Category: Comunicati stampa

  • BRENDA NOVELLA “Occhi di Uranio” è il nuovo singolo della cantautrice fiorentina

    La capacità di guardare le persone, capendone le intenzioni prima di esserne ferite

    in radio dall’11 marzo 

    “Occhi di Uranio” racconta di tutte quelle volte che in amore ci si ritrova davanti una persona che non corrisponde all’idea che ci eravamo fatti.

    Parla di inganni e di rabbia, ma anche della successiva presa di coscienza e della volontà di girare pagina.

    Radio date: 11 marzo 2022

    Etichetta: Orangle Records

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    BIO

    Brenda Novella è una cantautrice e pianista nata a Firenze. Si avvicina alla musica all’età di 5 anni, quando inizia, da autodidatta, a suonare il  pianoforte. Negli anni successivi decide di iniziare lo studio del pianoforte privatamente, per  poi proseguire presso il conservatorio Cherubini di Firenze. Si laurea al Dams di Firenze e si diploma presso l’accademia di Musical a Roma. In adolescenza inizia a scrivere le prime canzoni influenzata dal sound pop rock degli anni  2000, componendo in un primo momento solo in lingua inglese e successivamente anche in italiano. Oltre ad essere musicista, Brenda Novella è anche pittrice e attrice. 

  • ISABEL “Switch” è il nuovo singolo della cantante, attrice e ballerina

    Una ballad delicata e introspettiva per capirsi nel profondo

    in radio dall’11 marzo

    “Switch” parla di una ragazza che finalmente scopre il suo vero valore. Si piace, sa che stare vicino a lei può essere un viaggio difficile. 

    «Meglio che parliamo adesso, sennò faccio switch» si ripete e aggiunge: «Se non hai il coraggio di starmi vicino io posso continuare la mia strada anche da sola. C’è un mondo dentro di me, fatto di cartoni, rapide, pioggia, problemi e gioie».  

    Una canzone per ricordarsi che, a volte, si può essere la cura di sé stessi, senza doversi affidare ad altri.  

    Radio date: 11 marzo 2022

    Produzione: Rbmusic

    Etichetta: Orangle SRL

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    BIO

    Isabel ha 28 anni ed è cresciuta in Toscana, in un piccolo paesino di campagna. Fin da piccola sente una forte attrazione verso la musica al punto da chiedere ai genitori di suonare il pianoforte, un amore trasmesso dal nonno. A 18 anni si trasferisce in Francia diplomandosi come ballerina. Tornata in Italia frequento la Wos academy e inizia a cantare. A Roma, a 21 anni, frequenta un’accademia di musical innamorandosi della recitazione e decidendo di partire per Los Angeles. Rientrata in Italia per la seconda volta inizia a lavorare in teatro, mentre il bisogno di suonare e cantare diventa sempre più forte, come una richiesta di aiuto. Nascosta per 28 anni decide, lo scorso settembre, di scrivere il suo primo pezzo.

  • VINCENZO KIRA “Pray for me” è il nuovo singolo del rapper salentino

    Storie di ordinaria frustrazione che trovano conforto nel destino comune, nel riconoscersi nella sconfitta, dove anche nel disagio si scopre la poesia. 

    in radio dall’11 marzo 

    L’attesa di un riscatto in questa o in un’altra vita che ci costringe tutti alla disillusione, questo accomuna le diverse realtà descritte nel nuovo brano “Pray for me” di Vincenzo Kira. 

    Radio date: 11 marzo 2022

    Etichetta: Orangle Records

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    INSTAGRAM: https://www.instagram.com/vincenzo_kira/ 

    SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/7D0TiJUd0YGuYn1Tha7xs4

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    BIO

    Vincenzo Kira, mc/beatmaker salentino, si avvicina all’hip hop in adolescenza militando in due crew locali, gli “Headzout” e i “Black Lights”, facendosi conoscere nel territorio tramite jam, contest e open act di artisti del calibro di Fabri Fibra, Salmo, Noyz Narcos e Dope D.O.D. Debutta nel 2015 col suo primo EP solista “Shinigami EP”, nel 2017 pubblica “Stomako” accompagnato dall’originale e spudorato video del singolo “Brazzers”. Nello stesso anno entra a far parte del movimento underground nazionale fondato da Inoki Ness “Rap Pirata”. A cavallo tra il 2017 e il 2018 Vincenzo Kira è più produttivo che mai sfornando una serie di videoclip e singoli che lo lanciano musicalmente nel panorama nazionale come “La scimmia”, “Gucci Gang Bang”, “Kurt Cobain” ed “Hellsong”, confermando l’originalità e l’irriverenza che lo contraddistinguono come uno degli mc più imprevedibili della scena. I singoli sopracitati, accompagnati da tracce altrettanto colorite, vengono raccolti tutti all’interno del mixtape “Cattive compagnie”. Svariate sono le collaborazioni con artisti eterogenei tra le più consolidate la rapper Sutta Subbra, Luis Resa e i Da Killers. Recentemente si dedica totalmente alla produzione solista, tra gli ultimi lavori di maggior rilievo i singoli “Compagno di merende” e “DPCM”.

