Il 5 gennaio esce anche l’ultimo ep del rapper romano, un asset a quattro mani con Hey Max, nato durante la quarantena, con le sonorità elettroniche che seguono il racconto di storie non del tutto normali.
Nelle intenzioni del suo autore “619” è una provocazione nei confronti del rap italiano paragonato allo spettacolo del Wrestling, grazie all’omonimia con la più famosa mossa finale di Rey Mysterio, 619. Il titolo diventa un omaggio a quello show e sottolinea alla perfezione la volontà di combattere di Tucano e Brrradpitt, che sferrano flow serrati e punchlines sul ring del rap.
La song inizia con una nota audio di Brrradpitt campionata da Hey Max, in cui si ascolta un suo fischio che cambia le regole e detta la linea del singolo. Brrradpitt prende sul serio la sfida e assume i comportamenti di un wrestler che si prepara all’incontro asciugando il volto di Rey Mysterio tatuato sulla pelle, mentre Tucano accusa i colpi presi sul ring e riflette sul peso delle parole sferrate.
«“619” è il rap che incontra il wrestling, entrambi fatti di spettacolo e sport. “619” è la la necessità di stare sul ring con o senza consensi. Il nostro posto è sulle corde e ve lo ricordiamo così, attaccando il rap per via della sua poca credibilità per poi ringraziarlo per averci cambiato la vita». Tucano
Etichetta: Autoproduzione
Radio date: 5 gennaio 2021
BIO
Tucano è un rapper di Roma, classe 1995. Scopre la sua passione per la musica da bambino, scegliendo la via dell’autodidattismo. La sua prima apparizione da performer arriva con Anonymousica, un asset indipendente nato nel 2011. Ha scelto poi un percorso solista supportato dal producer Hey Max. Tra i suoi lavori ricordiamo l’album d’esordio FUGA DALLA CALMA, rilasciato su Spotify nel marzo 2017, in cui collabora con Ultimo, il Tre, Cranio Randagio, Weshit e Mir. Dall’estate 2018 inizia a pubblicare una serie di singoli prodotti da Hey Max che gli permettono di portare il suo show elettronico in diversi locali romani tra cui Defrag, Zoobar, Traffic Club, Sessanotto Village, Alcazar, Materie, Brancaleone e altri.
Senza dubbio portare la sua musica dal vivo è quello che preferisce fare, quando l’intimità dei testi viaggia in contrasto con la vivacità delle strumentali elettroniche che gli permettono di adattare il suo show ad ogni contesto, con l’intento di far di far comunque riflettere l’ascoltatore. A novembre 2020, con una nuova maturità artistica, pubblica il suo nuovo singolo Organi Caldi, un omaggio alla vita e alle opere di Charles Bukowski, che anticipa l’Ep “Stranormale”, in uscita a gennaio 2021.
Una raccolta di storie di vita solo apparentemente normali scritte dal Tucano e prodotte da Hey Max.
«La mia paura più grande è ammalarmi di normalità. Adattare i miei sogni, il mio stile di vita, abbandonare le mie idee per scendere a compromessi con il mondo è la cosa che più mi spaventa». È da questa urgenza di Tucano che nasce l’Ep “Stranormale”, breve raccolta di quelle che il rapper romano definisce «cose per me normali ma strane agli occhi degli altri».
Il lavoro nasce dalla necessità esasperare l’inadeguatezza quotidiana che l’esecutore si sente di provare da sempre, mostrando i pregi e i difetti di un’esistenza vissuta verso l’esagerazione in fuga dalla calma.
Il producer Hey Max, compagno di banco alle elementari dell’esecutore, ritrovato quasi per caso a un concerto di Primo Brown, ha collaborato al lavoro ricordando gusti, passioni e interessi dell’amico di scuola, caratterizzandolo con atmosfere elettroniche ben distinte tra loro che interpretano i diversi sentimenti.
Tutto il lavoro è stato realizzato durante la quarantena all’interno dei confini di Fidene, il quartiere di Tucano, missato da Niro (produttore dei Sierra Romana (XFactor2020), e masterizzato da Squarta (Cor Veleno) presso il Rugbeats studio.
