Category: Comunicati stampa

  • GABBER “Luna” è il primo album solista del giovane trapper di Parma

    Un CDche raccoglie le emozioni in musica dell’musicista, attraverso l’eterna dialettica di luce e ombra.

    Luna è un album che racchiude molto di ciò che ama l’musicista, si potrebbe definire un ideazione concept che mostra le diverse facce di chi è Gabber come musicista e persona. All’interno troviamo film, viaggi, rapporti personali, momenti di ottimismo e momenti di buio.

    «Il mio ideazione nasce dalla necessità di esprimere qualcosa di personale, di condividere le mie emozioni principalmente. La cosa più complessa nel farlo penso sia far avvenire una metamorfosi, ovvero trasformare i sentimenti che stai provando nel momento in cui componi in linea melodica. Sono affascinato dalla musica a 360 gradi e per questo quasi ogni pezzo che compongo è prodotto o co-prodotto anche da me. 

    Cerco l’empatia in chi mi ascolta, mi piace l’idea che lo spettatore possa identificarsi in ciò che dico e per questo quasi mai entro in dettagli molto specifici nelle mie canzoni, adoro l’interpretazione, io la cerco negli artisti che ascolto e vorrei che chi ascoltasse me facesse lo stesso». Gabber

    TRACK BY TRACK 

    Charlie countryman

    È il protagonista del film The Necessary Death of Charlie Countryman, l’arrangiamento del singolo a cura di Rob The Child pesca a due mani dalla colonna sonora della pellicola. L’intento del pezzo è quello di accompagnare il film, raccontarlo sostituendosi alla colonna sonora originale.

    Stagione

    Stagione raccoglie un anno intero in due strofe passando per un ritornello rauco e frustrante, Gh05t e Gabber hanno qui prodotto il singolo partendo con un idea di traccia Lo-fi ma giocando con i suoni fino a cambiare completamente il risultato finale.

    Non mi rimane più niente di te, solo le spine

    La terza traccia ha l’unica collaborazione presente nell’album. Si parla della fine di qualcosa di grande e di ciò che ne rimane: amaro e dolcezza, le rose e le spine. Il pezzo è incentrato sui pensieri che ne derivano a notte fonda.

    Fish and Chips

    Si riferisce ad un viaggio, più precisamente in Scozia nell’isola di Skye. È Importante allontanarsi quando la testa ti gira ed hai troppi pensieri. Era quello che aveva fatto l’musicista, che aveva trovato una nuova dimensione in se stesso. Da qui nasce il vero significato di viaggiare per lui.

    La ballata del vecchio marinaio

    Tutta la track è riferita alla poesia di Coleridge The rime of the ancient mariner. Racconta la vicenda fantastica di una maledizione che cade su una nave e il suo equipaggio dopo l’uccisione di un Albatros da parte di un marinaio.

    Luna

    Si tratta della title-track dell’album e ne riassume tutto ciò che è all’interno. Il sound è prettamente elettronico, sognante, malinconico. Il bridge si apre citando gli Evanescence e si chiude riferendosi alle facce della Luna, quella calda illuminata dal sole e quella fredda avvolta dall’oscurità.

    Un cauto ottimismo verso il presente e verso il futuro e la centralità del ruolo della musica sono gli elementi che caratterizzano il testo.

    Buio

    Buio è il punto più scuro dell’album, in contrapposizione con la track precedente sottolinea i momenti più scuri dell’musicista fino alla crescita esasperata del finale dove la voce si fonde alla strumentale sempre più prevalente.

    Tutto qui quello che sai fare?

    Il terz’ultimo singolo riguarda un’amicizia interrotta, cita apertamente la trance elettronica popolare degli anni ’90 senza dimenticare di fare un salto in avanti nel tempo con la voce graffiata nel finale.

    Reynisfjara

    L’unico skit dell’album, è stato registrato dall’musicista nell’omonima spiaggia nera islandese. Nel finale il vento viene accompagnato dall’introduzione di piano e chitarra che ci introdurranno al pezzo finale del disco.

    È normale

    L’ultimo pezzo del CDè estremamente personale, la strumentale si appoggia quasi esclusivamente alla chitarra per dare spazio alle importanti parole. Il crescendo finale sottolinea l’ultima parola, Luna.

    Autoproduzione 

    Release album: aprile 2021

    Contatti e social

    Facebook: https://www.facebook.com/GabbersTrap

    Instagram: https://www.instagram.com/oh_no_gabber/

    Spotify: https://open.spotify.com/album/1MG93lTIsbVfIxIo5d5fDf

    Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCYOASiuoELUGbtn2-_kpFiQ

    Soundcloud: https://soundcloud.com/fgabber

    BIO

    Filippo Gabbi, in arte Gabber, vive a Parma. Nasce artisticamente nel 2017 dopo una carriera iniziata nel mondo della musica con una band hard rock/metal. In seguito avvia il suo ideazione solista con i primi singoli e i primi concerti e inizia a crescere collaborando con artisti italiani e internazionali. Nell’autunno 2020 inizia a scrivere i brani che comporranno il suo primo album, il CDè autoprodotto. Esce ad aprile 2021 e si chiama “Luna”. 

  • ALBERTO VINCENZO VACCARI presenta “Canto Dante” in anteprima assoluta

    Dopo l’Inno a Leonardo, uscito nel mondo per il 500° 2019, esce per il 700° di DANTE, di quest’anno, un anticipo in PRIMA ASSOLUTA, un inno dedicato al Sommo Poeta, padre della lingua italiana, dal titolo “CANTO DANTE”.

    compositrice e autrice della musica MONICA BULGARELLI 

    con l’interpretazione di ANASTASIA BRUGNOLI

    parole e ideazione di ALBERTO VINCENZO VACCARI

    Canto Dante è una composizione che vuole essere di tutti, per andare nel mondo, come un “Inno”, con la lingua italiana, per questo la facciamo ascoltare non ancora editata, in modo da aprire un cantiere per nuovi talenti che la vogliono cantare e arrangiare per poi essere editata, partendo dalle note e dalle parole che abbiamo scritto come un’antica ballata, per arrivare alla modernità d’oggi “700 anni di poesia”.

