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  • Viaggio nella musica contemporanea europea  con l’Amat Sax Quartet  sabato 17 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Viaggio nella musica contemporanea europea con l’Amat Sax Quartet sabato 17 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – L’Atelier Musicale, la rassegna in equilibrio tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, offre un nuovo, significativo spazio a un gruppo di giovani musicisti, riuniti questa volta in un quartetto di sassofoni: l’Amat Sax Quartet, così denominato dalle iniziali dei nomi dei suoi componenti, sarà infatti in scena sabato 17 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro).
    Fondato nel 2020 da quattro studenti diplomati con lode al Conservatorio G. Verdi di Milano e allievi di maestri di strumento quali Mario Marzi e Marco Bontempo, l’Amat si è specializzato nella musica contemporanea e nel repertorio per quartetto di sax, non certo ampio nel campo della musica di tradizione eurocolta. Quello che i quattro sassofonisti – Aldo Figheri al sax soprano, Tommaso Michelotti al sax alto, Annamaria Savitteri al sax tenore e Michele Scialpi al sax baritono – presenteranno all’Atelier Musicale è un viaggio in due precise situazioni, la prima italiana e contemporanea, la seconda storica e legata al mondo francese, dove per primo il sax ebbe i suoi riconoscimenti grazie a un maestro di valore assoluto quale Marcel Mule, che per il sassofono è stato ciò che Segovia ha rappresentato per la chitarra, ampliando l’esiguo repertorio dei primi decenni del secolo scorso con importanti trascrizioni.
    La parte “italiana” propone tre compositori legati a doppio filo tra di loro: il grande Franco Donatoni, figura centrale della musica europea del secondo Novecento, di cui verrà eseguita una pagina di eccezionale varietà linguistica (“Rasch”); Alessandro Solbiati, personalità di prima grandezza della musica contemporanea italiana, che con Donatoni ha studiato, autore di una composizione (“Dawn II”) in cui emerge un uso paritario dei quattro strumenti; Gaia Aloisi, nuova realtà della scena nazionale, a sua volta allieva di Solbiati, con il brano “En corps, matière”. Della tradizione storica vengono presentati, invece, un classico del repertorio per sassofono come l’articolato “Quatuor pour saxophones” di Alfred Desenclos; quindi “Petit quatuor pour saxophones”, pagina gioiosa, danzante e di grande precisione di Jean Francaix, conosciuto soprattutto per le sue opere neoclassiche, mentre la conclusione è affidata alla musica di Gabriel Pierné (“Introduction et variations sur une ronde populaire”), dal sound moderno, ma dalla ricca dimensione melodica ancora legata all’Ottocento. 
    L’Amat Sax Quartet sta rapidamente affermandosi sulla scena nazionale e  internazionale e vanta diversi primi premi in concorsi dedicati a questo particolare organico: il suo concerto milanese rappresenta, quindi, l’occasione di ascoltare una formazione dal grande avvenire.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 17 febbraio 2024, ore 17.30
    Amat Sax Quartet
    Quattro sassofoni nella musica contemporanea europea
    Aldo Figheri (sax soprano), Tommaso Michelotti (sax alto), Annamaria Savitteri (sax tenore), Michele Scialpi (sax baritono).
    Programma
    A. Solbiati (1956):
    Dawn II, 1992.
    G. Aloisi (1995):
    En corps, matière, 2023.
    F. Donatoni (1927-2000)
    Rasch, 1990.
    A. Desenclos (1912-1971)
    Quatuor pour saxophones, 1964.
    J. Francaix (1912-1997)
    Petit quatuor pour saxophones, 1935.
    G. Pierné (1863-1937)
    Introduction et variations sur une ronde populaire, 1938. 
    Introduce Paolo Repetto.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro).
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner 
    con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco
    sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano
    Il pianista Roberto Tarenzi, il contrabbassista Yuri Goloubev e il batterista Tony Arco 
    riproporranno alcune delle composizioni più note dei due celebri jazzisti statunitensi
     
