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  • La Monday Orchestra inaugura sabato 21 settembre a Milano la 30ª stagione della rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea

    La Monday Orchestra inaugura sabato 21 settembre a Milano la 30ª stagione della rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea

    MILANO – Raggiungere la XXX edizione è un traguardo che nessuno avrebbe immaginato possibile quando l’avventura dell’Atelier Musicale, la storica rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, è cominciata con la stagione 1993-1994. Questo risultato è il segno di una programmazione originale, di una formula altrettanto riuscita e di un seguito di pubblico e addetti ai lavori assolutamente significativo. Per questo motivo, l’evento di apertura della nuova edizione, in programma sabato 21 settembre alla Camera del Lavoro di Milano (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro; 80 euro abbonamento all’intera stagione) con l’esibizione della Monday Orchestra, è dedicato a tre personalità oggi scomparse, ma da sempre vicine all’Atelier: Luigi Pestalozza, il grande storico della musica che ha più volte collaborato con la rassegna; Nadia Corradi, ex parlamentare e moglie di Riccardi Terzi, presenza costante all’auditorium Di Vittorio; Natalino Gugliotta, fine intellettuale e grande cultore di musica, anch’egli assiduo frequentatore della Camera del Lavoro.
    L’apertura di questa storica trentesima stagione riflette in pieno la filosofia dell’Atelier: spazio ai giovani e alle nuove realtà della musica italiana accanto a nomi di esperienza e dalla carriera ben consolidata; linguaggio musicale contemporaneo; sguardo al passato inteso come patrimonio culturale e al tempo stesso come fonte d’ispirazione. La Monday Orchestra diretta da Luca Missiti rappresenta tutti questi aspetti grazie al lavoro del suo fondatore, figura di spicco nel panorama degli arrangiatori e dei direttori presenti sulla scena jazzistica del Vecchio Continente. Questa volta la sua big band si concentra sulle composizioni del pianista Bud Powell, di cui nel 2024 ricorre il centenario della nascita, che ha omaggiato con un superbo album intitolato “Un Poco Loco”. Il complesso mondo musicale di Bud Powell è stato proiettato nella dimensione orchestrale trovando nuove ed emozionanti sfaccettature e insoliti impasti timbrici, nei quali si evita di affidare i temi a un solo strumento, suddividendoli invece tra le varie sezioni dell’orchestra. Con l’obiettivo di creare un dialogo che offra un’immagine “tridimensionale” delle composizioni, rese in maniera nuova, ma perfettamente riconoscibili grazie a una scrittura chiara e capace di evidenziarne il colore di fondo, l’atmosfera generale. Il contributo dei notevoli solisti della band (che è nata diciotto anni fa dall’idea di un Missiti allora poco più che ventenne) aggiunge valore a una proposta che apre al più alto livello la nuova edizione dell’Atelier Musicale.

    Da tempo parte integrante del paesaggio sonoro milanese e italiano, portatore di una maniera originale di proporre musica, dove giovani, nuove linee espressive e storia si incontrano, in cui l’educazione all’ascolto assume un ruolo centrale e il singolo appuntamento diventa la tessera di un mosaico composito ma organico, l’Atelier Musicale festeggia dunque un compleanno importante. Il raggiungimento dei trent’anni di attività segna una tappa straordinaria, ma è un traguardo di assoluta rilevanza per qualunque manifestazione in quanto proietta nella storia l’attualità, consolida un lavoro, un progetto e lo trasforma in un piccolo patrimonio culturale. Un risultato che per l’Atelier non è stato facile conseguire, che lo ha visto attraversare periodi in cui ha navigato in acque agitate e superare con fatica, ma senza conseguenze, anche la tempesta del Covid e questo grazie alla fedeltà di un pubblico che, pur rinnovandosi nel corso del tempo, ha sempre dimostrato grande apprezzamento e gradimento per la particolare proposta della manifestazione.
    Fin dal titolo (Atelier), è chiara la visione del laboratorio come luogo di incontro di culture musicali alla base della sua filosofia programmatica (in particolare, il jazz in tutte le sue forme e la musica eurocolta, soprattutto del Novecento e contemporanea), che in occasione di questo trentennale mantiene salde le coordinate della sua azione culturale proponendo un cartellone nel quale si ritrovano, tutte insieme, le varie linee che ne hanno animato la storia, in parte interpretate da quei musicisti che, nel corso del tempo, si sono rivelati una presenza ricorrente nei concerti dell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano.
    Dalle prime esecuzioni alle riletture contemporanee di pagine storiche, dai giovani musicisti alle icone del panorama nazionale, dalle rarità strumentali agli artisti emergenti, dalla policulturalità allo sguardo a differenti universi sonori, l’Atelier presenta, anche per la XXX stagione, un calendario dalla sorprendente varietà. Sul fronte jazzistico spiccano l’invito a Gianluigi Trovesi (5 ottobre) a realizzare un progetto concertistico per i suoi ottant’anni e quello a Enrico Intra e Tullio De Piscopo a ritrovarsi (il 23 novembre) di nuovo insieme sul palcoscenico. Singolare anche l’incontro tra due grandi personalità del jazz italiano, ma di generazioni differenti, quali Antonio Faraò e Claudio Fasoli (il 25 gennaio prossimo), e il ritorno all’Atelier di Franco D’Andrea (8 febbraio) in un importante recital in piano solo. Una novità per Milano è anche il quartetto guidato dal famoso sassofonista toscano Stefano Cantini e dal pianista Francesco Maccianti, che chiuderà la rassegna il prossimo 15 marzo.
