Category: comunicati stampa

  • Claudia Ottavia pubblica il video del singolo Fossi maschio

    Claudia Ottavia pubblica il video del singolo Fossi maschio

    Dopo l’ottimo riscontro ottenuto con Odio Sanremo, continua il progetto artistico all’insegna della provocazione di Claudia Ottavia con il nuovo singolo Fossi maschio, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Un brano dai connotati insoliti, privo di musica e della durata di poco più di un minuto, un intermezzo a cappella che testimonia la volontà della cantautrice sarda di uscire fuori dagli schemi della forma canzone e sorprendere l’ascoltatore provocando in lui una reazione. Riposare le orecchie dopo la bolgia sanremese è il motivo che ha spinto Claudia a pubblicare adesso questo particolare inedito, ispirato a Tracy Chapman per il modello di riferimento strutturale. 

    Fossi maschio è un’invito rivolto all’uomo di togliersi la maschera che lo denota virile  a ogni costo, come se mostrare un lato più vulnerabile fosse un motivo di vergogna. In un’epoca storica in cui l’assopimento e l’alienazione prendono il sopravvento e finiscono per renderci privi di capacità di risposta, questo brano vuole abbattere le barriere comportamentali tra i sessi e spronare chi ascolta ad esprimere nel quotidiano il proprio reale modo di essere.

    Fossi maschio è incluso in un progetto che include 7 inediti, prodotti insieme a Michelegiuseppe Rovelli e nati durante il periodo della pandemia. I tratti distintivi sono la contaminazione tra ballo, canto e contenuti con sonorità elettroniche e testi ricchi di spunti di riflessione. Un disegno artistico che rispecchia l’anima eclettica di Claudia, spinta dalla necessità di spaziare tra mondi comunicativi diversi.

    «Non mi sono mai schierata nei confronti del femminismo, Fossi maschio condanna un certo tipo di maschilismo stereotipato, sia perché ho avuto modo di conoscere tanti uomini che si presentano forti ma che in realtà sono degli agnelli tenerissimi, sia perché ho fatto lo sforzo di immedesimarmi in loro in quanto io stessa tendo a costruirmi una corazza difensiva di sicurezza, consapevole che la fragilità nel sistema sociale attuale porta all’annientamento. Homo homini lupus è ancora un’affermazione veritiera», dichiara l’artista.

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  • E’ Claro è il nuovo singolo di Nicola Russu

    E’ Claro è il nuovo singolo di Nicola Russu

    Riaprono le discoteche e il cantautore di Olbia Nicola Russu ci regala il nuovo singolo in cui dominano le atmosfere da club e risalta prepotente la voglia di tornare a ballare sotto la cassa. È Claro, fuori su tutte le piattaforme digitali, è un concentrato di buoni propositi indirizzati verso un futuro dove le certezze sono poche. Il domani viene descritto come un gioco dove spetta a noi muovere le pedine, consapevoli che non possiamo controllare tutto quello che ci capita, ma allo stesso tempo abbiamo una percentuale di autogestione che ci sprona a dare il massimo per ottenere i propri obiettivi e migliorarsi.

    Il pezzo si caratterizza per sonorità dreamin e nella produzione home made confluiscono le varie contaminazioni del progetto che sta portando avanti il cantautore sardo: è evidente, infatti, il suo amore per la musica elettronica più sognante, a metà tra euro-dance e melodia italiana del decennio ’90. Ma questo mondo sonoro si interseca con la canzone d’autore con cui Nicola è cresciuto e che lo ha spinto, in adolescenza, a scrivere.

    «Mi rivolgo al futuro in un dialogo muto in cui lo interrogo su quali disegni abbia nei confronti miei e della mia generazione. C’è una parte certa che ci rende liberi di scegliere e che ci rende protagonisti della partita e una che invece dipende da fattori esterni. Penso che questo sia anche il bello della vita. Chissà cosa inventerà per noi e chissà se con le unghie e con i denti riusciremo nei nostri intenti. Intanto muovete le natiche che non ce lo vieta nessuno!».

