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  • Il bagno turco: rilassare corpo e mente

    Il bagno turco: rilassare corpo e mente

    Il bagno turco ha origini molto antiche, la popolazione egizia, araba e quella romana apprezzavano molto i suoi benefici. Il trattamento avviene all’interno di una sala chiusa, dove il tasso di umidità è molto alto, può arrivare anche al 100%, anche la temperatura è molto calda, può variare dai 40 ai 60°. Questa combinazione di fattori permette al corpo di sudare, eliminando così le tossine. Negli ultimi tempi sono sempre più numerose le persone che dopo aver provato l’esperienza del bagno turco all’interno di un centro benessere, desiderano averne uno in casa propria, da utilizzare quando si vuole e magari anche in compagnia di amici e parenti. E’ consigliabile effettuare questo genere di interventi in fase di ristrutturazione appartamenti roma, in modo da inserire questa struttura nel modo più corretto ed idoneo all’interno del proprio bagno.

    I benefici

    Il bagno turco all’interno di un centro benessere avviene in due tempi, inizialmente si trascorrono circa 15 minuti all’interno di una stanza ricca di vapore, poi si esce e ci si deve immergere in una vasca con acqua molto fredda per almeno trenta secondi. Il bagno turco ha diversi benefici, che sono illustrati di seguito.

    • Il calore presente al suo interno consente la dilatazione dei vasi sanguigni e quindi favorisce la circolazione. E’ importante sapere che la cattiva circolazione è una delle cause scatenanti della ritenzione idrica, nemico numero uno della bellezza del corpo femminile.
    • Permette una profonda pulizia della pelle, grazie alla presenza della corretta quantità di umidità e calore, i pori si dilatano, la sudorazione aumenta e la pelle diventa più luminosa, morbida ed elastica. Grazie alla sudorazione il corpo elimina le tossine dannose e le cellule si rinnovano.
    • Aiuta ad allentare la tensione muscolare ed a scaricare lo stress. Dopo una seduta in un bagno turco il sistema nervoso è più rilassato.

    La posizione ideale da assumere all’interno del bagno è stare sdraiati e cercare di mantenere le gambe più alte rispetto al resto del corpo. Questo genere di trattamento è controindicato nei soggetti che soffrono di malattie a carico del sistema cardio-circolatorio, malattie veneree e cutanee. E’ importante sapere che nel caso in cui si avvertano le tempie che pulsano è necessario uscire dal bagno turco, fare una doccia fredda ed eventualmente riprendere il percorso. Non bisogna assumere cibo almeno un’ora prima di eseguire il trattamento, bere molta acqua, infusi e mangiare frutta al termine della seduta.

     

  • Il rito funebre indù

    Il rito funerario è una pratica antichissima e ogni civiltà,religione o cultura ha un modo diverso per celebrare la morte di una persona cara e se noi siamo abituati a vedere il funerale in Chiesa e la conseguente tumulazione o cremazione Roma di un defunto; ci sono religioni come quelle induista che hanno una lunga prassi funeraria, volta soprattutto a salvaguardare l’ anima del defunto.

    rito funebre indù

    Come avviene il funerale indù

    Nel mondo indù la pratica funeraria che viene praticata maggiormente è la cremazione, che ha accompagnata da specifici riti, che devono essere svolti per far in modo che l’anima del defunto non vaghi per l’eternità.

    Secoli fa, il funerale indù prevedeva che il defunto venisse sotterato o messo in acqua, mentre con il tempo la cremazione è diventata la principale pratica, poichè il corpo del defunto bruciato permette all’anima di raggiungere rapidamente la nuova dimensione, perchè secondo la religione induista questa accade solo quando il corpo terreno non esiste più.

    Il rito induista prevede che la cremazione avvenga lo stesso giorno della dipartita e secondo quello che riporta il libro sacro del Puranai il corpo del defunto deve essere lavato e vestito con gli abiti tradizionali e poi dovrà essere ricoperto di fiori e coperto di un telo che varia a seconda del sesso e dell’età del defunto.

