al concorso di bellezza “Miss Europe Continental” In relazione alle notizie apparse recentemente sui profili “scam_misseuropecontinental” e “misseuropecontinental.bigscam” delsocial network Instagram, con le quali sono state diffuse delle diffamatorie e calunniose accuse, del tutto prive di fondamento, nei confronti dell’organizzazione del concorso di bellezza denominato “Miss Europe Continental” ed in particolare del sig. Alberto Cerqua, “patron” della manifestazione e proprietario del relativo marchio, si comunica che i sottoscritti hanno conferito mandato ai propri legali per porre in essere ogni attività a tutela del loro buon nome, sia in sede civile, sia in sede penale. Miss Europe Continental Organization s.r.l.s

  • MICHELANGELO di Amici 2019, in radio col singolo IN DUE A LOTTARE

    MICHELANGELO di Amici 2019, in radio col singolo IN DUE A LOTTARE

    Dal 13 marzo sarà disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali “IN DUE A LOTTARE”, nuovo singolo di Michelangelo Vizzini, in arte MICHELANGELO, talentuoso concorrente di Amici di Maria de Filippi ’19.


    A fronte di tutto ciò che cambia, l’amore vero rimane, non arrendendosi al tempo, alle difficoltà e alla logica delle scelte umane: “In due a lottare” parla di questo, ponendosi come un vero e proprio manifesto dei sentimenti autentici, quelli che legano gli individui e permettono loro di lottare contro tutto e tutti.
     
    Il videoclip di “In due a lottare”, diretto da Federico Falcioni (Falcioni Productions), racconta non una storia d’amore, ma una storia sull’amore. La sequenza di immagini è incentrata sul filo invisibile e sui ricordi che, come nodi, legano i due giovani protagonisti, Michelangelo ed Emily.
     
    Biografia
    Michelangelo Vizzini, in arte Michelangelo, è un giovane artista di 20 anni nato ad Ostia (Roma) l’11 maggio 1999. Fin da bambino comincia a coltivare la sua grande passione per la musica: all’età di nove anni studia già pianoforte e inizia a prendere lezioni di canto. Nel 2015 è finalista Rai del Festival della Canzone di Castrocaro. Nel 2019 prende parte ad Amici di Maria de Filippi 19, dove ha modo di farsi conoscere fin da subito vincendo per cinque volte consecutive la sfida Tim, in quanto artista più votato della classe. Nonostante sembri timido e riservato, Michelangelo è in realtà un ragazzo estroverso e che fa della semplicità uno dei suoi punti di forza; è infatti molto apprezzato sui social network, soprattutto Tik Tok, dove è uno dei personaggi più ricercati dagli utenti. Il suo nuovo singolo “In due a lottare” sarà disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica a partire dal prossimo 13 marzo.

  • ZOIZI: VENERDÌ 13 MARZO ESCE IN RADIO IL SINGOLO “ODORE”

    ZOIZI: VENERDÌ 13 MARZO ESCE IN RADIO IL SINGOLO “ODORE”

    Dal 13 marzo sarà in rotazione radiofonica “ODORE” (EVE), nuovo singolo di ZOIZI disponibile sulle piattaforme digitali e nei digital stores.
    L’odore a cui fa riferimento Zoizi nel suo nuovo singolo è quello della borsa di Martina, la sua migliore amica dei tempi dell’adolescenza: un odore specifico, che in qualche modo racchiudeva le paure e la voglia di libertà dei ragazzi degli anni Novanta. Da questo dettaglio sensoriale è nata una canzone che ha tutte le caratteristiche di un inno generazionale.
    «Ho scritto questa canzone per raccontare e confermare a me stesso quanto sia stato semplice ritrovarmi come persona attraverso una sensazione quasi un po’ banale come l’odore della borsa di un’amica  racconta Zoizi a proposito del brano “Odore”  ho voluto citare qualche storia di una generazione, quella nata come me nel 90′, forse l’ultima a sognare in grande in un mondo ancora “vecchio” e privo di questa esagerata e improvvisa modernità che un po’ ci soffoca. Sicuramente non eravamo migliori dei “nuovi giovani” ma l’abbiamo vissuto con un romanticismo che oggi stenta un po’ ad uscire».
    Il videoclip di “Odore”, diretto dallo staff di 3littlepigs, è girato totalmente in bianco e nero e ha come unico protagonista Zoizi. Le riprese in primo piano e lo sguardo del giovane autore che punta dritto alla telecamera conferiscono alla sequenza di immagini una valenza prettamente narrativa: è Zoizi che racconta una storia, la sua storia, a chi guarda.
    “Odore” è disponibile su Spotify al seguente link: https://spoti.fi/2TEh1Sa
     