    MILANO – A due tra i pianisti più influenti degli ultimi sessant’anni di storia del jazz, Herbie Hancock e McCoy Tyner, è dedicato il nuovo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: sabato 10 febbraio la Camera del Lavoro di Milano ospiterà, ancora una volta, una prima esecuzione assoluta e cioè il concerto del trio Tarenzi-Goloubev-Arco (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro). Questa inedita formazione, che proporrà alcuni dei brani più noti dei due grandi maestri afroamericani, unisce la competenza pianistica di Roberto Tarenzi, musicista che conosce a fondo il linguaggio del piano jazz degli anni Cinquanta e Sessanta, ma anche i suoi sviluppi elettrici negli anni Settanta, a quella del contrabbassista russo Yuri Goloubev, virtuoso del suo strumento acclamato in tutta Europa, e alla classe di Tony Arco, uno dei più completi batteristi della scena continentale, anch’egli grande conoscitore degli stili jazzistici dell’epoca che ha visto l’affermazione di Tyner e Hancock.
    Dei due celebri dedicatari, il primo è stato una colonna del quartetto di John Coltrane e poi il protagonista di progetti musicali a nome proprio, che hanno proiettato quella musica negli anni Settanta. Il secondo è stato, invece, una determinante presenza nel secondo quintetto storico di Miles Davis e ha poi attraversato diverse epoche del jazz, diventando famoso a livello mondiale nella sua fase electric-funk. Entrambi sono stati compositori di brani entrati stabilmente nel repertorio jazzistico, oltre che portatori di quei meccanismi armonici che si suole definire “modali”. Il programma scelto dal trio ci porta nel cuore della loro produzione, che per Hancock significa esplorare pezzi contenuti in album storici quali “Empyrean Isles”, “Maiden Voyage”, “Speak Like A Child” e “Thrust”, quest’ultima vera e propria hit del periodo elettrico. Per Tyner la scelta è caduta sul suo album di esordio, “Inception”, del 1962 e si è poi concentrata quasi integralmente su “The Real McCoy”, autentico disco-capolavoro registrato dal pianista di Filadelfia nel 1967. 
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 10 febbraio 2024, ore 17.30
    Trio Tarenzi-Goloubev-Arco
    Hancock e Tyner, le due facce del modalismo jazz
    Roberto Tarenzi (pianoforte), Yuri Goloubev (contrabbasso), Tony Arco (batteria).
    Programma
    H. Hancock (1940):
    One Finger Snap;
    Speak Like a Child;
    Actual Proof;
    Dolphin Dance.
    McCoy Tyner (1938-2020):
    Four by Five;
    Blues on the Corner;
    Search for Peace;
    Inception.
    Prima esecuzione assoluta.
    Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz  con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – La seconda parte della XXIX stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, riparte sabato 20 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, con l’ultimo, eccezionale trio del sassofonista Rosario Giuliani, artista di statura internazionale che  si presenta con due partner russi, ma residenti in  Italia da poco dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.
    Il programma del concerto (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro) è pensato come  un percorso che lega tra loro le figure di tre grandi sassofonisti americani: Charlie Parker, il vate del Bebop degli anni Quaranta; Ornette Coleman, caposcuola di quella linea free affermatasi alla fine degli anni Cinquanta; John Coltrane, il maestro del jazz degli anni Sessanta.
    Il repertorio mette in luce le affinità e le differenze di questi tre grandi musicisti, apparentemente diversi ma in realtà con non pochi elementi in comune. Giuliani conosce bene le connessioni che, in parte, li uniscono, perché si è formato studiando soprattutto Parker e Coltrane, ma poi si è avvicinato anche al mondo di Coleman e a tutti e tre ha dedicato album di grande livello, esplorandone le composizioni e, al tempo stesso, scrivendone di proprie, ispirate al loro mondo creativo, come la “Suite et Poursuite” dedicata a Coltrane e inserita nel programma del concerto alla Camera del Lavoro.
    Tra i sassofonisti italiani della generazione nata nella seconda metà degli anni Sessanta, Rosario Giuliani è sicuramente una delle figure più rilevanti a livello internazionale. Nel suo percorso artistico, che lo ha visto affermarsi in tutto il mondo (in particolare in Francia, dove è stato sostenuto dalla prestigiosa casa discografica Dreyfus), sono numerose e rilevanti le  collaborazioni con musicisti di altissimo profilo quali Charlie Haden, Martial Solal, Kenny Wheeler, Joe Locke, Richard Galliano e con i più rilevanti jazzisti della scena nazionale. Dal canto loro, Makar Novikov e Sasha Mashin, i suoi partner, sono tra i protagonisti della nuova scena jazzistica dell’Est europeo e contribuiscono pienamente al grande livello strumentale e all’empatia musicale di questo trio, in cui si sviluppa un costante dialogo creativo, tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 20 gennaio 2024, ore 17.30
    Rosario Giuliani trio – Parker, Coleman, Coltrane: vent’anni di sassofono jazz
    Rosario Giuliani (sax alto e soprano), Makar Novikov (contrabbasso), Sasha Mashin (batteria).
    Programma:
    O. Coleman: Turnaround;
    C. Parker: Anthropology;
    F. Hubbard: Dear John;
    J. Coltrane: Central Partk West; 
    R. Giuliani: Suite et Poursuite (mov. I, II, III).
    Prima esecuzione a Milano. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz  con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – La seconda parte della XXIX stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, riparte sabato 20 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, con l’ultimo, eccezionale trio del sassofonista Rosario Giuliani, artista di statura internazionale che  si presenta con due partner russi, ma residenti in  Italia da poco dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.
    Il programma del concerto (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro) è pensato come  un percorso che lega tra loro le figure di tre grandi sassofonisti americani: Charlie Parker, il vate del Bebop degli anni Quaranta; Ornette Coleman, caposcuola di quella linea free affermatasi alla fine degli anni Cinquanta; John Coltrane, il maestro del jazz degli anni Sessanta.
    Il repertorio mette in luce le affinità e le differenze di questi tre grandi musicisti, apparentemente diversi ma in realtà con non pochi elementi in comune. Giuliani conosce bene le connessioni che, in parte, li uniscono, perché si è formato studiando soprattutto Parker e Coltrane, ma poi si è avvicinato anche al mondo di Coleman e a tutti e tre ha dedicato album di grande livello, esplorandone le composizioni e, al tempo stesso, scrivendone di proprie, ispirate al loro mondo creativo, come la “Suite et Poursuite” dedicata a Coltrane e inserita nel programma del concerto alla Camera del Lavoro.
    Tra i sassofonisti italiani della generazione nata nella seconda metà degli anni Sessanta, Rosario Giuliani è sicuramente una delle figure più rilevanti a livello internazionale. Nel suo percorso artistico, che lo ha visto affermarsi in tutto il mondo (in particolare in Francia, dove è stato sostenuto dalla prestigiosa casa discografica Dreyfus), sono numerose e rilevanti le  collaborazioni con musicisti di altissimo profilo quali Charlie Haden, Martial Solal, Kenny Wheeler, Joe Locke, Richard Galliano e con i più rilevanti jazzisti della scena nazionale. Dal canto loro, Makar Novikov e Sasha Mashin, i suoi partner, sono tra i protagonisti della nuova scena jazzistica dell’Est europeo e contribuiscono pienamente al grande livello strumentale e all’empatia musicale di questo trio, in cui si sviluppa un costante dialogo creativo, tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 20 gennaio 2024, ore 17.30
    Rosario Giuliani trio – Parker, Coleman, Coltrane: vent’anni di sassofono jazz
    Rosario Giuliani (sax alto e soprano), Makar Novikov (contrabbasso), Sasha Mashin (batteria).
    Programma:
    O. Coleman: Turnaround;
    C. Parker: Anthropology;
    F. Hubbard: Dear John;
    J. Coltrane: Central Partk West; 
    R. Giuliani: Suite et Poursuite (mov. I, II, III).
    Prima esecuzione a Milano. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Improvvisazioni jazz, musica barocca e antica  con il Trio Sonata sabato 14 ottobre  alla Camera del Lavoro di Milano