    La composizione “CANTO DANTE”, intende diventare assieme all’Inno a Leonardo, un frammento importante di uno spettacolo in chiave moderna, frutto di un lungo lavoro… Già le radio ne hanno parlato presentando l’Inno a Leonardo, per questo, come promesso, concediamo un primo ascolto di “Canto Dante”.

    Come detto, le due canzoni sono inserite in un copione con sceneggiatura per realizzare un grande spettacolo, musicato, parlato e cantato, dal titolo: “LA FESTA DEL PARADISO” da Dante a Leonardo, con Beatrice e la Gioconda, oltre alla Maddalena che porta il Sacro Graal tramutato in Coppa Enogral, assieme al Piatto del Tempo, per un EVENTO SPETTACOLO in chiave moderna, che dal passato ci conduca in un presente per “una nuova alchimia dopo tanta pandemia, con 700 anni di poesia.” come recita “Canto Dante”. Alla fine dello spettacolo, Dante e Leonardo leggono il Testamento alla Terra.

    PER ASCOLTO IN RADIO O STREAMING:  

    https://www.dropbox.com/s/wkwfpp8vq8sf6vr/DANTE_MIX_10LuFS.wav?dl=0

    https://youtu.be/JCany-FVwxs

    “LA FESTA DEL PARADISO”

    SPETTACOLO IN 2 ATTI IN CHIAVE MODERNA

    inedito: ideazione e sceneggiatura Alberto Vincenzo Vaccari da Dante a Leonardo a oggi

    Tra canti e musica si apre la “macchina scenica… Lo spettacolo inizia con un bambino del futuro che si trova spaurito in un mondo senza più umani, fatto di un’intricata “Selva Oscura”, a soccorerlo per condurlo verso una nuova luce arriva la “Maddalena”, simbolo femminile.. Alla fine, Dante e Leonardo leggono il Testamento alla Terra.

    L’Inno a Dante, come l’Inno a Leonardo, andrebbero a far parte dello Spettacolo “La Festa del Paradiso”, con Dante e Beatrice, Leonardo e la Gioconda, oltre alla Maddalena che porta ai due il Sacro Graal della conoscenza e dell’amore”, e con il DOPO CORONAVIRUS facente parte dello spettacolo. Il copione con sceneggiatura è stato depositato il 1 ottobre 2020 in SIAE.

    Non è un lavoro improvvisato ma, bensì, 7 anni di pensamenti e ripensamenti, con prove di alcune coreografie già effettuate da Oki Dance de Paris.

    tutti i diritti sono riservati e depositati in SIAE ottobre 2020

    CONTATTI

    sito 

    www.celebrandoleonardo.org 

    www.albertovincenzovaccari.it 

    info@albertovincenzovaccari.it 

    Associazione Culturale Mani d’Oro tel 337484029

    BIO

    É un talento artistico e scrittore, con un passato d’esperto d’arte in RAI e storico del mobile italiano, ideatore di “Celebrando Leonardo” con il Piatto del Tempo e la Coppa Enogral dal Sacro Graal dei maestri vetrai di Murano, in cui la testa di Leonardo in vetro sorregge il mondo.

    Per bere nello Coppa Enogral si dovrà essere ingegnosi e temerari, come lo erano i cavalieri medievali, o compiere 7 giri su se stessi a simbolo di 7 vite, 7 arti, 700 anni da Dante a Leonardo a oggi. Si brinderà dicendo: “Unio Poculum” dal latino Coppa dell’Unione.

    Ideatore e paroliere dell’Inno a Leonardo, è stato consulente per le opere d’arte di enti, musei e tribunali, mostre d’antiquariato e associazioni. Docente di Storia degli Stili e metodologie del restauro del mobile. Professore in corsi di formazione europei; relatore e conferenziere in numerose città italiane. Autore, tra l’altro, del libro “Dentro il Mobile Zanichelli” considerato un “classico della storia del mobile italiano”. Oggi è autore di 2 libri, un libro storico “Il Piatto del Tempo e La Coppa Enogral”, e un particolare saggio romanzato “Chi Slegherà Maddalena?”, entrambi contenenti sia l’Inno a Leonardo sia L’Inno a Dante.

    Esperto d’arte in trasmissioni televisive: “Mi manda Lupezzo” RAI 3; “Candido” su TMC; “Uno Mattina” su RAI 1; “Mattina in famiglia” su RAI 2. Oggi è l’ideatore e Art Director del proponimento “Celebrando Leonardo 2019” e “Celebrando Dante 2021” di cui ricorrono i 700 anni dalla morte, con Vanna Maria Annichini e l’Associazione Culturale Mani d’Oro.

    Monica Bulgarelli è una chitarrista e esecutore di Verona. Arpista e compositrice diplomata al Conservatorio di Musica. Docente di chitarra classica. Dal 2001 è alla direzione dell’Orchestra “I CHITARRISSIMI”, con sede in Pescantina (VR), composta da giovani in età compresa tra i 7 e i 20 anni. Ha vinto diversi concorsi nazionali ed internazionali e ha realizzato 2 album musicali con brani tradizionali, d’autore e folkloristici. Ha realizzato uno spettacolo dal titolo “LA MUSICA DELLE FATE”. DISCOGRAFIA: Concerto per giovani chitarre – Listen, un album autoprodotto con brani e testi in inglese – Orchestra di giovani chitarre registrato in ripresa diretta con etichetta AtKins. Il 2 maggio 2018 suona all’anteprima mondiale di Villa Arvedi per i 500 anni dalla morte di Leonardo.