    Il corpo del defunto viene trasportato sul luogo della cremazione da tutti i parenti maschi del defunto e il corteo funebre deve passare per i luoghi più importanti nella vita della persona appena deceduta, il tutto deve essere accompagnato dalla preghiere dei libri sacri induisti.

    Il lugo della cremazione viene definito Shmashana e si trova lungo le rive del fiume o del mare poichè per la religione indù i luogi d’ acqua sono considerati sacri.

    Il cadavere viene sistemato sulla pira che deve guardare verso sud e viene posta sul petto del defunto lo sterco di vacca, l’ animale sacro per gli induisti.

    Al rito funebre assistono vestiti a lutto il figlio primogenito in caso di decesso del padre e l’ ultimogenito nel caso della madre, mentre le donne non sono sempre ammesse a partecipare al funerale.

    Il figlio prescelto deve seguire uno specifico rituale prima di accendere la pira con il defunto partendo dalla testa e durante il rito della cremazione vengono effettuate numerose preghiere per incoraggiare le varie parti del corpo ad unirsi in un unico elemento.

    Dopo che il corpo è bruciato i partecipanti tornano a casa si lavano e puliscono la casa da cima a fondo, poichè considerata impura e contaminata dalla morte e dopo tre giorni la persona che ha assistito al rito funebre  torna a recuperare le ceneri del defunto.

     

     

  • Processo Calcioscommesse, assolto Conte

     

    Termina con una assoluzione piena per non aver commesso il fatto il processo a carico di Antonio Conto accusato di frode sportiva nell’ambito della vicenda Calcioscommesse. Il Ct della Nazionale, che aveva chiesto il rito abbreviato per arrivare a sentenza prima dell’inizio degli Europei a giugno, era già stato squalificato dalla giustizia sportiva per 6 mesi essendogli stata riconosciuta l’omessa denuncia rispetto ad alcuni match combinati, mentre nel processo penale il giudice ha riconosciuto l’inesistenza del reato. La vicenda nasce dalla vicenda dell’ex portiere della Cremonese Paoloni, che addomesticava risultati delle partite anche con metodi poco ortodossi o con papere clamorose, scoperchiando poi una rete di criminali esteri, calciatori e dirigenti che invece darsi al trading online scommettevano tranquillamente su più piattaforme online. Quello che venne fuori fu una sorta di sistema, capace di truccare decine di partite con altrettanti calciatori pronti ad assecondare le richieste dei malavitosi. Conte è stato tirato in ballo come ex mister di Bari e Siena, squadre entrambe coinvolte nello scandalo nel periodo in cui erano allenate dal Ct, ed assieme a lui ci sono anche i suoi collaboratori Stellini ed Alessio, con il primo che ha ammesso gli illeciti.

    antonio conte

    Ora testa agli Europei

    Antonio Conte ha commentato la sentenza dicendo che si tratta della fine di un incubo. Prima di tuffarsi nell’avventura inglese sulla panchina del Chelsea, fatto che ha provocato il malumore di qualche critico, ora però ci sono gli Europei in Francia da affrontare. L’Italia ha un girone duro ma non impossibile, con Belgio, Svezia e Irlanda anche se gli infortuni di Verratti e Marchisio indeboliscono notevolmente un reparto che si fondava totalmente sui due giocatori. Se la difesa assicura affidabilità con il blocco Juve, la linea mediana ora è un po’ da ricostruire, con il solo Florenzi in pratica sicuro del posto. Anche nel reparto offensivo i dubbi non mancano. Il grande problema è che mancano non solo i fuoriclasse, ma anche giocatori di sicuro rendimento. Come centravanti il prescelto dovrebbe essere Pellè, con Pavoletti suo probabile vice. Seconda punta Conte vede molto bene Eder, anche se l’oriundo da quando è passato all’Inter ha vissuto ultimi mesi opachi. Con Giovinco, in maniera discutibile, lasciato a casa ed Immobile e Destro alle prese con infortuni, El Shaarawy ed Insigne dovrebbero essere gli altri due attaccanti che completerebbero la cinquina.

