Tag: rap

  • Le visioni rap metal di Raanko Moneti nel nuovo album “47”v

    Le visioni rap metal di Raanko Moneti nel nuovo album “47”v

    “47” è il titolo del primo album di Raanko Moneti, da venerdì 25 ottobre in tutte le piattaforme digitali.

    Raanko Moneti è un progetto misterioso dietro al quale si cela un’entità, un artista che si definisce uno dei tanti “Nessuno”. Quelli che (r)esistono per strada e non esistono per l’ufficio delle imposte o per l’anagrafe bancaria. Un progetto artistico che unisce il rap e il metal. Se il tappeto sonoro del disco si sviluppa tra sonorità nu-metal e crossover, le liriche in italiano, inglese, spagnolo e francese, spaziano dalle barre rappate al recitato teatrale, passando per il cantato unito a melodiosi cori di voci femminili. Distorsioni trash hardcore abbracciano ritmiche serrate, dove chitarre sature si alternano ad arpeggi e chitarre acustiche. Un’atmosfera melodica si evolve poi in ruvide suite dalle sonorità potenti, che lasciano spazio anche alle ballate e a qualche intermezzo electro.

    Con “47” ha dato voce al suo quaderno, interpretando e romanzando la sua vita e le sue rime, in prima persona, con un genere crudo, sincero e di trasversale, come lui. Con il supporto del produttore paraguayano Madatracker, Raanko Moneti ha unito riff, sequenze armoniche e pattern ritmici, in un elaborato disegno di ascolto immediato, ma complesso da descrivere. Raanko Moneti è un genio prestato al crimine, di quelli che si guadagnano da vivere con attività illecite, ma nei ritagli di tempo leggono Jo Nesbo, Ludovico Ariosto, Arthur Rimbaud, Il Milione. È solo, un cane sciolto, di quelli senza padroni o capi clan a cui sottostare, senza famiglia o legami di amicizia e amore veri. È in fuga, da chi lo minaccia con aut-aut di vita di clan o di morte, e da sé stesso, incapace di dare una svolta positiva alla propria vita. È in bilico, tra bene e male, tra continuare ad andare o provare a tornare, tra smettere o ricominciare. Raanko perché Ancora, quella che continuamente è costretto a riprendere in mano, con la doppia A e la K in omaggio a Helsinki dove non avrebbe mai pensato di arrivare. Moneti perché Timone, quello che talvolta non riesce a manovrare e che ha imparato ad usare da solo. Raanko Moneti, en verlain.

    La pubblicazione è accompagnata dal videoclip della traccia “Come il clima” firmato dal regista e visual artist Jordi. Un piccolo film dalle atmosfere gothic, con la sceneggiatura che verte sul testo della stessa canzone. Un bianco e nero onirico accompagna i muri di chitarre distorte e le ritmiche serrate, dove le rime del rap si contrappuntano ai vocalizzi di Angela De Nardis.

  • Turi, Antibemusic ristampa in vinile “Salviamo il salvabile”, “L’amico degli amici” e “Lealtà e rispetto”

    Turi, Antibemusic ristampa in vinile “Salviamo il salvabile”, “L’amico degli amici” e “Lealtà e rispetto”

    Salvatore Scattarreggia alias Turi, storico MC e produttore calabrese, noto anche come FunkyTuri, Calabro Nove oppure Tony Baretta, torna dal 15 ottobre in tutti i negozi di dischi con tre ristampe d’eccezione. A pubblicare questo storico trittico, Antibemusic, la label romana che per prima ha creduto in lui, già attiva con Cor Veleno, Piotta, DJ Gruff, Tormento e molti altri. Per la prima volta tutti assieme -ma anche acquistabili singolarmente- in un box dedicato ad un prezzo speciale, tre dischi che hanno fatto la storia del rap italiano.