    Biografia
    Jodi Zojzi, in arte Zoizi, è un cantautore classe ‘90 che nasce a Tirana e viene adottato dopo un anno di vita da mamma Italia. Tanti traslochi con la sua famiglia in giro per il nord, per poi finire a Modena nel 2000. Lì nasce e cresce la sua passione musicale che culmina a 13 anni grazie alla chitarra di suo padre. A 15 anni studia batteria e suona in qualche rock band locale che portano l’artista ad avvicinarsi alla scrittura dei suoi primi brani inediti. Nel 2019 pubblica il singolo che segna il suo debutto, “Pazzo Di Te“. Nello stesso anno apre cinque concerti del tour di Francesco Renga. Lo scorso gennaio è uscito sulle piattaforme digitali il suo secondo inedito “Odore” (EVE); il brano sarà in rotazione radiofonica a partire dal prossimo 13 marzo.

  • Da venerdì 6 marzo sarà in rotazione radiofonica “I GIORNI DI ULISSE” (Godz), il nuovo singolo dei SERPENTI, disponibile su tutte le piattaforme digitali e nei digital stores

    Da venerdì 6 marzo sarà in rotazione radiofonica “I GIORNI DI ULISSE” (Godz), il nuovo singolo dei SERPENTI, disponibile su tutte le piattaforme digitali e nei digital stores

    Sonorità elettropop per una canzone di respiro internazionale che racconta di come, a volte, sia necessario allontanarsi per vedere meglio le cose: “I giorni di Ulisse” parla di questo, di un momento di riflessione, di una presa di distanza che permette di (ri)mettere a fuoco le cose veramente importanti.
    «Siamo partiti per un lungo viaggio. Abbiamo visitato luoghi fantastici e conosciuto creature meravigliose. Abbiamo affrontato una grande avventura ed ora è tempo di tornare- commentano i membri dei Serpenti a proposito del brano – “I giorni di Ulisse” rispecchia il nostro sound electro pop che si è lasciato contaminare dal tempo e dalle nostre esperienze personali, senza tradire le origini. Rispetto ai brani precedenti, abbiamo impreziosito la composizione e la produzione aggiungendo componenti sonore acustiche, per rendere la canzone più emozionante e coinvolgente».
    Il videoclip di “I giorni di Ulisse”, diretto da Gianclaudia Franchini e Luca Serpenti – in arte Serpenti -, ha come protagonista la stessa Gianclaudia e alterna immagini all’interno di un appartamento ad altre che riprendono il mare e il cielo di Bari, città natale del duo.
    “I giorni di Ulisse” è disponibile su Spotify al seguente link: https://spoti.fi/3ckjo5k

    Biografia
    Con l’obiettivo di fondere due grandià elettroniche, Luca Serpenti e Gianclaudia Franchini (già basso e voce della band Ultraviolet), danno vita, nel 2007, al progetto Serpenti. Dal 2007 ad oggi i Serpenti hanno pubblicato tre dischi, “SOTTOTERRA” (Godz), “SERPENTI” (Universal), e “CYCLONE” (UBERSTROM) da cui sono stati estratti nove singoli. La florida attività di concerti dal vivo dei Serpenti li ha portati, in sei anni, ad esibirsi in Italia, UK, US e Cina ed in importantissimi eventi internazionali (Northside Festival NY@ USA – Sziget Festival Budapest @ Ungheria – MIDI Festival @ CINA). Nel 2015 il duo si ferma per consolidare la carriera di autori e producer (Sony Atv) e per dare spazio a Phantafox, progetto parallelo deep house cantato in inglese e pubblicato con Ego Music che ha avuto un ottimo riscontro nel suo settore con il singolo “Love the noise”. Lo scorso 26 febbraio 2020 la band ha pubblicato il singolo “I giorni di Ulisse”, in rotazione radiofonica a partire dal prossimo 6 marzo.

