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  • Atelier Musicale: l’omaggio a Franco Cerri del quartetto di Alessandro Usai  e Alberto Gurrisi sabato 8 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

      

    MILANO – Franco Cerri (1926-2021) è stato una figura centrale nella storia del jazz in Italia e il caposcuola assoluto della moderna chitarra jazzistica nel nostro Paese, ma la sua popolarità ha travalicato i confini di genere grazie a innovativi programmi televisivi sulla musica, alle partecipazioni a importanti trasmissioni quali Studio Uno, alla collaborazione con Gorni Kramer (il suo scopritore) e con il Quartetto Cetra, ma anche all’enorme visibilità ottenuta prestando il suo volto a una pubblicità di culto.
    Cerri è stato, inoltre, uno dei fondatori dei Civici Corsi di jazz insieme a Enrico Intra, con cui ha condiviso per decenni un sodalizio musicale di altissimo profilo. Nel penultimo concerto della XXX edizione dell’Atelier Musicalesabato 8 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano, lo omaggerà un gruppo che assume sia le vesti del classico organ trio sia quelle di quartetto, in cui i due leader, Alberto Gurrisi e Alessandro Usai, sono stati prima studenti e poi partner di Cerri nell’ultimo periodo musicale della sua lunghissima vicenda artistica (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro).
    Alberto Gurrisi, formatosi come pianista e poi passato all’organo Hammond, di cui è uno dei maggiori specialisti europei, ha collaborato stabilmente con Cerri dal 2007 al 2018, mentre Alessandro Usai, che ha studiato con Cerri ai Civici Corsi di jazz (di cui oggi è docente), è stato membro del suo celebre quartetto di chitarre e poi, dal 2016, del suo ultimo quartetto. Usai è un chitarrista di valore, pluripremiato in concorsi importanti quali il Premio Massimo Urbani, il Chicco Bettinardi e il premio Eddie Lang. Con Gurrisi vanta una lunga partnership, in particolare con lo Spare Time Trio e con l’Alex Usai Blues Band, gruppi con cui i due musicisti hanno pubblicato quattro album e si sono esibiti in numerosi club e festival italiani.
    Anche Roberto Paglieri, brillante esponente del mainstream jazz, ha collaborato per due anni con Franco Cerri e nella sua carriera ha maturato esperienze con importanti artisti nazionali e internazionali. Infine, si unisce al gruppo in alcuni brani anche la voce di Irene Burratti, cantante ma anche attrice di valore, che con Alessandro Usai ha fondato nel 2018 il gruppo Irreale e, dal 2022, è diventata  la voce di questo progetto dedicato a  Franco Cerri, che ha già registrato  due cd: Caro Franco vol. 1 e 2. 
    Il repertorio scelto è quello che Cerri amava suonare, fatto di proprie composizioni originali dai titoli ironici o descrittivi, di pagine della commedia musicale italiana firmate da Trovajoli e Kramer e di alcuni standard della tradizione americana, ma anche europea, come evidenziato da Bluesette, il pezzo del più grande armonicista jazz di sempre, Toots Thielemans, che di Cerri fu un autentico amico. Un concerto che mantiene viva la tradizione del mondo musicale di un artista amatissimo dal pubblico e dai suoi colleghi.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 8 marzo 2025, ore 17.30
    Usai-Gurrisi quartetto
    Caro Franco – Il mondo musicale di Franco Cerri
    Irene Burratti (voce), Alberto Gurrisi (organo Hammond), Alessandro Usai (chitarra), Roberto Paglieri (batteria).

    Programma
    F. Cerri: Pipo;
    A. Trovajoli: Roma nun fa la stupida stasera;
    F. Cerri: Bluessenza;
    T. Thielemans: Bluesette;
    F. Cerri/F. Califano: Passavo di qui;
    G. Kramer: Donna;
    G. Gershwiin: But Not For Me;
    F. Cerri/G. Calabrese: Racconto;
    F. Cerri: From Boss to Feet; One More 12 Bars; Romantico;
    B. Strayhorn: Take The “A” Train;
    F. Cerri/A. Testa: Stazione Termini.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: 10 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • “Voci ribelli”: i Mud Pie in concerto giovedì 6 marzo alla Camera del Lavoro di Milano per celebrare le donne che hanno fatto la storia della musica

    La band renderà omaggio a icone senza tempo come Vera Hall, Nina Simone, Etta James, Janis Joplin e Amy Winehouse: donne che, attraverso la loro voce e la loro arte, hanno sfidato le convenzioni, trasformando la musica in un atto di libertà

