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  • “Anima digitale” è il nuovo album di Akes tra hyperpop e sci-fi

    “Anima digitale” è il nuovo album di Akes tra hyperpop e sci-fi

    Anima digitale” è il nuovo album di Akes disponibile da martedì 1 febbraio in tutte le piattaforme distribuito da Artist First.

    “Anima digitale” è un concpet album che conclude un ciclo di singoli e videoclip inaugurato lo scorso anno, dove l’artista ha anticipato al pubblico una serie di tematiche e sonorità, che ora nel disco si completano e acquistano un significato compiuto.

    I suoni di questo disco orchestrati da numerosi produttori (Dr. Wesh, Vince Lion, Cirielli, Ancora by 94hermanos, Erika Greys & Mario Bross Team, Fabiano Rivolta) sono il risultato di una complessa fusione di generi. Le linee vocali affondano le radici nel passato rap di Akes, ma da quello stile urban si è evoluto mescolando liriche cantate con barre rappate. Una forte componente electro pervade tutte le 14 tracce con la presenza costante di distorsioni nu metal, tastiere dream pop e beat che sfiorano la techno-house; casse dritte dai BPM incalzanti si alternano con electro ballad sognatrici, mentre beat glitchati scorrono tra synth digitali e filtri vocali avveniristici. Se dovessimo sintetizzare in un solo termine la definizione musicale in cui l’artista si rispecchia, la risposta -senza dubbio- è l’hyperpop.

    Se le sonorità sono un punto distintivo di questo lavoro, anche i contenuti sono frutto della ricerca e della visione controcorrente che Akes porta avanti ormai da molti anni. Tematiche rivolte al ruolo dell’uomo nella società contemporanea, sentimenti avversi al mondo globalizzato sono i concetti che prevalgono nei testi. Una tensione emotiva unita a un rifiuto verso il potere che rende schiava l’umanità, spingono Akes a dipingere scenari apocalittici e distopici. Un rifugio mentale messo in atto per alienarsi dalla realtà che lo circonda con la consapevolezza che la via da seguire, almeno per lui, sia solo in questa futuribile esistenza parallela. Sci-fi è il genere che meglio rappresenta queste emozioni cibernetiche, che prendono ispirazione dal cinema e dalla letteratura di fantascienza.

    L’estetica dell’artista attraverso l’abbigliamento, i videoclip, la grafica, richiama questo suo mondo digitale e tecnologico. Dal look con chiari rimandi alla saga cinematografica Matrix alla scelta delle suggestive location per i videoclip, dagli artwork delle copertine alla scelta dei font utilizzati per i social.

    L’album è accompagnato dal doppio videoclip “Anima Digitale” e “2077”. Il primo con la regia di Daniele Iannini è un vero e proprio tributo al primo film della saga Matrix. Akes impersona il protagonista Neo/Keanu Reeves, nella scena dove, nudo è immerso nel liquido dell’incubatrice, con il corpo collegato ai tubi dai quali poi si staccherà. Il secondo firmato dal regista Vladimir Scavuzzo è stato girato a Torino nello scenario urbano del quartiere Lingotto, riporta Akes negli sfondi distopici che hanno sempre caratterizzato i suoi videoclip. Un outfit futuristico accompagna il playback del protagonista tra interni minimali ed esterne in notturna.

  • SANTO E STONE “Cronico” è l’album d’esordio dei due artisti torinesi e della loro crew Vero x Vero in uscita il 21 gennaio

    Un album che ha l’ambizioso intento di accompagnare l’ascoltatore nella ricerca delle risposte alle domande ataviche che si pone da sempre l’uomo con l’aiuto della musica e delle emozioni da essa scatenate

    Release album 21 gennaio

    «Siamo nati senza averlo scelto. Posti da subito dinanzi un’assenza totale di controllo su quella che è la nostra vita, come è iniziata, ciò che siamo e da dove veniamo, ci troviamo così, dal primo respiro, con mille domande… ci sentiamo come piccole macchie in uno spazio infinito, insignificanti, inermi di fronte alla sconfinatezza dell’Universo ed alle sue leggi incontestabili. Noi così concreti, fatti di pelle e ossa, al contrario delle entità che ormai ci appartengono come il tempo, la vita, il destino. Spesso l’uomo ha cercato risposte a questi grandi quesiti, mettendo sul suo stesso piano eventi astratti come il tempo e lo spazio e dandogli un nome ed un’unità di misura, per avere l’illusione di avere più controllo su di essi, classificandoli come qualcosa di più tangibile, “umanizzandoli” (come tutto ciò che l’uomo non si spiega e non può controllare), in modo che si avesse una concezione unica e concreta su qualcosa di misterioso e sfuggente come il tempo e lo spazio.» Santo e Stone

    Tramite questa ricerca cronica e sconfinata quindi (che avviene anche nell’album), per stabilire una connessione stretta col proprio Essere e con l’Universo, e quindi ricevere risposte a quei dubbi atavici, Santo e Stone usano loro stessi qualcosa di astratto e senza tempo, ossia la musica e le emozioni. 

    Da questo si evince che, nonostante non possiamo avere tutte le risposte (che continuiamo a cercare in modo cronico) ed il controllo su alcuni eventi, se riusciamo ad “astrarci” col pensiero e con la musica, possiamo essere noi stessi eterni (ed entrare in contatto con l’Universo e la sua grandezza), essendo formati da emozioni intangibili che possono viaggiare in uno spazio ed un tempo infinito e che possiamo esternare, in questo caso, con la musica. 

    Santo e Stone vogliono accompagnare gli ascoltatori  in un viaggio profondo e sconfinato nell’Universo, che si trova dentro ognuno di noi, attraverso la musica che appunto non conosce confini. Perché però la musica è infinita?  Perché ha un inizio, una fine, ma la fine della musica presuppone un nuovo inizio in termini di ciò che lascia, di ciò in cui si trasforma nelle persone per poi cronicizzarsi nel suo processo (una serie di consequenzialità) che sarà eterno. 

    Il disco è frutto di “Vero x Vero”, il progetto ideato da Santo e Stone che nasce durante il primo lockdown, dall’idea di Santo di creare un team con cui intraprendere un percorso artistico ed imprenditoriale, includendo i suoi amici più fidati.

    Stone, in origine produttore e musicista, proprio grazie a questo progetto ha dato inizio alla sua carriera da cantautore.

    TRACK BY TRACK 

    OUTRO Santo e Stone avevano bisogno di descrivere la sofferenza dell’uomo per avvenimenti che egli stesso ha causato. Un grido di sofferenza e di pentimento, come se volessero rappresentare con i suoni stessi del brano un’autopunizione.

    Una ricerca del proprio “io” continuamente interrotta da ostacoli lungo il percorso, senza sapere e capire chi sia precisamente l’antagonista della loro storia.

    Un brano che unisce sonorità epiche con la trap aggressiva e vuole essere il sipario di apertura/chiusura del disco.

    FARFALLE Una ballata romantica dal sound pop caratterizzato da elementi trap, chitarre elettriche e riverberi profondi che ne enfatizzano l’aura sognante. Un brano “intimo”, un vero e proprio sfogo da ascoltare nei momenti bui, quando il mondo sembra girare al contrario e i pensieri nella testa non si arrestano. 

    CANTICO DELLE CREATURE Un brano profondo caratterizzato da un pianoforte acustico morbido che si lega alle chitarre pop e ai classici elementi della trap. Viene descritto il rapporto dell’uomo con la natura e nel ritornello, caratterizzato da una forte apertura sonora, si vuole dare un’impronta di vero e proprio inno alla vita, marcando l’importanza dei legami.

