Category: Comunicati stampa

  • Miriam pubblica il singolo Mezz’ora

    Miriam pubblica il singolo Mezz’ora

    Dopo l’ottimo riscontro con il singolo di debutto MonotoniaMiriam torna con Mezz’ora, brano che racconta il desiderio di conquistare la persona amata, di avere anche poco tempo a disposizione per dimostrare che sia la scelta più giusta quella di svestire i ruoli di amante e iniziare una relazione stabile

    Innamorarsi al punto da non accettare che chi si ama stia frequentando qualcun altro, andare a schiantarsi contro il muro del rifiuto perché incapaci di accettare la realtà, la condanna di chi cade nel vortice della dipendenza affettiva e non riesce più ad accontentarsi di essere la protagonista di un semplice, seppur intenso, momento di piacere.

    Così anche se le amiche avvertono sulle conseguenze dell’agire secondo i dettami dello starci sotto, la testa non reagisce allo stimolo di voltare pagina e si ripensa a quel magico e maledetto incontro a una festa e ai postumi che ancora sono difficili da superare. 

    Team confermato dato che Mezz’ora porta di nuovo la firma di Stephanie Niceforo e la produzione di Davide Maggioni che ha dato vita a un mood malinconico e sognante allo stesso tempo che ben si adatta alla vocalità della brava interprete che gioca sulle note di questa ballata in cui i sinth ci immergono in una storia che sa di passato ma che aspira ad avere un futuro.
     

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    Miriam è una cantante, classe ‘92, originaria di Vigevano, in provincia di Pavia. Dopo diversi anni dedicati alla danza, si avvicina al canto e, una volta perfezionate le sue doti vocali con studi privati, viene notata da Davide Maggioni che la mette sotto contratto e la produce. Ha esordito con il brano Monotonia, uscito il 1 marzo 2022. Mezz’ora è il nuovo singolo, sempre fuori per Maionese Project.

  • Al Bellini di Catania l’inconfondibile jazz di Fabrizio Bosso

    Al Bellini di Catania l’inconfondibile jazz di Fabrizio Bosso

    Dotato di una tecnica strumentale ineccepibile e di un lirismo capace di far risuonare le corde più profonde dell’anima, Fabrizio Bosso incontra Battisti. L’inconfondibile jazz di uno dei trombettisti italiani più famosi nel mondo si fonde sul palco con le anime di altri cinque strepitosi performer. Ne viene fuori l’inedita ed eccezionale reinterpretazione dell’universo poetico del più intimo e personale dei cantautori.

    In scena venerdì 23 dicembre alle ore 20.30, al Teatro Massimo Bellini di Catania, “Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti”. Uno spettacolo di indiscusso pregio culturale organizzato da Eventi Olimpo.

    Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, ritroviamo la tromba di Fabrizio Bosso e il sax di Javier Girotto che ha curato gli arrangiamenti. E ancora il contrabbasso di Furio Di Castri, il pianoforte di Rita Marcotulli, la batteria di Mattia Barbieri. Costeggiati dalla voce da crooner filosofico di Peppe Servillo, ci offrono una serata di passione per quella musica italiana che ha fatto la storia. Una storia che attraversa venti canzoni e trova espressione in ritmi suadenti e sapori latini, in racconti delicati ed emozioni palpitanti.

    Non è stato semplice per i nostri sei compagni di viaggio raggiungere un simile risultato. Quello di Battisti è infatti un repertorio del tutto particolare, fatto di composizioni originali molto diverse fra loro. Il rischio che non si voleva correre era di creare un concerto di “cover”.

    Invece, “Pensieri e parole” si caratterizza come un omaggio a Battisti compiuto attraverso scelte singolari, suggestioni inattese, variazioni di cui lui è il solo ispiratore. Un territorio magico dove Il mio canto libero, E penso a te e tanti altri suoi indimenticabili successi continuano a sfiorare l’anima del pubblico. Senza frattura alcuna fra la canzone e il jazz, fra la vena creativa ispiratissima di Lucio Battisti e il flusso vivo e acceso dell’improvvisazione.