    Nel nuovo cartellone dell’Atelier figurano tre importanti omaggi a grandi personalità del jazz: oltre a quello della Monday Orchestra a Bud Powell, genio del pianismo bebop, ecco il tributo, finora davvero unico, al celeberrimo sassofonista argentino Gato Barbieri ad opera di un altro personaggio del nuovo panorama jazz, il sassofonista Germano Zenga (in programma il 22 febbraio). Infine, ci sarà il doveroso ricordo (8 marzo) del chitarrista Franco Cerri, realizzato dal quartetto guidato da due musicisti di talento quali Alberto Gurrisi e Alessandro Usai, legati al suo ultimo periodo di vita musicale. Ancora: una grande voce del jazz contemporaneo, Simona Severini, spazierà sabato 9 novembre tra composizioni originali e musica antica, mentre un fotografo di fama mondiale quale Pino Ninfa presenterà il 16 novembre un percorso per immagini sulle “città” calviniane, affiancato alla libera improvvisazione di due talenti del jazz al femminile, Federica Michisanti ed Eloisa Manera.
    Al grande Domenico Modugno, quindi alla canzone d’autore, è dedicato il recital della cantante Anna Maria Castelli, in programma il 28 settembre, mentre per la musica della tradizione colta europea spicca il concerto del Dedalo Ensemble (il 12 ottobre), dedicato a Schönberg nel 150° dalla nascita, con al centro la Kammersymphonie op. 9 nella revisione di Webern. Al mondo russo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, e a Skriabin in particolare, si rivolge il piano solo di Antonio Di Cristofano, uno dei maggiori interpreti mondiali di questo singolare compositore (sabato 1 marzo). Il duo tra la viola e il pianoforte di Maria Ronchini e Monica Cattarossi metterà a confronto, sabato 26 ottobre, diverse modalità del Novecento musicale, mentre all’est italiano guarderà il Quartetto Pezzé (il prossimo 1 febbraio). Infine, diverse prime esecuzioni caratterizzeranno la proposta del pianista Danilo Lorenzini, che il prossimo 15 febbraio eseguirà musiche di Belloni, Del Corno, Godio, Molino, Reghezza e Spazzoli.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione – Dal 21 settembre 2024 al 15 marzo 2025.
    On line: www.secondomaggio.org
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro); 80 euro abbonamento all’intera stagione.
    Per informazioni: 348-3591215; email: secondomaggio@alice.it; eury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.

  • “Per Giovanna Marini”: concerto-incontro in memoria  della grande voce della canzone popolare sabato 14 settembre alla Camera del Lavoro di Milano

    “Per Giovanna Marini”: concerto-incontro in memoria della grande voce della canzone popolare sabato 14 settembre alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Giovanna Marini è stata la protagonista di oltre mezzo secolo di cultura musicale italiana. Nata nel 1937 in una famiglia di musicisti, allieva di Segovia, si è dedicata alla scoperta e all’insegnamento della musica popolare, ma è stata anche compositrice di musiche da film e di teatro. La sua attività è stata marcata anche dall’impegno sociale: ha cantato le storie dei lavoratori, dei progressi civili e sociali, le tragedie e le stragi, l’antifascismo e l’accoglienza. Amica personale di Bruno Trentin e del sindacato, ha avuto con la Camera del Lavoro di Milano un rapporto di collaborazione, dando – fino alla fine della sua carriera – numerosi e memorabili concerti. È dunque giusto e naturale che la prima grande celebrazione che la città di Milano riserva a questa grande artista (scomparsa a 87 anni lo scorso maggio) avvenga, sabato 14 settembre, proprio nell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro, in corso di Porta Vittoria 43 (ore 17.30, ingresso libero fino a esaurimento posti). Il concerto “Per Giovanna Marini”, organizzato dalla Camera del Lavoro di Milano in collaborazione con l’associazione culturale Secondo Maggio, sarà anche un momento di incontro con i suoi numerosi ammiratori e allievi, che portano avanti il suo insegnamento.
    Sarebbe impossibile rappresentare in una sola serata i molteplici interessi di Giovanna Marini e, quindi, è stato deciso di omaggiarla in tre percorsi essenziali della sua attività. Silvia Malagugini fu con lei dagli inizi, protagoniste assieme del leggendario Bella Ciao che nel 1964 fece nascere a Spoleto – fra scandali e denunce – il Folk revival italiano. Da molti anni Silvia Malagugini vive a Parigi, dove continua la sua ricerca e riproposizione di canti tradizionali. Alla Camera del Lavoro canterà le origini e lo sviluppo di una straordinaria stagione politica e culturale.