TRACK BY TRACK
Stranormale
«La title track si apre con me che invito l’ascoltatore ad entrare nei miei pensieri, palcoscenico di giocolieri, alieni e giovani nomadi in rappresentanza della follia che mi possiede. La composizione ha un linguaggio tragicomico che mi fa apparire come sono realmente, ovvero “senza un euro, senza un neurone”, con i sogni abbandonati, schiacciati dal lavoro da barista, senza una macchina, senza una donna, senza vestiti di marca, senza i mezzi per essere una persona popolare, ma sempre col fiatone perché non riesco a fermarmi dal fare musica fuori dalle regole di mercato.
I compromessi a cui si è soggetti per entrare nell’industria discografica mi spingono a fare autoironia sul mio personaggio il cui carattere risulta incompatibile con certe dinamiche e scelte».
La strumentale elettronica lascia spazio alle due strofe tagliando fuori il ritornello, sostituito da due drop elettronici diversi descrizione di una vita frenetica.
Organi Caldi
Un tributo agli scritti di Bukowski e il primo singolo estratto dall’Ep.
«Nel singolo paragono lo stile di vita vissuto dall’autore al mio modo di essere e di fare, fra citazione e riflessioni riguardo alle relazioni, l’alcol, il minimalismo, il menefreghismo, le storie di ordinaria follia, lo scrivere canzoni solo per portare a letto le ragazze, l’insonnia, le soluzioni fallimentari per non impazzire del tutto. Il desiderio è che chi ascolta sia combattuto tra l’idea che io sia solo un pazzo qualsiasi o un genio fallito.
Per raccontare al meglio le mie storie di ordinaria follia ho contattato il rapper romano Frank La Tanica che mi ha regalato una strofa impeccabile».
619
Il singolo prende nome dalla mossa finale di Rey Mysterio, uno dei più famosi campioni di wrestling.
La composizione inizia con una nota audio di Brrradpitt che si rivolge ad altri rapper accusando la loro musica di non essere una novità al contrario di come dicono.
«Già dal titolo e dalle prime barre, il testo parla chiaro e paragona il mondo del wrestling a quello dell’hip hop con frasi pungenti, metrica serrata, punchlines ed ogni possibile rimando a quello sport che ha condizionato l’adolescenza di molti miei coetanei. Le analogie tra i due mondi si susseguono in frasi che richiamano entrambi gli appassionati, sorprendendo l’ascoltatore tra le urla di Brrradpitt e le mie strofe più tecniche.
Il visual video girato da Alessandro Rizzo mette in risalto il comportamento dei due protagonisti che prendono sul serio il gioco del rap, assumendo atteggiamenti da wrestlers anche nella vita reale»
Flixbus
L’EP si conclude con un ultimo viaggio ricco di vibrazioni “chill”.
«Parla di un’altra mia grande passione per il viaggiare e condividere esperienze. Ad essere raccontati sono i miei viaggi, con riferimenti specifici a situazioni, donne, esperienze, episodi in giro per il mondo. Porto l’ascoltatore con me da una parte all’altra dell’Europa, come se il raccontare le mie avventure potesse in qualche modo riportarmi nelle città che ho visitato e in cui ho lasciato una parte di me.
Soprattutto in questo periodo storico mi rendo conto di quanto viaggiare ci renda liberi anche da barriere mentali, capaci di aumentare la nostra empatia e renderci migliori. Non a caso quello di Flixbus è l’unico visual video a colori per far tornare la speranza di un qualcosa di buono».
Autoproduzione
Release: 5 gennaio 2021
BIO
Tucano è un rapper di Roma, classe 1995. Scopre la sua passione per la musica da bambino, scegliendo la via dell’autodidattismo. La sua prima apparizione da performer arriva con Anonymousica, un lavoro indipendente nato nel 2011. Ha scelto poi un percorso solista supportato dal producer Hey Max. Tra i suoi lavori ricordiamo l’album d’esordio FUGA DALLA CALMA, rilasciato su Spotify nel marzo 2017, in cui collabora con Ultimo, il Tre, Cranio Randagio, Weshit e Mir. Dall’estate 2018 inizia a pubblicare una serie di singoli prodotti da Hey Max che gli permettono di portare il suo show elettronico in diversi locali romani tra cui Defrag, Zoobar, Traffic Club, Sessanotto Village, Alcazar, Materie, Brancaleone e altri.