  • Bootstrap domina tra i framework per realizzare siti web

    Bootstrap domina tra i framework per realizzare siti web

    Chiunque sia appassionato alla realizzazione siti web Roma e in tutta Italia avrà sicuramente sentito parlare di Bootstrap. Si tratta di un framework che dà la possibilità di sviluppare le interfacce web e che sta riscuotendo tantissimo successo a livello mondiale. Basti pensare che l’1% dei siti web realizzati in tutto il mondo comprende alcune parti del codice prodotto da Bootstrap. Questo per capire l’entità della popolarità che si sta costruendo tale strumento informatico.

    I motivi del successo e i rischi del suo utilizzo

    Ma come ha fatto Bootstrap ad avere tanto successo? Sicuramente incide non poco l’ottima nomina che il framework vanta tra gli sviluppatori, i quali si impegnano piuttosto attivamente per migliorarlo e supportarlo all’interno della loro community.  Un supporto che ha portato Bootstrap a divenire uno standard fisso per quanto riguarda la realizzazione dei temi prescelti e dei template HTML che vengono poi indirizzati ai diversi CSM (Content Management System), dando loro un’impronta in particolare dal punto di vista del responsive design.

    Ad oggi tantissime web agency utilizzano Bootstrap, anche se ovviamente non tutto è rose e fiori. Questo perché anche un framework di tali capacità può risultare inadatto a soddisfare alcune esigenze. Molto dipende, come è risaputo, dal singolo caso che è sempre diverso l’uno dall’altro. Bootstrap diventa un ottimo strumento nel momento in cui deve soddisfare le esigenze di clienti alla ricerca di un design abbastanza convenzionale, che puntano per lo più sulla solidità del sito web. Non è consigliabile, invece, a tutte quelle persone che puntano su un codice che sia mantenibile o su un design originale. Tornando ai motivi del successo di Bootstrap, parte del merito è dovuta alla capacità di adattare una pagina creata con questo framework a una vasta gamma di dispositivi, che siano essi tablet, smartphone o notebook. Questo perché il layout che presenta è molto fluido, e dà la possibilità di essere adattato a diverse risoluzioni dello schermo. Bootstrap, infine, è un framework free, chiunque può scaricarlo, ma noi vi consigliamo di affidarvi alla versione compilata, che è quella che permette di valutare in toto l’intero programma e di sfruttarlo al meglio qualora si voglia realizzare un progetto completo in tutte le sue dimensioni. Oltre alla versione compilata, esiste anche il modello personalizzato, che è utile per gli utenti non alle prime armi, in quanto dà la possibilità di gestire e controllare i file in modo preciso e dettagliato.

  • Al Carpi non riesce il miracolo, si salva il Palermo

    Al Carpi non riesce il miracolo, si salva il Palermo

    Non sorride alle due matricole Carpi e Frosinone il loro primo storico campionato in Serie A. Dopo i ciociari, che avevano salutato la massima serie con un turno di anticipo perdendo in casa con il Sassuolo, anche per i biancorossi arriva la retrocessione ma fino all’ultimo si è sperato. La squadra di Castori aveva tutto nelle proprie mani, ma lo scivolone interno con la Lazio, dove Mbakogu ha sbagliato ben due calci di rigore, è costato il sorpasso da parte del Palermo, al quale è bastato quindi battere a domicilio il già retrocesso Verona nell’ultima giornata per ottenere la salvezza. Un vero peccato per il Carpi che ci credeva molto in questa sorta di miracolo, ma nel momento più delicato è venuta meno quel pizzico d’esperienza necessaria, tutto il contrario dei rosanero che invece, nonostante una stagione travagliata e farcita di cambi di allenatori e giocatori, alla fine sono riusciti a ricompattarsi e mantenere la categoria.

