Category: Comunicati stampa
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Dal Giappone un premio al jazz italiano: il miglior disco dell’anno è “Islands” dell’Alboran Trio
La rivista “Jazz Hyhyo” ha assegnato il prestigioso riconoscimento all’ultimo album della formazione composta da Paolo Paliaga (pianoforte), Dino Contenti (contrabbasso) e Ferdinando Faraò (percussioni e batteria): un lavoro ipnotico, contraddistinto da una grande tensione ritmica e da un alto tasso di improvvisazioneMILANO – Arriva dal Giappone un importante riconoscimento per il jazz italiano: con il lavoro “Islands” l’Alboran Trio si è aggiudicato il prestigioso “Golden Prize”, assegnato dai critici della rivista specializzata “Jazz Hyhyo”, per il miglior album del 2020.La formazione composta da Paolo Paliaga (pianoforte), Dino Contenti (contrabbasso) e Ferdinando Faraò (percussioni e batteria) ha registrato “Islands” nel mese di gennaio dell’anno scorso, poco prima del lockdown, presso lo studio Artesuono di Stefano Amerio, a Cavalicco (Udine), tra i più noti a livello europeo.Il risultato – 14 brani originali – è un albumdalla forte complicità, caratterizzato da una comunicazione e da un’interazione istantanee. Lavorando alla realizzazione dell’album, Paliaga, Contenti e Faraò si sono scambiati di continuo i ruoli, sono entrati in una dimensione di totale relazione e ascolto e hanno dato vita a una musica che si è generata nel momento stesso in cui il suono ha preso forma. Afferma Paolo Paliaga, il fondatore dell’Alboran Trio: «Abbiamo lavorato per arrivare a suonare senza giudizio, senza pregiudizio, senza idee preconcette su che cosa dovesse essere la nostra musica, senza un’idea di dove saremmo arrivati suonando. Per usare una metafora, siamo stati suono così come la pianta è se stessa e non riflette sul suo essere pianta né ha idee dei frutti che deve fare. “Islands” è un albumipnotico, contraddistinto da una grande tensione ritmica. Le “isole” del titolo sono contenitori, accolgono suoni e immagini e ognuno ci può mettere dentro ciò che sente».Con l’ingresso nel gruppo del batterista Ferdinando Faraò al posto di Mattia Barbieri, la poetica del trio è mutata: a differenza degli album precedenti (“Meltemi”, uscito nel 2006, e “Near Gale”, pubblicato due anni dopo, entrambi per l’etichetta tedesca ACT), una parte delle composizioni di “Islands”, tutte scritte da Paliaga, è nata da un lavoro di improvvisazione collettiva, avendo pur sempre come imprescindibile punto di riferimento la ricerca e l’esplorazione della stesura. L’album, autoprodotto, è uscito lo scorso novembre. È distribuito da IRD ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il lavoro grafico è dell’performer livornese Matteo Giuntini.Fin dagli esordi (il gruppo è nato nel 2004), l’Alboran Trio si è posto l’obiettivo di cercare un nuovo suono e un modo nuovo di far suonare la più tradizionale delle formazioni jazz e ha riscosso grande apprezzamento da parte della critica e del pubblico, anche a livello internazionale. Paliaga e soci si sono esibiti sui palcoscenici di numerose manifestazioni europee, tra cui il London Jazz Festival e il Brecon Jazz Festival in Gran Bretagna, il Festival di San Javier in Spagna, il Silda Jazz Festival in Norvegia, il Festival del Medio Oriente in Turchia, lo Skodra Jazz Festival in Albania e il Festival Jazz di Roma. Innumerevoli anche i concerti dell’Alboran Trio (il nome della formazione deriva dal mare di Alboran, situato tra le coste dell’Andalusia e il Nord Africa, il primo mare che si solca entrando nel Mediterraneo dall’Oceano Atlantico, simbolico luogo di incontro tra la tradizione musicale europea e le radici africane del ritmo) in Francia, Irlanda, Bulgaria, Austria, Svizzera e Germania. -
DELLAI, DOPO L’ESIBIZIONE AL FESTIVAL DI SANREMO “IO SONO LUCA” ENTRA NELLA VIRAL 50 ITALIA DI SPOTIFY AL 1° POSTO
“Io sono Luca” è un singolo che rispecchia tutti noi con le nostre paure e le sfide di tutti i giorni.