Senza dubbio portare la sua musica dal vivo è quello che preferisce fare, quando l’intimità dei testi viaggia in contrasto con la vivacità delle strumentali elettroniche che gli permettono di adattare il suo show ad ogni contesto, con l’intento di far di far comunque riflettere l’ascoltatore. A novembre 2020, con una nuova maturità artistica, pubblica il suo nuovo singolo Organi Caldi, un omaggio alla vita e alle opere di Charles Bukowski, che anticipa l’Ep “Stranormale”, in uscita a gennaio 2021.
Le sonorità anni ‘90 colorano il ricordo, la malinconia e il realismo interpretato con deciso romanticismo dalla cantautrice calabrese, romana d’adozione
In radio dal 29 dicembre
“Ci pensa il vento” è il terzo singolo estratto dall’EP di GiusiPre “Canzoni indigeste”, pubblicato ad ottobre 2020. Il pezzo, fortemente influenzato da sonorità anni ’90, rivela il lato malinconico della cantautrice: il testo è intriso di una scrittura più intima e affronta i temi del ricordo e del tempo che passa, oscillando tra malinconia e realismo, tra bisogno di amore e orgoglio.
Le immagini evocate dall’autrice restano sospese in un’atmosfera musicale eterea e sognante, dove la voce di GiusiPre risuona triste e malinconica, con il piano e la chitarra che si intrecciano e compongono il vero tappeto sonoro, cullando con cura chi ascolta.
Il singolo autoprodotto, ha visto la collaborazione per la composizione e gli arrangiamenti, del polistrumentista Daniele Giuili e del produttore e fonico Nicola D’Amati, con registrazione e post-produzione presso il Merlo Studio di Roma (2020). La masterizzazione è di Eugenio Vatta.
L’EP “Canzoni indigeste” è un viaggio tra le passioni musicali dell’autrice: si spazia dalle suggestioni anni ’80 al punk e al post-punk, fino a toccare il trip hop anni ’90, misurando e rielaborando il tutto con uno spruzzo di contemporaneità.
Etichetta:Autoproduzione
Radio date: 29 dicembre 2020
Dicono di lei
«C’è della filosofia e della denuncia, esiste la morbidezza del tempo e quei particolari main stream che fanno di questo esordio “punk d’autore” italiano una nuova via di fuga, con stile e intelligenza, dal grigiore di ogni giorno, di cui siamo noi i primi responsabili, forse!» Exitwell
«”Canzoni indigeste” è un viaggio musicale caleidoscopico che va dal punk al post-punk, dal trip hop anni ‘90 al pop contemporaneo» Traks magazine
«Una produzione personale che impiega poco a cementarsi alla memoria anche dopo un ascolto distratto… GiusiPre sa benissimo equilibrare il gusto estetico, ma anche una ricerca a ritroso nel tempo, pescando dalla letteratura del classico post-punk elettronico, eclettico e visionario anche nelle liriche» Raro magazine
«Come fa il vento, che modella l’elettricità dei nostri capelli quando siamo sovraesposti alle sue raffiche, così le canzoni di questo EP ci restano addosso, fisicamente». Le Rane
«Punk in rosa, pop in rosa, mascolinità dietro le tinte melodiche di voce, arroganza ma anche tantissima dolcezza “folk”» Mondo spettacolo
BIO
Giuseppina Prejanò, in arte GiusiPre, classe 1985, calabrese d’origine trapiantata a Roma, dopo un periodo dedicato alla formazione filosofica, decide di ridare spazio alla musica, tra un lavoro precario e un altro. Gli studi di canto e l’esperienza come voce, autrice e chitarra per i “Loiola”, la portano ad intraprendere un percorso solista, inaugurato con la pubblicazione del primo singolo “Caos contemporaneo” che ha anticipato l’ep “Canzoni indigeste”, pubblicato nell’autunno 2020.
Una ballad pop rock con venature blues, ispirata ad un episodio della vita personale dell’esecutore.
In radio dal 29 dicembre
«“Solo musica” è una ballata pop/rock, scritta tra le mura di un ospedale mentre accudivo mio padre subito dopo un intervento importante, un momento mistico nel quale ho riflettuto sul senso della vita e i valori per me più importanti …come la famiglia.»
L’esecutore ha voluto narrare questo racconto attraverso sonorità che vanno dal brit-pop al blues-rock conservando un’atmosfera orchestrale e contemporanea. Il pezzo è stato registrato negli studi Flowerstudioitaly con la collaborazione di Saverio De Bellis e Antonio Colangelo.