    Improvvisazioni jazz, musica barocca e antica con il Trio Sonata sabato 14 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – È all’insegna della trasversalità il terzo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna in equilibrio tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio alla Camera del Lavoro di Milanosabato 14 ottobre (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro) si esibirà, infatti, il Trio Sonata, formazione composta da tre musicisti – il flautista Carlo Nicita, la violinista Eloisa Manera e il contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer – che si muovono nell’ambito dell’improvvisazione principalmente di origine jazzistica, utilizzando però materiali provenienti dalla musica barocca e antica, già incisi nel cd “Blue Baroque” (etichetta Deep Voice Records),  uscito nel 2022.
    Si tratta di uno sguardo al mondo musicale antico che diventa il punto di partenza per improvvisazioni legate alle prassi jazzistiche. Anche se l’operazione non è nuova, è interessante il modo in cui viene affrontata, superando cioè la logica della melodia del passato da armonizzare come un song americano ed entrando nelle pieghe della musica scelta per trovarvi gli spunti che possono ispirare l’improvvisazione, anche collettiva, dei tre musicisti. Il repertorio spazia dalla musica trecentesca di Guillaume de Machaut a brani tradizionali del Cinquecento, tra cui il celeberrimo “Greensleeves”
    Improvvisazione jazzistica e musica europea antica: un incontro che fa sempre levare qualche sopracciglio, spesso a ragion veduta. Molte volte, nel corso della storia del jazz, anche esecutori di rilievo si sono accostati con leggerezza alla grande tradizione accademica, nella convinzione che un’aria celebre potesse essere trattata secondo le stesse logiche che valgono per una canzone di Broadway  o nella facile presunzione che l’impulso ritmico di certi autori rispondesse alle stesse logiche dello swing afroamericano. 
    Ci sono, naturalmente, alcune luminose eccezioni: per esempio, il Bach di John Lewis, quello di Uri Caine (ma anche il magico Concerto per due violini ricreato da Stéphane Grappelli ed Eddie South, auspice il basso continuo di Django Reinhardt) e lo Scarlatti di Enrico Pieranunzi. Ma di eccezioni si tratta, fra le le quali  bisogna aggiungere l’avventura sonora del Trio Sonata, che attraversa cinque secoli di invenzioni musicali europee con l’atteggiamento dei jazzisti autentici. Ciò significa che non viene necessariamente rispettata la struttura tema/improvvisazioni sulle armonie/ritorno al tema, una formula che soltanto i distratti possono ritenere «il» modo di fare jazz. Nicita, Manera e Mangialajo Rantzer si ispirano alle melodie e ai territori armonici dei brani da cui prendono il via, ma anche alla loro organizzazione formale profonda, per smontarne e ricostruirne lo spirito, evocando così, con l’inventiva dei timbri strumentali, il tessuto connettivo fra Europa e Nordamerica. I tre jazzisti sanno farlo senza trascurare la ricchezza culturale di partenza, ma aggiungendovi nuovi significati espressivi. Nelle loro articolate esecuzioni ci permettono, cioè, di percepire in filigrana quanto la musica ha esplorato nel frattempo, dimostrando che l’uso della storia è sempre una riflessione sul presente.


