Category: comunicati stampa

  • “Rotti”, il nuovo singolo di Schen

    “Rotti”, il nuovo singolo di Schen

    Fuori dal 6 dicembre “Rotti”, il nuovo singolo di Schen. Un brano con un inizio delicato, ma che sa lentamente coinvolgere ed esplodere in sound accattivante e un ritornello molto catchy.

    Schen racconta la fine di una storia e lo fa con un sound che sa mescolare un cantato tra hip hop e cantautorale con una melodia elettro pop. Il risultato è “Rotti”, un brano che sa farsi spazio dentro al cuore per poi non lasciar più andar l’ascoltatore.

    Il sound accompagna un testo profondo ma trasmetto in maniera semplice, in modo da arrivare davvero a chiunque. La voce di Schen ci accompagna tra ricordi che ci feriscono e ci permettono di prendere sempre più coscienza che quell’amore tanto importante è ormai alla fine.

    “Rotti racconta dell’insieme dei momenti che anticipano la fine di una relazione. Sono descritti momenti di rabbia, momenti di malinconia e momenti di insicurezza; tutto ciò contribuisce alla formazione del quadro generale di emozioni che molte persone provano quando si trovano in questa situazione comune”, così l’artista descrive il proprio brano.

    Biografia

    Schen è un artista classe 2005. Si appassiona alla musica all’età di otto anni iniziando a suonare la batteria, ispirato dal cugino più grande. Cresce musicalmente ascoltando i grandi classi degli anni ’50 e ha una particolare predisposizione alla musica rock, metal e punk.

    In adolescenza amplia i suoi orizzonti musicali buttandosi in genere pop grazie ad artisti come Bruno Mars che lo portano anche ad iscriversi ad un corso di ballo e ad iniziare un percorso di tipo canoro. Questo è un momento di svolta e da lì in poi non si fermerà a un solo genere musicale, questo gli permette di spaziare e creare progetti sempre più originali.

    Debutta nel 2023 con il singolo “Saudade” e nel 2024 presenta diversi lavori tra cui il suo primo EP “Pagine”. Ma non si ferma qui e il 6 dicembre pubblica il nuovo singolo “Rotti”.

    Ad oggi ha lavorato su nuova musica strutturando i suoi testi in modo da migliorare sempre per trasmettere meglio il messaggio di critica e di conforto che vuole offrire.

  • “Sarajevo”, il disco d’esordio di Temperie

    “Sarajevo”, il disco d’esordio di Temperie

    Fuori dal 29 novembre “Sarajevo”, il primo album di Temperie disponibile su tutti i digital store. Un disco che raccoglie tutti i singoli pubblicati nell’ultimo anno e due inediti: “Questo tempo basterà” e la title track “Sarajevo”.

    Nove canzoni d’amore, bellezza e conoscenza, in equilibrio tra il suono e il senso, che cantano la bellezza e la complessità delle relazioni umane, intrecciando romanticismo e resilienza. L’album coniuga l’atmosfera romantica di quando ci si innamora e il potere di rinascere dalle proprie ferite.

    Temperie raccontano l’amore in chiave pop facendoci sognare. Il loro stile ricorda un po’ gli Zero Assoluto in canzoni come “La parte migliore” e Cesare Cremonini in brani come “Io ci sarò”. Nonostante questi richiami il loro sound è inconfondibile e canzone dopo canzone ci si innamora di questo duo.

    “Questo tempo basterà” è il brano focus del disco con le sue melodie pop elettroniche accattivanti e frizzanti.

    “Si tratta di una canzone che muove dal concetto di “rivendicare sé stessi”, come diceva Seneca, ovvero dell’essere padroni del proprio tempo di vita. In questo brano vorremmo raccontare come questa condizione si possa raggiungere con l’esperienza, affinando la propria conoscenza e capacità di amare“, così Temperie descrivono il loro pezzo.

    Biografia

    Temperie è un duo musicale di cantautorato pop composto da Riccardo Bonfiglioli (pianoforte e voce) ed Emanuele Filippi (batteria).

    Dopo anni di ricerca e di evoluzione musicale, scelgono definitivamente come loro modello la forma “canzone”. Uno spazio in cui prende corpo la possibilità di dire tutto, dicendo solo abbastanza.

