Category: Comunicati stampa

  • Atelier Musicale: pagine di Carvajal, Yamamoto, Aquilanti, Marcel e Marlow con il Trio Namaste sabato 11 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: pagine di Carvajal, Yamamoto, Aquilanti, Marcel e Marlow con il Trio Namaste sabato 11 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    L’ensemble formato dai clarinettisti Natalia Benedetti e Guido Arbonelli e dal pianista Vincenzo De Filpo esplora la contemporaneità musicale tra repertori inediti e nuove direzioni


    MILANO – Diverse prime esecuzioni, italiane o milanesi, composte da un gruppo eterogeneo di artisti viventi, sono alla base dell’esibizione del Trio Namaste, in programma sabato 11 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa), dodicesimo appuntamento della XXVIII stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio. 
    È un concerto per chi vuole conoscere alcune importanti direzioni della musica d’oggi: si spazia dalla compositrice cubana Ailem Carvajal, diplomata a L’Avana e specializzatasi a Parma, vincitrice di numerosi riconoscimenti e rappresentata in molti teatri prestigiosi (tra cui La Scala), al giovane giapponese Tetsuya Yamamoto, formatosi in patria e in Francia, plurivincitore di premi internazionali e considerato uno dei nuovi volti della composizione internazionale. Da Giancarlo Aquilanti, docente a Stanford, che si ispira al retroterra musicale della sua città natale (Jesi), a Linda Marcel, statunitense, didatta di fama mondiale e artista che compone nell’ambito della multimedialità e dell’incrocio tra diverse arti performative. Tra musica eurocolta e jazz si muovono poi un’autorità quale lo statunitense Eugene Marlow, candidato a diversi Grammy e autore prolifico di musiche che occupano un vastissimo universo sonoro, e Fabrizio Festa, compositore, sound designer e direttore d’orchestra attivo in molteplici campi, compresa la musica di scena. Da segnalare, infine, il prolifico Mauro Porro, che vanta una vivace attività internazionale e una presenza costante nelle emittenti radiofoniche europee. 
    Si tratta, nel complesso, di artisti che vivono la contemporaneità musicale con grande apertura mentale, portando idee e sonorità nuove e diverse, che richiedono interpreti sensibili e d’eccezione, come quelli del Trio Namaste (i clarinettisti Natalia Benedetti e Guido Arbonelli e il pianista Vincenzo De Filpo), ensemble per il quale sono stati scritti e dedicati molti brani in repertorio: Natalia Benedetti ha alle spalle un’intensa carriera concertistica e la vittoria in numerosi concorsi internazionali; Guido Arbonelli si è esibito nelle sale da concerto di tutto il mondo; infine, il pianista Vincenzo De Filpo vanta una lunga e prestigiosa carriera internazionale che lo ha visto al fianco di prestigiosi interpreti della scena musicale mondiale.


    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 11 febbraio 2023, ore 17.30
    Trio Namaste
    Verso nuovi repertori
    Natalia Benedetti (clarinetti), Guido Arbonelli (clarinetti), Vincenzo De Filpo (pianoforte).

    Programma:
    Ailem Carvajal: Escaleno, prima esecuzione italiana;
    Mauro Porro: Virango, prima esecuzione a Milano;
    Tetsuya Yamamoto: Etude d’alterne, prima esecuzione italiana;
    Giancarlo Aquilanti: Sonata, prima esecuzione a Milano;
    Linda Marcel: Evocare III, prima esecuzione italiana;
    Eugene Marlow: Aspetta ancora qualche minuto, prima esecuzione italiana;
    Fabrizio Festa: Omnia mutantur. 


    Introduce Natalia Benedetti.
  • It’s The Joint!, l’appuntamento con le serate Hip-Hop della Capitale torna con Willie Peyote

    It’s The Joint!, l’appuntamento con le serate Hip-Hop della Capitale torna con Willie Peyote

    Al via giovedì 2 febbraio a Largo Venue il nuovo appuntamento con le serate Hip-Hop firmate It’s The Joint!, dove questa volta l’ospita della serata sarà il rapper torinese Guglielmo Bruno, meglio conosciuto come Willie Peyote.