  • BARTOWSKI “Peggio di così” è l’esordio del duo con l’etichetta Ooneek dischi

    Un amore che finisce è raccontato con l’ironica malinconia che ferma il pianto 

    In radio dall’11 marzo

    Una canzone scritta verso la fine della scorsa estate per buttar fuori la fatica e la frustrazione di un periodo infelice. In “Peggio di così” il testo triste e malinconico è arricchito da un pizzico di ironia, mentre la parte strumentale miscela suoni volutamente lo-fi per creare un ambiente vintage e sognante, che riesce ad accompagnare nel migliore dei modi la linea vocale.

    Il progetto Bartowski nasce infatti dall’unione di due anime, Marco e Stefano, che in ogni singolo suono e nota inseriscono il loro personale bagaglio musicale e le loro esperienze personali.  I testi sono sinceri, introspettivi, intimi e ricchi di sfumature e colori diversi, le influenze da ricercarsi in artisti come Mac Miller, Kota The Friend, Tyler, The Creator, Anderson Paak, Jaden, Free Nationals, Col3trane e, a livello nazionale, Frah Quintale, Mecna, Willie Peyote e CoCo.

    La produzione e l’arrangiamento sono stati curati da Muskal (Massimo Calore).

    Etichetta: Ooneek Dischi

    Radio date: 11 marzo 2022

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    Marco https://www.instagram.com/bartowskino/ 

    Stefano https://www.instagram.com/stefano_maniero/

    BIO

    Bartowski è un duo formato da Marco Memetaj e Stefano Maniero. 

    Marco, classe 2001, scrive i testi e lavora all’arrangiamento delle parti strumentali con particolare attenzione a quelle di chitarra. Marco si appassiona alla chitarra elettrica fin dall’età di 13 anni e per anni coltiva la passione per lo strumento da autodidatta per poi entrare in un’accademia musicale. A 16 anni, invece, comincia a cantare e a scrivere pezzi propri che inizia poi a produrre insieme a Stefano Maniero.

    Stefano, nato nel 1999, appassionato di rock fin da piccolissimo, è batterista di nascita e polistrumentista per scelta. Comincia lo studio della batteria a 7 anni, si iscrive al conservatorio a 13 e milita in varie formazioni con cui arriva a suonare su tutto il territorio nazionale, in Svizzera, in Spagna e nel Regno Unito. Il suo ruolo in Bartowski è quello di un gregario di valore, che suona ed arrangia batterie, bassi e tastiere, ed aggiunge quel pizzico di sapore retrò che ben sottolinea i testi di Marco.
    fonte: www.laltoparlante.it

  • TIBERIO FERRACANE “Magaria” è il nuovo progetto discografico dell’artista torinese dalle radici tunisine e siciliane

    Il cantautore e interprete folk pop torna con un disco di 16 tracce dove si incontrano diverse culture del Mediterraneo con le relative lingue: l’italiano, il francese e il siciliano. Dedicato al musicista marsigliese Philippe Troisi che ha collaborato all’album, venuto poi a mancare durante la produzione dello stesso.

    Release 11 marzo 2022 

    Magaria, il nuovo album di Tiberio Ferracane, il cui sottotitolo recita “Un viaggio nel Mediterraneo. Ogni porto è casa mia”,  vuole essere la sintesi di questi ultimi 10 anni della vita artistica del cantautore o della sua  vita stessa.

    «Sono figlio d’Africa, da genitori  Siciliani nati a Tunisi e io nato a Torino. La mia cultura si divide equamente fra una mamma che mi parlava in francese, un padre che rispondeva in siciliano e una lingua parlata in casa, mix di francese, italiano e siciliano.  Il piatto della domenica era il Cous Cous e per l’aperitivo (rigorosamente in piedi) non poteva mancare Il Pastis e il polpo bollito con l’Harissa. 

    Ed è per questo che nelle mie canzoni mi è venuto naturale inserire frasi in francese e siciliano oltre che che in italiano. La mia casa è il Mediterraneo e poco importa se sono a Palermo, Genova o Marsiglia!» Tiberio Ferracane

    Si tratta di un “doppio” disco: metà di canzoni inedite e metà di brani di autori conosciuti, di autori che hanno accompagnato la vita di Tiberio, iniziando da bambino quando ascoltava le canzoni dal giradischi dei suoi genitori o dei loro amici di Tunisi. Ecco perché Magaria, che vuol dire fra le molte cose “incanto”, in siciliano, lo sente come l’album della vita. 

    Il disco è dedicato a Philippe Troisi, musicista francese, legato al nostro che lo ricorda così:

    «Philippe Troisi è stato il motore di questo progetto, avrebbe dovuto farmi le chitarre e curare gli arrangiamenti. Io e Philippe ci siamo conosciuti durante la pandemia grazie ad un mio cugino, Lorenzo Ferrigno, di origini siciliane, ma nato e vissuto a Marsiglia.

