Category: Comunicati stampa

  • SASHA VINCI “Mercurio” è il nuovo progetto cantautorale dell’artista e performer siciliano

    Nove canzoni per un concept inedito in collaborazione con il musicista Vincent Migliorisi

    A marzo 2020, quando il mondo si è fermato, l’esecutore Sasha Vinci ha scelto di rispondere al silenzio, alle distanze e all’isolamento imposto dalla pandemia, con la creazione di un nuovo concept fatto di parole e di canto, di note e di musica, in collaborazione con il musicista Vincent Migliorisi, co-autore dei brani, e con il sostegno di aA29 Project Room. 

    Nei giorni di lockdown lo studio dell’esecutore si è trasformato in una sala di registrazione, con un ordine e un aspetto del tutto diversi da quelli ricorrenti. I tavoli da disegno, le vasche d’argilla e le basi in legno per modellare le sculture hanno lasciato lo spazio agli strumenti musicali, agli amplificatori, alle casse e ai microfoni. È nata così la nuova performance di Sasha Vinci, nell’immediatezza della parola figurata, in cui la voce si è fatta strumento. Mercurio è il titolo scelto per questo concept inedito composto da 9 canzoni originali, scritte, cantate e interpretate dall’esecutore. 

    Come nell’antica mitologia, Mercurio torna a essere un messaggero dinamico e veloce, che viaggia tra le luci e le ombre del proprio presente, tra le immagini e i ricordi, i simboli e le metafore, l’onirico e il reale, la vita e la morte. Mercurio è anche il metallo liquido, “argento vivo” che non si riesce a intrappolare, né a racchiudere in uno spazio definito, ma che fluisce libero, diventando il simbolo della metamorfosi, della trasformazione e dell’espressione volontaria

    Nove storie interrotte, frammenti di vita personale, eventi di cronaca alternati a sogni, utopie e chimere, compongono i versi di queste canzoni: parole ritmate ed evocative che si pronunciano, ma che potrebbero facilmente tramutarsi anche in immagini, tanto è forte la loro allusività. La parola scritta e il linguaggio in generale sono da sempre strumenti di fascinazione per l’esecutore che li utilizza attraverso qualsiasi forma: nei disegni, nei dipinti, così come nelle performance partecipate, assumendo, di volta in volta, sembianze nuove. 

    Nelle canzoni di Mercurio si susseguono e mescolano le ricerche e le ossessioni dell’esecutore: si parla di utopie possibili, forme multinaturali, fantasie e visioni, atti di violenza e amore, libertà di azione ed espressione al di là di ogni forma di potere e autoritarismo. Non è un caso che nei versi venga evocato anche P. P. Pasolini, figura ispiratrice per l’esecutore, grande personalità creativa e poetica, ma anche personaggio pubblico, attivo politicamente. In lui l’incarnazione dello spirito libero per eccellenza, testardo e ostinato, contrario ad ogni formalità e imposizione. 

    La collaborazione tra Sasha Vinci e Vincent Migliorisi prosegue in maniera continuativa dal 2013, da quando il musicista viene coinvolto in alcune performance e progetti dell’esecutore come La Repubblica delle Meraviglie (Venezia, 2018) e A Human Flower Wall (New York, 2019). Due personalità creative differenti quelle di Vinci e Migliorisi, che in Mercurio intrecciano le loro competenze, ampliando gli orizzonti. 

    Con Mercurio Sasha Vinci canta per rompere il silenzio, per tornare a essere parte integrante di una collettività che necessita di nuove visioni e nuovi dibattiti critici. 

    Track by track 

    CASTELLI DI RABBIA

    I margini della società, la cruda realtà narrata attraverso le sonorità glaciali e in parte ostiche delle strofe trovano un loro scioglimento nel refrain, dove un sentimento positivo di rivalsa e di una nuova dignità dell’essere umano alimentano la reazione potente contro le ingiustizie, le oscenità e i soprusi del presente. 

    IL MAGNIFICO VOLO

    Un amore spezzato, finito, narrato da una musica che invece dà un piacevole senso di trasporto e di slancio, verso qualcosa di nuovo che sta per iniziare. Una necessità, quella di volare, anche solo con la mente, che porta a contraddire e contrastare ciò che abbiamo di più contingente e fisico e da cui non possiamo separarci: il nostro corpo, con il suo peso.

    NON HO PAURA

    La paura è una costante dell’essere umano che avverte la precarietà e l’incertezza del presente (“tempi d’acciaio”). Nel testo l’autore evoca delle immagini forti e tragiche come quando parla di “carne di sale”, un riferimento ai migliaia di morti del Mediterraneo, di cui egli è geograficamente testimone o di “una cattedrale che crolla”, metafora di una fede in declino e di una spiritualità perduta.

    Da un’atmosfera inquieta iniziale emerge il delay di una chitarra che traghetta l’ascoltatore verso un approdo sicuro, dove il leitmotiv “Non ho paura” restituisce fiducia ed esorcizza lo stesso sentimento.

    MERCURIO

    Punto di partenza e di raccordo per Sasha e Vincent, che dopo la stesura hanno deciso di realizzare insieme l’omonimo album. L’idea che sta alla base è ben definita: versi sciolti, che si susseguono in un intercalarsi d’immagini astratte, sempre nuove e differenti, evocative, che suggeriscono e stimolano, senza alcuna pretesa di dare forma a un racconto unitario e coerente. La varietà e variabilità del reale, con le sue contraddizioni e ossimori, con le sospensioni e i cambi di rotta improvvisi.  E un ritornello che ti lascia.

    PENNA E CALAMAIO

    “Penna e calamaio” è l’elogio della scrittura. La sfida del foglio bianco, che non è ancora stato macchiato d’inchiostro. È il momento dell’atto creativo, quando all’ispirazione si alternano dubbi, frustrazioni e incertezze. A una frase cantata in coro e ripetuta si alterna il contro-canto dell’esecutore che risponde con l’eco “fragile”, condizione indispensabile della creazione.  

    UN GIORNO SENZA ORE

    Pura rock-ballad , è senza dubbio uno dei brani a cui l’esecutore è maggiormente legato. Un ritratto frammentato della società, che gioca su antitesi e contraddizioni, con qualche sfumatura grottesca, come il “pagliaccio che si arrampica lento sulle mura del faro”. Tra i versi ricorrono immagini forti e taglienti: il cittadino “condannato all’obbedienza”, o la “lingua tra le gambe per placare una pena”, una scena che ricorda le torture e le deformazioni a cui sono soggetti i corpi nei dipinti di Bosch. Ancora una volta un riferimento a Pasolini, “il petalo incarnato alla croce”, un’associazione impossibile, che ricorda la Passione di Cristo, attraverso un simbolo estremamente delicato e puro. 