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    Nicola Russu è un cantautore, musicista e compositore originario di Olbia, classe 1990. Inizia da autodidatta a suonare le tastiere durante l’adolescenza e dopo l’esperienza con la band dei Pazoba, con una partecipazione a Sanremo Rock, decide di perfezionarsi e di studiare al S.Louis College di Roma, città dove ora lavora, laureandosi sia come tecnico del suono sia nel campo della musica elettronica. Il suo progetto solista ha all’attivo due EP totalmente autoprodotti: Profondo Russu, pubblicato nel 2015 e disponibile su YouTube, in cui emerge il suo lato più introspettivo, e Montagne Russu, rilasciato lo scorso anno e più vicino alle attualità sonorità da clubbing. Da alcuni anni sta inoltre partecipando in qualità di tastierista all’attività live di Scarda.

  • Letizya, dopo Buonanotte ecco il singolo Mostri

    Letizya, dopo Buonanotte ecco il singolo Mostri

    Dopo il convincente debutto con Buonanotte, torna Letizya con il nuovo singolo Mostri, una ballad indie pop che parla di una relazione a distanza che finisce, con la narrazione affidata alla persona che resta e la sensazione di tristezza mista a rabbia in un ritornello dove le certezze e le speranze riposte nell’amato diventano un gigantesco punto di domanda. La cantautrice si interroga sul valore che diamo ai rapporti, consapevoli di quanto sia sbagliato affidare a un altro la nostra felicità anche se era in grado di azzerare le paure e le insicurezze.

    Mostri è un viaggio di sola andata tra due giovani che concludono il percorso della loro storia, con le alte temperature esterne che si abbassano all’improvviso nel momento del triste annuncio, con il cuore che diventa di pietra e le mani che iniziano a tremare. Una scrittura matura, nonostante la giovanissima età, quella di Letizya che dimostra la sua capacità di introspezione psicologica in una canzone dai forti connotati sentimentali.

    La produzione è di nuovo affidata a Davide Gobello, chitarrista, tra gli altri, di Fabrizio Moro, Loredana Bertè, Pierdavide Carone e Paolo Vallesi. La copertina è realizzata, come per Buonanotte, da Giorgia Malizia che ha proseguito l’immaginario visivo minimal e notturno, raffigurando una persona con la doppia faccia, riferibile ai due innamorati che guardano in direzioni diverse.

    «Mostri è nata da una vicenda che è capitata a una mia amica, penso che gli amori a distanza siano quelli che necessitano di maggiore cura, non è facile riuscire a mantenere vivo il sentimento con i chilometri contro. Mostri è una storia che finisce con l’amaro in bocca, un saluto da digerire mentre il treno della vita continua la sua corsa».

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  • Baruffa, online il video del singolo Amore magico

    Baruffa, online il video del singolo Amore magico

    Tornano i Baruffa e lo fanno con Amore magico, il nuovo singolo che racconta con irriverenza il processo di seduzione con una storia immaginaria che sfocia nella magia di due sguardi che si incrociano. L’io narrante si innamora di una ragazza che conosce in un locale e il tutto è descritto con la leggerezza che è il marchio di fabbrica dei testi del gruppo, capace di emozionare senza ricorrere ad artifici retorici ma con un linguaggio immediato e quotidiano. Un brano dalle sonorità pop rock, arricchito da elementi elettronici e con un ritornello sognante in cui il piano e la chitarra elettrica hanno il potere di immergere l’ascoltatore nella vicenda. Il pezzo anticipa l’EP d’esordio della band veneta che sarà pubblicato verso la fine della primavera.

