Category: Comunicati stampa

  • Riff Willer “Streets of chance” segna l’esordio del cantautore abruzzese

    Lo stile brit rock caratterizza le otto tracce dell’album, dense di emozioni e spunti autobiografici.

    «Concepito e scritto in inglese, l’album, il primo, è un po’ il riassunto dei miei 23 anni: un’altalena di sogni e speranze, ambizioni e giornate no, sfiducia improvvisa alternata alla voglia un po’ folle di farcela, di ritagliarmi uno spazio tutto mio nel mondo che più amo, la musica» Riff Willer

    Su tutto il lavoro ha influito il suo forte ascendente britannico: il Regno Unito è per Riff Willer la culla del rock e del pop. Una miniera che lo affascina da sempre: fin da piccolo ascoltava infatti per ore i Queen, Bowie, i Gallagher e che ha avuto modo di conoscere più da vicino in una recente, seppur breve, ma significativa esperienza in Gran Bretagna. Così, tra le atmosfere di Manchester e le corse a perdifiato nel verde dei prati e tra i laghi del Nord Ovest, a due passi dalla Scozia, il suo lavoro ha preso forma.

    TRACK BY TRACK

    Paper Planes – «La prima traccia. A volte, pensando alla mia passione musicale e al sogno di farcela, mi chiedo se, invece, sono soltanto un parassita che sta perdendo il suo tempo. Poi però penso che, stare dietro la scrivania di un ufficio a lanciare aeroplanini di carta per la noia di un lavoro non appagante, sarebbe ancora peggio».

    Lou – «Mi sono ispirato a Freud, nello specifico alla sua teoria dei sogni. Quando si dorme e si sogna, l’inconscio proietta immagini, scene. Se si ha un desiderio, anche sessuale, potresti vederlo in maniera insolita, pure bizzarra. “Niente è reale, tutto è chiaro”, canto nel pezzo, perché, in generale, si sogna qualcosa che si desidera, ma non lo stai vivendo per davvero, perché stai dormendo. Un animo tormentato e problematico che si prefigge di “lasciarsi tutto alle spalle e di trovare la pace dei sensi”».

    Step Outside – «Un inno alla gioia del vivere, del viaggiare e dell’uscire dalle proprie certezze e dai luoghi abituali per abbracciare l’avventura. “Esci fuori, abbraccia la tempesta, non c’è motivo per nasconderti”».

    I’m not sleeping – «“Sono travolto dalla realtà che uccide la mia filosofia”, consapevolezza di avere un altro tipo di mentalità. Nel componimento propongo la difficoltà di conformarsi a una realtà morta intellettualmente fino al punto di sentirsi sbagliato».

    Tidal Wave – «Ricalcando il dottor Faustus di Marlowe e il suo patto col diavolo, molte persone, per raggiungere egoisticamente i loro scopi, semcomponimento stringere un patto diabolico, senza pensare alle conseguenze che potrebbero arrecare alle persone vicine. Ma non sono immortali e un’ondata li travolgerà».

    Streets of Chance – «Alla mia età ci si trova a camminare lungo una strada dove ci sono molte possibilità da afferrare, si è consapevoli che bisognerebbe avere uno scatto di maturità, ma l’ansia e la pigrizia non le fanno percepire. Un pezzo coinvolgente, che al volante ti fa portare il tempo al ritmo delle percussioni».

    Rusty Tracks – «Forse la più intima. Per andare all’università prendevo il treno tutte le mattine, da Vasto alla fermata di Pescara Tribunale. In stazione mi fermavo a osservare la gente che, come me, faceva un viaggio, aveva i suoi obiettivi da raggiungere. Allora, con lo zaino a tracolla, pensavo alla mia condizione di studente ma, come canto nel testo “questi libri cominciano a pesare sulla mia spalla, desidero una vita più dinamica, più attiva, di prendere un aereo e abbandonare il treno di quella stazione per raggiungere il sogno di una vita”».

