Category: Comunicati stampa

  • Top Jazz: il disco italiano dell’anno è “Next” di Claudio Fasoli  e dell’etichetta varesina Abeat Records

    Top Jazz: il disco italiano dell’anno è “Next” di Claudio Fasoli e dell’etichetta varesina Abeat Records

    La casa discografica di Solbiate Olona (Va) si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento, il più importante in Italia per quanto riguarda la scena jazz nazionale, nel referendum indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz



    MILANO – È “Next”, del quartetto guidato dal sassofonista e compositore Claudio Fasoli, il «disco italiano del 2021»: il prestigioso riconoscimento è stato assegnato nell’ambito del referendum Top Jazz, organizzato come di consueto dalla rivista specializzata Musica Jazz, che ha premiato il suono inconfondibile, chiaro ed espressivo di Fasoli e la sua vena creativa, mai scontata né ovvia. Alla realizzazione dell’album hanno collaborato, insieme al leader, il chitarrista Simone Massaron, il contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer e il batterista Stefano Grasso. 
    Registrato, mixato e masterizzato presso lo studio Artesuono di Stefano Amerio, a Cavalicco (Udine), “Next” è stato pubblicato dall’etichetta Abeat Records che, dalla provincia di Varese (ha sede a Solbiate Olona), si è ritagliata in poco più di un ventennio di attività un ruolo di primo piano nel panorama discografico nazionale e non solo.
    Afferma Mario Caccia, fondatore e deus ex machina di Abeat Records, ma anche organizzatore e direttore artistico di collaudate manifestazioni e rassegne quali “Eventi in Jazz” e “JAZZaltro”«Siamo orgogliosi di aver ricevuto un riconoscimento così significativo. Il Top Jazz per la categoria del miglior disco dell’anno, che ci siamo aggiudicati per la prima volta da quando esistiamo, è senz’altro il premio più importante che si possa ottenere in ambito nazionale. Questo successo, che si aggiunge ad altri importanti attestati ricevuti in passato, conferma quanto di buono abbiamo fatto con entusiasmo insieme ai numerosi artisti che ci hanno dato fiducia e con i quali abbiamo il piacere di collaborare da oltre vent’anni. Un rapporto di stima e di amicizia destinato a proseguire anche nei prossimi mesi, visto che abbiamo in cantiere diversi progetti con musicisti del calibro di Enrico Pieranunzi, Dado Moroni, Vito Di Modugno con Fausto Leali e molti altri, senza dimenticare i giovani musicisti emergenti che hanno sempre fatto parte della nostra storia».
    Nata nel 1998 come società di edizioni musicali e poi diventata, due anni dopo, casa discografica, Abeat si è dedicata da subito alla realizzazione e alla produzione di registrazioni in ambito prevalentemente jazz e world music con alcuni dei più autorevoli musicisti della scena italiana e internazionale: il primo disco pubblicato dalla label lombarda è stato “Il poeta” del grande pianista Renato Sellani, seguito da “Prism” del pianista statunitense Don Friedman. Complessivamente, l’etichetta varesina, che è distribuita anche all’estero (dove ha raccolto diversi attestati di stima, in particolare in Giappone), ha realizzato oltre 200 dischi, collaborando con centinaia e centinaia di artisti e compositori di fama, tra cui Ralph Alessi, Tom Harrell, Dave Liebman, Bob Mintzer, Ben Allison, Michael Blake, Javier Girotto, Gaia Cuatro, Peter Erskine, Palle Danielsson, Franco Cerri, Rosario Giuliani, Francesco Cafiso, Enrico Pieranunzi, Dado Moroni, Gianni Coscia, Fabrizio Bosso, Emanuele Cisi, Antonio Zambrini, Bebo Ferra, Andrea Dulbecco, Riccardo Fioravanti, Roberto Gatto, Mauro Negri, Giovanni Falzone, Luciano Biondini, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Antonio Faraò e molti altri.
    La politica dell’etichetta lombarda mira da sempre a sostenere e promuovere i giovani musicisti di talento (con un’attenzione particolare alla scena italiana), spesso esordienti, e a elaborare, creare e produrre progetti musicali originali, coinvolgendo artisti di valore internazionale: «Rispetto ad altre label – conclude Mario Caccia – Abeat non segue una linea editoriale omogenea o ristretta ad una unica tipologia di genere o stile, ma tende a promuovere progetti con una propria e marcata identità. Ogni proposta ha un suo colore, un suo sapore, un suo suono. In una parola, una propria storia personale».
  • ROADELLI: “Sulla tua pelle” è il nuovo singolo, inserito nella playlist Generazione Z

    Un testo autobiografico che racconta un momento cruciale 

    in radio dal 14 gennaio

    Un brano scritto oltre un anno fa che affronta il rimpianto e la solitudine con un testo autobiografico come è tipico della scrittura di questo giovane artista che nei testi dei propri brani trova il modo per scavare dentro sé stesso e affrontare ciò che lo tocca nel profondo. 