    Philippe nasce a Marsiglia appunto, è un musicista di valore, con una storia importante alle spalle sia artistica (ha accompagnato Pavarotti, per dirne una) che di vita: madre di Barletta e papà di origine napoletana, viene però cresciuto dal secondo marito della mamma che è un gitano. Da qui il suo amore per la chitarra gitana, per il flamenco, senza però dimenticare le sue origini e quindi l’amore per le canzoni napoletane e il blues.

    Avevamo un progetto insieme. Era quello di raccontare la storia della folta comunità italiana a Marsiglia attraverso le canzoni, gli artisti e la cultura che si era venuta a sviluppare in Francia. D’altronde lui era figlio di immigrati e io di profughi italiani, un connubio perfetto.

    In più mi aveva spinto a ricominciare a scrivere e aveva dichiarato di voler contribuire al mio disco. Purtroppo però, a pochi giorni dall’inizio delle riprese in studio, Philippe è mancato.

    Ma non ho avuto dubbi, con la tristezza nel cuore ho deciso di andare avanti. 

    A novembre sono stato invitato a Marsiglia ad una serata dedicata alla sua memoria e ho cantato sulla base e le immagini della ripresa audio che facemmo a suo tempo.

    C’era tanto amore quella sera ed io ho solo un tarlo, di non aver conosciuto di persona questo grande artista, ma comunque sono onorato di aver cantato sopra le sue note, sopra la sua amata chitarra.»

    TRACK BY TRACK spiegate da Tiberio Ferracane

    1. Valse à Rocco (intro) Questo brano l’ho trovato in una sottocartella che mi aveva inviato Philippe, casualmente. È un brano semplice: due chitarre ed una melodia che si ripete. Mi è sembrato un dono postumo di Philippe. Nessuno sapeva l’esistenza di questo brano. Ho chiesto autorizzazione alla figlia Cecile ed eccolo qua, apre e chiude questo disco a lui dedicato. 

    2. La casa sognataLa casa, qualunque essa sia, è l’obiettivo ultimo di una vita; che tu sia stanziale o viaggiatore di terra o di mare, che tu sia in compagnia o da solo. 

    Il luogo ove la memoria rimane attaccata alle pareti e alle cose, insomma, “La casa sognata”.

    3. Il mio amore di rosso vestitaL’amore è un sentimento che non riconosce le differenze etniche, culturali, religiose…o professionali che siano. Caso mai le arricchisce di nuovi colori, sapori e odori … 

    4. MagariaÈ il singolo che dà anche il nome all’intero album e non poteva essere diversamente. Era molto tempo che questa parola siciliana camminava nella mia mente, ma proprio per il suo stesso suono e significato: incanto, incantesimo, ma anche magia, fattura.

    5. Vento di sciroccoChi non vorrebbe essere un Capitano di fregata  e veleggiare in mari lontani, in attesa di gridare Terra Terra anche solo nella propria mente. A me basterebbe essere Capitano della mia vita e veleggiare tra le mie emozioni, i miei amori, paure ed incertezze e magari farne canzoni. 

    6. Dall’altra parte della notteQuesta è la storia di mia mamma e mio papà nati a Tunisi da genitori siciliani che partono per l’Africa come immigrati e ritornano in patria come profughi, abbandonando quella che ritenevano la loro terra, con usi e costumi, culinari e linguistici così radicati da diventare un modo di parlare, di vivere.  La loro storia d’Amore che sa di Africa. 

    7. Sciavuru di mari Se è vero che gli odori portano alla mente antichi ricordi, io grazie ad una spiaggia con la brezza forte della mia terra sul viso, posso lasciare andare la mente fino a non sapere se quello che ho pensato sia vero o immaginario. Ma poi è così importante sapere se la mia storia sia vera o pura fantasia?

    8. CarloCarlo è reale, Carlo è un amico d’infanzia. Questa è una storia vera. Carlo è scomparso qualche anno fa. Carlo avrei voluto portarlo al mare ancora una volta. 

    9. Ci Vorrebbe ancora un po’ di neveIn una notte furiosa mi trovai a camminare per ore in una Torino imbiancata fino al mio studio di allora, mi misi al pianoforte e nacque questa canzone. Una canzone di Padre, una canzone che ha aperto un varco temporale, ora mio figlio vive all’estero per studiare danza in un conservatorio tedesco. Il potere della musica. 

    10. U’ pisci spadaL’antico amore di mio padre per Domenico Modugno, la forza senza tempo di questa storia d’Amore, il mio omaggio a, forse, il primo cantautore italiano.

    11. Era de MaggioPhilippe Troisi era innamorato come me delle canzoni napoletane e con la sua magistrale chitarra, è stato un onore cantare questa canzone. 