    Guarda qui il video del primo singolo estratto: Until tomorrow

    Autoproduzione

    Pubblicazione album: 6 novembre 2020

    BIO

    Riff Willer, al secolo Amedeo Quagliarella, 23 anni, nasce il 19 agosto 1997 e vive a Vasto, in Abruzzo. Si  appassiona alla musica fin da piccolo. Dai programmi e dai concerti seguiti in tv passa in breve a suonare la chitarra, dandosi alle prime esperienze di palco con band locali. Le cover, però, gli stanno strette, non le sente sue, per cui rinuncia a girare d’estate per le feste nei paesi di provincia. Vuole dare libero sfogo alla sua creatività e così comincia a comporre.  Per un po’ si sposta nel Regno Unito, dove perfeziona il suo inglese e dove, soprattutto, fa suo il sound che ne contraddistingue i primi passi da solista. A influenzarlo sono, tra gli altri, Paul McCartney, Blur, Bowie, Noel Gallagher, ma non disdegna l’ascolto attento degli altri mostri sacri del rock internazionale.

    Schivo, a tratti spigoloso, appassionato di filosofia e letture colte, Riff Willer si affaccia sulla rete con singoli di tutto interesse, “To me”, per esempio, col suo video d’esordio, ma, soprattutto, con la precedente “Paradise Lost”, una struggente ballad che gli porta consensi da diverse parti del mondo. Maturo, ormai, per la prova dell’album, Riff Willer si affida allo studio di registrazione di Fabio Tumini, dove mette uno dietro l’altro gli otto brani di “Streets of Chance”.  Li scrive tutti di suo pugno, in inglese, lingua con cui l’autore esordiente sceglie di cantare. Pubblicato il 6 novembre 2020, disponibile anche su cd, il lavoro riscuote subito le simpatie del pubblico.

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    Facebook: https://www.facebook.com/riffwiller 

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    Youtube: https://youtu.be/512wJW7cr8o

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  • SOTTOCULTURA è il nuovo disco dei RE DEL KENT

    SOTTOCULTURA è il nuovo disco dei RE DEL KENT

    Esce venerdì 11 dicembre 2020, il primo albumdei Re Del Kent. La band milanese sembra porsi come obiettivo quello di far sopravvivere la scena alternative rock con testi in italiano, ispirandosi a band che hanno segnato gli anni Novanta e Duemila quali Zen Circus, Teatro degli Orrori, Ministri e Fast Animals And Slow Kids. Contro ogni tendenza, nell’anno più difficile che il settore musicale ha incontrato da molto tempo, ecco un albumche, già dal titolo, ci impone la propria Sottocultura.

    Che dire? È un album molto underground e nasce fisicamente sotto terra. Per essere precisi in un box sotto un supermercato! Precisiamo che nonostante suoniamo grezzi, sporchi e cattivi nella vita siamo molto buoni, precisi e puliti. Il più delle volte
     

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    BIO:
    Re del Kent sono una band alternative rock… Non nascono nel Kent nel 500… Ma nel 2019 a Milano, il giorno in cui il mondo celebra Sant’Etelberto, per loro, unico vero re del Kent. Si formano dalle ceneri dei Total Rickall, esperimento che ha portato all’incontro di Dario (voce e chitarra) e Omar (Basso). È proprio con questo lavoro che nascono i primi pezzi caratterizzati da forti influenze grunge e alternative che trattano temi sociali e biografici. A fine Febbraio il gruppo assume una forma più completa con l’ingresso di Massimiliano, batterista bergamasco da poco trasferitosi a Milano, e dall’amico Daniele, chitarrista dalle sfumature più metal. Inizia quindi un percorso che li porta ad esibirsi in varie realtà lombarde ed a pensare alla realizzazione del loro primo EP. Nel novembre 2019 viene quindi registrato “24 febbraio”, rilasciato proprio nella data che dà il titolo al lavoro, corrispondente al primo anniversario della band e che trova riscontri positivi dalla critica, tra tutti Rockit. I quattro Re del Kent hanno giusto il tempo di suonare nel release party dell’EP, al Rock’n’Roll di Milano, prima che il lavoro venga temporaneamente rallentato dal “lockdown” generale, che non ha fermato comunque la composizione di nuovi brani. A dicembre esce il primo album Sottocultura.