    MILANO – In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, la Cgil Milano e l’associazione culturale Secondo Maggio presentano “Voci ribelli”, un concerto-evento dedicato alle grandi artiste che hanno segnato la storia della musica con il loro talento e il loro coraggio. L’appuntamento è per giovedì 6 marzo alle ore 18.30 presso la Camera del Lavoro Metropolitana di Milano in corso di Porta Vittoria 43 (ingresso libero fino a esaurimento posti). Protagonisti della serata saranno i Mud Pie, band che renderà omaggio a icone senza tempo come Vera Hall, Nina Simone, Etta James, Janis Joplin e Amy Winehouse. Donne che, attraverso la loro voce e la loro arte, hanno sfidato le convenzioni, trasformando la musica in un atto di libertà e autenticità.
    Il repertorio della band attraversa i generi e le epoche, dalle radici del blues e del gospel fino al jazz, al soul, al rock e al pop contemporaneo. Un viaggio sonoro che esprime la fusione di culture e influenze musicali, in perfetta sintonia con l’identità del gruppo. I Mud Pie (Marta Colombo, voce e percussioni; Alex Stangoni, cigarbox guitar e dobro; Nicola Rizzi, armonica; Sebastiano Ruggeri, batteria; special guest Martina Milzoni, basso) prendono il nome, infatti, da una torta tradizionale del Mississippi, evocando l’unione di ingredienti diversi, proprio come la loro musica, che mescola blues, jazz, elettronica e sonorità africane ed europee.
    L’evento rappresenta non solo un’occasione per celebrare la musica, ma anche un momento di riflessione sul ruolo delle donne nel panorama artistico e culturale. La Cgil Milano continua così il suo impegno per la valorizzazione del talento femminile e per una società più equa e inclusiva.
  • Atelier Musicale: pagine di Skrjabin, Prokofiev e Rachmaninov con il pianista Antonio Di Cristofano sabato 1 marzo alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – Il pianista Antonio Di Cristofano è uno dei massimi interpreti, a livello internazionale, del mondo musicale di Alexander Skrjabin, di cui presiede anche la giuria dell’omonimo e prestigioso premio organizzato nella città di Grosseto. Riveste, quindi, un particolare interesse ascoltarlo sabato 1 marzo, alla Camera del Lavoro di Milano, in occasione del terzultimo appuntamento stagionale dell’Atelier Musicale, in un programma che pone intorno a Skrjabin altri due grandissimi pianisti-compositori della tradizione russa quali Sergej Rachmaninov e Sergej Prokofiev, proposti con repertori che sono legati soprattutto ai loro anni giovanili. Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro con tessera associativa di 5 euro).
    Di Prokofiev verrà interpretato l’adattamento della prima Sonata, scritta nel 1907 (e poi perduta), quando era ancora un sedicenne studente del Conservatorio di San Pietroburgo, mentre di Rachmaninov si eseguiranno i Preludi composti tra il 1901 e il 1903 (opera n.23) e nel 1910 (op. 32). In entrambi i casi si tratta di opere che restano legate al mondo romantico, pur presentando elementi di originalità che già identificano chiaramente i loro autori.
    Anche di Skrjabin sono state scelte pagine che risalgono alla sua ispirazione più romantica, a cominciare dalle due Sonate, di cui l’op. 6 scritta nel 1893 e l’op. 19 nel 1896. La prima è vicina a un tardoromanticismo che l’accomuna in parte alla linea di Rachmaninov, la seconda svela già tratti di quel descrittivismo quasi impressionista che emergerà nelle opere della maturità artistica. Il Preludio op. 9 risale al 1894 ed è un’altra pagina descrittiva che presenta la particolarità dell’esecuzione per sola mano sinistra. Un repertorio, dunque, che ci apre al mondo russo, spesso non facile da comprendere e ricco di peculiarità per le quali l’esecuzione deve andare ben oltre il dato tecnico.
    Di Cristofano è un conoscitore profondo di quell’universo espressivo e dei suoi autori, che è chiamato a suonare in tutto il mondo, nelle più prestigiose sale da concerto che visita regolarmente grazie a un’intensa attività di interprete, alla quale si aggiungono le presenze in molteplici giurie di concorsi pianistici, i seminari e le masterclass che tiene in diversi Paesi. Attualmente è professore ospite al Conservatorio cinese di Xiamen e all’Accademia Estiva Orpheus di Vienna.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 1 marzo 2025, ore 17.30
    Antonio Di Cristofano
    Alexander Skrjabin e dintorni – Nuove generazioni nella Vecchia Russia
    Antonio Di Cristofano (pianoforte).

