DA OGGI IN RADIO E IN DIGITALE IL NUOVO SINGOLO
“ISOLA DI PLASTICA”
Ad una settimana dalla pubblicazione di ‘Songs for the Drunk and Broken Hearted’,
il tredicesimo album di studio, Passenger pubblica il singolo aggiunto al albumdurante il lockdown
a cui ha collaborato, in questa versione, l’amico di lunga data Ed Sheeran
8 gennaio 2021: Passenger pubblica ‘
15 gennaio 2021: la versione ‘Gingerbread Mix’ di ‘Sword from the Stone’ pubblicata oggi, vede l’amico di lunga data Ed Sheeran alla produzione, insieme a Joe Rubel, e Spike Stent al mixer. Sulla collaborazione Passenger
Con la sua capacità di tenere il palco sia da solo che con band, Passenger si vede costretto a posticipare il lungo tour mondiale a supporto del nuovo disco. Nel frattempo, ha presentato il nuovo album in un concerto in diretta musica digitale, domenica 10 gennaio, dalla Royal Albert Hall di Londra.
È ora disponibile su tutte le piattaforme di musica digitale “POLKA (REMIX)”, singolo d’esordio di COJABOY. Il video ufficiale è ora online su YouTube.
Un remix dalle sonorità esotiche e dal ritmo travolgente che trascina l’ascoltatore in un viaggio immaginario fatto di colori accesissimi, fumi densi e danze impossibili: il singolo di debutto di COJABOY si intitola “POLKA (REMIX)” ed è una vera e propria esperienza sonora.
Spiega l’esecutore a proposito del nuovo singolo: «La musica per me è un mondo con mille sfaccettature. E’ come un viaggio e questo è un po’ il tema di questo video: ascolti la musica e il mondo si trasforma perché la musica ti fa volare in mondi differenti. Questa è la sua magia».
Il video ufficiale di “Polka (Remix)”, diretto da Matteo Maraglino, ha come protagonista lo stesso esecutore immerso in un vero e proprio sogno ad occhi aperti tra narghilè profumati, danzatrici del ventre e una festa dalle atmosfere arabeggianti.
Ascolta “Polka (Remix)” su Spotify.
Guarda il video su YouTube.
Biografia
Cojaboy, al secolo Jacopo Menconi, è un estroso esecutore alla costante ricerca di originali e stimolanti forme espressive. È un giovane producer, musicista e esecutore che ha già alle spalle un ricco curriculum di esperienze musicali e televisive e che spazia dalla musica colta alla musica elettronica e dance. Con quest’ultima produzione dal titolo “Polka (Remix)” Cojaboy mostra una parte autorevole, graffiante e ritmica, sapientemente mixata ad una parte fantasiosa, raffinata e colta dove le differenti matrici musicali si fondono in un dialogo originale e ricco di temperamento. Il singolo è già disponibile su tutte le piattaforme di musica digitale e il video ufficiale è ora online su YouTube.
IG: https://www.instagram.com/
Un albumche nasce dalla maturazione del personale percorso musicale dell’performer, attraverso un’impronta indie-pop.
In uscita il 15 gennaio 2021
«Siamo tutti passeggeri, ciascuno del proprio viaggio, che guardano dal finestrino immagini che si susseguono veloci, così diverse, in continuo mutamento; ma a cambiare, in fondo, siamo noi. A volte cambiamo per esigenza, ci adattiamo, ma intimamente noi sappiamo chi siamo, il viaggio è sempre emozione, confronto e conforto.
Questo EP è per me un viaggio e spero vogliate essere, con me, passeggeri emozionati della mia musica!». Leotta
L’ep è stato prodotto, registrato e arrangiato presso il NuevArte Studio di Carlo Longo, arrangiatore e produttore che vanta collaborazioni con importanti artisti della scena pop e indie, tra i quali Sugarfree e Cassandra Raffaele.
I testi sono stati scritti insieme a Giuliano Fondacaro, autore e compositore di musiche per film (sua la colonna sonora del film “Malarazza”, candidato ai David di Donatello nel 2017).