    Debuttano nel 2023 con il singolo “Prima o poi” e da quel momento non si fermano più. Singolo dopo singolo, arrivano fino al 29 novembre 2024 quando pubblicano il loro primo disco “Sarajevo”. Nove canzoni di cui due inediti prodotti da nicòl.e Altrove.

    “Una storia (senti)mentale, dalla preistoria ai giorni nostri”.

  • “Così Simile”, il potente e delicato nuovo brano di Claudio Clementi

    “Così Simile”, il potente e delicato nuovo brano di Claudio Clementi

    Claudio Clementi è tornato con “Così Simile”, brano prodotto con la Saint Louis Music Production e disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 6 dicembre.

    Si tratta di una canzone che ha avuto una genesi particolare, cambiando volto diverse volte. “È stato un lavoro lungo per certi versi. Per un po’ è stato messo da parte, in attesa di avere un’idea che ci convincesse veramente e che fosse un buon collante con le altre parti iniziali che avevamo scritto insieme a Fabio Balestrieri”, racconta Clementi.

    E poi all’improvviso è arrivata la veste perfetta. Una melodia pop con suoni ambient, dei synth molto larghi e ampi, accompagnati da un groove trascinante di batteria. Il risultato è un brano profondo e coinvolgente che ricorda un po’ lo stile di Bon Iver e Laura Mvula. Il testo sfiora un po’ quel tema delicatissimo che è la depressione.

    Parla del sentirsi sopraffatti dagli eventi che ogni giorno muovono la nostra vita e che pensiamo riguardino soltanto noi stessi, mentre invece riguardano anche gli altri seppur in modi differenti.

    Ci rendono simili appunto e possiamo sfruttarli, trasformali a nostro vantaggio, per darci la forza e la consapevolezza di non essere soli, anche se ci vedremo sempre gli stessi, o se ci vedremo diversi“, così Claudio Clementi descrive il proprio brano.

    Il brano è accompagnato da un videoclip interamente disegnato dal cantautore. Si tratta di una vera e propria rappresentazione visiva del testo della canzone. Quasi una rappresentazione di se stessi davanti allo specchio, in cui però capiamo di avere molto in comune con gli altri e di non essere soli con i nostri problemi e le nostre vicissitudini quotidiane.

    Per realizzare il video è stato chiesto a persone care o persone che semplicemente si ritrovassero in quel titolo di mandare una propria foto in primo piano, con una qualsiasi espressione. Il resto del lavoro è stato ridisegnare in digitale i lineamenti dei vari volti,metterli insieme e creare una sequenza, continua, opposta alla mia metà del volto.

    Ognuno con le proprie differenze, ma tutti estremamente simili“.

  • “E’ Natale”, il nuovo singolo nostalgico ed emozionante di Elia Turra

    “E’ Natale”, il nuovo singolo nostalgico ed emozionante di Elia Turra

    Fuori dal 8 dicembre, non una data a caso, “E’ Natale”, il nuovo singolo di Elia Turra. Dopo una serie di brani in cui la vera protagonista era Verona, l’artista torna a parlare di amore. Un amore ormai finito, ma che dentro di noi lascia ancora il segno. La città di Turra però continua a fare capolino nella copertina con la simbolica stella di Natale.

    “E’ Natale” è un brano a sfondo natalizio che parla della mancanza di una persona, del senso di nostalgia e smarrimento che si prova quando nel dimenticarla, a distanza, se ne percepisce ancora la presenza.

    Da questo stato d’animo si mescola una sorta di autoanalisi, da cui seguirà un senso di rinascita mentale e spirituale, uno stimolo di ripartenza e una voglia di riscatto personale.

    Elia Turra in un sound delicato,vicino al precedente brano “Oltre Adige” ma con tonalità natalizie, ci racconta il senso di solitudine e mancanza mentre tutto attorno a noi sembra in festa. E’ proprio in quei momenti che l’assenza di una persona cara si fa sentire ancora più forte.

