Category: Comunicati stampa
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Al via lunedì 14 marzo a Milano il progetto Artchipel Hub dell’Artchipel Orchestra
MILANO – Nel linguaggio informatico, la parola hub identifica il dispositivo che mette in collegamento tra loro computer e reti; nel settore dei trasporti e della mobilità, l’hub è un grande scalo internazionale che raccoglie la maggior parte del traffico aereo di un Paese e al quale fanno capo numerose rotte. E in campo musicale? In questo ambito, il termine hub è sinonimo di piattaforma o, meglio ancora, di rete.Non a caso, “Artchipel Hub”, la nuova iniziativa dell’Artchipel Orchestra, formazione milanese tra le più apprezzate della scena jazz italiana, fondata e diretta dal batterista e compositore Ferdinando Faraò, si pone l’obiettivo di far nascere un network, una rete attraverso la quale si creino relazioni e confronti non solo tra i musicisti, ma anche tra gli artisti e il pubblico. Come? Dando vita a laboratori inclusivi che siano, al tempo stesso, prove aperte (in senso letterale, aperte cioè anche ai musicisti che non fanno parte in pianta stabile dell’ensemble milanese e agli spettatori), sedute di improvvisazione e, infine, esecuzione, in forma di concerto, di alcuni brani tratti dal repertorio del collettivo guidato da Faraò.“Artchipel Hub” è un progetto articolato in tre date, organizzate in collaborazione con il Garage Moulinski di Milano, spazio in cui la musica jazz è di casa. Si partirà lunedì 14 marzo (inizio ore 21.30, ingresso libero con consumazione o cena; prenotazioni al 3493306000) e si proseguirà l’11 aprile e il 16 maggio: nel corso di questi incontri verranno analizzate, discusse ed eseguite musiche di autori come Jonathan Coe, John Greaves, Misha Mengelberg, Mike Westbrook, Keith Tippett, Hugh Hopper, Mike Oldfield, Phil Miller, Lindsay Cooper, Robert Wyatt e Mike Ratledge, con arrangiamenti per orchestra a cura di Beppe Barbera, Ferdinando Faraò e Francesco Forges. Ma l’ambizione degli ideatori di questa iniziativa è di stabilire, soprattutto, interazioni, relazioni, confronti e collaborazioni tra i musicisti e il pubblico, che non si limiterà al mero ascolto, a una presenza “passiva”, ma verrà chiamato a partecipare al processo creativo in atto.Spiega Ferdinando Faraò: «La produzione, la diffusione e la divulgazione della musica si realizzano soprattutto attraverso l’organizzazione di concerti e festival, la vendita e l’ascolto dei dischi, la promozione e così via. Tutto ciò è ovvio e, per così dire, fisiologico. Ritengo però che occorra sottolineare anche l’importanza, a volte un po’ trascurata, dei “processi” che stanno alla base di una dinamica sociale e di relazione tra i musicisti, che si sviluppano all’interno di contesti come quello, per esempio, dell’orchestra. In questi processi, il bisogno che sta alla base del fare musica non è tanto quello della realizzazione di un “prodotto” da esibire o da vendere, ma piuttosto quello di un lavoro che privilegia uno sforzo collettivo inclusivo, nel segno della ricerca, della sperimentazione e della condivisione. Sentiamo, quindi, la necessità di dare vita a una forma di associazionismo libero e spontaneo, invitando i musicisti a partecipare al processo di organizzazione della musica attraverso, per esempio, l’esperienza di prove aperte che siano davvero inclusive. Crediamo che il fare musica non debba essere solo un atteggiamento estetico fine a se stesso, ma riteniamo che debba far parte di un determinato modo di vivere. Fare musica insieme vuol dire ritrovarsi, parlarsi, confrontarsi e immergersi, come nel nostro caso, anche negli aspetti organizzativi di un’orchestra. Fare musica, in definitiva, vuol dire fare cultura».Nata nel 2010, l’Artchipel Orchestra ha pubblicato quattro album (“Never Odd or Even”, “Artchipel Orchestra Plays Soft Machine”, “To Lindsay: omaggio a Lindsay Cooper” e “Truly Yours: musica di Phil Miller”), aggiudicandosi per due volte (nel 2012 e nel 2017) il primo posto nella categoria “Miglior formazione italiana” nel referendum “Top Jazz” indetto dalla rivista specializzata “Musica Jazz”. Da segnalare, inoltre, che nel 2014 l’ensemble milanese ha ottenuto il secondo posto e che nel 2020 si è classificato tra i Top Ten.Oltre ai favori della critica, l’Artchipel ha riscosso, da subito, anche quelli del pubblico: Faraò e i suoi musicisti si sono esibiti, infatti, nei più importanti festival jazz nazionali, affiancati da ospiti internazionali del calibro di Keith Tippett, Karl Berger, Mike e Kate Westbrook, Ingrid Sertso, Pete Whyman, Chris Cutler, Adam Rudolph, Cyro Baptista e Julie Tippetts. -
INFLUIRE, il nuovo emozionante EP di Weid.