    POESIE DELLA CRUDELTÀ 

    È un omaggio a Antonin Artaud e ai suoi versi dissacranti e anarchici. “Ho detto crudeltà come avrei detto vita” – afferma il poeta, drammaturgo e attore francese, per il quale la parola era fonte di conoscenza suprema degli aspetti violenti e al contempo sublimi della realtà. Anche l’esecutore non stempera i toni, dice il vero senza filtri né attenuazioni, perché la vita va presa nel suo impeto e nel suo incessante cambiamento. Nonostante il riferimento incontestabile alla cruda realtà, la composizione si chiude parlando d’amore. 

    SILENZIO

    Nel pezzo viene accentuata l’indole dell’esecutore che è abituato a ricercare continuamente e instancabilmente qualcosa di nuovo, nuove forme di sperimentazione, quasi fosse un assillo e un’ossessione che gli nasce da dentro e a cui non può rinunciare. 

    Il silenzio è un passaggio intermedio di questa ricerca frenetica, è “deforme” perché non realmente riconosciuto e compreso dall’esecutore. Musicalmente è un omaggio alla wave degli anni ’80, con l’uso abbondante di delay sulle chitarre e sintetizzatori volutamente “poco” evoluti.

    OCCHI ALLE STELLE 

    Il ritmo del pezzo è incalzante, per descrivere la contemporaneità, con le sue ombre, le colpe dell’essere umano e le rispettive condanne, le note tragiche e le distopie. È un attraversare tutto questo malessere, fino ad emergere dagli abissi dell’Inferno e alzare lo sguardo per “riveder le stelle”, come direbbe Dante. Volgere gli occhi al cielo stellato diventa dunque un gesto di elevazione e di riscatto della condizione umana, spesso miserabile, ancora possibile. L’animo può ancora nobilitarsi. 

    Etichetta: aA29 Project Room 

    Realise album: 3 maggio 2021

    ASCOLTA MERCURIO 

    Contatti e social

    Sito Artista: http://www.sashavinci.it

    Sito galleria: https://aa29.it/en/

    Pagine social dell’esecutore

    FB: Sasha Vinci 

    IG: @sasha.vinci

    Pagine social della galleria

    FB aA29 Project Room 

    IG  @aa29projectroom 

    Profilo Vimeo Artista 

    https://vimeo.com/user138461245

    BIO

    Sasha Vinci (1980) vive a Scicli, in Sicilia. 

    Il fondamento della sua ricerca si basa sulla continua sperimentazione e dialogo tra differenti media artistici quali performance, scultura, disegno, pittura, scrittura e musica; linguaggi grazie ai quali l’esecutore s’interroga sulle complessità dell’esistente, per giungere a una visione ampia e plurale. La performance è il mezzo espressivo da cui spesso l’intero concept si origina: è frutto di uno sforzo collettivo e parla di trasformazione sociale, di coesione, di resistenza politica. 

    Da sempre interessato alla simbologia, studia i rapporti numerici sottesi alla natura e alla musica, attinge alle teorie platoniche e pitagoriche che trattano dell’armonia e dell’ordine dell’universo, e utilizza oggetti, strumenti e simboli tipici della tradizione siciliana, adattandoli a nuovi contesti. 

    Porta avanti inoltre la ricerca sul Multinaturalismo che esprime, attraverso diversi media, la necessità che ha l’essere umano di immaginare, attraverso nuove forme e configurazioni, delle vie alternative di interazione e convivenza con le altre specie animali e vegetali, evitando la distruzione degli habitat. L’esecutore sperimenta anche con la parola e con il linguaggio: disegna parole in LIS, combina nuovi slogan e manifesti politici, inserisce nei disegni lettere sparse, da decifrare. Infine, lavora con la parola scritta e cantata, per dare voce a urgenti riflessioni sociali e politiche e per manifestare le luci e le ombre dell’età contemporanea. Dal 2013 collabora attivamente con il musicista Vincent Migliorisi per dare vita agli arrangiamenti musicali e all’apparato sonoro che accompagna le performance e i video d’esecutore: il suono diventa una costante nelle opere e nei progetti che realizza.  

    Il lavoro di Sasha Vinci è stato presentato ed esposto in musei, spazi no profit, biennali, rassegne artistiche, università nazionali e internazionali e teatri come: Reggia di Caserta; MACRO – Roma;  MAMbo – Bologna; Manifesta12 – Palermo; Villa D’Este – Tivoli; FuturDome – Milano; Centro Culturale La Mercè, Girona-Barcellona; Università Ca’ Foscari – Venezia; NYU School of Engineering – New York; Art Centre dell’Università di Silpakorn – Bangkok; Teatro La Fenice – Venezia.

    Dal 2016 è rappresentato dalla galleria aA29 Project Room. 

    A marzo 2020, quando il mondo si è fermato, l’esecutore Sasha Vinci ha scelto di rispondere al silenzio, alle distanze e all’isolamento imposto dalla pandemia, con la creazione di un nuovo concept fatto di parole e di canto, di note e di musica, in collaborazione con il musicista Vincent Migliorisi, co-autore dei brani, e con il sostegno di aA29 Project Room. 

    Biografia completa 

  • SERENA “Welcome to Wasteland” è l’ep d’esordio della giovane cantautrice e produttrice italiana a Londra

    Un viaggio fisico e metaforico nella terra delle opportunità “sprecate” attraverso sonorità deep dark indie.

    Serena ha deciso di intitolare questo Ep “Welcome to Wasteland” poiché sentiva che la parola  “Wasteland” rappresentasse tutte le tracce che compongono la raccolta. È anche nella prima riga della track di apertura “Welcome to Wasteland”, che suona molto come un “benvenuto nel mio mondo personale”, un viaggio che l’ascoltatore sperimenterà ascoltando l’Ep.

    «Per molto tempo sentivo di aver scritto questo gruppo di brani inevitabilmente legati tra loro, ma non sapevo come sintetizzare questo rapporto. Poi un giorno capii, quelle canzoni così diverse tra loro, avevano come filo conduttore  la sperimentazione e la ricerca, di un suono ma anche di se stessi. Sono il dolore, la gioia, l’avventura, la paura di avere vent’anni e seguire i propri sogni mentre si cerca di diventare la persona che si è sempre voluto essere». Serena

    “Waste-Land” è il pianeta inquinato in cui viviamo, con gli oceani coperti per metà dai nostri rifiuti, come l’artiere denuncia in Wild Lavender.

    “Inutile” è come Serena si sente dentro, in uno dei suoi momenti più bui di depressione, quando l’unica cosa che poteva fare era sperare di essere portata via dalla tempesta di vento, volare alto nel cielo e non tornare mai più (Ophelia).

    “Waste-land” è la terra delle “opportunità sprecate”, cose che sarebbero potute accadere ma non sono mai accadute, a parte negli scenari immaginari nella sua testa (Streetlights).

    Wasteland è anche il viaggio metaforico e fisico che Serena ha fatto appena compiuti 20 anni, trasferendosi dall’Italia agli USA, per cambiare vita, e poi ancora  dagli USA al Regno Unito per ricominciare tutto da zero pur di inseguire i suoi sogni.