    Le Voci di mezzo sono un gruppo vocale protagonista della rinascita del canto popolare e sociale nella nostra città. Formatisi sotto la direzione del maestro Angelo Pugolotti (scomparso prematuramente nel 2015), che della Marini era un allievo e uno studioso, il gruppo si è dedicato alla polivocalità nelle sue forme più arcane e ardite. Nonostante il rigore formale, questo gruppo ha sempre mantenuto legami con gli ambienti più politicizzati della realtà sociale e anche sotto questo aspetto i “ragazzi del Pugolotti” denotano coerenza con il percorso di Giovanna Marini. Le Voci di mezzo saranno gli interpreti dell’evoluzione che portò alla nascita del Quartetto, con cui Giovanna ha trionfato in tutto il mondo, e poi delle esperienze delle numerose corali che sono nate sulla scia dei corsi di musica popolare nella scuola di Testaccio.
    Alessio Lega“artista che disdegna i palchi troppo illuminati, si è creato una solida fama tutta fondata sulla coerenza stilistica e di contenuti e su un talento che nessuno oserebbe discutere”, come diceva di lui lo scrittore Valerio Evangelisti, è un cantastorie del nostro tempo, due volte Targa Tenco e ininterrottamente attivo in Italia e all’estero. Oltre che autore e musicista, Alessio ha dedicato allo studio dei cantori sociali monografie e Cd. Con i musicisti Guido Baldoni (fisarmonica e pianoforte) e Rocco Marchi (basso e percussioni), Alessio Lega interpreterà i canti più noti di Giovanna, da I treni per Reggio Calabria fino alla meravigliosa Io vorrei.
    L’evento di sabato 14 settembre sarà anche l’occasione per presentare un Cd uscito postumo, ma curato da Alessio Lega assieme alla stessa autrice nei suoi ultimi mesi di vita. Un concerto ritrovato del 1981, uno scrigno di tesori risorto e rimasterizzato da un archivio nel quale giaceva da oltre quarant’anni, un’antologia che è anche una storia d’Italia e della sua musica popolare. Il cd, intitolato Tutto questo vuole raccontato. Giovanna Marini dal vivo (Nota), sarà disponibile in anteprima in quest’occasione.
  • “Camilo Torres”, opera inedita di Giorgio Gaslini,  chiude la XXIX stagione dell’Atelier Musicale  sabato 16 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    “Camilo Torres”, opera inedita di Giorgio Gaslini, chiude la XXIX stagione dell’Atelier Musicale sabato 16 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Per chiudere la sua XXIX edizione, l’Atelier Musicale, la rassegna di jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, presenta un evento di notevole rilevanza culturale, in programma sabato 16 marzo alla Camera del Lavoro di Milano (inizio ore 17.30; ingresso 10 euro): la prima assoluta, nel decennale della scomparsa, di “Camilo Torres”, opera inedita e incompiuta di Giorgio Gaslini, grande figura di musicista che ha unito il jazz al mondo eurocolto, seguendo una concezione compositiva e performativa da lui stesso definita “Musica Totale”.
    Questa produzione di teatro musicale, rimasta non finita per quanto il manoscritto termini in maniera musicalmente precisa, appartiene alle sue composizioni di stampo europeo, non jazzistico, e presumibilmente fu composta tra il 1972 e il 1973, anni in cui la musica di Gaslini era legata all’impegno politico e sociale. Frutto probabilmente di una commissione che non andò a buon fine, la partitura prevede cantanti, voci recitanti, piccolo coro, piccola orchestra e registrazioni su nastro, ma qui viene presentata in un adattamento musicale del pianista Alfonso Alberti e teatrale della regista Lisa Nava, che riduce le parti al minimo essenziale senza far perdere il carattere della composizione, proposta in forma di reading. I circa 50/60 minuti di musica sono ispirati dalla figura di Camilo Torres Restrepo, sacerdote e guerrigliero rivoluzionario colombiano, nato a Bogotà nel 1929 e scomparso nel 1966 durante un’azione di guerriglia. Ordinato sacerdote nel 1952, Camilo Torres fondò la facoltà di sociologia dell’Università di Bogotà e studiò la situazione sociale del suo Paese, giungendo alla conclusione che solo la guerra armata poteva risolverne i problemi, vista anche la feroce repressione governativa. Unendo cristianesimo e marxismo, si unì all’esercito di liberazione nazionale di impronta castrista e chiese la riduzione allo stato laicale. È, quindi, una personalità  profondamente legata al periodo storico in cui fu composta la  partitura, che per Gaslini seguiva quella del suo oratorio jazzistico intitolato “Colloquio con Malcolm X”, un altro lavoro che risente chiaramente del clima politico dell’epoca della sua realizzazione.
    Lisa Nava e Alfonso Alberti hanno compiuto un’operazione di grandissimo impegno, coinvolgendo un gruppo di eccellenti cantanti, attori e strumentisti, che riassumono i diversi organici della partitura originale: Corrado Accordino (voce recitante), Maria Eleonora Caminada (soprano), Davide Lando (tenore), Paolo Leonardi (baritono), Selene Framarin (clarinetti), Elio Marchesini (percussioni) e lo stesso Alberti (pianoforte e adattamento musicale dell’opera).  