Etichetta: Autoproduzione
Radio date: 29 dicembre 2020
BIO
GENTILE è un cantautore pugliese, inizia a comporre musica già da adolescente ispirato dalla passione per il mare. La sua sonorità nasce da ritmi in levare, attraversa il rock e approda al pop-indie italiano. Presto il suo primo album anticipato dal singolo “Solo musica” fuori dal 29 dicembre 2020.
Il contrasto tra una linea leggera e la tematica introspettiva si conferma una peculiarità della produzione del giovane performer
In radio dal 18 dicembre
Artwork di Roberto Diatz
Questo singolo rappresenta il punto d’incontro fra il pop moderno e la musica tradizionale italiana. Chitarra acustica, basso, batteria e synth sono il cuore musicale di un singolo che propone una linea leggera dal testo forte e riflessivo.
«Edward Hopper diceva “non dipingo quello che vedo, ma quello che provo. Se potessi dirlo a parole non ci sarebbe alcun motivo per dipingere”.
Ecco, io con questo singolo ho tentato di fare lo stesso, se avessi però saputo dipingere, molto probabilmente non ci sarebbe stata alcuna ragione per cantarlo.
In una società come quella di oggi credo sia facile restare sopraffatti dalla vita, imprigionati in un’inquieta nostalgia mentre fuori dalla finestra il tempo scorre inevitabilmente, io in “Hopper” non ho fatto altro che descrivere tutto questo, descrivendolo non solo attraverso i miei occhi, ma anche attraverso i miei sentimenti; non solo da spettatore quindi, ma anche da figura integrante» Bouvet
Etichetta: Rusty Records
Radio date: 18 dicembre 2020
CHI È BOUVET?
Filippo Checchi, classe 1989, viene da Pietrasanta (LU), nasce dal rap, ora è BOUVET.
«Nella mia famiglia non ci sono musicisti, né produttori o cantanti. Non fraintendetemi, in casa mia la musica è sempre esistita; ricordo ancora mia madre giù in cucina con la radio accesa a tutto volume, ma diciamo che in salotto non c’erano chitarre o altri strumenti musicali, né un microfono o un sequencer. Niente. Fino ai miei 16 anni, almeno, fino a quando mi innamorai del rap e della scrittura e decisi di buttarmi a capofitto in quelli che sarebbero stati i miei primi brani. Da lì, sono successe diverse cose: ci sono state soddisfazioni e delusioni, persone di passaggio e altre con cui mi confronto tutt’oggi. Durante questo percorso mi è capitato di esibirmi in giro per l’Italia, collaborare e crescere, cercando di dare sfogo alle mie idee e cercando di vivere a pieno e a cuore aperto la mia musica, la stessa musica che mi ha portato a conoscere Mirko Mangano, mio attuale arrangiatore e partner artistico; quello con Mirko è stato un incontro fondamentale per ciò che faccio e sono oggi.
Nel 2018 l’incontro con Maurizio “Rusty” Rugginenti della Rusty Records (mio attuale manager) e la Urban Sound di Fabrizio Barbacci (Ligabue, Negrita…) e Stefano Francesconi che da subito apprezzano le mie canzoni e credono in me e così arriva il primo contratto discografico con la Rusty Records. Nel 2019 escono i miei primi 3 singoli “Notte Blu”, “Casa mia, Casa tua, Casa nostra” e “Dentro Piove” singolo presentato lo stesso anno al festival di Sanremo. A settembre 2020 esce il singolo “Vedi Me”. Il 18 dicembre esce su tutte le piattaforme il singolo “Hopper”.
E’ IL SECONDO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “ARE U ENOUGH? (THE TALENT OF TALENTS)
My Heart in your Heart il secondo singolo di Frederick Livi n’ CrownHeads estratto dall’album “Are U Enough? (the talent of talents) è una ballata che ha per tema l’amore.
A seguito della precedente uscita dai toni più duri ” No More Fights”, Frederick sceglie con my Heart in Your Heart di parlare di quel tipo di amore incondizionato, che si erge forte e a volte rabbioso sopra ogni difficoltà, abbattendo ogni barriera.