    Anastasia Brugnoli è un’interprete cantautrice veronese classe 1991. Dal 2020 è parte del cast dell’opera-pop “Turandot – Dancing Queen” di Alessandro Fusaro e Marcello Rosso Corradini (proponimento per il quale compone piano e voce come autrice compositrice con un albumattualmente in cantiere, anticipato da 4 singoli disponibili sulle piattaforme digitali in ascolto digitale). Al violino Andrea Cagalli.

  • “Contatto”, la musica di Carrara e la danza di Strisciulli incontrano le bellezze dalla Puglia

    “Contatto”, la musica di Carrara e la danza di Strisciulli incontrano le bellezze dalla Puglia

    Django Concerti e FABS Projects uniscono le forze per realizzare il asset digitaleContatto” che sarà trasmesso in digitali musicali gratuito sulla pagina facebook.com/djangoconcerti.it/, dal 9 all’11 giugno alle ore 19. “Contatto” è un concept che unisce, una visione che vuole mettere in contatto le arti, gli artisti e la bellezza del territorio. Quale migliore occasione di una sinergia tra due talenti di origini pugliesi, riconosciuti su scala internazionale: il pianista Costantino Carrara di Bitonto e la ballerina Teresa Strisciulli di Bari.

    Carrara, si distingue per riarrangiare in chiave classica, alcuni tra i più importanti brani pop internazionali, è un fenomeno virale: i suoi video su YouTube raccolgono milioni di visualizzazioni da tutto il mondo.

    La Strisciulli è attualmente impegnata con la compagnia del Teatro dell’Opera di Roma e ha calcato alcuni tra i palcoscenici internazionali più importanti come l’Operà di Parigi, il Cirque Royal di Bruxelles, il Teatro Bolshoi di Mosca, oltre a essere stata prima ballerina dell’Arena di Verona.

    I due artisti, si esibiranno insieme, nella splendida cornice dell’antico ipogeo di Monopoli, valorizzando le attrattive della Puglia, anche in vista della stagione estiva.

    Il programma prevede la performance congiunta dei due artisti, che assieme accosteranno musica e danza in un connubio unico nel suo genere. Carrara proporrà tre brani strumentali, dei quali uno inedito in anteprima assoluta, e sulle note del pianoforte la Strisciulli metterà in scena la sua coreografia dallo stile neoclassico ricca di pathos. Costumi e scenografia sono volutamente essenziali per lasciare spazio all’espressione artistica pura, ma anche per valorizzare la bellezza del sito archeologico dell’ipogeo risalente al periodo tra il XIII e il XVI Secolo.

    A margine di ogni esibizione, i due artisti si sono raccontati attraverso brevi interviste, mettendo in risalto il “contatto” tra le loro forme artistiche, con la propria terra, e quello che è mancato in questo periodo di distanza dai palcoscenici. Il asset rientra nella programmazione “Puglia Sounds Producers 2020/2021”.

  • DONY PALMY “Come sei bella” è l’esordio discografico del giovane artista tarantino

    Un componimento dedicato alla donna dei propri sogni 

    in radio dal 5 giugno

    Un componimento dedicato a tutte le coppie che si amano, scritto pensando a un’immaginaria “lei” non ancora incontrata. 

    «Ho scritto questa song perché sogno che la vita possa farmi incontrare una persona con la quale avere un’affinità profonda. 
L’ho scritta pensando proprio a lei, la donna dei miei sogni!» Dony Palmy

    Come in un sogno, appunto, il mood della song vuole essere rilassante, una sorta  di dolce pensiero che accompagna il suo autore in un mondo immaginato e personale, in cui vivere questo ideale incontro con la propria “lei”. 

    Autoproduzione

    Radio date: 5 giugno 2021

    Contatti e social

    Instagram: https://instagram.com/donypalmy?utm_medium=copy_link

    Facebook: https://www.facebook.com/PalmisanoDonatoreale/

    Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCQ20fTPCL-oL6svqWY6R1qQ

    BIO

    Dony Palmy è Donato Palmisano, 19enne pugliese di Martina Franca, nella provincia di Taranto.

    La passione per il canto lo accompagna fin dall’età di tre anni e ne ha caratterizzato lo studio. Nella sua musica entrano tutte  le sue passioni: le moto, le auto e il volo libero, ma soprattutto la famiglia, il bene considerato più prezioso. 

  • MARCO CIGNOLI “Cercala La Notte” è il nuovo singolo elettropop del cantante e conduttore pavese

    Un elaborato musicale dedicato a chi “vive la notte” con la libertà di essere sé stessi al di là di ogni convenzione 

    In radio dal 4 giugno

    «Il testo di “Cercala la notte” nasce prima di tutto come reazione spontanea a una serie di persone che mi esortavano ad abbandonare l’abitudine di vivere la notte. La frase che sentivo spesso era che di notte bisogna dormire, di giorno bisogna vivere, ma non sono mai riuscito a farla mia». Marco Cignoli. 

    Un elaborato musicale elettropop dedicato a tutti i “figli della notte”, coloro che amano la vita che inizia con l’arrivo dell’oscurità, idealmente dopo il tramonto, quando ogni cosa cambia colore e carattere. Silenzi, rumori, sguardi, luoghi, tutto si trasforma durante la notte, che è foriera di opportunità ed occasioni tanto quanto il giorno, ma meno legata alle convenzioni. 