    Nava, cofondatrice e membro del comitato direttivo ed esecutivo del Directors Lab Mediterranean, svolge un’intensa attività di regista e aiuto-regista in produzioni teatrali, filmiche e musicali, collaborando con teatri e istituzioni nazionali e internazionali. Alberti è uno dei massimi interpreti italiani della letteratura pianistica del Novecento, in particolare quella della seconda parte del secolo, e della produzione contemporanea. Inoltre affianca all’attività di musicista quello di musicologo, ambito nel quale ha pubblicato importanti monografie. Questa  produzione è un momento di rilievo nella programmazione milanese del 2024 e un giusto omaggio alla figura di Giorgio Gaslini, maestro della musica italiana, artista, intellettuale e uomo di grande sensibilità sociale.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 16 marzo 2024, ore 17.30
    Giorgio Gaslini: “Camilo Torres”
    Opera di teatro musicale incompiuta e rielaborata in forma di reading per voci cantanti e recitanti, pianoforte, clarinetto e percussioni.
    Corrado Accordino (voce recitante), Maria Eleonora Caminada (soprano), Davide Lando (tenore), Paolo Leonardi (baritono), Selene Framarin (clarinetti), Elio Marchesini (percussioni), Alfonso Alberti (pianoforte e adattamento musicale dell’opera).  
    Regia: Lisa Nava.
    Progetto e adattamento teatrale e musicale di Lisa Nava e Alfonso Alberti.
    Programma.
    Giorgio Gaslini (1929-2014):
    Camilo Torres, opera incompiuta, 1973.
    Prima esecuzione assoluta. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro. 
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: Giulia Malaspina, tra jazz e canzone d’autore, sabato 9 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Giulia Malaspina, tra jazz e canzone d’autore, sabato 9 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Pianista, cantante, compositrice e arrangiatrice, la musicista lombarda presenterà “La mia isola”, il suo nuovo album di brani originali: 
    un lavoro che dimostra la sua maturità e la sua capacità di riunire melodie classiche, armonie jazz e groove sudamericani con feeling italiano  
     
    MILANO – Nella confluenza tra il jazz e il song d’autore si colloca il penultimo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: sabato 9 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano sarà di scena la pianista e cantante Giulia Malaspina, uno dei talenti più interessanti e di respiro internazionale emerso negli ultimi anni in quella terra di confine che porta i jazzisti ad affrontare il mondo della canzone (originale o storica) e, di converso, cantanti e cantautori a cercare colori sonori e ritmici provenienti dal jazz. Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro).
    In questa occasione Giulia Malaspina presenterà, in anteprima assoluta, “La mia isola”, il suo nuovo album che include brani originali cantati in italiano e in inglese. Nel disco, prodotto da Jim Beard (già accanto a Wayne Shorter, John Scofield e Mike Stern), si può sentire un’artista giovane, ma decisamente matura, e capace di riunire melodie classiche, armonie jazz e groove sudamericani con feeling italiano. A condividere il palco con Giulia, che proporrà anche alcuni pezzi tratti dai suoi due lavori precedenti e grandi classici della canzone italiana, ci sarà un gruppo formato da musicisti di talento, legati da tempo al suo universo espressivo: Alessandro Usai (chitarra), Marilena Montarone (basso elettrico) e Pasquale Fiore (batteria).
    Con alle spalle il diploma conseguito ai Civici Corsi di Jazz di Milano e poi al Berklee College di Boston, Giulia Malaspina vanta una carriera prestigiosa, in cui possiamo annoverare la partecipazione, alla Boston Symphony Hall, all’evento “Rhythm of the Universe”, diretto dal pluripremiato compositore di colonne sonore Alan Silvestri; poi, il ruolo di tastierista nel Berklee Commencement Concert all’Agganis Arena di Boston, con ospiti illustri quali Jimmy Page, Valerie Simpson, Gery Allen e Thara Memory e, nel 2015, la vittoria nel concorso “Made in New York – Jazz Competition”, in cui si è piazzata prima per il miglior arrangiamento e terza nella classifica generale per la rivisitazione di “Estate” di Bruno Martino (con giudici Joe Lovano, Lenny White e Randy Brecker). Da segnalare, infine, che nel 2018 Giulia è stata l’unica musicista italiana invitata all’Havana International Jazz Festival. 
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 9 marzo 2024, ore 17.30
    Giulia Malaspina quartet – La mia isola
    Giulia Malaspina (pianoforte e voce), Alessandro Usai (chitarra), Marilena Montarone (basso elettrico), Pasquale Fiore (batteria).
    Programma
    Giulia Malaspina:
    Travelling;    
    You Are My Moon;
    La mia isola.
    Paolo Conte (arr. G. Malaspina):
    Onda su onda.
    Giulia Malaspina:
    Like the Wind.
    Bruno De Filippi/Franco Migliacci (arr. G. Malaspina):
    Tintarella di luna.
    Giulia Malaspina;
    When I Think of You.
    Sergio Endrigo (arr. G. Malaspina):
    Io che amo solo te.