    Inoltre Wasteland rappresenta i 20 anni della cantautrice, con le difficoltà e i dolori, le battaglie, le vittorie e le sconfitte, un rito di passaggio a quel territorio sconosciuto chiamato “età adulta”.

    TRACK BY TRACK

    Wild Lavender «Era l’autunno del 2016 e ero rimasta sotto shock nel leggere le notizie riguardanti la “Standing Rock Protest”, una protesta molto lunga e sofferta dai Nativi Americani, poiché il governo degli Stati Uniti voleva costruire un oliodotto su uno dei loro siti sacri, in una delle Riserve Nazionali. La protesta è stata piuttosto brutale e non ha avuto molta copertura mediatica. Parallelamente a questo Trump era all’apice della sua campagna politica e stava spaventando il mondo con affermazioni senza senso come “il cambiamento climatico non esiste”.

    Mi sentivo incredibilmente arrabbiata, sola e impotente. Così arrabbiata da non poter semplicemente “cantare una track”, così ho deciso di recitarla.

    Con questo pezzo volevo destare nel pubblico un senso di disagio e perturbazione iniziale che si traducono in una realizzazione dello stato delle cose in cui viviamo, sperando in una chiamata all’azione dal parte del singolo individuo. Non importa quanto grande ti sembra l’apporto delle tue azioni rispetto alla scala del problema, a lungo andare l’ammontare di tutte le tue piccole azioni risulterà in una grande azione e conseguente parte del tanto desiderato cambiamento».

    Ophelia «La track parla dell’eccezionale tempesta di sabbia chiamata “Ophelia” che qualche anno fa trasformò il grigio cielo di Londra  in un caldo tono arancione. Le due strofe nella track sono una sorta di flusso di coscienza dove descrivo i luoghi toccati dalla Tempesta, prima di incontrarmi. Ma non c’è tempo per fermarsi, il vento non si ferma mai, quindi i ritornelli sono il mio inaudito desiderio di essere portata via dalla Tempesta, lontano dai miei problemi, in cielo, sopra tutti e tutto. Ma è davvero lassù la soluzione? E se il cielo fosse proprio come qui, rumoroso e inquinato?

    Scritta in un momento abbastanza critico per via della mia salute mentale, Ophelia è un grido d’aiuto per via della situazione che stavo vivendo, ma anche una riprova del fatto che ci saranno sempre “uragani inaspettati” nella nostra vita che non possiamo controllarli come ci pare e piace, ma sta a noi fare del nostro meglio ad imparare a proteggerci da essi prima che sia troppo tardi.

    Vorrei trasmettere in chi ascolta il pezzo un senso di disorientamento, incapacità, disperazione, che sale in un crescendo quasi infinito. Ma quando meno te lo aspetti arriva la liberazione, il momento in cui capisci che l’uragano fuori di te e tale e quale a l’uragano dentro di te, non c’è motivo di scappare, ma di ballare nell occhio del ciclone».

    Mind the Gap «Questo pezzo è in realtà l’introduzione di Streetlights. Nata durante le performance live come momento di gioco e sperimentazione con i suoni campionati della metro di Londra, ho deciso di lasciarla come traccia a parte nell’Ep, un sorta di intervallo strumentale prima del gran finale.

    Non a caso il titolo è un gioco di parole tra l’omonimo annuncio dell’Underground londinese e lo “spazio vuoto” (=gap) tra una track l’altra». 

    Streetlights «Per un anno e mezzo sono stata follemente innamorata di qualcuno non disponibile (era in una relazione da più di 10 anni). Era nel mio gruppo di amici quindi era inevitabile vederlo ogni giorno o ogni volta che si usciva. Molte notti sono tornata a casa da una festa / serata fuori, da sola, piangendo per strada, sotto la luce dei lampioni, desiderando che fosse successo qualcosa tra di noi.

    Avevo così poco amore per me stessa che pensavo di meritare l’amore di qualcuno così annoiato della sua stessa relazione che voleva solo attenzioni da parte mia.

    Era arrivato il momento di dire basta a tutto ciò e affrontare la vera persona situazione da cui stavo scappando. E il primo passo verso quella direzione era prendere il cappotto ed andarsene da quella festa non poi così bella e tornare a casa, dove ci sarà sempre quella persona che sarà lì per te, a braccia aperte: te stessa».

    Autoproduzione

    Release album: 11 giugno 2021

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    BIO

    Serena è un’artiere indipendente italiana che vive e lavora a Londra. Cantante, autrice e produttrice muove i primi passi nel mondo musicale prendendo lezioni di canto e chitarra, ma sin da bambina, la sua vera passione è scrivere canzoni, come il suo idolo Patti Smith. 

    Dopo le prime date in Italia si trasferisce a Londra per studiare canto e composizione creativa al British Institute of Modern Music. La vivace e cosmopolita scena londinese le rivela nuovi orizzonti musicali, spingendola a sperimentare nuove sonorità ed espressioni creative modellando quello che poi diventerà il suo caratteristico sound, Deep Dark Indie

    In questi anni Serena si avvicina al mondo della produzione musicale, scoprendo una vera e propria passione oscillando fra un’indole impetuosa e una natura sensibile.

    Nelle perfomance dal vivo, invece, continua a fare sintesi fra cantautorato, energia rock e delicati synths elettronici.

    Serena si è esibita su diversi palchi della capitale inglese, tra cui l’O2 Academy Islington, The Trobadour, il Notting Hill Arts Club, il London Coffee Festival.

    Ha co-scritto il club anthem “Leave it” con l’artiere Andrea Di Giovanni, che si trova nell’album di debutto “Rebel”.           

  • CATO “Le scuse buone” è il nuovo singolo in chiave rock del songwriter bergamasco

    L’elenco in chiave rock di tutte le scuse che usiamo per non essere noi stessi 

    In radio dall’11 giugno

    Artwork Fabio Galessi

    Il elaborato musicale è il terzo tassello svelato dal nuovo album del songwriter bergamasco, un proponimento nato con la collaborazione del produttore Francesco “James” Dini, la cui pubblicazione è attesa in autunno. Dopo “Cogli la mela” e “Nella testa ridi”, il nuovo singolo abbraccia sonorità decisamente più rock ed energiche e arriva in un momento in cui ognuno si sta lentamente riappropriando delle proprie abitudini 

    «Le scuse buone racconta uno spaccato di vita quotidiana, dove le scuse buone sono storie che ci inventiamo per non essere noi stessi» Cato 

    Come per i precedenti singoli anche la pubblicazione di “Le scuse buone” si lega a un proponimento benefico a favore di un’associazione del territorio. Parte del ricavato della vendita della T-shirt di “Le scuse buone”, infatti, sarà devoluto a “Traiettorie Instabili”, realtà della provincia di Bergamo impegnata nell’organizzazione di eventi musicali e artistici. In particolare nel 2020 l’associazione ha avviato il proponimento “I Volti del Bosco”, recupero di un’area boschiva di Villa di Serio, da rendere spazio con finalità culturali, didattiche ed ecologiche. Nel 2021, invece, è in programma la realizzazione del cortometraggio “Aspetti il prossimo” legato al tema delle pari opportunità.