Quattro brani composti durante la quarantena, che condividono tutti uno stato di malinconia e di indefinito, scaturito dalla solitudine provata durante la pandemia.
L’unica traccia che pare distinguersi è Bloom, per un ritmo più calzante e che rappresenta un’espressione di rinascita personale.
La scelta del titolo ha un duplice significato, molto importante per Weid.
Influire come ad implicare l’esercitare una determinata influenza – per cui l’artista confida che i propri brani possano effettivamente trasmettere emozioni all’ascoltatore –
ma influire anche inteso come scorrere dentro. Questi quattro brani sono tutti, infatti, la rappresentazione concreta di fiumi di emozioni, che hanno travolto l’artista in questi ultimi anni.In un momento di solitudine quasi totale, come quello appena trascorso da ognuno di noi a seguito della pandemia, l’unico rifugio possibile è dialogare con se stessi; confrontandosi ed analizzandosi da dentro, senza che qualcun’altro lo faccia per noi.Questo EP è una forma di analisi interiore ed una presa di coscienza della propria identità.INFLUIRE è disponibile in tutti i migliori Digital Store & Piattaforme Streaming.Simone Maritano, in arte Weid è un giovane cantautore classe ‘99 della provincia di Torino. Da sempre appassionato alla musica, in adolescenza si concentra principalmente sul genere rap, per poi arrivare al pop in età più matura, iniziando a studiare canto e pianoforte.La sua scelta autoriale, finemente astratta, permette al pubblico di entrare nel suo mondo e percepire le sue stesse sensazioni.
Nella sua continua ricerca di innovazione nel sound, prende spunto a livello musicale da artisti contemporanei quali Justin Bieber, Troye Sivan ed Ed Sheeran, artista che lo ha particolarmente ispirato nello studio del trasporto emotivo. Nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta discografica TRB rec di Andrea Tognassi – Music Publishing con cui pubblica i suoi primi due singoli Abisso e TU, che anticipano il suo nuovo EP di quattro tracce INFLUIRE. -
Antieroe 3 The Punisher, il ritorno di Suarez per salvare il vero Hip-Hop
“The Punisher” è il terzo capitolo della saga Antieroe dell’MC e produttore Suarez, disponibile da martedì 1 marzo in digitale, cd e vinile per Time2Rap.
La saga Antieroe inaugurata nel 2011 con “Nessun potere, troppe responsabilità”, è proseguita nel 2015 con “1,21 Gigawatt” per arrivare oggi a questo nuovo traguardo che completa e arricchisce il percorso artistico di Suarez.
Il significato del titolo rimanda ai contenuti del disco, allo stato d’animo dell’artista che prova un sentimento di rabbia nei confronti del sistema, un dissenso verso molti colleghi che non rendono giustizia alla vera cultura Hip-Hop. Il compito di questo “punisher” è quindi di difenderne e preservarne i veri valori.
Diciotto tracce e ben quattordici featuring di vero rap underground, con la schiettezza e la spontaneità della più sincera scena Hip-Hop italiana. Rabbia e senso di protezione che troviamo ad esempio nella traccia “T-800”, chiaro tributo al ciclo dei film Termninator. Molte citazioni tipiche del suo stile, come i personaggi dell’universo Marvel, vedi la title track “The Punisher”, “Iron man” (allegoria dove l’armatura che protegge l’artista non è altro che la sua musica), “Mjolnir” insieme a Danno, “Marvel Zombies” con Royal Damn e Pacman XII, fino ad arrivare a manga/anime giapponesi come in “Joe Yabuki” (storytelling basato sul protagonista della saga “Ashita no Joe”).