TRACK BY TRACK
Londra
Le difficoltà del vivere a migliaia di chilometri da casa, le paranoie e le incomprensioni di una storia a distanza, un “non è niente” pronunciato in un messaggio vocale e la voglia di tornare a casa per rimettere a posto le cose: questo è “Londra”, il componimento dream pop di Leotta che mescola l’elettronica anni ’80 a sonorità più attuali e contemporanee. Primo singolo estratto dall’ep.
Sembrava facile
La quotidianità, la frenesia dei nostri tempi distrugge la “magia” e la libertà degli inizi di una storia. Il componimento è un invito a ritrovarla, cercando di mettere da parte gli individualismi e ragionando come “coppia”.
Ciao baby, goodbye
Una storia che vive il suo apice durante l’estate, in cui mi rendo conto che, al di là della mondanità e delle storie su Instagram che rappresentavano l’unico interesse della mia metà, c’era ben poco. Raggiunta la consapevolezza di questa condizione, tra tante incertezze, decido di farla finira (“ciao baby, goodbye”, appunto).
Tutto passerà
È una dedica rivolta a tutte quelle persone che vivono un momento di difficoltà, che si trovano ogni giorno a fare i conti con il passato, con un evento che ne ha segnato il cammino e che ancora logora. È questo il momento in cui basta “esserci”, anche in silenzio, ma pronti a tendere una mano.
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Pubblicazione album: 15 gennaio 2021
BIO
Leotta è un performer e chitarrista catanese.
Inizia concretamente la sua esperienza musicale partecipando nel 2004 e nel 2005 all’accademia di Sanremo Lab e successivamente incontrando il suo attuale arrangiatore Carlo Longo. Da quel momento la vita artistica del musicista inizia a svilupparsi fra lezioni di canto, una partecipazione al Festival di Castrocaro, attività live, la realizzazione di vari musical, la pubblicazione dell’album d’esordio “E Noi”, la collaborazione con più cantanti siciliani. Successivamente fonda un trio acustico dove esprime se stesso con chitarra e voce, e collabora poi in duetto con l’amico autore Giuliano Fondacaro, chitarrista anche lui.
In ultimo, realizza sempre con la collaborazione di Giuliano Fondacaro e Carlo Longo, un Ep di 4 brani in uscita il 15 gennaio 2021. Si tratta di un lavoro cantautorale, pieno di arrangiamenti moderni, ma con accorgimenti e risonanze anni ’80. Il 18 dicembre il lavoro viene anticipato dal singolo “Londra”.
Contatti e social
IG: https://www.instagram.com/alessandroleotta85/
YT: https://youtube.com/channel/UCwdpCuqHndmQUfgByXPw6-w
FB: https://www.facebook.com/Leotta-106249626076341/?ref=page_internal
Scritte prima e durante la pandemia che ha colpito il mondo intero, molte tra le quattordici tracce si interrogano su un possibile “dopo” e sulle conseguenze di azioni di piccoli e grandi uomini
In uscita il 15 gennaio 2021
“Prima, durante e… Dopo?” è il titolo del primo album di Rejecto, esecutore che ha deciso di di rimanere in anonimato. Quattordici brani in quattro quarti con l’attitudine ad un hip hop, che gira alla ricerca dell’underground e del mainstream più pop.
Nato prima e durante la pandemia globale, i brani toccano ognuno uno specifico tema del cambiamento globale a cui tutti stiamo assistendo. Una trasformazione epocale e repentina e che genera naturalmente dubbi e frustrazioni oltre alla necessità di ritrovare risposte. Questo album nasce soprattutto dal bisogno imprescindibile di comunicare questo evento travolgente, che ha colpito direttamente lo stesso autore: il padre di Rejecto, infatti, è stata una delle prime vittime del Covid19, quando ancora l’OMS lo definiva un’epidemia (per quale motivo? È una delle domande). Rejecto non nasconde la sua profonda perplessità sui fatti accaduti e si chiede quale verità si nasconda dietro a tutto ciò.