    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 14 ottobre 2023, ore 17.30
    Trio Sonata – Blue Baroque
    Carlo Nicita (flauto), Eloisa Manera (violino), Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso).

    Programma:
    Anonimo: Ciaccona del paradiso e dell’inferno da Canzonette spirituali e morali;
    Greensleeves;
    J. S. Bach: Bourre, Rondeau, Badinerie dalla Suite per Orchestra n. 2,  BWV 1067;
    G. De Machaut: Chanson Balladée;
    C. Nicita: Canone Stanco;
    A. Vivaldi: Inverno da Le quattro stagioni;
    C. Ph. E. Bach: Adagio da Trio sonata in La bemolle WQ 148;
    J. S. Bach: Corale dalla Cantata BWV 147;
    C. Nicita: Giga Tarantolanticchia.

    Introduce  Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: tango, milonga, chacarera, choro e valse  con Guido Bombardieri, Oscar Del Barba e l’ensemble AltriArchi sabato 4 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: tango, milonga, chacarera, choro e valse con Guido Bombardieri, Oscar Del Barba e l’ensemble AltriArchi sabato 4 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    I jazzisti Oscar Del Barba e Guido Bombardieri, con il supporto di un eclettico quartetto d’archi, rielaboreranno alcune composizioni di celebri autori sudamericani ed eseguiranno brani originali ispirati alle tradizioni musicali di Argentina e Brasile