    «La musica per me è un rifugio, ma se anche solo una persona si sentirà coinvolta come lo sono io, avrò raggiunto il mio scopo. È l’unica cosa che chiedo.» Roadelli

    Etichetta: Orangle Srl 

    Radio date: 14 gennaio 2022

    Social 

    TIK TOK http://www.tiktok.com/@roadelli

    INSTAGRAM https://www.instagram.com/roadelli/

    SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/6HTqagDvIg3PKGFnth4obZ

    BIO

    Roadelli pseudonimo di Fabio Rodelli, è un giovane cantautore romano, classe 2001, avvicinatosi alla musica e alla scrittura di testi per puro caso due anni fa.  Attraverso la musica cerca di esprimersi come in nessun’altra occasione riesce fare, mostrando il suo lato nascosto. 

    Contatti

    Orangle Records: www.oranglerecords.com

    L’altoparlante: www.laltoparlante.it

  • LA COMMARE: “punti (e a capo)” è l’esordio della cantautrice siciliana fra alternative indie ed elettro pop

    Un brano sulle connessioni fra alternative indie ed elettro pop

    Nei digital store dal 14 gennaio 

    “punti (e a capo)” parla di una forte connessione emotiva tra due persone fisicamente distanti, situazione sempre più frequente in un’epoca in cui le connessioni umane sono monopolizzate dai social network, che azzerano le distanze geografiche.

    Il testo affronta il concetto di “punto” in tutte le sue sfaccettature e lo declina tra  metafore e giochi di parole, sottolineando alcuni elementi stilistici che spesso si possono rintracciabili nella scrittura di La Commare.

    La musica si muove tra influenze alternative indie ed elettro pop.

    “punti (e capo)” è il primo anello di un progetto più ampio, la cui uscita è prevista prossimamente.

    Autoproduzione

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    BIO

    Giorgia La Commare, classe ‘02, è una giovane cantautrice siciliana.

    Comincia a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica già da piccolissima: nel 2012 partecipa al programma “Ti Lascio Una Canzone” in onda in prima serata  su Rai 1 condotto da  Antonella Clerici. Nel 2013 prende parte al coro delle voci bianche del Festival di Castrocaro e, l’anno successivo, partecipa con la sua giovane band al femminile alla rubrica “Saremo Famosi” del programma Rai “I Fatti Vostri”. Si accosta allo studio del pianoforte, ma ben presto manifesta una forte attrazione nei confronti del basso elettrico, che diventa, come dice lei stessa: «Un prolungamento del corpo e dell’anima». Nel 2016 intraprende gli studi presso il Conservatorio A. Scontrino di Trapani, dove, nonostante la giovane età, frequenta il triennio universitario in Popular Music (indirizzo Canto Pop/Rock), contemporaneamente agli studi presso il Liceo Classico L.Ximenes di Trapani. Nell’aprile del 2019 partecipa al talent “The Voice Of Italy” in onda su Rai2 e, nonostante un’interessante battle al basso con Morgan, decide di far parte del team di Elettra Lamborghini. Nel 2020 entra nella scuderia di Musicantiere Toscana, etichetta indipendente e casa editoriale.

    Contatti:

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  • ALCUNELACUNE: “COOLAGE N.1” è il disco con cui l’artista milanese torna sulle scene musicali

    Navigando sulle “alcune lacune” della vita quei vuoti che sembravano incolmabili ora prendono forma, volume, peso, voce.

    Release album 14 gennaio

    «A chi mi chiede che genere faccio rispondo “coolage”». 

    alcunelacune sceglie di intitolare proprio con questo neologismo il disco con cui si presenta, tornando sulla scena musicale dopo una ricca avventura, con questo progetto totalmente nuovo, che del passato conserva l’esperienza e un gruppo di musicisti eccellenti, capaci di arricchire ogni brano in arrangiamento e colore. 

    Il coolage è un’attitudine più che un genere musicale, una tensione più che una tendenza, un modo più che una moda.

    Il coolage tiene insieme immagini, suoni e parole che arrivano da luoghi, momenti e situazioni differenti. È un modo per mischiare, prendere in prestito, ispirarsi a musiche legate a territori e culture anche lontane. 

    Coolage è un’attrazione per la musica popolare, per una culla che accoglie, una casa che conservi, un linguaggio che permetta di essere compresi. Nasce dal desiderio di “appartenere” ed interpretare a modo proprio qualcosa di condiviso, senza perdersi alla ricerca di soluzioni a tutti i costi “innovative” con l’ausilio di strumenti ormai onnipotenti. E’ la ricerca di sé in altri luoghi, in altri tempi, nell’altrove e nell’altro.

    Coolage non può prescindere dai rapporti, sia di collaborazione che di amicizia, per rendere sempre attuali i “bei tempi” e non doverli archiviare tra le esperienze “del passato”.

    È la volontà di essere ovunque e in qualunque momento, per ritrovare il valore insito in ogni cosa e gustare a pieno il presente e non vivere come turisti che, al termine del viaggio, tornano alla quotidiana routine, guardando con nostalgia le foto delle vacanze destinate ad ingiallire nel tempo. 