    Programma
    A. Skrjabin (1872-1915):
    Preludio op. 9 per la mano sinistra;
    Sonata in fa minore op. 6

    S. Rachmaninov (1873-1943):
    Preludi op. 23 n. 4 e op. 32 n. 12;
    Elegia op. 3

    S. Prokofiev (1891-1953):
    Sonata in fa minore op. 1

    A. Skrjabin:
    Sonata Fantasia in sol diesis minore op. 19.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: 10 euro con tessera associativa di 5 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • L’omaggio del sassofonista Germano Zenga a Gato Barbieri sabato 22 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    L’Atelier Musicale ospita il concerto del quartetto di Germano Zenga, impegnato in un tributo al grande musicista argentino. Insieme al leader 
    si esibiranno tre jazzisti di vaglia: Luca Gusella, Danilo Gallo e Ferdinando Faraò

    MILANO – Il sassofonista Germano Zenga è ormai una realtà del jazz italiano e con il suo quartetto presenterà sabato 22 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano, nell’ambito della XXX edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, il suo cd dedicato a Leandro “Gato” Barbieri, primo omaggio in assoluto realizzato da un musicista di jazz in onore del celeberrimo sassofonista argentino (autore, tra l’altro, della colonna sonora del film Ultimo Tango a Parigi), scomparso nel 2016 (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro). 
    Gato Barbieri  ha lasciato un segno profondo nella storia del jazz, non solo quello latino-americano. Indimenticabili, in particolare, i suoi dischi usciti alla fine degli anni Settanta e la partecipazione ai progetti della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden e Carla Bley. Nelle note di copertina del cd, intitolato “Gato! An Evolving Idea” (pubblicato da Caligola Records), Enrico Rava, che ha collaborato alla registrazione del disco suonando il flicorno in tre brani e che di Barbieri è stato amico e collaboratore, sottolinea che l’album «è una dichiarazione d’amore a Gato e alla sua musica ed è talmente sentito, profondo e appassionato che lo stesso Gato ne sarà conquistato». 
    Questo originale progetto è stato realizzato con un quartetto di alto profilo, composto dal vibrafonista e percussionista Luca Gusella, non solo attivo nel jazz, ma anche nella musica contemporanea eurocolta, dal contrabbassista Danilo Gallo, musicista dalla assoluta qualità ritmica e polistrumentista sorprendente, il cui elenco di collaborazioni importanti è altamente significativo, e da Ferdinando Faraò, leader della Artchipel Orchestra e batterista attivo nell’ambito della scena più aperta e creativa del jazz italiano.
    Insieme a loro Germano Zenga esplorerà alcune delle più conosciute e pregnanti pagine legate a Barbieri, affiancandole  a proprie composizioni ispirate da quel peculiare mondo espressivo. Questo progetto segna la piena maturità di Zenga, musicista formatosi a Milano (sia ai Civici Corsi di Jazz sia al Conservatorio Giuseppe Verdi), il cui percorso artistico è caratterizzato da molte collaborazioni (tra le quali Artchipel Orchestra, Gianni Cazzola, Giovanni Falzone e la Civica Jazz Band di Enrico Intra) e dalla partecipazione a numerosi festival italiani. Da emergente, ha vinto nel 2005 il Porsche Live. Giovani e Jazz”, con Paolo Fresu presidente di giuria, e nel 2003 il Jazz Dimensione Giovani organizzato da Musica Oggi.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 22 febbraio, ore 17.30
    Germano Zenga Quartet
    Gato! Omaggio a Gato Barbieri
    Germano Zenga (sax tenore), Luca Gusella (vibrafono, percussioni), Danilo Gallo (contrabbasso, flauto, balalaika), Ferdinando Faraò (batteria, percussioni).

    Programma:
    G. Barbieri (1932-2016): Merceditas; El Gato;
    A. Ibrahim  (1934): Hamba Khale;
    G. Barbieri: Antonio das Mortes;
    G. Zenga (1971): Sombra de Gato; Mimi’s Dream;
    G. Barbieri: Tupac Amaru;
    G. Zenga/F. Faraò (1959): Lost Tango.

    Introduce: Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    On line: www.secondomaggio.org
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: il recital pianistico di Marino Formenti sabato 15 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    Salutato dal Los Angeles Times come “il Glenn Gould del XXI secolo”, il pianista lombardo, maratoneta degli 88 tasti, sarà il protagonista di una performance singolare ed eseguirà pagine di Bach, Schubert, Messiaen e Kurtag, un brano di John Lennon e alcune composizioni di quattro autori italiani contemporanei: Pippo Molino, Luca Belloni, Alessandro Spazzoli e Giovanni Godio 