    carpi calcio

    In gioco fino alla fine

    Alla fine il Carpi ha concluso il suo primo campionato di Serie A raccogliendo 38 punti, uno in meno del Palermo che si è salvato. Non male per una matricola che ad inizio campionato, senza che uno dovesse essere un esperto di picchetti o di strategie opzioni binarie, tutti credevano assolutamente spacciato e condannato al rapido ritorno in cadetteria. Come guida tecnica i biancorossi sono partiti confermando il mister della promozione, ovvero il verace Fabrizio Castori, cambiando invece il Ds con Sean Sogliano, ex Verona, che ha sostituito Giuntoli passato al Napoli. Oltre al blocco storico, con diversi giocatori presenti anche nei campionati vinti in Serie C, arrivano diversi altri atleti, ma l’inizio non è quello sperato. Allora ecco l’esonero di Castori e l’arrivo di Sannino, allentaore che Sogliano da tempo voleva portare anche al Verona. Ma il cambio non da la scossa aspettata, il Carpi sembra condannato ad una rapida retrocessione così viene richiamato Castori, che però pone come unica condizione che venga allontanato il Ds. Così avviene e con il tecnico marchigiano di nuovo in sella il Carpi inizia a risalire la china, affidandosi al nucleo storico della squadra e tirandosi fuori per alcune giornate dalla zona calda. Il resto poi è storia, con il capitombolo casalingo contro la Lazio ed il sorpasso del Palermo. Una storia quindi senza il lieto fine, ma la società biancorossa ha già le idee chiare su come ritornare presto in Serie A.

  • Il boom della formula day use anche negli hotel di lusso

    Il boom della formula day use anche negli hotel di lusso

    E’ ormai risaputo come l’Italia fosse un paese formato da grandi menti, e la conferma arriva anche dall’ultima invenzione creata da quattro giovani imprenditori, che hanno reso felici non solo tantissimi turisti di passaggio ma anche i residenti che possono così prenotare per un giorno o qualche ora  gli hotel di lusso, che partecipano alla nuova moda del day use.

     

    Cos’è il day use?

    In molti giustamente si staranno chiedendo a cosa ci riferiamo quando parliamo di day use hotel. Si tratta di una nuova tendenza che spinge gli hotel di lusso ad aprire l’affitto delle proprie camere o suite soltanto per mezza giornata o comunque in orari che vanno dalle 10 di mattina sino alle 18. Un’offerta che include in un solo pacchetto, nella maggior parte dei casi, anche altre proposte interne degli hotel come l’uso della palestra o della sauna, di sale relax, ristoranti dover mangiare, e altro ancora. Tutto compreso nel prezzo iniziale.
    Una nuova tendenza, questa, che sta sconvolgendo in toto il classico metodo di lavoro che noi tutti conosciamo degli hotel, abituati ad ospitare clienti che si fermano per due o più giorni. Essa sta allargando gli orizzonti verso quella parte della clientela che necessita soltanto di un appoggio diurno, pagando magari metà del prezzo dovuto. Ma chi sono queste persone? Gli esempi che si possono fare sono tanti, e vanno dalle Hostess e/o Steward delle compagnie aeree che si trovano di passaggio tra una tratta e l’altra, alle famiglie che vogliono passare una domenica intera lontano da casa, passando per le coppie che preferiscono trascorrere un po’ di tempo in intimità durante il giorno, fino ad arrivare ai lavoratori che non amano particolarmente viaggiare negli orari di punta rimanendo bloccati nel traffico. Una classe di persone oggigiorno sempre più ampia, con la gente che, costretta per lavoro o per libera scelta, si muove sempre più spesso da un posto all’altro.
    Una tendenza, questa, che non poteva non coinvolgere anche gli hotel lussuosi del centro storico della Capitale. Il day use hotel Roma, infatti, è lanciatissimo, grazie alle ampie distanze che si devono percorrere per spostarsi da un punto all’altro della Città Eterna. Concludendo, dunque, possiamo sostenere che il day use hotel, lanciato per la prima volta dal portale DayBreakHotels, è una moda che difficilmente sarà soltanto di passaggio. Anzi, sono alte le possibilità che questa si affermi sempre più in maniera costante nei prossimi anni.