    Allo stesso tempo diventa un invito alla ricerca e all’accettazione del proprio “io” più nascosto e represso, alla libertà di essere sé stessi con orgoglio e coraggio, alla ricerca delle parti più “notturne” del proprio essere, che sono spesso anche le più autentiche. 

    Per questa ragione, il media del elaborato musicale è un omaggio alla cultura drag e, più in generale, al mondo LGBTQ+, da sempre simbolo inossidabile di coraggio e perseveranza nel voler affermare e difendere la libertà di essere sé stessi.

    Il elaborato musicale, scritto da Marco Cignoli e prodotto nei Saigood Studios dai fratelli milanesi Daniele e Francesco Saibene, è caratterizzato da un suono elettropop ispirato alle tracce più celebri dei Depeche Mode. 

    Credits

    Marco Cignoli: testo, voce, cori  

    Daniele Saibene: chitarre, basso, arrangiamento, produzione

    Francesco Saibene: batteria, synth, arrangiamento, produzione

    Arrangiato, prodotto, registrato e mixato presso Saigood Studios (Milano) 

    Mix: Francesco Saibene presso Saigood Studios (Milano)

    Mastering: Giovanni Versari presso La Maestà Studio (Tredozio)

    Etichetta: Jab Media

    Radiodate: 4 giugno 2021

    Contatti e social

    Sito Internet: www.marcocignoli.com

    Facebook: https://www.facebook.com/marcocignolime

    Instagram: https://www.instagram.com/marco.cignoli/

    Twitter: https://twitter.com/marco_cignoli

    Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCOhGy8aJl-8GJSJRxrwD-iw 

    BIO

    Marco Cignoli nasce a Voghera nel 1988.

    L’esordio nella musica avviene nel 2010 grazie al singolo corale a scopo benefico “Noi Siamo Qui” scritto e prodotto da Michael Righini. Nel 2018 pubblica il primo singolo “Can You Love Me“, prodotto da Alessandro Porcella. Nel 2020 collabora con Dj Sheezah alla realizzazione di due singoli: “Figlio Imperfetto” e “La mia Mercedes”.

    Come reporter televisivo, nel 2012 avvia una collaborazione con Tele Pavia Web e un lungo matrimonio con Occhio Pavese, principale web tv del territorio per la quale conduce, scrive e produce centinaia di programmi, eventi dal vivo e interviste. Nel 2015 presenta l’evento esclusivo di Loredana Bertè al Caffè Letterario di Roma. Nel 2018 conduce la 21° edizione del VideoFestival Live con Consuelo Orsingher e Mara Maionchi. Dal 2018 frequenta con successo il corso di conduzione radiofonica presso l’Accademia 09 di Milano. Nel 2019 è autore e conduttore per alcune emittenti radiofoniche. L’anno successivo, dal teatro de La Triennale di Milano, presenta il prestigioso Premio Virtù Civica. A febbraio 2020 pubblica l’opera letteraria “Francesco Cignoli: all’ombra della quercia“, basata su tre memoriali lasciati in eredità da nonno Francesco al nipote Marco. Il libro entra nella top25 Amazon delle biografie più acquistate in Italia. Da novembre dello stesso anno conduce il programma quotidiano “Happy Day” su Babayaga Tv, la rete televisiva musicale disponibile sul canale 601 del digitale terrestre. Per la web tv Jab Media Tv realizza interviste e reportage. 

  • CELESTE CARAMANNA “Let me Pray” è il nuovo rivitalizzante singolo estratto da “Antropofagico III”

    Una preghiera per l’anima composta sulle orme del grande Marvin Gaye

    in radio dal 4 giugno

    «“Let me Pray” nasce canticchiando una linea melodica di notte, non riuscivo a fermarmi, mi é piaciuta talmente tanto che non volevo dimenticarla… La mattina seguente ho iniziato a scrivere qualcosa e in quello stesso giorno, giocando tra una linea melodica e l’altra, seduti nel salotto di casa a Londra con la chitarra in mano, immediatamente mi hanno detto: “Questo é Marvin Gaye» Celeste Caramanna

    È dal soul e dall’R&B che arriva la vibrazione che ha portato alla nascita di “Let me Pray”, con una linea melodica nata per caso, la black music nel ritmo, il falsetto nella scelta canora, sulle tracce di un suono che è parte di un mondo musicale aperto alla contaminazione. A valorizzare il tutto, è stata poi la visione d’insieme di Celeste e dei musicisti Anselmo Netto e Giuliano Castagna, oltre all’arrangiamento del maestro Tony Brundo che ha modernizzato il pezzo. 

    Il pezzo è estratto da “Antropofagico III”, Ep prodotto artisticamente da Tony Brundo, terzo capitolo del trittico “Antropofagico”, concept musicale che comprende tre Ep (costituti da 4 brani ciascuno tranne “Antropofagico III” fatto di 5). I diversi tasselli presentano mondi sonori differenti: il primo (uscito a giugno 2019) ha una matrice brasiliana, il secondo (settembre 2019) ha influenze funk, soul e pop. Il terzo e ultimo, fuori dal 23 ottobre 2020, raccoglie tutte le influenze e gli stili che affascinano l’performer, rimescolati secondo la sua arte e la sua personalità. 

    Etichetta: Offline Artistic Production s.r.l.s.