    It’s The Joint! è un evento Hip-Hop con musica suonata dal vivo, una piattaforma dove si incontrano musicisti, cantanti, rapper, DJ e beatboxer per superare confini e generi musicali. Questo è It’s The Joint! dove una volta al mese la resident band Dumbo Station insieme a Danno dei Colle Der Fomento e alla crew Do Your Thang, condurranno la serata coinvolgendo numerosi ospiti a esibirsi con loro sul palco.

    La special guest del mese di febbraio è Willie Peyote, MC e cantautore tra i più apprezzati della scena contemporanea si esibirà dal vivo proponendo una selezione dei suoi successi riarrangiati dai musicisti della Dumbo Station. Con cinque album all’attivo, svariate collaborazioni anche al di fuori della scena Hip-Hop, nel 2021 partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Mai dire mai (la locura)” aggiudicandosi il Premio della Critica Mia Martini.
    La seconda parte della serata vedrà l’esibizione del cantante soul-R&B Ainè e degli MC resident del Do Your Thang Penny e Jekesa, che assieme a Danno e alla resident band daranno vita a una vera e propria jam session tra rap e freesytle. I Dumbo Station sono Benjamin Ventura (tastiere), Paolo Zou (chitarra), Stefano Rossi (basso) e Davide Savarese (batteria).

    Prima e dopo i concerti DJ set a cura di Rubber Soul con selezioni rap, hip-hop ed urban e per la prima volta sarà presente il corner con il merchandising ufficiale di It’s The Joint! e degli artisti.

    Giovedì 2 febbraio  

    Ore 20
    Largo Venue
    Via Biordo Michelotti, 2 – Roma
    Ingresso Euro 15
    Infoline 0659875966

  • OTR, in uscita il vinile dell’ultimo album “Splendente”

    OTR, in uscita il vinile dell’ultimo album “Splendente”

    Pubblicato il 15 Aprile 2022 per i 30 anni di attività del gruppo, il quarto album degli OTRSplendente” è ora disponibile in vinile limited edition. 300 copie black e 100 colore verde trasparente disponibili da venerdì 20 gennaio in tutti i negozi di dischi per Zamusica.

    Dal 1992, anno della pubblicazione della demo d’esordio “L’anno della riscossa”, interamente autoprodotta e stampata su musicassetta, il collettivo OTR, acronimo che sta per Originale Trasmissione del Ritmo, non ha mai smesso di rappresentare il vero Hip-Hop italiano

    “Splendente” celebra quindi l’amicizia dei quattro componenti dell’attuale formazione Esa, Polare, Vigor e Skizo, ma anche la passione per le sonorità più classiche della vecchia scuola. 15 tracce con le produzioni in gran parte curate da Esa che assieme a Polare rappa in tutte in tutto disco con gli scratch di Vigor e Skizo che collabora anche alla parte produttiva. L’album è poi impreziosito dagli ospiti DJ Bront, Ice One, Tormento, DJ Shocca, Toni-L e DJ Sandal.

    La pubblicazione è accompagnata dal videoclip della traccia “Rap di qualità”. Le immagini in bianco e nero firmate da Carlos Gasparotto hanno come protagonista la band in uno scenario minimale. Due microfoni, due giradischi, beat e rime sono la scenografia che fa da cornice al playback del quartetto. “Il beat è dell’unico-originale-funkadelico DJ Ice Onecommenta la band-. Un sound subito riconoscibile con la sua ruvidezza di cassa e rullante e l’incalzare del ritmo che fa partire in automatico il movimento della testa. Una volta entrato nel DNA lo modifica e non ne potrai più fare a meno”.