    12. L’italienAnche questa canzone, accompagnata dalle chitarre di Philippe Troisi e presentata a Marsiglia in una sera a lui dedicata, è una canzone che in Francia è un vero e proprio inno per tutti gli immigrati e non solo per gli italiani. Portata al successo da Serge Reggiani, nato in Italia e naturalizzato francese e molto amato dai francesi (anche per il suo accento che manteneva ancora il profumo della terra d’origine), non poteva mancare in un disco dove l’immigrazione rimane argomento fondamentale.

    13. CapodannoNella mia formazione artistica Franco Califano è stato sempre presente, anche quando preso dalla musica Punk e poi new Wave la canzone italiana mi stava stretta. In particolare, questo brano è un potente omaggio doveroso.

    14. Un’ora sola ti vorreiQuesta canzone è datata 1938, ed è incredibilmente giovane anche oggi, mi ricorda le nonne che la cantavano e tutte le epoche che ha attraversato. Una canzone della memoria che attraversa i decenni e di cui si arricchisce di volta in volta.

    15. Storia d’AmoreAdriano Celentano è molto amato in Francia e neanche a dirlo soprattutto dagli italiani immigrati. Questa canzone l’ho sentita innumerevoli volte nel mangiadischi dei miei parenti in Francia con mia nonna Germain che appoggiava la testa alla mano e si lasciava andare a chissà quale ricordo. Io l’adoro da sempre. 

    16. Valse à Rocco – Torna la prima traccia, a chiudere il disco.

    Etichetta MoovOn

    Release album: 11 marzo 2022

    Contatti social

    Faebook: https://www.facebook.com/Tiberio-Ferracane-146415408805544

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    Youtube: https://www.youtube.com/user/MrTiberioferracane  

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    BIO

    Nasce a Torino nel gennaio del 1964, vive la giovinezza a Collegno (TO).

    Figlio di profughi dalla Tunisia, siciliani che, agli inizi del ‘900, erano emigrati dividendosi tra agricoltori e operai per costruire la ferrovia. Cresciuto tra le letture di Baudelaire e le poesie siciliane di Buttitta, tra le canzoni di Aznavour e Rosa Balestrieri, e la musica araba, ha sviluppato una vera e propria passione per le contaminazioni tra le arti.

    Innata passione per la musica, a soli 9 anni prende forma il suo percorso artistico presso l’Accademia Lanaro di Torino, quando inizia a studiare e poi si diploma in organo elettronico. Di lì a poco i primi corsi di perfezionamento e specializzazione in organo liturgico sotto la sapiente guida del maestro Berto Fornasero.

    Perfezionatosi alla scuola di Mogol (C.E.T.) si diploma come autore di testi.

    Nella seconda metà degli anni ’90, si fa conoscere anche dal grande pubblico e dalla critica partecipando, e arrivando finalista alle più importanti rassegne musicali nazionali per giovani talenti tra le quali Sanremo Famosi e Voci Nuove per Castrocaro.

    Una sperimentazione continua: recital, concerti, commedie vaudeville e cabaret.

    L’abilità nel saper fondere la canzone con l’arte teatrale dell’interpretazione, gli è valso il premio Mia Martini come migliore interprete nel 1997 nella sezione nuove proposte, e lo stesso premio della critica da parte del Fan Club “Chez Mimì” l’anno seguente nella sezione vetrina giovani.

    Sempre nel 1997 Vittorio Sgarbi lo proclama vincitore del “Festival degli sconosciuti” a San Severino Marche.

    Coautore e regista insieme a Guido Ruffa mette in scena la “Commedia Musicale d’Amore, Sogno e Trasformismo: “Marisa tra le nuvole”.

    Coltiva la sua passione per la canzone d’autore e per il teatro partecipando nel 1999, in qualità di cantautore alla Manifestazione “Euridice”, al Sistina di Roma, e in qualità di Performer & Narratore al Musical “Orkestra” di Robi Bonardi e Andrea Salvini al Teatro Regio di Parma.

    Lo stesso anno è presente al SIB di Rimini coinvolto in un importante progetto sociale promosso dall’associazione Coram presieduta dal Dott. Mario Minasi.

    Continua a presentare, nei tre anni successivi, le sue performance in teatro: all’Auditorium Toscanini di Parma, al Cafè Procope di Torino, Teatro Cardinal Massaia di Torino, al Teatro Dalmazio di Torino e al Teatro Zeta Uno di Roma.

    Omaggia in una serie di “Concerti a Tema” proposti sul panorama radiofonico grandi autori ed interpreti della musica italiana come: Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Paolo Conte, Rino Gaetano, Renato Zero, Francesco De Gregori e Lucio Dalla.

    Continua a lavorare senza sosta portando nei locali di tutta Italia uno spettacolo che ha come titolo: “Le scarpe, il cappello, e la regina” da cui nasce l’omonima produzione di un cd di brani inediti di cui è autore ed interprete.

    Nell’ottobre 2005 è stato applaudito ospite della rassegna “Tributo a Mia Martini” presso la Maison Musique di Torino che ha visto interventi del calibro di Mariella Nava e Enzo Gragnaniello.