    MILANO – L’intreccio tra organici e musiche ha caratterizzato e sta caratterizzando, come mai accaduto in passato, la XXVIII edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio alla Camera del Lavoro di Milano: ne è un’ulteriore conferma il concerto in programma sabato 4 marzo (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa) e intitolato “Da Rio a Buenos Aires”, che vedrà protagonisti il pianista Oscar Del Barba, il clarinettista e sassofonista Guido Bombardieri e l’ensemble AltriArchi
    Il viaggio proposto abbraccia parte della musica proveniente dal Brasile e dall’Argentina attraverso la rielaborazione di composizioni di autori per lo più famosi, ma soprattutto con l’esecuzione di brani originali a quei mondi ispirati, frutto delle collaborazioni e degli ascolti di Del Barba e Bombardieri: i ritmi del tango e della chacarera, il candombe, la milonga, il Brasile dello choro, del valse e del frevo saranno la base delle composizioni e delle interpretazioni jazzistiche di questo coinvolgente e bellissimo repertorio. 
    Pianista, fisarmonicista, compositore e arrangiatore, Oscar Del Barba ha vinto numerosi premi in importanti concorsi pianistici e di composizione sia in ambito classico sia in quello jazzistico e nel 2009 si è visto conferire il prestigioso “Premio Gorni Kramer”. Come pianista vanta in Italia collaborazioni con importanti musicisti del panorama pop e della canzone d’autore (come Francesco Guccini) e della scena jazzistica nazionale e internazionale (tra cui Markus Stockhausen, Dave Liebman e Ralph Alessi). Del Barba, inoltre, è docente di Pianoforte jazz presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
    Guido Bombardieri è un clarinettista e sassofonista altrettanto versatile, anch’egli di formazione sia classica sia jazzistica, ambiti in cui ha vinto diversi concorsi. Ha lavorato ad alto livello anche in ambito pop (per esempio, con Elio e le storie tese) e ha poi suonato in orchestre sinfoniche, da camera e in big band, collaborando con grandi nomi della scena jazzistica nazionale e internazionale. Al suono dei loro strumenti si unirà quello di un eclettico quartetto d’archi, l’ensemble AltriArchi, un poliedrico gruppo fondato da Daniele Richiedei da cui prendono le mosse organici che spaziano dal quartetto d’archi alla piccola orchestra da camera, muovendosi in diversi ambiti del mondo musicale classico e contemporaneo (da Mozart a Philip Glass) e spingendosi talvolta fino alla world music e al pop.



    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 4 marzo 2023, ore 17.30
    Oscar Del Barba e Guido Bombardieri – Da Rio a Buenos Aires
    Guido Bombardieri (clarinetti e sassofoni), Oscar Del Barba (pianoforte) e AltriArchi Ensemble (Anna Pecora e Daniele Richiedei, violini), Monica Vatrini (viola), Federico Bianchetti (violoncello).

    Programma:
    G. Bombardieri: “Candombe de las cuerdas”;
    O. Del Barba: “Gato Borracho”, “Ora”;
    D. Richiedei: “Milonga Adriatica”;
    M. Mores: “Taquito Militar”;
    C. Buarque: “Valsa brasileira”;
    O. Del Barba: “Negro y blanco”;
    A. Jobim: “Chovendo na roseira”;
    A. Piazzolla: “Adiòs Nonino”.