    “Queste riflessioni presenti nel brano vengono amplificate dal fatto di aver preso vita durante un freddo inverno di qualche anno fa. Precisamente nel 2020, nel periodo natalizio dell’ultimo lockdown che ci ha tenuti fermi nelle nostre case, per poi essere concluso nell’anno successivo.

    Motivo per quale il testo fa spesso riferimento alle strade deserte, alla solitudine, all’essere persi fra quattro mura, e agli alberi spogli e senza addobbi.

    Dopo anni in cui questa canzone è rimasta semichiusa nel cassetto, sono contento che finalmente può vedere la luce e spero possa aggiungersi alle playlist natalizie preferite di tutti coloro che avranno il piacere di ascoltarla e di emozionarsi, come emoziona me tutt’ora”, così Elia descrive il proprio brano.

  • BOHRIS torna con il secondo singolo “Pezzi di vetro”

    BOHRIS torna con il secondo singolo “Pezzi di vetro”

    BOHRIS è tornato con il suo secondo singolo “Pezzi di vetro”, disponibile su tutti i digital store dal 29 novembre. Il brano, realizzato in collaborazione con la Saint Louis Music Production, è un’introspettiva sulla fragilità della vita o meglio di quei momenti di calma che sembra regalarci la vita.

    Il sound è un pop elettronico che accompagna un testo malinconico ma fortemente accattivante. Un ritmo che nei primi secondi inizia soft ma che nel giro di pochissimo tempo trascina l’ascoltatore in un loop indimenticabile. Il ritornello ti entra in testa e la melodia ti fa muovere, impossibile resistere allo stile di BOHRIS.

    “Pezzi di vetro” è uno sguardo sui momenti di equilibrio e relax che all’improvviso spariscono. Quelle che ci sembravano certezze crollano e ci sentiamo solo dei pezzi di vetro, come se niente potrebbe rimetterci di nuovo insieme.

    La calma è fragile come il vetro, tutto può cambiare in un istante e arrivare il caos. L’equilibrio è difficile da mantenere in questo mondo in cui siamo sempre più in bilico. Basta un soffio per cadere a terra ed esplodere come vetro”, così BOHRIS descrive il proprio brano.

  • I Bfolk Brothers presentano il primo EP “Unalome”

    I Bfolk Brothers presentano il primo EP “Unalome”

    Il 9 dicembre i Bfolk Brothers pubblicano il loro primo album “Unalome” su tutti i digital store. Un EP di cinque canzoni anticipato dai brani “Prayer”, “So I Dance” e “Feel The Country”.

    Ogni brano dell’EP è legato da un fil rouge soprattutto a livello emotivo. E’ come sfogliare un libro con una serie di racconti. Ogni pezzo ha un suo carattere e la sua storia. Il sound è un buon mix tra country, soul e rock. Abbiamo brani più aggressivi come “Prayer” e altri più spensierati come “So I Dance” e “Feel The Country”. Non mancano momenti più intimi con “Burn My Soul” e la title track.

    “Unalome” è un EP che si ascolta tutto d’un fiato e che porta l’ascoltatore in un viaggio emotivo.

    Unalome è un percorso di vita e di musica. La stesura della title track, quando ancora non aveva un nome, ci ha mostrato il filo rosso che univa le composizioni. Il senso comune a generi musicali a tratti eterogenei. E’ così che le diverse fasi dell’Unalome sono scandite dalle canzoni che compongono il lavoro e raccontano una storia fatta di stati d’animo che si alternano.

    La fine del percorso ci regala una consapevolezza: ce ne saranno tanti altri e ognuno ci lascerà qualcosa. Perché se l’elaborazione di un’esperienza, anche negativa, è un cammino, allo siamo tutti viaggiatori in questo mondo fatto di emozioni”, così la band descrive il proprio EP.

  • Alice Favaro è tornata con il brano “Tra le Stelle”

    Alice Favaro è tornata con il brano “Tra le Stelle”

    Fuori dal 22 novembre “Tra le stelle”, il nuovo singolo di Alice Favaro in collaborazione con Saint Louis Music Production. La cantautrice è tornata dopo un periodo di intenso studio e ricerca di sé con un brano che mescola perfettamente il cantautorato con l’elettronica.