Quell’amore che non può essere vero, se chi lo vive è privo del coraggio di cui si necessita per pretenderlo e proteggerlo diventandone paladino. Quell’amore di cui non si può fare senza. A rafforzare il senso delle parole e della musica c’è un movie ufficiale in cui, proprio come nella track, l’amore e il coraggio si fondono per vincere su tutto.
My Heart and your heart, they were never so far… My Heart in your Heart, it’s true!
Frederick Livi comincia la sua carriera nel 2000 con i CrownHeads, fino al 2007 quando intraprende il suo percorso solista mantenendo CrownHeads come band asset, con il nome Frederick Livi n’ CrownHeads. Con la sua musica ha raggiunto molte parti del mondo, vincendo un prestigioso premio per la migliore colonna sonora del film “Betania” il Tabloid Witch Award all’accademia delle arti ad Hollywood (CA) USA. Si è trasferito a Praga, città in cui ha vissuto per oltre dieci anni e che è stata fonte di grande ispirazione. Nel 2020 inizia un altro importante capitolo musicale grazie all’incontro con Sorry Mom! con la quale escono i singoli No More Fights! e l’ultimissimo My Heart in Your Heart, anticipazione del disco Are U Enough? (the talent of talents)
È ora disponibile in anteprima il video ufficiale di “HARDCORE” (Reload Music/Sony Music Italia), il nuovo pezzo di RÖDJA già disponibile su tutte le piattaforme di ascolto digitale. Il singolo vede il featuring di BABAMAN.
“Facciamo quello che amiamo però noi la chiamiamo solo musica fatta col cuor”: così cantano RÖDJA e BABAMAN nel pezzo “HARDCORE”, un vero e proprio inno alla musica come eterna ed insostituibile musa ispiratrice dei due artisti. Il singolo è sotto etichetta discografica Reload Music/Sony Music Italia e la produzione è stata affidata ai produttori Macs & Etta Matters, pionieri della musica urban nel territorio italiano.
«Questa collaborazione tra me e Babaman è nata perché tra di noi esiste una fiducia sia dal lato artistico che quello umano, oltre che un rispetto reciproco da tutte e due le parti per quello che facciamo nell’ambito musicale – spiega RÖDJA – Il pezzo si intitola “Hardcore” e l’obiettivo della track è proprio quello di spiegare quanto la musica sia radicata nel nostro cuore e quanto diamo tutto per essa, perché fa parte delle nostre radici, ed è importante nella vita di tutti i giorni. Con questa collaborazione c’è stata proprio una voglia di celebrare questo spirito, ed è questo il motivo per cui abbiamo voluto fare fortemente questa track».
Il pezzo è accompagnato da un lyric video: clicca qui
Classe 1987, nato e cresciuto artisticamente nell’hinterland torinese, RÖDJA , all’anagrafe Cristiano Ruggero, è un mc che spazia dal reggae fino al rock e l’elettronica. Assieme alla sua band ha vinto le selezioni regionali nel Piemonte, classificandosi primo, dello storico festival di Arezzo Wave 2020. È stato tra i finalisti della 33° edizione di Sanremo Rock, finale che si è tenuta a settembre al Teatro Ariston, ed è tra i finalisti di Arezzo Wave 2020 nella finale che si terrà in ascolto digitale il 13 dicembre al Sud Wave festival 2.020.
Tornano I MIGLIORI PENSIERI di DJ Gruff! MAY DAY è il quarto pezzo del lavoro discografico corale che coinvolge più di 200 artisti uniti per sostenere Emergency nella lotta al COVID-19.
Artisti: DJ Gruff, Gianluca Petrella, Ferruccio Spinetti, Gavino Murgia, Y, Toni Tarantino, Roberta Chiga, Diego Martino, Tommaso Ussardi, Antonino Barresi, Petra Magoni, Victor Kwality, Davide Shorty, Ghemon, Tormento.
A quanto pare c’è ancora un gran bisogno di “migliori pensieri”, la situazione è emergenziale e il mondo lancia un mayday. A chiamata giunge risposta: MAY DAY è la quarta uscita de I MIGLIORI PENSIERI, il lavoro discografico corale, ideato da DJ Gruff e Dario Fichera, che coinvolge più di 200 artisti tra musicisti, cantanti, attori, rappers e writers, uniti con lo scopo di sostenere Emergency attraverso una raccolta fondi a favore di chi sta operando contro il COVID-19.