    Uno straordinario incontro sul palcoscenico, che si traduce senz’ombra di dubbio in una serata di grande teatro. Perché i testi e l’avvolgente musica di Battisti ci raccontano profondamente e ci emozionano ancora. E perché raramente si ha la fortuna di assistere all’interpretazione di un gruppo di artisti così appassionati e di qualità. Interpretazione che diventa per la platea la lente attraverso cui scoprire ulteriori, inattesi, suggestivi aspetti di questo amato cantautore e sottile interprete del nostro tempo.

    Il 23 dicembre al Teatro Massimo Bellini di Catania risuona vivido il jazz di “Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti”. Organizzazione a cura di Eventi Olimpo, inizio ore 20.30. I biglietti sono disponibili online sul circuito BoxOffice Sicilia (al seguente link: https://bit.ly/3D6vbm0) e presso i punti vendita ad esso collegati.

    Per info e prenotazioni

    Eventi Olimpohttps://eventiolimpo.it/ / info@eventiolimpo.it

  • Zone marginali, l’umana speranza nella lirica di Airam

    Zone marginali, l’umana speranza nella lirica di Airam

    Zone marginali dell’umano sentire dove sterminare a perdita d’occhio il cuore. Zone sopravvissute comunque e lambite dai sentimenti. La voce morbida di Airam scivola nuda sotto pelle, e canta.

    Canta il sottile piacere dell’incontro, il bisogno d’affetto, la voglia di redimere sé stessa. La vulnerabilità di una donna allo specchio, gli occhi accesi di vita, e “pensare a ripetizione che non vorrei essere io”. La seduttiva dualità di un’anima che si urla in faccia di esistere davvero, a dispetto di tutto e tutti. Airam ci riesce attraverso la sua musica.

    «La musica è stata un modo per sopravvivere.» spiega l’artista «Rappresenta una profonda ed intensa forma di comunicazione, un ponte che congiunge l’intima dimensione spirituale dell’atto creativo con il mondo reale.»

    Un mondo dove ai margini delle nostre esistenze routinarie, ci raggiungono pensieri tornati vividi, nostalgie antiche. La memoria del cuore ci riporta al passato cancellato, a visi e anime che ci tenevano in vita. Scopriamo che persino il dolore, dal quale abbiamo sempre fuggito, può essere una benedizione.

    Assuefatti alla solitudine che si consuma in mezzo agli altri, ammaestrati all’invidia, all’astio, alla diffidenza, nutriamo segretamente una speranza. In zone marginali della nostra mente, esiste un “noi” che rimane. Rimane nonostante i pronomi personali e quelli possessivi, nonostante le mura di cemento armato, le proprietà private. Resiste un’umana capacità di comunione, di provare ancora affetto, empatia, desidero.

    “In zone marginali sopravvive il sogno di un’umanità non corrotta, in attesa che le persone arrivino a reclamarla”.

    Zone marginali, tra il quartiere Canalicchio di Catania e Parco Dora di Torino. Il video rimanda idealmente a tutte le periferie del mondo, a tutte le marginalità del pianeta. Come se Airam cantasse e Asia Passerella danzasse in nome di ogni diversità, di ogni cultura alternativa. Le diverse foto di murales, scattate da Francesco Giugiaro, esaltano inoltre l’anima migrante del brano. Rafforzano l’invito a spostarsi dai luoghi comuni verso quei luoghi che ci rappresentano. Per la regia di Andrea Tomaselli, il videoclip di Zone marginali è disponibile al seguente link https://youtu.be/WZB07l3MSI4.

    Musicalmente concepito in un mood acustico, il brano è stato realizzato presso TRP Music di Riccardo Samperi a Tremestieri Etneo (CT). È prodotto artisticamente da Edoardo Musumeci che suona anche le chitarre acustiche ed elettriche, e cura gli arrangiamenti assieme a Mario Pappalardo al piano. La batteria è di Angelo Spataro; il basso di Domenico Cacciatore; il violoncello di Alessandro Longo; la viola di Gaetano Adorno. La voce è quella sinuosa di Airam.

