Category: Comunicati stampa

  • Il nuovo singolo dei SoulBahia, É Parole Ca nun dice è disponibile su tutte le piattaforme digitali

    Il nuovo singolo dei SoulBahia, É Parole Ca nun dice è disponibile su tutte le piattaforme digitali

    Il singolo, finalista al Festival di Napoli 2020, nasce dalla continua ricerca dell’autore, Genny Esposito, di testi in lingua napoletana e sonorità moderne senza mai distaccarsi dalle origini e senza mai piegarsi ai cliché di autori che senza innovazione, propongono i soliti testi che parlano d’amore.

    Il dialetto napoletano è la lingua importante e musicale, scelta per dare voce a delle emozioni profonde che nascono quando un animo sensibile non riesce ad esprimersi, a trovare le parole adatte per creare un contatto con gli altri. Le parole che creano vuoti e le parole che colmano dei vuoti. La musica pensa a tutto il resto.

    https://youtu.be/vezIP4QhQMk

    Un arrangiamento curato ed evocativo, accompagnato da una chitarra melodica e da una ritmica che si arricchisce con la voce di Emanuele, una voce carica di emozione che con dolcezza e vigore, ti trasporta nell’atmosfera di un singolo che affronta la tematica sempre attuale della difficoltà di comunicazione, in un gioco di armoniosi falsetti.

    Il singolo interamente autoprodotto, nasce dall’incontro di Emanuele Matrullo e Genny Esposito che si interseca bene con la loro passione consolidata nel

    gruppo Soulbahia, lavoro musicale nato dieci anni fa da un’idea di Genny Esposito. Un lavoro che propone un repertorio con un sound dai ritmi latini con radici partenopee che fonde l’anima del soul /pop con un mix di sonorità brasiliane, reggae, salsa, r&b ,etc … , arricchito da mash-up tra i classici della track autorale italiana/napoletana e internazionale dagli anni ‘40 ad oggi.

  • Lessness, interessantissimo progetto solistico raccontato dal suo creatore

    Lessness, interessantissimo progetto solistico raccontato dal suo creatore

    Accogliamo calorosamente a Luigi Segnana, aka Lessness, talento artistico poliedrico che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro V. [to the hearts that ache], pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Lessness, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Lessness si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con ConzaPress, le esperienze, come Mashhh! Records,Death by Pleasure, Dance for Burgess, Cristalli Liquidi e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Lessness!

    Com’è nata la passione per la musica? 

    E’ nata la prima volta che ho visto il movie “Wicked Game” di Chris Isaak. Ho pensato: se è questo quello che succede scrivendo canzoni, beh è proprio quello che fa per me. E con la rapidità di riflessi che mi contraddistingue, 5 anni dopo, ho comprato una chitarra e così ho imparato a suonare il basso.

    Successivamente sono entrato in contatto con un CDdei The Cure e quella è stata l’illuminazione definitiva sul tipo di musica che avrei voluto fare.

    Com’è nato Lessness e il suo personaggio, il suo sound? 

    [lessness] nasce nel 2017 in concomitanza con la pubblicazione dell’Ep “The Night Has Gone To War”. Il nome è tratto da un racconto di Samuel Beckett dal titolo “Sans” tradotto in inglese come lessness.

    Il racconto narra di un essere ridotto ad uno stato comatoso, riverso tra le rovine, bloccato in un loop di ricordi del proprio passato.

    Era particolarmente adatto a quanto volevo comunicare con le canzoni dell’Ep in uscita.

    Come è stato concepito il lavoro V. [to the hearts that ache]? 

    V. [to the hearts that ache] nasce per la voglia di reinterpretare alcune canzoni del CDprecedente “Never Was But Grey” in modalità acustica e più intima, ridando loro la veste originale con cui sono state composte, liberandole dagli orpelli e da tutto il superfluo.

    Questo Ep è stata l’occasione per avvicinarsi alla strumentazione acustica e per sperimentare sonorità nuove che sarebbero sfociate poi nella produzione di un full-lenght acustico. L’Ep, alla fine, è questo un trait d’union tra la produzione precedente e la produzione in divenire.

    E gli EP precedenti? 