May Day è una micidiale tripletta (May Day parte 1 – May Day parte 2 – May Day parte 3) e ognuna delle tracce vanta un lungo schieramento di professionisti e fuoriclasse della musica italiana.
May Day 1. È la avvolgente voce di Petra Magoni ad accompagnarci in un percorso che ha tanto a che fare con il jazz, l’avanguardia e i sensazionali vocalizzi, Ferruccio Spinetti, come sempre al suo fianco al contrabbasso e DJ Gruff a tener le fila del pezzo tra basi, scratch e un arrangiamento che osa molto: Gianluca Petrella (basso moog e arrangiamento), Toni Tarantino (wurlitzer e tastiere), Roberto Chiga (percussion) Y (campionatore), Antonino Barresi (flauto, bouzouki, ciaramella), Davide Shorty (chitarra e campionatore).
May Day 2. Il trombone del polistrumentista Gianluca Petrella e il contrabbasso del maestro Ferruccio Spinetti ci proiettano nelle atmosfere sospese di questo pezzo blue mood, dove intro e ritornello devono il loro incanto alla voce di Victor Kwality. Ricca di intriganti strofe a firma Davide Shorty e Ghemon, le due promesse italiane presto in TV a Sanremo 2021, la traccia vede il ritorno della formazione che da anni accompagna Gruff sui palchi: le percussioni del salentino Roberto Chiga della Notte della Taranta, le tastiere di Toni Tarantino e Diego Martino alla batteria.
May Day 3. In un flusso di dolci archi ritmati dagli scratch di DJ Gruff che trasformano strumenti dell’est come la zurna, si incontrano le voci di Gruff e Tormento in uno scambio di pensieri e parole. Rap e melodie sono accompagnati dai discorsi musicali di Ferruccio Spinetti, Gianluca Petrella, Gavino Murgia e del Maestro Tommaso Ussardi, chiudendo così i tre capitoli di questo racconto.
Tutti i brani che comporranno I MIGLIORI PENSIERI saranno rigorosamente no profit e tutti disponibili a questo link: https://djgruff.com/i-migliori-pensieri-raccolta-fondi-per-emergency/ ogni ascoltatore troverà le istruzioni per la libera donazione, che verrà devoluta alla onlus Emergency.
CARTELLA IMMAGINI HD
May Day pt 1 Musica
DJ Gruff: base, arrangiamento, mix, mastering
Ferruccio Spinetti: contrabbasso
Gianluca Petrella: basso moog, arrangiamento
Toni Tarantino: wurlitzer e tastiere
Roberto Chiga: percussioni
Y: campionatore
Antonino Barresi: flauto, bouzouki, ciaramella
Davide Shorty: chitarra e campionatore
Lyrics e voce
Petra Magoni
Scratch
DJ Gruff
May Day pt 2 Musica Dj Gruff: base, arrangiamento, mix, mastering
LAST NIGHT OF THE YEAR GIOVEDÌ 31 DICEMBRE – ORE 22,00 directly from Clarksdale, Mississippi
Siete pronti a festeggiare assieme ad A-Z Blues l’ultimo dell’anno?
Noi torniamo in Mississippi, finalmente lo possiamo fare, anche se solo virtualmente!
Grazie infatti alla collaborazione con l’amico Roger Stolle, siamo onorati di presentarvi, proprio per il 31 dicembre, in diretta dalla storica Cat Head di Clarksdale, Mississippi, il concerto di Lucious Spiller in una diretta Facebookdella serie #SweetHomeMusic in collaborazione con Rock Nation.
Chi è Lucious Spiller Lucious Spiller è originario di St. Louis dove ha iniziato da piccolo a suonare in chiesa con una chitarra che gli diede il padre. Più tardi – mentre viveva a Little Rock – inizia a frequentare la scena musicale di Clarksdale, la celebre città del Mississippi tra le più importanti nella storia del blues e del rock’n’roll, esibendosi nei due locali più noti, Il Red’s Lounge e il Ground Zero Blues Club, nonché eventi come il Juke Joint Festival e il Sunflower River Blues Festival, tanto che, nel 2016, decide di trasferirsi nella città del “Crossroads” che lo accoglie come un proprio figlio.