Altri brani sono legati al mondo dell’hip hop e alla musica in generale, passando per lo show-biz e i curiosi personaggi che lo popolano.
Un album questo di Rejecto che, oltre ad essere pop e easy, offre anche bassi a 20 hertz, snare in sedicesimi, rampe in stile drone music, registrazioni di noise come la drill inglese, rap sgangherati, messaggi taglienti, nomi e cognomi, “santi e padroni”. Lo stesso Rejecto lo definisce: «Un album autentico e spontaneo, senza featuring, né studi di registrazione… solo un homeboy e la sua creatività».
TRACK BY TRACK
Liberate Assange
Il componimento che fa da intro all’album è una piccola preghiera gospel ed è dedicato al giornalista Julian Assange, proposto per il premio Nobel per la pace e cofondatore di Wikileaks. Al momento è ancora in prigione a Londra dopo aver chiesto ed ottenuto asilo politico all’ambasciata dell’Ecuador.
Fastfood
Sonorità taglienti e ritmo incalzante in uno stile che prende in prestito sonorità della deep house. Il testo invece denuncia la mercificazione della musica e del mondo ad essa collegato che ha trovato, a detta di Rejecto, nel genere hip hop uno dei suoi massimi esponenti: «Neoliberisti, sessisti, omofobi ed edonisti sono facilmente rintracciabili e veicolati in modo magistrale dai social media». Ma naturalmente sono anche molti quelli che invece stima.
Vecchi amici nuovi nemici
Suoni Old school hip hop per questa terza traccia. Rejecto racconta con ironia il proprio conflitto con le persone che negli anni gli sono state vicine. Rapporti interpersonali ed eventi perversi, che hanno logorato il concetto stesso di amicizia.
Rejecto
Basse frequenze di un dope realizzato con una sola nota che si risolve in ritornello dove una voce femminile e un cambio armonico di una tastiera anni’80 realizzano una base ipnotica su cui Rejecto si racconta: la lotta di classe, il disprezzo per lo sfarzo e per l’uso della droga come biglietto da visita degli artisti hip hop. L’ostentare trascorsi in prigione e gli insopportabili cliché. L’odio per le lobby grandi e piccole.
Too skinny
Too Skinny, in italiano “troppo magro”. Ambienti scuri e profondi, bassi che ruggiscono a pochissimi hertz, overdubbing e poche note di un piano acustico sono l’impalcatura di questa track. Il testo racconta della diseguaglianza sociale ed economica che diviene sempre più profonda. Milioni di persone si muovono da un continente all’altro fuggendo da guerre e carestie. Esiste una cura per i milioni di bambini che muoiono di fame: si chiama cibo, ma non interessa a nessun capitalista.
Blow
Assieme a Too Skinny questa sesta traccia posta al centro dell’album è sicuramente la meno pop. Scritta prima della pandemia, presenta una base onirica, minimale e rarefatta. Blow racconta quanto il business della musica moderna può diventare alienante.
Pretty vacant
Pretty vacant è il titolo di una track dei Sex Pistols. La traduzione è “Belli e vuoti”. Questa di Rejecto, che è forse la song hip hop più convenzionale dell’album, vuole prendere in giro la modalità che hanno alcuni rapper di canzonarsi a vicenda, pratica che si chiama dissing e che talvolta in USA finisce con la morte di qualcuno, mentre in Italia è solo un inutile e imbarazzante parodia.
Mumbo jumbo
Il mumbo jumbo è una maniera di parlare per schernire alcuni modi di fare o vecchi credi religiosi. Questo componimento, con un basso in slide e il rullante che schiaffeggia ogni quattro movimenti sembra essere altrettanto irriverente. Anche Rejecto spara a salve a destra e a manca, colpendo dai personaggi televisivi onnipresenti e arroganti, alle nuove star prodotte in televisione.
Spy
Un hip hop scarno e sincopato, pieno di noises e effetti da commedia e da vecchie comiche sono l’ossatura di questa sgangherata e picaresca nona song. Scritta prima dell’inizio della pandemia, Spy, è ispirata al controllo: telecamere in strada, algoritmi del web, app di tracciamento.