Il video musicale del singolo è una storia originale diretta dal team di Creativite e ha per protagonisti i Dellai. Luca vive la sua vita da sempre all’interno di un carrello della spesa spinto dal fratello gemello Matteo. Luca dorme, mangia, si lava, suona la chitarra e cresce (in uno scenario ironico-surreale-buffo) all’interno di questo suo mondo/carrello spinto dal fratello Matteo e dai suoi amici, gli unici ad assecondarlo in questo suo vivere. Il suo unico sogno, nato da piccolo dopo aver visto una pubblicità, è quello di trasformare il carrello con l’aiuto del fratello in un aereo per poter volare e sentirsi finalmente libero.
Gli Artisti, attraverso il carrello, hanno voluto raccontare la loro età e gli scudi e le protezioni che i giovani si creano quando nella vita arrivano i veri problemi, problemi che per ognuno di loro possono essere montagne difficilmente valicabili.
«Ma se quel carrello viene spinto da qualcuno – spiega Matteo Dellai – in questo caso da un fratello, ecco che non si è più soli, non ci si sente più soli, c’è qualcuno con te che ti sostiene e sopporta le tue paure e ti aiuta a superare gli ostacoli che si vivono quotidianamente».
E poi c’è il sogno che ogni giovane vuole realizzare e avere il supporto di qualcuno che ti aiuta a realizzarlo è qualcosa di straordinario un vero miracolo, come quello che accadrà nel video, quando Matteo costruisce un paio d’ali per suo fratello e le aggancia al carello, poi lo porta in un teatro e con una proiezione gli regalerà la sensazione che potrà finalmente volare ed essere libero. Questo singolo parla di amicizia e di fratellanza, i problemi ci sono sempre e ci saranno sempre, ma quello che più conta e trovare un posto e delle persone per superarli e andare avanti.
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OUT THE CLUB! FOLLOW ME E’ L’ATTESO EP D’ESORDIO
Tre energiche tracce compongono “Follow Me” il primo EP degli Out the Club!, una bomba musicale di 9 minuti in cui il pop punk si fonde con il rock per dare vita ad un’esperienza acustica unica, in cui il fil rouge sono le relazioni sentimentali.
Don’t Go è il componimento di apertura e primissimo componimento scritto dalla band. Tradotto dall’inglese “non andartene” è una track che parla dell’abbandono, del desiderio di dare una seconda possibilità a causa della difficoltà a lasciar uscire dalla propria vita la persona amata.
La title track dell’ EP è un pezzo al quale la band è particolarmente affezionata.
Follow Me, “Seguimi”, non ha a che fare con il mondo social, ma è un invito a “venire con me”, “entrare nel mio mondo”. Questo è ciò che una persona abituata a stare da sola vuole comunicare quando incontra qualcuno a lei affine. Il protagonista non sente la mancanza di nessuno, ma quando non c’è lei la solitudine si fa sentire, così decide di mettersi in gioco e iniziare a condividere la propria vita con qualcuno di speciale.Bandersnatch è il solo componimento dell’EP cantato in lingua italiana. Si ispira a figure retoriche e citazioni della cultura pop per raccontare la storia di un ragazzo che non riesce a trovare il modo di ricostruire il rapporto con la ragazza. Lui ci prova, ma l’incompatibilità dei due è talmente profonda che alla fine l’unica soluzione è la più ovvia, lasciarsi.
Gli Out The Club! nascono nel maggio 2017 come Cover Band di canzoni commerciali
ri-arrangiate in chiave Pop Punk con l’intento di farle, appunto, “uscire dai club”.Dopo alcuni mesi di prove, la band decide di scrivere la loro prima traccia originale. Trovando in questa un buon potenziale, e un notevole affiatamento della formazione, decidono di affiancare alle cover pezzi propri, per iniziare a esibirsi davanti al loro pubblico.