    Giulia Malaspina:
    Ettore;
    On This Bus.
    Prima assoluta della presentazione dell’album “La mia isola”. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro. 
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Jazz all’Atelier Musicale: il trio del chitarrista Dario Napoli omaggia Django Reinhardt sabato 2 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: il trio del chitarrista Dario Napoli omaggia Django Reinhardt sabato 2 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Tra mito e realtà, il mondo musicale del favoloso chitarrista zingaro Django Reinhardt ha segnato la storia del jazz in Europa e, più in generale, quella della chitarra jazzistica. L’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, gli renderà omaggio sabato 2 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano, con il concerto del trio di Dario Napoli (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro). Al centro del programma ci saranno le composizioni di Reinhardt, brani estremamente caratterizzati e di varia natura che Django dettava dalla chitarra a musicisti in grado di trascriverli sul pentagramma, in quanto lui non sapeva leggere la musica. Però la conosceva al più alto livello e riusciva a comporre pezzi che, essendo di breve durata, erano facilmente memorizzabili.
    L’elenco delle sue composizioni è molto ampio e soprattutto diversificato: brani dalle sognanti atmosfere gitane, ballad, pezzi avveniristici, bolero e composizioni di stampo bebop, di cui uno spaccato è presente nel programma del concerto dell’Atelier. Alcune sono pagine molto conosciute, altre, invece, sono meno note al grande pubblico. Tra le prime c’è, ovviamente, il suo pezzo più famoso, “Nuages”, diventato uno vero e proprio standard del jazz, che troviamo insieme ad altri capolavori quali “Minor Swing” e “Mélodie au crépuscule”, accanto ai quali ci sono brani molto meno ascoltati, come “Double Whiskey” e la prima delle improvvisazioni per sola chitarra. Queste pagine sono state scelte e proposte da Dario Napoli, uno dei maggiori specialisti mondiali della musica del chitarrista belga. Siciliano di origine, Dario Napoli si è esibito sui palcoscenici di tutta Europa, portando al pubblico la sua personale maniera di seguire le orme di Django, nella quale trovano posto il Bebop, il Funk e lo Swing  in un linguaggio ricco e creativo, spesso lontano dalle istanze del cosiddetto Jazz Manouche o Gipsy Jazz, una tendenza esistente da decenni, spesso troppo modellata sul disegno musicale di Reinhardt, sulla riproposizione quasi letterale della sua musica. Ciò che ci propone Dario Napoli è, invece, un modo originale e moderno di affrontare una tradizione molto vincolante per il climax dei brani e per gli organici, in cui quello con due chitarre e contrabbasso, con cui si presenterà all’Atelier, è tra i più utilizzati. È, comunque, una musica che riscuote un grande successo e richiede doti strumentistiche di altissimo livello, come erano quelle di Django, il virtuoso dei virtuosi tra i chitarristi jazz. Quello in programma alla Camera del Lavoro si annuncia, dunque, come un concerto imperdibile per gli appassionati di questa linea espressiva ed europea del jazz. 
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 2 marzo 2024 – Dario Napoli trio
    Django Reinhardt compositore
    Dario Napoli (chitarra solista), Benji Winterstein (chitarra), Tonino De Sensi (contrabbasso).
    Programma
    D. Reinhardt: Double Whiskey;
    D. Reinhardt: Flèche D’Or; Mélodie au crépuscule;
    D. Reinhardt/S. Grappelli: Minor Swing; Are You in the Mood?;
    D. Reinhardt: Impromptu; Montagne St.Geneviève; Rhythme Futur; Improvisation #1; Nuages.
    Prima esecuzione assoluta. 
    Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).

  • Viaggio nella musica contemporanea europea  con l’Amat Sax Quartet  sabato 17 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Viaggio nella musica contemporanea europea con l’Amat Sax Quartet sabato 17 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – L’Atelier Musicale, la rassegna in equilibrio tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, offre un nuovo, significativo spazio a un gruppo di giovani musicisti, riuniti questa volta in un quartetto di sassofoni: l’Amat Sax Quartet, così denominato dalle iniziali dei nomi dei suoi componenti, sarà infatti in scena sabato 17 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro).
    Fondato nel 2020 da quattro studenti diplomati con lode al Conservatorio G. Verdi di Milano e allievi di maestri di strumento quali Mario Marzi e Marco Bontempo, l’Amat si è specializzato nella musica contemporanea e nel repertorio per quartetto di sax, non certo ampio nel campo della musica di tradizione eurocolta. Quello che i quattro sassofonisti – Aldo Figheri al sax soprano, Tommaso Michelotti al sax alto, Annamaria Savitteri al sax tenore e Michele Scialpi al sax baritono – presenteranno all’Atelier Musicale è un viaggio in due precise situazioni, la prima italiana e contemporanea, la seconda storica e legata al mondo francese, dove per primo il sax ebbe i suoi riconoscimenti grazie a un maestro di valore assoluto quale Marcel Mule, che per il sassofono è stato ciò che Segovia ha rappresentato per la chitarra, ampliando l’esiguo repertorio dei primi decenni del secolo scorso con importanti trascrizioni.