    VITA Una baciata dal sapore latino e tropicale che si lega alle sonorità urban e trap. La melodia invece è un canto aperto e accogliente il cui tema è l’amore visto come qualcosa di “immortale”, un viaggio introspettivo, una dedica all’amata come musa ispiratrice.

    VOCE DELL’ESSERE Gli artisti delineano per tutta la durata del brano l’importanza della loro memoria sui ricordi, che reputano fondamentali per il loro percorso artistico e di vita. Fulcro del brano è quindi il tempo, visto come punto cardine della vita, che ha una durata relativa, rendendoci quello che siamo e lasciando ricordi lungo il percorso.

    Un sound più anni ’90 unito alla trap moderna: le chitarre acustiche, la batteria acustica, le chitarre elettriche riverberate alla Coldplay si uniscono a 808, batteria elettronica e synth.

    CARAMELLE GOMMOSE secondo singolo estratto – Un sound vicino alle sonorità punk: le chitarre distorte e la batteria rock dialogano con la struttura e i suoni trap. Ci sono dettagli più pop che mitigano l’unione dei due generi: pianoforti, mellotron, suoni più morbidi. La caramella gommosa come metafora dell’amore, ma anche del suo contrario. Una caramella può essere data in regalo per dimostrare il proprio amore verso un’altra persona, ma può essere anche un sinonimo di mancanza se la si assume come una pastiglia contro la solitudine. “Caramelle Gommose” ha l’intento di creare in chi l’ascolta una sorta di ritorno all’amore, quello autentico, giovane e incontaminato.

    CIRICADO – primo singolo estratto – Pezzo prettamente dance, ma con melodie più pop e radiofoniche. Qui regna l’elettronica pura, alleggerita dal fischio che diventa il tema portante del pezzo. Un brano nato pensando al  mancato controllo sul destino, visto come una pallina, e la nostra vita in sé, raffigurata in una roulette, sulla quale le persone stanno puntando; la verità è che nessuno di noi  è a conoscenza del proprio futuro, e questa condizione porta le persone a rischiare il tutto per tutto, provando a vincere sfide quotidiane nel lavoro e nella vita di tutti i giorni.

    LA FAMIGLIA Pezzo tipicamente trap, giocato sui contrasti: bassi-alti, 808 profondi e ritmica pungente, agire dei sample distorti, suoni leggeri e morbidi della celesta. In questo brano Stone ha voluto omaggiare il coraggio e la fedeltà dei componenti del suo team Vero x Vero, i quali hanno sempre spinto, incoraggiato e sostenuto dal primo giorno, il percorso musicale dei due cantanti sia emotivamente che economicamente. Santo nella sua parte, mette in rima significati importanti che l’hanno da sempre caratterizzato e segnato, come l’insegnamento dell’educazione da parte della sua famiglia. Nel ritornello, invece,  viene affrontato il presente che stanno vivendo i due artisti nel  percorso musicale, i misteri che li accompagnano (futuro) e la perseveranza  nel seguire nonostante tutto i propri obiettivi.

    INTRO Sonorità epiche per il brano di chiusura dell’album, un po’ come per la prima traccia Outro.

    Etichetta: Vero x Vero

    Release album: 21 gennaio 2022

    LINK SOCIAL 

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    BIO SANTO

    Davide Sanfratello, in arte Santo, classe ’98 di Torino. Fin dalle scuole superiori inizia a scrivere e registrare brani influenzato dalle correnti underground rap dell’epoca, tutto questo sotto il nome di Sanguefreddo. Comincia di conseguenza a frequentare il panorama musicale partecipando a contest torinesi insieme ad altri artisti emergenti sfidandosi in Battle Freestyle di svariati generi.

    È proprio nell’ambito musicale che conosce Blow, ai tempi era questo il nome d’arte di Federico Dipasquale, giovane produttore, con cui inizia a frequentarsi, inizialmente con un rapporto b2b strofa-strumentale.

    L’amicizia cresce sempre di più e Santo nota nel produrre una buona dote nella scrittura dei testi, da qui la proposta di un primo feat.

    Proprio all’inizio della pandemia di Covid, i due fanno uscire il primo singolo da indipendenti, intitolato “Eleganza Italiana”, sempre nello stesso anno seguiranno altre uscite come “Vivere al Limite”, “Tra le mani” e “Ti penso”.

    Già dai primi testi si nota il feeling tra i due, che passo dopo passo, prendono sempre più confidenza con penna e microfono, così finiscono per realizzare il loro primo joint album, intitolato “CRONICO”.

    BIO STONE

    Federico Dipasquale, questo è il nome d’arte di Stone, classe ‘97, grazie al padre impara a suonare la batteria fin da piccolo, per poi avvicinarsi alla musica elettronica. Da qui inizierà a suonare in alcuni locali torinesi e a frequentare l’AID (Accademia Italiana Dj’s) dove otterrà un attestato nella sottocategoria di Mix & Mastering.

    Comincia così la sua carriera da produttore, che varia dalla Tech-House, all’Hip Hop.

    È proprio grazie a quest’ultimo genere che l’artista conosce Sanguefreddo (attualmente Santo). I due da subito si trovano in perfetta sincronia, sia personale che artistica, iniziando a collaborare. Vedendo Santo al microfono, Stone prova a dilettarsi nella scrittura dei testi, ed è proprio il primo a fargli notare di avere una buona capacità nella metrica.

    Così, dalle loro prime collaborazioni, arrivano a registrare negli studi di Massive Arts Studio di Milano, frequentati da molteplici artisti affermati nella scena musicale italiana, per collaborare al loro primissimo joint album, “CRONICO”.

    Fonte: www.laltoparlante.it

  • ALCUNELACUNE: “COOLAGE N.1” è il disco con cui l’artista milanese torna sulle scene musicali

    Navigando sulle “alcune lacune” della vita quei vuoti che sembravano incolmabili ora prendono forma, volume, peso, voce.

    Release album 14 gennaio

    «A chi mi chiede che genere faccio rispondo “coolage”». 

    alcunelacune sceglie di intitolare proprio con questo neologismo il disco con cui si presenta, tornando sulla scena musicale dopo una ricca avventura, con questo progetto totalmente nuovo, che del passato conserva l’esperienza e un gruppo di musicisti eccellenti, capaci di arricchire ogni brano in arrangiamento e colore. 

    Il coolage è un’attitudine più che un genere musicale, una tensione più che una tendenza, un modo più che una moda.

    Il coolage tiene insieme immagini, suoni e parole che arrivano da luoghi, momenti e situazioni differenti. È un modo per mischiare, prendere in prestito, ispirarsi a musiche legate a territori e culture anche lontane. 

    Coolage è un’attrazione per la musica popolare, per una culla che accoglie, una casa che conservi, un linguaggio che permetta di essere compresi. Nasce dal desiderio di “appartenere” ed interpretare a modo proprio qualcosa di condiviso, senza perdersi alla ricerca di soluzioni a tutti i costi “innovative” con l’ausilio di strumenti ormai onnipotenti. E’ la ricerca di sé in altri luoghi, in altri tempi, nell’altrove e nell’altro.

    Coolage non può prescindere dai rapporti, sia di collaborazione che di amicizia, per rendere sempre attuali i “bei tempi” e non doverli archiviare tra le esperienze “del passato”.

    È la volontà di essere ovunque e in qualunque momento, per ritrovare il valore insito in ogni cosa e gustare a pieno il presente e non vivere come turisti che, al termine del viaggio, tornano alla quotidiana routine, guardando con nostalgia le foto delle vacanze destinate ad ingiallire nel tempo. 

    Coolage è un tentativo musivo fatto di mancanze, non di conoscenza. Di tensioni più che di elementi, di persone più che di stili. 