     

  • RIKY PERIN: SINGLE E’ IL NUOVO SINGOLO DEL CHITARRISTA VENETO, ESTRATTO DALL’ EP “NEW UP”

    RIKY PERIN: SINGLE E’ IL NUOVO SINGOLO DEL CHITARRISTA VENETO, ESTRATTO DALL’ EP “NEW UP”

    Single, pezzo di apertura di “New Up”, EP d’esordio del chitarrista Riky Perin, è un trip  musicale senza alcun limite, un miscuglio voluto di generi fuori da ogni schema. Il pezzo, che parte con un intro progressive di synth e chitarra in tapping,  passa poi ad una strofa con una batteria elettronica e bassi sempre synth. Il ritornello è un crescendo di arpeggi a tema pop punk che si appoggiano su muri di chitarre super distorte per concludersi in un cambio drastico e passare al reggae.  

    Nato a Bassano Del Grappa, inizia a suonare la chitarra all’età di 10 anni spinto da una forte passione e sostenuto artisticamente dalla famiglia.
    Qualche anno dopo viene chiamato da una giovane band di Marostica, i “Colors Void”, che propone musica propria caratterizzata da un sound hard rock moderno. Con loro ha collezionato live su ogni tipo di palco, da piccoli locali a festival importanti e nel 2016 la band ha firmato un contratto discografico con il produttore artistico di fama nazionale Pietro Foresti.
    Nel 2014 conosce Gianni Rojatti, chitarrista della band “Dolcetti” il quale nel 2016 si propone nel ruolo di produttore per il suo primo EP da solista “New Up“, uscito il 17 Gennaio 2019.
    In tutti questi anni musicali Riky non si è mai focalizzato solo su un unico genere, ma ha cercato di spaziare a 360 gradi, prendendo ispirazione da diversi sound.
    Parla di amore totale verso la musica proprio perché può amare i Led Zeppelin o Jimi Hendrix, come i Police, Bob Marley passando da Jovanotti a Katy Perry allo stesso modo, senza etichettare e porre barriere.

    Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=Sn_TYgy0AJ4&feature=youtu.be&ab_channel=RikyPerin

  • GUIDOINARTEROBERTO ESCE OGGI IL SINGOLO DI DEBUTTO “ROMANTICO”

    GUIDOINARTEROBERTO ESCE OGGI IL SINGOLO DI DEBUTTO “ROMANTICO”

    GUIDOINARTEROBERTO
    ESCE OGGI IL SINGOLO DI DEBUTTO
    “ROMANTICO”
     
    Da oggi, venerdì 22 gennaio, è in playing radiofonica “ROMANTICO” (Roba da Matti Dischi/ MEI Digital), il singolo che segna il debutto discografico di GUIDOINARTEROBERTO, lavoro di Guido Manglaviti, cantautore romano ma milanese di adozione.
    A volte provocatoriamente ridicolo ma mai assolutamente noioso Romantico”, che anticipa l’album omonimo la cui uscita è prevista per la primavera, è un pezzo glamour, dannatamente pop-rock e vintage. L’acidità della strofa richiama il rock italiano degli anni ‘90, per poi aprirsi totalmente nei ritornelli. Sicuramente meno “romantico” è il testo in cui l’esecutore ci urla addosso parole come “svenire” e “stare male”…
    Un singolo d’esordio che è passione allo stato puro, è bisogno di amore, senza muri o sovrastrutture.
    Il pezzo è accompagnato da un videointeramente girato dal regista romano Alessandro Passamonti, nella bellissima cornice etrusca di Tarquinia e prodotto dall’etichetta Roba da Matti Dischi. Joe Bavota, il sosia più famoso in Italia e in Europa di Elvis Presley, e GuidoInArteRoberto sono i protagonisti assoluti di questo video che ci racconta una semplice giornata di lavoro di Joe Bavota e il suo fidato assistente.
    «Ho scelto questo pezzo come primo singolo perché è forte, ha tiro, è semplicemente glamour – sottolinea GuidoInArteRoberto – il lavoro è nuovo, con i miei compagni di viaggio di Roba da Matti Dischi abbiamo scritto e suonato per intere nottate, abbiamo passato settimane in sala prove. Nel video troverete Joe Bavota, un amico e un professionista vero. Uno che ha speso la sua vita per omaggiare Elvis Presley in Italia e in Europa. Che c’è più Romantico di questo?».
    Biografia