    «”Amore magico” parla di sesso. C’è tutto: lui, lei, il locale, il rituale, l’accoppiamento. Sembra poco. Anche perché i due palesemente si annoiano. Però poi c’è l’altro, l’intruso che spesso non vorresti, quella parola, la più difficile al mondo, che tanto valeva sbandierare senza pudore nel titolo: Amore. E poi, dato che non c’era più nulla di cui vergognarsi, abbiamo aggiunto magico. A volte è noioso doversi immedesimare nei ruoli della seduzione, flirtare-filtrare, alludere-illudere, fare storytelling, fingersi interessati-interessanti… tanto sanno tutti qual è il punto. Il protocollo annoia perché ci appiattisce su una copia di noi stessi, soprattutto nel ciclico ripetersi di incontri occasionali, vissuti in modo consumistico. L’amore, un gesto-rituale tramandato in eterno nella tribù degli esseri umani. Fino a quando, però, in quel gesto solito, meccanico, tecnico, preciso, rituale riusciamo a trovare noi stessi. Usciamo da un periodo di silenzio durato più di un anno dall’ultima pubblicazione (IndiePop, 2020) per presentarvi un brano che abbiamo scritto tempo fa e siamo molto felici che possiate ascoltarlo».

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  • Giulia Mutti pubblica Notte fonda, il nuovo singolo

    Giulia Mutti pubblica Notte fonda, il nuovo singolo

    Giulia Mutti torna con Notte fonda, il nuovo singolo dal sound prorompente, ammiccante verso un certo pop rock venato di elettronica che ingloba però pianoforti, chitarre e batterie vere nella produzione (guidata dalle mani sapienti di Fabrizio Barbacci e Guglielmo Ridolfo Gagliano), senza mai slegarsi dall’importanza di un testo diretto e dal forte impatto. Strofe incalzanti e serrate nella metrica lasciano spazio a un ritornello aperto, dalla melodia scanzonata e sofferente allo stesso tempo.

    Il brano racconta di una coppia che riflette sulla propria condizione e trova l’uno nell’altro l’ancora di salvezza per guardare con maggiore serenità al domani. Attraverso immagini attinte dal mondo della musica, la cantautrice toscana delinea i tratti di una storia in cui dominano gli alti e bassi ma in cui i sentimenti trionfano, superando le difficoltà che si incontrano lungo il cammino.

    Notte fonda vuole parlare del tirare il cuore oltre l’ostacolo, lanciarlo, riprenderlo, donarlo, ricomporlo. Nasce dallo sconforto l’idea di costruire una casa sulle proprie paure e scardinare le certezze, avendo cura di trovare una spalla su cui piangere, perché anche nella disperazione più totale in noi vince sempre la voglia di rinascere. Notte fonda è il barlume di speranza sul ciglio di un burrone, un fazzoletto pronto ad asciugare le lacrime, un biglietto di sola andata verso un porto sicuro, una mano da tenere stretta in un quotidiano in cui gli standing ovation si mischiano ai fischi.

    Nella copertina è immortalata una pupilla che si dilata al buio per riuscire a vedere meglio, immagine che si collega al tentativo di reazione e di recupero nei momenti bui, quando tentiamo il tutto per tutto per risorgere da situazioni difficili, una metafora che ci insegna lo spirito di adattamento, il sapersi misurare in territori molto al di fuori della nostra comfort zone.

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    Giulia Mutti è una cantautrice grintosa di Pietrasanta, provincia di Lucca, classe 1993, con un piede nella musica d’autore e uno nel pop. Dopo la partecipazione a Sanremo giovani nel 2018 con Almeno tre, pubblica il 3 aprile 2020 La testa fuori, il suo primo album d’inediti, prodotto dal guru del rock italiano Fabrizio Barbacci, e lo porta in giro nel tour estivo, aprendo, fra gli altri, i concerti dei Negrita. L’artista, dalla spiccata attitudine live, delinea un mondo in cui l’autenticità è tutto, trovando un punto di contatto fra cantautori e pop star. Il 2022 la vede tornare sulla scena musicale con Notte fonda, il nuovo singolo, in perfetta continuità con la sua produzione precedente.