    Per questo COOLAGE N°1, che esce dopo anni di “silenzio” è un insieme non ordinato, non preciso, di elementi che vogliono colmare le lacune. Una tensione esigente, che avvicina le melodie napoletane con i ritmi caraibici, la musica popolare, il blues, la bossanova, nell’impossibile tentativo di colmare i vuoti con la curiosità, l’ascolto, la ricerca e il prezioso aiuto di musicisti e artisti in situazioni, luoghi e momenti diversi.

    TRACK by TRACK 

    Watch out (Andrea Ricci)

    Un brano che si è scritto da solo. Di notte. Mentre Morfeo sta già accogliendo gli assonnati fra le sue braccia i genitori si trasformano in mostri pieni di paure, carcerieri insicuri ed egoisti che costruiscono gabbie dorate per una figlia. Raccomandazioni e protezione, si trasformano in minacce che precludono la possibilità di vivere avventure, il romanticismo, emozioni e sentimenti. Una vera sciagura.

    Il suono che fa (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Spesso le idee fanno fatica a prendere forma e restano lì a infastidire da dentro.

    Per fortuna a volte capita che qualcuno faccia lo sforzo di venire a curiosare tra gli appunti e generosamente si appassiona a una melodia, a un giro armonico, un’atmosfera.

    Così nasce questo brano a quattro mani, una storia che parla della coppia stanca legata al passato, ai ricordi e a sensazioni provate “tempo fa”.

    Dimentica (Andrea Ricci – edizioni La Bionda Music srl)

    Una danza passionale che racconta di un tradimento, scritto vent’anni fa insieme ad altri brani per il disco di una ex, prodotto dai Fratelli La Bionda e colorato oggi di nuove sfumature. Una canzona “antica”, in tutti i sensi. Tra gli amici è una hit.

    Gioco di prestigio (Andrea Ricci)

    «L’amore non conviene». Non importa che la frase sia pronunciata da qualcuno o provenga da una voce interiore, una volta che il pensiero entra in testa alimenta la paura, cresce la diffidenza e l’incapacità di lasciarsi andare. Ma ci sono forze a cui non si può resistere e per quanto incerto, impreparato, pieno di dubbi, non resta che arrendersi a ciò che è più magico di qualunque trucco.

    Ride on (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Ride on è la storia dell’uomo dei forse.

    Manfredi Perrone racconta la storia di un personaggio nato dalla penna di alcunelacune, Maybe Man, che vive una vita in potenza, esiste al condizionale.

    Rosso di sera (Andrea Ricci)

    Il primo pezzo scritto quando dopo aver lasciato i Vallanzaska per tuffarsi in una nuova e personale avventura. Con alle spalle gli ascolti degli album della Mano Negra e Manu Chao come idolo il sogno era di vivere un’esperienza totalizzante come la loro, invece di passare le notti a muovere i primi passi con la chitarra in camera, da solo.

    Lucky clover (Andrea Ricci – Manfredi Perrone)

    Basta paranoie! Viva il palco, la banda, la festa.

    Le parole sono di Manfredi Perrone che ha dato corpo ad un’idea embrionale di alcunelacune. Una rincorsa lunga una vita all’Amore che sempre nasce e svanisce, con i desideri e le promesse. Una febbre che sale, una pulsazione che accompagna per tutta la vita passata stringendo in mano un quadrifoglio in cui si ripone ogni speranza di afferrare ciò che continua a sfuggire.

    Coltivare (Andrea Ricci)

    Dubbi amletici di un piccolo borghese contemporaneo. Coltivare il proprio orto o andare incontro all’ignoto? Incontrare o fuggire? Gridare o tacere? Trovarsi nell’infinitamente grande o perdersi nell’infinitamente piccolo? Ma è proprio vero che oggi tutto ci è possibile? O invece la storia va avanti e decide per noi e a noi non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo?

    In questa traccia registrata al Mai Tai Studio con Gianluca Mancini si sente la volontà di lasciarsi trasportare per sentirsi liberi.

    Nel disco hanno suonato

    Valentina Colorni – cori

    Gianluca Mancini – tastiere

    Donato Brienza – chitarra

    Stefano Fascioli – basso e contrabbasso

    Lucio Sagone – batteria 

    Marco Bergamaschi – percussioni

    Registrato da Gianluca Mancini presso il Mai Tai studio di Milano

    Autoproduzione

    Release album: 14 gennaio 2021

    Contatti e social

    Instagram https://www.instagram.com/alcunelacune/

    Facebook https://www.facebook.com/alcunelacune

    Youtube https://www.youtube.com/channel/UCf3D4hbv0qAGBmnUZOEelrA 

    Bandcamp alcunelacune.bandcamp.com

    Soundcloud https://soundcloud.com/alcunelacune

    BIO 

    Napoletano di nascita, milanese di adozione, vive l’infanzia e la prima adolescenza sentendosi sempre straniero: “un terrone” a Milano e “il milanese” per la famiglia napoletana.

    Dal 1986 al 1998 suona da autodidatta prima la batteria e poi il sax tenore in varie formazioni riuscendo comunque a diplomarsi e a iscriversi alla Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Nel 1994/95 è a Lisbona, dove suona il sax on the road,  comincia a mettere le mani sulla chitarra e a scrivere le prime canzoni. 

    Dal 1996 al 1999 milita nel gruppo ska milanese Vallanzaska collaborando alla scrittura musicale e dei testi nel disco “Cheope”.

    A cavallo tra il XX e il XXI secolo scrive i primi brani per Susanna Colorni, in arte Suso, della quale i fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda producono il primo disco presso il mitico studio Logic di Milano.

    Nel 2003 comincia a lavorare al suo progetto, i Solidamòr.

    Nel 2004 esce il primo disco “Solidamòr” (Akwaba Records – distribuzione Sony). Nel 2005 con gli amici della Saphary De Luxe (l’agenzia di booking della band) è tra i soci fondatori del Circolo Arci Magnolia.

    Nel 2006 con Saphary De Luxe pubblica il secondo album dei  Solidamòr, “One Man Show” (distribuzione Venus).

    Nel 2008 diventa padre per la prima volta. Chiude l’esperienza Solidamòr e lascia il Circolo Magnolia per dedicarsi alla famiglia e riprendere in mano gli studi. 

    Nel 2011 diventa padre la seconda volta.

    Nel 2019 entra in studio (dietro il mixer il suo vecchio socio Vallanzaska Gianluca Mancini).

    Nel 2021 escono due nuovi singoli: “Gioco di prestigio” e “Dimentica”. 

    Fonte: www.laltoparlante.it

  • “Mi Clica”, il nuovo album di CK Crew fuori per Time2Rap

    “Mi Clica”, il nuovo album di CK Crew fuori per Time2Rap

    “Mi Clica” è il nuovo album dei CK Crew, fuori per Time2Rap a partire da martedì 11 gennaio in cd e digitale. La formazione composta dagli MC CrostiCa$h e Frodo nasce nel 2018 con numerosi singoli all’attivo, il mixtape “Fatti di veleno” e l’album “$oldi $porchi”.

    “Mi clica” è composto da dieci tracce prodotte da Gonem e Mkg Beats, comprensive delle strumentali intro e outro. Ricca la presenza di ospiti come i DJ Fastcut e Seeall agli scratch, le rime di Santo Trafficante, Tereifer, JGallagher, Quinto e l’insert della cantante Daniela Desideri.

    CK Crew affonda le sue radici nella corrente rap italiana Anni ’90 come Articolo 31, Colle Der Fomento, TruceKlan e i più classici rappresentanti della scena internazionale, con un particolare interesse verso il rap latino.

    Proprio questo aspetto si sviluppa con il coinvolgimento dei musicisti cileni Gonem e See All, ma soprattutto con la presenza dell’MC colombiano JGallagher e dello spagnolo Tereifer, che arricchiscono la componente linguistica del disco con rime e accenti ispanici.

