Category: Comunicati stampa

  • SABRINA SCHIRALLI DA VENERDÌ 29 OTTOBRE ESCE IN RADIO E IN DIGITALE “I NOSTRI SOGNI”  BRANO ESTRATTO  DALL’ALBUM OMONIMO IN USCITA IL 26 OTTOBRE

    SABRINA SCHIRALLI DA VENERDÌ 29 OTTOBRE ESCE IN RADIO E IN DIGITALE “I NOSTRI SOGNI” BRANO ESTRATTO DALL’ALBUM OMONIMO IN USCITA IL 26 OTTOBRE

    Dal 29 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “I NOSTRI SOGNI”, brano di SABRINA SCHIRALLI estratto dal nuovo album omonimo in uscita il 26 ottobre.

    Il brano chiave del nuovo album di SABRINA SCHIRALLI, “I NOSTRI SOGNI”, è la ballad romantica per eccellenza scelta dall’artista come pezzo principale poiché è quello che la rappresenta maggiormente. Il testo del singolo parla di un amore sofferto, del senso agrodolce di illusione che una storia finita lascia nel cuore di chi ha amato. Un sentimento di incompiutezza prodotto da sogni non realizzati, lasciati a metà. Con questo brano, l’artista vuole proporre all’ascoltatore un nuovo punto di partenza: se stesso, con tutti i propri pezzi e desideri a cui dar voce.

    Il videoclip del brano è stato girato presso la riserva di Torre Guaceto e il castello di Carovigno, in Puglia, luoghi meravigliosi e dalla natura incontaminata, la stessa che ispira l’artista nella composizione musicale e nella pittura (essendo anche una pittrice con all’attivo moltissime mostre nazionali).

    «Questo album rappresenta per me il coronamento di un sogno: realizzare una raccolta di tutte le mie emozioni in musica – spiega Sabrina Schiralli a proposito del nuovo progetto discografico – Finalmente ho potuto pubblicare un album di inediti scritti interamente da me, composto da ballad romantiche che raccontano di amori difficili, sofferti, di relazioni finite o lontane; alcuni testi sono autobiografici, altri sono storie immaginate. In questo album, tuttavia, non mi riferisco solo all’amore di coppia. L’ispirazione proviene anche dall’amore per la musica, e da altri sentimenti affini, come l’amicizia. Il titolo dell’album rappresenta uno spiraglio di luce in questo periodo storico buio che stiamo attraversando».

    Di seguito la tracklist dell’album: “Nel giardino dei sospiri”, “La mia Musica”, “Distanze”, “In questa notte”, “Baciami”, “L’amore più bello”, “I nostri sogni”, “Torno qui”, “Te ne sei andato via così”, “Dedicato a te”.


    SABRINA SCHIRALLI BIOGRAFIA

  • NIGRA “SENZA LUNA”  POCHI GIRI DI PAROLE E UN’ISPIRAZIONE POP-PUNK ALLA BASE DEL NUOVO SINGOLO PRODOTTO DA WHOISGABCO

    NIGRA “SENZA LUNA” POCHI GIRI DI PAROLE E UN’ISPIRAZIONE POP-PUNK ALLA BASE DEL NUOVO SINGOLO PRODOTTO DA WHOISGABCO

    L’artista tarantino Nigra pubblica il suo nuovo singolo “Senza Luna”.
    Il brano rappresenta una nuova tappa del percorso Emo-Trap che da due anni accompagna il giovane autore. In questo caso, la sonorità d’ispirazione è quella pop-punk, con un tocco di innovazione che afferma uno stile inconfondibile e originale.

    Volendo riassumere in due parole il contenuto del brano, queste sarebbero “Fuck Totum”, è una ribellione emotiva e mentale contro gli schemi preconfezionati che il più delle volte ci vengono imposti

    Due minuti e diciassette secondi di musica diretta, senza giri di parole, scritta durante la quarantena e ispirata ad amicizie nate in un periodo nel quale non era possibile stare per strada e l’unico contatto col mondo esterno era la luna.
    Come per il precedente singolo “Con Me”, la produzione del pezzo è affidata a Whoisgabco.