    Il primo è il suo nome, il secondo un omaggio all’ex calciatore Baggio.
    Proprio come Baggio, il profumo della sua musica è glamour, cantautorale, italianissimo.
    Vincenzo, Cecilia, Elvis, questi sono solo alcuni dei protagonisti delle storie di Roberto.
    Romano, ma milanese di adozione, con la sua vecchia band “le Riserve” ha pubblicato due album e vinto il concorso Emergenza Italia nel 2013 che lo ha portato a suonare anche in Europa, al “Lido” di Berlino.
    Ginocchio gonfio e voce graffiata, questo è GuidoInArteRoberto.
     
  • Bruno Caruso “ASSSolutamente” il nuovo singolo estratto dall’album d’esordio del cantautore romano d’adozione

    Una ballad che narra una triste storia di violenza attraverso gli occhi di un bambino.

    In radio dal 22 gennaio

    L’infanzia di un bimbo sporcata da un padre violento nei confronti della propria madre. Un bimbo che rivendica a gran voce la voglia di avere una vita normale, come tanti altri bambini. È questa la delicata tematica affrontata nel nuovo singolo del cantautore Bruno Caruso. E “ASSSolutamente” è anche il titolo dell’album d’esordio dell’performer, il quale specifica: «il titolo è volutamente scritto così per dare forza e incisività ad un termine che è già di per sé penetrante. Vuole essere uno slogan di coraggio e tenacia».

    Il albumautobiografico, ispirato da sonorità rock dai tratti melodici, in linea generale parla di voglia di riscatto, sia sociale che personale, esortando l’ascoltatore a credere che non sia mai troppo tardi per ottenere quello che si desidera, cercando di godere a pieno ogni attimo della propria vita.  

    DICONO DI LUI

    «La musica di Caruso è efficace laddove affronta il dolore e le difficoltà, con una schiettezza e umanità che riscalda e dà forza.» Music Map

    «Il dolce rock fatto pop di Bruno Caruso è sincero, ma soprattutto trasparente. E su questo non c’è etichetta o didattica che tenga.» Musicletter

    «Un albumpulito, diretto e senza ridondanze, antico nel suono e fin troppo moderno nelle liriche romantiche.» Raro

    «Venature pop-rock tra coraggio e tenacia.»  Musica Intorno

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    Radiodate: 22 gennaio 2021

    Pubblicazione album: 1 dicembre 2020

    BIO

    Bruno Caruso nasce in Germania da genitori emigranti, ma cresce in Calabria. Si avvicina alla musica fin da bambino iniziando a studiare prima pianoforte e poi chitarra. Successivamente sente l’esigenza di comporre la propria musica e decide così di trasferirsi a Roma (dove attualmente vive), per fondare la sua prima band come frontman/vocalist, i Dukin Hash, con cui si esibisce in diversi locali della capitale. Dopodiché forma un secondo gruppo, la cover band di musica rock italiana “342-Trequattrodue”. Il suo chiodo fisso resta però comporre la propria musica, esigenza che lo porta a concentrarsi esclusivamente sulle sue produzioni: escono così i primi singoli ad anticipare il suo album d’esordio: “Aria”, “Con un brivido”, “Qualcosa da Dire” e “Rispetto a prima”. Il albumdal titolo “ASSSolutamente” viene pubblicato a dicembre 2020. A gennaio 2021 esce il singolo che porta proprio il nome della title track dell’album.