    Coolage è un tentativo musivo fatto di mancanze, non di conoscenza. Di tensioni più che di elementi, di persone più che di stili. 

    Per questo COOLAGE N°1, che esce dopo anni di “silenzio” è un insieme non ordinato, non preciso, di elementi che vogliono colmare le lacune. Una tensione esigente, che avvicina le melodie napoletane con i ritmi caraibici, la musica popolare, il blues, la bossanova, nell’impossibile tentativo di colmare i vuoti con la curiosità, l’ascolto, la ricerca e il prezioso aiuto di musicisti e artisti in situazioni, luoghi e momenti diversi.

    TRACK by TRACK 

    Watch out (Andrea Ricci)

    Un brano che si è scritto da solo. Di notte. Mentre Morfeo sta già accogliendo gli assonnati fra le sue braccia i genitori si trasformano in mostri pieni di paure, carcerieri insicuri ed egoisti che costruiscono gabbie dorate per una figlia. Raccomandazioni e protezione, si trasformano in minacce che precludono la possibilità di vivere avventure, il romanticismo, emozioni e sentimenti. Una vera sciagura.

    Il suono che fa (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Spesso le idee fanno fatica a prendere forma e restano lì a infastidire da dentro.

    Per fortuna a volte capita che qualcuno faccia lo sforzo di venire a curiosare tra gli appunti e generosamente si appassiona a una melodia, a un giro armonico, un’atmosfera.

    Così nasce questo brano a quattro mani, una storia che parla della coppia stanca legata al passato, ai ricordi e a sensazioni provate “tempo fa”.

    Dimentica (Andrea Ricci – edizioni La Bionda Music srl)

    Una danza passionale che racconta di un tradimento, scritto vent’anni fa insieme ad altri brani per il disco di una ex, prodotto dai Fratelli La Bionda e colorato oggi di nuove sfumature. Una canzona “antica”, in tutti i sensi. Tra gli amici è una hit.

    Gioco di prestigio (Andrea Ricci)

    «L’amore non conviene». Non importa che la frase sia pronunciata da qualcuno o provenga da una voce interiore, una volta che il pensiero entra in testa alimenta la paura, cresce la diffidenza e l’incapacità di lasciarsi andare. Ma ci sono forze a cui non si può resistere e per quanto incerto, impreparato, pieno di dubbi, non resta che arrendersi a ciò che è più magico di qualunque trucco.

    Ride on (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Ride on è la storia dell’uomo dei forse.

    Manfredi Perrone racconta la storia di un personaggio nato dalla penna di alcunelacune, Maybe Man, che vive una vita in potenza, esiste al condizionale.

    Rosso di sera (Andrea Ricci)

    Il primo pezzo scritto quando dopo aver lasciato i Vallanzaska per tuffarsi in una nuova e personale avventura. Con alle spalle gli ascolti degli album della Mano Negra e Manu Chao come idolo il sogno era di vivere un’esperienza totalizzante come la loro, invece di passare le notti a muovere i primi passi con la chitarra in camera, da solo.

    Lucky clover (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Basta paranoie! Viva il palco, la banda, la festa.

    Le parole sono di Manfredi Perrone che ha dato corpo ad un’idea embrionale di alcunelacune. Una rincorsa lunga una vita all’Amore che sempre nasce e svanisce, con i desideri e le promesse. Una febbre che sale, una pulsazione che accompagna per tutta la vita passata stringendo in mano un quadrifoglio in cui si ripone ogni speranza di afferrare ciò che continua a sfuggire.

    Coltivare (Andrea Ricci)

    Dubbi amletici di un piccolo borghese contemporaneo. Coltivare il proprio orto o andare incontro all’ignoto? Incontrare o fuggire? Gridare o tacere? Trovarsi nell’infinitamente grande o perdersi nell’infinitamente piccolo? Ma è proprio vero che oggi tutto ci è possibile? O invece la storia va avanti e decide per noi e a noi non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo?

    In questa traccia registrata al Mai Tai Studio con Gianluca Mancini si sente la volontà di lasciarsi trasportare per sentirsi liberi.

    Nel disco hanno suonato

    Valentina Colorni – cori

    Gianluca Mancini – tastiere

    Donato Brienza – chitarra

    Stefano Fascioli – basso e contrabbasso

    Lucio Sagone – batteria 

    Marco Bergamaschi – percussioni

    Registrato da Gianluca Mancini presso il Mai Tai studio di Milano

    Autoproduzione

    Release album: 14 gennaio 2021

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    Bandcamp alcunelacune.bandcamp.com

    Soundcloud https://soundcloud.com/alcunelacune

    BIO 

    Napoletano di nascita, milanese di adozione, vive l’infanzia e la prima adolescenza sentendosi sempre straniero: “un terrone” a Milano e “il milanese” per la famiglia napoletana.

    Dal 1986 al 1998 suona da autodidatta prima la batteria e poi il sax tenore in varie formazioni riuscendo comunque a diplomarsi e a iscriversi alla Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Nel 1994/95 è a Lisbona, dove suona il sax on the road,  comincia a mettere le mani sulla chitarra e a scrivere le prime canzoni. 