    Giulia Mutti - Notte fonda
    Giulia Mutti – Notte fonda cover
  • “Eppure si muove”, il singolo di Stefano Bruno

    “Eppure si muove”, il singolo di Stefano Bruno

    Fuori dal 25 febbraio su tutte le piattaforme digitali “Eppure si muove”, il nuovo singolo di Stefano Bruno. Il cantautore dopo un anno di pausa è tornato con un brano più elettronico e danzereccio, ma che strizza l’occhio ai grandi cantautori come Battiato.

    Stefano Bruno e la sua “Eppure si muove!

    “Eppure si muove” è una riflessione filosofica sul mondo attorno a noi. Uno sguardo al caos che ci circonda, al disorientamento, e all’unica soluzione: la musica e l’amore. Sono questi due massimi sistemi a muovere ogni cosa attorno a noi. A volte ci sembra di rimanere fermi nello stesso punto, bloccati, ma non ci rendiamo conto che comunque qualcosa si sta muovendo. Niente rimane eternamente fermo e uguale.

    Stefano Bruno attraverso la frase filosofica “eppure si muove”, elogia la musica e l’amore come ancora di salvezza in un mondo ormai allo sbaraglio.

    Ho ancora in mente il tram 2 che mi passa davanti in piazza Cordusio quella mattina, io che metto a fuoco e vedo dei passeggeri seduti, altri in piedi e uno che cerca un sedile camminando in senso opposto alla direzione del tram.

    Quello è stato il colpo di fulmine che mi ha l’idea che tutto si muove ed è in fermento anche quando non lo direste mai perché sembra fermo, o se volete “zitto e buono”. Questo miracolo è possibile soltanto grazie a due forze: la musica e l’amore“, il cantautore racconta la genesi della sua canzone.

    “Eppure si muove” è un brano con un testo dal forte impatto che attraverso immagini semplici, di vita quotidiana, arriva diretto all’ascoltatore. Il sound mescola un pop energico e danzereccio con suoni etnici e un cantautorato vecchio stile.

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    Biografia

    Stefano Bruno è un cantautore milanese classe 1990. La musica è sempre stata parte della sua vita, ma la passione esplode davvero a 19 anni quando inizia a scrivere i suoi primi pezzi.

    Sono i grandi cantautori italiani ad ispirarlo in questo percorso, artisti come Battisti, Battiato, Luca Carboni, Biagio Antonacci e Tiziano Ferro.

    La sua fame di conoscenza e la curiosità lo portano anche ad esplorare sound diversi e insoliti. Si innamora della musica etnica e di sonorità più cupe. La passione per la musica diventa qualcosa di più quando entra nella sua prima band. Una volta concluso questo progetto, si butta in duo, ma l’esperienza che davvero segna il suo percorso arriva nel 2017. In quest’anno entra in un coro gospel che dà a tutta la sua vita una direzione artistica diversa.

    Nel 2020 decide di intraprendere un nuovo viaggio da solista. Il 29 settembre dello stesso anno pubblica il suo primo album “Per le strade del cielo” anticipato dai singoli “Ho cercato il tuo nome”, “Scrivilo sul mare” e “Italia turrita”.

    Dopo un anno di pausa il cantautore riapre le danze del 2022 con il nuovo singolo “Eppure si muove”, in uscita il 25 febbraio.

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  • Simone Galassi e il suo secondo singolo Rainbow Tempo

    Simone Galassi e il suo secondo singolo Rainbow Tempo

    Il 14 febbraio è uscito “Rainbow Tempo”, il secondo singolo di Simone Galassi. Il cantautore racconta con una metafora bambinesca quel momento della nostra vita in cui la voglia di vivere, sperare e sognare supera preoccupazioni e paura.

    Simone Galassi e il suo secondo singolo Rainbow Tempo

    “Rainbow Tempo” è una vera e propria colonna sonora, un ritmo che ci portiamo dentro che ci tiene in piedi quando tutto va storto. Un ritmo che ci accompagna nella crescita e nella voglia di scoprire il mondo. Un brano che mescola un pop leggero ed energico a un cantautorato italiano profondo e in grado di toccare le corde giuste.