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    IG https://www.instagram.com/airam_cantautrice/YT https://www.youtube.com/@mariatomaselli-airam9777

  • Il nuovo singolo di Ruggine “Non è tutto ok”

    Il nuovo singolo di Ruggine “Non è tutto ok”

    Non è tutto ok” è il titolo del secondo capitolo del progetto musicale dell’artista romano Riccardo Franco, in arte Ruggine, disponibile da venerdì 2 dicembre in tutte le piattaforme digitali.

    Partendo da un malessere generale che si ripercuote su una storia d’amore, ormai finita, l’artista vuole rappresentare, mettendo a nudo un’altra parte di sé, la difficoltà nel lasciarsi andare nei rapporti.

    Il brano, seppur meno nostalgico del precedente, si propone comunque di mantenere una malinconia di fondo che si può ritrovare come filo conduttore in tutte le canzoni dell’artista.

    Uno sconforto che però stride con le sonorità urban-pop che attraversano una produzione ritmata, con una forte tendenza elettronica. Un flusso dove i beat scandiscono parole serrate, restituendo una vena di tristezza in grado di trasportare l’ascoltatore all’interno della canzone.

    La melodia del ritornello, che si ripete tre volte, diventa il fulcro dell’intera canzone, permettendole di acquisire la capacità di coinvolgere l’ascoltatore; infatti, risulta il punto di massima esplosione sia della componente musicale sia delle liriche.

    La produzione del brano anche questa volta è firmata direttamente da Ruggine, in collaborazione con Matteo Gabbianelli (Kutso).

  • Samuela pubblica Joire, il nuovo singolo

    Samuela pubblica Joire, il nuovo singolo

    Dopo il convincente esordio con il singolo Silenzio, che le è valso la partecipazione all’evento di anteprima del MEI 2022 tra le 12 finaliste di Onda rosa indipendente, il contest per la parità di genere nel settore musicale, Samuela torna con Joire, brano che conferma la sua peculiare sensibilità artistica ma che ci mostra la cantautrice sotto una veste inedita con un arrangiamento dai tratti etnici, ritmato e sostenuto, rispetto all’impianto più minimal e acustico del precedente pezzo, grazie alla collaborazione con Ceckpoint che ha co-prodotto Joire insieme a MarkA.

    In Joire si canta dell’attimo di massimo piacere che si raggiunge facendo l’amore, come si evince dal titolo che richiama il verbo francese che ha tale significato. Questo momento è vissuto come il massimo della complicità tra due persone ma è frutto di un percorso di intimità progressiva che si viene a creare. Per questo motivo i molti atti fisici presenti nel testo non si limitano a inviti a compiere gesti corporei quanto piuttosto si legano ad aspetti mentali, quindi lo spogliarsi è in primis dai veli di tutti quei limiti personali che si inseriscono in un rapporto.

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    Samuela, bolognese, classe ‘96, è una cantautrice molto attenta ai temi giovanili e delle donne, una ragazza dotata di un’incredibile sensibilità emotiva, che riesce ad incanalare con consapevolezza nelle sue canzoni. Viene scoperta e apprezzata al talent della sua città Like a Star nel 2019 da Frank Nemola, Roberta Giallo, Michele Torpedine e notata da una etichetta locale, con la quale inizia un percorso più intenso di studi, imparando a scrivere i suoi testi e a suonare la chitarra classica. Il 15 maggio 2022 apre il concerto di Rea al Locomotiv di Bologna annunciando l’uscita del suo primo singolo. A settembre 2022 vince il premio Vocalità e sensibilità cantautoriale al contest di Onda Rosa Indipendente. Samuela ha mosso i primi passi nella discografia, consapevole del suo talento e della preparazione costruita con saggezza ed abnegazione. Piena di voglia di vivere e sempre sorridente, concede alle sue canzoni visioni più intimistiche ma mai banali della vita. I suoi brani parleranno per lei.