    “Le scuse buone” così come gli altri brani del nuovo proponimento discografico di Cato saranno presentati live, venerdì 2 luglio, alla Cascina Martesana di Milano 

    Autoproduzione

    Radio date: 11 giugno 2021

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    BIO

    CATO è un cantautore proveniente dalla scena bergamasca. È stato impegnato in diversi progetti sociali nell’ambito dell’accoglienza rifugiati, in ambito ecologico con l’associazione Amici del fiume Serio e nei viaggi da lui organizzati raccogliendo fondi per diverse associazioni Onlus. Inizia a suonare a metà anni Novanta in diverse band per poi trascorrere dieci anni nei Namastè come chitarrista con i quali autoproduce quattro dischi oltre a un’intensa attività live in Italia. 

    Nel 2009 entra in studio e registra il primo ep “Oceano di sogni”, seguito nel 2014 da “Cato”, l’omonimo albumd’esordio, trainato da una tripletta di media “Accendimi”, “Veloce”, “Confusione”. Nel 2015 parte per il viaggio in auto lungo la via della seta, una traversata di 15 mila km in 35 giorni dall’Italia a Hong Kong insieme a Valeria e alla sua chitarra per raccogliere fondi a favore di Emergency e Admo. 

    A fine 2016 pubblica “+ Love – Stress”, il suo albumroots, in cui le radici sono tutti i rivoli sonori di un musicista cosmopolita, che ama muoversi per il mondo e divertirsi con la propria musica. Da quest’album vengono estratti tre singoli con i relativi media “African Boys”, “Bluesy”, “Everyday Fukin’ Robots”. Nel 2017 partecipa al Collisioni Festival a Barolo e al Fiat Music Studio Tour dove registra un live in acustico e viene intervistato da Red Ronnie. 

    A fine 2018 presenta “La musica che emigra e supera i confini” concerto di beneficenza in provincia di Reggio Calabria a favore di Rotary Foundation per la raccolta fondi anti polio. Nel 2019 inizia a collaborare col produttore Francesco “James” Dini presso il 1901 Studio ad Alzano Lombardo (Bg) dove registra il singolo “Cogli la mela” e “Nella testa ridi”.

  • ELECTRIC LADYLAND “Ritmo italiano” è il nuovo singolo dalle sonorità elettro-pop della band milanese

    L’orgoglio nel ritmo, la voglia di riprendere la propria socialità e tornare a vivere l’italianità

    in radio dall’11 giugno

    Sonorità elettro-pop influenzate dal sound degli ‘80 raccontano l’orgoglio e le virtù di un Paese che vuole rialzarsi definitivamente da un periodo difficile e, parallelamente, la voglia di leggerezza e il desiderio di evasione. Sono questi i concetti al centro del nuovo singolo degli Electric Ladyland: riscoprire il contatto umano, abbandonarsi a sentimenti veri e non virtuali, gettarsi in un ballo scomposto, quasi liberatorio, diventano necessità concrete ora che la pandemia permette di tirare il fiato, almeno in Italia.

    Con questi presupposti “Ritmo italianofa leva, con spensieratezza, a quella voglia di tornare a vivere “l’italianità”, nelle sue tradizioni culturali e sociali, la sua cordialità ed entusiasmo. Una rigenerante libertà che ritrova il suo ritmo, espressione dell’energia da ritrovare con sferzante vitalità. Non a caso esce l’11 giugno, giorno in cui partono gli Europei di calcio e si augura di essere colonna sonora di una fantastica avventura sportiva. 

    «Il nostro desiderio è che sempre più persone siano “contagiate” dall’ottimismo, dalla leggerezza e dalla vitalità prorompente di “Ritmo italiano”» Electric Ladyland

    Electric Ladyland sono: 

    Federica Vanacore – voce

    Andrea Moschetti – chitarra ritmica

    Attilio Bergamin – chitarra acustica e percussioni

    Paco Martucci – chitarra solista

    Jacopo Zappa – Tastiere e sintetizzatore

    Riccardo Tosi – batteria

    Etichetta: Bee Music

    Radio date: 11 giugno 2021

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    BIO

    Electric Ladyland è un gruppo pop-rock italiano improntato a sonorità ricercate e spontanee, classicheggianti eppure molto moderne, caratterizzate da contaminazioni jazz e soul.

    La band propone brani inediti in italiano, canzoni in cui una particolare attenzione è dedicata al valore dei testi, con una cura maniacale per la scelta delle parole, e alla necessità viscerale di suscitare emozioni uniche attraverso l’espressività di contenuti dal sapore poetico e di temi che, semplicemente, toccano le corde più profonde dell’animo contemporaneo.

    La voce di Federica Vanacore contraddistingue, con il suo colore caldo e sensuale, lo stile del gruppo e lo rende facilmente identificabile.

    Il primo singolo pubblicato dalla band è stato “Il Profumo dell’estate” (agosto 2019) a cui è seguito “Oltre il muro del suono” (ottobre 2019) e il CD“Liberamente”, pubblicato nel dicembre 2019. 

  • PIA TUCCITTO feat. Erene Mastrangeli “April 7th” è il nuovo brano in italiano e inglese che unisce l’energia del rock e la forza del cantautorato

    Questo singolo è un dialogo fra rock e cantautorato, tra gli amplificatori alzati e la chitarra classica, che insieme si completano e si rafforzano

    In radio dall’11 maggio

    Italiano e inglese si fondono in questo singolo che diventa un dialogo intenso fra Pia Tuccitto e Erene Mastrangeli che insieme cantano e si completano, tra voce e musica. L’energia del rock da una parte, la delicata forza del cantautorato dall’altra per una composizione che torna in una nuova versione, prodotta da Pia e da Luca Bignardi. Il singolo “April 7th” non si trova all’interno di “Romantica io”, ultimo album della rocker bolognese. . 

    Italiana di nascita e newyorkese di adozione, Erene Mastrangeli racconta com’è nato questo featuring con Pia Tuccitto: «Le collaborazioni musicali sono come un terno al Lotto, non si può prevedere come ci si troverà con qualcuno artisticamente. Collaborare con Pia Tuccitto è come vincere al Lotto. Prima di tutto mi sono ritrovata a lavorare con una grande artiere, e poi mi sono subito innamorata di 7 Aprile. L’idea per una versione in inglese mi è venuta quasi subito, dopo due giorni avevo già quasi tutto il testo. Tra l’altro questa prima fase è avvenuta tutta da lontano, io ero a New York, Pia a Bologna, e non ci eravamo mai viste prima. Ma sentendo la composizione ho capito che avevamo una sensibilità musicale simile. Mi ricordo di aver mandato a Pia l’idea iniziale per la versione in inglese e lei si è subito entusiasmata. Grazie al suo incoraggiamento, entusiasmo, ed apertura mi sono sentita libera di esplorare varie possibilità e di essere creativa. Quando ci siamo incontrate era come se ci conoscessimo da anni. C’è una tale facilità e gioia nel collaborare con Pia, la sua energia esplosiva è trascinante e contagiosa, ti trasporta con sé in un mondo di pura creatività». 