    MILANO – In occasione del nuovo appuntamento della XXX edizione, l’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, presenterà sabato 15 febbraio, alla Camera del Lavoro di Milano, una performance singolare, assolutamente originale nella formula, che accosta quattro autori italiani contemporanei a maestri assoluti del mondo eurocolto e a una icona della popular music. Protagonista di questa impaginazione, che riunisce pezzi con sotterranei legami tra di loro, oltre che esecutore del programma, è Marino Formenti, pianista, direttore d’orchestra e compositore italiano salutato dal Los Angeles Times come “il Glenn Gould del XXI secolo” Come sempre, il concerto inizierà alle ore 17.30 (ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro).
    La musica di Formenti è stata definita dalla stampa internazionale rivoluzionaria, visionaria, radicale, catartica e i suoi recital pianistici, assolutamente innovativi, lo hanno posto a contatto con diversi generi musicali e hanno ricevuto grande apprezzamento dalla critica italiana e straniera. Le sue collaborazioni spaziano in un vasto universo musicale  che tocca epoche e generi differenti, facendo di lui un artista assolutamente contemporaneo.
    In questo concerto si assisterà a quello che avviene in alcune mostre allestite negli ultimi anni all’interno dei musei, nelle quali il passato e il presente dialogano tra di loro, mostrando al tempo stesso diversità e continuità. Così, nel repertorio che Formenti eseguirà all’Atelier, i brani si succederanno all’interno di logiche precise, si raggrupperanno per analogie di tonalità, ritmo e atmosfera e faranno dialogare Bach e Schubert, Messiaen Kurtag, ma anche John Lennon con quattro autori attuali, ma di generazioni differenti. In primo luogo c’è Pippo Molino, uno dei compositori più significativi e originali presenti nel mondo musicale italiano. Figlio del famoso pittore e illustratore Walter, ha studiato al Conservatorio di Milano con Renato Fait e Franco Donatoni e i suoi lavori sono stati premiati in vari concorsi e sono stati eseguiti nelle più importanti sedi concertistiche, oltre che diffusi in trasmissioni radiofoniche in Europa, Giappone e Stati Uniti. È stato docente di composizione al Conservatorio di Milano e dirige il coro di Comunione e Liberazione. Con Molino si è perfezionato Luca Belloni, compositore che vanta numerose esecuzioni in ambito nazionale e in sale prestigiose. Il più giovane degli autori presentati nel concerto è Giovanni Godio, che affianca l’attività compositiva a quella di letterato. Infine c’è Alessandro Spazzoli, diplomato in composizione e in flauto (strumento in cui si è perfezionato con Ancillotti e Gazzelloni), pluripremiato in concorsi internazionali ed eseguito in tutta Europa, in America e in Giappone.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 15 febbraio 2025, ore 17.30
    Marino Formenti – Nuovi percorsi del pianoforte
    Marino Formenti (pianoforte).

    Programma:
    P. Molino (1947): In Do;
    J.S. Bach  (1685-1750): Piccolo Praeludium per Wilhelm Friedmann Bach in C BWV 999;
    L. Belloni (1969) – Da Otto piccoli pezzi per pianoforte; Tramonto; Le temps qui s’enfuit; Marsch der Spielzeugsoldaten; … sicut umbra;
    J.S. Bach: Piccolo Praeludium per Wilhelm Friedmann Bach in D BWV 926;
    L. Belloni – Da: Otto piccoli pezzi per pianoforte: for Maudie; Schmerze; Melancholia; Estatico;
    O. Messiaen (1908-1992) – Ile de Feu II
    Première Communion de la Vierge;
    G. Kurtag (1926) – Syrenes of the Deluge;
    A. Spazzoli (1964) – Canzone II;
    G. Kurtag – Pen Drawing to Erszèbet Schaar – Hommage à Petrovics;
    A. Spazzoli – Ferdinando;
    G. Kurtag – Do-Mi d’Arab;
    A. Spazzoli – Miranda; Qui non c’è ascolto;
    G. Kurtag – In Memoriam Edison Denisov;
    G. Kurtag – Keringö (Walzer);
    P. Molino – Itinerario 3 (Tempo di Walzer);
    F. Schubert (1797-1828) – Walzer D980 n. 2;
    G. Godio (1990) – Senhal;
    P. Molino – Itinerario 1;
    J. Lennon (1940-1980) – Oh My Love;
    O. Messiaen – Regard de l’Église d’Amour;
    P. Molino – In Do.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    
Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.