Lezioni di economia
A pandemia appena esplosa, il padre di Rejecto muore di una strana polmonite. Nella ricerca spasmodica di dare un senso a tutto quello che repentinamente accadeva, Rejecto indaga come può, dove può, più che può: quindi libri, film, documentari, interviste, saggi di storia… teorie che circolano sul web e non solo, con tutti i loro collegamenti più o meno visibili ai più. Banche centrali, Big Pharma, bond e provocazioni esposte in questa traccia, con voce a tratti sbeffeggiante, su una base con cassa dritta e liuto orientale.
Lockdown, odio casa mia!
Definire questo componimento pop, sia per la forma track che per scelta di suoni e ritornello, non lo degrada o la allontana dal mondo hip hop. Il titolo è da leggersi come il rifiuto al modo con cui si è gestita la pandemia. Lo stato dei piccoli imprenditori, degli artisti e del turismo e degli altri mille mestieri è in ginocchio. Si arricchiscono solo i già ricchi. Mentre la coercizione, isola i bambini, distrugge le famiglie e il libero arbitrio.
I gotcha!
“…Ho capito”, “t’ho beccato”, più o meno queste le traduzioni del modo di dire. Hip Hop classic che nel ritornello con l’utilizzo della stesura realizzata da un synth monofonico richiama lo stile west coast. La track si riferisce chiaramente a ciò che ancora sta accadendo nel nostro Paese e nell’intero mondo. Rejecto si ripromette dopo la quarantena di darsi al sesso e ai party come un… bonobo.
I hate Bill Gates
Omen nomen. In questo componimento, Rejecto manifesta tutto il suo odio verso un personaggio a cui molti imputano dichiarazioni non del tutto etiche. La base sembra presa da Gary Numan con la ritmica di un B Boy.
Baby che ti bevi baby
Chiude il primo album di Rejecto. Su una base rocky il testo si chiede, con ironia, quante notizie false dobbiamo ancora buttar giù. Ammaestrati dalle televisioni e dai giornali, mentre imprenditori acquistano testate e social media contribuendo alla corsa al controllo della popolazione.
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Pubblicazione album: 15 gennaio 2021
BIO
Rejecto è un esecutore italiano che realizza e produce la propria arte in completo anonimato. In uscita nel 2021 il suo primo album alternative hip hop dal nome “Prima, durante e… dopo?“. La composizione del lavoro discografico si è rivelata nel tempo molto travagliata. Il primo componimento realizzato nel 2019 era dedicato a Julian Assange, il giornalista australiano fondatore di Wikileaks, detenuto a Londra nel carcere di Belmarsh, per il quale l’America aveva chiesto l’estradizione per sacrificarne la vita. Ma poi il lavoro sull’album ha rallentato la corsa a causa degli eventi che sono letteralmente esplosi intorno all’esecutore: prima la morte del padre, poi l’esplosione della pandemia. Costretto in casa dal lockdown Rejecto divora di tutto: documentari, libri, interviste, ogni testimonianza che potesse placare il suo dolore e il suo stupore, la sua necessità di far luce e di comprensione, trasformandola in musica. La sua vita, dopo due mesi, viene ulteriormente colpita dalla separazione dalla moglie, che porta via anche il figlio. Rejecto non si ferma, anche se il peso da sopportare, con l’assottigliarsi dei suoi amori è diventato un macigno. Lo salva la sua ironia, la sua musica, la sua voglia di comunicare, la speranza di un mondo migliore, più equo, canalizzando il proprio dolore, metabolizzando la sua catarsi ancora di più. Vede le ingiustizie sociali, le multinazionali arricchirsi, i piccoli imprenditori fallire, gli artisti morire, la democrazia sparire. Chiede aiuto e solidarietà, facendolo con leggerezza e ironia, rap e stesura. L’esecutore realizza infine circa trenta brani ma decide di pubblicarne solo 14, rispettando la cronologia degli eventi: da quello che era il mondo a novembre del 2019, fino a quello che è diventato nell’estate del 2020. Si chiede allora… che cosa succederà dopo?