    Dal 2001Salviamo il salvabile” primo album ufficiale da solista, completamente prodotto da lui tranne due tracce da The Nex One, vede anche la collaborazione di Kiave, Manifest, Ciccio Il Milordo, Luca Giurleo e Macromarco. Il titolo è un riferimento alla crisi del rap italiano dei primi anni 2000, e con questo disco traccia quella linea che lo accompagnerà per tutte le fasi della sua carriera. L’apprezzamento di pubblico e critica consacra il suo stile unico tra critica, sfrontatezza e divertimento, che ha sempre caratterizzato i suoi lavori.

    L’amico degli amici” del 2004 sancisce ulteriormente la consacrazione dell’artista nella scena Hip-Hop nazionale, complice anche la hit undergroundCosa vuoi da me”, accompagnata dall’omonimo videoclip tra i primi a entrare in rotazione all’epoca nelle TV musicali. La produzione è sempre di Turi, tranne due tracce realizzate da Impro e DJ Argento. Per i featuring ha scelto L-Mare, Franco Negrè, Kaos, Kiave e Danno dei Colle der Fomento. Funk e giochi di parole in italiano e dialetto calabrese, mescolano impegno e intrattenimento, e danno vita alla tipica verve ironica dell’MC.

    Il 2009 è l’anno di “Lealtà e rispetto”, l’ultimo album di studio di Turi. Anche in questo caso la produzione è sempre curata da Turi tranne una traccia da Macromarco. Dialetto calabrese e slang inglese, hanno allargato il pubblico di Turi in tutto il mondo, il disco infatti ha riscosso notevole successo nelle comunità italiane all’estero. Gli ospiti sono Shaone, Mr. Micheal Fazzolari, Gioman e Killacat.

  • Il rap di Iastimo è “Tutto normale”, il nuovo album in uscita il 4 ottobre

    Il rap di Iastimo è “Tutto normale”, il nuovo album in uscita il 4 ottobre

    Tutto normale” è il titolo del nuovo album di Iastimo prodotto da Farina, disponibile da venerdì 4 ottobre pubblicato da Orangle Records.

    Il rapper siciliano sceglie di affrontare temi scomodi direttamente legati alla sua storia personale, in primis la disabilità vissuta nel quotidiano. “Tutto normale” è un viaggio e una provocazione che trae ispirazione dal vissuto, spaziando dal bullismo ai social media fino alla politica. Ad affiancarlo in questo nuovo progetto l’amico di sempre, l’MC e produttore Farina, che si è occupato della produzione dell’intero progetto, conferendo all’intero album un concept sonoro che è l’incontro del vecchio col nuovo. Suoni cupi prettamente hardcore si uniscono a beat più moderni tipici dell’HipHop contemporaneo, dove le sue barre sgorgano dal profondo.

    Il disco si apre con un mix di due pezzi che affrontano la disabilità in modi differenti: “Capocomico” vuole in qualche modo esorcizzare la condizione del disabile. Una cassa dritta e un loop di piano descrivono una scena tragicomica; il boom bap di “Zoppo” invece porta con sé una consapevolezza dei propri mezzi, trasformando quelli che sono punti deboli in capacità diverse dal comune. “Alfabeto denso” è più un pensiero, una considerazione su quanto sia veloce la lingua. Su un’orchestrazione di archi le rime di Iastimo e dell’ospite Moskillz raccontano un gap linguistico con le nuove generazioni. La politica non può mancare al centro di un discorso sociale, “Bravo Presidente” è la traccia che maggiormente affronta questo tema. Una lettera a un ipotetico Presidente, piena di collera per le cose non fatte e quelle fatte tra synth e tastiere.