Tanti altri ospiti accompagnano Suarez nella sua missione: nel disco infatti compare anche Rak (nella riflessiva “Stesso Meccanismo”), il Turco, Supremo 73, Metal Carter, Grezzo, i DJ Drugo, Ceffo e Snifta, Lino, ma anche volti nuovi rappresentanti della scena come Spike e William Pascal. Violento, ironico, dissacrante, a tratti blasfemo, Suarez è anche autore di tutte le produzioni, registrazioni, mix e master.
Come nelle rime, anche nell’impianto musicale Suarez ha scelto numerose citazioni sonore. Dal cinema, all’animazione Anni ’80 e ’90, sample tagliati e alcuni synth completamente risuonati. Tutto suona in modo omogeneo, equilibrando batterie volutamente sporche e d’impatto con ritmiche che spaziano dai 74 ai più classici 90 BPM.
Tutto l’artwork dei supporti è stato realizzato dallo stesso Suarez, e la versione cd digipack ha incluso un fumetto inedito a colori di otto pagine, scritto e disegnato proprio da lui. Il protagonista che è lo stesso MC in versione “superantieroe”, proviene da un futuro parallelo con la missione di salvare il vero rap underground. La versione LP, invece, prevede 200 copie in vinile nero e 200 in vinile bianco con poster.
Il disco è accompagnato dal videoclip della titletrak, realizzato da Federico Bensi per Thunderslap Production.
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MATTEO PAOLILLO – ICARO feat LOLLOFLOW: “Musica e Rumore” dopo “’O mar for” un nuovo brano nato dalla collaborazione fra i due artisti
Un’atmosfera pseudo pop con tratti trap racconta la nostalgia
Nonostante il mood allegro “Musica e Rumore” mette a nudo la nostalgia che si prova di fronte alla perdita e alla mancanza di affetti o amori sfumati. È una sensazione nota a entrambi i suoi autori, insieme alla consapevolezza che la musica riempirà il vuoto della mancanza, mentre il tempo farà il resto.
Radio date: 25 febbraio2022
Etichetta: Orangle Records
LINK SOCIAL
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CONTATTI
BIO
Matteo Paolillo nasce a Salerno nel 1995, si trasferisce a Roma a diciotto anni per proseguire gli studi di recitazione e si diploma al centro sperimentale di cinematografia.
Dopo piccoli ruoli in fiction debutta al cinema con il film “Famosa” e raggiunge la notorietà nel ruolo di Edoardo in “Mare Fuori” (serie televisiva di Rai 2).
Matteo è autore di “‘O Mar For”, sigla della serie televisiva, che collezione milioni di views sulle piattaforme e nel dicembre 2021 pubblica il suo primo EP di sette brani, intitolato “Edo”.
Lolloflow nasce da una forte esigenza di un ragazzo di esprimere il suo profondo mondo interiore attraverso la musica e le vibrazioni. Sviluppa la passione per la musica a dodici anni grazie al pianoforte, consegue diversi diplomi formativi nel proprio strumento e si avvicina al rap (e all’hip hop) all’età di diciotto anni.
A vent’anni forma il suo primo collettivo rap, Suba Crew, che si rivela determinante per la propria formazione professionale e artistica.
Riesce ad avere maggior visibilità grazie al brano “‘O Mar For”, sigla della serie “Mare Fuori”, realizzato con l’amico Matteo Paolillo, in arte Icaro, che all’interno della serie è il protagonista Edoardo.
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GIULIANA CASCONE “Frecciatine :)” è il nuovo brano della cantautrice siciliana
Le parole e i loro effetti sono al centro di questa nuova produzione
in radio dal 25 febbraio
È un brano che ha nuovamente un taglio biografico quello che presenta Giuliana Cascone, giovane promessa che ha già catturato l’attenzione della critica, proprio parlando di ciò che le è più vicino. In “Frecciatine :)” il centro del discorso sono le relazioni passate, riaffrontate in chiave energica e positiva.