    “Tra le stelle” è un brano intimo che con la sua melodia avvolgente, ma delicata riesce ad arrivare dritto al cuore dell’ascoltatore. Un viaggio che nasce da una forte trasformazione personale, quella che si attiva quando smetti di cercare conferme dagli altri. Dare troppo peso alle aspettative altrui, ci fa dimenticare che il vero valore risiede nel nostro essere, al di là di quello che gli altri possono pensare.

    Questo brano è per me una presa di consapevolezza e al tempo stesso una liberazione.

    Il punto di partenza è un momento vissuto, in cui mi sono sentita sbagliata e da questa sofferenza ne è emersa una forza interiore.

    La notte è il personaggio filo conduttore che si muove all’interno del brano. Una guida che mi porta con sé prima in uno spazio banalmente buio dove i desideri si mescolano con il dolore, per poi prendersi cura dei miei “lividi” e portarmi alla scoperta delle “stelle che ho dentro”.

    È il mio spazio di consapevolezza. Quando tutto attorno di spegne, nel buio emergono le risposte dove trovo la forza di riconoscere ciò che conta davvero dentro di me e al di fuori.

    L’identità musicale di questo brano, nel connubio di testo e musica, è racchiusa in un sound ibrido un incontro tra la parte più “acustica” legata all’amore verso il cantautorato classico italiano e una parte moderna più vicina al pop elettronico, con bassi synth, drum machine, utilizzo di campionatore e sintetizzatori“, così Alice descrive il proprio brano.

    “Tra le stelle” accompagna l’ascoltatore all’interno di questo viaggio con un’inizio introspettivo ed etereo in cui la voce non si svela subito ma resta quasi ovattata, per poi emergere pulita e chiara in ciò che dice. Il ritmo incalza ma non è mai troppo invasivo e suggerisce un crescendo per arrivare a quella sensazione di consapevolezza.

  • Fondazione habitat umano IV Meeting “Salute e Comfort negli Ambienti di Vita Confinati”

    Fondazione habitat umano IV Meeting “Salute e Comfort negli Ambienti di Vita Confinati”

    Francesco Ferrara: «Il nostro motto è “Vivere la disabilità, non essere la disabilità”. Promuoviamo il comfort psicofisico per i soggetti svantaggiati e la Persona fragile in relazione al loro “Ambiente di Vita”».

    Salute e Comfort negli Ambienti di Vita ConfinatiIV edizione Meeting transettoriale – interdisciplinare, promosso e attuato dalla Fondazione “habitat umano”, (ente morale riconosciuto giuridicamente DPR. 361 / 2000), con il contributo della Regione Siciliana, Assessorato della Salute (DASOE – Dipartimento per le Attività Sanitarie e l’Osservatorio Epidemiologico della Regione Siciliana) e con l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.

    «Che la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, abbia concesso l’Alto patrocinio del Parlamento all’evento rappresenta un’importante testimonianza di sostegno al nostro impegno e agli obiettivi che la Fondazione “habitat umano” promuove con passione. Ci auguriamo che questo incentivo sia da sprone affinché la Missione della Fondazione, volta alla promozione del benessere e del comfort nel proprio ambiente di vita della persona fragile, possa essere condivisa con sempre maggiore partecipazione e adesione», dichiara Francesco Ferrara (Presidente Fondazione “habitat umano”)

    Consolidatosi come un punto di riferimento nazionale per il confronto tra esperti e istituzioni nei settori socio-sanitario e tecnico-ambientale, l’evento accolto dallo Sheraton Catania, venerdì 13 dicembre, dalle ore 12.00),con unapproccio interdisciplinare, chiamandoalla collaborazione architetti, urbanisti, medici e ricercatori, mira a sensibilizzare tutti su come l’ambiente costruito influenzi la salute umana e il benessere, con particolare attenzione alle famiglie con disabilità, promuovendo il comfort psicofisico per i soggetti svantaggiati e la Persona fragile in relazione al loro “Ambiente di Vita”. Inaugurerà l’evento, con il saluto Solenne, l’Arcivescovo di Catania, S. E. Monsignor Luigi Renna.