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  • Naftalinas “Mondo Alieno!!!” il nuovo singolo estratto dall’album d’esordio dell’istrionica band

    Con un set acustico da folk americano ed un intro che rimanda al manouche, i Naftalinas ci raccontano una storia che si rivela essere profondamente attuale. 

    In radio dal 22 gennaio

    Il singolo racconta una storia immaginaria sul traumatico arrivo di un extraterrestre sulla terra. Inviato come ricognitore, per considerare la possibilità di invasione e sfruttamento del pianeta, il marziano in questione scoprirà ben presto i limiti e le contraddizioni di questo mondo e soprattutto dei suoi abitanti, arrivando alla conclusione che l’unica soluzione è distruggerlo.

    Il testo, strutturato come un racconto è un pretesto per parlare con leggerezza di argomenti più profondi, quali il razzismo e l’ecologia, con il ritornello «Asteroide io ti voglio…» che è un’invocazione che sempre più spesso negli anni si è sentito citare da gente stanca di leggere e sentire castronerie . 

    Il dubbio è: ma davvero solo un asteroide ci può salvare? 

    Il singolo fa parte del album“Dieci storie sempre al limite del guaio che racconta tra le righe una storia nelle storie, quella di amicizie fatte sul campo, compagni di viaggio conosciuti casualmente nei festival musicali della penisola, che hanno finito per essere nelle tracce dell’album. L’approccio è scanzonato perché potesse emergere il gioco e il divertimento, divertimento provato anche durante le registrazioni di un albumdalla gestazione lunga e pieno di belle collaborazioni.

    La forma scelta per i testi è il racconto, piccoli cortometraggi che tracciano e ricordano il secondo vero amore del gruppo, quel cinema spesso citato anche con la musica, in un gioco di rimandi e citazioni.

    Hanno suonato 16 musicisti: trombe, tromboni, contrabbassi, mandolini, chitarre, pianoforti e percussioni si sono prestati alla causa. Convivenze mai forzate e miscellanea di generi (swing, di musiche giamaicane, jazz e country) che rendono il albumun’operazione di equilibrismo ben riuscita. 

    LINK ASCOLTO ALBUM

    Autoproduzione

    Radiodate: 22 gennaio 2021

    Pubblicazione album: 20 ottobre 2020

    BIO

    Il asset Naftalinas nasce nel 2015 dall’incontro tra Cesarino Cortassa, voce storica dell’ambito torinese e  Antonio Bucci, musicista pugliese con un passato nel combat folk, in un festival italiano dell’ukulele. Il nome tutt’altro che casuale giustifica gli intenti: sdoganare le canzoni di una volta o comunque riportare in vita melodie che giacciono sommerse nella loro mente per colpa dei padri se non addirittura dei nonni. 

    Canzoni che hanno vissuto il successo in epoche più o meno remote che oggi sono finite nel dimenticatoio. Pescare dal cassetto della memoria gioielli musicali in naftalina appunto.

    Il gruppo nasce quindi come un asset di “riciclo” di canzoni del repertorio italiano che andavano dagli anni 30 agli anni 70. 

    Istrionici e chiassosi, i Naftalinas nei loro live sono apparsi vestiti da legionari, marinai, ebrei e tanto altro, esibendosi grazie a questo repertorio, in diversi festival musicali ottenendo consensi e sempre più seguito. 

    Anfitrioni del retrò i quattro si rendono conto di poter andare oltre e negli ultimi 3 anni si sono cimentati nella registrazione di un albumdi canzoni originali che ha visto finalmente la luce ad ottobre 2020: “Dieci storie sempre al limite del guaio”, questo il titolo del loro primo disco, pieno di riferimenti musicali, legati alle esperienze precedenti dei componenti del gruppo. Così il jazz manouche, lo  swing, il reggae, il country e molto altro si susseguono senza soluzione di continuità, in un concentrato, che pur prendendo a piene mani da linguaggi classici, riesce ad andare oltre il già sentito, forse anche  grazie ai testi ironici e tragicomici, conditi da finta nostalgia, racconti di vita vissuta o surreali, dai personaggi grotteschi, a volte amari ed altre simpaticamente sinceri. A impreziosire il tutto una pletora di musicisti amici, alcuni session man di fama nazionale che hanno colorato le tracce del disco.