“Prima, durante e… dopo?” è un album di “hip hop alternativo” scritto in solitaria da un unico esecutore, durante questa pandemia, che ci ha segnato per sempre.
Contatti e social
Instagram https://www.instagram.com/rejectorejecto/?hl=it
YouTube https://www.youtube.com/c/RejectoSpotifyhttps://open.spotify.com/artist/4MHox5jqVKOj9NRKUegDSf
Un pezzo in perfetto stile brit rock, caratterizzato da un sound fresco e vitale, che vuole infondere ottimismo.
In radio dal 15 gennaio
«Until Tomorrow è un pezzo nato per infondere ottimismo. Lo si avverte dal ritmo del pezzo, dalla prima all’ultima nota. Quel che ci vuole, ad esempio, per un amico in difficoltà o che ha vissuto un momento particolare e problematico. Una song “scacciaguai”, insomma, sollievo per la mente, da canticchiare in macchina o sotto la doccia, per mettersi alle spalle gli ostacoli e le asperità della vita. E quando le cose non vanno per il verso giusto bisogna avere il coraggio di cambiare prospettiva, di scegliere una strada differente da quella imboccata prima se questa non porta da nessuna parte. Fiducia in se stessi e nel futuro, insomma, anche se, personalmente, sono per la libera interpretazione e non pretendo che l’ascoltatore sia vincolato al mio punto di vista. Ottimismo suggerito, dunque, ma nient’affatto imposto» Riff Willer.
Sotto il profilo stilistico, il sound racchiude le ispirazioni principali dell’esecutore. Per il riff ha utilizzato un fuzz alla Coxon e la linea di basso è molto vicina allo stile di Paul McCartney.
Il pezzo è accompagnato dal video ufficiale girato da Federico Quagliarella, fratello del cantautore, dove non ha mancato di farsi notare Charlie, il fidato compagno di casa a quattro zampe.
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Radio date: 15 gennaio 2021
BIO
Riff Willer, al secolo Amedeo Quagliarella, 23 anni, nasce il 19 agosto 1997 e vive a Vasto, in Abruzzo. Si appassiona alla musica fin da piccolo. Dai programmi e dai concerti seguiti in tv passa in breve a suonare la chitarra, dandosi alle prime esperienze di palco con band locali. Le cover, però, gli stanno strette, non le sente sue, per cui rinuncia a girare d’estate per le feste nei paesi di provincia. Vuole dare libero sfogo alla sua creatività e così comincia a comporre. Per un po’ si sposta nel Regno Unito, dove perfeziona il suo inglese e dove, soprattutto, fa suo il sound che ne contraddistingue i primi passi da solista. A influenzarlo sono, tra gli altri, Paul Mc Cartney, Blur, Bowie, Noel Gallagher, ma non disdegna l’ascolto attento degli altri mostri sacri del rock internazionale.
Schivo, a tratti spigoloso, appassionato di filosofia e letture colte, Riff Willer si affaccia sulla rete con singoli di tutto interesse, “To me”, per esempio, col suo video d’esordio, ma, soprattutto, con la precedente “Paradise Lost”, una struggente ballad che gli porta consensi da diverse parti del mondo. Maturo, ormai, per la prova dell’album, Riff Willer si affida allo studio di registrazione di Fabio Tumini, dove mette uno dietro l’altro gli otto brani di “Streets of Chance”. Li scrive tutti di suo pugno, in inglese, lingua con cui l’autore esordiente sceglie di cantare. Pubblicato il 6 novembre 2020, disponibile anche su cd, il lavoro riscuote subito le simpatie del pubblico.
Contatti e social
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Instagram: https://www.instagram.com/riffwiller/
Youtube: https://youtu.be/512wJW7cr8o
Spotify: https://open.spotify.com/artist/5iz3oivsnSGyPriG2iy6Qd?si=ndXFJKTFQ4ig0P2sk-Dakw
Un singolo rap con chiare influenze indie, un grido di speranza, un messaggio ad andare avanti sempre a testa alta, nonostante le avversità della vita.