    Radio date: 4 giugno 2021

    Dicono di lei:

    “Celeste Caramanna si conferma apolide nello spirito, nei gesti come nei suoni… antropofagia acuta, pensando all’uomo e al suo posto in questo tempo e su questa terra!” Blog music

    “Dalla world al pop, dalle sfumature di jazz alla fusion metropolitana. C’è tanto dentro che quasi, a volerlo raccontare, sembra impossibile” Just Kids Magazine

    “L’universo artistico di Celeste Caramanna è ampio e sfaccettato. Incuriosisce il modo con cui la esecutore (londinese d’adozione) fa coesistere le diverse e apparentemente distanti anime musicali in un flusso che sa di magia. Elegante ed essenziale sono i due aggettivi che vengono spontanei a guardare la copertina dell’ep che, con i suoi cinque brani, descrive bene la volontà di divorare per immagazzinare e trasformare”  Low Music

    Contatti e social

    FACEBOOK: @celestecaramannaofficial

    INSTAGRAM: @celestecaramanna

    YOUTUBE: celeste caramanna

    SITO: www.celestecaramanna.com

    SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/1PAFqDmC5UNXd2O2KbmavX 

    ITUNES: https://itunes.apple.com/gb/artist/celeste-caramanna/469042124

    BIO

    Celeste Caramanna è una giovane esecutore italiana trasferitasi a Londra. Inizia a cantare e a manifestare la sua grande passione per la musica fin dalla più tenera età. A dodici anni comincia a studiare canto e prende per un periodo lezioni di pianoforte. Nel 2011 partecipa al programma televisivo “Io Canto”, dove ha modo di esibirsi con molti nomi importanti della musica pop italiana come Claudio Baglioni e Toto Cutugno. Nel 2015 Celeste realizza diversi concerti in Brasile dove viene accolta calorosamente. L’album di debutto è “+18”, uscito il 16 Giugno del 2017. All’inizio del 2018 comincia ad esibirsi a Londra, mentre a marzo del 2018 parte per un tour nei teatri italiani. Tornata a Londra fa una partecipazione al Ronnie Scott’s, storico jazz club di Londra, e realizza degli show in diversi importanti Jazz Club e Venues: dal Barbican Hall (Londra) alla Union Chapel, dal Pizza Express Soho Jazz Club al 606 Jazz Club. A questi si aggiungono il Casinò del Paris (Parigi), Paradiso (Amsterdam), Union Chapel (Londra), Vicar Street (Dublino), Coliseu Porto Ageas (Porto), Alhambra (Parigi), Union Chapel (Londra). Nonostante la sua giovane età Celeste ha già performato in diversi posti nel mondo, dall’Italia al Brasile, Francia, Irlanda, Olanda, Portogallo, Gran Bretagna, accompagnata sempre dalla sua band. Ha aperto diversi show di artisti brasiliani importanti come Milton Nascimento, una stella della musica brasiliana. Ha aperto anche per Martinho Da Vila, altra icona della musica brasiliana e per Nando Reis, produttore, compositore e esecutore brasiliano.

    Nel 2019 l’performer avvia un concept di 3 EP, un Trittico chiamato “Antropofagico”, un percorso che intraprende 3 filoni musicali differenti: il primo EP ha un’impronta brasiliana, il secondo EP ha sonorità funk, soul, pop, il terzo e ultimo EP ha un sound contaminato da tutto il background dell’performer ed è molto più vicino al suo gusto personale. Questo concept vede come direttori artistici Tony Brundo e Tony Canto. Il primo EP chiamato “Antropofagico I” è uscito il 14 Giugno 2019, insieme al lancio del singolo “La Marinera”. Il secondo EP, “Antropofagico II”, è stato pubblicato il 29 novembre 2019, insieme al singolo “Never Fooled Myself”. Nello stesso anno si è esibita assieme a Roberto Menescal, uno dei fondatori della Bossa Nova. 

     Il 23 ottobre 2020 Celeste completa e pubblica il terzo EP, “Antropofagico III”. Questo concept è curato dalla direzione e produzione artistica di Tony Brundo. Il concept è anticipato dal singolo “Hilarious”, in radio dal 6 ottobre 2020. 

  • Premio Lunezia Nuove Proposte 2021: termine ultimo per iscriversi fissato al 5 luglio

    in collaborazione con Rai ISORADIO

    Deciso il termine ultimo per iscriversi al Premio Lunezia Nuove Proposte 2021: 

    Lunedì 5 Luglio.

    Nella foto la premiazione di Niccolò Agliardi (Premio Lunezia Nuove Stelle 2008), recente vincitore del Golden Globe e candidato all’Oscar per il singolo “Io si” interpretato da Laura Pausini.

    Il vincitore potrà accedere alle fasi finali di “Area Sanremo“: la rassegna che offre due passaporti per il palco dell’Ariston.

    Oltre all’opportunità offerta al vincitore del Premio Lunezia, tutti i brani finalisti (8 tra band e cantautori) otterranno la programmazione radiofonica a RAI ISO Radio. Le audizioni della fase Semifinale sono previste a Roma a Luglio (data e sede in via di accordi).

    La Direzione Artistica Nuove Proposte, affidata a Loredana D’Anghera, è inoltre al lavoro per ottenere nuove finestre mediatiche e tutte le migliori circostanze per procurare occasioni di collaborazione e promozione per i finalisti.

    Nelle Semifinali e nelle Finali, i candidati saranno seguiti da produttori, artisti e critici musicali di indubbia fama.

    Alcune delle opportunità di promozione e collaborazione generate (nelle ultime edizioni) dal Premio Lunezia sono notificate sul nostro sito ufficiale.

    Contatti:

    www.premiolunezia.it

    info telefoniche 

    328 5669549 – 347 2782390

    dalle 17.00 alle 20.00

  • “Eroi” il singolo di debutto di Eliam

    “Eroi” il singolo di debutto di Eliam

    Disegnare suoni, suonare colori. Gli esperti di figure retoriche userebbero il termine sinestesia per definire queste associazioni di idee. Noi vi proponiamo un nome nuovo: Eliam. Il nome d’arte con cui si presenta Lamberto Mancini sintetizza idealmente la dualità dell’esecutore romano, classe 1983. Musica e colori, tavolozza e pentagramma coesistono in un punto di incontro dove la passione e la professione si intrecciano fino a diventare sinonimi. Pur essendo fatto di note il motivo scatenante di questa presentazione – il nuovo singolo “Eroi” presente in tutte le piattaforme digitali da venerdì 28 maggio – l’effetto ping pong tra Eliam musicista e Eliam graphic designer, tornerà frequentemente. 