    È ideatore, fondatore e amministratore del sito BED&SHOW nel 2011 (www.bedandshow.it/). “Il primo portale per gli artisti creato dagli artisti”, ideato al fine di cercare di istituire una rete di collegamento fra gli artisti interessati ad esibirsi anche in altre città, oltre quella di residenza: mettendo a disposizione un posto letto per poter ospitare i propri colleghi.

    Dal 2013 a oggi è presidente, socio fondatore oltre che responsabile ed insegnante, nei laboratori musica e canto dell’Associazione Un Mondo in 3D, che ha per scopo di informare, divulgare, e fare formazione per le problematiche inerenti ai disturbi specifici di apprendimento (DSA); inoltre, tra l’altro, fornire supporto alle persone coinvolte in dette problematiche. È inoltre ideatore del Convegno “Una giornata in 3D”.

    Da ottobre 2017 a giugno 2019 è stato Direttore artistico della scuola di musica e canto “Violeta Parra” (Beinasco-TO) e referente DSA/BES.

    Da ottobre 2019 a oggi è referente DSA/BES ed insegnante di canto presso l’Associazione Culturale e Musicale di Beinasco.

    Autore e interprete di spettacoli di “teatro-canzone” quali: “Quanto mi dai per Endrigo”, “Mister Volare”, “Che bello cafè”, “Il sale sulle note”, “Censurati”, “Metti una sera al cinema”, il “Prévert di Trastevere”, “Ho rubato Luigi Tenco”, ecc.

    E di CONTEST quali: “Duel, Cantautori a confronto”: http://www.duelcantautori.it/

    Partecipazione alla Narrazione scenica: “Ti racconto un libro” dello storico Giorgio Olmoti, di cui Tiberio Ferracane cura la parte musicale. Da diversi anni Olmoti & Ferracane portano in scena canzoni e racconti proponendo la rilettura di pagine importanti della letteratura e della storia della canzone.

    Attore coprotagonista nel film indipendente di Pupi Oggiano del 2020 : “Ancora pochi passi”.

    Partecipazione alla serata omaggio a Philippe Troisi il 9 novembre 2021 presso Espace Culturel Jean Ferrat – Septèmes-les-Vallons – Marsiglia – Francia

    Dal marzo 2021, collaborazione con la rivista Revriters Magazine di Eugenia Romanelli con il vlog “Ritratti d’autore dal vivo”.

    Discografia

    Album, “Tiberio Ferracane” (2006) – Cantautore

    Singolo, “L’uomo senza memoria” (2007) – Cantautore

    Album, “Tiberio Ferracane” (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Singolo, Cosa Rimarrà Di Me (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Che cosa rimarrà di noi” (2009) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Metti una sera al cinema” (2016) – Interprete

    Album, “Magaria” (2022) anticipato dai singoli “Magaria” e “La casa sognata”.

    fonte: www.laltoparlante.it

  • GALUP feat CLAVER GOLD “Tombola” è il nuovo singolo del rastaman bresciano con un featuring d’eccezione

    Reggae e rap si intrecciano, tra gli andamenti alterni della sorte che condiziona la vita di tutti noi. 

    In radio dall’11 marzo

    L’atmosfera di “Tombola” ricorda l’aria tropicale classica del reggae, ma porta con sé un’evoluzione ispirata alla world music di Manu Chao. Le liriche pop e dirette di Galup incontrano qui il mondo e le rime di Claver Gold, fondendosi su una produzione energica che catapulta l’ascoltatore in un viaggio ricco di suoni freschi e positività.

    «La vita mia è una tombola» canta Galup nel ritornello con una chiara citazione al brano “La vida tombola” di Manu Chao, ma il brano trova il suo significato nella descrizione che i due artisti fanno della fortuna, che nella vita un po’ viene e un po’ se ne và. La sorte come in un gioco, ma anche come il ritmo del brano, cambia e si evolve costringendoci a rallentare o accelerare per non perdere le occasioni.  

    Il singolo è il primo del 2022 per il rastaman che, prima della pandemia, aveva chiuso un fortunatissimo tour al Jova Beach Party di Viareggio. 

    In previsione c’è un nuovo album e il prosieguo del progetto culturale iniziato con il brano “Abbi cura di te” che vede l’artista impegnato nella promozione del territorio, avvicinando i giovani, attraverso musica e video, alla riscoperta della provincia e delle sue bellezze.

    Il video di “Tombola” fa parte di questo progetto di valorizzazione ambientale e culturale promosso da tre Associazioni culturali bresciane: Made in Brescia, Quelli della Piazza e Fondazione Padernello. 

    Attualmente Galup suona con Nicola Sanzogni alla chitarra, Marco Antoniazzi alla batteria, Stefano Porteri alle percussioni, Federico Dibiase alla tromba ed Andrew D al basso.