    Arrangiamenti di Oscar Del Barba.
    Introduce Oscar Del Barba.
  • Atelier Musicale: dall’Africa al Delta del Mississippi con i Mud Pie sabato 18 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: dall’Africa al Delta del Mississippi con i Mud Pie sabato 18 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Il concerto di sabato 18 febbraio dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio come di consueto alla Camera del Lavoro (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa), vedrà protagonisti i Mud Pie, un quartetto di nuove realtà del jazz italiano, che si sono formate frequentando principalmente i Civici Corsi di Jazz di Milano. La proposta di questa formazione dall’organico chiaramente legato all’universo afroamericano e all’area del Delta del Mississippi si ispira al Blues delle origini, inteso nel senso di un folclore immaginario e non come recupero filologico, costruendo intorno a quella base una serie di quadretti sonori in cui l’elettronica, il rock progressivo e la memoria dei ritmi africani definiscono un variegato mondo sonoro, decisamente contemporaneo per la molteplicità dei materiali utilizzati. Del resto, Mud significa fango, miscela, fusione e il Mud Pie è una torta al cioccolato originaria del Mississippi, un luogo dove l’unione di mondi sonori è stata la chiave della sua scena musicale per buona parte dell’Ottocento.
    Lo stesso strumentario evidenzia i legami e le trasformazioni operate dal gruppo: la cigarbox guitar è l’erede elettronica ed elettrica della vecchia chitarra realizzata con le scatole di sigari, la dobro è la celebre chitarra resofonica famosa negli anni Venti, l’armonica a bocca è uno strumento centrale nei territori del blues, così come le percussioni, cui però si aggiunge la moderna batteria e, naturalmente,  la voce, elemento centrale del racconto sonoro. Una voce ricca di sfumature, intrisa di blues e gospel, legata al rapporto canto-parlato come all’improvvisazione jazzistica, con protagonista Marta Colombo, che tra le sue maestre ha avuto due icone del canto jazz italiano: Tiziana Ghiglioni e Maria Pia De Vito. Nicola Rizzi, sassofonista diplomato, esperto di musica elettronica, si dedica invece all’armonica dopo l’incontro con Fabio Treves, che lo ha portato a collaborare con storici armonicisti di blues dell’area milanese quali Enrico Penati e Marcus Tondo. Sebastiano Ruggeri si è formato sotto la guida di Tony Arco, quindi ha svolto un’attività didattica in cui ha compreso l’importanza di usare materiali provenienti dai più diversi ambiti musicali. Infine, Alex Stangoni, il più conosciuto tra i quattro musicisti, è chitarrista, tecnico del suono e maestro del live electronics, da lui realizzato innumerevoli volte e, da oltre un ventennio, al fianco di Enrico Intra nel progetto Sound Movie. Un concerto di grande appeal, dal fascino antico, ma dai suoni moderni.


    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione.
    Sabato 18 febbraio 2023, ore 17.30
    Mud Pie – Dall’Africa al Delta: suoni, canti e ritmi di un’etnia immaginaria
    Marta Colombo (voce, percussioni), Alex Stangoni (cigarbox guitar,  dobro, elettronica), Nicola Rizzi (armonica), Sebastiano Ruggeri (batteria).
    Programma: composizioni originali dei Mud Pie.
    Introduce Marta Colombo.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428.
  • Jazz all’Atelier Musicale: Claudio Fasoli in solo, in duo, in trio e in quartetto sabato 21 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: Claudio Fasoli in solo, in duo, in trio e in quartetto sabato 21 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Il sassofonista e compositore veneziano presenterà, con il suo ensemble “variabile”, l’album “Next”, premiato come disco italiano dell’anno dai critici della rivista Musica Jazz nel 2021, e altri capisaldi della sua ricca produzione


    MILANO – Con un progetto commissionato per l’occasione, si inaugura sabato 21 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, la seconda parte della XXVIII edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: protagonista del  primo concerto del nuovo anno (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro) sarà il sassofonista Claudio Fasoli, maestro assoluto di una visione europea e progettuale del jazz, artista dalla precisa linea compositiva e performativa che ha sempre operato all’interno di un proprio mondo espressivo, scegliendo di volta in volta i musicisti più funzionali alla realizzazione di specifici  progetti artistici.
    La formazione guidata da Fasoli in scena all’Atelier è quella che ha firmato l’album “Next”, vincitore nel 2021 per la categoria “Disco italiano dell’anno” del “Top Jazz”, il prestigioso referendum promosso dalla rivista Musica Jazz, ma in questa occasione il gruppo funzionerà come un vero e proprio ensemble, scomponendosi in solo, in duo, in trio e in quartetto: una formula che metterà in evidenza l’articolato mondo del sassofonista veneziano, che nel suo percorso artistico ha esplorato tutte queste situazioni espressive. Oltre a quelli dell’album “Next”, alla Camera del Lavoro Fasoli presenterà brani tratti da altri capisaldi della sua produzione, da “Egotrip” a “Bodies”, da “London Tube” a “Venice Inside”
    Ancora una volta i suoi partner sono musicisti di grande duttilità, a cominciare dal chitarrista Simone Massaron, in grado di sfruttare tutta la gamma timbrica del suo strumento e di utilizzare efficacemente l’elettronica, dimostrando altresì un’ampia padronanza linguistica, che spazia lungo la storia del jazz e non solo. La stessa ricchezza di tratto la troviamo in Tito Mangialajo Rantzer che, come tutti i contrabbassisti con cui Fasoli ha suonato, riveste un ruolo centrale nella musica del leader, muovendosi in molteplici direzioni. Infine, Stefano Grasso è un batterista capace di lavorare sul ritmo, ponendo una particolare attenzione ai timbri e ai colori e inserendosi pienamente “dentro” la musica. Come si evince, quello proposto dall’Atelier è un progetto ricco di situazioni differenti, che offrono un’immagine a tutto tondo del mondo di Fasoli e che lo rendono un evento importante nel nuovo anno musicale di Milano.