Radio date: 25 febbraio 2022
Etichetta: Orangle SRL / Kroma Production SRLS
Social
YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCBkgk8FJVFanrkLESX59bsg/videos
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Contatti
BIO
Giuliana Cascone, classe 2000 è originaria di Ragusa.
Inizia a prendere lezioni di musica a soli 5 anni, un po’ per gioco e nel 2007 partecipa alla 50° edizione dello Zecchino D’oro con la canzone “Radio criceto 33”, aggiudicandosi il primo posto al televoto e il terzo nella classifica generale. Ha partecipato al programma “Ti Lascio una Canzone” nel 2009, facendo parte di un gruppo chiamato “Le belle bimbe”; a soli 9 anni ha avuto l’opportunità di esibirsi al teatro Ariston di Sanremo e di duettare con Artisti importantissimi come Renato Zero, Lorella Cuccarini, Loretta Goggi e Riccardo Cocciante. Ha partecipato al programma “Io Canto” nel 2013, in squadra con Claudio Cecchetto che l’ha definita “l’impersonificazione del talento” ed ha avuto l’opportunità di duettare con Laura Pausini.
Sempre nello stesso anno è stata selezionata fra i 10 talenti emergenti in Italia al “Festival Show”, cantando a Belluno di fronte a un pubblico di 30 mila persone circa. Nel 2015 si esibisce come ospite al programma di Magalli, “I fatti vostri” su Rai 2. Nel 2018 partecipa alle Blind auditions di The Voice; le parole di Francesco Renga “Sono sicuro che sentiremo parlare di te”. Dopo le varie esperienze televisive inizia a farsi conoscere sul web, in particolare sull’app Tiktok. Oggi il suo account conta circa 240 mila followers e più di un 9 milioni di likes. “Il posto che non c’è” è il primo singolo ufficiale con l’etichetta Kroma Production. Nel 2021 collabora con Angelo Famao col brano “Goodbye” e col rapper catanese L’Elfo con “Insonnia”. Oggi vive a Roma e studia canto pop presso il “Saint Louis College of Music”.
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Efferre pubblica Pezzi di un puzzle
Dopo il convincente debutto con Elisa, Efferre torna con il nuovo singolo Pezzi di un puzzle. Continua l’immaginario femminile descritto dal cantautore calabrese che, con arrangiamenti squisitamente elettronici, racconta quadri di vita in cui è impossibile non immedesimarsi. Ritrovare per strada l’amata che si sta cercando di dimenticare, dopo la fine di una storia che è terminata solo per l’altra persona, fa tornare a galla ricordi e fa partire uno show nella mente del protagonista che sarebbe disposto a fare a botte contro gli spasimanti di turno pur di riconquistarla e che non riesce a staccarsi di dosso lo sguardo di chi ancora non smette di farli battere il cuore, come se il corpo di lei fosse un ritornello che rimane in testa anche una volta spenta la radio, come se le parole mancanti nel chorus di Elisa adesso avessero un nome e un cognome.
E proprio questo incontro fortuito dà lo spunto a Efferre per riflettere a tutto tondo sulle relazioni, a interrogarsi sul fatto che spesso ci buttiamo tra le braccia di un altro solo per cercare di guardare avanti, sentirci ancora vivi, lasciare alle spalle il passato e perché non sopportiamo le mancanze. Farsi del male diventa un hobby e non diamo il giusto peso a ciò che sentiamo. Una femme fatale, che ha gli occhi di chi piange a casa da sola ma il cuore di Satana, fa capire all’artista che in mezzo al percorso della nostra esistenza ci imbattiamo in una miriade di conoscenze, tutti pezzi di un puzzle che cerchiamo di completare ogni giorno perché non riusciamo ad accettare e apprezzare la solitudine.
«Mi piaceva immaginarmi cosa potesse succedere se mi fosse capitato di incontrare di nuovo per caso la ragazza che mi ha lasciato, che si è pure consolata subito con un altro. Rimanere di stucco è il minimo. La mente, invece, viaggia così velocemente che non riesci a formulare frasi di senso compiuto, tornano alla memoria i momenti passati con lei e vederla mano nella mano di un tizio diverso da te crea un mix di emozioni difficili da gestire. Ho scelto di usare un’elettronica dai sapori minimal, glitch e spero che, nonostante la vicenda che canto sia intrisa di malinconia, la base faccia ballare, sia portatrice di buon umore e faccia venire voglia d’estate», racconta Efferre.