Le date dei live si susseguono, in particolare nel panorama della scena musicale monfalconese.Dopo tre anni la musica degli Out the Club! arriva finalmente anche su piattaforma digitale, con la pubblicazione del loro primo EP autoprodotto dal titolo “Follow Me”.
La formazione, ad oggi, è composta da Giuseppe Movia alla voce, Giovanni Valente alla chitarra, Francesco Moimas al basso ed Elia Buttolo alla batteria.
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MATRIOSKA : “LA DOMENICA MATTINA” (PER LA PRIMA VOLTA IN VINILE – 300 COPIE NUMERATE A MANO) “VINILE BIANCO MARMORIZZATO”
“LA DOMENICA MATTINA”
(PER LA PRIMA VOLTA IN VINILE – 300 COPIE NUMERATE A MANO) “VINILE BIANCO MARMORIZZATO”
“La Domenica Mattina” è il piu’ importante album della Ska/Punk band milanese.
DISPONIBILE DA FEBBRAIO 2021
Su www.lascenadischi.it e www.semplicementedischi.com Info Line: +39 327 3474707
La Scena Dischi pubblica in vinile il terzo albumdella Ska Punk band milanese, datato 2002.
Un albumricco di brani importanti che ha visto aumentare la notorieta’ del gruppo.
BIOGRAFIA – MATRIOSKA
1997: i Matrioska nascono dall’incontro tra Antonio Di Rocco (voce della band) e Matteo Spada (chitarrista), che da subito propongono, in un mix felice di pop, rock, punk e ska, musica ballabile con testi in italiano. Il primo tape autoprodotto “Matrioska e la Buz band” diviene ben presto introvabile, così come il successivo cd singolo “Can che abbaia divora”. 1999: oltre 200 concerti tra centri sociali e festival in tutta Italia fanno del gruppo una delle realtà più interessanti del panorama indipendente. A maggio esce il albumd’esordio “Passi se è la prassi”, suscitando l’attenzione di media locali e nazionali e la prima release ufficiale dei Matrioska entra subito nella classifica “Borsa Indies” del mensile “Musica & Dischi”. 2000: è l’anno della consacrazione. Nel mese di marzo i Matrioska partecipano alla trasmissione radiofonica “Patchanka” su Radio Popolare Network e al tour “Canzoni e Cicogne”, come ospiti del cantautore Roberto Vecchioni, venendo successivamente prodotti dall’etichetta Sonora. A fine anno, nel corso di una memorabile esibizione in P.zza Duomo a Milano, Antonio Di Rocco duetta con il premio Nobel Dario Fo. 2001: esce il nuovo attesissimo albumdal titolo “Stralunatica”. La presentazione della nuova “fatica discografica” avviene al Rolling Stones di Milano. La matrice pop e punk è sempre più consistente, anche se si intravede una più matura convergenza verso sonorità più eterogenee, a conferma dell’ormai prossima padronanza musicale definita. La forte partecipazione del pubblico in tutta la penisola porta la band ad un incessante e proficuo periodo di performances live. 2002: è il mese d’aprile ed esce il video del singolo “Che velocità”, mentre nell’ottobre dello stesso anno segue la presentazione de “La domenica mattina”, il terzo albumufficiale, interamente autoprodotto dagli stessi Matrioska . Viene realizzato il clip che porta il nome dell’album e un tour nazionale che si prolunga per tutto il 2003. 2003: realizzazione del clip di “Non voglio più”, estratto da “La domenica mattina”; in estate i Matrioska partecipano al Tora Tora Festival. 2004: “La prima volta” è il quarto albumdei Matrioska, anch’esso autoprodotto e coronato da un lungo e fortunato tour promozionale. 2006: “Lo strano effetto che fa” è il primo albumlive seguito da un tour che, partendo dall’Alcatraz di Milano, conferma il grande affetto di pubblico. Segue l’uscita del singolo “Partita di pallone“, del quale viene realizzato un clip. 2007: esce il singolo “Cielo di settembre”. 