    I lavori precedenti a questo Ep, e anche questo Ep a dir il vero, nascono sempre da un forte carica emotiva. Vogliono essere delle fedeli riproduzioni di emozioni, ricordi, sogni e quant’altro renda l’essere umano unico e volubile.

    Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi? 

    L’esordio dal solista è stato nel 2017 e sono passato attraverso parecchie fasi di cambiamento personali ed emotive. Il tutto è ripercorso dai dischi usciti: “The Night Has Gone To War”, “Never Was But Grey” e “V. [to the hearts that ache]. E’ stato un percorso ricco di soddisfazioni e buoni incontri.

    Quali sono le influenze artistiche? 

    Ho sempre amato spaziare su molti fronti e mi piace ascoltare un po’ di tutto, anche se poi le cose che mi piacciono davvero sono poche. L’importante è che la musica mi trasmetta una forte carica emotiva. Detto questo la musica a cui ritorno sempre e sempre e ancora sempre, è la new wave, che sia l’originale e tradizionale anni ’80 o una delle sue variazioni sul tema uscite in anni più recenti. Artisti di riferimento: The Cure, Siouxie And The Banshees, The Church, Joy Division, Interpol, Editors, Depeche  Mode, Echo and the Bunnymen, And Also The Trees e via dicendo, questi sono anche i gruppi che più influenzano la mia musica.

    Quali sono le collaborazioni musicali? 

    [lessness] come vuole il nome stesso e come principio base richiede estrema solitudine nel processo compositivo. Pertanto le collaborazioni sono assenti. Ho collaborato con Austin Leeds per il remix del secondo singolo “Where The Night Will Heal Our Pain” tratto dall’Ep “The Night Has Gone To War”. Ne è uscito un buon lavoro, ma mi ha fatto comprendere che la musica che faccio è troppo personale ed introspettiva e faccio fatica a condividerne gli aspetti, soprattutto durante la registrazione e la fase compositiva.

    E la collaborazione/i con ConzaPress nel lavoro in promozione? 

    La collaborazione nasce già dal primo Ep. Il fatto che tenga botta ancora oggi è significativo di per sé

    Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica? 

    Come dicevo poco fa, la mia musica vive di furore emotivo ed è esattamente quello che voglio trasmettere. Emotività, introspezione, notti insonni e sogni lucidi.

    Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi come Mashhh! Records,Death by Pleasure, Dance for Burgess, Cristalli Liquidi? 

    Il tutto nasce dal mio incontro con Marco Ricci, produttore di un certo rilievo nella ambito della nostra musica elettronica. Ci piaceva l’idea di produrre musica analogica, è fondammo in questo senso Mashhh! Records con il principio base di registrare i gruppi su nastro, grazie a vecchi registratori a bobina e pubblicare esclusivamente in vinile. Tramite Mashhh! Records abbiamo prodotto gruppi come Death by Pleasure, Dance for Burgess, Casa del Mirto, Cristalli liquidi e altri gruppi che ci hanno dato molte soddisfazioni. Sono stati 5 anni intensi e molto belli. I vinili sono andati a ruba. Letteralmente. Nel senso che nel corso di un festival non proprio astemio, ce li hanno in gran parte scippati. O li abbiamo scambiati per dei cocktail, non ricordo.

    Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti? 

    Vedo una scena musicale in forte movimento tanti artisti giovani che si stanno mettendo in mostra molto bene. E’ interessante. Mi piacerebbe ci fosse più spazio anche per offerte musicali differenti più indipendenti, per certi versi, un circuito che si discostasse dal mainstream. Ovvio che il periodo che stiamo vivendo non aiuta molto.

    Oltre al lavoro in promozione quale altro pezzo ci consigliate di ascoltare? 

    Consiglio di ascoltare tutti i brani di RIKI, gruppo di LA. Se invece intendevi un altro dei miei brani direi How Should We Love This Fever? che se lo merita.

    Come stai vivendo da talento artistico e persona questo periodo del covid-19? 

    E’ un periodo piuttosto difficile sia da musicista che da appassionato di musica. Per il momento mi dedico alla composizione e alla registrazione. E’ stato un periodo prolifico, da questo punto di vista.

    Quali sono i programmi futuri?

    A breve cominceranno ad uscire i primi singoli del nuovo full-lenght che uscirà presumibilmente in settembre. Spero, a breve, di poter fare qualche live.