    “Mi clica” è una dichiarazione d’appartenenza verso il rap classico, il vecchio stile semplice e diretto senza le sovra costruzioni portate dalla moda trap. È la voglia di far capire al mondo intero che anche da un paese di provincia può uscire fuori l’arte del rimare e di vivere la strada, questo disco è la loro connessione fra più paesi e diversi continenti. È tutto ciò che si vive, è l’essere real, è sputare parole direttamente nelle orecchie di chi ascolta. Nelle loro rime emergono le problematiche generazionali, gli stati d’animo che vivono nel quotidiano e la rabbia contro hater e autorità. È la voglia di spegnere il PC e scendere in strada, con tutti i componenti di questa “cricca”.  

    L’album è accompagnato dal videoclip della traccia “Crazy” realizzato da Artivision, dove il duo appare in diverse sequenze che riassumono le tematiche del disco. Un’atmosfera goliardica e irriverente trasmette un senso di spensieratezza e ribellione, che diventa cifra stilistica della band.

  • GEDEM “Anormal” è il nuovo disco del giovane rapper, un viaggio tra i dualismi.

    Un viaggio fra i dualismi partendo dai conflitti per arrivare alla paralisi.

    Release Ep 3 dicembre 2021

    “Anormal” è la coesistenza tra i conflitti interiori e quelli esteriori. È la consapevolezza di essere insoddisfatti, costantemente alla ricerca di una verità. 

    «Siamo il risultato di tanti modelli che emuliamo, inconsciamente, ogni giorno, i difetti sono errori di sistema che ci rendono singolari. Questo disco è ogni mio errore, ogni mio difetto, ogni mio dettaglio, nudi agli occhi di tutti. Sono io, non quello che vorrei essere, non quello che gli altri vogliono che sia» racconta Gedem 

    “Anormal” è un percorso, un viaggio, in cui la rabbia viene assimilata e fatta arte.

    L’intero disco e i suoi 14 brani sono basati sui rapporti dualistici di causa ed effetto che accoppiano i brani nei concetti di conflitto, speranza, tempo, verità, biografia , squilibrio e paralisi. 

    Proprio sul primo concetto – conflitto – si svela il dualismo fra la title track “Anormal” e il suo opposto “Non vi sopporto”.

    CAUSA: ANORMAL 

    Hai passato gli ultimi 3 anni di vita in un contesto in cui ció che sei non è mai abbastanza per gli  altri, di contro gli altri non sono mai abbastanza per te: insoddisfazione. Cominci a chiederti se sei la persona giusta nel posto sbagliato o la persona sbagliata nel posto giusto. Chi puoi biasimare a questo punto? È reale il problema o è tutto nella tua testa? La verità è nel mezzo. Vedono una tela, ma è bianca ed io non esisto. 

    CONSEGUENZA: NON VI SOPPORTO Il modo migliore di comprendere il problema è combatterlo. Quando l’arte nasce dal silenzio ha bisogno di far casino, cercando sempre una guerra dopo una pace. 

    Ogni brano è stato “tradotto” visivamente da artwork realizzati da artisti emergenti.

    Etichetta: Autoproduzione

    Release Ep 3 dicembre 2021

    Contatti e social 

    INSTAGRAM @gedem.it 

    OFFICIAL SITE www.gedem.it

    SPOTIFY urly.it/3gzhq

    BIO

    Gabriele Di Marzio, classe 2000, è un giovane artista foggiano che si è fatto strada nell’ambito della scena rap/hip hop foggiana e pugliese con la pubblicazione dell’album “Face 2 Face”, prodotto da Giorgio Di Dio, e di un singolo, “Mirror”, prodotto da Antonio Bosco e Feliciano Chiriaco. Ha aperto concerti di artisti come Claver Gold e Inoki ed è stato selezionato da Mezzosangue per la partecipazione all’Hurricane Tournament tenutosi a Bari l’8 dicembre 2019. 

    Amante dell’old school, le sonorità del progetto variano dal rap funky dei primi anni 2000 a quelle più dure e moderne dell’ultimo periodo, lasciando spazio a ritornelli R&B, come Poison, che gode della collaborazione con Francesca Sevi, in arte Missey.

  • CISCO: “Per sempre giovani” è il toccante ricordo in musica delle giovani vittime della strage del Salvemini del 6 dicembre 1990.

    Il brano è contenuto in “Canzoni dalla soffitta” disco con cui il cantautore emiliano celebra i 30 anni di carriera

    In radio dal 6 dicembre

    Il 6 dicembre 1990 un aereo in avaria abbandonato dal pilota precipita nell’aula di una scuola superiore di Casalecchio di Reno. Muoiono 12 ragazzi e un tredicesimo si suicida poco tempo dopo, ma quella strage che porta il nome dell’Istituto Salvemini in cui accadde, è rimasta impunita e senza memoria. Lo scorso anno, in occasione dei trent’anni dai fatti, Cisco e l’associazione delle vittime si sono incontrati. Ne è nato un brano che racconta gli avvenimenti con gli occhi di un sedicenne degli anni Novanta. Lo stesso titolo della canzone è stato scelto per il documentario girato dal giornalista Stefano Ferrari e per la grafic novel pubblicata a ricordo delle vittime.  

    Il brano è contenuto in “Canzoni dalla soffitta” l’ultimo album del cantautore emiliano, un lavoro che nasce dai rapporti con gli altri nel momento esatto in cui l’idea stessa del contatto con le persone è stata messa in discussione. In questo nuovo progetto discografico di Cisco ci sono gli amici di sempre, la voglia di parlare alle nuove generazioni, raccontando loro di chi ci ha lasciato e, allo stesso tempo, è un disco che scava a fondo nella storia musicale del suo autore, a 30 anni di distanza da quel febbraio 1992 in cui salì per la prima volta sul palco con i Modena City Ramblers

    Dicono di “Canzoni dalla soffitta”

    «C’è spazio per la nostalgia con Riportando tutto a casa o in cover in cui vengono omaggiate le spoglie di Tom Joad e i fiori morti degli Stones, così come anche il ricordo di Erriquez non può non provocare il classico groppo in gola: forse ogni tanto è utile ritrovare la purezza e l’ingenuità di quei pomeriggi passati a cantare sotto il palco di Piazza San Giovanni». Rumore

    «Più che un disco è una vera esperienza alla quale non posso rinunciare, fosse solo per il prezioso valore che la memoria porta con se. “Canzoni dalla soffitta” e “Live dalla soffitta” sono un disco solo, un’opera in due momenti unici, un prezioso viaggio di memoria, di storia, di nostalgia e di fragilità». Indie roccia

    «Cisco ha fatto le cose in grande e in questi due dischi ci trovate tutto il suo universo musicale ed umano, un lavoro in bilico tra una serena nostalgia e una grinta futura. Canzoni dalla soffitta che spazzano via la polvere, per volare libere». Il popolo del blues

    C e P Cisco produzioni

    Edizioni Impronta 

    Radio date: 6 dicembre 2021

    Release album: 29 ottobre 2021

    CONTATTI E SOCIAL

    WWW www.ciscovox.it

    Facebook https://www.facebook.com/ciscobellotti

    Instagram https://www.instagram.com/stefano_cisco_bellotti/

    BIO

    Stefano Bellotti, in arte Cisco (nato a Carpi, il 29 luglio 1968), è un cantautore italiano di musica folk rock.

    Nel 1992 entra a far parte di una band appena formatasi, i Modena City Ramblers, e ci rimane fino al finire del 2005, collezionando oltre 1.200 date in Italia e in Europa e vendendo circa un milione di dischi.