    Tutto normale” oltre a dare il titolo al progetto è sicuramente la traccia della vita vissuta dall’artista, dove tutto è assolutamente non normale, ma lui l’ha sempre affrontata come se lo fosse. In un’atmosfera cupa e malinconica, Iastimo punta il dito verso la società e la politica, che poco si occupano di questa “anormalità”, lasciando così soli tutti quelli che vivono questa situazione. “Cerebro” prende di mira, con una certa sconfitta, i più piccoli che ormai scelgono sempre la via più facile per fare soldi. Su una produzione dal gusto retrò, l’artista ammonisce tutti quelli che scelgono la strada delle mafie e della delinquenza. “Scalino” di sicuro è il pezzo più spensierato, anche grazie alla combo con Jareed. Su un piano dal tocco jazz ripercorre, in qualche modo, quella che era la scena Hip-Hop tra la fine dei ’90 e gli inizi dei 2000 a Messina. Scalino da l’input alla traccia successiva, “Semplice”, che come il titolo suggerisce si aggrappa alla semplicità, musicale e di valori. Tra ritmi scomposti e beat minimali, mette alla luce quel modo di pensare, di vivere, che pian piano si sta perdendo e ricadendo nelle dipendenze di vecchie droghe. “Fasi” è una traccia dedicata a sua madre, che fin da giovane ha dovuto affrontare il mondo con un bambino disabile. Una ragazza madre, che ha visto la vita stravolgersi. Un viaggio che racconta delle varie fasi della vita su bassi potenti e ricchi di groove. In un’atmosfera carica di tensione, “Massificati” è una provocazione contro chi dalla TV, dai social o da qualsiasi altro mezzo di controllo di massa viene soggiogato. “Love audio” è un inno alla musica e alla cultura Hip Hop. Con la collaborazione di Fantomas, vecchio rapper attivo già dai primi anni ’90 nella band Fuori Fase, ci raccontano dell’amore verso questa cultura su una produzione ritmata e scandita da una tastiera dal gusto classico.  “Social fiction” è un’estensione della traccia Massificati. Su un campionamento bluesy, racconta di quanto siano finti i rapporti vissuti nei social, e nonostante le persone abbiano coscienza di ciò, gli affidano parte della loro vita. Ed è il quadro delle ultime tracce a portare in scena un mondo “Orrendo”.  Qui il registro sonoro strizza l’occhio all’electro, dove gli scambi culturali, le opinioni e i vari modi di socializzare si sono ridotti, negativamente, a banali “chiacchiere da bar”.

  • “Summer Days in Hell”, il rap metal dei The Old Skull tra palco e studio

    “Summer Days in Hell”, il rap metal dei The Old Skull tra palco e studio

    Summer Days in Hell” è il titolo del nuovo album della formazione romana The Old Skull, da venerdì 27 settembre in tutte le piattaforme digitali e vinile pubblicato da TAK production.

    A quattro anni dal precedente lavoro di studio “Fantasmi, Ruggine e Rumore”, il quintetto romano torna con 21 tracce e quasi un’ora di musica tra live e studio. Per questo nuovo lavoro, la band composta da Luca Martino (batteria), Francesco Persia (chitarra), Emanuele Calvelli (basso), Alex Merola (chitarra) e DJ Snifta, ha scelto di mettere insieme la potenza di 12 brani registrati dal vivo, tutti i singoli pubblicati finora, un inedito e il re-edit della traccia “Lamette”.

    I The Old Skull si sono sempre distinti come un progetto unico, quantomeno raro in Italia. Un esperimento che ha lo scopo di mettere a confronto e unire due mondi apparentemente distanti, ma, quantomai affini. Il loro background metal incontra il mondo Hip-Hop rappresentato da tutti gli MC e DJ da tutta Italia che hanno coinvolto negli anni.  

    Abbiamo deciso di pubblicare un disco live – racconta la band –. È sicuramente una scelta in controtendenza rispetto al mercato, ma per noi è il modo migliore per esprimere l’essenza della musica. Quella suonata dal vivo, che nasce sul palco, tra energia e sudore. Questo album è una fusione tra rap e metal: chitarre distorte, elettronica, scratch, ritmiche potenti e non convenzionali. Ma soprattutto, vuole essere un album privo di barriere: il live è il momento in cui la musica diventa reale, si stacca dallo sfondo e respira con il pubblico. Il live è un momento di massima connessione e scambio di energie“.