  • MIK + AURORA RAYS DA OGGI IN RADIO E IN DIGITALE “EVEN WHEN” il nuovo singolo del cantautore friulano

    MIK + AURORA RAYS DA OGGI IN RADIO E IN DIGITALE “EVEN WHEN” il nuovo singolo del cantautore friulano

    “Even When” (iola music) è il titolo del nuovo singolo di MIK + AURORA RAYS in uscita oggi, venerdì 16 aprile.

    Una ballad malinconica pop/rock di stampo classico, cantata da un duo (due fratelli che cantano assieme da quasi 15 anni ma che mai, sino ad oggi, erano riusciti a mettere insieme le forze per un singolo inedito) che parla della forte e reale paura di perdere qualcuno che si ama più di noi stessi. 

    «Quando hai tutto, hai tutto da perdere – dichiara Mik – prima del virus, avevo già provato questa paura. Mio figlio era nato da 5 giorni e la mia compagna stava molto male. La febbre aveva superato i 40 e nemmeno i dottori sapevano spiegare l’infezione che la causava: ho creduto che ciò fosse dovuto a una complicazione legata al parto stesso. Così quella notte quando sono tornato a casa senza di lei e il mio piccolo ometto perchè li avevano tenuti in osservazione in ospedale, ho pianto. Ho pianto guardando la nostra camera, piena di belle cose, ma vuota. Ed ho esorcizzato la paura finendo il testo per questa song, come facevo quando ero un ragazzino e attutivo il mondo su fogli a righe».

    MIK BIOGRAFIA

  • Da oggi il nuovo capitolo musicale di Sergio Andrei “Genesi”

    Da oggi il nuovo capitolo musicale di Sergio Andrei “Genesi”

    Una composizione per piangere, una storia per ballare, da oggi su tutte le piattaforme digitali

     

    Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Genesi”, il primo tassello del nuovo percorso musicale del cantautore Sergio Andrei con l’etichetta Purple Mix per Believe Music.

     

    https://spoti.fi/2Q0s3Ug

    Genesi” è il primo capitolo di un viaggio alla ricerca dell’Eden e della propria felicità, composto d’alternanze di strofe e ritornelli, che tracceranno un percorso di  storie da raccontare che comporranno l’esclusivo concept album di Sergio Andrei “Pulp”, in uscita il prossimo autunno.

    Il primo singolo l’Artista decide di narrarlo così: ”Come suggerisce il nome, Genesi è un inizio. In questo caso è il primo componimento del primo disco, per cui segna qualcosa nella mia vita e nella mia storia artistica, riassumendo anche il ruolo che svolge la musica per me: esorcizzare la parte razionale e lasciarsi andare in una linea musicale, ballare e star male insieme. Urlare e sfogare concetti che hanno bisogno di volare.” – continua – “Come dicono due artiste contemporanee in una mostra fra Diluvio e Rinascita:’Ad ogni diluvio segue sempre una rinascita, ad ogni genesi segue sempre un’erosione: cambiano gli ordini gerarchici, ma ogni cosa porta avanti la propria esistenza secondo un ciclo preciso ’.

    Questa non sarà solo un’uscita discografica, ma un vero e proprio racconto che verrà illustrato immagine dopo immagine, composizione dopo composizione, sulle piattaforme social dell’Artista, realizzando così, come se fosse un “magazine”, la comunicazione visiva alle parole e la musica alle emozioni.  

    Il albumè stato arrangiato da Umberto Scaramozza e Jacopo Troiani, ex compagni di accademia dell’talento artistico e prodotto e mixato da Walter Babbini presso il Purple Mix Studio di Guidonia.

     

    Il lavoro visivo è stato realizzato dal cantautore assieme alla sua famiglia artistica, sotto la guida del direttore artistico Giovanni Lo Castro, con le fotografie di Ludovico Pascoli e Mattia Cursi e movie di Simone Mastronardi.

    Sergio Andrei BIOGRAFIA

  • “ORMONI” È IL NUOVO SINGOLO DI MERCVRIO

    “ORMONI” È IL NUOVO SINGOLO DI MERCVRIO

    É disponibile su tutte le piattaforme digitali “Ormoni” (The Bluestone Records/Belive Digital), il nuovo singolo di Mercvrio.