    La parte “italiana” propone tre compositori legati a doppio filo tra di loro: il grande Franco Donatoni, figura centrale della musica europea del secondo Novecento, di cui verrà eseguita una pagina di eccezionale varietà linguistica (“Rasch”); Alessandro Solbiati, personalità di prima grandezza della musica contemporanea italiana, che con Donatoni ha studiato, autore di una composizione (“Dawn II”) in cui emerge un uso paritario dei quattro strumenti; Gaia Aloisi, nuova realtà della scena nazionale, a sua volta allieva di Solbiati, con il brano “En corps, matière”. Della tradizione storica vengono presentati, invece, un classico del repertorio per sassofono come l’articolato “Quatuor pour saxophones” di Alfred Desenclos; quindi “Petit quatuor pour saxophones”, pagina gioiosa, danzante e di grande precisione di Jean Francaix, conosciuto soprattutto per le sue opere neoclassiche, mentre la conclusione è affidata alla musica di Gabriel Pierné (“Introduction et variations sur une ronde populaire”), dal sound moderno, ma dalla ricca dimensione melodica ancora legata all’Ottocento. 
    L’Amat Sax Quartet sta rapidamente affermandosi sulla scena nazionale e  internazionale e vanta diversi primi premi in concorsi dedicati a questo particolare organico: il suo concerto milanese rappresenta, quindi, l’occasione di ascoltare una formazione dal grande avvenire.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 17 febbraio 2024, ore 17.30
    Amat Sax Quartet
    Quattro sassofoni nella musica contemporanea europea
    Aldo Figheri (sax soprano), Tommaso Michelotti (sax alto), Annamaria Savitteri (sax tenore), Michele Scialpi (sax baritono).
    Programma
    A. Solbiati (1956):
    Dawn II, 1992.
    G. Aloisi (1995):
    En corps, matière, 2023.
    F. Donatoni (1927-2000)
    Rasch, 1990.
    A. Desenclos (1912-1971)
    Quatuor pour saxophones, 1964.
    J. Francaix (1912-1997)
    Petit quatuor pour saxophones, 1935.
    G. Pierné (1863-1937)
    Introduction et variations sur une ronde populaire, 1938. 
    Introduce Paolo Repetto.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro).
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: sulle tracce di Hancock e Tyner 
    con il trio Tarenzi-Goloubev-Arco
    sabato 10 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano
    Il pianista Roberto Tarenzi, il contrabbassista Yuri Goloubev e il batterista Tony Arco 
    riproporranno alcune delle composizioni più note dei due celebri jazzisti statunitensi
     
    MILANO – A due tra i pianisti più influenti degli ultimi sessant’anni di storia del jazz, Herbie Hancock e McCoy Tyner, è dedicato il nuovo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: sabato 10 febbraio la Camera del Lavoro di Milano ospiterà, ancora una volta, una prima esecuzione assoluta e cioè il concerto del trio Tarenzi-Goloubev-Arco (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro). Questa inedita formazione, che proporrà alcuni dei brani più noti dei due grandi maestri afroamericani, unisce la competenza pianistica di Roberto Tarenzi, musicista che conosce a fondo il linguaggio del piano jazz degli anni Cinquanta e Sessanta, ma anche i suoi sviluppi elettrici negli anni Settanta, a quella del contrabbassista russo Yuri Goloubev, virtuoso del suo strumento acclamato in tutta Europa, e alla classe di Tony Arco, uno dei più completi batteristi della scena continentale, anch’egli grande conoscitore degli stili jazzistici dell’epoca che ha visto l’affermazione di Tyner e Hancock.
    Dei due celebri dedicatari, il primo è stato una colonna del quartetto di John Coltrane e poi il protagonista di progetti musicali a nome proprio, che hanno proiettato quella musica negli anni Settanta. Il secondo è stato, invece, una determinante presenza nel secondo quintetto storico di Miles Davis e ha poi attraversato diverse epoche del jazz, diventando famoso a livello mondiale nella sua fase electric-funk. Entrambi sono stati compositori di brani entrati stabilmente nel repertorio jazzistico, oltre che portatori di quei meccanismi armonici che si suole definire “modali”. Il programma scelto dal trio ci porta nel cuore della loro produzione, che per Hancock significa esplorare pezzi contenuti in album storici quali “Empyrean Isles”, “Maiden Voyage”, “Speak Like A Child” e “Thrust”, quest’ultima vera e propria hit del periodo elettrico. Per Tyner la scelta è caduta sul suo album di esordio, “Inception”, del 1962 e si è poi concentrata quasi integralmente su “The Real McCoy”, autentico disco-capolavoro registrato dal pianista di Filadelfia nel 1967. 
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 10 febbraio 2024, ore 17.30
    Trio Tarenzi-Goloubev-Arco
    Hancock e Tyner, le due facce del modalismo jazz
    Roberto Tarenzi (pianoforte), Yuri Goloubev (contrabbasso), Tony Arco (batteria).
    Programma
    H. Hancock (1940):
    One Finger Snap;
    Speak Like a Child;
    Actual Proof;
    Dolphin Dance.