  • ERI TU, il nuovo singolo di FILIPPO MALATESTA

    ERI TU, il nuovo singolo di FILIPPO MALATESTA

    Esce oggi 20 gennaio 2023 il nuovo singolo di Filippo Malatesta, intitolato ERI TU. Si tratta del quarto singolo tratto dall’Album Biutifullove, pubblicato alla fine del 2020 dall’etichetta riminese Yourvoice Records e realizzato durante il periodo di lockdown.
    Intenso ed emozionante, “Eri tu” è un brano coerente con lo stile musicale che Filippo ha dimostrato durante gli ormai 30 anni di carriera . Uno stile che parte dalla grande musica degli anni 90, ma che ha saputo rinnovarsi sempre , pur mantenendo come caratteristica intramontabile, la scrittura di canzoni di alto livello cantautoriale.
    Ed “Eri tu” non fa eccezione! A questo brano non manca infatti la grinta e la profondità, una musica accattivante e un testo che con semplicità e forza racconta dei cambiamenti in cui possiamo essere coinvolti e da cui, a volte,  possiamo essere travolti durante la nostra vita.
    Una canzone matura, nei suoni e nei pensieri, arrangiata benissimo dallo stesso Filippo.

    FILIPPO MALATESTA BIOGRAFIA

  • CAMMINANT AL MENEGHINO TRA NUOVE BIRRE E PEREGRINAGGI BIRROGASTRONOMICI

    CAMMINANT AL MENEGHINO TRA NUOVE BIRRE E PEREGRINAGGI BIRROGASTRONOMICI

    Camminant, cosi era definito il vagabondo nella Milano dell’Ottocento, e il pub Meneghino del capoluogo lombardo ci ripropone una piacevole peregrinazione alla scoperta di birrifici artigianali e piatti regionali, in un percorso ricco di sapori e gusti.
     
    Il viaggio ricomincia a pochi chilometri da Bamberg, nel nord della Baviera, in uno scenario di piccoli borghi, fortificazioni, boschi, antiche locande e sgargianti colture di luppolo. Qui troviamo il villaggio di Eltmann, la sua torre medievale e il birrificio Eschenbacher, che da quasi tre secoli produce la birra Wallburg.
    Anche oggi il birrificio, che ha adottato i più moderni impianti produttivi, rispetta quelle tradizioni bavaresi della Franconia ed utilizza esclusivamente luppoli tedeschi delle zone dell’Hallertau.
    Lasciati trasportare da una birra senza tempo… alla spina si susseguiranno Pils, Export e Weisse.
    Non mancheranno Stinco alla Birra e Bretzel farciti di Speck ed Asiago crosta Nera.
     
    Il viaggio prosegue verso la Valcamonica con le creazioni del birrificio Luppoleto Camuno, una piccola e meravigliosa realtà locale, un progetto nato per coltivare luppolo e sfociato inevitabilmente a produrre ottima Birra Artigianale.
    Porteremo dalla Valle Camonica anche formaggi e salumi da farvi degustare insieme alle birre.
     
    A Marzo andremo in Romagna e porteremo sulle nostre spine Biren, Birrificio Renazzese, una delle più belle ed affermate realtà artigianali italiane, tra le migliori interpretazioni birraie in stile tedesco del settore. Vi faremo assaggiare alcune delle loro birre e, soprattutto, una Altbier nata da una collaborazione Meneghino-Biren!
    E siccome ci piace vincere facile, non mancheranno le Piadine in Meneghino style!
     