    Dal 1996 al 1999 milita nel gruppo ska milanese Vallanzaska collaborando alla scrittura musicale e dei testi nel disco “Cheope”.

    A cavallo tra il XX e il XXI secolo scrive i primi brani per Susanna Colorni, in arte Suso, della quale i fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda producono il primo disco presso il mitico studio Logic di Milano.

    Nel 2003 comincia a lavorare al suo progetto, i Solidamòr.

    Nel 2004 esce il primo disco “Solidamòr” (Akwaba Records – distribuzione Sony). Nel 2005 con gli amici della Saphary De Luxe (l’agenzia di booking della band) è tra i soci fondatori del Circolo Arci Magnolia.

    Nel 2006 con Saphary De Luxe pubblica il secondo album dei  Solidamòr, “One Man Show” (distribuzione Venus).

    Nel 2008 diventa padre per la prima volta. Chiude l’esperienza Solidamòr e lascia il Circolo Magnolia per dedicarsi alla famiglia e riprendere in mano gli studi. 

    Nel 2011 diventa padre la seconda volta.

    Nel 2019 entra in studio (dietro il mixer il suo vecchio socio Vallanzaska Gianluca Mancini).

    Nel 2021 escono due nuovi singoli: “Gioco di prestigio” e “Dimentica”. 

    Fonte: www.laltoparlante.it

  • TIBERIO FERRACANE “Magaria” è il nuovo singolo dell’artista torinese dalle radici tunisine e siciliane che anticipa l’album di prossima uscita

    Torna il cantautore e interprete folk pop con il brano apripista del suo album di prossima uscita. Sonorità manouche, contaminazioni dal mediterraneo, eco di tango argentino in un brano dove si mischiano tre lingue: l’italiano, il francese e il siciliano.

    In radio dal 14 gennaio 2022 

    Magaria è il singolo che dà il nome all’intero album di Tiberio Ferracane. Una parola siciliana fortemente evocativa per l’autore, per il suo suono ma anche per il suo significato: incanto –  incantesimo, magia – maleficio.

    «Cercavo di esorcizzare questa mia ossessione ripetendola: “Sussurra il suo nome / All’alba e al tramonto / Di giorno o di notte / Sussurra più volte / L’incanto è svelato / in sogno di certo / Verrà a trovarti / soffio di vento …”

    Ed ecco che nasce l’eterna battaglia di danze e canzoni intorno al fuoco di una spiaggia del mediterraneo, sotto una Luna tremolante, una filastrocca d’amore.

    Il Poeta dichiara il suo amore disperato a questa donna, questa femmina che ha rapito il suo cuore e che alla fine ha il coraggio di baciare.

    Mia madre e mio padre nascono in Tunisia e parlano in casa l’italiano, il francese, il siciliano ed in verità anche qualche parola di arabo tunisino. 

    Da queste abitudini di famiglia è nata l’idea di far parlare i protagonisti in siciliano e francese, ed in verità, da questo spunto è nata tutta la trama del disco, finalmente avevo capito che direzione dare al mio lavoro discografico!

    I suoni e le parole erano la chiave, essi erano presenti nella mia storia e nelle storie che avevo sempre sentito in casa mia, dai miei parenti e amici di famiglia disseminati tra la Francia e l’Italia.» Tiberio Ferracane

    Etichetta MoovOn

    Radio date: 14 gennaio 2022

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    BIO

    Nasce a Torino nel gennaio del 1964, vive la giovinezza a Collegno (TO).

    Figlio di profughi dalla Tunisia, siciliani che, agli inizi del ‘900, erano emigrati dividendosi tra agricoltori e operai per costruire la ferrovia. Cresciuto tra le letture di Baudelaire e le poesie siciliane di Buttitta, tra le canzoni di Aznavour e Rosa Balestrieri, e la musica araba, ha sviluppato una vera e propria passione per le contaminazioni tra le arti.

    Innata passione per la musica, a soli 9 anni prende forma il suo percorso artistico presso l’Accademia Lanaro di Torino, quando inizia a studiare e poi si diploma in organo elettronico. Di lì a poco i primi corsi di perfezionamento e specializzazione in organo liturgico sotto la sapiente guida del maestro Berto Fornasero.

    Perfezionatosi alla scuola di Mogol (C.E.T.) si diploma come autore di testi.

    Nella seconda metà degli anni ’90, si fa conoscere anche dal grande pubblico e dalla critica partecipando, e arrivando finalista alle più importanti rassegne musicali nazionali per giovani talenti tra le quali Sanremo Famosi e Voci Nuove per Castrocaro.

    Una sperimentazione continua: recital, concerti, commedie vaudeville e cabaret.

    L’abilità nel saper fondere la canzone con l’arte teatrale dell’interpretazione, gli è valso il premio Mia Martini come migliore interprete nel 1997 nella sezione nuove proposte, e lo stesso premio della critica da parte del Fan Club “Chez Mimì” l’anno seguente nella sezione vetrina giovani.