  • Dal 31 gennaio Ganoona in radio con Cent’anni

    Dal 31 gennaio Ganoona in radio con Cent’anni

    Da venerdì 31 gennaio sarà in rotazione radiofonica “Cent’Anni” (Noize Hills Records), l’ultimo singolo di Ganoona già disponibile sulle piattaforme digitali. 

    Ricordo che presi la scossa la prima volta che ti ho toccata”: così canta Ganoona in una strofa di “Cent’Anni”, brano urban-pop dai toni malinconici e sonorità latine che ha tutte le caratteristiche di una lettera d’amore/odio destinata a un “traditore”, una persona che guadagna la nostra fiducia e poi la usa per scopi e vantaggi personali, la famosa serpe in seno. «“Cent’anni”, come quasi tutti i miei brani, nasce dall’esigenza di raccontare, in primis a me stesso, qualcosa che mi è successo. Il brano parla di una relazione di amicizia molto tossica che mi aveva fatto perdere la serenità e la fiducia in me stesso. Da qui la metafora della vipera e della “serpe in seno” – racconta Ganoona – il ritornello è una citazione a un romanzo classico della letteratura latino-americana, “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez. “Cent’anni” mi rappresenta molto musicalmente, essendo una commistione tra sonorità latine e le sonorità più moderne dell’indie pop italiano ed europeo».

    Il videoclip di “Cent’Anni”, diretto da Lorenzo Chiesa, racconta la storia di due amici in partenza per un viaggio on the road. All’inizio vi è intesa, ma gradualmente vediamo crescere la tensione in un’escalation emotiva messa in risalto da sequenze di immagini con una marcata mimica teatrale.

    Biografia
    Ganoona è un cantante, rapper e songwriter italo messicano e vive a Milano. La sua musica è una combinazione di sonorità black, latin e hip-hop accompagnata da liriche intense ed originali. Si esibisce sia in Italia che in Messico distinguendosi per i suoi live energici e coinvolgenti. Ganoona collabora a tutti gli aspetti del progetto artistico, spesso è anche compositore dei suoi brani. A dicembre 2018 il brano in collaborazione con Kayla, prodotto da Polezski (già produttore di Gemitaiz e altri), viene selezionato da Youtube Music come “Artists to watch – il suono del 2019”. L’ultimo inedito “Cent’Anni” (Noize Hills Records) sarà in rotazione radiofonica dal prossimo 31 gennaio.

  • “Amarene nere” il nuovo disco di Andrea Infusino

    “Amarene nere” il nuovo disco di Andrea Infusino

    Un disco vivace, dinamico dove il senso melodico si unisce ad una ricerca timbrica che si muove perfettamente tra tradizione e modern jazz. E’ questa l’essenza di Amarene Nere, secondo progetto del chitarrista Andrea Infusino che esce per l’etichetta Emme Record Label il 15 ottobre 2019 a seguito del disco Between 3 & 4. Il quartetto capitanato dal chitarrista calabrese è completato da Marco Rossin al sax, Fabio Guagliardi all’organo KEY B e Manolito Cortese alla batteria. A differenza del primo disco, parliamo di un vero e proprio concept album che parla attraverso immagini e racconta la storia di una crisi vissuta dall’autore diverso tempo fa, a partire dal suo momento più nero fino all’uscita finale da essa. Un disco maturo, per certi versi più melodico del precedente, che scaturisce proprio da un vissuto particolare e da un’ampia riflessione fatta sul proprio ego. Dentro di esso c’è gran parte del trascorso musicale di Andrea Infusino che sa padroneggiare perfettamente i linguaggi del jazz, passando dal bebop, passando per il latin jazz e il blues, senza mai tradire una vivace ricerca verso un jazz moderno, al passo con i tempi. Per questo parliamo di un lavoro profondo, brillante e ricco di sfaccettature, dove non manca un gran senso compositivo. E’ probabile, infatti, che in questo caso il racconto di una storia personale, raccontata attraverso immagini musicali, rappresenti una via decisamente interessante per comporre musica di qualità. Il disco si apre con Amarene Nere, title track che senza dubbio racchiude tutte caratteristiche del disco e che rappresenta il concentrato di questo percorso. L’immagine è quella di un bicchiere d’acqua cristallino reso opaco e oscuro da un inchiostro che lo inquina e che di conseguenza racconta una storia diversa a tratti oscura. Minor Cliff è un brano decisamente swing in cui Infusino rende omaggio al mainstream e al bebop che da sempre lo hanno accompagnato, mentre Sambat vuole essere un tributo ai ritmi latini anch’essi presenti nel suo background musicale. Goldfinch è una ballad struggente dalle tinte blues che racconta un passato felice e bucolico, una sorta di contrasto tra una vita ormai trascorsa e un presente più drammatico e problematico. Angela’s Whistle è una dedica alla moglie Angela, un brano forse più duro caratterizzato da uno swing incalzante ed infuocato che rappresenta un carattere forte e determinato, indispensabile per raccontare l’uscita dal quel periodo di crisi. Tavern è un omaggio a un luogo della Calabria, dove per l’appunto è stato scritto il brano, mentre Slow Baritone, brano scritto di getto a casa del sassofonista della band alcuni anni fa, è un ricordo delle esperienze di ascolto del cool jazz e soprattutto del sodalizio fra Mulligan e Chet Baker. Exit è invece l’ultima composizione del disco che sintetizza l’uscita da una crisi che, per quanto brutta, è stata lo spunto per una riflessione profonda e per la nascita di un disco che in qualche modo l’ha già esorcizzata!
  • BandazZ “FELLINI” un omaggio al grande Maestro in occasione del centenario della sua nascita