    Con i Modena realizza 8 album: “Riportando tutto a casa” (1994), “La grande famiglia” (1996), “Terra e libertà”(1997),  “Raccolti” (1998),  “Fuori campo” (1999),  “Radio Rebelde” (2002),  “Viva la vida y muera la muerte!” (2004) e “Appunti partigiani”(2005)
Nel 2006 inizia la sua carriera da solista pubblicando il disco “La lunga notte”, a cui seguono “Il mulo” nel 2008, “Fuori i secondi” nel 2012, “Matrimoni e funerali” nel 2015, “I Dinosauri” nel 2016 questo  in collaborazione con gli amici “ex Ramblers”, Giovanni Rubbiani ed Alberto Cottica. 
Sono inoltre usciti nel 2009 l’album live “Dal vivo – Volume uno” e del 2013 il “Dal vivo – Volume due”.
 È del 2019 l’ultimo lavoro musicale “Indiani & Cowboy” registrato in Texas ad Austin insieme a Rick del Castillo, produttore americano.

    Nei 15 anni di carriera da solista si susseguono concerti in piazze e feste popolari e tour nei teatri e nei club di tutt’Italia. Per citarne alcuni: del 2007 è il “Venite a vedere tour”, del dicembre 2009  è il tour “’40 anni, storie di Ramblers, d’innocenza, d’esperienza in una formazione inedita insieme a Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, tutti e tre ex Modena City Ramblers; del 2014 è il tour “Oh Belli Ciao” di presentazione dell’autobiografia romanzata scritta a quattro mani con l’amico Carlo Albè che lo accompagna sul palco in uno spettacolo di musica e parole. Nell’autunno-inverno del 2016 c’è una mini tournée de “I Dinosauri” a seguito dell’uscita dell’album omonimo con i due amici ex Ramblers. Tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018 Cisco è impegnato in un fortunato tour teatrale che lo vede sul palco a proporre i suoi pezzi che meglio si prestano alle melodie “in acustico” assieme alle trombe di Simone Copellini e alle chitarre di Max Frignani.

    Nell’autunno 2018 è nuovamente nei teatri italiani a fianco dello scrittore Carlo Albè con lo spettacolo di teatro-canzone dal titolo “Adda Venì Baffone”.

    È dell’autunno-inverno 2019 la nuova avventura sul palco di teatri e club di tutt’Italia “Combat Folk Tour”, progetto musicale nato per festeggiare la maggiore età del disco “Novecento”, pubblicato da Cisco e la Casa del Vento nel 2001, assieme a lui sul palco Luca Lanzi, musicista e cantante della Casa Del Vento, e Francesco “Fry” Moneti, violinista dei MCR. 

    Impossibile non citare l’esibizione al Concerto del Primo Maggio a Roma nel 2009, da solo col suo bodhrán davanti ad un pubblico di 800 mila  persone.

    Cisco ha inoltre collaborato in spettacoli e concerti con: la Casa del vento, Ginevra Di Marco, la Bandabardò, le Mondine di Novi, i Nomadi, Giulio Cavalli e il “The Liberation Project ideato da Dan Chiorboli insieme a Phil Manzanera (Chitarrista dei Roxy Music).

    Durante tutto il periodo del primo lockdown della pandemia, tra marzo e maggio 2020, si collega attraverso i suoi canali social di Facebook e Instagram, quasi quotidianamente regalando “Le canzoni dalla soffitta”, brani tratti dal suo repertorio e alcune cover, in acustico, voce e chitarra, ottenendo uno straordinario numero di visualizzazioni e contatti.

  • SOUNDELIRIO “Mostralgìa” è l’album d’esordio del duo rock

    Un neologismo originale come titolo del primo lavoro discografico dei due marchigiani.

    Album release 26 novembre 

    «E dal petto è uscito Mostralgìa neologismo. Una combinazione. Monstrum, dal latino, prodigio, fatto o fenomeno portentoso, eccezionale, in senso sia positivo sia negativo, e riferito anche a persona che riveli qualità, buone o cattive, oltrepassanti i limiti della normalità. Algìa, dal greco, dolore localizzato. Il dolore del mostro. È un dolore terribilmente autentico. 

    L’album, anche se non può definirsi un concept, è un’antologia di mostri. Mostri nel senso di personaggi oltre la normalità. Per vita, destino, karma, sensibilità, capacità di reggere (o non reggere) il dolore. Mostri per lo più sofferenti. Perché la loro diversità deve fare i conti con la vita. Quando un mostro è colpito dalla vita, il suo dolore produce poesia. Non vaga nell’odio, nella commiserazione, nel rimpianto. Ma trascende. Deve farlo. Ha bisogno di un suono e di una voce, per farlo. L’album ha dato voce al dolore poetico e rabbioso del mostro. Di mostri. Mostri tra loro diversi ma uniti dalla fede in un suono. Un particolare suono. Il denso drumming & bass compone le ossa del mostro. Le distorsioni ne sono i muscoli. Le chitarre clean ed acustiche gli fanno da pelle. Voce e parole l’anima ed il cuore. L’urlo inizia durissimo.» Soundelirio

    Soundelirio è un duo. Un progetto insieme recentissimo e antichissimo. Il risultato della fusione di due anime in rock, Francesco Quinto e Alessandro Tacchini, ognuna col suo bagaglio di suggestioni e motivazioni. All’incontro dei due, bastano poche parole, un testo tirato fuori per caso, una birra insieme. Il primo album è già tutto dentro di loro e viene fuori in pochissimi mesi. Fuori impervia la pandemia. È così che nasce “Mostralgìa”.

    TRACK BY TRACK

    Goodbye Mr. Grey – Una cavalcata nell’abisso. Mr. Grey è l’ostacolo. Il signore delle porte. Le porte dell’evoluzione, della pace del cuore.

    Ridi come se non fossi qui – Si rivolge alla vita, antropomorfizzata. Alla natura indifferente.

    Madeleine – La protagonista è una donna con una  maschera, apparentemente. Bianco e nero. Amore e odio.

    Nato nella V stagione – È dedicato ai diversi, in corpo, mente, anima. Quelli che arrivano su questa terra e portano con loro una fiamma.

    Charlie 2.0 – Charlie è stato a Hiroshima.  Dalla vita, nonostante tutto, non si è fatto ancora addomesticare. 

    Blind Dog – Un uomo nato per svanire; per lui sarebbe una liberazione. Ha attraversato tutto e gli sono rimasti residui di vita dai quali vuole redenzione.

    La pioggia sopra Yago – Una confessione. Il dolore rende le persone quelle che sono. 

    L’uomo invisibile – Il manifesto dell’album. Il mostro si è reso fantasma. L’uomo invisibile è andato di là, trascende la vita ed ha un messaggio. Che lui ci porti indietro le istruzioni.

    Morte di una rockstar – Una camera d’albergo, un grido.

    Storia di A – La consapevolezza, per acquisirla, occorrono più vite. “A” tornerà e cercherà di fare meglio

    Oggetti smarriti – Una carrellata di figure e personaggi al limite che si raccontano, talvolta con rabbia, nostalgia e rimpianto.

    Ode all’anomalia – Tutto è per loro;  per i mostri, i diversi, “i sogni strani del mattino”. Per le loro lacrime.

    Etichetta: BOLESKINE HOUSE RECORDS

    Edizioni:  UDEDI MUSICA E CULTURA

    Album release: 26 novembre 2021

    Contatti e social

    Facebook: https://m.facebook.com/soundelirio/

    Instagram:https://instagram.com/soundelirio?utm_medium=copy_link

    BIO

    Francesco Quinto, classe 1974, professione avvocato, diplomato in cinematografia, ha parecchie passioni (dalla fisica quantistica allo spiritualismo). Inizia da giovanissimo a scrivere poesie. Poi incontra la chitarra. I primi gruppi rock sono esperimenti in ambito locale, con la collaborazione di musicisti metal (Sebastiano Massetti, Centurion). Qualche brano composto per artisti ascolani. Alla guida degli Ash, tra il 1990 ed il 1992, propone i propri brani in svariati live. Gli Ash fanno da spalla ai Diaframma e a Freak Antoni. 