    Radio date: 11 marzo 2022

    Etichetta: Autoproduzione

    Prodotto e registrato da Xs Music ed Andrew D presso il Ritmo&Blu Studio di Pozzolengo (BS)

    Contatti e social: 

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/6cEwpKNoFXX85lD6LvZa0v?si=OuA7_IeOR2Cbk_rwnABd_g

    Instagram: https://www.instagram.com/galupofficial/

    Facebook: https://www.facebook.com/GalupOfficial

    Youtube: https://www.youtube.com/playlist?list=PLQwYADZ1c2UlnIyq4TLyGB4Kr6i9QnRUC

    BIO

    Galup, nome d’arte di Alberto Galuppini, nasce il 6 Marzo 1992 a Montichiari (BS) e si avvicina al mondo della musica nel 2009 anche grazie al supporto del produttore Marco Garda (DJbeat Studio). Appassionato di reggae, Galup sperimenta subito lo stile vocale vibrato classico del reggae roots e nel 2010 pubblica un mixtape registrato su riddim giamaicani, “Rataparadise”. Da qui fino al 2012, si esibisce dal vivo in tutto il nord Italia e lavora e collabora con Mr Rain, Osso e Stefano Ferrari (DjFerry, Karma Recordz) fondendo il reggae con l’hip hop e la dance hall. La contaminazione musicale si piazza subito al primo posto della sua concezione artistica. A fine 2012 Galup comincia a collaborare con Cianobi, produttore musicale del team Strongvilla, con cui pubblica il singolo “Corro”. A questo segue “Avevo un sogno”, altro singolo con il featuring di Shaman e la produzione di Kuma 19. Questi due brani ottengono un buon riscontro e a inizio 2013, la redazione di X Factor lo invita ai casting. È così che il pubblico televisivo, grazie alla partecipazione agli home visit dell’edizione 2013 del popolare programma musicale, inizia a conoscere e apprezzare Galup.

    A esperienza finita, Galup pubblica il singolo “Questione di carattere”, ispirato all’esperienza televisiva e, quasi in contemporanea, inizia a girare l’Italia con un tour che gli fa prendere coscienza della visibilità ottenuta e delle potenzialità della sua musica. Grazie alla collaborazione con il team artistico di Strongvilla, divenuta sempre più solida, inizia a lavorare ad un album ufficiale che decide di intitolare “Libero”, pubblicato nel febbraio 2015. 

    Da luglio 2014, Galup e Strongvilla iniziano a pubblicare i video di alcuni singoli che anticipano l’uscita del disco: “Mondo migliore”, con il feat. di Mr.Rain, “Respiri musica”, con i feat. di KgMan e EasyOne e “Non comprendo”. Gli altri ospiti presenti nel disco sono Nico Royale, Milan Lion e Shaman. Le produzioni sono di Cianobi, Virgo, Kuma 19 e Dj Ferry.

    Nel 2018 Galup, rafforzato dall’ entusiasmo che ha accompagnato i suoi singoli e video come “Vieni insieme a me”, “In fondo siamo uguali” e “Segnali di fumo” feat Grido, propone il suo progetto al sito di crowdfunding Musicraiser, rendendolo originale e divertente con concerti a casa, consegne a domicilio e cene con i fan.

    Questo feeling diretto e divertente con il pubblico e il raggiungimento del budget necessario hanno permesso al giovane rastaman di pubblicare nel 2018 un nuovo album “Tutto torna”, disco di ritorno che porta freschezza grazie alla fusione del reggae col pop e i suoni caraibici.

    Con il supporto di Musicraiser, Red Bull Tour Bus E Get Up Music, durante il 2018 Galup suona in tutta Italia nei Festival, nei Club e non solo aprendo i concerti ai più grandi come Alborosie, Boomdabash, Mellow Mood, Ghemon, SOJA e Africa Unite, partecipando anche al Campovolo Reggae Fest in compagnia di tutti i colleghi italiani, Kg Man, Mama Marjas, Lion D, Raphael e molti altri accompagnati da un unica band, i Sound Rebels. 

    Nel 2019 Galup forte dei risultati ottenuti da “Tutto torna” lancia, oltre al merchandising, la sua linea in edizione limitata di infiorescenze al Cbd, in collaborazione con Too Weed, dal nome “Erba del Re” ispirata ad uno dei suoi brani più conosciuti, inoltre collabora con Kg Man ed i famosi Djs Ackeejuice Rockers al singolo “Tu sei come me” “distribuito da Thaurus Music per Universal fino ad arrivare insieme a loro sul palco del Jova Beach Party insieme a Jovanotti a Viareggio, davanti a 40.000 persone. 

    Galup da due anni lavora con un nuovo team, formato da due giovanissimi produttori, XS Music e Andrew D ed è impegnato nella realizzazione del prossimo album di inediti. 
    fonte: www.laltoparlante.it

  • MONICA P “La vita è un gran casino” è il nuovo singolo sul grande tema della vita tratto dall’Ep di prossima uscita

    Un brano sul grande tema della vita, che negli ultimi tempi ci ha reso tutti un po’ più instabili anche mentalmente. La voglia esplosiva di accorciare le distanze e ritornare alle emozioni.