    «Il motto della Fondazione, “Vivere la disabilità, non essere la disabilità”,riflette la sua filosofia inclusiva e proattiva. Il meeting esplorerà nuovi modelli di assistenza alla persona, come il Progetto Individuale di Vita sancito dal D.lgs. 62/2024, promuovendo un paradigma innovativo che ha portato alla nascita della Missione – Progetto lacasachecura.it, i cui primi risultati saranno presentati durante l’incontro. A due anni dalla terza edizione del 2022, l’evento ritorna per consolidare il ruolo della Fondazione habitat umano come piattaforma di comunicazione inter-istituzionale. Le edizioni precedenti, tenutesi a Taormina, Lipari e Catania, hanno gettato le basi per una ricerca e sperimentazione orientate a innovare il concetto di inclusione e accessibilità per le persone fragili. Il rapporto simbiotico tra l’individuo e l’ambiente di vita viene riconosciuto come centrale per la cura, secondo un approccio One Health, che integra salute umana, animale e dell’ecosistema, anche nella prevenzione di malattie cardiovascolari, polmonari e neuro-degenerative, il cui impatto varia in base  al contesto territoriale. Il meeting promuoverà una visione olistica e interdisciplinare, riconoscendo l’interconnessione tra   salute umana e qualità ambientale. Personalità di spicco come Massimo Pica Ciamarra, Wittfrida Mitterer, Beate Ratzey e Giuseppe Trieste hanno sostenuto, nelle precedenti edizioni, l’importanza di questo approccio tran-settoriale. Le tematiche spazieranno dalla salubrità indoor, all’arte applicata agli spazi di vita per la persona con Demenza, fino all’adozione di protocolli clinici, biotecnologie e sistemi ibridi hi-tech per “costruire terapie” direttamente nel contesto domiciliare», dichiara   Francesco Ferrara (Presidente Fondazione “habitat umano”)

    Il Meeting svilupperà un filo conduttore che collega il benessere della persona con l’ambiente in cui vive, tramite un approccio integrato che unisce salute, architettura e urbanistica. La discussione si concentrerà su come la qualità degli spazi interni influisca sulla salute, sia attraverso la vegetazione che tramite il design biophilico, dimostrando come queste soluzioni possano migliorare la qualità dell’aria e rigenerare gli ambienti domestici. Sarà esplorato un modello innovativo di assistenza domiciliare che pone la casa al centro del processo di cura. I contributi degli esperti e le “Best Practice” esaminate durante l’evento serviranno da ispirazione per l’implementazione del progetto lacasachecura.it, già avviato in fase sperimentale dalla Fondazione, i cui risultati verranno presentati.

    In programma anche un intervento ispirazionale del prof. Pica Ciamarra (direttore di Le Carré Bleu, foglio internazionale di architettura, Parigi), che presenterà il “Codice Europeo della Qualità degli Ambienti di Vita”, un’iniziativa volta a fissare standard europei per garantire ambienti salubri e confortevoli. Saranno esposti i risultati dei primi due anni di sperimentazione del Modello lacasachecura.it che punta a promuovere soluzioni innovative che trasformino la casa in un luogo che promuova il benessere dei suoi abitanti. Non mancherà un focus sull’ambiente urbano, con l’esperienza di INU. Istituto Nazionale di Urbanistica, per una Città risorsa per Tutti. Mettendo al centro le esigenze di tutti i cittadini, fragili o speciali inclusi, si discuteranno strumenti per abbattere le barriere fisiche e soluzioni per l’inclusione, come il PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche).

    Tra i momenti più significativi del meeting, la sessione dedicata allo Human Habitat Award 2024 cheevidenzierà come relazioni umane, arte e comunicazione possano essere strumenti fondamentali per promuovere inclusione, prevenzione e cura. Attraverso la presentazione di casi studio e le testimonianze dirette dei protagonisti, saranno condivise esperienze concrete che hanno saputo integrare creatività e innovazione per abbattere barriere fisiche e sociali.