    Ascolta su Spotify.

    Progetto solista del cantautore romano Davide Attili, Mercvrio è per antonomasia un messaggero, in questo caso specifico, portavoce di emozioni, di vicissitudini personali che l’performer ha sperimentato in prima persona e nelle quali, ciascuno di noi, può ritrovarsi ed immedesimarsi.

    Su una produzione fortemente indie pop, curata da rebtheprod e minervæ ed influenzata da un rock attuale e fresco a cui l’performer attinge sin dagli esordi, la voce di Mercvrio dipinge un quadro di ricordi, i ricordi del primo amore, quel sentimento puro e cristallino che, ripensandolo in età adulta, fa sorgere un sorriso, a cui spesso si aggiunge un senso di rammarico per un’età che non tornerà più e per quella spensieratezza che caratterizza l’infanzia e la preadolescenza, che si converte poi in una sorta di incoscienza durante l’adolescenza e che, alla fine, sfocia nel mare delle responsabilità. Un mare alimentato dalle correnti dei nostri pensieri confusi, dalle domande che ci poniamo e per cui cerchiamo risposte e dai doveri che bussano alla nostra porta ed a cui siamo chiamati a rispondere, senza possibilità di sottrarci o di procrastinare, rimandando ad un domani che si è già trasformato in oggi.

    «Stavo meglio da bambino, alle scuole elementari, se adesso è tutto un po’ un casino, è solo colpa degli ormoni», canta Mercvrio, evidenziando quanto, da bambini, tutto appaia più chiaro, più semplice, privo di secondi fini e quanto il bene e l’amore scaturiscano in e da noi in maniera totalmente naturale, incontrollata, un controllo che invece, crescendo, tendiamo ad assumere sempre in maniera maggiore, su noi stessi, sulle nostre emozioni ed a volte, persino su chi ci circonda.

    Con il passare degli anni i sentimenti lasciano il passo all’indifferenza, un’indifferenza che edifichiamo come barriera, come scudo per ripararci dal dolore, ma che a lungo andare ci logora, impedendoci di tornare a quella meravigliosa leggerezza, spontaneità e semplicità tipica dei bambini e dei primi amori.

    “Ormoni” nasce da questo, dal desiderio dell’performer di raccontare la doppia faccia dei ricordi d’infanzia: da una parte, l’emozione che rievocano in noi, dall’altra, la malinconia mista all’amarezza, quell’amarezza di chi è cresciuto e, facendo i conti con se stesso, ha preso consapevolezza di quanto maturare significhi spesso – e sotto tanti punti di vista -, ergere dei muri che ci separano dalla nostra parte più autentica e primordiale, quella parte che non è mossa dall’ottenimento di qualcosa in cambio, ma dal puro e semplice bisogno di amare.

    “Ormoni” è una composizione che non ha di per sé un significato, perché come spiega lo stesso Mercvrio, «una composizione funziona come una conversazione: fondamentalmente, a prescindere dagli sforzi linguistici di chi cerca di comunicare un pensiero, il “senso” lo genera chi ascolta. Certo, le parole hanno un loro significato specifico, ma ognuno le interpreta in modo personale». Per questo, prosegue l’performer, «credo che “Ormoni, così come la musica e l’arte in generale, non abbia una vera e propria accezione».

    Una composizione nata da un “ciao” di due ragazzini che per anni si inseguono, si amano, si scontrano, soffrono l’uno per l’altra e si ritrovano. Poi, con il trascorrere del tempo e della vita, si rivedono: tra di loro rimane quel “ciao”, ma questa volta è un “ciao” differente, diverso, un “ciao” di due adulti che si salutano allo stesso modo con cui saluterebbero qualsiasi altro conoscente, senza provare più nulla.