    Ma “Rainbow Tempo” non è solo una canzone, è LA canzone. Quel brano che anticipa e presenta tutta la filosofia del primo disco di Simone Galassi in uscita quest’anno. In questo piccolo assaggio ritroviamo il fil rouge che legherà tutti i pezzi dell’album: la nostalgia e la ricerca del suono romantico. Quel sentimento che Simone riassume nella frase “Piango mentre ballo”. Ovvero quel momento in cui possiamo sfogarci e riflettere contemporaneamente.

    “La musica rimane mentre il tempo ci cambia”

    In questa strofa della canzone troviamo tutto il concetto del brano. La nostra vita cambia, noi cambiamo, ma la musica ci accompagnerà sempre in questo percorso e “Rainbow Tempo” vuole essere la colonna sonora del viaggio che ognuno di noi percorre.

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    https://www.facebook.com/quisimonegalassi

    Biografia

    Il viaggio di Simone Galassi inizia ad Avezzano, la sua terra natale. Qui, curioso e sensibile, si lascia affascinare dai musicisti che suonano nel pub di suo padre e che indirizzano il suo percorso verso la scoperta di una delle arti più belle e profonde: la musica.

    Nel 2000 si trasferisce con la famiglia a Livorno dove scopre la musica punk. Fonda la sua prima band i Sixteen riuscendo ad emergere sia nella scena cittadina che sul territorio nazionale. Un po’ come il vento del nord del film “Chocolat” anche Simone sentiva il richiamo verso altre terre, verso altri mondi da scoprire. Si trasferisce a Londra dove diventa un artista di strada sperimentando altri generi musicali come il folk.

    La sete di curiosità non si placa mai. Simone è un artista che ama mettersi in gioco, cambiare e crescere. Vola così nell’assolata Australia, a Melbourne, dove frequenta sia la scena musicale che quella della moda. Dopo aver assimilato tutto quello che la città poteva offrire, torna in Italia.

    “Mi sono fermato; ho riflettuto e ho iniziato a viaggiare con la mente, a scovare ogni sensazione o ricordo che credevo dovesse diventare un suono. Ho iniziato a provare nuove formule in maniera compulsiva fino a che l’esperimento è riuscito”, racconta il cantautore.

    Quando il viaggio fisico si è fermato, la creatività e la fantasia di Simone hanno incominciato a volare. E’ nato così il suo progetto da solista e la collaborazione con il produttore Luca Bossi. Il 26 dicembre 2021 esce il suo primo singolo ufficiale “Una notte a St. Michel”. Il 14 febbraio 2022, proprio per il giorno di San Valentino, Simone pubblicherà il suo secondo singolo “Rainbow Tempo”.

    “Sarò sincero, scrivo canzoni per affrontare e interpretare la realtà che mi e ci circonda, qualcosa che condivido costantemente con tutti voi, anche quelli che non conosco”.

  • Mathela, fuori il primo singolo

    Mathela, fuori il primo singolo

    Il 23 febbraio è uscito “Mai Più”, il primo singolo dei Mathela. La giovane band di Milano sceglie il suono di chitarre e amplificatori per farti sentire dal mondo. Il loro primo brano ha un sapore forte e una gran voglia di farsi notare.

    Mai più dei Mathela

    Hai presente le garage band? I ragazzi che prima dei talent suonavano in cantina? Questi sono i Mathela che prendono in mano le chitarre e un suono rock ruvido per raccontarci come vedono il mondo. “Mai Più” è il loro manifesto, è il brano con cui si presentano e ci mostrano chi sono.

    Il nostro singolo parla della vastità delle emozioni e sentimenti di cui è composto l’essere umano. Abbiamo voluto puntare i riflettori soprattutto sui nostri coetani che per farsi accettare dagli altri spesso reprimono queste sensazioni”, così raccontano i Mathela.