    Anche il video rappresenta la natura dei rapporti che si creano nella vita: amicizie, amori e bullismo. Situazioni che ognuno ha vissuto almeno una volta negli anni.
    La protagonista del video è una ragazza che vive le sue giornate circondata da persone prepotenti e ostili che tentano in tutti i modi di farla sentire sbagliata e cambiarla.
    Lei è metaforicamente alla ricerca della sua luna e il suo unico rifugio è la musica: questa le permette di non sentire il dolore per quello che le accade.

  • Il rocker Graziano Romani omaggia Augusto Daolio,  la storica voce dei Nomadi,  sabato 13 novembre allo Spazio Teatro 89 di Milano

    Il rocker Graziano Romani omaggia Augusto Daolio, la storica voce dei Nomadi, sabato 13 novembre allo Spazio Teatro 89 di Milano

    MILANO – Fa tappa allo Spazio Teatro 89 di Milano il nuovo tour del cantautore rock Graziano Romani, che sabato 13 novembre (inizio live ore 21.30; ingresso 10-13 euro) sul palco dell’auditorium di via Fratelli Zoia 89 presenterà l’album “Augusto, omaggio alla voce dei Nomadi”, dedicato ad Augusto Daolio, cantante e cofondatore dello storico gruppo emiliano.  
    Insieme a Romani (voce e chitarre) si esibiranno Max Marmiroli (sax, flauto, armonica, percussioni, cori), Follon Brown (chitarra elettrica, cori), Lele Cavalli (basso, cori) e Nick Bertolani (batteria).
    Ad Augusto Daolio, scomparso nel 1992 a 45 anni per un tumore ai polmoni, Graziano Romani, originario di Casalgrande (Re), aveva già reso un toccante tributo con il brano “Augusto cantaci di noi”, composto intorno alla metà degli anni Novanta e poi incluso nel disco “Storie dalla Via Emilia”, il suo secondo album solista scritto in italiano. Ora Romani, che ha alle spalle importanti esperienze maturate in band quali Rocking Chairs e Megajam 5 e che ha registrato dischi in America con musicisti del calibro di Chris Spedding, Sonny Landreth, Robert Gordon, Elliott Murphy, Willie Nile e gli Uptown Horns (la sezione fiati dei Rolling Stones), presenta questa canzone in una nuova versione, insieme alle altre dodici composizioni scelte per “Augusto”.
    Nelle note introduttive del disco, il rocker emiliano ricorda così i Nomadi: «Da ragazzino riuscii a vederli dal vivo, sul palco di qualche festa dell’Unità o di piazza, del mio paese e della mia provincia, e non posso evitare di pensare che quella passione, quella condivisione, quelle emozioni sprigionate da quel grande palco e quella musica abbiano positivamente contribuito a far crescere in me il desiderio di diventare io stesso un musicista».
    Romani, definito dalla critica una delle voci più belle del panorama rock italiano, ha pescato nel repertorio dei Nomadi con una particolare attenzione per i primi lavori degli anni Sessanta e, in parte, degli anni Settanta, periodo in cui iniziava a crescere in lui il desiderio di fare musica: «Questo omaggio è dedicato alla figura di Augusto non solo come cantante – sottolinea – ma guarda anche al poeta, all’artista, al pittore e al narratore per immagini». Già, le immagini: Augusto Daolio amava visceralmente l’arte, inclusa quella del fumetto, una passione condivisa dallo stesso Romani, che ha da sempre un debole per personaggi quali Tex, Zagor e Diabolik, a cui ha dedicato alcuni album della sua ricca discografia.
  • Domani esce il nuovo singolo di Loris Dalì “Branko Non Sbaglia Mai”