    «Se oggi torno con la mente a quei ricordi – conclude Mercvrio – sicuramente sorrido, ma al tempo stesso c’è una parte di me che rimane abbastanza amareggiata. Questa indifferenza, per quanto fisiologica del tempo, un po’ mi spaventa.  La capacità insita in ognuno di noi di azzerare i sentimenti provati per un’altra persona, la capacità di dimenticare, è sicuramente un ottimo strumento per la sopravvivenza, così come lo è l’istinto di prosecuzione della specie, che ci spinge subdolamente a trovare qualcuno con cui procreare. Ma allora quanto di quello che facciamo è veramente espressione della nostra volontà? Ed in che misura, invece, siamo dominati da ormoni ed istinti primordiali? Se ripenso alla mia infanzia, a prima che la tempesta ormonale mi trascinasse nell’occhio del ciclone adolescenziale, io stavo bene, ero felice. E anche l’amore mi sembrava più semplice».

    Ad accompagnare la composizione, il media ufficiale, girato dallo stesso performer per Miniera Production e presentato in anteprima nazionale sul MEI, che racconta, attraverso una serie di immagini tratte dall’archivio personale di Mercvrio, la sua infanzia, la sua storia; quella stessa storia da cui il asset ha preso vita.


     “Ormoni” è un componimento da ascoltare e riascoltare, per ricordare, ricordare chi eravamo e chi siamo diventati; un componimento per sorridere e riflettere, perché la musica ci aiuta a guardarci dentro senza giudicare, perché la musica, anche in una società che corre, ci consente di fermare il tempo e ripercorrere la nostra storia in un viaggio introspettivo che ha come meta la nostra stessa essenza.

    Attraverso una vocalità calda ed armoniosa ed una capacità interpretativa degna dei più grandi artisti, Mercvrio racconta storie, storie di vita quotidiana, di una routine collettiva che si intreccia a quella personale di ogni individuo. Un cantastorie dell’indie pop italiano che scrive e canta per esigenza, l’esigenza di trasmettere a chi lo ascolta il messaggio che ogni esperienza porta con sé una serie di insegnamenti e che ogni storia, nel bene e nel male, può essere eccezionale nella sua normalità, condivisibile e distante da ogni forma di giudizio.

    MERCVRIO BIOGRAFIA

  • Oggi esce in radio e in digitale il nuovo singolo di Lakiki, “VALGO PER TRE”

    Oggi esce in radio e in digitale il nuovo singolo di Lakiki, “VALGO PER TRE”

    Da venerdì 16 aprile sarà disponibile in emissione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “Valgo per tre”, il nuovo singolo di Lakiki.
    Valgo per tre è un singolo energico e ballabile, con un ritmo tropicale, caldo e avvolgente. Il pezzo racconta una storia semplice, una serata e un colpo di fulmine dettato dalla passione di una sera.
    Spiega l’artiere a proposito del suo nuovo inedito: «Ho scelto Valgo per Tre come primo singolo, forse perchè dopo questo anno di isolamento dovuto alla pandemia, penso che ci sia bisogno di un po’ più di leggerezza. Ho raccontato una cosa che in altri tempi poteva essere fin troppo scontata, ma che oggi per le ragazze e per i ragazzi della mia età, è forse diventato solo un sogno».
     
    Il filmato ufficiale del pezzo diretto da Amber Gomez si basa sulla simpatia e sulla sensualità dell’artiere, il filmato ha un taglio veloce e ritmico e sfrutta il bianco e nero come un omaggio al cinema anni 30.


    Lakiki BIOGRAFIA

  • Venerdì 16 aprile esce  in digitale e negli stores “TRATTO DA UNA STORIA VERA”, il nuovo album di Joe Barbieri

    Venerdì 16 aprile esce in digitale e negli stores “TRATTO DA UNA STORIA VERA”, il nuovo album di Joe Barbieri

    Dal 16 aprile in Europa e dal 22 aprile in Giappone è disponibile in digitale e in formato fisico negli stores “TRATTO DA UNA STORIA VERA” (Microcosmo Dischi/Warner Music Italy), il nuovo album di JOE BARBIERI.

    A quattro anni di distanza da “Origami” (e dopo una deviazione per celebrare a proprio modo Billie Holiday attraverso il album”Dear Billie”), Joe Barbieri torna finalmente alle proprie canzoni realizzando il suo album più autobiografico, dal titolo “Tratto Da Una Storia Vera“. Il fil rouge che sta alla radice dei nuovi brani è che tutti, in qualche modo, fioriscono dal vissuto più personale del cantautore napoletano. 