    Autoproduzione

    Radiodate: 11 giugno 2021

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    SITO: http://www.piatuccitto.net/

    BIO

    Pia Tuccitto è una cantautrice rock. Si laurea al DAMS con la tesi “Il Rock al femminile”, nel 1993 debutta al Festival per Voci Nuove di Castrocaro, non vince ma entra nella scuderia di Vasco Rossi. Come autrice scrive per Patty Pravo (2000) e per Irene Grandi (2003), entrambe prodotte da Vasco, con il quale ha condiviso il palco in importanti occasioni, come tre edizioni dell’Heineken Jammin’ Festival (2000 -2005-2008), al Rock R’evolution di Zocca, e come sua supporter in tour per 8 anni. Il debutto discografico è nel 2001 con Ciao Amore, un singolo prodotto da Pia per l’etichetta Bollicine di Vasco Rossi, al quale fa seguito un secondo singolo nel 2003, Quella Vispa di Teresa. L’anno seguente tra le canzoni della Rocker, Vasco sceglie “E…”. Nel giugno del 2005 esce l’album d’esordio UN SEGRETO CHE, seguito tre anni dopo dall’album URLO, prodotto da Frank Nemola e Guido Elmi per l’etichetta Bollicine/EMI Capitol Music. Il 21 giugno 2009 Pia partecipa all’evento Amiche per l’Abruzzo. Dall’incontro con Philippe Daverio è nata un’amicizia e una collaborazione con il fratello Christophe, che si è concretizzata nella Collezione Mutant Canvas #1 di Nicola Artico in cui il ritratto mutante con Pia è ripreso dall’opera “Ecate” di William Blake. Pia diventa modella per la fotografa Anna Rosa Gavazzi. Dall’ 8 aprile al 12 giugno 2011 Pia fa parte del Progetto fotografico di Monica Silva “L’io dentro me”. Nel maggio e ad ottobre del 2011 escono i due singoli da indipendente: Com’è bello il mio amore e Sto benissimo, quest’ultimo diventerà lo spunto e la colonna sonora de L’Italia di Pia, video story visibile su sito realizzata in collaborazione con Livia Elena Laurentino e Massimo Persiani. A novembre 2012 Pia viene invitata a rappresentare l’Italia in occasione del Festival del Mar Rosso Red Sea – Italian Festival ad Hurgada in Egitto, per celebrare l’incontro tra la cultura italo-egiziana. Il 29 ottobre 2013 esce il singolo intitolato 7 Aprile. Il 1° dicembre Pia è ospite con la band al Roxy Bar. Il 4 marzo 2014 la rocker partecipa alla seconda edizione de La strada e la Stella, spettacolo organizzato a Bologna, per ricordare Lucio Dalla. Il 16 aprile a WeLoveFreak, l’evento organizzato in ricordo di Freak Antoni, Pia accompagnata dagli Skiantos canta “Ti rullo di Kartoni” e inizia con loro una collaborazione artistica. Il 28 agosto esce il nuovo singolo My Radio che, su invito del Ministero del Turismo Egiziano, viene presentato live al Cairo in occasione della 3° Edizione dell’Italian Egyptian Festival. Il 7 dicembre la Rocker presenta il suo My Radio Ep, prima raccolta contenente i 4 singoli da indipendente, alla Maratona musicale di Cantautrici e Cantautori organizzata dal MEI a Milano.

    Il 5 gennaio 2015 Pia è ospite al Teatro Petruzzelli di Bari, in occasione della 7° Edizione del Premio Mimmo Bucci e il 17 condivide il palco con Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Francesco Renga, in occasione del grande spettacolo Starteraphy, organizzato da ANSABBIO all’Istituto Rizzoli di Bologna. A marzo viene pubblicato su iTunes e su tutti gli Store Digitali Que bonito mi amor, scritta insieme all’autrice madrilena Marghina Garcia, versione spagnola di Com’è bello l’amore singolo del 2011, anticipato dalla presentazione in anteprima internazionale su La Tecno Fm 88.3 di Buenos Aires (Argentina). Il 19 settembre viene presentato in Prima Nazionale a Bologna ioelei Tour, il nuovo lavoro nato dalla collaborazione con Federica Lisi. Nello spettacolo si alternano le letture tratte da “Noi non ci lasceremo mai “– Ed.Mondadori 2013 alle canzoni di Pia. Del lavoro ioelei ne hanno parlato quotidiani nazionali e i settimanali Donna al Top e F, le trasmissioni Barone Rosso, Roxy bar, Domenica In, Maurizio Costanzo Show, TV 2000, Rai 2 Rai 3, Rai Sport, SKY Sport, Radio 2, e Radio Dj. Il 4 ottobre 2019 esce il singolo “Tu sei un sogno per me” ft, Federica Lisi.

    Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV – 101.1 FM San Rafael – 103.9 FM Malargüe – 104.1 FM General Alvear – Mendoza. Il 10 gennaio viene presentato il singolo “E…” anticipando il CD“Romantica io”, pubblicato il 31 gennaio 2020 e che ha raggiunto la TOP 10 di tutte le classifiche indipendenti italiane. L’album viene presentato il 2 febbraio durante la trasmissione “Sky Sunday Morning” di SKY Sport24 e il 10 febbraio al Barone Rosso di Red Ronnie e nelle radio Argentine: Sensaciones Italianas, La Tecno FM 88.3. Il 19 giugno 2020 torna in radio con il singolo “Com’è bello il mio amore”, anche nella versione spagnola “Que bonito mi amor”. Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV – 101.1 FM San Rafael – 103.9 FM Malargüe – 104.1 FM General Alvear – Mendoza. Il 23 ottobre esce il terzo singolo “Stupida per te”, accompagnato dal clip che vede protagonista insieme a Pia il cantautore Franco Simone. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. Il 27 ottobre 2020 la rocker presenta il video nel programma di Red RonnieWe have a dream”. Il 17 novembre esce il servizio di Cinzia Terlizzi de La Rocker sul Tg2 Rai. Il 9 dicembre viene intervistata da Mara Miceli su Radio Vaticana e, in occasione delle Feste di Natale una delle luminarie di Rimini s’illumina con la frase della composizione “E…” “Se non mi trovi cercami in un sogno”.

    Il 29 gennaio 2021 esce il quarto singolo  in bilingua “Perché tutto muore”  “Porque todo muere” (autrice madrilena Marghina Garcia), accompagnato dal video dove vede protagonista Federica Lisi insieme a Pia. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. . Il 31 gennaio viene intervistata su Sensaciones Italianas e il 14 febbraio su Radio Extremo Fm di Buenos Aires. Il 1 marzo è stata ospite al Barone Rosso di Red Ronnie insieme alla band con un live. Il 13 marzo con  Federica Lisi presenta il video “Perché tutto muore” su Skysport nel Programma “Super weekend” condotto da Mario Giunta.