    Nel 2019 l’incontro con Alessandro Tacchini. La voce e l’anima perfetta per il “supersuono”. Fondano i Soundelirio. Incidono il primo disco (“Mostralgìa”, 12 brani, testi e musica di Francesco) in studio (Baia dei Porci, Nereto) tra ottobre 2020 ed aprile 2021.

    Alessandro Tacchini, classe 1978,  nasce ad Ascoli Piceno,  affascinato dagli strumenti musicali all’età di 10 anni si avvicina alla chitarra elettrica e come autodidatta ne apprende i primi rudimenti per poi perfezionare tecnica e studio presso la scuola di musica Suonoergosum di Ascoli Piceno. Nel 1994, con un gruppo di amici,  fonda la sua prima cover band. Dal 2004 fa parte di diverse band. Nel 2017 con i 4Luppoli pubblica l’ep FADE costituito da 7 inediti in lingua inglese per i quali è autore dei testi. Nel 2019 sposa il progetto Soundelirio e la realizzazione dell’album “Mostralgìa” per il quale ha registrato voce principale e cori. 

  • RÆSTAVINVE “Verdiana” è il nuovo singolo dalle sonorità dream pop estratto dall’album Biancalancia del duo pugliese

    Una suite notturna che racconta del “secondo appuntamento”, quello in cui ci si conosce meglio, attraverso sonorità dream pop.

    In radio dal 26 novembre

    Atmosfere slowcore, ma con un’anima inequivocabilmente italiana, questa è una canzone-racconto. Si descrive e si celebra un incontro, quello che normalmente è un “secondo appuntamento”, dove ci si conosce meglio, ci si conferma, ci si esplora reciprocamente: quello che ci fa fantasticare di più. 

    La ritmica è affidata a Ivo Parlati, le chitarre ipnotiche a Maurizio Loffredo.

    Il singolo è estratto dall’album d’esordio dei RæstaVinvE , Biancalancia, che porta il nome di una giovane donna, che negli anni neri del basso Medioevo, faceva capitolare sotto le pene dell’amore l’Imperatore Federico II di Svevia. Come Cleopatra, un altro esempio di donna emancipata e forte nella volontà di autodeterminazione. È a queste donne che è rivolto e dedicato l’album dei RæstaVinvE.

    I due cantautori mescolano in questo disco i loro suoni, le loro suggestioni, in una battaglia di colori senza sconti, sotto l’attenta supervisione di Maurizio Loffredo, presso Gli Artigiani Studio. Per rendere davvero sincera l’intera poetica, i due autori hanno operato in un territorio che va dal pop italiano dalle sfumature, più internazionali, elettroniche, rock o world, attingendo quindi al loro personale background musicale.  

    DICONO DI “BIANCALANCIA”

    «”Biancalancia” porta in scena un “nuovo” modo di pensare all’indie-pop senza avere la presunzione della novità ma il coraggio e la forza di una bellissima personalità inedita» RaroPiù

    «“Biancalancia” è un disco da ascoltare e ri-ascoltare perchè ad ogni ascolto regala un’emozione in più.» LowMusic

    «”Biancalancia” è un disco che mette al centro la determinazione e l’emancipazione della donna, contro ogni sorta di retaggio di tipo “medievale”.» MusicLetter

    «“Biancalancia” è un lavoro che mantiene freschezza anche quando lo sguardo è rivolto al passato e che, pur flirtando frequentemente col pop, non ha paura di osare.» MusicMap

    «Trasgressione, rottura delle forme classiche e gusto… difficile compito. Un disco decisamente interessante questo esordio…» Music on Tnt

    Radio date: 26 novembre 2021

    Etichetta: Vinve Multimedia

    Distribuzione: Artist First

    Release album: 21 maggio 2021

    Contatti e social

    Facebook: www.facebook.com/raestaevinve/

    Instagram: @vinvemusic – @raesta 

    Spotify: https://spoti.fi/37xjogf  

    YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC6mDU6hjf2b0sLcw83MZeTA

    VEVO: https://www.youtube.com/channel/UCMKhiBSUYEpiqLcB1KoSUGA

    BIO

    RæstaVinvE è un duo di origini pugliesi composto da Vincenzo Vescera (Vinvè), produttore e cantautore, e Stefano Resta (Ræsta), medico e cantautore polistrumentista. I due debuttano come unica ma biunivoca entità artistica con il progetto discografico di mutuo soccorso “Biancalancia”, pubblicato il 21 maggio 2021. 

    Il loro sound affonda le radici nell’alternative rock (è possibile riconoscere le influenze di alcuni artisti anglosassoni come Radiohead, Elliott Smith, Grizzly Bear), dando uno sguardo alle atmosfere indie più contemporanee e collegandosi anche ad un pop cantautorale italiano più tradizionale. Il 15 maggio 2020 esce il primo singolo estratto, “Non sono nato ieri”. Il 19 giugno arriva in radio il secondo singolo “Senza cuore”, il 9 ottobre è il turno di “Tequila”, per arrivare al singolo “Samurai” in uscita il 18 dicembre 2020. Successivamente, a maggio 2021, esce il featuring con Clio, cantautrice francese, nel singolo “Rien ne va plus”.

    Il progetto del duo è supportato e co-finanziato da Pugliasounds Record 2020/2021, la nuova linea di intervento per sostenere e rilanciare il comparto musicale messa in campo da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato dal Teatro Pubblico Pugliese. “Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021” – “REGIONE PUGLIA FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro”.

  • TANGO SPLEEN ORQUESTA “Vamos a la distancia” è il quinto album di uno degli ensemble al vertice del panorama musicale del tango che omaggia Astor Piazzolla

    Un omaggio ad Astor Piazzolla nell’anno del suo centenario, nel quale le composizioni emblematiche del leggendario compositore argentino dialogano con nuove composizioni originali del gruppo.

     Release album 15 luglio 2021

    Vamos a la Distancia è il quinto album di Tango Spleen Orquesta, gruppo leader del tango in Italia ed affermato sulla scena internazionale, che è stato registrato interamente durante il lockdown del 2021.

    Le opere, rappresentative dei vari momenti della produzione di Piazzolla  (Michelangelo 70, Adiós Nonino, Milonga del trovador, Oblivion e Fracanapa), sono state abilmente trascritte ed arrangiate da Mariano Speranza, che ha curato la ricerca timbrica in ogni particolare e ha proposto un’interpretazione fresca, attuale ed intensa.

    Si alternano a queste le opere come Ciao di Anna Palumbo con fusione di elementi ritmici e armonici, Poeme di Elena Luppi accostando il sound di Tango Spleen al minimalismo e alla ricercatezza timbrica di certi autori europei, Milonga Schupi, Calles e Dos aguas dello stesso Speranza, che raccontano la suggestione della sua terra argentina e accostano atmosfere di vero contrasto.

    Il nome dell’album, che in italiano si potrebbe tradurre come un’esortazione ad andare avanti nonostante la distanza, è tratto dal brano Milonga del Trovador (traccia numero 5) cantato da Mariano Speranza.

    La proposta artistica mette in luce un forte e colorito messaggio di ottimismo creativo in un momento particolare per la musica e l’arte in generale.

    Ad interpretare le musiche di quest’album sono stati: il musicista argentino Mariano Speranza al pianoforte, al canto, agli arrangiamenti e direzione musicale, come invitato speciale il violinista argentino Luciano Casalino, la contrabbassista venezuelana Vanessa Matamoros, e gli italiani Francesco Bruno al bandoneon, alla viola Elena Luppi e alle percussioni Anna Palumbo.