    Sempre nel 1997 Vittorio Sgarbi lo proclama vincitore del “Festival degli sconosciuti” a San Severino Marche.

    Coautore e regista insieme a Guido Ruffa mette in scena la “Commedia Musicale d’Amore, Sogno e Trasformismo: “Marisa tra le nuvole”.

    Coltiva la sua passione per la canzone d’autore e per il teatro partecipando nel 1999, in qualità di cantautore alla Manifestazione “Euridice”, al Sistina di Roma, e in qualità di Performer & Narratore al Musical “Orkestra” di Robi Bonardi e Andrea Salvini al Teatro Regio di Parma.

    Lo stesso anno è presente al SIB di Rimini coinvolto in un importante progetto sociale promosso dall’associazione Coram presieduta dal Dott. Mario Minasi.

    Continua a presentare, nei tre anni successivi, le sue performance in teatro: all’Auditorium Toscanini di Parma, al Cafè Procope di Torino, Teatro Cardinal Massaia di Torino, al Teatro Dalmazio di Torino e al Teatro Zeta Uno di Roma.

    Omaggia in una serie di “Concerti a Tema” proposti sul panorama radiofonico grandi autori ed interpreti della musica italiana come: Fred Buscaglione, Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Paolo Conte, Rino Gaetano, Renato Zero, Francesco De Gregori e Lucio Dalla.

    Continua a lavorare senza sosta portando nei locali di tutta Italia uno spettacolo che ha come titolo: “Le scarpe, il cappello, e la regina” da cui nasce l’omonima produzione di un cd di brani inediti di cui è autore ed interprete.

    Nell’ottobre 2005 è stato applaudito ospite della rassegna “Tributo a Mia Martini” presso la Maison Musique di Torino che ha visto interventi del calibro di Mariella Nava e Enzo Gragnaniello.

    È ideatore, fondatore e amministratore del sito BED&SHOW nel 2011 (www.bedandshow.it/). “Il primo portale per gli artisti creato dagli artisti”, ideato al fine di cercare di istituire una rete di collegamento fra gli artisti interessati ad esibirsi anche in altre città, oltre quella di residenza: mettendo a disposizione un posto letto per poter ospitare i propri colleghi.

    Dal 2013 a oggi è presidente, socio fondatore oltre che responsabile ed insegnante, nei laboratori musica e canto dell’Associazione Un Mondo in 3D, che ha per scopo di informare, divulgare, e fare formazione per le problematiche inerenti ai disturbi specifici di apprendimento (DSA); inoltre, tra l’altro, fornire supporto alle persone coinvolte in dette problematiche. È inoltre ideatore del Convegno “Una giornata in 3D”.

    Da ottobre 2017 a giugno 2019 è stato Direttore artistico della scuola di musica e canto “Violeta Parra” (Beinasco-TO) e referente DSA/BES.

    Da ottobre 2019 a oggi è referente DSA/BES ed insegnante di canto presso l’Associazione Culturale e Musicale di Beinasco.

    Autore e interprete di spettacoli di “teatro-canzone” quali: “Quanto mi dai per Endrigo”, “Mister Volare”, “Che bello cafè”, “Il sale sulle note”, “Censurati”, “Metti una sera al cinema”, il “Prévert di Trastevere”, “Ho rubato Luigi Tenco”, ecc.

    E di CONTEST quali: “Duel, Cantautori a confronto”: http://www.duelcantautori.it/

    Partecipazione alla Narrazione scenica: “Ti racconto un libro” dello storico Giorgio Olmoti, di cui Tiberio Ferracane cura la parte musicale. Da diversi anni Olmoti & Ferracane portano in scena canzoni e racconti proponendo la rilettura di pagine importanti della letteratura e della storia della canzone.

    Attore coprotagonista nel film indipendente di Pupi Oggiano del 2020 : “Ancora pochi passi”.

    Partecipazione alla serata omaggio a Philippe Troisi il 9 novembre 2021 presso Espace Culturel Jean Ferrat – Septèmes-les-Vallons – Marsiglia – Francia

    Dal marzo 2021, collaborazione con la rivista Revriters Magazine di Eugenia Romanelli con il vlog “Ritratti d’autore dal vivo”.

    Discografia

    Album, “Tiberio Ferracane” (2006) – Cantautore

    Singolo, “L’uomo senza memoria” (2007) – Cantautore

    Album, “Tiberio Ferracane” (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Singolo, Cosa Rimarrà Di Me (2008) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Che cosa rimarrà di noi” (2009) Edizioni Notebook – Cantautore Album, “Metti una sera al cinema” (2016) – Interprete
    Fonte: www.laltoparlante.it

  • LASERSIGHT: “Kiss V” è il nuovo singolo estratto dall ’album dell’artista romano, una ballad indie rap sulle occasioni perse.