    L’11 Giugno 2021 esce il nuovo singolo April 7th Ft Erene Mastrangeli, autrice italo-americana dell’adattamento in lingua inglese, trasferitasi alla fine degli anni 90 a New York e conosciuta per la sua originale rivisitazione dell’Inno di Mameli, scrive e collabora anche con artisti del calibro di Brad Roberts, esecutore e fondatore dei Crash Test Dummies.

    BIO

    Erene Mastrangeli fa parte di una giovane generazione di chanteuse cantautrici, compone canzoni che esplorano il processo di scoperta di sé attraverso una voce bilingue.

    Il quotidiano LaVOCE di New York dice di lei: «La voce melodiosa di Erene, accompagnata dalla chitarra, mescola testi in italiano e in inglese con una sensibilità da American Songbook». 

    Conosciuta per la sua originale rivisitazione dell’inno di Mameli, Erene scrive e collabora anche con artisti del calibro di Brad Roberts, esecutore e fondatore dei Crash Test Dummies.

    Erene è dedita a portare pace nel mondo attraverso le sue canzoni. Il suo nuovo album, intitolato “Love, Shine” che uscirà ad Agosto del 2021, è stato proprio ispirato da questo desiderio di diffondere una visione più compassionevole nel mondo attraverso la musica. Il singolo che dà il titolo al CDè uscito su tutte le piattaforme digitali il 30 Aprile, distribuito da Beige Records.

  • 1000STREETS “Electro Way” è il primo album dal sound electroswing e Lo-fi/chill out di una delle orchestre più apprezzate d’Italia

    Il primo album della 1000Streets traccia la nuova direzione intrapresa dall’orchestra, arricchita da strade musicali mai esplorate prima.

    Release album 11 giugno 

    «Nel nostro nome c’è tutto. Scegliendo 1000Streets abbiamo scelto di inseguire le infinite strade che la musica ci offre, mettendo sempre in campo nuovi stimoli, nuove contaminazioni e nuovi progetti». The 1000 Streets’ Orchestra

    Electro way racchiude due anime emotivamente opposte della stessa personalità musicale. Il carattere che ne emerge è impersonificato da Tommy il bradipo, la mascotte che sintetizza le varie anime di un team affiatato ed entusiasta del nuovo sound, nato tra le sale degli incredibili Area 51 Studios, che unisce la formazione jazz dell’orchestra alla musica elettronica. La prima anima, quella preponderante, è sfacciatamente pop e richiama la carica delle influenze electroswing; non secondo uno schema “tradizionale”, ma con un continuo dialogo in live fra la grande sezione fiati della big band e la ritmica pop e l’elettronica. La seconda, in netto contrasto con la precedente, si avvicina all’ambiente Lo-Fi/Chill Out creando atmosfere intime ed introverse.

    TRACK BY TRACK

    L’album si apre con la carica energica ed estiva dei due singoli di presentazione: Freedom, una potente introduzione interpretata da GianJoe (Gianluca Sticotti) con il featuring di Raphael, e Good Vibes, definita “la ricetta della felicità firmata 1000Streets” che mette in campo per la prima volta la voce solista di Angelica (Angelica Zacchina) e l’MC Nai Boa (Joel Ambrosino). Entrambe nate dalla penna del cantautore Edgar Meis che continua il suo lavoro con Mainerio, un omaggio completamente imprevedibile al musicista cinquecentesco “Giorgio Mainerio”. La sua musica, ora imbevuta di elettronica, rivive grazie alla splendida voce di GianJoe e ai versi pieni d’energia di Nai Boa che ci riporta ai tempi terrificanti dell’Inquisizione. 

    Si entra poi in un vortice di influenze e contaminazioni, cominciando poco a poco da Little by Little, scritta dal song writer Francesco Cainero e interpretata ancora da Angelica, per immergersi successivamente in Intermission, il primo “lento” dell’album: un viaggio interiore descritto dalla voce calma di Nai Boa e accompagnato da un sound cupo di fiati ed elettronica firmato Roberto Norbedo. Guida in questo viaggio esoterico l’incedere instabile del “drunk feel” di basso e batteria.

    Arriva quindi Tommy On The Bone, la potente composizione scritta dal polistrumentista Riccardo Pitacco e dedicata al bradipo trombonista nonché mascotte della 1000Streets. A fianco del carismatico GianJoe c’è il featuring del vulcanico trio vocale Les Babettes.

    Per concludere, tre brani che descrivono alla perfezione la versatilità della 1000Streets e la sua necessità di unire influenze e contaminazioni di ogni genere. Per prima Take Me Around, scritta dalla penna del pianista Alessandro Scolz, è la composizione più swing di tutto il CDche come protagonisti ha l’ormai apprezzatissima Angelica, affiancata dalla voce del direttore musicale dell’orchestra Mr. Wallace (Walter Grison). 

    Segue Golden Tank #1000, primo e unico pezzo strumentale del CDcon il featuring dei Radio Zastava, band dal linguaggio slavo- balcanico, che si intreccia alla determinata direzione elettronica marchiata 1000Streets. 

    Chiude l’album To Kolophio, un viaggio incantato dai panorami LoFi e Neo Soul. Novità sperimentale di questa elegia elettronica è l’incontro tra le sonorità dell’orchestra e la tecnica ASMR che tra sussurri impercettibili ci porta in quel posto immaginario in cui tutti vorremmo essere: The Neverland.

    Un prodotto ideato dalla produzione musicale ed esecutiva della 1000Streets (Denis Zupin, Martin Dequal, Walter Grison e Riccardo Pitacco) che ha coinvolto 55 persone tra artisti e tecnici. Masterizzato da Christian Wright degli Abbey Road Studios di Londra, Electro Way è frutto della collaborazione con Moreno Buttinar, EPOPS Productions e l’etichetta EPOPS Music, e porta la firma di produttori artistici e tecnici del suono quali Christian “Noochie” Rigano (Jovanotti, Elisa, ecc.), Davide Linzi, Daniele “Speed” Dibiaggio, e Leo Virgili.