Musicista di blues contemporaneo, riesce allo stesso tempo a trasportare il suo pubblico fino alle atmosfere degli anni ‘30. La sua famiglia vanta legami profondi con il blues, suo zio era Magic Sam, Eddie Clearwater suo cugino, e la sua famiglia si è guadagnata un marker sul Mississippi Blues Trail a Macon, MS.
Lucious Spiller, International Blues Challenge Award winner, durante la sua lunga carriera con artisti del calibro di Bo Diddley, James Brown, Temptations, Black Crowes, Albert King, Koko Taylor, Gregg Allman, Eric Gales, Gary Clark Jr, Coco Montoya, Big Jack Johnson, T-Model Ford, Robert “Bilbo” Walker, Ritchie Havens, “Super Chikan,” Bobby Rush, Tower of Power, Leon Russell, Zach Brown, William Bell, Cedric Burnside, Sam Carr, Luther Allison and Robert Lockwood Jr.
Assisti anche tu al concerto di Lucious Spiller su Facebook giovedì 31 dicembre 2020 – ore 22,00
#SweetHomeMusic nasce con l’intento di proporre musica di qualità direttamente a casa tua dando, al contempo, ai musicisti la possibilità di potersi esibire e di guadagnare qualcosa attraverso le spontanee donazioni del pubblico.
Per assistere all’evento Last Night Of The Years – directly from Clarksdale con Lucious Spiller devi collegarti a questa pagina Facebook cliccando qui.
Per questo concerto ci sarà la possibilità (fortemente consigliata visto il periodo e il collegamento internazionale con il Delta del Mississippi) di inviare un contributo attraverso il metodo di pagamento PayPal come elargizione spontanea a titolo di donazione.
Questo è l’indirizzo Paypal a cui inviare la vostra libera donazione a Lucious Spiller: Paypal.me/LuCatBlue
Vi garantiremo la giusta qualità audio/video, lo show-case durerà poco più di un’ora al netto dei tempi di interventi d’introduzione, e sarà un piacevole modo di passare insieme la fine di questo 2020, perché la musica live è l’unico vero antidoto senza controindicazioni!
Ora disponibile in anteprima il video di “Notte”, il singolo d’esordio dei Mooker già presente sulle piattaforme digitali.
“Notte” racconta una storia che nasce in una notte molto particolare; si tratta della sera del del 24 agosto 2016 alle 3:36 con la prima forte scossa di terremoto che colpì Amatrice e le zone circostanti. La composizione è caratterizzata da un groove incalzante dall’inizio alla fine, con la cassa che si sposa perfettamente con la linea di basso; è un pezzo travolgente, non lascia respiro. Come d’altronde il momento vissuto in quella notte.
Spiegano gli artisti a proposito del suo nuovo inedito: «Ci piace molto l’idea di aver prodotto un singolo un po’ ruvido. Siamo cresciuti col rock sporco e le asperità sonore delle piccole produzioni (soprattutto quelle casalinghe) ci hanno sempre affascinato. Crediamo di aver reso giustizia a questa filosofia in fase di produzione e di mix del pezzo. I prossimi singoli saranno anche più cattivi».
Il clip del singolo è stato girato da Matteo Salpini a novembre 2020. Nelle città di Fermo e Porto San Giorgio. Una vera e propria battaglia per le limitazioni imposte dai Dpcm e dagli orari di lavoro. Hanno scelto volutamente di raffigurare un inseguimento che forse non è la prima cosa che viene in mente ascoltando il singolo. L’immagine che volevano era quella dell’inseguimento e della ricerca di qualcosa di bello e Notte parla proprio di questo.
I Mooker sono un duo: un basso, una batteria e due voci. Avete presente i Royal Blood o i White Stripes? Ecco esatto! Un lavoro simile ma cantato in Italiano. Sono amanti dei Riff pesanti e delle batterie cicciotte (con tanti Tom). Le melodie vocali invece le preferiscono dolci e accattivanti. Mixare il tutto e mettere in forno per 40 minuti a 180°. Al Basso e alla Voce: Lorenzo Morresi. Classe ’85. Bassista dalla terza media. Esce dal SAE di Milano da ingegnere del suono, poi diventa Dj. Ora si dà al bel canto. Speriamo in futuro non si appassioni alla Pole Dance. Alla Batteria e alla Voce: Paolo Luzi. Per Gli amici Paolo LUX. Classe ’81. Batterista con l’hobby della pirotecnica. Adora tutto ciò che batte e deflagra!!!!!