2010: nel novembre di quest’anno, dopo qualche anno di pausa, avviene l’incontro tra Antonio Di Rocco e Luca Nobile, batterista e futuro produttore artistico della band. Questo sodalizio amichevole e musicale da il via alla formazione più longeva che la band abbia mai visto. 2011: in autunno vengono pubblicati i singoli “Per 2 persone” e “Qualcosa dovrà pur succedere”, prodotti dal Tam Tam Studio di Cesena. 2012: i Matrioska lavorano al loro quinto album, più sperimentale rispetto ai precedenti lavori, dalle sonorità e dall’impatto tipicamente propri dello stile che ha fatto del gruppo una realtà nazionale di riferimento per chiunque apprezzi il genere punk-rock-ska italiano. Giugno 2012: esce il singolo “Come mi vuoi”, che anticipa l’uscita del nuovo album e dell’omonimo clip. 2013: a ben sette anni di distanza dall’ultimo album, esce il quinto albumufficiale della band, “Cemento”. La riposta da parte dei fans e del pubblico è molto positiva. 2014: la band si concentra nella realizzazione del “Bootleg”, l’album creato ad hoc per dimostrare la gratitudine verso i fan, creando un supporto contenente alcune tracce live e svariati provini originali di quelle che successivamente sono divenute canzoni di successo e contenute nei primi due album. 2016: in uscita il singolo “Occhi Mossi”, che anticipa l’omonimo album distribuito a maggio dello stesso anno e clip. 2017: viene realizzato il clip di una composizione inaspettatamente divenuta hit all’interno del repertorio della band, intitolata “Storia di una storia mai nata”. 2018: “14 Gradi” è il nuovo singolo. Ne viene fatto un clip, che anticipa la pubblicazione dall’album “Bugie”, pubblicato il 4 maggio dello stesso anno e presentato la sera seguente all’Alcatraz di Milano. 2019: “Nera” seguito da “Anaffettivo” sono i singoli e i clip usciti da “Bugie”. Nel 2020 esce un altro singolo “Profumo”. Nel 2021 per La Scena Dischi pubblicano la versione, limitata a 300 copie numerate a mano, in vinile de “La Domenica Mattina”.
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LIGHTS CAMERA REVOLUTION la nuova serie di interviste di MICHELE DALAI
Blackcandy Produzioni in collaborazione con Estra presentano
LIGHTS CAMERA REVOLUTION
MICHELE DALAI INTERVISTA:
Paolo Benvegnù, Stefano Boeri, Boosta,
Mia Canestrini, Alessandro Cattelan, Frankie Hi-NRG,
Riccardo Pozzoli, DJ Ralf, Saturnino, e Chiara ValerioDAL 6 MARZO
IN ESCLUSIVA SOLO SU DISCOVERY+Arriva dal 6 marzo in esclusiva solo su Discovery+, il nuovo servizio musica online del gruppo Discovery, “LIGHTS CAMERA REVOLUTION”, la serie di interviste di MICHELE DALAI a dieci personaggi italiani: in uno studio di registrazione, seduti a un tavolo di lavoro, l’intervistatore e il suo ospite si confronteranno su passato, presente e futuro, sui propri progetti, sull’attesa e sui sogni di artisti e creativi.
«Ho sempre immaginato come sarebbe stato intervistare qualcuno senza vincoli di tempo, senza i paletti rigidi del palinsesto. Interviste lunghe, libere, in cui l’unico cosa concordata è l’ascolto. Larry King diceva che senza ascoltare non si impara, ecco credo sia una grandissima verità. Il mio desiderio è che gli artisti si raccontino in una zona franca – racconta Michele Dalai – liberi di muoversi in uno studio di registrazione, di non ingabbiare le loro energie creative, di disegnare il futuro insieme a noi. Vogliamo ascoltarli e immaginare insieme cosa saremo domani, quali note accenderanno, come cambierà il loro mondo e quindi il nostro. Interviste lunghe, che a volte superano l’ora e in cui non ci sono giochi, prodotti da promuovere, rituali complessi. In questo sta la rivoluzione del titolo: sono solo interviste, non lo fa più nessuno».