    Etichetta: EPOPS Music

    Release album: 11 giugno 2021

    The 1000 Streets’ Orchestra

    Denis Zupin: Drums; Mallets; Keyboards & Electronics

    Walter Grison: Tenor sax; Alto Sax; Keyboards & Electronics

    Riccardo Pitacco: Guitars; Trombone; Bass

    Martin Dequal: Trumpet

    Gabriele Cancelli: Trumpet; Flugelhorn

    Vicente Faccio: Trumpet

    Andrea Bonaldo: Trumpet

    Stefano Muscovi: Trumpet

    Maximiliano Ravanello: Trombone

    Riccardo Benetti: Trombone

    Pasquale Tiberi: Trombone

    Sergio Bernetti: Trombone

    Jurica Prodan: Baritone sax

    Matteo Sincovich: Tenor sax; Alto sax

    Giorgio Giacobbi: Tenor sax; Alto sax

    Antonio Micheli: Alto sax

    Emma Marcolin: Alto sax

    Giuliano Tull; Tenor sax, Soprano Sax

    Alessandro Scolz: Piano

    Francesco Pignataro: Keyboards & Electronics

    Daniele Tripaldi: Bass

    Francesco Cainero: Bass

    Mario Castenetto: Percussions

    Alessio Morpurgo: Percussions

    SPECIAL GUESTS

    Raphael: Lead and backing vocals (#1)

    Les Babettes: Main vocals (#6)

    Radio Zastava (#8)

    ASMR: Vaiva Ignatavičiūtė (#9)

    Christian “Noochie” Rigano: Keyboards & Electronics (#1, #2, #5, #6)

    Daniele “Speed” Dibiaggio: Keyboards & Electronics (#3, #4, #7)

    Roberto Norbedo: Keyboards & Electronics (#1, #3, #5, #6); Synth Vocal (#5)

    Eva Pascal: Lead and backing vocals (#1)

    Eleonora Lana: Backing vocals (#5)

    Alice Porro: Flutes (#3)

    Paolo Dreosto: Basson (#3)

    Tommaso Bisiak: Flute (#9)

    Contatti e social

    Facebook https://www.facebook.com/1000Streets/

    Instagram https://www.instagram.com/the1000streetsorchestra/

    YouTube https://www.youtube.com/channel/UCtuP_C8X5arIrQaxR0fbcpg

    BIO

    Un’orchestra che nasce dallo swing e ha come obiettivo il continuo rinnovamento artistico, declinato in interpretazione, produzione e promozione.

    Durante la loro attività hanno calcato i palchi dei più importanti teatri di Trieste e di numerosi festival in Italia e all’estero come “Far East Film Festival”, “Trentino in Jazz Festival”, “Barcolana50”, “Lakeness Festival”, “Borghi Swing Festival”, “Art Tal Ort Festival”.

    Nell’ultima tournée in Francia e Spagna, l’orchestra ha registrato numerosi sold out nelle principali città della penisola iberica (Madrid, Valencia, Santander, ecc.) 

    Uno dei punti chiave del loro prodotto è la collaborazione con artisti, solisti e interpreti che rendano ancora più ricca la loro attività artistica. Negli ultimi anni hanno avuto al loro fianco sul palcoscenico sia il leader di uno dei gruppi più importanti di musica beat in Italia – Maurizio Vandelli (Equipe 84) – che personaggi e cantanti della televisione italiana e statunitense – come Joe Bastianich – fino a protagonisti della scena del musical internazionale come Daniela Pobega

    Nel panorama jazz internazionale hanno collaborato attivamente con Andrea Tofanelli (trombettista) e Federico Malaman (uno dei più grandi talenti italiani del basso elettrico). 

    L’approccio sempre positivo nei confronti di nuovi progetti e nuove contaminazioni li ha portati a instaurare alcune collaborazioni durature e attualmente attive. Tra queste il vulcanico spettacolo insieme al trio vocale turbo-swing “Les Babettes”, ensemble che vanta numerose tournée internazionali (Svizzera, Francia, Spagna e Cina) e che ha collaborato con emittenti radiofoniche e televisive come SKY, RAI 3 e Cielo e la collaborazione con il bluesman Mike Sponza nel 2019. In questo prodotto, grazie agli arrangiamenti di Primoz Grašič (storico membro della “Big Band RTV Slovenia”), l’orchestra viene arricchita da un’ampia sezione di strumenti ad arco.

    Dal 2019 lavorano con il Bareté Quartet, ensemble jazzistico che ha visto ampliare gli orizzonti dell’orchestra nel mondo più sperimentale del jazz moderno e della world music. Al mondo teatrale, invece, appartiene l’esperienza di “Goodbye Trieste” andato in scena per la prima volta nel 2017 e ambientato nella Trieste “americana” dei primi anni ’50. Hanno collaborato con il noto fotografo triestino Ugo Borsatti, che ha donato loro le partiture del padre, direttore di un’orchestrina da café, che l’orchestra ha riarrangiato e riadattato. Nell’estate 2020 l’Orchestra ha scelto di esporsi artisticamente attraverso la realizzazione della prima produzione discografica composta completamente da musica originale scritta dai musicisti e dai principali collaboratori della stessa. Allo stesso tempo si è definita la produzione musicale ed esecutiva della 1000Streets che è composta da Denis Zupin, Martin Dequal, Walter Grison e Riccardo Pitacco.

  • CARLO AUDINO “L’uomo del sangue” è il nuovo singolo del chitarrista e cantautore romano dedicato a tutti i donatori

    Una storia vera ispira un pezzo dedicato a tutti i donatori

    In radio dall’11 giugno

    Il pezzo racconta il mondo dei donatori di sangue, partendo da Giacomo, un amico come altri che diventa eroe nel momento in cui scopriamo il suo gesto di quotidiana generosità: Giacomo, è un donatore.

    «Era un mio compagno di classe al liceo e mi stupì quando mi confidò, con tranquilla indifferenza, che quella settimana sarebbe andato a fare la periodica donazione di sangue. Io rimasi scioccato: ero uno di quei tanti ragazzi che appena sentono solo nominare la parola ago cominciano ad avere vuoti e svenimenti, perciò quel fatto mi restò impresso. 

    Negli anni sono migliorato: ho provato a superare il trauma facendo volontariato nella Croce Rossa e, tuttora, nella Protezione Civile oltre ad aver imparato a donare il sangue» Carlo Audino. 

    Il pezzo è quindi un omaggio dichiarato alle associazioni A.V.I.S. (Associazione Volontari Italiani del Sangue), FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di sangue) e Croce Azzurra (Associazione Donatori di Sangue e Midollo), oltre a chi lavora nel settore del volontariato e più in generale nel complesso mondo sanitario. 

    Voce, chitarre e cori sono di Carlo Audino, le tastiere di Riccardo Taddei, il basso di Simone Ceracchi e batteria di Luca Fareri. Il pezzo è stato registrato presso LR Studio di Lariano (RM).

    Etichetta: WOWMusic.it

    Radio date: 11 giugno 2021

    Contatti e social

    Sito: carloaudino.it

    Facebook: facebook.com/karlaudino

    Twitter: twitter.com/carlo_audino

    Instagram: @carlo_audino_music

    TikTok: tiktok.com/@carlo_audino_music

    YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCeYbsvUtk1jxa0vwBIXBDnw

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/67lsVndBoiZORqZdHSCoQl

    BIO

    Classe 1964, inizia a suonare la chitarra a 15 anni seguendo le orme del padre Antonio. Nel giro di pochi mesi comincia a scrivere i primi brani ispirato soprattutto dalla figura di Ivan Graziani. Nel 1996 e 1997 è all’Accademia della Canzone di Sanremo con un giovane e spaesato amico di allora: Tiziano Ferro. Nel frattempo crea uno studio di registrazione per poter fissare le proprie emozioni, trovandosi al centro di un gruppo di amici artisti, per i quali si presta in qualità di arrangiatore e tecnico del suono, senza abbandonare la propria carriera musicale. 