    In questa danza di duplici alter ego il cantautore si destreggia con disinvoltura, perché le due discipline si contagiano vicendevolmente. Un walzer creativo in cui la duttilità artistica di Eliam viene esaltata al massimo delle potenzialità. La musica di “Eroi” trasuda sonorità digitali che semsingolo disegnate con il pennello, e l’artwork della copertina – neanche a dirlo elaborata graficamente dallo stesso esecutore – vibra sulla stessa lunghezza d’onda.  

    La frequentazione del liceo artistico, gli studi linguistici, quelli presso la Scuola Romana del Fumetto, pur essendo percorsi che nulla semsingolo avere in comune con la musica, si sono rivelati le rampe di lancio per il grande salto musicale. Quello che inizialmente era solo un’attitudine è cresciuta fino a diventare una pianta solida e maestosa che affonda le radici in un terreno chiamato arte. Disegnare suoni, suonare colori: Eliam, una nuova forma di sinestesia. Essere umani è una continua tensione fra l’animale e il filosofo. Parliamo, scriviamo, evochiamo la versione di noi che più ci rassicura, quella che più ci sembra adatta, ma nei momenti in cui siamo chiamati a scegliere tra l’indifferenza ed il coinvolgimento, chi siamo davvero? 

    “Eroi” parla della fuga da questa scomoda condizione, di come siamo abituati a raccontarci che le cose siano “più grandi di noi” e che le nostre azioni non potranno fare la differenza. Racconta la frustrazione provata sentendo in fondo allo stomaco che avremmo potuto dare qualcosa che invece abbiamo tenuto per noi. Nell’era contemporanea, essere eroi significa essere profondamente umani, il super potere di oggi è l’empatia. 

    Dietro la genesi del singolo c’è il team Mad Records: Marco Gollini (produzione e arrangiamento) e Silvia Gollini (direzione artistica). Durante la prima stesura di “Eroi” su intuizione di Silvia è stato inserito una parte del riff di “Family Affair” di Mary J. Blige nell’arrangiamento; il campionamento è stato “vivisezionato” e distorto fino a quando, terminata l’Odissea digitale, si è deciso di tornare alle origini.

    Il beat di “Eroi” è al contempo inquietante e tribale, le sillabe sono scandite con respiro soffuso. Giochi di contrasto, luce cupa. Il ritmo cresce per stratificazioni, come l’elastico di una fionda che si tende fino all’esplosione di colori del ritornello. Evoluzione, spiraglio di luce. Il caleidoscopio del refrain è un linguaggio binario di note digitali. La voce si spiega su un illusorio mantra ritmico di cassa in quattro

    Nella seconda metà della track il colpo sincopato è il tradimento che non ti aspetti. Lo stesso tradimento che facciamo a noi stessi quando ci auto-convinciamo di non poter fare la differenza. Di non poter essere eroi.   

    Nel video di “Eroi” la prima inquadratura ha una angolazione che punta al cielo: la visione di un bosco quando il tuo letto è la terra. Il primo stacco di montaggio è un primissimo piano sugli occhi di Eliam, e non possono che puntare in alto.  Il protagonista del video è sotteso tra due mondi antitetici. C’è il grande respiro del bosco, nel quale il nostro sembra essere spaesato e abbandonato. C’è una stanza le cui pareti vengono deformate da mani spettrali in cui la claustrofobia non sembra scuotere Eliam. Mondo esteriore. Mondo interiore. Fortunato chi trova l’equilibrio. Altre location si susseguono alle precedenti: colori sfumati dominanti, effetti ottici ed elementi come l’acqua (la pioggia citata nel testo di “Eroi”) li caratterizzano. Al centro c’è sempre Eliam dai look molteplici e contraddittori tra loro, se non per una fugace eccezione: le ballerine, il cui andamento coreutico vortiginoso e fugace, infonde un senso enigmatico. 

    Se l’alternanza degli ambienti e il montaggio sono in linea con l’andamento della prima metà della track, dove il ritmo diventa sincopato, anche il video di “Eroi” esplode. Come un effetto luci strobo, sommato a una scossa tellurica all’assetto dell’immagine, il video di “Eroi” è una perfetta traduzione per immagini del diagramma emozionale racchiuso nel singolo.      

  • ANDREA BARONE “Reborn” è il primo album solista del musicista e autore salernitano

    Un viaggio musicale verso la rinascita, artistica e spirituale

    Release 28 maggio

    “Reborn” è il viaggio musicale e di vita compiuto dal suo compositore, Andrea Barone. In 8 tracce l’autore raccoglie ed esprime ciò che è stato finora, come musicista e come persona. “Reborn” è anche un omaggio alla musica, come fonte ed espressione di rigenerazione e arricchimento di sé, e un primo passo verso nuovi capitoli musicali non più solo come strumentista ma anche come autore. 

    «Il mio intento principale, non essendo un esecutore, è infatti quello di farmi conoscere come autore e compositore. In questa modalità di concezione e di realizzazione dell’album ho risentito dell’influenza e dell’esempio di alcuni grandi musicisti e autori, in alcuni casi non-cantanti, come Mike Oldfield, Alan Parsons, Steven Wilson, Dardust, ecc., e, perché no, da amante delle colonne sonore, anche di grandi compositori, a volte autori anche di canzoni, come Ennio Morricone.» Andrea Barone

    Le tracce oscillano fra il pop e il rock melodico, sono cantate in lingua inglese e interpretate da diversi cantanti, con testi e musiche di Andrea Barone. Questo primo album solista del musicista salernitano è frutto delle esperienze accumulate come tastierista, compositore, arrangiatore, nel corso degli anni.