    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Il jazz di Franco D’Andrea, tra Monk ed Ellington, sabato 8 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    

    L’Atelier Musicale ospita il piano solo del jazzista italiano, figura di spicco della scena europea: tra rigore e libertà espressiva
    D’Andrea proporrà alcune delle pagine più meditative dei due grandi autori americani, aggiungendo alle loro anche le proprie composizioni

    MILANO – Franco D’Andrea torna all’Atelier Musicale, la rassegna di jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, con un piano solo di grande rilievo in cui affronterà un percorso nella musica di due tra gli autori che ama di più: Thelonious Monk e Duke Ellington, aggiungendo alle loro anche le proprie composizioni.
    La sua performance è in programma sabato 8 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro) e, diversamente da quanto avveniva in passato, D’Andrea non affronterà più i brani in lunghi medley, ma approfondirà il significato di ognuno di loro, privilegiando le pagine più meditative e portandole all’interno del proprio mondo sonoro. Un’operazione che prosegue il suo lungo rapporto con la musica dei due giganti americani del jazz, di cui è tra i pochi (soprattutto per per quanto riguarda Monk) a saper veramente tradurre il pensiero compositivo in una musica personale quanto coerente con le pagine originali.
    Nato a Merano, ma residente a Milano sin dagli anni Settanta, D’Andrea è stato un enfant prodige del jazz italiano, ha guidato formazioni prestigiose come i suoi celebri quartetti e il Modern Art Trio, ha partecipato alla storica esperienza del Perigeo, ha collaborato con tanti grandi artefici del jazz nazionale e internazionale (tra cui Enrico Rava, Paolo Fresu, Aldo Romano, Ernst Reijseger, Dave Douglas, Aldo Romano e tantissimi altri) e ha svolto un’attività didattica di enorme rilievo, che ancora oggi lo vede impegnato come docente dei Civici Corsi di Jazz di Milano.
    Maestro assoluto del piano solo, affronta lo strumento con una concezione orchestrale, unendo le caratteristiche del linguaggio moderno e contemporaneo alla grande tradizione del pianismo jazz delle origini, esattamente come i due musicisti sulla cui musica costruirà la performance dell’Atelier.
    L’eccezionale padronanza ritmica del suo modo di suonare, la capacità di sviluppare una concezione armonica che unisce aspetti diversi della storia del piano jazz, oltre all’utilizzo di elementi seriali, fanno del suo linguaggio un vero unicum della scena pianistica, in grado di unire rigore e libertà espressiva. Un concerto di Franco D’Andrea è, quindi, sempre una “lezione” sull’arte del pianoforte nel jazz.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 8 febbraio 2025, ore 17.30
    Franco D’Andrea – Per Duke e Monk
    Franco D’Andrea (pianoforte).

    Programma:
    Percorso musicale a sorpresa attraverso le composizioni di Thelonious Monk, Duke Ellington e Franco D’Andrea.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    On line: www.secondomaggio.org
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: il Quartetto Pezzè di Udine sabato 1 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano

    La formazione friulana, da sempre impegnata a promuovere la ricerca e la divulgazione della musica da camera, 
    eseguirà composizioni di Perosa, Pezzè, Bragato, Tedesco e Garbarino

    MILANO – È il Quartetto Pezzè di Udine il protagonista, sabato 1 febbraio alla Camera del Lavoro di Milano, del decimo concerto della XXX edizione dell’Atelier Musicale, la rassegna di jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro).
    Il titolo del concerto (“Il quartetto d’archi nel terzo millennio”) riflette la varietà di situazioni a cui una moderna formazione d’archi deve saper far fronte al giorno d’oggi. Non più legato a un’unica impostazione, un quartetto deve infatti sapersi muovere all’interno di un repertorio differenziato, proprio come quello proposto dal Quartetto Pezzé e legato in gran parte ad autori di area friulana, a cominciare dalla suite di Albino Perosa, sacerdote e compositore nato a Rivigliano, in provincia di Udine. Importante figura musicale in gran parte impegnata in musica di carattere religioso, Perosa è stato autore anche di pagine profane come quella che verrà presentata all’auditorium Di Vittorio di Milano.
    Fondamentale per il Friuli è stata la figura del didatta, compositore, divulgatore e organizzatore musicale Piero Pezzè, di cui viene proposta l’opera intitolata “Elegia”, scritta originariamente per pianoforte in memoria di una persona cara e trascritta dal musicista udinese Davide Pitis nella versione per quartetto d’archi. Di Josè Bragato, nato a Udine e poi trasferitosi in Argentina, verrà presentato “Tres movimientos porteños”, un lavoro che guarda decisamente al tango nuevo di Astor Piazzolla, di cui questo compositore è stato a lungo partner come violoncellista. Anche nella sua musica, intrisa di tango, il quartetto si muove in maniera unitaria, come del resto è dialogante pure nella composizione “Inquiete risonanze” di Giuseppe Garbarino, presentata in prima assoluta e costruita come un insieme di suggestioni che si spingono fino al  jazz.
    Il percorso inverso a quello di Bragato l’ha fatto Fabian Perez Tedesco, percussionista e compositore argentino che nel 1987 è diventato membro dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, la cui “Dolci rose”, scritta per il Quartetto Pezzè, si ispira al madrigalismo di Gesualdo da Venosa.
    Formato da musicisti dalla vasta e articolata esperienza concertistica, il Quartetto Pezzè si è riunito sotto l’egida del dedicatario, riconoscendosi nei suoi intenti, e ha poi approfondito la propria preparazione grazie all’incontro con diverse personalità musicali, alcune leggendarie, del panorama della musica da camera. La formazione friulana ha effettuato con successo alcune tournée internazionali e ha tenuto a battesimo diverse prime esecuzioni assolute.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 1 febbraio 2025, ore 17.30
    Quartetto Pezzè – Il quartetto d’archi nel terzo millennio
    Nicola Mansutti (violino), Lucia Clonfero (violino), Elena Allegretto (viola), Mara Grion (violoncello).