    Nel 2012 un gravissimo incidente di moto gli è quasi fatale e gli distrugge il polso ed il braccio sinistro: secondo i medici non potrà mai più suonare la chitarra. Invece dopo qualche anno di rassegnazione decide di riprovare, magari solo per quel poco che l’agilità delle dita della mano sinistra gli consentono. Così prova a suonare l’accompagnamento per gli inni ecclesiastici durante le funzioni della domenica sera presso la chiesa St John Fisher di Rochester (UK) dove si era trasferito da qualche anno. Miracolosamente nel giro di poche domeniche riprende confidenza con un nuovo modo di suonare e passa dalle celebrazioni ecclesiastiche ai locali vicino Londra. Finalmente, nel 2021, ha deciso di dare una possibilità alle sue vecchie canzoni, avendo ricominciato anche a scriverne di nuove. 

  • “Canzonissima” è il nuovo singolo di Riki Cellini

    “Canzonissima” è il nuovo singolo di Riki Cellini

    Canzonissima” è un divertito omaggio alla memoria, a quell’immaginario pop in cui siamo stati immersi per anni e che, ancora, torna a ondate col solo intento di farci ballare, di regalarci una spensieratezza carica di ricordi. È la felicità di poter restare svegli un po’ di più la sera, accanto ai grandi, per lasciarci incantare da balletti, lustrini, paillettes e ospiti d’onore. È restare ore incollati alla radio per riuscire a catturare su un’audiocassetta quel pezzo che ci piaceva tanto: rec, play, stop!

    È rispondere in coro col verso di una track, confonderne la strofa o accelerarne l’esecuzione per arrivare entusiasti al ritornello. “Canzonissima” è un sussidiario di emozioni musicali sul quale scarabocchiare il nome della più bella della classe, o quello del ragazzino che piaceva a tutte. È la gioia e l’entusiasmo di scrivere il proprio nome sull’ultima schermata del videogioco al bar, quella con l’elenco dei record.
    “Canzonissima” è il nuovo singolo di Riki Cellini che, con la complicità e le intuizioni da antologia negli arrangiamenti di Valerio Baggio, costruisce a suo modo uno zibaldone di pensieri, non solo prendendoli in prestito dai titoli delle canzoni di Lucio Dalla, Renato Zero, Raffaella Carrà, Marcella Bella, i Matia Bazar ed altri ancora, ma facendoli diventare il racconto di un immaginario creativo sopra il quale non ha mai smesso di ruotare una scintillante CDball.
    Canzonissima è prima di tutto un omaggio al buon umore – racconta Cellini – un viaggio divertente e divertito nel tempo, per recuperare l’empatia e la voglia di ritrovarsi“.

    Una produzione vintage, controcorrente: un singolo e un corto, dal 10 giugno in ascolto digitale e digital download “per riconnetterci a quello che siamo attraverso quello che eravamo” come ha dichiarato il Maestro Peppe Vessicchio ascoltando l’anteprima del proponimento. 

    L’arrangiamento di “Canzonissima” ricostruisce minuziosamente l’intenzione e il groove della disco music Anni ‘70, includendo citazioni musicali scolpite nella memoria di tutti: da Born to Be Alive di Patrick Hernandez a YMCA dei Village People. Così il video con nuove interpretazioni delle scenografie e coreografie dell’omonima trasmissione televisiva degli anni 70, fino ad arrivare alla successiva esplosione del colore degli Anni ‘80.

  • HAPPY WOLF “Oye Mi Amor” è l’esordio discografico del giovane compositore siciliano

    Atmosfere latine si mescolano a un sound elettronico e un ambiente hip hop per questo singolo che invoglia a ballare e cantare 

    in radio dal 11 giugno

    Non il classico reggaeton estivo per questa track influenzata più da sonorità cubane e colombiane, espressione di un clima tropicale che chiama la voglia di cantare e ballare in spiaggia. C’è un mix di ambienti sonori in questo componimento, in cui la chitarra latina lascia spazio a un sound elettronico, mentre nelle strofe entra una variazione hip hop.   

    «Il componimento è stato totalmente autoprodotto, mixato e masterizzato nel mio home studio, ho impiegato tanto a trovare i suoni che mi soddisfacevano. Il tutto era partito con un semplicissimo arrangiamento reggaeton, ma non mi soddisfaceva, volevo qualcosa di diverso che avesse comunque una linea musicale latina e spagnoleggiante con suoni nuovi». Happy Wolf

    Autoproduzione

    Radio date: 11 giugno 2021

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    BIO

    Alessandro Lupo, alias Happy Wolf, si rivolge con la sua produzione ad appassionati e musicisti, come quando già da bambino, sotto l’influenza del padre, componeva la sua musica con grande entusiasmo e soddisfazione per condividerla con gli amici. Il nome d’arte nasce dal suo cognome e dal suo carattere solare, sempre sorridente. Ha studiato presso il conservatorio Vincenzo Bellini di Caltanissetta (CL) per quattro anni per poi iniziare gli studi in Musica Elettronica trasferendosi al conservatorio V. Bellini di Catania. 

  • HELLE “Rispetto” è il nuovo brano della cantautrice e producer bolognese che racconta la dualità dell’animo umano

    Un componimento sulla personalità, duplice e variabile, spesso incontrollabile 

    In radio dall’11 giugno 

    “C’è qualcuno che non conosco in me” è l’incipit di un componimento che parla di personalità. Senza scomodare i ben noti dottor Jekyll e signor Hyde, Helle racconta la dualità dell’animo, confermando la vena elettro pop che ne caratterizza la produzione. “Rispetto” è il nuovo tassello che la producer bolognese aggiunge per avvicinarsi alla pubblicazione del suo nuovo album “Disonore”, che uscirà il prossimo 25 giugno. 

    «Rispetto parla del lato intimo e nascosto in noi stessi. A volte parliamo con una voce non nostra, eppure siamo sempre noi». Helle

    Etichetta: Volume!

    Radio date: 11 giugno 2021

    Release album: 25 giugno 2021 

    CONTATTI E SOCIAL 

    Facebook www.facebook.com/Helle.musica/

    Instagram www.instagram.com/helle.musica/?hl=it

    Canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCUyHqlN2KJZZaI13abFhQhQ

    BIO

    Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna il 14 Giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con Bruno Mariani. Negli stessi anni ha suonato con Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 70 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Il 19 maggio 2020 esce in radio il singolo “Tra le strade della mia città”, il 27 novembre 2020 arriva il nuovo singolo “Al Pacino”, entrambi prodotti, suonati e arrangiati dalla stessa Helle