    Ceckpoint è un produttore marchigiano. Dopo aver studiato sin da giovanissimo il piano e poi la batteria e aver seguito un approccio pop punk, una volta diplomatosi al liceo artistico, decide di andare all’estero per lavorare. A New York scopre la passione per la musica elettronica, urban e r’n’b’ mentre a Londra inizia a lavorare alle prime produzioni nella sua cameretta. Il Covid dà un ulteriore incentivo all’artista per formarsi ulteriormente in materia e a Bologna inizia la collaborazione con artisti già affermati nella città che le hanno permesso di arrivare alle orecchie della Vertical. Nei suoi lavori cerca di dare molta cura alle melodie, tende a creare mood malinconici ed eterei, predilige andare oltre gli schemi di scrittura canonici. Talvolta è possibile percepire che il giro d’accordi è di matrice orientale.

  • Bianca “UNA VITA IN VETRINA”  #ILDISCO  È DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL STORES

    Bianca “UNA VITA IN VETRINA” #ILDISCO È DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL STORES

    Da una parte, Bianca Vincentini in arte “Bianca” classe ’93; artista caparbia e metodica, che non teme ostacoli e che non ha paura di superare ogni volta sé stessa, costi quel che costi.

    Dall’altra parte la Musica, che può esser arte, spettacolo e intrattenimento.

    Ma non solo.

    Per Bianca la musica è un mezzo con cui esprimere sé stessa, e questo disco “Una vita in vetrina” ne è la prova.

    È una donna che percorre la sua strada personale e musicale ogni giorno.

    È un artista che quando ha qualcosa da dire, non lo dice e non lo ricorda solo a sé stessa, ma cerca di divulgare un messaggio attraverso testi fatti di pensieri, parole ma soprattutto di sogni e vetrine infrante.

    Bianca non resta a guardare, decide di abbattere ogni tipo di argine, prende la sua bandiera e scende in guerra: contro cosa lotta?

    Contro ogni discriminazione, qualsiasi essa sia.

    Parte dalla sua storia e da quella delle persone che vive ogni giorno, o dalle esperienze di vita di altri ancora, e cerca così di lanciare alle nuove generazioni un biglietto di pace e di aprire una finestra di amore su un nuovo mondo, ancora troppo lontano.

    Bianca si prende il diritto di portare all’attenzione di tutti tematiche socialmente discusse e fortemente attuali, come tutto ciò che riguarda la sfera LGBTQIA+, tema di continui dibattiti che non trovano compromessi, e di cui diventa la voce narrante, traccia dopo traccia.

    “Una Vita in Vetrina” edito per Dear John Music e prodotto da Marcello Forlani, è un disco come un viaggio sincero e fatto di amore, di e per tutti, che vuole spezzare ogni tipo di catena, abbattere ogni pregiudizio e spalancare le porte al fatto che tutti abbiamo gli stessi diritti di amare, di vivere e quindi di esistere. Questo è il filo conduttore che abbraccia ogni brano di questo primo album della cantautrice.

    Si possono abbattere le discriminazioni partendo da sé stessi, affinché non ci siano differenze tra gli esseri umani, non ci sia chi è giusto, sbagliato, utile e no: guardarsi dentro è il mestiere più difficile, perché le nostre ombre sono solo l’apparenza della realtà, ed è solo quando i nostri contorni diventano più tangibili che capiamo davvero chi siamo, ovvero quando le ombre lasciano posto all’immenso splendore della nostra anima e della verità.

     

    ASCOLTA “UNA VITA IN VETRINA” SU SPOTIFY

    https://open.spotify.com/album/6UDPaHSLbxEUgZemgUTWsI?si=m8I4JQupRQORqa5mW-QmDQ

     

     

     

     

    LA TRACKLIST

     

     

    1. Luna piena
    2. Una vita in vetrina
    3. Come fai
    4. Cuore leggero
    5. Ti amo
    6. Nei nostri occhi
    7. Gocce d’argento
    8. Non è tardi
    9. Due universi
    • Mezzanotte

     

     

     

     

     

     

     

     

    CONCEPT DEL DISCO

     

    Luna piena

    Le responsabilità e le aspettative imposte da un mondo che a volte ci mette in difficoltà, anziché sostenerci nei nostri percorsi emotivi, personali e professionali. A volte può capitare di trovarsi in solitudine con se stessi e di raccontare proprio alla luna delle paure, dei nostri sogni e di quelle stesse ambizioni soffocate: la luna che cambia il suo aspetto, così come noi possiamo credere in un mondo perfetto, dove vivere liberi la nostra reale e concreta bellezza.