    Una ballad indie rap sulle occasioni perse, ispirata dall’omonima opera di Roy Lichtenstein

    In radio dal 14 gennaio

    “Le due porte” di Lasersight è un disco pieno di collaborazioni e anche “Kiss V” non è da meno. Qui il beat di base è stato prodotto dalla band romana dei Malpensa, già presenti con un feauturing in “Turista per sempre”. Ma se nel precedente singolo era l’amore appena sbocciato ad essere protagonista, in “Kiss V” appare l’altra faccia della medaglia, ovvero le occasioni perse e l’infelicità che ne scaturisce. 

    Un ragazzo e una ragazza, due punti di vista, una partenza e un ritorno e una falsità che non si riesce a mascherare. Dualità che si inseriscono alla perfezione nell’intero concept dell’album, incentrato sulle scelte da compiere e sulle loro conseguenze. 

    Decidere quale uscio varcare fra due porte a disposizione e quale decisione prendere è il tema che accompagna tutto il disco e che il cantautore romano declina nelle 10 tracce che lo compongono. Scegliere una compagna, un futuro possibile, scegliere di crescere o restare bambini, di partire o restare, ma anche di cantare o rappare e come delineare il proprio percorso artistico.

    Etichetta: RKH

    Radio date: 14 gennaio 2022

    Release album: 5 novembre 2021

    Contatti e social

    Instagram: https://www.instagram.com/lasersight007/

    Facebook: https://www.facebook.com/LaserSight007

    Youtube: https://www.youtube.com/user/MrLaser90

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/2AF6zOQKkcmBngcqk4eL6u

    BIO

    LaserSight è un rapper romano classe ’90, influenzato dalle sonorità rap originali dagli Articolo 31 fino ai Club Dogo ed in quelle pop degli 883. Inizia ad affacciarsi nel mondo musicale già dall’età di diciotto anni dove inizia per passione i primi lavori autoprodotti con vari esponenti delle scena romana fino al 2012. Dopo un periodo di inattività nel 2015 torna in studio dove incide il suo primo mixtape dal titolo “Cambiamenti”. Le copie fisiche del mixtape vanno sold out nel giro di pochi giorni.

    Il suo primo disco ufficiale, dal titolo “Sedotto E Abbandonato” disponibile su Spotify e digital store, è uscito il 31 maggio 2018 in collaborazione con l’etichetta torinese RKH. Il disco è stato prodotto interamente da JO Diana e vanta la collaborazione di artisti emergenti romani e Blue Virus. L’album presenta sonorità rap unite ad un sound pop e dance generi in cui l’artista ci si rispecchia molto e che denota un’evoluzione artistica del rapper.

    Il secondo progetto discografico è stato strutturato con il lancio di diversi singoli tutti impreziositi dalla collaborazione con diversi artisti: “Un’estate da ricordare”, “Cadono le stelle” (feat. Rayden), “Voglio il mondo (feat. Yela Kiss)”, “Deluso” (feat. Yota Damore), “Unici” (feat. Calibro 40), “Ti Starò Vicino” (prod. Jack Sapienza) e “Call Back” (feat. Malpensa).

    A dicembre 2020 il brano Unici è stato inserito nella compilation “Top Emergenti 2020” realizzata e distribuita da “Music Universe”.

    Il 13 maggio è uscito il nuovo Ep del rapper dal titolo “Notturno”che raccoglie 4 tracce corrispondenti ad altrettanti pensieri. Il 5 novembre esce il nuovo album dal titolo “Le Due Porte” con 10 tracce. Il progetto è stato preceduto dai singoli “Limbo” e “Turista Per Sempre”. Ora, come terzo estratto, esce “Kiss V”. 
    Fonte: www.laltoparlante.it

  • FLORIANA FOTI DA VENERDÌ 14 GENNAIO 2022 ESCE IN RADIO “SPUNTA LU SULI” IL NUOVO SINGOLO

    FLORIANA FOTI DA VENERDÌ 14 GENNAIO 2022 ESCE IN RADIO “SPUNTA LU SULI” IL NUOVO SINGOLO

    Da venerdì 7 gennaio 2022 sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali “Spunta lu Suli”, il nuovo singolo di Floriana Foti pubblicato da TRP Music. Da venerdì 14 gennaio 2022, il brano sarà in rotazione radiofonica.