    I Naftalinas sono: Cesare Cortassa ukulele e voce, Vincenzo Vona ukulele e cori, Davide Camilletti basso e ukulele, Antonio Bucci ukulele, fisarmonica piano e cori.

    Al albumhanno partecipato tra gli altri: Giorgio Tebaldi, Enrico Farnedi, Angelo Capozzi, Clara “Zucche” Zucchetti.

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    Facebook: https://www.facebook.com/TheNaftalinas 

    Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCH8EyZUHaSGOS1mzXT4QVfA 

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/5X6otzHTMqdkPXE673dvNW?si=Ku1GzT5gRIirEoHUPiY28g 

  • MAUTO “Che cosa sono le nuvole” il nuovo singolo del musicista e cantautore romano

    Suggestioni elettroniche caratterizzano questo singolo che omaggia l’opera di Pasolini e il cantautorato italiano di Modugno

    In radio dal 22 gennaio

    Come fossero un segnale da un’altra dimensione, le nuvole ci aiutano a riscoprire le cose: il blu del cielo, il vento che le modella, i toni della tempesta e del sereno. Sono una presenza, che invia segnali e permette di compiere scelte nei momenti di difficoltà. Il titolo di questo singolo è un omaggio e tributo sia all’opera di Pier Paolo PasoliniCosa sono le nuvole”, che alla song omonima di Domenico Modugno, mentre il testo invita a cercare il senso dell’esistenza e la verità al di sopra delle apparenze, seguendo appunto, le evoluzioni delle nuvole nel cielo.

    «Con questo singolo ho provato a vedere dall’alto la nostra esistenza ai margini, sempre in balia di turbamenti e disorientamenti, trovando nelle evoluzioni delle nuvole nel cielo il senso di percorrere questa strada che è la vita». Mauto

    Il singolo è estratto dall’album “Il Tempo Migliore”, prima parte di un asset discografico che darà vita a un doppio album con due anime, una più rock, l’altra più acustica.

    Etichetta: Eea Music

    Radio date: 22 gennaio 2021

    BIO

    Nato a Roma nel 1975, Gianfranco Mauto ha scoperto la musica all’improvviso, in una stanza della scuola media. Pianista, fisarmonicista ed autore, ha ottenuto vari premi e riconoscimenti (Poggio Bustone, Pigro, MEI, Donida, Biella Festival) e nel 2014 è stato tra i finalisti del Talent GenovaXVoi oltre ad esibirsi sul Palco Smeraldo di Eataly a Milano.

    Nel 1999 è stato tra i fondatori di CiaoRino, il primo tributo a Rino Gaetano, ed ha suonato e collabora tuttora con artisti italiani e stranieri (Il Volo, Tomy Renis, Kacey Musgraves, Kevin Costner, Amedeo Minghi, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi).

    Nel 2012 ha pubblicato il primo album “Cosa Cambia” il cui tour è durato quasi quattro anni e lo ha visto esibirsi in numerosi concerti in tutta Italia.

    Nel 2018 è uscita la sua prima raccolta di poesie “E tutto si riveste di nuovo” per l’editore Terre Sommerse (Roma).

    Il 1 maggio 2020 è uscito il singolo “La tua rivoluzione”, adattamento in italiano del famoso singolo “Talkin ‘bout a revolution” di Tracy Chapman, contenuto nel nuovo doppio lavoro discografico “Il Tempo Migliore” (versione studio e acustica). La prima parte di questo asset è stata pubblicata il 27 Novembre 2020, anticipato dal singolo “L’Itaglia (Aida s’è persa)”. 

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  • Banchelli “Io chi sono” il nuovo singolo del poliedrico cantautore fiorentino, noto per la sua partecipazione a Sanremo ‘84 con “Madame”

    Un singolo intenso e introspettivo, autobiografico, sincero.