    La suggestiva immagine di copertina, realizzata appositamente per questo album, è dell’artista argentino Luis Felipe Garay. Il missaggio e la masterizzazione sono stati curati da Ivano Giovedì.

    TRACK BY TRACK

    Michelangelo ‘70

    Composizione di Astor Piazzolla, ispirata all’omonimo Nightclub di Buenos Aires dove Piazzolla spesso si esibiva. Questo brano “presenta un modello consolidato: il walking bass in opposizione agli accordi sincopati del gruppo”…”Qui, affiora un’anticipazione di quelli che saranno i temi sugli ostinati che Piazzolla comincerà ad adottare” (Piazzolla, La biografia. D. Fischerman e A. Gilbert p. 308). 

    L’adattamento di Speranza per Tango Spleen introduce nuovi elementi percussivi ed il timbro della viola risalta nel ruolo originalmente affidato alla chitarra elettrica del quintetto piazzolliano.

    Calles

    Brano di Mariano Speranza: è un’evocazione del genere della milonga criolla tanto utilizzata da Piazzolla nelle sue melodie struggenti e caratterizzata da un andamento calmo e riflessivo, come la colonna sonora di un paesaggio della pampa argentina, in cui la vastità degli orizzonti è solcata da tanti sentieri (calles).

    Adiós Nonino

    Con una lunga cadenza per pianoforte si apre uno dei pezzi più iconici di Piazzolla. Composto nel 1959 e dedicato a suo padre, lo stesso compositore lo definiva come “la più bella melodia che avesse mai composto.”

    Milonga Schupi

    Brano di Mariano Speranza, premiato nel 2010 nell’ambito del concorso Suoni Senza Confini promosso dalla Fondazione Pubblicità Progresso. Questo brano appartiene al genere della milonga della città, di cui condivide l’ironia, la freschezza, la frenesia ed il virtuosismo. È una musica che racconta una irrequietezza e i temi si rincorrono da uno strumento all’altro, quasi come un gioco. È sostenuto da una ritmica pulsante arricchita da effetti percussivi inusuali e ricercati e che si placa per un istante nostalgico che sfuma come un battito di ciglia.

    È un brano emblematico dell’ensemble che da oltre 12 anni è presente in ogni performance. Per quest’album Mariano Speranza presenta un nuovo arrangiamento che rafforza l’amalgama timbrica e consolida gli elementi essenziali.

    Milonga del trovador

    Con musica di Piazzolla e testo di Ferrer, questo è l’unico brano cantato del album.

    È interpretato al canto da Mariano Speranza, con un arrangiamento originale ed essenziale in cui i pizzicati del contrabbasso, a ritmo di milonga, dialogano con la voce e si arricchisce di pennellate timbriche degli archi e del bandoneon.

    Dà il titolo al cd “Vamos a la distancia”.

    Ciao

    Un brano che si apre sullo slancio di un Addio ma che si rasserena pian piano e si trasforma in un Arrivederci.

    Questa composizione è di Anna Palumbo, percussionista di Tango Spleen, con l’arrangiamento di Mariano Speranza in cui spiccano l’alternanza di momenti e stati d’animo contrastanti, una ricca varietà e predominanza di percussioni, la vicinanza al jazz e alla musica brasiliana.

    Oblivion

    Piazzolla compose questo brano nel 1982 e poi fu inserito nella colonna sonora del film Enrico IV. Oblivion evoca nostalgia, spleen, talvolta tristezza. Tango Spleen lo presenta con l’arrangiamento originale di Mariano Speranza, dove una nuova introduzione ricalca un’atmosfera di suggestioni intense e dà il via al noto tema che sarà interpretato del bandoneon.

    Dos Aguas

    Questa composizione di Mariano Speranza dilata la struttura tradizionale del tango in una forma più libera e discorsiva, immagina una dimensione di densità orchestrale che si placa e che raggiunge un altissimo climax espressivo nel solo per violino interpretato magistralmente da Luciano Casalino.

    Poeme

    In questo brano il sound di Tango Spleen si accosta al minimalismo e alla ricercatezza timbrica di certi autori europei. La composizione della violista dell’ensemble Elena Luppi e l’arrangiamento di Mariano Speranza conducono a un momento poetico e teatrale di intrecci melodici.

    Fracanapa

    Scritto da Piazzolla nel 1963, questo brano, che accompagnò le performances del famoso bandoneonista argentino fino gli ultimi concerti, conclude l’album con un forte carattere ritmico e nostalgico, mettendo in risalto audacemente la modernità del genere del tango.

    Autoproduzione

    Release album: 15 luglio 2021

    Contatti e social

    Sito ufficiale: https://tangospleen.com/ 

    Instagram: https://www.instagram.com/tangospleen/ 

    Facebook: https://www.facebook.com/TangoSpleenOfficial 

    Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCRkDDQsZJrShjxJIpYvttJA 

    Spotify: https://open.spotify.com/album/0rnS2SHD4qTv0eC4trjF7i 

    BIO

    Fondato nel 2008 in Italia dal pianista, cantante e compositore argentino Mariano Speranza, l’ensemble è un punto di riferimento nel mondo del Tango sia per l’interpretazione e l’arrangiamento dei classici che per le proprie composizioni. Tango Spleen affascina e invita a scoprire come il tango non sia solo un’eredità del passato ma una realtà più che mai viva e in evoluzione. 

    Centinaia di concerti, festival e spettacoli hanno affermato l’ensemble in oltre venti paesi dall’Italia all’Argentina, dall’Europa al Kuwait, dalla Russia agli USA. 

    Unica formazione europea convocata al Festival Nacional del Tango de La Falda (Argentina), dal debutto con la vittoria al concorso Suoni senza confini, Tango Spleen sorprende nelle rassegne concertistiche (La Società dei Concerti di Milano, Teatro Comunale  Pavarotti Freni di Modena, Valtidone Festival, Acquedotte Cremona, Suoni entro le Mura Treviso, La casa del Jazz  Roma, De Doelen Theater Rotterdam, Rasa Theater Utrecht, Holstebro Festival) ed emoziona migliaia di ballerini di tutto il mondo che danzano sulle sue note (festival internazionali di Tarbes, Toulouse, Torino, Edimburgo, Bielefeld, Blackpool, Bordeaux, Odessa, Trieste, Innsbruck…).

    Negli anni ha abbracciato rinomate e preziose collaborazioni nell’ambito internazionale della musica. 

    Il tenore di fama mondiale Marcelo Álvarez sceglie Tango Spleen per il suo recital dedicato al tango, Novaya Opera di Mosca 2014 e The Broad Stage Theatre di Santa Monica (USA 2017)

    Grazie alla collaborazione con Bernardo Lanzetti (ex cantante PFM) Tango Spleen sperimenta anche la fusione tra tango e rock progressivo, inoltre ha il piacere di affiancare la cantautrice uruguaiana disco di platino Malena Muyala (Tour Germania 2015), il cantautore italiano Franz Campi (album 2021) e la cantante Elisa Ridolfi in Tango-Fado (Sambuca di Sicilia 2018).

    Dal 2015 a oggi l’ensemble è regolarmente in tournée nei più rinomati palcoscenici e ha collaborato con i nomi più importanti della danza del tango.  

    A “Romeo y Julieta Tango” e “Piazzolla Tango” e alle oltre cinquanta repliche di “Tango de mi Buenos Aires”, si sono alternati anche “Tango Desire” (Kuwait 2018), “Tango Macho” Los Hermanos Macana,  “Tango una cuestión de amor” e “Esto es tango” (Teatro No’hma), “Tango” (Corea del Sud 2011). Tango Spleen è stato invitato per diverse stagioni consecutive nei principali teatri di Odessa e di Kiev (Ucraina) ed ha avuto il privilegio di portare, per la prima volta, uno show di tango al pubblico di Chisinau (Moldavia).