    Intriso di un mood arabeggiante che occhieggia alla world music e all’ethno-jazz, nonchè impreziosito da riscaldanti e pervasive colorazioni mediterranee, “Spunta lu Suli” è il nuovo singolo firmato dalla talentuosa cantante e compositrice Floriana Foti, brano pubblicato dall’etichetta TRP Music che, da venerdì 7 gennaio 2022, sarà presente su tutte le piattaforme di streaming, mentre da venerdì 14 gennaio 2022 in rotazione radiofonica. Sette i valenti partner che accompagnano Floriana Foti in questa canzone: Suzan Veneman (tromba), Denis Pavlenko (sax alto), Daniele Nasi (sax tenore), Pasha Shcherbakov (trombone), Tony Hoyting (pianoforte), Andrea Caruso (contrabbasso) e Quique Ramírez (batteria). Spunta lu Suli, dal dialetto siciliano, significa “sorge il sole”, ossia una metafora della vita stessa intesa come alba e tramonto ciclici, ma allude anche all’idea del viaggio o del cammino di ognuno di noi attraverso discesa e salita, luce e ombra e dicotomie simili. Le sonorità del brano, fra jazz e musica mediterranea, riprendono l’immagine del viaggio, dividendosi in diversi momenti fra canto e sezioni interamente strumentali. Sul suo nuovo singolo, Floriana Foti dichiara: «Spunta lu Suli è il viaggio di ognuno di noi, tradotto metaforicamente in alba e tramonto che si susseguono in un ciclo continuo ed eterno. Fra i brani dell’album è quello che più incarna idee di rinascita, canto propiziatorio e positività. Tutti elementi che, mi auguro, possano accompagnare al meglio questo mio esordio discografico e i progetti per un nuovo anno». Il tema del videoclip “Spunta lu Suli” rappresenta un viaggio che inizia alle prime luci dell’alba e si conclude con l’imbrunire del tramonto. Al centro della scena c’è la stessa autrice del brano, Floriana Foti, in tre differenti momenti ben raccontanti dal regista e videomaker Marco Foti. Le prime scene sono girate all’alba, presso il litorale principale della città di Catania, sotto lo spettacolo di un’Etna in piena eruzione vulcanica e ben visibile in alcune scene. Questo è l’inizio del viaggio come distacco dal grembo. Alle scene dell’alba s’intrecciano quelle del viaggio verso una meta sconosciuta che, come tale, a un certo punto, desta smarrimento e vertigine. Le scene di questo capitolo trovano luogo principalmente nella località di Marzamemi, in provincia di Siracusa. Infine, la protagonista sembra essere approdata in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, in cui lei decide di restare almeno fino al prossimo viaggio. Questo terzo ed ultimo capitolo è interamente girato fra le bellezze della riserva siracusana di Vendicari, esattamente nell’ex tonnara, location impreziosita dalle sue colonne probabilmente di origine araba.

    FLORIANA FOTI BIOGRAFIA

  • Grande jazz all’Atelier Musicale:  l’historical trio di Gianluigi Trovesi  sabato 22 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Grande jazz all’Atelier Musicale: l’historical trio di Gianluigi Trovesi sabato 22 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Il polistrumentista bergamasco, Paolo Damiani (contrabbasso e violoncello)

    e Gianni Cazzola (batteria), tre musicisti di primo piano della scena nazionale, di nuovo insieme per un’imperdibile reunion a decenni di distanza dalla loro ultima esibizione.
    Tra composizioni originali e libere improvvisazioni

     

     

    MILANO – L’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz, classica e contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, apre la seconda parte della sua XXVII stagione con un concerto-evento che coniuga storia e contemporaneità: la riproposizione dello storico trio che Gianluigi Trovesi guidò tra il 1977 e i primi anni Ottanta, quello cioè con Paolo Damiani (violoncello, contrabbasso) e Gianni Cazzola (batteria), a cui è legata la sua consacrazione nella scena italiana del jazz.

    Una reunion, quella in programma sabato 22 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa), che non è però, in alcun modo, un’operazione nostalgia ma che presenta, quarant’anni dopo, tre musicisti che hanno sviluppato le proprie carriere da leader indiscussi e che si trovano oggi a riprendere su altre basi il loro dialogo musicale.

    Nuove e vecchie composizioni, le ultime legate all’album “Cinque piccole storie” (il secondo del gruppo dopo il folgorante esordio di “Baghet”), la cui registrazione risale al 1980, per trovare nuovi intrecci e dare alla musica una connotazione diversa, senza ripiegare sul passato ma guardando al presente. Un concerto ampiamente legato all’improvvisazione, indirizzata però da un pensiero compositivo che fornirà l’architettura a una performance dagli esiti imprevedibili, ma sicuramente di alto livello creativo.

    Dall’ultima volta in cui questi tre musicisti hanno suonato insieme sono passati decenni, un periodo lunghissimo nel quale Trovesi è diventato sempre di più una figura di riferimento internazionale, un musicista che ha fatto della policulturalità il fulcro della sua arte, mentre Paolo Damiani ha sviluppato un percorso progettuale ed europeo nel quale ha più volte avuto al suo fianco lo stesso polistrumentista bergamasco, trovando nel mondo mediterraneo e nella melodia italiana gli elementi cardine su cui costruire una musica mai banale, dai tratti originalissimi, giungendo anche a dirigere l’Orchestra Nazionale di Jazz francese. Gianni Cazzola ha, invece, proseguito quel magnifico e variegato percorso che lo ha visto al fianco di molti dei più rilevanti jazzisti italiani, oltre che leader di formazioni ispirate a uno swingante modern mainstream.

    Riproporre oggi questo trio significa far rivivere una pagina storica del jazz in Italia, realizzata però da musicisti che si terranno ben lontani da revivalismi e facili malinconie per affrontare con entusiasmo una nuova e affascinante avventura musicale.