     
    LE BIRRE PER L’INVERNO AL MENEGHINO
    Sono 12 le birre che fanno parte della produzione del Meneghino, ognuna delle quali con le proprie caratteristiche ben marcate.
    L’inverno 2023 sarà caratterizzato dalle Birre Ambrate, tra ritorni alla spina e una Collaboration Beer.  Il tutto accompagnato da una serie di piatti che riprendono la tradizione milanese con un pizzico di fantasia, ed in aggiunta a tutto questo – come se non bastasse – una serie di live show per rendere le serate ancora di più di quelle a cui non puoi mancare (Segui la programmazione live su Facebook)
     
    La Calibro 9 – Dunkel Weisse
    Dunkel Weisse, birra scura a base di frumento, fedele interpretazione del tipico stile tedesco, schiuma cremosa color nocciola chiaro, frizzante, l’aroma acidulo dei lieviti lascia spazio al classico e piacevole fruttato con toni di limone e banana.
     
    La Du – Dubbel
    Ambrata, si ispira al Belgio della tradizione monastica.
    Una birra secca e pericolosamente beverina, più semplice e amabile rispetto alle classiche Belgian Dubbel, con un tocco di sicura eleganza conferitagli da una luppolatura che richiama l’uva e la frutta tropicale.
     
    ALT ALT ALT! – Altbier
    Collaborazipne con Biren, Birrificio Renazzese.
    Birra ambrata, tipico stile originario di Dusseldorf….bevibile, sempice ed avvolgente, un caramello che invade la bocca, un corpo che ti invita a berne un’altra…

  • Leda P canta la violenza domestica vista dagli occhi di una bambina in Allegra

    Leda P canta la violenza domestica vista dagli occhi di una bambina in Allegra

    Leda P inaugura il suo 2023 in musica con Allegra, singolo in cui affronta il delicato tema della violenza domestica vista dagli occhi di una bambina indifesa e obbligata a essere grande ma allo stesso tempo impossibilitata ad agire da adulta data la tenera età. L’aggressività e l’instabilità di un padre alcolizzato influenzano il quotidiano della protagonista, costretta ad assistere a una disarmonia familiare e a soffrire in silenzio. 

    Un arrangiamento vellutato accompagna una storia fatta di lacrime e di voglia di rivalsa. Per liberarsi dal dolore la cantautrice sceglie un grido di liberazione attraverso i vocalizzi e un ritornello che rappresenta il tuono ridondante che viene ripetuto come fosse un mantra. Un brano in cui Leda desidera abbracciare e liberare tutte le vittime di un’infanzia poco “allegra” e che è stato presentato ad Area Sanremo. 

    Dominano le immagini naturalistiche, in particolare quella del mare, come luogo dove poter consolare la propria anima. Si tratta di una peculiarità della scrittura dell’artista che si lascia sempre ispirare dal paesaggio, come se fosse una riproposizione esterna dei suoi stati d’animo, dato che le sue canzoni hanno sempre un forte connotato autobiografico.

    Il pezzo è nato come un flusso di pensieri, avevo da tempo il desiderio di trovare le parole giuste per raccontare il mio passato, è stato il mio modo per elaborare l’accaduto e non sentirne più il peso. Non mi devo vergognare perché a sbagliare non ero io, purtroppo sono vicende che capitano spesso, la soluzione è guardarle con il giusto distacco e cercare di costruire la propria vita una volta diventati grandi, anche se chi vive episodi del genere matura più in fretta“.

    Leda P BIOGRAFIA

  • “il jazz a mare” a Milano: l’Homelife Trio in concerto martedì 31 gennaio a Mare Culturale Urbano

    “il jazz a mare” a Milano: l’Homelife Trio in concerto martedì 31 gennaio a Mare Culturale Urbano