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Nicola Russu pubblica il nuovo singolo E’ Claro
Riaprono le discoteche e il cantautore di Olbia Nicola Russu ci regala il nuovo singolo in cui dominano le atmosfere da club e risalta prepotente la voglia di tornare a ballare sotto la cassa. È Claro, fuori su tutte le piattaforme digitali, è un concentrato di buoni propositi indirizzati verso un futuro dove le certezze sono poche. Il domani viene descritto come un gioco dove spetta a noi muovere le pedine, consapevoli che non possiamo controllare tutto quello che ci capita, ma allo stesso tempo abbiamo una percentuale di autogestione che ci sprona a dare il massimo per ottenere i propri obiettivi e migliorarsi.
Il pezzo si caratterizza per sonorità dreamin e nella produzione home made confluiscono le varie contaminazioni del progetto che sta portando avanti il cantautore sardo: è evidente, infatti, il suo amore per la musica elettronica più sognante, a metà tra euro-dance e melodia italiana del decennio ’90. Ma questo mondo sonoro si interseca con la canzone d’autore con cui Nicola è cresciuto e che lo ha spinto, in adolescenza, a scrivere.
«Mi rivolgo al futuro in un dialogo muto in cui lo interrogo su quali disegni abbia nei confronti miei e della mia generazione. C’è una parte certa che ci rende liberi di scegliere e che ci rende protagonisti della partita e una che invece dipende da fattori esterni. Penso che questo sia anche il bello della vita. Chissà cosa inventerà per noi e chissà se con le unghie e con i denti riusciremo nei nostri intenti. Intanto muovete le natiche che non ce lo vieta nessuno!».
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“My Friend Ry”: il tributo di SirJoe Polito a Ry Cooder, tra blues, gospel e rock’n’roll, sabato 19 marzo allo Spazio Teatro 89 di Milano
MILANO – Si intitola “My Friend Ry” il primo disco da solista di Sergio Polito, in arte SirJoe Polito, leader della band veneziana B-Woops: uscito a fine 2021, il nuovo album (pubblicato da Caligola Records by Gutenberg Music e disponibile in formato fisico e sulle piattaforme digitali) è un tributo al grandissimo Ry Cooder, chitarrista, polistrumentista, compositore e instancabile ricercatore delle tradizione afroamericane. Oltre ad essere celebre per la sua notevole tecnica chitarristica, Cooder è noto soprattutto per una serie di album in cui ha esplorato vari generi della musica americana delle radici, rielaborando canzoni e melodie altrui con il suo inconfondibile stile esecutivo e con la sua impareggiabile abilità nel riarrangiare traditional o pezzi sconosciuti e dimenticati.In “My Friend Ry” (album al quale hanno collaborato una ventina di musicisti italiani e stranieri, tra cui il talentuoso chitarrista americano Jeff Pevar, che ha suonato con artisti del calibro di Ray Charles, Joe Cocker, Aretha Franklin, Crosby, Stills & Nash e James Taylor), SirJoe Polito ha ripercorso il repertorio cooderiano, riprendendo il blues degli inizi, il gospel, il rhythm & blues, il tex-mex e il rock’n’roll con gusto e versatilità, e ha ricamato con le sue chitarre i giusti fraseggi in un omaggio onesto e rispettoso, quasi avesse voluto imparare dal chitarrista californiano la lezione di come si reinterpretano i brani altrui.Con le sue chitarre (acustica, elettrica e resofonica), SirJoe Polito presenterà la sua ultima fatica discografica sabato 19 marzo allo Spazio Teatro 89 di Milano (inizio live ore 21.30, ingresso 10-13 euro), accompagnato da Carlo “Carlito” De Bei (cori, chitarra acustica ed elettrica), Gianni Spezzamonte (cori, basso elettrico), Marco Campigotto (batteria), Danilo Scaggiante (sax) e Willy Mazzer (armonica): in scaletta, i dodici pezzi che compongono il nuovo album (da “Crazy ‘Bout An Automobile” a “Tattler”, da “Little Sister” a “The Dark End of The Street”, da “Across The Borderline” a “13 Question Method”, solo per citarne alcuni), ma non solo.Prima del concerto, alle ore 21, verrà presentato il libro “L’onda sulla baia. San Francisco: sound, poeti & Silicon Valley” di Aldo Pedron e Maurizio Galli (Arcana Edizioni, 472 pagine, 26 euro), dichiarazione d’amore per la città californiana che, tra l’estate del 1965 e l’inizio del 1967, diventò il cuore pulsante di una rivoluzionaria filosofia di vita. Un tempo in cui musica, letteratura, arte, costume, politica e nuovi stili di vita stravolsero la società americana, ma non solo.Spazio Teatro 89, via Fratelli Zoia 89, 20153 Milano.Tel: 0240914901; info@spazioteatro89.org; www.spazioteatro89.orgInizio live: ore 21.30.Ingresso: 13 euro (biglietto intero), 10 euro (biglietto ridotto).Riduzioni e convenzioni: Under 25, Over 65, Arci, Feltrinelli, Socio Coop, Touring Club Italia, IBS, Coop Degradi. -
SACROMUD: IL 25 FEBBRAIO ESCE NELLE RADIO E NEI DIGITAL STORES IL NUOVO SINGOLO ‘THE HIDER & THE SEEKER’
Con ‘The Hider & The Seeker’, singolo disponibile nelle radio e sulle piattaforme digitali a partire dal 25 febbraio, i Sacromund puntano il radar verso l’overground blues, occupando lo spazio che si muove sopra l’underground e sotto il mainstream.
‘The Hider & The Seeker’ è la prima risposta che i Sacromud provano a dare a coloro che si lasciano sedurre dalla tradizione che alimenta di giorno in giorno tutte le contraddizioni della contemporaneità, pescando dentro al blues di Maurizio Pugno (chitarrista, ideatore, compositore, arrangiatore e produttore della formazione) e proseguendone la traiettoria tracciata in oltre 35 anni di attività in giro per il mondo.
Una vera e propria fabbrica di suoni e suggestioni raccolti in un’intera carriera e trasposti all’oggi, in quella che si può definire complessivamente una ‘ballata contemporanea’ racchiusa nel nuovo album con uscita prevista a primavera 2022.Il brano ‘The Hider & The Seeker’ racconta simbolicamente di come due corpi possano cercarsi senza trovarsi e di come il “vento” del desiderio, possa trasformarsi nell’unica potenziale divinità laica a cui rivolgersi per far avverare questo “ritrovamento” erotico e mistico.
«Siamo fermamente convinti che nella cultura popolare ci sia un continuo manifestarsi di spiriti vagabondi in cerca di preghiere laiche e che ritmano il rumore dei loro stessi passi e lo scandire di nuovi esodi» dicono i Sacromud «i valori della tradizione sono ripresi e verificati da altri contemporanei, così come da nuovi atti di creatività e quindi sostituiti quando si dimostrano superati».
Così la loro nuova forma dell’overground blues prova ed essere la somma, in continua mutazione, dei valori utili al suo popolo obbligato continuamente rinnovarsi, se non vuol deperire.Il videoclip è stato realizzato cercando di giocare su alcuni messaggi trasversali alla canzone stessa; sul cercarsi, sul nascondino ma anche su alcune simbologie tipiche del messaggio ‘Sacromud’, messaggio che celebra il rito dell’overground Blues.
Un esperimento visual generato politicamente in un formato da smartphone che generi l’esigenza di cercare cosa c’è fuori da quelle inquadrature, cosi strette e obbligate.
SACROMUD è una produzione Labilia srl che prova a farsi interprete del ‘Sacro Fango’ dell’oggi. Nati da un’idea del chitarrista-compositore Maurizio Pugno, proseguono la sua traiettoria tracciata in oltre 35 anni di tour e dischi e generano, attorno alla vocalità calda e graffiante di Raffo Barbi, una vera e propria fabbrica di suggestioni o meglio, quello che loro chiamano overground blues. Il quintetto, completato da Franz Piombino (basso), Alex Fiorucci (tastiere) e Riccardo Fiorucci (batteria) costruisce una suite musicale dentro alla quale si muove la narrazione stessa oltre che il soul, la roots music, il blues, il rock, l’R&B, il pop ecc., frullati assieme ai suoni delle contraddizioni dei nostri giorni. -
TIBERIO FERRACANE “La casa sognata” è il secondo singolo dell’artista torinese dalle radici tunisine e siciliane
Un pianoforte cadenzato, sonorità folk del mediterraneo, odore di mare, ma anche di Parigi: per l’artista la casa è il luogo dove annidano i sentimenti della vita.