    Nel disco troviamo quindi le registrazioni dal vivo delle tracce “Chico Madness” con Jurassic Panz, “TLJ” con William Pascal, “Arupmet” con White Boy, “Mina Vagante” e “Io So Stanco” con Suarez, “Questo Mio Rap”, Cani Rabbiosi” e “Teide Tsunami” tutte con Wiser Keegan, Sgravo e DJ Fastcut. Poi “Sporco” con Danno e Il Turco, “Ipercubo con Danno, “Questa è La Fine” con Chef Ragoo e infine “Strozzapreti Alla Romana” con Danno, Suarez e Chef Ragoo. Tre singoli di studio “Lamette Reloaded” con Danno, “DSTNT” con William Pascal, White Boy, Panz, Pacman XII del Do Your Thang ed “Emoji” con i Novembre 87.

    La scelta degli ospiti al microfono vuole rimarcare poi tutta l’unità e la potenza della scena romana, dai singoli MC alle crew come Do Your Thang e Dead Poets. La curiosità: il titolo è “Summer Days in Hell” è dedicato allo storico omonimo festival metal che si svolgeva nei primi anni 2000 presso la Centrale Del Tennis al Foro Italico di Roma.

    Per il formato vinile in tiratura limitata, sono disponibili due versioni: una nera standard e una marble.

  • Strikkiboy incontra Kento nel nuovo singolo “Non vali una lira”

    Strikkiboy incontra Kento nel nuovo singolo “Non vali una lira”

    Non vali una lira” è il titolo del nuovo singolo di Strikkiboy feat. Kento, disponibile da venerdì 28 giugno in tutte le piattaforme digitali pubblicato da Time 2 Rap.

    Una linea immaginaria che unisce Roma a Reggio Calabria, una condivisione di valori e di approccio alla musica Hip-Hop che passa da generazione in generazione. Questo il concept che emerge dal nuovo singolo di Strikkiboy, dove è accompagnato dal rapper calabrese Kento sulla produzione di Dr. Testo.

    Una presa di posizione e una critica diretta a quella deriva in cui il movimento Hip-Hop è caduto negli ultimi anni, sancita in questa collaborazione da una comunanza di idee e appartenenza di strada.

    Con le sonorità spiccatamente classiche confezionate da Dr. Testo, Strikkiboy snocciola rime scagliandosi contro l’ostentazione di droghe e beni materiali, culto dei follower e delle view. Un inno all’autenticità, ma anche una critica verso la violenza fine a sé stessa, troppe volte cavalcata da più di un musicista della scena. 

    Le barre di Kento arrivano in supporto del più giovane MC, mettendo sul piatto citazioni che sottolineano la visione e il concept di Strikkiboy.

    Il singolo “Non vali una lira” è accompagnato dall’omonimo videoclip realizzato dal regista Alex Fralma. Una scelta minimale quella di accostare il pezzo a una comune grigliata all’aperto tra amici. Sullo sfondo istantanee della periferia romana, realtà già celebrata più volte da Strikkiboy come simbolo di indipendenza ed orgoglio.

  • Esce il nuovo album di DonGocò: benvenuti nel mio SudConscio

    Esce il nuovo album di DonGocò: benvenuti nel mio SudConscio

    SudConscio” è il titolo del nuovo album di DonGocò, disponibile da venerdì 24 maggio in tutte le piattaforme digitali. A tre anni dall’ultimo lavoro solista “Pezzi di me”, il rapper calabrese membro del collettivo Keepalata torna con un concept dal contenuto complesso. Un lavoro che si sviluppa dentro ai contorni del mondo rap, ma spesso evade verso momenti cantautorali, sonorità talvolta molto lontane dalla black music, tracce cantante, uso del dialetto e molti strumenti suonati che si integrano con le produzioni di Libberà, Mastro Fabbro, Franiko Calavera, Erma e Pietro Squoti.