    MILANO – Per l’ultimo concerto del mese di gennaio, la rassegna “il jazz a mare”, organizzata da Mare Culturale Urbano e Rest-Art/Novara Jazz negli spazi di Cascina Torrette, a Milano, vedrà di scena, martedì 31 gennaio, l’Homelife Trio, formazione guidata dal contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer e completata da Giulio Maria Ferrari (chitarra elettrica) e Dario Di Tullio (batteria), due giovani talenti della scena italiana. Come sempre, il concerto inizierà alle ore 21.30 e il biglietto di entrata ha il costo simbolico di un euro.
    La pianista Carla Bley e il bassista Steve Swallow sono una coppia, oltre che musicale, anche e soprattutto nella vita. Entrambi compositori, hanno regalato al repertorio jazzistico degli ultimi 50 anni alcune delle più interessanti e stimolanti composizioni, che decine di grandi musicisti in tutto il mondo hanno sfruttato come “combustibile” per personali improvvisazioni e rivisitazioni, a partire dagli anni Sessanta con il pianista Paul Bley. In questo solco cerca di inserirsi anche l’Homelife Trio: nel corso del concerto di mercoledì 31 gennaio a Mare Culturale Urbano si ascolteranno, infatti, alcuni dei brani più noti composti da Carla e da Steve, attinti da un catalogo vastissimo e variegato.

    Con due cd pubblicati come leader e un centinaio di incisioni come sideman, Tito Mangialajo Rantzer, bassista elettrico, contrabbassista e docente di basso elettrico jazz al Conservatorio G. Verdi di Milano, è un musicista di grande esperienza, che si è esibito sui palcoscenici dei principali festival nazionali e internazionali. Nel corso della sua carriera ha collaborato con jazzisti del calibro di Claudio Fasoli, Tino Tracanna, Antonio Faraò, Giovanni Falzone, Antonio Zambrini, Lester Bowie, Herb Robertson, Roswell Rudd, George Garzone e Brian Lynch. Nel 2021 ha registrato con il quartetto di Claudio Fasoli il disco “Next”, votato miglior album italiano dell’anno dalla rivista Musica Jazz.
  • TOP JAZZ 2022 – L’Artchipel Orchestra di Milano votata miglior gruppo italiano dell’anno nel referendum della rivista Musica Jazz

    TOP JAZZ 2022 – L’Artchipel Orchestra di Milano votata miglior gruppo italiano dell’anno nel referendum della rivista Musica Jazz

    MILANO – Doppio, prestigioso riconoscimento per l’Artchipel Orchestra, il collettivo fondato e diretto dal batterista e compositore Ferdinando Faraò: l’ensemble milanese si è aggiudicato, nei giorni scorsi, il “Top Jazz 2022” indetto dalla rivista Musica Jazz come miglior formazione dell’anno e con l’album “Musiche di Jonathan Coe” si è classificato al secondo posto nella categoria “Disco dell’anno”, alle spalle di “The Song Is You” di Enrico Rava e Fred Hersch. Un risultato notevole, che si aggiunge ai tanti premi ottenuti in passato dalla critica specializzata: l’Artchipel si è aggiudicata, infatti, il Top Jazz come miglior gruppo italiano anche nel 2012 e nel 2017 e si è classificata al secondo posto nel 2014. L’ultimo attestato di stima in ordine di tempo inorgoglisce, com’è comprensibile, Ferdinando Faraò, deus ex machina dell’orchestra lombarda: «Questo risultato è un riconoscimento che ci riempie di entusiasmo, un’ulteriore conferma e un ulteriore apprezzamento del nostro lavoro. Apprezzamento giunto anche da musicisti del calibro di Franco D’Andrea e Claudio Fasoli. Il progetto è nato in collaborazione con Jonathan Coe, che abbiamo incontrato per la prima volta nel 2012, quando lui scrisse le note di copertina di “Never Odd Or Even”, il nostro primo disco. Dieci anni dopo è nato “Musiche di Jonathan Coe”, con il quale abbiamo messo in moto un vero e proprio cantiere in cui si scelgono i brani, si discute sui possibili arrangiamenti, si elaborano idee e sviluppi. Un processo alla base del quale c’è stato un vero e proprio gioco di squadra, un’operazione collettiva ampia e condivisa».