    “Mai Più” parla di quanto siamo diversi e di come questa diversità non debba spaventarci, ma valorizzarci. Il brano è un invito ad essere se stessi senza paura del giudizio altrui.

    Interessante è anche la scelta del sound: rock senza tanti fronzoli. Un po’ vintage, ma allo stesso tempo fresco e moderno.

    “Abbiamo scelto appositamente un sound crudo per far arrivare meglio il concetto di voglia di verità della canzone. Questo suono grezzo però viene arricchito dalle tastiere di Manuela che danno, in certi punti, un carattere più astrale al brano”.

    “Mai Più” è il primo passo nel mondo della musica dei Mathela, ma è già un ottimo biglietto di presentazione. Il brano è anche il primo singolo estratto dal prossimo album della band in uscita durante l’estate.

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    https://instagram.com/mathela_music

    https://youtube.com/channel/UC-pZsXf8sOy5KMiYUF6W8Yw

    Biografia:

    I Mathela sono una band di Milano formata da Matteo Davì (chitarrista), Manuela Bartomioli (cantante e tastierista), Michelangelo Gandossi (batteria) e Simone Poli (basso). Matteo e Manuela si sono conosciuti al liceo musicale di Milano ed è lì che hanno deciso di fondare il loro primo gruppo.

    Dopo alcuni tentativi e con l’arrivo degli ultimi componenti la band ha finalmente trovato la propria identità. Il risultato è un sound rock senza fronzoli. I Mathela sono una rock band giovane, ma di vecchio stampo. Un suono ruvido che strizza l’occhio al passato, ma mantiene un sapore di novità.

    I Mathela sono quei ragazzi che provano e riprovano negli scantinati, nei garage e si preparano per il palco. Sono giovani e con una gran voglia di migliorarsi e conquistare il mondo a suon di assoli di chitarra.

    Il 23 febbraio pubblicano il loro primo singolo “Mai Più“, che anticipa l’uscita del loro primo album prevista per l’estate.

  • “Così Così”, il nuovo singolo di Marco Dalla Villa e Diorama

    “Così Così”, il nuovo singolo di Marco Dalla Villa e Diorama

    E’ uscito l’11 febbraio “Così Così”, il nuovo singolo di Marco Dalla Villa e Diorama. Il DJ sceglie il giovane cantautore per dare una voce al suo ultimo progetto. Un primo passo per ricongiungersi alla sua terra natale: l’Italia.

    Così Così – Marco Dalla Villa & Diorama

    Marco Dalla Villa dopo diversi anni in Inghilterra e dopo aver produtto tantissimi beat e brani in inglese, sperimenta qualcosa di nuovo. Torna con un progetto in italiano che mescola due mondi: quello della beat generation e l’indie pop.

    “Così Così” è il racconto leggero di una serata in discoteca trascorsa tra un cocktail e un gioco di sguardi con colei che cattura la nostra attenzioni.

    I beat del DJ Dalla Villa si mescolano all’indie pop di Diorama creando un racconto su cui è facile immedesimarsi e allo stesso tempo lasciarsi andare. Un brano moderno, attuale, leggero e trascinante.

    “Così così” ha un inciso accattivante e bouncy, racconta storie di sguardi, contatti e scintille in uno scenario di luci stroboscopiche e dance floor euforici.

    Ho deciso di fare una canzone in italiano e per questo volevo collaborare con un cantante indie italiano. Dopo aver sentito la sua “souvenir” mi sono subito innamorato di Diorama sia per le sue canzoni sia per il suo personaggio molto carismatico. L’ho contattato, gli ho mandato una bozza della base e pochi giorni dopo lui aveva già scritto gran parte della canzone e me l’ha fatta sentire con un audio WhatsApp. C’era del lavoro da fare ma nella nostra testa suonava già come una hit”, racconta Dalla Villa.