     

     

    Una vita in vetrina

    Il futuro può far paura pensando ad un mondo che si prende sempre più il diritto di puntare il dito e giudicare chi dobbiamo essere e chi possiamo e/o dobbiamo amare. Molte tematiche oggi sono fonte di discussione civile: un dibattito che a volte non trova compromessi, e dove gli attori principali sono giudicati, sempre in bilico tra un sostegno e un diniego, proprio come se fossero al di là di una vetrina.

    Come fai

    Una giornata a volte può cambiare la vita, come il peso della stessa può rimanere sulle spalle. Ci guardiamo intorno persi stanchi e disorientati, e intanto osserviamo le persone e le vite degli altri, e sembra proprio che tutto sembri funzionare (o almeno così sembra). Ci sono persone che ogni giorno sorridono, combattono a testa alta per non lasciare nemmeno un briciolo di felicità in fondo al cassetto. Forse i sogni e l’amore possono salvarci, davvero.

    Cuore leggero

    Un credo, un vero e proprio manifesto, ma soprattutto un sogno che sfonda ogni limite e argine.

    Il sogno di un mondo dove non sia più importante essere una copia migliore dell’originale, il sogno di libertà e di vivere il proprio io, qualsivoglia sia, vivere ogni forma di amore, lontano da ogni stereotipo e giudizio.

    Un mondo dove non dovremmo più lottare per far accettare e conoscere ogni forma di amore, dove chi sei, chi o cosa ami non fa più notizia. Un mondo dove sarà sempre l’amore a vincere.

     

    Ti amo

    Una canzone vuole essere una dichiarazione semplice ed estremamente sincera di un amore puro ed incondizionato, che tutti hanno il diritto di provare. L’amore non deve essere legato solo alla persona che si sceglie per la vita, ma anche a tutto quello che fa parte di noi, il rapporto con un amico, la famiglia, o con il proprio lavoro. Tutto può completarci.

    “Ti Amo”. È una parola importante, spesso trascurata o tenuta nascosta.

    L’amore calma, stringe, guarda, ti cerca e a volte ti salva.

     

    Nei nostri occhi

    Una generazione che ha bisogno di sicurezze, colpa di un domani sempre più incerto.

    Se solo fossimo in grado di lasciar andare l’odio che ci circonda potremmo essere verità e purezza, condividendo ogni sfumatura che abbiamo dentro.

    Corriamo verso una vetta che continuiamo ad immaginare senza sapere davvero come sia.

    Dalla cenere si può rinascere, con il coraggio di insistere, affinché quello che siamo e che vogliamo venga considerato come oro puro da tutti, non solo da noi.

     

     

     

    Gocce d’argento

    Una “goccia d’argento” è una persona che ogni giorno può vivere una o più discriminazioni. Per delle piccole “gocce d’argento” non è semplice la vita di tutti i giorni. Brillare è e sarà sempre un diritto e un dovere: questo brano parla della necessità impellente di speranza, di credere che sarà sempre più facile uscire allo scoperto, senza più temporali o bui pesti. Sperare in un mondo fatto di tanti colori che si tengono per mano mettendo fine ad ogni forma di discriminazione.

     

    Non è tardi

    Momenti o esperienze che possono far male, tanto che può esser molto complicato e difficile anche per chi ci è vicini comprendere cosa stiamo attraversando. E’ facile farsi travolgere da un onda negativa, dove la voglia di lasciarsi andare e perdersi può aver la meglio. Per ricominciare, alzarsi e proseguire la strada verso i propri sogni e i propri obiettivi non è mai troppo tardi.  L’amore può esser l’ingrediente per trovare sempre questa forza di puntare i piedi e tirarsi su.

    Due universi

    Nelle situazioni più difficili capita di osservare chi abbiamo vicino, domandandoci se ci potrà sostenere sempre e nonostante tutto. Nelle circostanze più complicate, la via più semplice a volte ci sembrerà quella di abbandonarsi, lasciarsi e tornare ognuno alla propria vita.