    Nata nel 2010, l’Artchipel Orchestra ha pubblicato fino a oggi sei dischi: oltre a “Never Odd Or Even” feat. Phil Miller, “Artchipel Orchestra Plays Soft Machine” (2014), “To Lindsay: Omaggio a Lindsay Cooper feat. Chris Cutler” (2017), “Batik Africana Suite” con l’Orchestra di via Padova (nel 2020), “Truly Yours – Musiche di Phil Miller” (sempre nel 2020) e, per l’appunto, “Musiche di Jonathan Coe”, pubblicato lo scorso anno. I Cd sono acquistabili sul sito della band all’indirizzo sites.google.com/site/artchipelorchestra.

    Come si evince dalla sua ricca discografia, la formazione milanese, che si è esibita nei principali festival jazz italiani, è passata da un repertorio di brani originali ad arrangiamenti propri di composizioni scritte negli anni Settanta, Ottanta e Novanta da Mike Westbrook, Alan Gowen, Fred Frith, Dave Stewart e, più di recente, Jonathan Coe. Da sempre, infatti, l’Artchipel ha nel suo Dna una spiccata vocazione internazionale e può vantare prestigiose collaborazioni con musicisti del calibro di Keith Tippett, Julie Tippetts, Mike e Kate Westbrook, Karl Berger, Ingrid Sertso, Adam Rudolph, Cyro Baptista ma non solo.

    L’Artchipel è un progetto in divenire ad assetto variabile: alla realizzazione dell’album “Musiche di Jonathan Coe” hanno contribuito Marco Fior (tromba), Alberto Bolettieri (trombone), Rudi Manzoli (sax soprano), Andrea Ciceri (sax alto), Germano Zenga (sax tenore), Rosarita Crisafi (sax baritono), Alberto Zappalà (clarinetto basso), Carlo Nicita (flauto), Paola Tezzon (violino), Jonathan Coe (tastiere), Luca Pedeferri (pianoforte, fisarmonica), Luca Gusella (vibrafono), Giuseppe Gallucci (chitarra), Gianluca Alberti (basso elettrico), Stefano Lecchi (batteria), Lorenzo Gasperoni (percussioni), Naima Faraò e Francesca Sabatino (voci), Ferdinando Faraò (direzione e arrangiamento), Beppe Barbera (arrangiamento), Francesco Forges (arrangiamento) e Andrea Serino (arrangiamento). A proposito dell’album, Coe ha affermato: «Compongo da sempre. Il mio scopo è sempre stato quello di creare musica accessibile, con influenze jazz e una forte enfasi sulla melodia. Ho sempre sognato di sentirla eseguita da grandi interpreti. Ora Ferdinando Faraò e l’Artchipel Orchestra non solo hanno realizzato il mio sogno, ma hanno superato le mie aspettative: il talento, l’energia e l’inventiva di questi grandi artisti e arrangiatori hanno trasformato la mia musica in qualcosa di cui posso essere davvero orgoglioso».

    Da segnalare, infine, le numerose iniziative alle quali il collettivo milanese sta lavorando: «Continuerà la nostra collaborazione con Jonathan Coe – conclude Ferdinando Faraò – allargando il nostro repertorio con brani inediti. Nei prossimi mesi, inoltre, porteremo in scena due progetti a cui siamo molto legati: il primo, “Tubular Bells Variations”, è dedicato alle musiche di Mike Oldfield mezzo secolo dopo la pubblicazione dell’album “Tubular Bells”; il secondo è “The world of György Ligeti feat. Esther Flueckiger” ed è un omaggio al grande compositore di origine ungherese nel centenario della nascita».

  • SLVTR & NEBBIA presentano “Sangu Miu” feat. EliaPhoks

    SLVTR & NEBBIA presentano “Sangu Miu” feat. EliaPhoks

    SLVTR torna dal 20 gennaio su tutte le piattaforme digitali con il suo nuovo singolo dal titolo “SANGU MIU” feat EliaPhoks ed in collaborazione con il talentuoso producer Nebbia. Il brano è pubblicato dall’etichetta discografica lombarda Evox3music e distribuito da Believe Music Italia
     

    “SANGU MIU” rappresenta il punto di partenza di una progettazione più ampia e strutturata che darà alla luce ad una successione di release durante tutto il 2023 e che, oltre a permettere al pubblico di scoprire il nuovo percorso di SLVTR, vedrà protagonisti, al fianco del poliedrico artista, anche diversi nomi di rilievo della scena urban nazionale.
     