In radio dal 15 gennaio
«”Non fermarti mai” è la composizione forse più vera e cruda che io abbia mai scritto, percorre tutta la mia storia, le mie sconfitte, le mie paure, la mia voglia di rivincita e di riscatto su una vita che non è stata sempre complice, ma che ha voluto e continua ogni giorno a mettermi alla prova! Nonostante le tante cadute sono sempre riuscito a rialzarmi perché la cosa più sbagliata è fermarsi e aspettare che le cose cambino, ma niente cambia se non siamo noi a farlo!». Freccia
Il singolo vuole essere un grido di speranza nel cercare di aggrapparsi a qualcosa per andare avanti, così come l’autore si è sempre aggrappato ai suoi sogni, alle sue canzoni e alla voglia di arrivare un giorno a dire “si,ce l’ho fatta”. Il giovane esecutore ritiene che ognuno di noi dovrebbe avere qualcosa in cui credere perché non c’è vita degna di essere chiamata così senza la speranza di essere migliori.
Freccia ha negli occhi la dolcezza di chi vive i sentimenti nella loro essenza più pura, accarezzandoli con il suono di una chitarra acustica.
Nelle mani e nella voce, tutta la grinta che serve per gridare al mondo la propria presenza, adesso, subito, senza indugi, perché il tempo scorre e la vita non aspetta: ogni giorno è da afferrare, consumare, esaurendolo in un giro di accordi che sappiano racchiuderne il significato più profondo.
Etichetta: Tyrus Records
Radio date: 15 gennaio 2021
BIO
Freccia, al secolo Nicola Bueti, classe 1988, è uno di quei cantautori che fin da piccoli hanno alternato le partite di pallone e i compiti di scuola agli incontri ravvicinati con la musica. Cresciuto a Mirafiori Sud, zona di Torino, ha fatto passi da gigante, al di fuori del contesto periferico, per portare il più lontano possibile l’urgenza di raccontare una storia: la sua. Per Nicola non c’è nulla di superficiale nello spronare se stessi e gli altri a cogliere quotidianamente ciò che la vita mette sul piatto, staccandosi dalle ossessioni della perdita di tempo che la società sconta costantemente su di sé.
La sua gavetta ha visto susseguirsi una serie di date in giro per tanti locali di Torino: più il tempo passava e il vissuto si accumulava, più le sue canzoni riuscivano ad arrivare concretamente alle persone, smuovendo gli animi e coinvolgendoli in un racconto fluido e senza filtri.
Nel 2013 incomincia una collaborazione con l’etichetta Melody Studio Recording e nel 2014 esce il suo primo singolo “Sono solo un uomo”. Da lì si susseguono per lui diverse soddisfazioni con l’uscita di una serie di altri singoli e un album “I sogni ce li andiamo a prendere”, pubblicato nel 2018 col suo nome anagrafico Nicola Bueti.
Tra le sue più grandi soddisfazioni, la selezione tra le 60 proposte a Sanremo Giovani con il singolo “Oggi” nel 2017 e sempre a dicembre dello stesso anno la settimana di maratona Telethon in Rai dove è stato ospite musicale.
Nel 2019 arriva la svolta artistica, nasce Freccia, un nome d’arte per dare un’impronta e una direzione precisa alla sua musica. Il singolo che apre questo lavoro è “Il sì più bello che avrò” e continua con “Perché sono scemo” feat Don’t Save e “Mondi dentro un mondo”. Nel 2020 incomincia a lavorare a nuovi progetti e a nuove collaborazioni fino ad arrivare a gennaio 2021 con la pubblicazione del suo nuovo singolo “Non fermarti mai” in uscita su tutti i digital store dall’8 gennaio grazie a Cristian Gallana e Maurizio Rugginenti e alla Tyrus Records, etichetta che ha voluto credere nel suo talento e nel suo lavoro.