    «La verità è uno scrigno che difficilmente si fa scardinare, – racconta lo stesso Joe – nei momenti in cui mi pare di comprenderne una parte essa muta, propone di sé un’altra chiave, tanto da percepire di perderne un tassello altrove. Tuttavia, è a questa ricerca che continuo a sentire di essere in qualche modo devoto, specialmente nel mio percorso di Artista tanto che, in quasi trent’anni di strada, per scrivere la mia musica ho praticamente sempre attinto principalmente alle mie esperienze personali, o alle storie che ho incontrato. E sento il bisogno di continuare a farlo, se possibile con ancor più ostinazione e maggior intransigenza per questo nuovo appuntamento, in cui la vita stessa mi pare mi chieda di offrire senza remore tutto quel che posso dare».

    E Barbieri non si è tirato indietro, confezionando un album palpitante, cinematico, generoso, in cui ogni track “vibra” con passione e luminosa onestà. Un album pervaso da una spina dorsale sinfonica che Barbieri ha voluto curare in prima persona (come del resto la produzione dell’intero album), fino all’ultimo dettaglio. Al suo fianco una schiera di Artisti amici di primissimo ordine: da Carmen Consoli a Sergio Cammariere, da Tosca a Jaques Morelenbaum, da Fabrizio Bosso a Mauro Ottolini, Alberto Marsico e alcuni tra i musicisti di maggior talento del nostro Paese ed altri strumentisti che hanno registrato dai quattro angoli del pianeta. 

    Tratto Da Una Storia Vera” si sviluppa sulla distanza di undici brani, dieci dei quali sono a firma di Giuseppe (“Joe”) Barbieri ed uno è una piccola grande sorpresa, il cui senso e la cui portata non sfuggiranno a chi conosce la sua biografia. 

    Di seguito la tracklist: 

    La Giusta Distanza (con Fabrizio Bosso);
    Promemoria (con Mauro Ottolini);
    Previsioni Del Tempo;
    Niente Di Grave (con Jaques Morelenbaum);
    Lazzari Felici;
    Vedi Napoli E Poi Canta (con Alberto Marsico);
    In Buone Mani (con Carmen Consoli);
    Alla Fine;
    Tu, Io E Domani (con Fabrizio Bosso, Luca Bulgarelli, Sergio Cammariere, Tosca);
    Manifesto (con Quartetto Davabugi);
    Mentre Ridi.

    Joe Barbieri BIOGRAFIA

  • GIGI CAVALLI COCCHI : IL RESPIRO DEL TAMBURO STORIE DI SUCCESSI E MAI SUCCESSI,IL NUOVO LIBRO DELLO STORICO BATTERISTA, DAL 15 APRILE IN TUTTE LE LIBRERIE

    GIGI CAVALLI COCCHI : IL RESPIRO DEL TAMBURO STORIE DI SUCCESSI E MAI SUCCESSI,IL NUOVO LIBRO DELLO STORICO BATTERISTA, DAL 15 APRILE IN TUTTE LE LIBRERIE

    GIGI CAVALLI COCCHI

     

    IL RESPIRO DEL TAMBURO

    STORIE DI SUCCESSI E MAI SUCCESSI

    IL NUOVO LIBRO DELLO STORICO BATTERISTA

     

    DAL 15 APRILE  IN TUTTE LE LIBRERIE

    Da oggi, venerdì 15 aprile è disponibile in tutte le librerie Il respiro del tamburo- Storie di successi e di mai successi, il nuovo libro di Gigi Cavalli Cocchi (Edizioni: Anniversary Books – www.anniversarybooks.it112 pagine a colori, formato 20×26 cm, illustrato; € 20,00 ISBN 978-88-96408-26-1)

    Dopo anni di ricerca, credo di aver trovato il campione mondiale di una disciplina che chiamerò “divagazione creativa”: Gigi Cavalli Cocchi, e questo libro ne è la prova.               

    dalla prefazione di Riccardo Bertoncelli

    Quali sono i punti di contatto tra Luciano Ligabue e Giovanni Lindo Ferretti? Quali le affinità tra i Genesis e i CCCP fedeli alla linea? Che relazione esiste tra il punk e il progressive rock?

    Chi ad un certo punto decide di raccontarsi, è spinto da qualcosa di molto personale. Per me la molla è stato il desiderio di condividere, di raccontare cosa significhi vivere la musica come parte inscindibile di sé, come musica e vita siano la stessa cosa.