  • ISPRA conferma esclusione dal MUD per tutti i rifiuti non pericolosi

    ISPRA conferma esclusione dal MUD per tutti i rifiuti non pericolosi

    Ci sono importanti novità per quanto riguarda l’ampio settore che coinvolge il registro carico e scarico rifiuti. L‘Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale, infatti, ha ufficialmente stabilito che tutti coloro che producono rifiuti edili non pericolosi possono essere esentati dal MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale). In altre parole, sono esclusi da tale modello tutti quei rifiuti, indipendentemente dal loro codice CER, considerati non pericolosi prodotti nei cantieri e derivanti dalle attività di costruzione e demolizione.

    I rifiuti CER 15 01 esclusi dal MUD

    In questa categoria rientrano, senza alcun dubbio, i rifiuti aventi il codice CER 15 01 che sono quelli relativi all’imballaggio. Ora in molti, probabilmente, si staranno chiedendo come il registro carico e scarico dei rifiuti sia influenzato da questa importante e tanto attesa decisione presa dall’ISPRA. Ebbene l’affermarsi di questa disposizione permetterà a tutte quelle aziende edili che producono qualsiasi tipologia di rifiuti non pericolosi di essere esclusi dall’obbligo di possedere l’iscrizione a tale registro. Bisogna, però, puntualizzare una cosa per evitare qualsiasi tipo di frainteso: i rifiuti edili non pericolosi, affinché possano essere esclusi dal registro di carico e scarico rifiuti, dovranno obbligatoriamente essere creati nei cantieri e dovranno derivare da attività di costruzione e demolizione. Teniamo a sottolineare questo punto perché qualsiasi altro rifiuto non pericoloso prodotto fuori cantiere (ad esempio in un’officina privata) non può essere attribuito ad attività di costruzione e demolizione, e di conseguenza prevede l’obbligatorietà dell’iscrizione al registro, tramite modulo MUD, per poi essere girato annualmente alla CCIAA.
    Parlando, invece, dei rifiuti pericolosi, è necessario dire che questi sono obbligati a essere iscritti al registro di carico e scarico, oltre a dover essere dichiarati mediante MUD e SISTRI, indipendentemente dal luogo in cui questi vengono prodotti.
    Chiudiamo l’articolo concentrandoci sulle scadenze che riguardano la presentazione del MUD e del SISTRI nelle varie Camere di Commercio. Per il 2016 la doppia scadenza è ormai passata, in quanto il termine ultimo per poter presentare tali documenti era il 30 aprile, ma fino alla data del 31 dicembre 2016 vi è una sorta di proroga, che permette gli adempimenti del formulario di identificazione dei rifiuti, del registro di carico e scarico e della dichiarazione del MUD che erano previsti entro il 30 aprile, di essere compiuti entro tale data senza il rischio di intercorrere nelle sanzioni di operatività del SISTRI (sono previste sanzioni, però, qualora siano violate le discipline sul medesimo formulario).  

  • Il deejay e le diverse figure esistenti

    Rispetto a una ventina di anni fa la tecnologia è cresciuta tantissimo, si è evoluta sotto tutti i punti di vista dando la possibilità a chiunque di dare adito alla propria fantasia creativa soprattutto nel grossissimo mondo della musica. E proprio per questo motivo, oggi come oggi, è più semplice diventare dei deejay. Basta avere a disposizione un ottimo impianto audio, delle tracce musicali provenienti da diversi dispositivi da passare in una consolle di mixaggio, e si può diventare veri e propri deejay.

    dj

    Le diverse tipologie di dj

    Cerchiamo di vedere, adesso, quali sono le figure di dj che si possono incontrare al giorno d’oggi. Molte, se non tutte,quelle che stiamo per vedere, si possono facilmente incontrare nella Capitale italiana, famosa per l’eterogeneità dei dj Roma proposti.