    Per le registrazioni del CDl’autore si è avvalso della collaborazione di circa 40 persone tra cantanti, musicisti e tecnici. Le influenze musicali dell’album sono da ritrovare nel rock angloamericano, ma sempre con importanza primaria riservata alla tema musicale, caratteristica assimilata dalla musica italiana, leggera e non. “Reborn”, traduzione di “Rinato”, vuole rappresentare una rinascita sia artistica che spirituale, attraverso la quale l’autore, dopo anni di attività musicale, ritrova sé stesso ed esprime pienamente per la prima volta la propria personalità e la sua visione della musica.

    L’album è stato registrato e mixato da Vincenzo Siani presso il Trees Music Studio di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno. Il CDè stato poi masterizzato da Davide Barbarulo presso il 20Hz-20kHz Mastering Lab di Napoli. Le copertine e la grafica del CD sono di Vittorio “Kufa” Citro. 

    Etichetta: Trees Music Studio

    Release album: 28 maggio 2021

    ASCOLTA “REBORN”

    https://music.apple.com/it/album/reborn/1567583469

    GUARDA IL VIDEO DI FEEL THE WIND 

    Track by track 

    THE COLOUR OF THE RAIN 

    Brano rock melodico cantato da Giuseppe Capaccio, con qualche richiamo al funky, opening track che conferisce all’album la giusta carica iniziale. Il testo racconta una sorta di metaforica lotta tra colori, in cui il colore della pioggia, e l’umore che da esso ne deriva, inizialmente predominanti, lasciano gradualmente il posto al colore, alle luci, all’arcobaleno, suggerendo anche l’identificazione (metaforica) di quest’ultimo con una persona reale. Il dissolversi dei colori cupi e il ritorno della luce e dei colori preannunciano una prima rinascita.

    REBORN

    Rinascita personale, interiore – La title track dell’album e uno dei brani a cui l’autore tiene di più. È cantato da Frank Ranieri e risente di influenze di band storiche del rock inglese, come Pink Floyd, Radiohead e Porcupine tree. Uno slow-rock melodico, a tratti ipnotico, di intensità e pathos crescenti, in cui si manifesta pienamente il bisogno di rinascita, come atto sempre necessario per reagire ai momenti dell’esistenza in cui qualcosa dentro sé stessi muore, o viene perduto, o viene lasciato indietro, e ha quindi bisogno di essere continuamente ritrovato, rinnovato, rigenerato. 

    MERCY

    Rinascita umana e globale – Il componimento dalle sonorità rock più spinte, tendenti a un certo heavy metal, ma anch’esso guidato da una forte impronta melodica e con armonie aperte. È interpretato da due cantanti, Jacopo Di Domenico e Fabio Manda, i quali dialogano tra loro, l’uno col ruolo dell’uomo, l’altro col ruolo del dio. Lo sfondo è la Terra, e l’ambiente che sta andando in rovina a causa dell’attività umana. L’uomo chiede pietà al suo dio, il dio gli risponde che deve essere l’umanità stessa la prima fonte di pietà e di rispetto verso quanto di bello è stato a lui donato dalla natura.

    WHAT WE GOT 

    Rinascita come crescita – Una soft ballad cantata da Carla Genovese, che si apre con un accompagnamento di pianoforte, per poi crescere gradualmente con le entrate di altri strumenti, come un quartetto d’archi e le chitarre. La tema musicale vocale è ancora protagonista, il componimento racconta di tipiche inquietudini giovanili, descrive le mancanze e le incertezze che vengono vissute durante la giovinezza, al quale fanno da contraltare certezze inamovibili, fatte di presenze semplici ma fondamentali, come gli amici, la musica, le sere d’estate, in un invito a godere di “quello che abbiamo”, guardando con fiducia e speranza a quello che verrà. 

    FOREVER FREE

    È un componimento pop corale che vede il coinvolgimento di una dozzina di cantanti, i quali si alternano, fino ad unirsi nei ritornelli finali in un coro pop/gospel, sull’esempio di “We are the world” del collettivo USA for Africa. Il testo parla di Angelina, una donna costretta ad abbandonare il suo paese e a separarsi dalla sua famiglia per scappare dalla follia della guerra. Angelina va in cerca della libertà e di un posto dove poter condurre una vita normale, e sogna un mondo giusto dove poter essere “per sempre libera”. Il componimento vuole essere un inno alla libertà delle persone, come individui e come comunità. In questo caso si canta una sorta di rinascita “sociale”.

    SAY GOODBYE 

    Una rock ballad che risente di influenze di artisti che hanno fatto la storia di questo genere, come Bon Jovi, Aerosmith, Bryan Adams, ecc. Il componimento è cantato da Ario Avecone e parte con un’atmosfera soffusa, con pianoforte e tastiere, per poi crescere gradualmente nell’arrangiamento fino ad esplodere con le chitarre elettriche e con i ritornelli finali. Il testo racconta la fine di una storia d’amore. Il protagonista ricorda e rimpiange ciò che è stato, deve fare i conti con la difficoltà di affrontare la fine di un amore, e accettare quanto possa essere duro, ma necessario per andare avanti, dirsi definitivamente addio, e quindi giungere a una rinascita, in questo caso “sentimentale”.