    BandazZ “FELLINI” un omaggio al grande Maestro in occasione del centenario della sua nascita

     BandazZ
    omaggia il Maestro Federico Fellini con una “bossa” di buon compleanno
    “Fellini”
    in radio dal 24 gennaio

    Il brano è stato scelto come colonna sonora del video racconto 
    “Fellini andata e ritorno”, con la partecipazione di Vincenzo Mollica

    Dal 24 gennaio sarà in radio e disponibile sulle piattaforme digitali “FELLINI”, il nuovo singolo di BandazZ, un omaggio al grande Maestro in occasione del centenario della sua nascita. 

    Una “bossa” di compleanno che è stata presentata al Convegno internazionale “Ricordiamo Fellini” evento di apertura delle celebrazioni del centenario a Milano, il 20 gennaio a Palazzo Reale. Il brano è stato registrato tra Rio De Janeiro e Roma in co-produzione con la label brasiliana Savalla Records.

    “E Tu nella nebbia rapito, ancora danzi…” questo è lo spirito sognante che avvolge il brano. Una musica scritta dalla compositrice brasiliana Raquel Durães in collaborazione con Max Lantieri, autore anche del testo, che vuole essere un sincero e affettuoso regalo di compleanno, un coro unanime di auguri per il nostro Supereroe del Sogno.
    Il singolo “Fellini” è stato scelto come colonna sonora del video racconto “Fellini andata e ritorno”, scritto dalla fotografa Maria Luisa Carobbio, per la regia di Andrés Arce Maldonado e con la partecipazione di Vincenzo Mollica, che racconta un Fellini personale e inedito. L’uscita è prevista nel corso del 2020, anno del centenario della nascita di Fellini.
    Il brano fa parte di Sonhos Il viaggio il sogno e la poesia, un progetto musicale, sospeso tra due mari, il Mediterraneo e l’Atlantico che vuole rendere omaggio attraverso la Musica a tre autori universali del ‘900 le cui opere sono profondamente legate alla sfera dei Sogni: Lo scrittore brasiliano Jorge Amado, il Poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa e il Maestro dell’Arte del Cinema e del Sogno, Federico Fellini.
     