Si parte con l’intervista all’architetto, urbanista e teorico dell’architettura STEFANO BOERI. Tra i vari temi affrontati: gli effetti della pandemia sulla vita delle città; l’auspicata reciprocità tra borghi e città metropolitane; la sua opera architettonica più conosciuta al mondo, il Bosco Verticale; i suoi progetti urbanistici e la figura dell’ “architetto” oggi.
Tra gli altri protagonisti che incontreranno Michele Dalai nelle successive puntate: il musicista e compositore BOOSTA, il rapper e produttore discografico FRANKIE HI-NRG, il popolare DJ RALF (Antonio Ferrari), il polistrumentista SATURNINO, il chitarrista e cantautore PAOLO BENVEGNÙ, la scrittrice CHIARA VALERIO, lo startupper e businessman RICCARDO POZZOLI, la zoologa e scrittrice MIA CANESTRINI e il conduttore ALESSANDRO CATTELAN.
“LIGHTS CAMERA REVOLUTION” (10 episodi da 70’) è prodotto da Blackcandy Produzioni per Discovery Italia, con il contributo di ESTRA.
Biografia
Scrittore esperto di sport e comunicazione sportiva, Michele Dalai ha pubblicato quattro romanzi, scritto per le principali testate nazionali e condotto documentari su DMAX, Fox Sports e Rai, per poi portare il racconto sportivo anche in radio. Ha portato i suoi numerosi podcast ad una prodigiosa forma d’arte. Michele Dalai è uno scrittore, autore televisivo conduttore radiofonico e televisivo. Ha pubblicato i romanzi “Le più strepitose cadute della mia vita” (2011), “La lentezza della luce” (2017), il pamphlet “Contro il Tiqui Taca” (2013) per Mondadori e il romanzo “Onora il babbuino” (2015) per Feltrinelli. Ha curato rubriche fisse su la Repubblica e SportWeek, e scritto per La Stampa, l’Unità, l’edizione italiana di GQ, Undici e Buckets. È stato autore di programmi come Il grande cocomero su Rai 2, opinionista nei talk sportivi Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco su Italia 1e Il processo del lunedì su Rai 3, e conduttore di documentari sportivi come Football Hooligans su DMAX, Due di Uno su Fox Sports e Il vecchio e il Tour su Rai 2 (diventato spettacolo teatrale). È inoltre conduttore radiofonico: in particolare, dal 2015 al 2018 ha condotto il programma Ettore di Rai Radio 2 e creato e narrato per Audible il podcast FRED. Nel 2018 ha fondato con Roberto Burioni il blog di informazione medico-scientifica Medical Facts. -
MOSAICO UNA VITA PIENA IL SECONDO SINGOLO DELLA BAND E’ UNA CELEBRAZIONE ALLA VITA
“Una Vita Piena” è il secondo singolo dei Mosaico.
Nel pezzo si celebra la vita a 360 gradi che va vissuta al limite, senza rimpianti e al massimo delle proprie possibilità, perché non ce ne sono altre.
Un forte grido da parte dei 4 giovanissimi ragazzi che credono ardentemente nella musica come motore vitale e nel vivere la vita in tutte le sue sfaccettature.Questa track cerca di dare voce a chi non vuole smettere di sognare, da piccolo come da grande, perché chiunque dovrebbe sentirsi libero di volere una Vita Piena.I Mosaico sono una giovane band italiana composta da Simone (voce), Alfredo (chitarra), Alex (basso), Matteo (batteria), tutti tra i 21 e 22 anni.Nata a inizio 2019 in provincia di Parma, la band si esibisce live in numerose serate tra Parma, Piacenza e Reggio, per poi pubblicare il primo singolo “Tieniti la notte” nel gennaio 2020 e “Una Vita Piena” nel febbraio 2021, entrambi prodotti da Valerio Carboni, Davide Corradi e masterizzati da Marco D’Agostino (96khz).Pop, Rock e Funk sono gli ingredienti principali del gruppo, il cui obiettivo è quello di mettere insieme i pezzi che ognuno porta con sé, per dare vita a un mosaico di emozioni.Link al video: https://www.youtube.