    In questo primo singolo l’artista siciliano racconta la storia di una  relazione sentimentale tormentata ed appassionata tra due persone dalle personalità profondamente contrastanti. Nonostante la loro apparente incompatibilità di indole, l’intensità del sentimento e della passione li lega indissolubilmente. Da questa narrazione nasce il titolo del brano, “sangu miu”espressione del dialetto siciliano che indica, in funzione metaforica, l’assoluta visceralità di un legame.
     

    “SANGU MIU” con la sua curatissima produzione, realizzata dallo stesso artista a quattro mani  con il producer Nebbia, vanta una cifra stilistica innovativa ricca di contaminazioni tra sound differenti che riesce a posizionarsi fuori dalle etichette di genere. Sul trascinante ritmo del brano le liriche di  SLVTR ed EliaPhoks trovano la perfetta cornice e riescono a catturare completamente l’ascoltatore nell’atmosfera immersiva del brano.

    Il singolo, “SANGU MIU”, è inoltre accompagnato da un videoclip visual, prodotto e diretto dalle stesso SLVTR, e disponibile su YouTube dalle ore 14 di venerdì 20 gennaio

    Mix e Master del brano, artwork e grafiche del progetto sono  interamente a cura di SLVTR

  • Chandelier Music presenta Secco featuring Nerone “Bag Boy”

    Chandelier Music presenta Secco featuring Nerone “Bag Boy”

    BAG BOY  è il nuovo album di SECCO disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 20 gennaio, pubblicato e distribuito da Chandelier Music.

    Dopo il singolo estratto “Gargoyle” featuring Nerone, pubblicato lo scorso 3 novembre, l’artista milanese torna con un nuovo progetto composto da 9 tracce.

    Con BAG BOYSecco conferma la sua posizione di pilastro della scena underground meneghina alzando ulteriormente l’asticella rispetto ai suoi precedenti lavori e dimostrando, così, la sua capacità di arricchire ed innovare la sua personalità artistica senza mai snaturarsi. 

    L’album presenta una raccolta di brani che esplorano la mentalità disillusa e cinica dell’artista nei confronti della realtà che lo circonda. Tra i temi ricorrenti del progetto emerge con forza il conflitto continuo di Secco con la parte autodistruttiva del suo sé e la sua quotidiana lotta contro un sistema che ignora valori per lui fondamentali come l’integrità artistica e personale. Un progetto di grande spessore attraverso il quale la penna di Secco, appuntita ed ispirata più che mai, disegna, brano dopo brano, un quadro suggestivo e dettagliato della sua esistenza. 

    La ricca squadra di talentuosi producer e collaboratori che hanno firmato le curatissime produzioni del progetto comprende: Fato W,  keyoshin, Bella Espo, DJ Lil Cut, Real Milvio, Biggie Paul, Shak3 e Foreigner.

    All’interno di BAG BOY sono inoltre presenti i featuring di: Nerone, Warez, Loge e Cisky MCK.

    Secco dà inizio, così, al suo 2023 con un album che non potrà che sorprendere ed entusiasmare tutti gli appassionati del genere. Un progetto che porta una ventata di aria fresca nel panorama urban nazionale e che permetterà al pubblico che ancora non conosce il fuoriclasse del roster di Chandelier Music di appassionarsi al suo stile diretto e irriverente, alla sua poetica di strada ed alla sua tecnica magistrale.

    Mix e mastering del progetto  sono a cura di Fato W, mentre l’artwork è firmato da Andrea Lamberti.