    McCoy Tyner (1938-2020):
    Four by Five;
    Blues on the Corner;
    Search for Peace;
    Inception.
    Prima esecuzione assoluta.
    Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz  con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – La seconda parte della XXIX stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, riparte sabato 20 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, con l’ultimo, eccezionale trio del sassofonista Rosario Giuliani, artista di statura internazionale che  si presenta con due partner russi, ma residenti in  Italia da poco dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.
    Il programma del concerto (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro) è pensato come  un percorso che lega tra loro le figure di tre grandi sassofonisti americani: Charlie Parker, il vate del Bebop degli anni Quaranta; Ornette Coleman, caposcuola di quella linea free affermatasi alla fine degli anni Cinquanta; John Coltrane, il maestro del jazz degli anni Sessanta.
    Il repertorio mette in luce le affinità e le differenze di questi tre grandi musicisti, apparentemente diversi ma in realtà con non pochi elementi in comune. Giuliani conosce bene le connessioni che, in parte, li uniscono, perché si è formato studiando soprattutto Parker e Coltrane, ma poi si è avvicinato anche al mondo di Coleman e a tutti e tre ha dedicato album di grande livello, esplorandone le composizioni e, al tempo stesso, scrivendone di proprie, ispirate al loro mondo creativo, come la “Suite et Poursuite” dedicata a Coltrane e inserita nel programma del concerto alla Camera del Lavoro.
    Tra i sassofonisti italiani della generazione nata nella seconda metà degli anni Sessanta, Rosario Giuliani è sicuramente una delle figure più rilevanti a livello internazionale. Nel suo percorso artistico, che lo ha visto affermarsi in tutto il mondo (in particolare in Francia, dove è stato sostenuto dalla prestigiosa casa discografica Dreyfus), sono numerose e rilevanti le  collaborazioni con musicisti di altissimo profilo quali Charlie Haden, Martial Solal, Kenny Wheeler, Joe Locke, Richard Galliano e con i più rilevanti jazzisti della scena nazionale. Dal canto loro, Makar Novikov e Sasha Mashin, i suoi partner, sono tra i protagonisti della nuova scena jazzistica dell’Est europeo e contribuiscono pienamente al grande livello strumentale e all’empatia musicale di questo trio, in cui si sviluppa un costante dialogo creativo, tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 20 gennaio 2024, ore 17.30
    Rosario Giuliani trio – Parker, Coleman, Coltrane: vent’anni di sassofono jazz
    Rosario Giuliani (sax alto e soprano), Makar Novikov (contrabbasso), Sasha Mashin (batteria).
    Programma:
    O. Coleman: Turnaround;
    C. Parker: Anthropology;
    F. Hubbard: Dear John;
    J. Coltrane: Central Partk West; 
    R. Giuliani: Suite et Poursuite (mov. I, II, III).
    Prima esecuzione a Milano. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz  con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: Parker, Coleman e Coltrane, vent’anni di sassofono jazz con il trio di Rosario Giuliani sabato 20 gennaio alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – La seconda parte della XXIX stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, riparte sabato 20 gennaio, alla Camera del Lavoro di Milano, con l’ultimo, eccezionale trio del sassofonista Rosario Giuliani, artista di statura internazionale che  si presenta con due partner russi, ma residenti in  Italia da poco dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.
    Il programma del concerto (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5 euro) è pensato come  un percorso che lega tra loro le figure di tre grandi sassofonisti americani: Charlie Parker, il vate del Bebop degli anni Quaranta; Ornette Coleman, caposcuola di quella linea free affermatasi alla fine degli anni Cinquanta; John Coltrane, il maestro del jazz degli anni Sessanta.
    Il repertorio mette in luce le affinità e le differenze di questi tre grandi musicisti, apparentemente diversi ma in realtà con non pochi elementi in comune. Giuliani conosce bene le connessioni che, in parte, li uniscono, perché si è formato studiando soprattutto Parker e Coltrane, ma poi si è avvicinato anche al mondo di Coleman e a tutti e tre ha dedicato album di grande livello, esplorandone le composizioni e, al tempo stesso, scrivendone di proprie, ispirate al loro mondo creativo, come la “Suite et Poursuite” dedicata a Coltrane e inserita nel programma del concerto alla Camera del Lavoro.
    Tra i sassofonisti italiani della generazione nata nella seconda metà degli anni Sessanta, Rosario Giuliani è sicuramente una delle figure più rilevanti a livello internazionale. Nel suo percorso artistico, che lo ha visto affermarsi in tutto il mondo (in particolare in Francia, dove è stato sostenuto dalla prestigiosa casa discografica Dreyfus), sono numerose e rilevanti le  collaborazioni con musicisti di altissimo profilo quali Charlie Haden, Martial Solal, Kenny Wheeler, Joe Locke, Richard Galliano e con i più rilevanti jazzisti della scena nazionale. Dal canto loro, Makar Novikov e Sasha Mashin, i suoi partner, sono tra i protagonisti della nuova scena jazzistica dell’Est europeo e contribuiscono pienamente al grande livello strumentale e all’empatia musicale di questo trio, in cui si sviluppa un costante dialogo creativo, tale da condurre i brani verso direzioni sempre diverse e spesso inaspettate.