com/watch?v=BtNzrSyDwWM&ab_ channel=MosaicoOfficial ASCOLTA “UNA VITA PIENA”!
Spotify: http://spoti.fi/3qZ2DDs
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Downbeat Syndicate: esce “Rare Riddims Vol.1”
Sono un duo Reggae musicale nato all’inizio del 2020, formato da Leo Di Angilla e Valter Vincenti.
Leo Di Angilla è un batterista professionista, percussionista e compositore da oltre 20 anni. Ha trascorso gli ultimi 10 anni al fianco di Jovanotti e durante la sua carriera vanta collaborazioni con Mike Patton e diverse altre star internazionali.
Valter Vincenti è l’attuale chitarrista degli Shengen Clan, la leggendaria band di Alborosie. È fondatore e proprietario di One More Dub Studio, dove ha registrato il suo ultimo album da solista DNA, pubblicato a luglio 2020. Diverse le collaborazioni con artisti nazionali e non solo.
Il nome Downbeat Syndicate è un tributo alla “Sound System Culture” con un chiaro riferimento al Downbeat Soundsystem di “Sir Coxsone Dodd” una delle personalità più influenti nel mondo della musica dal ritmo in levare. Ispirati dal duo “Sly e Robbie” lo scopo dei due è quello di evidenziare e celebrare le radici e la cultura della musica reggae e dub, accompagnati alla voce da featuring di artisti internazionali che cantano in patois giamaicano, oltre a creare dei magistrali strumentali.
Il 5 marzo 2021, dopo le prime due canzoni “Day of Reckoning” e “Humble (Thyself)” ed il Remix “Humble Dub” firmato da Gaudi, i Downbeat Syndicate pubblicano, in collaborazione con Maninalto!, il loro primo EP strumentale: “Rare Riddims Vol.1”. -
PAINKILLERS: DISCONNECTED E’ LA RICERCA DI UNA CONNESSIONE EMOTIVA ATTRAVERSO LA MUSICA
Disconnected è il terzo singolo estratto da Storyteller, l’album di debutto dei PainKillers.
Disconnected è figlia del difficile momento storico che stiamo vivendo e in un periodo in cui si è molto distanti, la musica si dimostra capace di unire e creare condivisione anche laddove quest’ultima viene meno. Il componimento è caratterizzato da una serie di dualismi e immagini che, ripercorrendo il tema proposto dal titolo, accompagnano l’ascoltatore in un gioco di opposizioni. La composizione inizia infatti con il suono di un vecchio telefono a rotella la cui linea è assente, comunicando fisicamente il concetto di esclusione dal mondo. Questa immagine, inoltre, vuole connettere il passato con il presente proprio attraverso il tema della disconnessione. Il pezzo è costruito in modo tale da risultare veloce e aggressivo, ma al contempo delineato da una sottile sensazione di malinconia e amarezza. Il Videoclip che accompagna il singolo è stato girato durante il release party di Storyteller nel gennaio 2020, nello storico BLOOM di Mezzago; qui la musica si mostra come elemento di unione ricadendo nell’ultima delle opposizioni: è proprio Disconnected a creare quella connessione di cui tutti abbiamo bisogno.I PainKillers sono un gruppo punk-rock nato a Milano, Italia, nel 2013.
La giovane formazione è composta da quattro membri: Andrea Casati come esecutore e chitarrista, Stefano Calzà come chitarrista principale e secondo esecutore, Davide Baschieri come bassista e Federico Palaia come batterista.