    Una convivenza può unire due universi distinti, pronti ad amarsi e a sostenersi in ogni situazione. L’ amore e la sicurezza che diamo è complementare alla stessa di cui abbiamo bisogno.

    Un viaggio di avventura che vale la pena vivere, perché in fondo quando ci si innamora, il desiderio più grande è quello di essere una vera e propria squadra complice.

     

     

    Mezzanotte

    Una mezzanotte piena di pensieri, riflessioni e con un costante senso di malinconia.

    Un’anima che ha bisogno di ritrovare sé stessa, e che si cala nell’amore più profondo, quello della musica, che diventa confidente perfetto, in grado di custodire emozioni e sensazioni.

    Nella notte inizia il suo viaggio, nell’attesa di un abbraccio o di un bacio.


  • Milano, la “sceneggiata” napoletana del cantautore Francesco Forni venerdì 16 dicembre a Mare Culturale Urbano

    Milano, la “sceneggiata” napoletana del cantautore Francesco Forni venerdì 16 dicembre a Mare Culturale Urbano

    MILANO – In occasione dell’uscita del vinile del suo ultimo album (intitolato “Una sceneggiata”), il cantautore napoletano Francesco Forni si esibirà in solo, chitarra e voce, venerdì 16 dicembre a Mare Culturale Urbano, a Milano (inizio live ore 21.30; ingresso 10 euro; biglietti on line su maremilano.org/evento/una-sceneggiata-e-altre-storie): quello ospitato in Cascina Torrette sarà un concerto intimo – anche se non mancheranno diversi ospiti a sorpresa – e appassionato, in cui i brani del disco, tutti scritti e cantati in napoletano, si potranno ascoltare in una veste spoglia ed essenziale. 
    Pubblicato la scorsa primavera, “Una sceneggiata” è un concept album di 13 pezzi che ruota intorno alla storia d’amore tra un giovane spacciatore e una studentessa fuorisede di buona famiglia: una sorta di West Side Story ambientata nei vicoli del centro storico di Napoli. I testi delle canzoni si interrogano sulla complessità dell’amore e dell’amicizia e sulla difficoltà di compiere le scelte giuste e di valutarne le conseguenze. Non ci sono risposte né giudizi, si cerca di guardare in faccia i propri limiti e le proprie fragilità.
    In questo album, Forni mescola con maestria il cantautorato con il neofolk, il rispetto della tradizione con il blues: «Mi sento legato a questo lavoro come forse a niente altro del mio lunghissimo curriculum – dichiara il musicista campano – anche perché si tratta del primo album interamente scritto e cantato in napoletano, il che mi ha permesso di scoprire un nuovo modo di lavorare sui testi, di comporre e di usare la voce. Le musicalità espresse lo rendono molto vicino a un lavoro di world music».
    Francesco Forni ha alle spalle una carriera ricca di produzioni che vanno dalla composizione di colonne sonore per il teatro e il cinema (ha collaborato, tra l’altro, a quella del film “Le conseguenze dell’amore” di Paolo Sorrentino) a una copiosa discografia in cui figura come polistrumentista, autore, produttore e cantautore.
  • L’ENERGICA LIVE BAND PUGLIESE FUORI IL 9 DICEMBRE IL BRANO «SAN CATALDO»

    L’ENERGICA LIVE BAND PUGLIESE FUORI IL 9 DICEMBRE IL BRANO «SAN CATALDO»

    «San Cataldo» è il nuovo singolo dei Guatemala in uscita venerdì 9 dicembre e prodotto dall’etichetta DIGA Records.

    Guatemala, attiva live band pugliese, dopo un’estate ricca che ha visto la partecipazione al Cinzella Festival 2022 e la pubblicazione del brano “Cacciatori”, lancia “San Cataldo”, il secondo di un grande progetto.

    La band, in occasione dell’uscita del brano, ha ideato un merch che prevede la distribuzione di santini con le caricature dei loro volti. Qui un esempio di Kocri, voce del gruppo.