    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione
    Sabato 21 gennaio 2023, ore 17.30
    Claudio Fasoli
    1.2.3.4.
    Claudio Fasoli (sassofoni), Simone Massaron (chitarra, live electronics), Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso), Stefano Grasso (batteria).
    Programma: composizioni di Claudio Fasoli tratte dagli album “Next”, “London Tube”, “Bodies”, “Egotrip” e “Venice Inside”.
    Prima esecuzione assoluta.
    Introduce Claudio Fasoli.
  • Jazz all’Atelier Musicale: il gruppo Nexus di Daniele Cavallanti  e Tiziano Tononi sabato 26 novembre alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: il gruppo Nexus di Daniele Cavallanti e Tiziano Tononi sabato 26 novembre alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Si concluderà sabato 26 novembre, con il concerto del gruppo Nexus, la prima parte della XXVIII edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: sul palco della Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro) si esibirà una delle formazioni più longeve della storia italiana del jazz, che ha ormai superato i quarant’anni di vita e che sin dalla nascita, avvenuta all’inizio degli anni Ottanta per iniziativa di Tiziano Tononi Daniele Cavallanti, si è configurata come un ensemble dinamico, dall’organico variabile, all’interno del quale si sono avvicendate prestigiose personalità della scena italiana e internazionale del jazz.
    Vincitore di numerosi referendum della critica, il gruppo Nexus guarda da sempre alla grande tradizione della musica afroamericana degli anni Sessanta, all’informale jazzistico e alle composizioni di esponenti illustri di quel periodo storico quali Roland Kirk, Ornette Coleman, Don Cherry e l’ultimo John Coltrane. In occasione del concerto milanese, la formazione guidata dai leader storici Tononi e Cavallanti presenterà “The Call: For A New Life”, l’ultimo album della sua non copiosa, ma meditata e progettuale produzione nel quale si propone con un inedito sestetto. Lo stesso che si esibirà, con una sola eccezione rispetto al disco, nell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro: Tiziano Tononi, batterista e percussionista che porta nella sua musica la sapienza dei ritmi afro; Daniele Cavallanti, sassofonista dalla calda e rotonda sonorità e dal fraseggio intenso ed esplosivo; Emanuele Parrini, uno dei violinisti più creativi dell’attuale panorama europeo; il trombonista di Tony Cattano, dalla voce ricca e densa di riferimenti storici; il vibrafonista Luca Gusella, artista trasversale che spazia dall’improvvisazione alla musica eurocolta del Novecento; infine, il versatile contrabbassista Roberto Frassini Moneta (nell’album c’è invece Silvia Bolognesi).
    Il Nexus prosegue così il suo percorso di gruppo che sta sviluppando un’idea contemporanea di jazz guardando a quella parte della storia meno battuta, ma ancora in grado di metterci in contatto con le più profonde radici della musica nera e di farlo con autenticità, intensità espressiva e assoluta chiarezza poetica. Un concerto che sta al di fuori del coro e che nella sua diversità si pone in una dimensione originale che merita la massima attenzione da parte del pubblico.


    ATELIER MUSICALE – XXVIII stagione.
    Sabato 26 novembre 2022, ore 17.30
    Nexus – La storia continua
    Daniele Cavallanti (sassofoni), Tony Cattano (trombone), Emanuele Parrini (violino), Luca Gusella (vibrafono), Roberto Frassini Moneta (contrabbasso), Tiziano Tononi (batteria).

    Programma:
    D. Cavallanti: Hornet Redux;
    T. Tononi: The Call;
    D. Cavallanti: S.O.S., J.G;
    T. Tononi: Cherokee Blood; The Trail Of Tears;
    A. Cyrille: 5432 The “Easy” Version (arrangiamento di Tiziano Tononi).