     
    Biografia
    Il progetto BandazZ nasce dalla volontà del cantante e autore Max Lantieri, musicante clandestino, come ama definirsi, che fa il suo esordio con un album dedicato al Brasile e a uno dei suoi generi musicali più conosciuti e amati, la Bossa Nova. Avvalendosi della preziosa collaborazione del chitarrista Theo Salvitti, riunisce a sé un gruppo di talentuosi musicisti del panorama jazz romano, per registrare live in studio l’album “Bossa in a jazzy dress”, che viene pubblicato il 26 giugno 2018 dall’etichetta brasiliana Savalla Records (finalista del Prêmio Profissionais da Música 2019). Da questa prima esperienza discografica e dalla collaborazione con il produttore e Ingegnere del suono, Carlos Savalla, nasce l’idea di replicare il progetto per rendere omaggio anche alla grande musica italiana di tutti i tempi, nello stile di BandazZ. Al duo Lantieri-Salvitti si unisce la giovane cantante Beatrice De Dominicis già messasi in luce nelle ultime edizioni di Edicola Fiore e Domenica in, e con all’attivo un primo singolo autoriale “Storia d’Inverno”, pubblicato da Savalla Records lo scorso settembre. Sospesi tra due mari, due lingue, due culture musicali che tentano di incontrarsi per contaminarsi, questo è il tratto che caratterizza il percorso della band che sta ultimando dopo oltre due anni di lavoro il primo progetto autoriale, dal titolo “Sonhos: il viaggio, il sogno e la poesia”, la cui uscita è stata anticipata dal singolo bilingue “Encantadoramente”, registrato a San Paolo in versione acustica per il progetto Registros della Savalla Records, e dall’anteprima video di un brano ancora inedito “Acalanto e Cafunè”, dedicato al grande scrittore brasiliano Jorge Amado. Il videoclip è stato presentato in anteprima al Flipelô -Festival internazionale della Letteratura- a Salvador da Bahia. L’8 marzo 2019 la band ha presentato “Legata a un granello di sabbia”, una versione speciale arrangiata in Bossa Nova del celebre brano scritto da Nico Fidenco e Gianni Marchetti, per tornare a giugno con il singolo SAMBARAVÁ con la B-side “Tu sei così”, omaggio a Fred Bongusto, e a settembre con il nuovo singolo “Beijinhos à beira-mar”.
    A novembre 2019 esce il brano “Incantevolmente” seguito dal nuovo singolo “Fellini” (gennaio 2020), un omaggio al grande e indimenticato Maestro.

  • Benedetta Raina in radio e digitale con “Davvero” dal 13 dicembre

    Benedetta Raina in radio e digitale con “Davvero” dal 13 dicembre

    BENEDETTA RAINADA VENERDÌ 13 DICEMBRE IN RADIO E IN DIGITALE
    “DAVVERO”…ma non troppo sul serio

    Esce venerdì 13 dicembre in radio e sulle piattaforme digitali “DAVVERO” (Noize Hills Records), il nuovo singolo di BENEDETTA RAINA.Un invito semplice ma non banale, un invito a capirsi e ad accettarsi, a prendere la vita alla giornata e a dimenticarsi un po’ di tutto. “Davvero” parla di questo e per questo. Con un ascolto più attento si coglie l’intenzione da parte dell’artista di comunicare una realtà che nasconde molte insidie: la realtà di quei problemi apparentemente lievi che fatichiamo ad ignorare e ci ostacolano. Piccolo e grande, leggero e pesante, reale e irreale: questi contrasti caratterizzano “Davvero” sia per sonorità, che per tematiche cantate.Con sprezzante ironia, Benedetta Raina commenta così il suo nuovo singolo:«Nemmeno io so quale sia la vera realtà della canzone. Prendere la vita alla giornata mi è sempre sembrato molto ironico viste tutte le sfide che essa ci pone quotidianamente. Nel dubbio ho deciso di sbattermene!».BiografiaBenedetta Raina è una cantautrice classe 2001 di Alessandria, collocabile nel panorama musicale dell’indie-pop italiano. Fin da piccola coltiva una grande passione per la musica e nei primi anni delle superiori inizia a scrivere i primi testi e a comporre le prime vere canzoni, prima in inglese e poi, più tardi, in italiano affrontando le tematiche di un’adolescente della generazione z, in bilico tra speranza e sconforto e alla continua ricerca di conferme negli altri. Alla fine del 2018 inizia a collaborare con l’etichetta Noize Hills Records e nel 2019 pubblica “Basta”, il suo singolo di debutto. La canzone nasce proprio come il primo esperimento in italiano, come una pronta denuncia di sé, finalmente senza lo schermo di una lingua straniera. Il nuovo singolo “Davvero” (Noize Hills Records) esce in radio e in digitale il 13 dicembre.