    Gli episodi e le emozioni, i tanti momenti meno noti o particolarmente intimi sono raccolti come i tasselli di un mosaico. La narrazione di quello che accade dove l’occhio dello spettatore non arriva.

    Ci sono ricordi, memorabilia, fotografie e disegni, spesso nati in tour o in studio di registrazione, che hanno costellato una carriera lunga una vita.

    È la cronaca di un amore, quello per la musica, e la testimonianza del fatto che credere fortemente in qualcosa possa cambiarti la vita anche quando l’obiettivo può sembrare quasi impossibile da

    raggiungere.

    Il Respiro Del Tamburo è la mia voce, e mentre le storie di successi sono le tappe più conosciute di quella storia, i mai successi sono gli avvenimenti accaduti quanto i primi, ma sconosciuti ai più.

    I vari episodi, che non seguono una linea cronologica, sono collegati sempre da un argomento o da una parola che funge da ponte per il racconto o la citazione successiva, e le immagini insieme al testo, compongono un viaggio dove la parte visiva ha la stessa importanza di quella testuale”.

    GIGI CAVALLI COCCHI BIOGRAFIA

  • Venerdì 16 aprile esce in radio e in digitale il nuovo brano di LEINER, “MESSICO”

    Venerdì 16 aprile esce in radio e in digitale il nuovo brano di LEINER, “MESSICO”

    Dal 16 aprile è disponibile su tutte le piattaforme di digitali di musica e in playing radiofonica “MESSICO” (GREYLIGHT Records), il nuovo componimento di LEINER.
    MESSICO”, nuovo singolo di LEINER, è una ballad che fonde sonorità “classiche” a suoni moderni, una composizione in cui gli strumenti cercano di evocare al meglio il sentimento delle parole e la voce che ne è protagonista. Questo componimento racconta la difficoltà di costruire rapporti quando nel profondo dell’inconscio si cela la costante paura di essere abbandonati. Per uscire da questa prigione è assolutamente necessario ascoltarsi e sentirsi.
    «In questo componimento continuo la mia storia – spiega Leiner a proposito di “Messico” – Spesso, proprio per una determinata paura, escludi a priori una determinata situazione, privandomi inconsciamente di un qualcosa che si potrebbe rivelare una ventata positiva nella mia vita, come un’amicizia, un amore o quant’altro. Al di là di ciò che è il significato personale della composizione, penso che, comprendendo un problema e, in un certo senso, accettandolo, si abbia la vera possibilità di imparare, cambiare o migliorare».
    Il clip ufficiale di “Messico”, diretto da Antonio De Bonis, include una sequenza di immagini concettuale, ridotta all’osso: una stanza completamente bianca, un mondo asettico; la mente si apre ai suoi pensieri e il protagonista si “scinde” in due personalità a confronto. Una di queste è aperta alla vita e alle relazioni a prescindere da tutto, mentre l’altra, più introversa, rifiuta e allontana tutto ciò che potrebbe ferirla. La gestione dei propri sentimenti, come l’amore e gli affetti, sono parte integrante di questo media

    LEINER BIOGRAFIA

  • REY WILLY   “Drop top”  Da venerdì 16 aprile il nuovo singolo in radio e in digitale

    REY WILLY “Drop top” Da venerdì 16 aprile il nuovo singolo in radio e in digitale

    Sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 16 aprile “Drop top” (Highersound, Digdis) il nuovo singolo di Rey Willy.

    Link spotify: https://open.spotify.com/track/7ckX6Tj28cQN6ryZk44SMf?si=hjXM6fxbQo-cH3VH6olW3Q

     

    Come racconta l’artiere: «Drop top nasce da un senso di insoddisfazione personale relativo al quotidiano, dove avverto insicurezza e malessere. Questo stato d’animo suscita un ipotetico percorso per evadere dall’odierno, vivere per raggiungere i propri obiettivi».

     

    Il singolo “Drop top” è accompagnato da un movie per la regia di Mattia Fara disponibile al link: https://youtu.be/moSESQW0FQw 


    REY WILLY BIOGRAFIA
    Testo della song Testo song Drop top di REY WILLY