    Come spiega lo stesso artista: “SudConscio è un disco presuntuoso”. Inusuale per eterogeneità e durata, può essere assimilato a un concept dove il protagonista psicanalizza sé stesso e il mondo che lo circonda. E continua: “la musica di SudConscio esce direttamente dalla cassa, dalla cassa toracica”. Un mondo sincero e variegato quello di SudConscio, così come lo è il Subconscio, così com’è il Sud. Diverse possibilità espressive si muovono ed emergono dalla profondità. Ambienti e ritmi molto diversi che convivono e caratterizzano lo stesso luogo, che solo così può essere pienamente rappresentato. Riuscire ad essere quanto più “simili a sé stessi” è la cosa più difficile e preziosa nell’esperienza umana. Così DonGocò tiene il timone del rap e del cantautorato, mescola la psicoanalisi all’improvvisazione, filtrando quei retaggi culturali e più in generale quelli del Meridione. Un album che può disorientare per la varietà musicale che lo compone, un percorso dove il suo stesso protagonista si perde. E forse si ritrova elaborando in modo personale questa spirale di suoni, storie e suggestioni profonde.  

    Il mondo dell’Hip-Hop dove affondano le sue radici è rappresentato da brani come “MHDDC”, “Paura”, “Ci Resto” “Babelfish” e dai featuring di Kento, Brigante, Suono B, DJ Dima, Aku, Usiku e DJ Kerò. L’influenza del cantautorato italiano ha portato alla genesi di brani come “Gioco”, “Affissione abusiva” e “Sta lì”, Mentre il brano “Il genio” nasce da tecniche di scrittura creativa. Il “Ritmo con segni”, metodo di conduction per l’improvvisazione musicale, che utilizza con il collettivo Play the ritmo è lo strumento con cui ha costruito “Ti canusciu cirasu”. Spazio alle sonorità latin in “Fermo” e “GuateMaya”, con la presenza dei musicisti La Reina del Fomento e Franiko Calavera, entrambi membri delle formazioni Los3saltos e Istituto Italiano di Cumbia. La semplicità delle parole e la passione per il teatro canzone si cristallizzano negli skit in prosa come “Il vuoto”, “Saper esitare”, “Patuto”, e il monologo “L’aquila”.           

  • Bodhisattva, il nuovo singolo dei Romanderground tra rap e misticismo indiano

    Bodhisattva, il nuovo singolo dei Romanderground tra rap e misticismo indiano

    Bodhisattva è il titolo del nuovo singolo della formazione romana Romanderground, disponibile in tutte le piattaforme digitali da venerdì 22 marzo pubblicato da Music Against the Walls. Il brano, primo singolo della band dopo la pubblicazione dell’album Palingenesi del 2023, si presenta in qualche modo come lo spin off del disco.

    Il titolo richiama una particolare figura legata alla religione buddhista. Il Bodhisattva è una persona che ha raggiunto l’Illuminazione e nonostante abbia esaurito il ciclo delle sue vite terrene, sceglie di rinunciare al nirvana e di reincarnarsi nuovamente, per tornare sulla terra con lo scopo di aiutare altri esseri umani a raggiungerlo. Una visione quella buddista e più in generale delle filosofie orientali, a cui gli MC Prisma e Mister T si sentono molto vicini, anche per le loro radici indiane. Un approccio che richiama la loro ricerca spirituale ed esoterica, volta alla formazione dello spirito.