    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 20 gennaio 2024, ore 17.30
    Rosario Giuliani trio – Parker, Coleman, Coltrane: vent’anni di sassofono jazz
    Rosario Giuliani (sax alto e soprano), Makar Novikov (contrabbasso), Sasha Mashin (batteria).
    Programma:
    O. Coleman: Turnaround;
    C. Parker: Anthropology;
    F. Hubbard: Dear John;
    J. Coltrane: Central Partk West; 
    R. Giuliani: Suite et Poursuite (mov. I, II, III).
    Prima esecuzione a Milano. Introduce Maurizio Franco.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).
  • Improvvisazioni jazz, musica barocca e antica  con il Trio Sonata sabato 14 ottobre  alla Camera del Lavoro di Milano

    Improvvisazioni jazz, musica barocca e antica con il Trio Sonata sabato 14 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – È all’insegna della trasversalità il terzo appuntamento dell’Atelier Musicale, la rassegna in equilibrio tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio alla Camera del Lavoro di Milanosabato 14 ottobre (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro) si esibirà, infatti, il Trio Sonata, formazione composta da tre musicisti – il flautista Carlo Nicita, la violinista Eloisa Manera e il contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer – che si muovono nell’ambito dell’improvvisazione principalmente di origine jazzistica, utilizzando però materiali provenienti dalla musica barocca e antica, già incisi nel cd “Blue Baroque” (etichetta Deep Voice Records),  uscito nel 2022.
    Si tratta di uno sguardo al mondo musicale antico che diventa il punto di partenza per improvvisazioni legate alle prassi jazzistiche. Anche se l’operazione non è nuova, è interessante il modo in cui viene affrontata, superando cioè la logica della melodia del passato da armonizzare come un song americano ed entrando nelle pieghe della musica scelta per trovarvi gli spunti che possono ispirare l’improvvisazione, anche collettiva, dei tre musicisti. Il repertorio spazia dalla musica trecentesca di Guillaume de Machaut a brani tradizionali del Cinquecento, tra cui il celeberrimo “Greensleeves”
    Improvvisazione jazzistica e musica europea antica: un incontro che fa sempre levare qualche sopracciglio, spesso a ragion veduta. Molte volte, nel corso della storia del jazz, anche esecutori di rilievo si sono accostati con leggerezza alla grande tradizione accademica, nella convinzione che un’aria celebre potesse essere trattata secondo le stesse logiche che valgono per una canzone di Broadway  o nella facile presunzione che l’impulso ritmico di certi autori rispondesse alle stesse logiche dello swing afroamericano. 
    Ci sono, naturalmente, alcune luminose eccezioni: per esempio, il Bach di John Lewis, quello di Uri Caine (ma anche il magico Concerto per due violini ricreato da Stéphane Grappelli ed Eddie South, auspice il basso continuo di Django Reinhardt) e lo Scarlatti di Enrico Pieranunzi. Ma di eccezioni si tratta, fra le le quali  bisogna aggiungere l’avventura sonora del Trio Sonata, che attraversa cinque secoli di invenzioni musicali europee con l’atteggiamento dei jazzisti autentici. Ciò significa che non viene necessariamente rispettata la struttura tema/improvvisazioni sulle armonie/ritorno al tema, una formula che soltanto i distratti possono ritenere «il» modo di fare jazz. Nicita, Manera e Mangialajo Rantzer si ispirano alle melodie e ai territori armonici dei brani da cui prendono il via, ma anche alla loro organizzazione formale profonda, per smontarne e ricostruirne lo spirito, evocando così, con l’inventiva dei timbri strumentali, il tessuto connettivo fra Europa e Nordamerica. I tre jazzisti sanno farlo senza trascurare la ricchezza culturale di partenza, ma aggiungendovi nuovi significati espressivi. Nelle loro articolate esecuzioni ci permettono, cioè, di percepire in filigrana quanto la musica ha esplorato nel frattempo, dimostrando che l’uso della storia è sempre una riflessione sul presente.


    ATELIER MUSICALE – XXIX stagione 
    Sabato 14 ottobre 2023, ore 17.30
    Trio Sonata – Blue Baroque
    Carlo Nicita (flauto), Eloisa Manera (violino), Tito Mangialajo Rantzer (contrabbasso).

    Programma:
    Anonimo: Ciaccona del paradiso e dell’inferno da Canzonette spirituali e morali;
    Greensleeves;
    J. S. Bach: Bourre, Rondeau, Badinerie dalla Suite per Orchestra n. 2,  BWV 1067;
    G. De Machaut: Chanson Balladée;
    C. Nicita: Canone Stanco;
    A. Vivaldi: Inverno da Le quattro stagioni;
    C. Ph. E. Bach: Adagio da Trio sonata in La bemolle WQ 148;
    J. S. Bach: Corale dalla Cantata BWV 147;
    C. Nicita: Giga Tarantolanticchia.

    Introduce  Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa (5/10 euro). 
    Abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 348-3591215.
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio (presidente Gianni Bombaci; vicepresidente Enrico Intra).