    Programma:
    A. Perosa – Suite
    Mattino di Pasqua – Vivo con leggerezza/Adagio-Meditazione/Scherzo.
    Giochi di bimbi –  Vivace/Notturno-Adagio espressivo.
    Fuochi d’artificio – Finale – Allegro moderato.

    P. Pezzè/D. Pitis – Elegia
    Moderato/Mesto/Con moto/Largamente.

    F. P. Tedesco – Dolci rose
    Allegro vibrante/Intenso ed espressivo/Aggressivo e rude
    (Ispirato al Madrigale “Quanto ha di dolce amore” di Gesualdo da Venosa).

    J. Bragato – Tres movimientos porteños
    Popular-Moderato; Romántico-Allegro; Culto-Allegro moderato.

    G. Garbarino – Inquiete risonanze
    Mosso/Intermezzo: disteso/Vivace/Calmo/Vivace/Vivo.
    Prima esecuzione assoluta.

    Introduce Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: l’omaggio a Schönberg (ma non solo) con il Dèdalo Ensemble  sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: l’omaggio a Schönberg (ma non solo) con il Dèdalo Ensemble sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    MILANO – È un programma di eccezionale rilievo quello proposto dal Dèdalo Ensemble per il terzo appuntamento della nuova stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, in programma sabato 12 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano (inizio concerto ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro). L’obiettivo è ricordare i centocinquant’anni dalla nascita di Arnold Schönberg, figura centrale nella storia musicale del secolo scorso, inventore della dodecafonia, tra i primissimi a emancipare la dissonanza e a sviluppare una linea espressionista in musica.
    La fondamentale Kammersymphonie N. 1 op. 9 del 1906 verrà eseguita nella rara trascrizione fatta da Anton Webern (che riduce a un terzo gli strumenti), allievo con Berg del Maestro e a sua volta divenuto una figura centrale e anticipatrice nella musica novecentesca.
    Il programma si configura come un viaggio nel Novecento, in cui il rapporto con Schönberg è sia diretto, come appunto nel caso di Webern, del quale è in repertorio una pagina già significativa del suo modo ipersintetico di comporre, sia indiretto. La scelta degli autori che affiancano i due viennesi è caduta su tre italiani di epoche diverse. Il primo è un autore trasgressivo quale Fausto Romitelli, vicino allo spettralismo e anche al rock, di cui è stato scelto il primo brano del ciclo delle Domeniche, mentre di un autore dell’autorevolezza di Goffredo Petrassi, che non fu mai un seguace di Schoenberg pur considerando la dodecafonia una delle risorse possibili del comporre, si proporrà un’opera cameristica nella quale tre musicisti suonano sette strumenti creando un insieme articolato e virtuosistico di combinazioni sonore. Infine, di Niccolò Castiglioni, artista che guardò anche a Webern come fonte di ispirazione, è in programma una raffinata pagina per flauto e pianoforte. Per eseguire un repertorio così vario e complesso occorre un gruppo di grande esperienza quale il Dèdalo Ensemble, da un quarto di secolo punto di riferimento per la musica del Novecento, che vanta una considerevole attività concertistica a livello internazionale. Oltre a incisioni discografiche e concerti in Europa e Stati Uniti, il Dèdalo Ensemble organizza il Concorso internazionale di composizione dedicato a Camillo Togni e il Concorso di Direzione d’Orchestra “Città di Brescia-Giancarlo Facchinetti” ed è attualmente composto da strumentisti di varie generazioni che si sono formati in importanti orchestre. Diretto stabilmente da Vittorio Parisi, nel concerto in programma alla Camera del Lavoro di Milano vedrà sul podio Mauro Bonifacio, compositore e direttore di fama internazionale, che si è esibito nei più prestigiosi teatri, in primis La Scala, ed è docente al Conservatorio di Milano. L’omaggio a Schönberg dell’Atelier Musicale copre, quindi, un vasto spettro sonoro legato a diverse tendenze della musica eurocolta del secolo scorso. 