In radio dal 25 febbraio 2022
Dopo il primo singolo estratto che porta il nome dell’album di prossima uscita, “Magaria”, ecco il nuovo pezzo di Tiberio Ferracane, in cui troviamo le sonorità folk che lo contraddistinguono, insieme con gli inserti di francese nel testo, anch’esso un tratto tipico di questo nuovo lavoro.
Il contenuto del brano lo spiega bene lo stesso artista torinese «Casa: cos’è per ognuno di noi? Un luogo fatto di mattoni, una barca che veleggia libera sospinta dai venti, una roulotte che possiamo parcheggiare dove ci piace …
Certo, in parte è tutto questo, ma la casa è soprattutto i sentimenti che si creano entro di essa, il luogo in cui siamo cresciuti o in cui abbiamo scelto di vivere, le persone che condividono spazi, il cibo e la musica, il disordine, la gioia o il silenzio, la solitudine dei nostri pensieri, o dei nostri corpi, il tenersi per mano!
La casa, qualunque essa sia, è l’obiettivo ultimo di una vita; che tu sia stanziale o viaggiatore di terra o di mare, che tu sia in compagnia o da solo.
Il luogo ove la memoria rimane attaccata alle pareti e alle cose, insomma, “La casa sognata”.»
Io sono la casa che ho vissuto
La casa che ho amato
La casa in cui ho sognato
Che cantavo di te
Etichetta MoovOn
Radio date: 25 febbraio 2022
Contatti social
Faebook: https://www.facebook.com/Tiberio-Ferracane-146415408805544
Instagram: https://www.instagram.com/tiberioferracane
Youtube: https://www.youtube.com/user/MrTiberioferracane
Spotify: https://spoti.fi/33pOQyY
BIO
Nasce a Torino nel gennaio del 1964, vive la giovinezza a Collegno (TO).
Figlio di profughi dalla Tunisia, siciliani che, agli inizi del ‘900, erano emigrati dividendosi tra agricoltori e operai per costruire la ferrovia. Cresciuto tra le letture di Baudelaire e le poesie siciliane di Buttitta, tra le canzoni di Aznavour e Rosa Balestrieri, e la musica araba, ha sviluppato una vera e propria passione per le contaminazioni tra le arti.
Innata passione per la musica, a soli 9 anni prende forma il suo percorso artistico presso l’Accademia Lanaro di Torino, quando inizia a studiare e poi si diploma in organo elettronico. Di lì a poco i primi corsi di perfezionamento e specializzazione in organo liturgico sotto la sapiente guida del maestro Berto Fornasero.
Perfezionatosi alla scuola di Mogol (C.E.T.) si diploma come autore di testi.
Nella seconda metà degli anni ’90, si fa conoscere anche dal grande pubblico e dalla critica partecipando, e arrivando finalista alle più importanti rassegne musicali nazionali per giovani talenti tra le quali Sanremo Famosi e Voci Nuove per Castrocaro.
Una sperimentazione continua: recital, concerti, commedie vaudeville e cabaret.
L’abilità nel saper fondere la canzone con l’arte teatrale dell’interpretazione, gli è valso il premio Mia Martini come migliore interprete nel 1997 nella sezione nuove proposte, e lo stesso premio della critica da parte del Fan Club “Chez Mimì” l’anno seguente nella sezione vetrina giovani.
Sempre nel 1997 Vittorio Sgarbi lo proclama vincitore del “Festival degli sconosciuti” a San Severino Marche.
Coautore e regista insieme a Guido Ruffa mette in scena la “Commedia Musicale d’Amore, Sogno e Trasformismo: “Marisa tra le nuvole”.