    In radio dal 22 gennaio

    Dopo il singolo “Fuori e dentro me”, di chiara impronta swing dalle atmosfere folk, Banchelli ritorna con “Io chi sono”, un singolo intimo con un forte pathos, che non lascia indifferenti.

    Un pezzo caratterizzato dalla mano di  Fabrizio Federighi, storico produttore degli anni ‘80 (DeNovo, Neon e molti altri) che lo ha anche arrangiato e prodotto artisticamente . 

    Il testo del singolo è molto attuale e porta a riflettere sulle tante emozioni che spesso ci portiamo dentro, concludendosi poi con grande positività. È infatti la storia di un periodo difficile dal quale poi l’autore racconta di essere riuscito a rialzarsi anche grazie alla forza della musica, perché come dice lo stesso Banchelli «è solo guardandoci bene dentro che possiamo superare grandi difficoltà».

    Autoproduzione

    Radiodate: 22 gennaio 2021

    BIO

    Banchelli è un cantautore fiorentino (di Sesto Fiorentino).

    Inizia la sua attività come ballerino tanto da vincere a 17 anni i campionati d’Europa di Rock ‘n Roll, e a 18 e 19 anni quelli mondiali con la squadra nazionale italiana. Come ballerino ha anche partecipato ad un video di Lucio Dalla e ha coreografato il primo clip di Ivana Spagna. È stato inoltre protagonista della commedia italiana “Rock & Roll”. In teatro ha partecipato all’ “OPERA DELLO SGHINAZZO” con il grande Dario Fo.

    Al ballo e alla recitazione ha unito poi la sua passione per la musica, scrivendo canzoni e iniziando l’attività di esecutore. Vince così il Festival di Castrocaro Terme nel 1983 e partecipa a due Festival di Sanremo da solista (nel 1984 con “MADAME” e nel 1985 con “BELLA GIOVENTÙ”), e ad un Festival di Sanremo d’autore (con un singolo scritto per Petra Magoni nel 1997). Successivamente incide il suo primo album, “GUERRA”, dietro la produzione artistica di Fabrizio Federighi e la partecipazione dei musicisti del gruppo “Neon”. Nel suo secondo disco, “UN C’È’ VERSO”, scrive tutte le sue canzoni con la produzione di Davide Romani.

    Insieme al gruppo dei DENNIS & THE JETS realizza il album“TUTTA COLPA DEL ROCK AND ROLL”. Ultimamente ha ideato e realizzato il “PREMIO SPADARO”, festival che unisce la tradizione popolare alla musica d’ autore. Ha continuato la sua esperienza teatrale con “ANIMA TOSCANA”, uno spettacolo dedicato alla rielaborazione della tradizione popolare. Nel 2010 lo spettacolo è diventato anche un disco.

    Nel 2012 esce l’album “SWING ITALIANO”. Nel 2013 ha portato in scena lo spettacolo “900”, la storia del XX secolo raccontata attraverso le canzoni e le danze. Nel 2013 ha organizzato il Festival “Alza la voce”, in collaborazione con Unicoop (a cui seguirà una seconda edizione nel 2014). Sempre nel 2014 ha portato in scena il musical “LA PORTI UN BACIONE A FIRENZE”.

    A gennaio 2016 esce il suo nuovo album“I CANTAUTORI NON BALLANO”, pubblicato dalla storica etichetta IRMA Rekord in collaborazione con RADIO COOP e MEI. Da questo asset nasce lo spettacolo teatrale “IL SINCOPATO”, viaggio nello swing italiano, presentato alla storica Sala Vanni di Firenze. Segue nel 2017 il musical “HO UN SASSOLINO NELLA SCARPA”. Nel 2020 viene pubblicato il nuovo singolo “Fuori e dentro me” seguito dall’intenso singolo “IO CHI SONO”.

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  • Reface: l’app da milioni di download sceglie i Lost per sbarcare in Italia!

    Reface: l’app da milioni di download sceglie i Lost per sbarcare in Italia!

    Reface: l’app da milioni di download sceglie i Lost per sbarcare in Italia!