    IL BRANO

    San Cataldo è uno scanzonato inno all’imperfezione. Il titolo, slegato dal senso del testo, nasce casualmente, ponendosi come un marchio e richiamando le origini culturali e territoriali della band. Un brano dalle sonorità fresche e leggere che comunica in modo semplice e diretto all’ascoltatore. Parla di errori quotidiani e ricorrenti, piccoli e grandi, che condizionano il proprio percorso. Il pezzo invita a non avere paura dei propri difetti, invitando all’accettazione di modalità diverse di affrontare la vita.

    San Cataldo racconta la nostalgia della libertà di essere sé stessi e nel suo ipnotico ritornello invita ad abbracciare la propria vera essenza, senza farsi condizionare dal giudizio altrui e rimarcando al diritto di specialità di ognuno di noi.

    Da qui la conclusione del brano ‘’se non ti piace, fa lo stesso’’.

  • AL MENEGHINO ST. AMBROEUS DAY E TANTI APPUNTAMENTI PER FESTEGGIARE IL NATALE E L’ANNO NUOVO

    Continuano gli appuntamenti cultural-birro-gastronomici del Meneghino di Via Pietro Da Cortona 13 a Milano! Venerdì 2 ospite OLDO BIRRIFICIO – Corte della Birra e sará con noi Andrea, birraio e fondatore. Per l’occasione verrà messa in palio una notte per due persone nel loro particolarissimo resort, con inclusa cena (e birra artigianale) e una sessione SPA immersi nel luppolo! 🍺
     

     


     
    LA ATM

    La nostra Session Ipa! Profumi di pesca ed uva bianca. Al palato un attacco di malto caramellato, un intermezzo asprigno che ricorda il litchi e una robusta luppolatura di Amarillo, Tomahawk e Mosaic. Amara, erbacea, leggerissima, da berne in continuazione.
     


    Il 7 dicembre non poteva mancare la serata a tema firmata Meneghino!  E sèm chì, a celebrare il patrono della nostra città a suon di musica e birrette… St Patrick chi? 🤓 
    Il St. Ambroeus Day (prima edizione) parte alle 16:00, fra merende e spettacoli di magia, passando da mercatini natalizi e irrinunciabili aperitivi (birra a 4€ dalle 18:00 alle 20:00), per chiudere in bellezza con il live del Trio Suerte, caldi ritmi dal Sud-Centro America. 💃

  • Chandelier Music    presenta    Ricky Ramirez    “Libero”

    Chandelier Music presenta Ricky Ramirez “Libero”

    RICKY RAMIREZ torna su tutte le piattaforme digitali con “LIBERO”, il nuovo singolo dell’ex frontman della scena rock/metal sarda, pubblicato e distribuito da Chandelier Music.

    Dopo il suo EP d’esordio come solista, “Catene”, pubblicato lo scorso aprile, l’artista sardo della label milanese torna con una nuova release che conferma la sua firma come un marchio di assoluta garanzia tra le nuove proposte del panorama urban.

    “LIBERO”, si presenta come un brano coinvolgente e diretto attraverso il quale l’artista critica duramente l’impoverimento dei contenuti nel rap italiano e la tendenza degli artisti a seguire un trend con il conseguente appiattimento della varietà e della qualità della musica prodotta. Ricky Ramirez, nei suoi versi, celebra così la sua posizione differente e svincolata dagli schemi, ben consapevole di non avere bisogno, in quanto artista provvisto di talento e di argomenti, di rincorrere alcuna moda

    Su una trascinante produzione di keyoshin, che miscela sapientemente sonorità moderne e vintage condendo la wave urban del brano con chitarre distorte dal sapore rock/crossover, Ricky Ramirez cavalca il beat con scioltezza tra metriche serrate, rime taglienti ed una buona dose del suo consueto black humor.

    “LIBERO” è stato registrato presso Chandelier Studio, mix&mastering dei brani sono a cura di Fato W,  mentre l’artwork del progetto è ad opera di Emmeattitude.

    Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Emmeattitude, è online su Youtube dalle ore 14 di venerdì 2 dicembre.