    Ma “Così Così” ha un’altra particolarità: verrà presentato anche come NFT. Usciranno 10 vinili digitali sotto forma di NFT del brano. Ognuno sarà un pezzo unico certificato. Dieci vinili di dieci colori diversi.

    NFT COSI’ COSI’

    Biografia:

    Marco Dalla Villa è un Dj/produttore italiano che vive a Londra dal 2012.

    Si è avvicinato alla musica all’età di quattro anni quando ha iniziato a suonare pianoforte. Fin da piccolo si è appassionato di musica dance ed è cresciuto ascoltando Gigi D’Agostino e la Italo dance di Eiffel 65, Gabry Ponte e Prezioso.

    La musica diventa qualcosa di più di una semplice passione quando a 16 incomincia a suonare nei club di Milano, tre anni prima di trasferirsi a Londra.

    Produce e compone tantissima musica, ma il suo primo successo arriva nel 2018 con “La Francesita”, traccia in stile Melbourne Bounce che conta più di 4 milioni di streaming nelle diverse piattaforme. Il 2021 porta una grande soddisfazione: esce il suo remix ufficiale di “Maps”, canzone portata all’Eurovision da Lesley Roy in rappresentanza dell’Irlanda. Marco suona regolarmente in giro per l’Inghilterra tra club e festival.

    Il 2022 si apre con una grande novità: il nuovo singolo “Così così” in collaborazione con Diorama.

    Il giovane cantautore dopo diversi singoli pubblicati e il suo primo album “Prima che sia mattina”, quest’anno ha portato la sua musica anche sul palco di Casa Sanremo suscittando subito un gran consenso.

    https://www.facebook.com/pages/category/Musician/Marco-Dalla-Villa-104464181545399/

    https://www.instagram.com/marco_dalla_villa/

  • “T’Ammore, the Spirit of Naples”, al Parioli il tributo alla canzone classica napoletana

    “T’Ammore, the Spirit of Naples”, al Parioli il tributo alla canzone classica napoletana

    “T’Ammore, the Spirit of Naples” è la ripresa di uno spettacolo con la direzione artistica di Franco Dragone, che rende omaggio alla canzone classica napoletana e alle danze tradizionali campane riproposte con suoni e arrangiamenti moderni.

    Il repertorio propone brani tratti dal repertorio della canzone classica napoletana e dei balli popolari campani alternati a brani originali strumentali e vocali di nuova composizione.

    Tra i brani classici e tradizionali vi sono: “Mandulinata a Napule”, “O sole Mio”, “I’ Te Vurria Vasà”, “O paese d’o sole”, “A Città ‘e Pulecenella”, “S’mm’e Napule paisà”, “Napule è”, “Tarantella di Ricci”, “O Cafè”, “Torna a Surriento”, “Vesuvio”, “Sangiuvannari”, “Tu Vuò Fà l’Americano”.

    Nei novanta minuti di spettacolo gli artisti agiscono sulla scena seguendo un sottile filo narrativo: una giovane cantante napoletana, rifugiatasi in America da bambina per sfuggire alla Strega Arakne che si è impossessata di Napoli, decide di tornare nella sua città per liberarla grazie al suo melodioso canto, dono della Sirena Partenope.

    Sul palco Nicola Vorelli (cantante), Rachele Di Vaia (cantante), Rosario Spampinato (voce), Gianni Migliaccio (chitarre, mandolino, voce), Gino Magurno (chitarre e mandolino), Lorenzo Caiola (chitarre), Riccardo Shmitt (tammorre e percussioni), Maurizio Trippitelli (timpani e percussioni) e Luca Masotti (batteria e pad elettronico).

    Testi e musiche originali sono firmate da Gino Magurno e Gianni Migliaccio.

    Lunedì 14 febbraio

    Ore 21

    Nuovo Teatro Parioli

    Via Giosuè Borsi, 20 – Roma

    Ingresso 24-33 Euro

    Infoline 065434851