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 12 ottobre 2024, ore 17.30
    Dèdalo Ensemble – Omaggio a Schönberg per i 150 anni dalla nascita del Maestro
    Daniela Cima (flauti), Silvano Scanziani (oboe, corno inglese), Stefano Merighi (clarinetti), Michela Dapretto (violino), Matteo Zurletti (violoncello), Sonia Candellone (pianoforte).
    Direttore: Mauro Bonifacio.

    Programma:
    Fausto Romitelli (1963-2004)
    Domeniche alla periferia dell’impero per flauto basso, clarinetto basso, violino, violoncello.
     
     Goffredo Petrassi (1904-2003)
    Tre per sette per flauto (ottavino, flauto in sol), oboe (corno inglese), clarinetto in sib (clarinetto piccolo in mib).
                               
    Niccolò Castiglioni (1932-1996)
    Gymel per flauto e pianoforte.
     
    Anton Webern (1883-1945)
    Drei Kleine Stücke op. 11 (Mäßige Achtel/Sehr bewegt/Äusserst Ruhig) per violoncello e pianoforte.
     
    Arnold Schönberg (1874-1951)
    Kammersymphonie N. 1 op. 9 (Langsam/Sehr rasch/Viel langsamer, aber doch fliessend/Viel langsamer/Etwas bewegter) per flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte; trascrizione di A. Webern.

    Introduce: Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro); abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Jazz all’Atelier Musicale: il quintetto di Gianluigi Trovesi sabato 5 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    Jazz all’Atelier Musicale: il quintetto di Gianluigi Trovesi sabato 5 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano

    Il grande polistrumentista e compositore bergamasco, tra i più importanti jazzisti della scena italiana, in concerto all’auditorium Di Vittorio 
    con Paolo Manzolini (chitarra), Marco Esposito (basso elettrico), Matteo Milesi (batteria) e Fulvio Maras (percussioni)

    MILANO – Lo scorso 10 gennaio Gianluigi Trovesi ha compiuto 80 anni e l’Atelier Musicale, la rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, lo festeggerà sabato 5 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano con un concerto nel quale il grande polistrumentista e compositore di Nembro (Bg) proporrà una musica ispirata al mondo mediterraneo (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa di 5/10 euro).
    Trovesi proseguirà così il suo cammino in un anno nel quale gli sono stati assegnati diversi riconoscimenti come il Premio alla carriera a L’Aquila, il Premio Sellani (recentemente istituito) e il prestigioso Premio Kramer a Rivarolo Mantovano, che si aggiungono alle onorificenze da lui ricevute negli anni quali Ufficiale della Repubblica Italiana, Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres de la République Française e Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.
    Il suo straordinario percorso artistico, oggetto di studi e tesi di laurea in Italia e all’estero, si fonda su un’eccezionale conoscenza musicale, grazie alla quale porta nel suo jazz di marca europea elementi del mondo eurocolto, dal Medioevo alla contemporaneità, e del folk del nord e del sud d’Europa. Il suo celebre trio, l’altrettanto conosciuto ottetto e il pluridecennale sodalizio con il fisarmonicista Gianni Coscia sono soltanto alcune delle formazioni da lui guidate e ispirate. Alla Camera del Lavoro di Milano presenterà in quintetto alcuni brani del progetto che vide la luce nell’album Mediterraneamente (pubblicato da Dodicilune e uscito nel 2018), che raccoglie composizioni originali, brani della tradizione partenopea e altre musiche riviste secondo l’ottica che ispira il disco. Parte di queste pagine, insieme ad altre della stessa natura, verranno scelte da Trovesi prima del concerto insieme ai musicisti che lo affiancano: si tratta di artisti ben noti, che più volte hanno suonato con lui, in particolare il percussionista Fulvio Maras (che fece parte del suo storico ottetto). Con Gianluigi Trovesi l’Atelier rende omaggio a un artista di grande originalità, a uno strumentista che ha fatto proseliti in tutta Europa, capace di pensare jazzisticamente un universo sonoro ampio e articolato. In sostanza, pienamente contemporaneo.

    ATELIER MUSICALE – XXX edizione
    Sabato 5 ottobre – Ore 17.30
    Gianluigi Trovesi Quintet
    Trovesi 80 – Mediterraneamente
    Gianluigi Trovesi (sax alto, clarinetto contralto), Paolo Manzolini (chitarra), Marco Esposito (basso elettrico), Matteo Milesi (batteria), Fulvio Maras (percussioni).

    Programma:
    Musiche di Gianluigi Trovesi e brani storici ispirati al mondo mediterraneo.
    Introduce  Maurizio Franco.