    DISCOGRAFIA 

    Tango Spleen Orquesta ha all’attivo 5 lavori discografici originali (Tango Spleen 2010 – Tipico 2012 – Canto para seguir 2015 – Contatto 2018 – Vamos a la Distancia), oltre al cd-dvd live Vox40 (Ma.ra.cash records 2013) e all’album A new chant (Esoterich Antenna 2017) in collaborazione con Bernardo Lanzetti e Acqua Fragile.

    Meritevole del supporto SGAE (Sociedad General de Autores y Editores), la musica di Tango Spleen è stata inserita in programmi radiofonici e televisivi (Radio La 2×4, Isoradio, RFI France, Rai2, TRC Italia, Cadena LV3 e TV Canal 10 Cordoba, Argentina).

    Nel 2021, il brano originale Fotos viejas tratto dall’album Contatto è stato soundtrack del film Histoire d’amour sans titre prodotto da Sugarkane per GUCCI.

  • LASERSIGHT “Le due porte” è il nuovo album del cantautore romano ricco di collaborazioni

    La necessità di scegliere si presenta con costanza nelle 10 tracce tra cantautorato e rap, toccando con leggerezza temi fondamentali per il giovane autore

    Release album 5 novembre 

    Due porte e una scelta da compiere. Decidere quale uscio varcare e quale decisione prendere è il tema che accompagna tutto l’album e che il cantautore romano declina in diverse situazioni nelle 10 tracce che lo compongono. Scegliere una compagna, un futuro possibile, scegliere di crescere o restare bambini, di partire o restare, ma anche di cantare o rappare e come delineare il proprio percorso artistico. 

    «Questo titolo riassume anche la scelta che ho fatto in tutto l’album, ovvero quella di rappare e cantare in tutte le tracce, mantenendo un’identità del mio esordio artistico accanto a una sonorità che in questo periodo sento appartenermi maggiormente» Lasersight

    Una scelta che si manifesta anche nelle numerosi collaborazioni presenti in “Le due porte” e che arricchiscono la produzione con i contributi di altri giovani artisti. Nell’album, infatti, c’è il suono della band indie/pop Malpensa, la voce della cantautrice torinese Vea e della cantante pugliese Veronica Verri, oltre alle rime del rapper torinese, ex membro dei OneMic, Rayden. 

    TRACK BY TRACK

    Limbo

    Traccia dal sound dancehall che tratta con leggerezza una frequentazione che non va né avanti, né indietro, sospesa in un limbo appunto. L’uscita da questo limbo avverrà solo nel momento dell’incontro con un’altra persona, ma questo incontro porterà poi (in senso metaforico) al paradiso o all’inferno?

    Turista per sempre

    L’amore per una donna e per la propria città natale. Ci sono entrambi in questa canzone che è anche un elogio a Roma. Le citazioni a monumenti, opere, film, dedicate alla Capitale si innestano nel testo con il racconto frammentato di una giornata speciale vissuta dalla coppia.  Il brano vede la collaborazione con la band indie/pop romana dei Malpensa.

    L’apparire inganna (come una clessidra)

    Questa canzone parla dell’apparire, un processo ormai centrale nel nostro quotidiano che però fa perdere di vista cose importanti come le emozioni o il pensare liberamente, perché si è sempre influenzati da qualcuno. Di più, nel testo c’è un invito ad aprire occhi e mente riprendendo cose ormai dimenticate.

    Così semplice

    Spensieratezza, un giorno al mare, il tramonto del sole sullo sfondo e il piacere di  ritrovare quelle cose belle e semplici che ci sono mancate nel 2020. Ci sono queste istantanee in questo brano il cui ritornello ospita la voce della cantautrice torinese Vea. 

    Kiss V

    Partire o restare? In questa ballad una ragazza lascia i suoi affetti e va in cerca di  una felicità che non trova. Torna poi a casa, dove aveva lasciato un vecchio amore, ma nel frattempo anche lui è andato avanti e il desiderio che aveva nutrito la coppia si è ormai spento. 

    Sogniamo senza paura

    Crescere non è semplice, ma in questo brano Lasersight incontra sè stesso bambino e lo incoraggia a non mollare mai, nonostante le difficoltà che troverà lungo il percorso, incentivandolo a credere sempre nei propri sogni. 

    Up & Down

    Un invito alle coppie a godersi la loro storia e mettere da parte gli schermi dello smartphone. Anche questa traccia vanta una collaborazione, con la cantante pugliese Veronica Verri.

    Non sarai tu

    È la traccia più aggressiva del disco, uno sfogo nei confronti di tutto ciò che uno vede e ascolta. Pensieri rabbiosi che non sempre si ha il coraggio di far emergere, ma che in questo brano trovano libero sfogo. 

    Dannato amor

    Il lato B dell’amore è ciò che resta dopo essere stati perdutamente innamorati.  Il brano vede la partecipazione del rapper torinese, ex membro dei OneMic, Rayden.

    Le due porte

    Meglio il percorso breve, che porta al successo ma che ci fa lasciare indietro chi amiamo, o quello più lungo che non dà certezze? La risposta la prova a dare questo brano mostrando le porte che indicano il futuro. 

    Etichetta: RKH

    Release: 5 novembre 2021

    Social

    Instagram: https://www.instagram.com/lasersight007/

    Facebook: https://www.facebook.com/LaserSight007

    Youtube: https://www.youtube.com/user/MrLaser90

    Spotify: https://open.spotify.com/artist/2AF6zOQKkcmBngcqk4eL6u

    BIO

    LaserSight è un rapper romano classe ’90, influenzato dalle sonorità rap originali dagli Articolo 31 fino ai Club Dogo ed in quelle pop degli 883. Inizia ad affacciarsi nel mondo musicale già dall’età di diciotto anni dove inizia per passione i primi lavori autoprodotti con vari esponenti delle scena romana fino al 2012. Dopo un periodo di inattività nel 2015 torna in studio dove incide il suo primo mixtape dal titolo “Cambiamenti”. Le copie fisiche del mixtape vanno sold out nel giro di pochi giorni.

    Il suo primo disco ufficiale, dal titolo “Sedotto E Abbandonato” disponibile su Spotify e digital store, è uscito il 31 maggio 2018 in collaborazione con l’etichetta torinese RKH. Il disco è stato prodotto interamente da JO Diana e vanta la collaborazione di artisti emergenti romani e Blue Virus. L’album presenta sonorità rap unite ad un sound pop e dance generi in cui l’artista ci si rispecchia molto e che denota un’evoluzione artistica del rapper.

    Il secondo progetto discografico è stato strutturato con il lancio di diversi singoli tutti impreziositi dalla collaborazione con diversi artisti: “Un’estate da ricordare”, “Cadono le stelle” (feat. Rayden), “Voglio il mondo (feat. Yela Kiss)”, “Deluso” (feat. Yota Damore), “Unici” (feat. Calibro 40), “Ti Starò Vicino” (prod. Jack Sapienza) e “Call Back” (feat. Malpensa).

    A dicembre 2020 il brano Unici è stato inserito nella compilation “Top Emergenti 2020” realizzata e distribuita da “Music Universe”.

    Il 13 maggio è uscito il nuovo Ep del rapper dal titolo “Notturno”che raccoglie 4 tracce corrispondenti ad altrettanti pensieri. A luglio pubblica “Limbo” prima traccia estratta dal nuovo progetto discografico, mentre a settembre esce “Turista per sempre” con il featuring della band romana Malpensa