    Sarà possibile seguire l’evento (su Facebook) alla pagina @salutecomfort oppure registrandosi per assistere in presenza e ricevere l’Attestato di partecipazione su www.habitatumano.eu/meeting

  • Museo AmenCutti: il Festival del Natale torna dal 7 dicembre tutti i weekend a Ponzano Romano

    Museo AmenCutti: il Festival del Natale torna dal 7 dicembre tutti i weekend a Ponzano Romano

    Un Festival completamente dedicato al Natale che vede il borgo storico di Ponzano Romano, alle  porte di Roma Capitale, protagonista assoluto. Un mondo fuori dal tempo, che porterà magicamente i  visitatori a rivivere scene in stile “vittoriano” in un’ambientazione emozionale e spettacolare. In perfetto stile “Dickensiano”, come in un’immensa opera d’arte a cielo aperto, nel Borgo di Ponzano  Romano saranno riprodotti gli ambienti, le strade, gli scorci, i paesaggi e soprattutto il mondo da fiaba  di altri tempi. Il Festival del Natale non è un luogo di luci stratosferiche, di tecnologia ed  innovazione, ma il luogo dell’emozione e dell’eterno fascino attraverso l’apertura verso il fantastico e  il soprannaturale proprie delle favole e rivolto a visitatori di ogni età.  

    In un mondo tecnologico, dominato dai social media, dalla Tv e dall’innovazione, Il Festival del Natale  di Ponzano Romano vuole dedicare alle famiglie un luogo dove vivere il proprio sogno interiore, dove  tornare bambini per qualche ora, dove vivere a pieno l’atmosfera e l’emozione del Natale senza 

    orpelli, dove poter dare gioia al proprio cuore. 

    E allora è proprio qui che i propri sogni si vestiranno di fiaba, ed il Natale, con la sua atmosfera unica,  sarà il meraviglioso pretesto. 

    Ponzano Romano quindi, dal sette dicembre duemilaventiquattro al sei gennaio duemilaventicinque,  si trasformerà “nel piccolo borgo del Natale” facendo rivivere, ogni sabato e domenica, ciò che di più  bello e magico il Natale può raccontare. 

    Ambientazioni da favola in stile, mercatini artigianali, piatti della tradizione locale, visite al primo  museo italiano dedicato al Natale, giochi d’epoca in legno per bambini, performance teatrali,  mostre permanenti, contest nazionali, laboratori per grandi e piccini, artisti di strada…tutto  immerso in scorci suggestivi da “vivere” insieme alla famiglia. 

    Ogni weekend (solo sabato e domenica) i visitatori potranno godere di nuove «attrazioni» che si  fonderanno con quelle permanenti. L’occasione giusta per lo shopping del Natale tra i vari banchi  artigiani, per degustare e assaporare i reali sapori del natale o per scovare rarità e pezzi esclusivi dei  più importanti brand, o per immergersi realmente in quello spirito fatto di emozione, magia e sogno. 

    Fulcro del Festival il primo e unico Museo Italiano dedicato al Natale, il Museo AmenCutti, un luogo  ricco di magia, luci e colori, dove ciascun visitatore avrà la possibilità di immergersi nel vero spirito  natalizio. 

    La tenera storia di AmenCutti è realmente accaduta: la ricerca dell’atmosfera natalizia è il filo rosso  che accompagna tutta la vita del bambino che sognava di avere l’albero di Natale, che non ha mai  avuto, e che ha portato alla nascita di una collezione unica nel suo genere composta da pezzi  esclusivi ed introvabili. La privazione dell’albero di Natale, giudicato banale dalla madre, ha portato il  piccolo «Cutti» a voler vivere ogni giorno il Natale e oggi, a donare le sue magiche visioni ai bambini, a  quegli adulti romantici, ai sognatori e a tutti coloro che sentono il Natale e le sue atmosfere, come  momenti di gioia e autentica magia, così come non è stato nella sua infanzia. 

    L’area museale, che per l’occasione inaugura ulteriore due sale, si sviluppa nel centro storico di  Ponzano Romano, piccolo borgo scelto da Cutti per far nascere il suo “folle” progetto. Diversi locali  dislocati nella strada principale del centro e l’area museale in fase di completamento, ospitano  oggetti natalizi scovati in quarant’anni di ricerche in giro per il mondo: 

    Il percorso museale “diffuso” intende raccontare, con la sua esposizione, non solo la realtà percepita  tramite la trasfigurazione della sensibilità infantile, ma la nostra stessa memoria che si snoda  attraverso le forme delle magiche rappresentazioni natalizie che popolano le vetrine e gli spazi del  museo.  