Contatti e social
Facebook: https://www.facebook.com/frecciapaginaufficiale/
Instagram: https://www.instagram.com/freccia_official/
Spotify: https://open.spotify.com/artist/52xTGR1OtGrGbMBxJrvW3W?si=ziOjTBsmSJWVsJJOVBLjrw
Da venerdì 15 gennaio sarà disponibile in trasmissione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “Second Chance” il secondo singolo accompagnato da un nuovo clip dei Lovesick Duo, e dallo stesso giorno anche l’atteso intero album “All Over Again” che segna definitivamente il ritorno del duo rock’n’roll e western swing, formato da Paolo Roberto Pianezza e Francesca Alinovi, supportato dall’ufficio stampa A-Z Press.
Con il precedente singolo “All Over Again” i Lovesick Duo hanno conquistato oltre 400 tra playlist radio e playlist Spotify, superando le 15.000 visualizzazioni del primo clip in soli quindici giorni.
Oltre al formato liquido distribuito su tutte le piattaforme digitali, “All Over Again” sarà disponibile in vari formati: CD, vinile 33 giri 140 gr. e vinile 45 giri contenente i due singoli promozionali. Da pochi giorni i Lovesick Duo hanno dichiarato fuori stock il cofanetto prenotato in pre-order realizzato in limited edition, molto apprezzato dai loro fans e collezionisti. A supporto della promozione dell’album è inoltre disponibile un’incredibile varietà di merchandising rintracciabile sul sito www.lovesickduo.com.
I Lovesick Duo a proposito del nuovo secondo singolo dichiarano: “In pochi minuti “Second Chance” racchiude nel testo un amore travagliato, complesso e articolato, alleggerito dall’accompagnamento fresco e spensierato della track. Il risultato ci ha proiettato in una sensazione di maturità nell’affrontare difficoltà che comunemente ognuno vive nelle proprie storie d’amore o nel rapporto con il proprio partner.”
E a proposito della collaborazione per la realizzazione del nuovo clip di “Second Chance” che vede protagonisti Romano Reggiani e Federica Pagliaroli(entrambi sono protagonisti nella serie tv “Mental” da pochissimo uscita su RaiPlay): “Conosciamo da tempo Romano, abbiamo anche recitato assieme nel film Lamborghini di Bobby Moresco, ancora non uscito nelle sale cinematografiche e inoltre, abbiamo suonato svariate volte nel live club che gestiva a Bologna. Abbiamo affidato a lui il ruolo di regia del clip di “Second Chance” che lo vede anche attore in coppia con Federica Pagliaroli, con l’aiuto di Claudio Cioffi nel ruolo di ripresa a fianco di Paolo Roberto Pianezza. Abbiamo scelto di intersecare la parte recitata con la nostra performance musicale, giocando tra colori e bianco nero girato in 4:3 per portare il sapore di un tempo passato e allo stesso tempo valorizzare le due storie parallele.”
I due musicisti bolognesi, entrambi polistrumentisti, le cui radici attingono dall’atmosfera e dalla musica americana country, rock’n’roll e western swing anni ’40 e ’50, hanno allargato il loro parco strumenti con i quali si accompagnano abitualmente: Paolo, oltre alla chitarra elettrica, acustica e semiacustica, suona anche la lap steel a manico singolo e doppio, chitarra resofonica e dobro. Francesca, oltre ad aver perfezionato la tecnica slap al contrabbasso, ha introdotto l’uso di una percussione incorporata al contrabbasso chiamata brush pad che le permette di segnare il tempo con una spazzola per batteria.
I Lovesick Duo nascono nel 2015 e ad oggi contano l’uscita di quattro album: “Lovesick Duo” (2015), “The New Orleans Session” (2017), “La valigia di cartone” (2018) e “All Over Again” (2021)”. Nel 2016 hanno inoltre preso parte alle registrazioni di “Grandma’s Recipe” affiancando in studio lo statunitense Craig Judelman.
In cinque anni di attività sono stati invitati a suonare in tutta Italia, Europa, Usa (New Orleans, Nashville, New York City) in contesti di Festival, Club, feste pubbliche e private, superando la media di oltre 120 concerti l’anno.