    La categoria base dei dj racchiude tutte quelle persone che non possono vantare una conoscenza approfondita della musica, conoscono appena le ‘hit’ del momento che devono utilizzare e spesso e volentieri sfruttano i compleanni degli amici o dei parenti per improvvisarsi responsabili della musica dei rispettivi eventi. Un’altra categoria di dj può essere quella dei cosiddetti ‘pr’. Si tratta per lo più ragazzi di scuola, chiamati dai vari locali soltanto perché possono vantare un discreto numero di ‘fans’ a seguito, ma musicalmente non hanno l’esperienza dalla loro parte. Salendo un po’ di livello troviamo i dj timidi. Sono tutti coloro che godono di un buon archivio di conoscenze musicali e di ottime qualità da disc jokey, ma non hanno la medesima fiducia in sé stessi, e proprio per questo motivo non riescono a sfondare nel settore, rimanendo spesso e volentieri all’ombra di deejay più famosi e, perché no, anche meno bravi di loro. Andando avanti non possiamo non citare quelli che sono chiamati ‘Top dj’, ossia quelli che sognano sin da bambino di fare questo mestiere e hanno la fortuna di appartenere a delle famiglie agiate, che possono permettergli di far divenire questo sogno una realtà. Se poi, oltre ai soldi, c’è anche la classe, allora ci troveremo di fronte ai nuovi David Guetta. Di contro ai Top dj, infine, ci sono i dj di nicchia, ovvero quei deejay che decidono di suonare soltanto ciò che amano, facendolo più per passione che per lavoro. Questa categoria, nella maggior parte dei suoi rappresentanti, può vantare un’ottima cultura specializzata nel proprio genere musicale ma poca per quanto riguarda gli altri generi, e preferiscono suonare in poche serate ma di qualità piuttosto che diventare dei ‘resident dj’. In giro per Roma, per l’Italia e anche per il mondo ci sono tantissime altre figure di deejay, ma quelle che abbiamo esaminato in questo articolo costituiscono la fetta più grande della torta, per lo meno nella realtà romana, dove il numero di discoteche è sempre più in crescita e, di conseguenza, anche il numero di richieste di deejay continua a salire sempre di più.

  • La storia e la bellezza del barcone di Roma

    La stagione estiva si avvicina sempre di più, e con essa il bel tempo e le meravigliose serate che condiscono lo stupendo panorama di Roma. Una città che lascia raccontare alla storia la bellezza dei suoi monumenti come il Colosseo, il Vittoriano, la piazza e la chiesa di San Pietro, il Pantheon e tantissime altre strutture secolari. Tra queste un ruolo particolare lo gioca il Tevere, un fiume che ha visto nascere e crescere Roma, svilupparsi sino a diventare la prima potenza a livello economico, politico e militare d’Europa. Un fiume, il Tevere, ancora oggi simbolo della Capitale italiana e protagonista della paesaggistica romana.