Coltiva la sua passione per la canzone d’autore e per il teatro partecipando nel 1999, in qualità di cantautore alla Manifestazione “Euridice”, al Sistina di Roma, e in qualità di Performer & Narratore al Musical “Orkestra” di Robi Bonardi e Andrea Salvini al Teatro Regio di Parma.
Lo stesso anno è presente al SIB di Rimini coinvolto in un importante progetto sociale promosso dall’associazione Coram presieduta dal Dott. Mario Minasi.
Continua a presentare, nei tre anni successivi, le sue performance in teatro: all’Auditorium Toscanini di Parma, al Cafè Procope di Torino, Teatro Cardinal Massaia di Torino, al Teatro Dalmazio di Torino e al Teatro Zeta Uno di Roma.
Omaggia in una serie di “Concerti a Tema” proposti sul panorama radiofonico grandi autori ed interpreti della musica italiana come: Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Paolo Conte, Rino Gaetano, Renato Zero, Francesco De Gregori e Lucio Dalla.
Continua a lavorare senza sosta portando nei locali di tutta Italia uno spettacolo che ha come titolo: “Le scarpe, il cappello, e la regina” da cui nasce l’omonima produzione di un cd di brani inediti di cui è autore ed interprete.
Nell’ottobre 2005 è stato applaudito ospite della rassegna “Tributo a Mia Martini” presso la Maison Musique di Torino che ha visto interventi del calibro di Mariella Nava e Enzo Gragnaniello.
È ideatore, fondatore e amministratore del sito BED&SHOW nel 2011 (www.bedandshow.it/). “Il primo portale per gli artisti creato dagli artisti”, ideato al fine di cercare di istituire una rete di collegamento fra gli artisti interessati ad esibirsi anche in altre città, oltre quella di residenza: mettendo a disposizione un posto letto per poter ospitare i propri colleghi.
Dal 2013 a oggi è presidente, socio fondatore oltre che responsabile ed insegnante, nei laboratori musica e canto dell’Associazione Un Mondo in 3D, che ha per scopo di informare, divulgare, e fare formazione per le problematiche inerenti ai disturbi specifici di apprendimento (DSA); inoltre, tra l’altro, fornire supporto alle persone coinvolte in dette problematiche. È inoltre ideatore del Convegno “Una giornata in 3D”.
Da ottobre 2017 a giugno 2019 è stato Direttore artistico della scuola di musica e canto “Violeta Parra” (Beinasco-TO) e referente DSA/BES.
Da ottobre 2019 a oggi è referente DSA/BES ed insegnante di canto presso l’Associazione Culturale e Musicale di Beinasco.
Autore e interprete di spettacoli di “teatro-canzone” quali: “Quanto mi dai per Endrigo”, “Mister Volare”, “Che bello cafè”, “Il sale sulle note”, “Censurati”, “Metti una sera al cinema”, il “Prévert di Trastevere”, “Ho rubato Luigi Tenco”, ecc.
E di CONTEST quali: “Duel, Cantautori a confronto”: http://www.duelcantautori.it/
Partecipazione alla Narrazione scenica: “Ti racconto un libro” dello storico Giorgio Olmoti, di cui Tiberio Ferracane cura la parte musicale. Da diversi anni Olmoti & Ferracane portano in scena canzoni e racconti proponendo la rilettura di pagine importanti della letteratura e della storia della canzone.
Attore coprotagonista nel film indipendente di Pupi Oggiano del 2020: “Ancora pochi passi”.
Partecipazione alla serata omaggio a Philippe Troisi il 9 novembre 2021 presso Espace Culturel Jean Ferrat – Septèmes-les-Vallons – Marsiglia – Francia
Dal marzo 2021, collabora con la rivista Revriters Magazine di Eugenia Romanelli con il vlog “Ritratti d’autore dal vivo”.
A gennaio 2022 esce il singolo Magaria il primo brano estratto dal suo nuovo lavoro discografico in uscita, il secondo singolo è invece La casa sognata, prodotto da “Chiusano & C. Immobiliare”.
Discografia
Album, “Tiberio Ferracane” (2006) – Cantautore
Singolo, “L’uomo senza memoria” (2007) – Cantautore
Album, “Tiberio Ferracane” (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Singolo, Cosa Rimarrà Di Me (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Che cosa rimarrà di noi” (2009) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Metti una sera al cinema” (2016) – Interprete
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