    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro);  abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.
  • Atelier Musicale: l’omaggio di Anna Maria Castelli a Domenico Modugno  sabato 28 settembre alla Camera del Lavoro di Milano

    Atelier Musicale: l’omaggio di Anna Maria Castelli a Domenico Modugno sabato 28 settembre alla Camera del Lavoro di Milano

    Sul palco dell’auditorium Di Vittorio, la “cantattrice” presenterà l’album “Cosa sono le nuvole”, 
    magistrale spaccato del mondo dell’artista pugliese scomparso trent’anni fa

    MILANO – Lo sguardo al mondo della grande canzone d’autore, all’unione tra aspetti teatrali e musicali, è il fulcro del tributo al grandissimo Domenico Modugno proposto dalla “cantattrice” Anna Maria Castelli nel trentennale della morte di una delle personalità più rilevanti della storia della canzone italiana del secolo scorso: l’appuntamento, il secondo della nuova stagione dell’Atelier Musicale, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio, è in programma sabato 28 settembre alla Camera del Lavoro di Milano (inizio live ore 17.30, ingresso 10 euro con tessera associativa a 5/10 euro).
    Nato a Polignano a Mare nel 1928, Modugno è stato un pioniere nel portare la teatralità nell’interpretazione delle sue canzoni, oltre che un geniale cantautore, musicalmente molto più ispirato e competente di tanti altri, e un autore di testi che ha parlato della vita, dell’amore e anche del lavoro, portando in scena i drammi di tutti, anche degli ultimi, dei dimenticati. Per rendergli omaggio, Anna Maria Castelli, che sei anni fa ha pubblicato l’album “Cosa sono le nuvole”, presenterà proprio i brani di quel disco, che nell’insieme costituiscono un magistrale spaccato del mondo dell’artista pugliese. E lo farà con quelle capacità di personalizzare i testi, di renderli qualcosa di vivo, proiettandoli in quel tipo di interpretazione teatralizzata che la contraddistingue.
    Nata a Milano, ma di origini napoletane, Anna Maria Castelli ha vissuto  per molto tempo in Svizzera, dove ha iniziato a cantare da giovanissima. La sua attività artistica è molto intensa e l’ha vista al fianco di musicisti di diversa estrazione, da Giorgio Gaslini a Gianni Coscia e Renato Sellani, dall’ensemble  I Virtuosi Italiani a Luis Bacalov. Da anni si dedica alla canzone d’autore italiana, spaziando dalla “scuola genovese” a quella napoletana e raccogliendo il testimone del teatro-canzone di Giorgio Gaber, che l’ha definita “cantattrice”.  Tanti i riconoscimenti ottenuti per il suo impegno “al femminile”: il Premio Portovenere Donna (2007); l’Onorificenza di Cavaliere OMRI (2008) conferitale dal Presidente Giorgio Napolitano; il Premio Musica Europa (2002); il Premio Antigone (2003).
    Con Anna Maria Castelli si esibiranno, sul palco dell’Atelier, il versatile chitarrista argentino Adriàn Fioramonti, un virtuoso della fisarmonica, compositore e arrangiatore quale Thomas Sinigaglia e il brillante batterista e percussionista Stefano Rapicavoli, attivo tra jazz e musica classica.

    ATELIER MUSICALE – XXX stagione
    Sabato 28 settembre, ore 17.30
    Cosa sono le nuvole – Omaggio a Domenico Modugno
    Anna Maria Castelli (voce), Adriàn Fioramonti (chitarra), Thomas Sinigaglia (fisarmonica), Stefano Rapicavoli (batteria).
     
    Programma:
    D. Modugno/R. Pazzaglia: Meraviglioso;
    D. Modugno/R. Gigli: Tu si na cosa grande;
    D. Modugno: Musetto;
    D. Modugno: Strada ‘nfosa;
    D. Modugno/R. Pazzaglia: Io mammeta e tu;
    D. Modugno/P.P. Pasolini: Cosa sono le nuvole;
    D. Modugno: Dio come ti amo; La donna riccia;
    D. Modugno/D. Verde: Resta cu’mme;
    D. Modugno: Lu minaturi;
    D. Modugno/E. Bonaccorti: Amara terra mia;
    D. Modugno: Vecchio frac; Amaro fiore mio; Lu pisci spada; Piove.
    Dove: Camera del Lavoro, auditorium G. Di Vittorio, corso di Porta Vittoria 43, Milano.
    Ingresso: biglietto (10 euro) con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro);  abbonamento stagionale: 80 euro.
    Per informazioni: 3483591215; email: secondomaggio@alice.iteury@iol.it
    Direzione e coordinamento artistico: Giuseppe Garbarino e Maurizio Franco.
    Organizzazione: associazione culturale Secondo Maggio.
    Presidente: Gianni Bombaci; vicepresidente: Enrico Intra.