    Domani esce il nuovo singolo di Loris Dalì “Branko Non Sbaglia Mai”

    Ogni amore ha la sua storia ed ogni storia che finisce è come un bicchiere che si rompe sul pavimento, lascia in giro pezzi. Il testo di “Branko non sbaglia mai” è un puzzle di diverse storie d’amore. Papaedge ha prodotto il brano con Carlo Caprioglio alla batteria e Tiziano Guidetto al sax. Il mix ed il master sono stati curati da Brutus Vox Music Studio.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “La fine è sempre l’inizio di qualcosa di nuovo. E non vale solo per le relazioni. Con “Branko non sbaglia mai” finiscono i singoli con cui ho raccontato di storie d’amore. Ma è anche l’ultimo singolo prima del mio nuovo disco, che non vedo l’ora di farvi sentire.

    Il videoclip di “Branko non sbaglia mai” racconta la fine di un amore. Lei è appena andata via, forse per sempre. Lui brinda a una Luna neanche piena, poi si perde tra la gente e i locali. Ma la vera protagonista del videoclip è la location, la parte vecchia della città di Pescara. I locali, i tavolini in strada, i murales, la luce naturale del tramonto che quasi non ha bisogno di effetti. In questo piccolo quartiere sono nati Gabriele D’Annunzio ed Ennio Flaiano. La regia è di Papos Film Maker, sceneggiatura di Loris Dalì.

    Loris Dalì BIOGRAFIA

  • “20X2” È IL NUOVO ALBUM DI BENNA, UN VIAGGIO TRA MUSICA E VITA

    “20X2” È IL NUOVO ALBUM DI BENNA, UN VIAGGIO TRA MUSICA E VITA

    A poche settimane dall’uscita di “La cosa più bella che ho visto” (feat. Nicholas Manfredini), Benna torna nei digital store con “20×2” (Impronta/Believe Digital), il suo nuovo album.

    Ascolta su Spotify.

    Il disco, composto da 20 tracce, illustra perfettamente la visione poliedrica e sfaccettata che il “rappautore” emiliano ha della Musica e dell’Arte, miscelando egregiamente brani introspettivi e riflessivi a pezzi leggeri dal taglio sagace ed ironico, il tutto armonizzato dal fil rouge di un’attitudine in perfetto equilibrio tra rap e pop.

    Interamente prodotto da Mirino, sotto la direzione artistica di Nicholas Manfredini, “20×2” deve il suo titolo ed il concept da cui prende vita al quarantesimo compleanno di Benna, che attraverso questo quarto progetto full length ha scelto di trasporre in musica e parole il proprio vissuto e le sue esperienze artistiche e personali, in un’ottica in bilico tra l’incoscienza di un vent’enne e la consapevolezza di un adulto.

    Spogliato dall’immagine sicura, a volte quasi sprezzante, tanto in voga tra gli attuali protagonisti della scena italiana, l’artista mette a nudo la sua anima, raccontandosi a cuore aperto in un viaggio di note e sentimenti che, in netto e voluto contrasto con il suo precedente album – “L’insegnamento dell’asino”, 2020 -, concede ampio spazio a fragilità e insicurezze, posando l’onerosa armatura di chi cerca ad ogni costo di assecondare, accomodare le tendenze del mercato, per indossare, semplicemente, la veste di se stesso.

    E per deporre lo scettro emblema di una ribellione interiore, troppo spesso destinata al suo stesso mittente e alla sua anima inquieta, occorre immergersi a fondo nell’oceano dei propri pensieri e della propria emotività, ricercando con onestà, emotiva e intellettuale, l’autenticità di chi ha il coraggio di ammettere di avere ancora tutto da imparare e scoprire, su se stesso e sul mondo.