I Lovesick Duo sono amati e seguitissimi dal loro pubblico per le loro performance dal vivo e anche in ambito social. Su Facebook hanno superato i 100.000 followers e la loro pagina YouTube conta oltre 8.000 iscritti al canale, totalizzando oltre 5.000.000 di visualizzazioni video.
Una raccolta di cinque brani autobiografici che si arricchiscono di sfumature indie/rock
“Guerra d’orgoglio” è una raccolta di cinque brani autobiografici, uno storytelling in cui testi e musica descrivono un malessere diffuso e una generale insoddisfazione. Cinque canzoni, ognuna con la sua storia, che insieme compongono un lavoro poliedrico, in cui ogni parola ha un peso e riprende un momento specifico della vita del suo autore.
Il legame fra i brani, oltre che nel modo di narrare, resta nel suono: un cantautorato moderno con influenze indie/rock e rap.
«Per me la musica è un confessionale dove posso sfogare liberamente le mie ansie, metterle nero su bianco aiuta ad alleviarle. Parte tutto da una chitarra e nonostante io non sia un musicista che sa leggere la musica riesco a comporre seguendo il mio istinto e una certa libertà che la musica sa dare». Fabe
Track by track
Guerra d’orgoglio
La richiesta di ascolto di un figlio che cerca un rapporto non conflittuale con i propri genitori. Il pezzo che dà il nome all’Ep, descrive quelle situazioni in cui l’orgoglio prende il sopravvento ed edifica muri invisibili, apparentemente invalicabili, formati dal logorio e dal deterioramento dei rapporti affettivi.
Molesta
Musicalmente un tributo agli anni Novanta, nelle parole l’incertezza di un nuovo amore che si scontra con la voglia di assaporare nuovamente l’emozione della prima volta e la paura di riprovare le brutte sensazioni raccontate in CDV. I due brani sono legati dallo stesso filo conduttore: la passione.
Linea50
La sonorità varia in questo caso verso il rock, raccontando un incidente stradale, il trauma e le sensazioni che si provano prima, durante e dopo. È il pezzo più intimo dell’Ep, quello che Fabe stesso considera più “vero”.
Gabbiani
Un pezzo tipicamente pop con l’attitudine consolidata della hit estiva e un testo impegnato, una riflessione sulle disuguaglianze sociali e il periodo della pandemia con un sound colorato e radiofonico.
CDV
La sigla abbrevia la frase “Cuore di veleno”, mentre la song racconta la storia di un’amore malato e possessivo, che sfocia nella follia. Musicalmente è il pezzo più indie dell’Ep.
Etichetta: Autoproduzione
Release ep: 15 gennaio 2021
BIO
“Fabe” pseudonimo di Fabio Rapisarda è un cantautore e rapper torinese classe 1989. Nel 2014 fonda il duo acustico “FM” con il quale inizia a suonare nei club torinesi con più di cento serate all’attivo, presentando un repertorio di inediti scritti dallo stesso cantautore.
Nel 2015 a fronte dello scioglimento del duo, partecipa ai casting di “Amici” ed è lì che nasce il suo nome d’arte Fabe, in onore a Faber (De Andrè) e Fab (Fabrizio Moro), i suoi brani sono autoprodotti, piacciono, ma non riesce ad entrare nel programma.
Vincitore di “Musica è” 2016 con il pezzo “Guerra d’orgoglio” con cui trionfa anche a “San jorio” premiato dalla critica composta da Bungaro e Massimo Cotto, come miglior testo e song in gara. Sempre nel 2016 partecipa ad Area Sanremo.
Il 30 Giugno 2020 pubblica il suo primo singolo su Spotify “CDV” (Cuore di veleno) che fa da apripista al suo secondo singolo “Gabbiani”.
I suoi brani in rete vengono condivisi in maniera costante e crescente, il tutto fa hype al suo terzo singolo “Linea50” pubblicato il 12 Ottobre 2020 e a “Molesta” pubblicato il 7 Dicembre 2020.
Contatti e social
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