    Il nuovo progetto di AmenCutti per il sociale prevede l’installazione di un’opera d’arte permanente  “L’ALBERO DEI BUONI PROPOSITI” raffigurante un albero di natale, messaggero di pace, realizzato  come scultura e simbolo dello spirito natalizio e della solidarietà, nell’area di ingresso al Museo.  L’idea è quella della creazione di un’installazione che possa essere l’emblema di un messaggio  universale di pace in una speciale funzione di scambio. I visitatori, infatti, lasceranno sull’albero dei  messaggi di pace, quelli di una volontà che si esprime in un pensiero. A loro volta ne preleveranno  uno scritto da altri, in uno vero e proprio scambio, un invito a celebrare l’amore attraverso tanti  messaggi di pace, fratellanza e solidarietà rivolti a tutti. 

    Posizionata accanto all’opera una panchina che possa essere utilizzata da ospiti e cittadini per  ammirare l’albero, scrivere i messaggi e riflettere sui loro contenuti. 

    Primi messaggeri di pace i bambini delle scuole primarie del territorio romano, che inizieranno questa  “catena” di messaggi di pace, in un ideale viaggio attravero i visitatori del museo.

    Nelle giornate del Festival del Natale sarà inoltre aperta al pubblico una mostra permanente dal titolo  «PRESEPI NEL TEMPO», un viaggio visivo e immersivo attraverso i secoli in un vero e proprio dialogo  continuo tra le diverse epoche, di una delle tradizioni più amate e longeve: il presepe. Uno speciale contest coinvolgerà invece direttamente i visitatori, legato alla creazione della ricetta  dolce per la mascotte del Museo AmenCutti: il “BisCutti”, un biscotto conviviale appositamente  inventato, un modo per unire il passato con il presente, trasformando un semplice momento in  cucina in un’occasione per riscoprire i valori della famiglia e della comunità. 

    Le visite al museo saranno accessibili mediante prenotazioni che potranno essere effettuate attraverso il  portale okticket.it 

  • Silvia Alibrandi torna con “Candele”, il suo nuovo brano

    Silvia Alibrandi torna con “Candele”, il suo nuovo brano

    Da venerdì 8 novembre è disponibile “Candele”, il nuovo singolo di Silvia Alibrandi per Joseba Publishing e distribuito da Virgin Music Group

    Candele” esplora la lotta interna tra paure e desideri di cambiamento. Il testo riflette su come accettare i propri pregi e difetti, mentre i ricordi innocenti dell’infanzia si scontrano con le complessità dell’età adulta. La notte diventa un palcoscenico di malinconia e romanticismo, sognando Roma sullo sfondo, mentre le candele simboleggiano fragilità e trasformazione. È un invito a vivere intensamente, abbracciando la bellezza e la fugacità dei momenti che ci definiscono.

    “In questa canzone volevo restituire una sensazione malinconica. Immagini precise che sembrano istantanee di una vecchia macchina fotografica. È qualcosa di passato, ma è come se bruciasse ancora dentro. È una notte di cui senti il peso il giorno dopo, è l’insieme di tutte quelle conversazioni che ti ripeti nella testa, in cui pensi soltanto alle cose che non hai detto. Desideri cambiare o ti piaci così come sei? Non c’è una risposta esatta, netta… in realtà dipende dai momenti, ed è come se vivessi in un bilico continuo tra questi due stati.”

    Il brano è stato scritto da Silvia con Paolo Pasqua (L’ennesimo), che ne ha curato anche la produzione, regalando un pop rock moderno che sfugge ai soliti schemi del genere. Con la supervisione artistica di Gianni Testa e il mix di Emanuele Donnini presso lo Joseba Studio, “Candele” suona autentico e vivido, come un racconto condiviso sotto le stelle di Roma.

    Silvia Alibrandi BIOGRAFIA
    Testo della canzone Testo di Candele di Silvia Alibrandi