     

    ATELIER MUSICALE/RISVEGLIO IN MUSICA, XXVII stagione

    Sabato 22 gennaio 2022, ore 17.30 – Gianluigi Trovesi historical trio

    Cinque piccole storie, altre storie (prima esecuzione assoluta)

    Gianluigi Trovesi (clarinetti), Paolo Damiani (violoncello, contrabbasso), Gianni Cazzola (batteria).

    Programma: composizioni di Gianluigi Trovesi e libere improvvisazioni.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera associativa (5/10 euro).

    Obbligo di super green pass e mascherina Ffp2.

    Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.

    Email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.it

    On line: www.secondomaggio.org

    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.

    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).

  • ‘Niente di speciale’, il nuovo video di Sammarco che anticipa l’EP ‘Tutte le cose che di te vorrei bruciare’

    ‘Niente di speciale’, il nuovo video di Sammarco che anticipa l’EP ‘Tutte le cose che di te vorrei bruciare’

    Niente di speciale’ è l’ultimo videoclip del cantautore Marco Sambinello, meglio conosciuto come Sammarco, che anticipa il nuovo EP ‘Tutte le cose che di te vorrei bruciare’ dal 14 gennaio negli store.

    A tre anni dal disco d’esordio ‘La parte migliore’, il cantautore milanese torna con sei tracce semplici e dirette, che racchiudono tutta l’essenza della sua poetica e dei suoi riferimenti artistici.

    Pubblicato da Musica Distesa su produzione dell’ex Amor Fou Giuliano Dottori, Sammarco firma musiche e testi che rimandano al più classico immaginario indie pop italiano con momenti di delicata poesia, immediate melodie e una semplicità di arrangiamenti che ha il preciso intento di rendere questo lavoro estremamente diretto.

    La grottesca leggerezza di Calcutta abbraccia la compostezza di Brunori Sas, dove chitarra, pianoforte, basso e batteria sostengono le liriche in un chiaroscuro di sonorità che toccano anche il più intimista folk statunitense cristallizzato da Bon Iver. 

    Esperienze personali messe a nudo, fragilità emotive che emergono dalla vita quotidiana inseguono il sentimento amoroso più profondo, una passione che vibra attraversando le strofe e i ritornelli di tutto l’EP.

    Il disco è accompagnato dal videoclip del singoloNiente di speciale’ realizzato da Lea Palazzetti su una spiaggia di Civitanova Marche. Tutto nasce da un’idea molto semplice: quella di non voler fare un video convenzionale, o meglio, realizzare un non-video, un prodotto puramente estetico, una fotografia in movimento che riprenda e racconti una banale scena di intima vita quotidiana. Gli oggetti personali e di uso quotidiano portati in spiaggia partecipano a un rituale riservato come quello della colazione, e assumono qui la valenza del nostro lato più fragile.

  • “Mi Clica”, il nuovo album di CK Crew fuori per Time2Rap

    “Mi Clica”, il nuovo album di CK Crew fuori per Time2Rap

    “Mi Clica” è il nuovo album dei CK Crew, fuori per Time2Rap a partire da martedì 11 gennaio in cd e digitale. La formazione composta dagli MC CrostiCa$h e Frodo nasce nel 2018 con numerosi singoli all’attivo, il mixtape “Fatti di veleno” e l’album “$oldi $porchi”.

    “Mi clica” è composto da dieci tracce prodotte da Gonem e Mkg Beats, comprensive delle strumentali intro e outro. Ricca la presenza di ospiti come i DJ Fastcut e Seeall agli scratch, le rime di Santo Trafficante, Tereifer, JGallagher, Quinto e l’insert della cantante Daniela Desideri.

    CK Crew affonda le sue radici nella corrente rap italiana Anni ’90 come Articolo 31, Colle Der Fomento, TruceKlan e i più classici rappresentanti della scena internazionale, con un particolare interesse verso il rap latino.

    Proprio questo aspetto si sviluppa con il coinvolgimento dei musicisti cileni Gonem e See All, ma soprattutto con la presenza dell’MC colombiano JGallagher e dello spagnolo Tereifer, che arricchiscono la componente linguistica del disco con rime e accenti ispanici.

    “Mi clica” è una dichiarazione d’appartenenza verso il rap classico, il vecchio stile semplice e diretto senza le sovra costruzioni portate dalla moda trap. È la voglia di far capire al mondo intero che anche da un paese di provincia può uscire fuori l’arte del rimare e di vivere la strada, questo disco è la loro connessione fra più paesi e diversi continenti. È tutto ciò che si vive, è l’essere real, è sputare parole direttamente nelle orecchie di chi ascolta. Nelle loro rime emergono le problematiche generazionali, gli stati d’animo che vivono nel quotidiano e la rabbia contro hater e autorità. È la voglia di spegnere il PC e scendere in strada, con tutti i componenti di questa “cricca”.  

    L’album è accompagnato dal videoclip della traccia “Crazy” realizzato da Artivision, dove il duo appare in diverse sequenze che riassumono le tematiche del disco. Un’atmosfera goliardica e irriverente trasmette un senso di spensieratezza e ribellione, che diventa cifra stilistica della band.