    Bodhisattva è quindi il “ritorno” dei Romanderground che dopo aver raggiunto la loro rinascita con “Palingenesi”, scelgono di tornare nel 2024 con nuova musica e nuovi contenuti. Accanto ai Romanderground tornano anche Squarta e Gabbo, produttori della traccia che consacra la collaborazione tra il gruppo e lo storico duo dei Cor Veleno. La produzione è un vero e proprio melting-pot di suoni, dove una batteria che tende a sonorità pop si contrappone ai bassi e alle trombe dal sound orientaleggiante. Ma il vero protagonista è il suono campionato del “throat singing”, tecnica di canto e meditazione eseguita dai monaci tibetani, attorno al quale è costruita tutta la produzione musicale. In questa esplosione di suoni, allo stesso tempo mistici e contemporanei, Prisma e Mister T si muovono con leggerezza e incisività alternando diverse metriche e flussi, tra momenti rappati e melodie cantate e sottolineando ancora una volta il significato profondo e l’importanza della musica nelle loro vite. A completare l’opera, non mancano gli scratch di DJ Snifta, tra una strofa e l’altra dei due MC, come una presa di coscienza, prima di intraprendere una nuova azione.

  • Heath Ledger, il ritorno di Lord Madness tra rap e black humor

    Heath Ledger, il ritorno di Lord Madness tra rap e black humor

    Heath Ledger è il titolo del nuovo album dell’MC romano Lord Madness, disponibile in tutte le piattaforme da venerdì 15 marzo per Music Against the Walls.

    A più di due anni dall’ultimo lavoro Delorean, uno dei più rappresentativi artisti della scena rap della Capitale torna con un disco che raffigura tutte le sue sfumature artistiche e personali. Heath Ledger si presenta quasi come un concpet album, ma non lo è del tutto.

    Nella prima metà si trovano tutte le componenti legate al suo approccio black humor, con tinte che passano dalla street attitude a dei live-banger a volte più club altre volte più party. Una sorta di joker delle rime, con una visione sarcastica e grottesca tra il serio e il faceto. Da un lato cattivo e provocatorio, dall’altro divertente allo stesso tempo.

    Nella seconda parte Lord Madness si toglie la maschera e si mette a nudo. Joker lascia spazio alla sua coscienza che emerge tra i beat e le barre. Ogni singola traccia è totalmente autobiografica. C’è Michele, la persona, il suo vissuto e le crepe che ha nel cuore ma con voglia di rivalsa anche grazie alla musica e al background che lo ha reso “guerriero”. Il sound spazia in un’ampia gamma di sonorità, anche grazie alla varietà di producer come Promo L’inverso (che ha curato anche tutta la direzione artistica dell’album), Stoma, BellaEspo, Gian Flores, Libberà, Dr Testo e Daniele Esperanza.

    Nelle barre dell’MC romano emergono il dolore e la sofferenza di una vita, seppur affrontati con ironia e disillusione. Uno spaccato del suo vissuto dove il suo approccio disincantato diventa lo scudo per affrontare la quotidianità. 

    Il lirismo è messo in primo piano sia su beat dal sapore classico con sonorità jazz, soul, 90s, sia in scenari sonori più ballabili che strizzano l’occhio alla dance come alla trap. Il tutto impreziosito dagli scratch di DJ Snifta e DJ Kamo.  

    Non mancano numerosi ospiti sia dal mondo del rap, sia da quello del pop. Le rime di Sensei, Gast, Brain e Kiave, si mescolano con le liriche di Kiquè, Shak Manaly, Vaniss, Suni e Nicoletta Scarpinella.

    Heath Ledger si completa con due bonus track che ribadiscono le qualità tecniche dell’artista. Metriche, flow, punchline, metafore e arguti giochi di parole, sono tutte abilità che hanno caratterizzato la produzione di Madness fin dagli esordi.

    Anche se bipolare e controverso -commenta l’artista- Heath Ledger nella sua varietà rimane un disco omogeneo e coerente dove la comfort zone è proprio non averne una”.

  • “Didattica” è l’album d’esordio delle Zetas

    “Didattica” è l’album d’esordio delle Zetas

    “Didattica” è il titolo del nuovo album della formazione salernitana Zetas, disponibile da venerdì 29 settembre in tutte le piattaforme digitali e vinile pubblicato da DJ’s Choice, partner label di Four Flies Records. Un debutto atipico per due ragazze di periferia nate a cavallo tra i ’90 e i ’00. Invece di farsi ammaliare dai lustrini della trap e dalla moda dell’autotune caratteristici della loro generazione, puntano alle radici della cultura Hip-Hop e alle sonorità classiche del rap.