    Artwork Ziegler&Ziegler

    In radio dall’11 marzo

    Questo terzo singolo, estratto dal nuovo lavoro di Monica P, descrive con apparente leggerezza e introduttivo sarcasmo la vita in tutte le sue sfaccettature e contraddizioni.

    Fa quindi parte dell’EP in uscita il prossimo 25 marzo dal titolo “Appunti per restare sana”, frase che viene fuori tra l’altro proprio dal testo de “La vita è un gran casino”: saranno quattro tracce collegate tra loro come una sorta di diario, una raccolta di riflessioni e annotazioni di Monica P sulla vita, l’amore e le diverse facce della quotidianità, a cui tutti possono attingere e, allo stesso tempo, un personale dialogo con se stessa.

    Testi e musica: Monica P

    Brani arrangiati, suonati, prodotti e missati da Monica P e Momo Riva al TdE studio.

    Mastering: Momo Riva

    Autoproduzione

    Radio date: 11 marzo 2022

    Release Ep: 25 marzo 2022

    CONTATTI SOCIAL

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    Spotify https://open.spotify.com/artist/6AkOawXrGpV971a3ektYgv

    Sito web: www.monicap.it

    BIO

    Monica P è una cantautrice torinese versatile, che intreccia con naturalezza la scuola del pop d’essai nazionale al portamento cosmopolita maturato tra viaggi, ascolti e frequentazioni artistiche di matrice anglosassone. La sua vocazione artigianale l’ha portata a contatto diretto con molti strumenti, rendendola indipendente nella composizione dei brani e nella messa a fuoco della forma canzone.

    Ha iniziato a esprimersi pubblicamente in prima persona nel 2010 con l’album “A volte capita”. E capitò sul serio che la critica si accorgesse di lei e che il MEI la premiasse e la coinvolgesse nei suoi progetti su scala nazionale. 

    Nel 2011 “Libera”, brano estratto da “A volte capita”, viene inserito nella compilation “Female do it better”, con nomi importanti del cantautorato italiano e internazionale. Nello stesso anno ha vinto il Premio MEI Super Sound al Radio Flyweb Festival. 

    Nel 2012 il MEI ha scelto ancora una volta il brano “Libera” per “L’onda rosa indipendente”, che dà voce alle migliori figure femminili emergenti in Italia. La sua versione di “Carry me” è stata inserita nella compilation “Il rock è femmina” di Pirames International.

    Il secondo capitolo discografico è stato “Tutto brucia”, un salto di qualità certificato anche dalle collaborazioni eccellenti con colleghi di prestigio quali i Sacri Cuori, JD Foster (Cassandra Wilson, Pan del Diavolo), Giovanni Ferrario (PJ Harvey, Morgan), Vicki Brown (Calexico, Hugo Race & Fatalist) e dal duetto con l’australiano Hugo Race (Fatalists, The True Spirit, Nick Cave and the Bad Seeds), che per la prima volta ha cantato in Italiano nel suo brano “Come un cane”.

    Nel 2017 è uscito il terzo album, “Rosso che non vedi”, in rotta di collisione con i cliché dell’ambiente indipendente italiano e moltiplicazione, più che sintesi, di suoni e vena lirica messi in mostra nei due dischi precedenti. Ricerca personale e denuncia sociale, dimensione onirica e malinconia blues si avvicendano in un viaggio che dal vivo rapisce lo spettatore e lo porta nel mondo di Monica P, magnetica quanto essenziale e senza fronzoli nel rendere universali le emozioni individuali.

    Nel corso di questi anni, Monica P ha suonato con i suoi musicisti in tutta Italia, aprendo anche concerti a Hugo Race, Nada, Tricarico, Paola Turci.

    Nel 2018 ha vinto il Premio Nuovo IMAIE al Premio Bertoli 2018.

    “Indivenire Tour” è la tournée estiva che, nel corso di giugno e luglio 2019, ha visto impegnata Monica P in tutta Italia con il suo trio.

    Selezionata dal Club Tenco, si è esibita alla prima serata de Il Tenco Ascolta 2021 che ha visto la partecipazione speciale di Cristiano Godano.

    Il 7 gennaio 2022 è uscito “Senza di noi”, primo singolo estratto dal suo nuovo lavoro; il 14 febbraio “Parlami d’amore” e  l’11 marzo vedremo la pubblicazione del terzo singolo “La vita è un gran casino”: tutti estratti dall’EP in uscita il 25 marzo dal titolo “Appunti per restare sana”. 

    fonte: www.laltoparlante.it

  • KAUFMAN   Fuori l’11 marzo  il nuovo singolo “Caramelle” feat. Ciliari

    KAUFMAN Fuori l’11 marzo il nuovo singolo “Caramelle” feat. Ciliari

    Caramelle (feat. Ciliari) è il nuovo singolo dei KAUFMAN in uscita su tutte le piattaforme digitali l’11 marzo. La band bresciana, dopo il singolo 6 MINUTI (feat. Dile), torna con un nuovo singolo sul senso di inadeguatezza che attanaglia i giovani facendoli sentire spesso sbagliati e fuori luogo. 
    Caramelle parla della consapevolezza che, a volte, per star meglio è necessario solo un po’ di zucchero e delle caramelle e che, come canta Ciliari, “una vita intera non ci basta”. 
    Il tutto è accompagnato da riferimenti cinematografici “spegniamo per un attimo i pensieri in bianco e nero come i film di Chaplin”, e immagini di vita notturna che culminano con discorsi sul futuro davanti ad un bicchiere. 