    Introduce Tiziano Tononi.

    Nel corso del concerto verrà presentato il cd “The Call: For A New Life” (Felmay Rec.)
  • Jazz all’Atelier Musicale: il duo Parrinello-Di Ienno  sabato 15 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: il duo Parrinello-Di Ienno  sabato 15 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    La cantante Simona Parrinello e il pianista Gianluca Di Ienno, due protagonisti della nouvelle vague del jazz italiano contemporaneo, si esibiranno sabato 15 ottobre a Milano per il terzo concerto della nuova stagione dell’Atelier Musicale: in scaletta composizioni originali e un paio di standard americani


    MILANO – Il terzo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, presenta una prima assoluta dedicata a due protagonisti della nouvelle vague del jazz italiano contemporaneo: il concerto della cantante Simona Parrinello e del pianista Gianluca Di Ienno, in programma sabato 15 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro).
    I due musicisti condividono un percorso musicale che ha mosso i suoi passi nel 2006 e da allora li ha visti insieme in molteplici ambiti espressivi, portandoli infine a lavorare intensamente in duo con un progetto in grado di esaltare l’affinità artistica che li accomuna, nella quale il linguaggio del jazz si sposa anche alla sua componente europea e alla musica eurocolta, dando vita a un racconto dinamico ed evocativo che troverà per la prima volta una compiuta realizzazione in questo live e che, prossimamente, vedrà la luce anche su disco. 
    Il dialogo intimo e introspettivo del duo, costruito principalmente su composizioni originali e un paio di standard americani, mette in luce un rapporto ampio tra voce e pianoforte, in cui l’intreccio lascia spazio a differenti combinazioni della trama sonora grazie ai diversi ruoli che voce e pianoforte (oltre all’uso cauto dell’elettronica) possono assumere: la prima può essere infatti il canto guida, ma anche il background, come avviene del resto per l’operare del secondo. La proposta si muove così in un contesto nel quale si dà voce a una narrazione ricca e articolata, quanto perfettamente intelligibile. 
    Simona Parrinello ha studiato ai Civici Corsi di Jazz e al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, avendo come guida principale Tiziana Ghiglioni e dimostrando di possedere una voce duttile, legata certamente alla grande tradizione del jazz, ma apertasi nel tempo a una più ampia ricerca vocale. Il suo cammino artistico l’ha vista al fianco di numerosi musicisti delle nuove generazioni e di alcuni grandi esponenti del jazz nostrano. Attualmente è vicepresidente di MIDJ, l’associazione che raggruppa i musicisti italiani di jazz. 
    Gianluca di Ienno è uno dei più interessanti pianisti delle ultime generazioni, con una duplice formazione (classica e jazzistica), e vanta numerose e prestigiose collaborazioni con musicisti nazionali e internazionali. Nel suo linguaggio unisce alla conoscenza profonda del jazz anche la cultura classica, soprattutto quella del Novecento impressionista. Sempre per Atelier Musicale, nel 2020 è stato protagonista di un concerto in cui ha esplorato il mondo debussiano all’interno dell’universo performativo del jazz. 
    L’esibizione di Simona Parrinello e Gianluca Di Ienno porterà il pubblico a contatto con un linguaggio moderno del tutto contemporaneo, sia sul piano strumentale sia su quello vocale.


    ATELIER MUSICALE – CROSSING – XXVIII stagione
    Sabato 15 ottobre 2022, ore 17.30
    Parrinello/Di Ienno duo – Into the Wild Woods
    Simona Parrinello (voce, voce, glockenspiel), Gianluca Di Ienno (pianoforte, live electronics).

    Programma:
    B. Strayhorn: Day Dream;
    G. Di Ienno/S. Parrinello: Into The Wild Woods;
    S. Parrinello/G. Di Ienno: Lieve;
    G. Di Ienno: One for K;
    S. Parrinello: Melancholia;
    S. Parrinello/G. Di Ienno: Luna di Luglio;
    G. Di Ienno/S. Parrinello: Home;
    C. Porter: All of You.

    Prima esecuzione assoluta.
    Introducono Simona Parrinello e Gianluca di Ienno.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428