    PROUD

    Un componimento pop dal sapore country/folk, cantato da Rossana Falzarano, e forse la composizione dalle sonorità più atipiche di tutto il disco. Compaiono in essa strumenti come armonica a bocca, chitarra slide e percussioni, e il suono delle chitarre acustiche stavolta predomina il sound generale. Il testo parla, anche con una certa ironia, di quanto l’orgoglio possa influenzare e in qualche caso compromettere un rapporto di coppia.

    FEEL THE WIND 

    Ultima traccia del CDReborn, di cui rappresenta l’atto di definitiva e completa rinascita, e media che lancia l’uscita dell’album. Il componimento è cantato da Emanuele Durante, e si presenta come un vero e proprio inno alla vita, in cui testo e musica crescono e si legano tra loro in un pop intenso ed emozionale, offrendo una serie di inviti alla leggerezza e di rimedi, semplici quanto profondi, su come andare avanti e affrontare piccole e grandi difficoltà quotidiane, su come apprezzare ogni singolo istante e godere di piccoli gesti e sensazioni, in una sorta di manuale musicale per la gioia di vivere che l’autore rivolge a sé stesso e all’ascoltatore

    Contatti e social

    Sito web: www.andreabarone.com

    Facebook: https://www.facebook.com/andreabaronemusic 

    Instagram: https://www.instagram.com/andreabarone983 

    Youtube: https://www.youtube.com/c/TREESMUSICSTUDIO

    BIO

    Andrea Barone è nato a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, nel 1983, e risiede a Nocera Superiore. Tastierista, pianista e compositore, è diplomato in pianoforte classico e in composizione multimediale al conservatorio di Salerno. È stato tastierista in molte formazioni, sia di cover che di brani originali. Con queste ultime (tra cui gli Stamina e i Rockammorra) ha inciso diversi dischi e suonato sia in Italia che in Europa. Oltre a suonare e a comporre, insegna musica nelle scuole e si occupa di colonne sonore: ha pubblicato il saggio “Soundtrax”, mentre con il suo asset “Lost Dimension” reinterpreta celebri colonne sonore del cinema. Dopo aver pubblicato il singolo “Forever free”, ha inciso Reborn, suo primo album solista.

  • CARLO AUDINO “Canzoni d’amore” è il ritorno alla musica del chitarrista e cantautore romano

    Una tipica song da spiaggia che fa ritrovare il ricordo di pomeriggi e serate passate con gli amici a cantare

    In radio dal 28 maggio

    Ricordi di pomeriggi passati in spiaggia a suonare la chitarra con gli amici. Ricordi di sguardi, sorrisi, voci, odori… il tutto miscelato dal frastuono delle onde e dei bambini che costruivano castelli di sabbia. C’è tutto questo in “Canzoni d’amore”, il elaborato musicale con cui Carlo Audino sceglie di tornare alla musica. 

    «Ho scritto almeno una decina di brani in riva al mare: qualcuno per amore, qualcun altro immerso in riflessioni profonde suscitate dall’infinito spazio rotto soltanto dal fragore delle onde. Perciò non poteva mancare una song dedicata alla comitiva che cantava, anche se li ho persi tutti di vista, anche se ho paura di chiedere perchè so benissimo che molti di loro non ci sono più. E così quando canto questo elaborato musicale mi emoziono ancora di più, come fosse un malinconico e affettuoso saluto». Carlo Audino 

    La voglia di rimarcare lo stile da “falò sulla spiaggia” è palesata anche nella composizione del elaborato musicale, con le parti disallineate con la voce principale mentre le parole del testo si legano per similitudine alle parole del canto centrale, tipico di chi canta senza ricordare bene il testo. 

    La registrazione è stata effettuata presso “LR Studio” di Lariano (RM). Gli arrangiamenti sono curati dallo stesso autore e da Riccardo Taddei, che ha anche suonato le tastiere ed il pianoforte. La sezione ritmica è di Simone Ceracchi (basso) e Luca Fareri (batteria).

    Autoproduzione

    Radio date: 28 maggio 2021

    Contatti e social

    Sito: carloaudino.it

    Facebook: facebook.com/karlaudino

    Twitter: twitter.com/carlo_audino

    Instagram: @carlo_audino_music

    TikTok: tiktok.com/@carlo_audino_music

    YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCeYbsvUtk1jxa0vwBIXBDnw

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/67lsVndBoiZORqZdHSCoQl

    BIO

    Classe 1964, inizia a suonare la chitarra a 15 anni seguendo le orme del padre Antonio. Nel giro di pochi mesi comincia a scrivere i primi brani ispirato soprattutto dalla figura di Ivan Graziani. Nel 1996 e 1997 è all’Accademia della Canzone di Sanremo con un giovane e spaesato amico di allora: Tiziano Ferro. Nel frattempo crea uno studio di registrazione per poter fissare le proprie emozioni, trovandosi al centro di un gruppo di amici artisti, per i quali si presta in qualità di arrangiatore e tecnico del suono, senza abbandonare la propria carriera musicale. 

    Nel 2012 un gravissimo incidente di moto gli è quasi fatale e gli distrugge il polso ed il braccio sinistro: secondo i medici non potrà mai più suonare la chitarra. Invece dopo qualche anno di rassegnazione decide di riprovare, magari solo per quel poco che l’agilità delle dita della mano sinistra gli consentono. Così prova a suonare l’accompagnamento per gli inni ecclesiastici durante le funzioni della domenica sera presso la chiesa St John Fisher di Rochester (UK) dove si era trasferito da qualche anno. Miracolosamente nel giro di poche domeniche riprende confidenza con un nuovo modo di suonare e passa dalle celebrazioni ecclesiastiche ai locali vicino Londra. Finalmente, nel 2021, ha deciso di dare una possibilità alle sue vecchie canzoni, avendo ricominciato anche a scriverne di nuove.