    CREDITS
    Autori e compositori: 
    Lorenzo Lombardi, Domenico Tinelli, Alessandro Micheli 
    Edizioni:
     Metatron Publishing SrI

    KAUFMAN BIOGRAFIA

  • SANTI  Esce l’11 marzo il nuovo singolo FUORI DA QUI

    SANTI Esce l’11 marzo il nuovo singolo FUORI DA QUI

    FUORI DA QUI è il nuovo singolo di SANTI in uscita l’11 marzo. Dopo aver iniziato un nuovo capitolo musicale con “Prendila come vuoi”, uscito il 12 novembre, Santi è pronto a scrivere una nuova pagina con “Fuori da qui”, un brano passionale che ci catapulta nel paradosso della realtà che stiamo vivendo. 
    Il singolo si contraddistingue per il sound che riprende le atmosfere britanniche degli ultimi Arctic Monkeys, con richiami pop tipici del cantautorato italiano. 
    La produzione ha voluto mantenere un approccio live, enfatizzandolo. Ed è per questo che gli strumenti utilizzati sono per lo più “acustici” (basso e batteria), a cui sono stati aggiunti sintetizzatori e un’attenzione particolare al sound design. 

    “Fuori da qui” nasce durante un giro nel centro di Bologna e racconta di una notte trascorsa con una ragazza sconosciuta tra i muri di un club di provincia, in atmosfere di surreale realtà. Parla di quello che ci manca, come le luci dei club, da troppo tempo ormai spente. 

    “Dimmi cosa stai cercando e fuori da qui? Dove ci porterà la notte? Sotto il mare o sulle stelle? Cosa resterà di noi? Forse solo le luci sui muri di un club”. 

    CREDITS
    Testo: Simone Santi, Filippo Santi
    Produzione: Simone Santi, Filippo Santi, Lorenzo Macchiavelli, Nicola Balestri, Luca Leprotti
    Mixed by: Nicola Balestri, Luca Leprotti
    Master: Damiano Ferrari

    SANTI BIOGRAFIA

  • Il rock tagliente dei Cheap Wine  sabato 26 marzo allo Spazio Teatro 89 di Milano

    Il rock tagliente dei Cheap Wine sabato 26 marzo allo Spazio Teatro 89 di Milano

    La formazione marchigiana, band di culto della scena rock indipendente, presenterà “Faces”, il suo tredicesimo album  


    MILANO – Farà tappa allo Spazio Teatro 89 di Milano il tour dei Cheap Wine, band di culto della scena rock indipendente: sabato 26 marzo (inizio live ore 21.30, ingresso 10-13 euro), nell’auditorium polifunzionale di via Fratelli Zoia 89 la formazione pesarese, composta da Marco Diamantini (chitarra, voce, armonica), Michele Diamantini (chitarra elettrica e acustica), Alan Giannini (batteria), Alessio Raffaelli (tastiere) e Andrea Giaro (basso), presenterà “Faces”, il suo ultimo album (il tredicesimo in totale), uscito nel 2019, con il quale ha scritto un altro importante capitolo del roots rock italiano d’ispirazione americana. 
    Come i lavori precedenti, anche “Faces” è cantato interamente in inglese: le nove tracce dell’album, per lo più cupe, spigolose e taglienti, volgono lo sguardo, ancora una volta, verso chi si sente a disagio nel mondo contemporaneo, un mondo in cui tutti sembrano indossare una maschera facendo finta di essere ciò che non sono. “Faces” è dedicato «a chi non si adegua e va alla ricerca di nuovi orizzonti, emozioni tutte da scoprire, esplosioni di vita e sintonie inattese», afferma Marco Diamantini, il frontman della band. 
    In attività dalla seconda metà degli Novanta, con centinaia di concerti in Italia e all’estero e tante canzoni trasmesse da numerose emittenti radiofoniche in Europa e negli Stati Uniti che hanno reso inossidabile la loro reputazione, i Cheap Wine hanno nella dimensione live il proprio punto di forza: sul palco, la band marchigiana riesce ad esprimere appieno tutta la potenza del suo sound, una sferzata di energia allo stato puro che si unisce a una padronanza tecnica straordinaria.


    Spazio Teatro 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            
    Inizio concerto: ore 21.30. 
    Ingresso: 13 euro (biglietto intero), 10 euro (biglietto ridotto). 
    Riduzioni e convenzioni: Under 25, Over 65, Arci, Feltrinelli, Socio Coop, TCI, IBS, Coop Degradi.