    «”20×2” – dichiara Benna – è il mio quarto album da solista, che arriva nell’anno e nel giorno in cui compio 40 anni. Ho pensato fosse giunto il momento di disegnare un punto e girarmi indietro, riguardare la mia vita fino ad ora, per poi iniziare un capitolo nuovo. È un disco onesto e sincero; mi sono messo completamente a disposizione della musica. So bene che fare un disco di 20 tracce nel 2021 appare folle, ma so anche che ne è valsa la pena. So che ha meritato tutti i sacrifici fatti per darlo alla luce. Al tempo stesso, certo, sono consapevole che non saranno in tanti quelli che si metteranno per più di un’ora ad ascoltarlo, ma sono convinto che chi lo farà, potrà trovare cose gradevoli».

    L’album è un excursus di eventi, istanti e scatti di un percorso di vita corroborato dalla Musica e dall’Amore, ma anche composto, così com’è per ciascuno di noi, da momenti e situazioni difficili: dolori, sofferenze, rimpianti ed incertezze che soffiandoci contro, modellano le nostre reazioni alle avversità, forgiando, con il fuoco dei sogni e delle passioni, personalità, carattere e scelte.

    Come ogni viaggio che si rispetti, anche “20×2” ha un itinerario, un percorso sonoro e autorale che, proprio come la vita, segue la linea che decidiamo di trarre, e quando la mano vacilla, sono le persone a noi care a riportarci sul tracciato, unendo e avvalorando tutti quei punti disseminati in noi a cui non riusciamo a dar senso:

    «Per questo disco – conclude Benna –, ho voluto con me tanti amici, dall’inseparabile Nicholas Manfredini a Mirino (anche in veste di cantante) fino a Sara Conato, la mia compagna anche nella vita e Cisco, che ha accettato di misurarsi con un genere musicale molto lontano dal suo.  Inoltre ho avuto il piacere di collaborare con Nicholas Merzi, autore carpigiano dalle grandi doti, Tyama, che ha dato un tocco di freschezza al disco ed Eugy Paltrinieri. In un certo senso con “20×2” voglio festeggiare i miei quarant’anni e si sa, ad una festa non possono mancare le persone a cui vogliamo bene e che stimiamo!».

    20×2”, da cui è stato estratto anche il singolo “Punti di domanda” – attualmente in rotazione radiofonica (accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto da Luca Fabbri e arricchito dalla partecipazione di Diana Buraschi, visibile qui) – riconferma la versatilità di Benna e la sua capacità di esplorare differenti aspetti della realtà quotidiana, raccontandoli con semplicità e chiarezza e con uno stile incisivo e originale; un disco sentito, avvolto dall’universalità di sentimenti ed emozioni personali, in cui ogni ascoltatore può riflettersi per ritrovarsi.

    “20×2” – Tracklist.

    1- Punti di domanda
    2- Dal tramonto all’alba (con Sara Conato)
    3- Dove finisce il pavimento (con Nicholas Merzi)
    4- Nato pirla (con Nicholas Manfredini)
    5- Santa Musica (con Nicholas Manfredini)
    6- Eddy Merkcx
    7- La cosa più bella che ho visto (con Nicholas Manfredini)
    8- L’erba (con Nicholas Manfredini)
    9- Ombre sull’acqua (con Cisco e Nicholas Manfredini)
    10- Perenne
    11- 20×2 (con Nicholas Manfredini)
    12- Halloween
    13- Sai cosa c’è sotto una canzone? (con Nicholas Manfredini)
    14- Muovilo (con Tyana)
    15- Storia di un povero ricco (con Nicholas Manfredini)
    16- Ginga
    17- Peaky Blinders (con Eugy Paltrinieri)
    18- Cose serie (con Mirino)
    19- Bella Italia (con Sara Conato)
    20- Più forte di Van Basten

    “20×2” Track by Track – L’album raccontato da Benna.

    Punti di domanda. Ci sono momenti in cui sembra che ogni domanda non abbia una risposta. Ed è proprio in quei momenti che dobbiamo ballare, anche se male, come gli ubriachi. “La vita è come una tartaruga: si muove sempre, ma lenta. E per quanto nella tua corazza sembri sicura, funziona solo se tiri fuori la testa”.