    Annarella e Miriade, questi i nomi d’arte delle due ragazze, sono cresciute a pane e jam session, assorbendo e facendo loro quello stile classico fatto di boom bap e flow serrato. Proprio nel titolo Didattica è possibile trovare il senso del loro spirito: “Il rap è una scuola e noi Zetas ci siamo entrate a muso duro, la chiave è l’allenamento costante portando avanti i propri ideali e la propria identità”.

    Così sotto l’ala protettrice del produttore Tonico 70, le due millennial hanno dato vita ad un disco contemporaneo che guarda però alle sonorità del passato. Se i testi trattano le tematiche della periferia e i sentimenti del quotidiano, lo slang e gli accenti del dialetto rendono le tracce ricche di espressività e urgenza comunicativa. Il mondo sonoro confezionato da Tonico 70 parte dai classici campionamenti della Golden Age, che però attualizza e completa con la chitarra di Antonio D’Apolito, le tastiere di Peppe Maiellano, il basso di Giuseppe Desiderio e la batteria di Giuseppe Limpido. Il risultato è una combinazione che sprigiona funky, soul, dub, R’N’B, reggae e momenti electro, mescolati con la consapevolezza di voler filtrare il passato con una visione contemporanea.

    Ritmi sincopati e bassi profondi accompagnano le rime di Annarella e Miriade, un groove vintage attraversa ritornelli e strofe dove la carica del dialetto impatta sulle tracce trascinando l’ascoltatore.

    L’album è accompagnato al videoclip della traccia “Bomberz” realizzato dal regista Pierpaolo Perna e ispirato al film “I guerrieri della notte” del 1979. Il playback di Annarella e Miriade scorre tra scenari metropolitani e citazioni della pellicola cult, dove in particolare vengono riprese le caratteristiche smanicate di pelle marrone indossate dalla gang dei Warriors.

  • The Old Skull, rap e metal sul palco del Casilino Sky Park

    The Old Skull, rap e metal sul palco del Casilino Sky Park

    The Old Skull, la band metal romana che coinvolge abitualmente artisti della scena Hip-Hop nazionale, torna dal vivo a due mesi dalla pubblicazione dell’ultimo singolo “Limbo” con Pierpaolo Capovilla.
    Luca Martino (batteria), Francesco Persia (chitarra), Emanuele Calvelli (basso), Alex Merola (chitarra) e DJ Snifta, si esibiranno in vari set coinvolgendo diverse realtà romane con cui hanno già collaborato e condividono una visione artistica che unisce rap e metal.
    Sulle strumentali sature e distorte si alterneranno le rime di Danno della storica formazione Colle der Fomento. L’MC romano ha già partecipato a molti dei loro brani, tra cui i singoli “Vecchio Teschio” e “Strozzapreti alla romana”. Sarà poi la volta del Turco, altro musicista cardine della scena Hip-Hop capitolina, che passerà poi il microfono a Suarez e Chef Ragoo. Un concerto dal sapore crossover, che vedrà poi salire sul palco tre degli MC della crew Do Your Thang: William Pascal, Pacman XII e White Boy, ma anche Wiser Keegan e Sgravo della Dead Poets Army.

    Sui tappeti rap-core suonati dal vivo, gli MC si scambieranno a rotazione in momenti collettivi a più voci, fino al superset finale dove tutti gli ospiti saranno assieme per concludere lo show. Un equilibrio dove convivono rime, scratch, chitarre distorte e ritmiche serrate, con la consapevolezza e il rispetto reciproco verso i due generi musicali.
    DJ set prima e dopo i live a cura di Upyard.

    venerdì 23 giugno
    Ore 21.30
    Casilino Sky Park

    Viale della Bella Villa, 106 – Roma
    Ingresso Euro 10
    Infoline 3924014427