    In America, artisti del calibro di Justin Bieber  e Dua Lipa, per lanciare i loro nuovi lavori, si sono appoggiati all’app che permette di sovrapporre la propria faccia a quella di una star e di trasformarsi nel protagonista di una scena di un film o di un clip musicale.

    Ora l’applicazione, che sta spopolando in tutto il mondo, ha deciso di appoggiare i Lost per l’uscita del loro nuovo singolo “Banksy” che arriva in questo 2021, un anno di rinascita sotto tutti i punti di vista. 

    Banksy”, è un inno alla vita, un canto liberatorio per ciò che spesso diamo per scontato. Ci siamo resi conto, soprattutto di questi tempi, quanto siano importanti nella vita le piccole cose: come respirare l’aria della notte, girare per le strade senza pensieri o essere semplicemente noi stessi. Ora più che mai abbiamo l’obbligo e la necessità di portare avanti i nostri sogni, consapevoli di ciò stiamo vivendo, fieri di quello che siamo e delle cicatrici che, sicuramente, faranno parte di noi per sempre.”

    Il sound, serrato già dalle prime battute, evoca immagini dal sapore retro, un chiaro tributo agli anni 80 ma che guarda al futuro con un respiro internazionale.

    Banksy” è accompagnato da un video girato presso i magazzini “Lost and Found Experience” di Musile di Piave.

    Gli ingredienti sono semplici: una coppia di ragazzi, un magazzino zeppo di vecchi cimeli provenienti da ogni epoca, una sana dose di nostalgia e di avventura anni ’80 e la voglia di sentirsi vivi, almeno per una notte. Tutto questo trasporta lo spettatore in un piccolo mondo onirico fatto di emozioni e divertimento.

    https://apps.apple.com/it/app/reface-cambia-faccia/id1488782587

    https://play.google.com/store/apps/details?id=video.reface.app&hl=en_US&gl=US

  • KYBER: LA NOTTE, E’ L’ULTIMO SINGOLO DEL DUO ELETTRO-SOUL

    KYBER: LA NOTTE, E’ L’ULTIMO SINGOLO DEL DUO ELETTRO-SOUL

    KYBER

    LA NOTTE

    E’ L’ULTIMO SINGOLO DEL DUO ELETTRO-SOUL. 

    La Notte parla di un attacco di panico e della telefonata di un amico

    L’ansia, i ritmi frenetici, le aspettative, l’immagine che vogliamo dare di noi stessi, il nostro aspetto fisico, sono tutte costanti che ci riempiono la testa da quando ci svegliamo fino a quando andiamo a dormire.
    E proprio di notte, quando non si prende sonno, ci si rende conto del mondo in cui viviamo, un mondo in cui ci si vorrebbe affermare e dal quale, allo stesso tempo, vorremmo sparire.
    Ed è così che arrivano le paranoie e la gola si stringe. La sola cosa da fare è chiamare un amico…

    Kyber sono Marco Scherzo e Giacomo Orlando.
    La band nasce come duo acustico ma successivamente, la necessità di scrivere e produrre pezzi inediti, fa avvicinare Giuseppe Pulvirenti (producer), alla formazione.
    Sebbene amici, le influenze ed i gusti musicali dei tre sono piuttosto diversi.

    Ad aprile 2018 esce il primo singolo “Stuck”, seguito da un EP.
    La band partecipa nel 2019 alla tredicesima edizione di XFactor, fermandosi agli Home Visit di Berlino.
    Dopo l’eliminazione dal talent i Kyber pubblicano il singolo “Hurt
    Dal 2019  la band inizia a pubblicare anche singoli in italiano, il primo intitolato “Tutte le lacrime del mondo”, seguito dall’ultimo “La Notte”.

    L’elettronica, le chitarre riverberate e la voce calda di stampo soul, sono alla base del sound del gruppo, mentre i testi sono permeati di una certa sensibilità riguardo temi come l’ansia, l’amore e la solitudine.

    https://www.facebook.com/kybersmusic

    Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=aLgNmbWfAiQ&ab_channel=Kyber

    ASCOLTA “LA NOTTE”!

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