    Dal tramonto all’alba. É il percorso di ognuno di noi verso l’accettazione di se stessi. Il nostro percorso: “per aspera ad astra”.

    Dove finisce il pavimento. Diventare genitori è un gran casino, ribalta tutta la nostra vita. È il disordine, ma è uno splendido disordine. E io e Nicholas Merzi, ve lo assicuro, rifaremmo tutto da capo. Perché ora sappiamo che “il cielo inizia dove finisce il pavimento”.

    Nato pirla. É un omaggio a “L’avvelenata” del grande Francesco Guccini. Anche io come lui penso spesso che fare il musicista sia solo una perdita di tempo, ma è quello che so fare meglio. Sono nato pirla, cosa volete farci…E so che resterò tale tutta la vita!

    Santa Musica. É una preghiera alla Musica, un ringraziamento per tutto quello che regala all’umanità ogni singolo giorno.

    Eddy Merckx. Scrivere canzoni d’amore non è ciò che mi viene meglio, ma la mia compagna lo merita, merita di sapere che se riesco a pedalare così forte, è perché ho lei accanto a me.

    La cosa più bella che ho visto. “Sei quanto vali o quanto pensi di valere?”. Quando la vita ti costringe a dare il massimo, ricordati sempre che intorno a te c’è tutta la bellezza di cui necessiti, anche se a volte si nasconde.

    L’erba. É il rifacimento del brano “L’erba cattiva” di Cisco. Abbiamo conservato il ritornello, ricantato da Nicholas Manfredini e cambiato le strofe. Si, siamo l’erbaccia, quelli che sembrano sempre sbagliati, ma siamo così, come i ciuffi d’erba che crescono tra il porfido. E ne siamo fieri.

    Ombre sull’acqua. Questo è un brano con due chiavi di lettura. Il viaggio di un migrante, alla disperata ricerca della speranza e quello di un’emozione, che per vivere ha bisogno di coraggio e di paura. “Per vivere d’amore, ho dovuto odiare l’odio”.

    Perenne. Per N. Per i miei due bimbi, Noah e Nicholas. È per loro che la mia schiena si alza ogni mattina. È grazie a loro che sono un uomo e non un essere vivente.

    20×2. ovvero 40, come i miei anni. È la title track del disco, è uno sguardo su tutto quello che è stato, ma anche a quello che sarà. Ispirata alla splendida “Sogni grandiosi” della Bandabardò.

    Halloween. Il primo brano scritto per questo disco. Dentro c’è la paura di non riuscire a scrivere canzoni all’altezza. “Non mi sentivo più né Marco né Benna, se non escono parole allora cambio la penna”. Curiosità: quando parlai di questa paura alla mia compagna, lei semplicemente mi diede un bacio. Come se volesse darmi fiato nuovo. E io ho iniziato a scrivere questo disco, da un bacio.

    Sai cosa c’è sotto una canzone? É tutto quello che mi fa provare scrivere e cantare. All’ascoltatore arrivano 3 minuti e mezzo di parole e musica, ma sotto c’è un universo con più cunicoli delle tane delle formiche. A volte fa male, ma è come un pesce, quando abbocca: per un attimo è felice ed è per questo che si chiama “amo”.

    Muovilo. Si, proprio quello, muovi il culo, se vuoi qualcosa. Vai a prenderlo. E se scrivo una canzone dicendo di muoverlo, allora perché non farla reggaetton?

    Storia di un povero ricco. Io non ci riesco a ragionare sempre sui soldi. Io preferisco le cose vere. Preferisco la vita. Io, dove gli altri vedono una tempesta di sabbia, ci vedo una spiaggia bianca. “Il denaro non ha fatto ricco mai nessuno”, giusto?