Il 17 gennaio 2020 pubblicano il loro album di debutto “Storyteller”, prodotto da Valery Records e distribuito da Audioglobe.
Il loro sound deriva dal punk americano degli anni ’70 e dal punk-rock contemporaneo; le ispirazioni, per la loro musica sono le storiche punk-rock band californiane.
Nelle loro canzoni sono uniti ritmi veloci e chitarre distorte con linee melodiche sia aggressive che orecchiabili.
A gennaio 2021 firmano con Sorry Mom!, agenzia di Management e Ufficio stampa con la quale stanno lavorando a nuovi progetti.Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=dOm0pSPSL28&feature=youtu.be&ab_channel=PainKillersBand
ASCOLTA “DISCONNECTED”!
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AMERICAN HIGHWAYS: L’OMONIMO SINGOLO RACCONTA LA STORIA DI UN’AMICIZIA
Un’avventura sulle autostrade americane, la metafora che individua nelle lunghe distese d’asfalto il sogno musicale degli American Highways.
Il nuovo omonimo singolo del duo composto da Giovanni (chitarrista e compositore) e Federico (performer e compositore) è infatti un mix di avventura, amicizia, musica country e rock vecchio stile, nato da una serie di riff molto diversi tra loro che, uniti, hanno dato luce alla magia.
Ad accompagnare il singolo un video in cui gli ingredienti sono pickup, fuoristrada, falò con amici e riprese con il drone, insieme a tanta energia positiva e spensieratezza.American Highways è un augurio di buon auspicio, affinché le nostre strade non si dividano mai, unendo le nostre emozioni alle radici del lavoro.
Gli American Highways nascono artisticamente nel 2016 nel trevigiano.
Il duo sin dall’inizio della formazione ricerca le classiche sonorità country oltreoceano, sentendo il bisogno di renderle allo stesso tempo più moderne.
Nascono circa una trentina di idee, di cui circa un terzo viene scelto per il albumdi prossima uscita.
Vari sono anche i live tra Veneto, Trentino e Friuli, supportati da una solida band di musicisti, tra cui l’apertura ai Creedence Clearwater Revived davanti ad un pubblico di cinquemila persone.
Nel giro di poco tempo, si prestano ad una serie di interviste, tra cui WCN Radio, network di stampo americano, che chiede alla band di comporre un Jingle per la propria trasmissione.Ad oggi gli American Highways hanno pubblicato i singoli “Country Goes On” e l’ultimissimo “American Highways“.
Link al video: https://www.youtube.
com/watch?v=r6qSt09917A&t=21s& ab_channel=AmericanHighways
ASCOLTA “AMERICAN HIGHWAYS”!
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MASAYOSHI FUJITA, tra i vibrafonisti più noti al mondo, pubblica oggi il primo brano tratto da ‘Bird Ambience’, il nuovo album in arrivo il 28 maggio (Erased Tapes)
Masayoshi Fujita pubblica oggi ‘Thunder’, la prima anticipazione tratta dal nuovo album in arrivo il 28 maggio su Erased Tapes/Audioglobe, a quattro anni di distanza da ‘Book of Life’, il albumpubblicato nel 2018 a chiusura della trilogia di registrazioni dedicate al vibrafono.
In ‘Bird Ambience’ il prolifico multi-percussionista, compositore e vibrafonista intraprende nuove direzioni artistiche, già facilmente intuibibili in ‘Thunder’, che fonde effetti abrasivi sulla marimba con suoni più caldi ed accomodanti. Il singolo pubblicato oggi si ispira alla poesia ‘You Will Hear Thunder’ di Anna Akhmatova ed è accompagnato dal video diretto e girato da Ryo Noda nei paesaggi montani che circondano la nuova vita di Fujita a Hyogo, nel Giappone rurale.
In ‘Bird Ambience’ Masayoshi Fujita unisce, per la prima volta, elementi elettronici e suoni acustici.
watch: https://youtu.be/
IvqjqrDRALs stream & pre-order: https://idol.lnk.
to/BirdAmbience