    barcone tevere
    I romani, ma anche i tantissimi turisti che si trovano a passare dalla città eterna, rimangono sempre estasiati dallo spettacolo che offre il fiume nel suo passaggio dalla zona di Trastevere con tutti i vari ponti che lo sovrastano. E di questo panorama unico moltissimi gestori ne hanno approfittato, e ne approfittano tutt’oggi, realizzando un vero e proprio business tramite la presenza di locali che ospitano i turisti e i cittadini vogliosi di vederlo. Viene data la possibilità a questi ultimi di trascorrere una serata diversa dal quotidiano e che rimarrà sicuramente nelle memorie delle persone che avranno la fortuna di esserci stati. Tra questi locali caratteristico è il Barcone sul Tevere. In passato, questo veniva utilizzato come un mezzo di trasporto che circumnavigava il Tevere da cima a fondo all’interno dell’habitat romano, mentre adesso è diventato per lo più un locale dove giovani e non possono organizzare la celebrazione festiva di un avvenimento importante della propria vita, quale potrebbe essere un battesimo, una cresima, una comunione, un diciottesimo compleanno, una festa di laurea, un addio al celibato o altro ancora. Per cercare di capire l’esperienza che si può vivere all’interno di questo locale alternativo basti pensare che ai tempi dell’Antica Roma esso rappresentava la principale risorsa commerciale della città. Soltanto la costruzione di un ponte che univa l’isola Tiberina con la sponda opposta permise lo sviluppo e la crescita del traffico navale. Oggi può essere considerato un vero e proprio monumento storico galleggiante sull’acqua, che restituisce ai suoi clienti una location molto particolare in un clima surreale, che può fornire romanticismo alle coppie che decidono di passare una serata con il proprio partner, e nello stesso tempo un ambiente amichevole e divertente per quei gruppi di amici che si sono recati al barcone intenzionati a passare del tempo in compagnia.

  • Frosinone, retrocedere a testa alta

    “Est modus in rebus”recitavano i latini che tradotto vuol dire “c’è modo e modo”. Questo vale per tutte le cose e per ogni atteggiamento, ed in questo caso da lodare non c’è il modus di un singolo, ma di una città intera. Giusto un anno fa il Frosinone Calcio festeggiava la sua prima, e storica, promozione in Serie A. Una piccola favola di una società di provincia che realizza un piccolo sogno, con buona pace di chi come il presidente della Lazio Claudio Lotito non vedeva di buon occhio questo salto di categoria preoccupato per una potenziale perdita di appeal della massima serie agli occhi degli investitori pubblicitari. Un fulgido esempio di come ora per certi personaggi il calcio sia solo un business senza spazio per i sentimenti. E invece per fortuna non è così, con i tifosi gialloblù che, dopo decenni passati in polverosi campi delle serie minori, hanno così potuto assaggiare il palcoscenico principale del pallone italiano, andando all’Olimpico da protagonisti e non più da ospiti. Se magari prima ci si recava nella vicina capitale per un evento o delle feste di compleanno Roma di qualche amico o parente, adesso il tifoso frusinate poteva farlo per continuare a sognare, nella speranza che i propri beniamini calcistici potessero salvarsi rimanendo così nel gotha del calcio italiano.

    frosinone calcio

    Retrocedere senza drammi

     

    Con la sconfitta interna contro il Sassuolo invece il Frosinone ha salutato la nostra Serie A. Più che la debacle interna pesa il pareggio beffardo ottenuto dal Milan nel finale della partita precedente a San Siro ma più in generale un andamento esterno non all’altezza di quello interno. Ma a fare il giro del mondo per una volta non è stata la contestazione dei tifosi per la retrocessione matematica, ma invece il caloroso e sentito ringraziamento di tutto lo stracolmo stadio verso i giocatori, allenatore e dirigenza. Un grazie di cuore per chi ha lottato fino all’ultimo per far si che il sogno continuasse. E’ stato un campionato difficile per il Frosinone, ma nelle difficoltà si è saputo distinguere. In primis va sottolineato il calore del pubblico frusinate che ha sempre riempito il Matusa nelle partite interne e seguito la squadra in massa in trasferta. Poi per il modo di vivere da parte del presidente Maurizio Stirpe e del suo staff questa avventura nella massima serie. In panchina è stato riconfermato mister Roberto Stellone, che ha terminato la stagione senza che venisse cacciato alla prima difficoltà, alla faccia di chi invece ne cambia uno ogni due mesi. Anche nel parco giocatori la rosa è sostanzialmente quella della promozione dalla Serie B con qualche innesto. Oltre questo ci sono anche i lavori per un nuovo impianto sportivo. Insomma, sul campo è arrivata la retrocessione ma il futuro per il Frosinone sembra essere comunque roseo.