    Ginga. Una canzone leggera, che parla di divertimento, di vivere facendo ciò che ci diverte, come i calciatori brasiliani. E da loro ho preso spunto per i giochi di parole. La “ginga” è una danza tribale degli schiavi brasiliani che successivamente è diventata anche il loro modo di giocare a calcio (Pelè e Garrincha insegnino).

    Peaky Blinders. L’uomo ha la metà di niente: tutto. E non riesce a non distruggerlo. Ma noi dobbiamo cercare, nel nostro piccolo, di cambiare questa tendenza. Prendiamoci il nostro posto. Perché se ragioniamo solo come bande di quartiere, saremo sempre “fottuti Peaky Blinders”.

    Cose serie. Altra canzone leggera, in cui utilizzo una moltitudine di nomi di serie TV per dire che io faccio musica, indipendentemente da quello che pensano gli altri. Fa parte di me e nessuno ha il diritto di farmi cambiare idea. Il brano, inoltre, è stato scelto come colonna sonora del podcast Spotify “Seriamente”.

    Bella Italia. Ho scritto questo pezzo per il docufilm “Road to bella Italia” di Lorenzo Benatti, disponibile su TIMVision e YouTube. È il modo in cui vivo il nostro Paese. Lo amo, anche se litighiamo tutti i giorni. Uno dei testi di cui vado più fiero.

    Più forte di Van Basten. L’ultimo pezzo scritto per l’album. È una dedica a mio padre e alla sua battaglia. Ma tanto lui è più forte di Van Basten. È un brano molto intimo, che fino alla fine non volevo pubblicare. Quindi è l’ultima traccia del disco, perché chi arriva fino a qui mi conoscerà molto meglio. Ci deve arrivare solo chi davvero vuole avvicinarsi tanto a me da sentire il cuore che batte.

  • PIA TUCCITTO “Romantica io” è l’ultimo singolo estratto dall’album omonimo della rocker

    Il capitolo conclusivo di un lungo viaggio intorno alla parola amore, indagato in ogni sua sfaccettatura prima di riconoscerlo, dentro sé stessi e nella musica, che resterà per sempre

    In radio dal 1 ottobre

    «Io per amarti sono dovuta invecchiare» scrive e canta Pia Tuccitto in questo brano intenso che dà il titolo al suo terzo album, realizzato a distanza di alcuni anni da Urlo (Bollicine/EMI), il primo in libertà da vincoli discografici. 

    Poi continua: «Romantica io che prendo tutto sul serio» riconoscendo che ogni strada intrapresa ha portato alla consapevolezza di un “qui” e “ora” ormai carichi di certezze. Mentre i ricordi di una vita scorrono in un momento, la rocker diventa tutt’uno con la sua chitarra e alla bambina che era si racconta e svela: «La musica è l’unico vero amore, quello che durerà per sempre». 

    La canzone è stata scritta insieme all’amico cantautore Corrado Castellari autore di brani di successo per Mina, Vanoni, Carrà e tanti altri, scomparso nel 2013.

    Protagonista del video insieme a lei Aurora Bovolenta che interpreta il ruolo de La rocker da piccola. Il video è dedicato a “Cenerentola” e al suo sogno d’amore.

    In copertina il personaggio grafico che ha accompagnato ogni brano estratto da questo album, ovvero l’avatar che rappresenta La Rocker. 

    “Romantica io” è anche un album che raccoglie undici brani tra cui Com’è bello il mio amoreSto benissimo (2011) – April 7th (2013) e My Radio (2014), già pubblicati in un Ep, oltre a una serie di brani nuovi. Il primo singolo estratto è stato Tu sei un sogno per me, filo conduttore immaginario del reading musicale ioelei, con un testo dedicato all’amore in cui le parole amore e sogno diventano un tutt’uno. Il secondo singolo è invece E…, la canzone d’Amore con la A maiuscola. Ma il concept dell’amore e delle sue molteplici facce viene sviscerato per tutto il disco anche attraverso le restanti tracce: Romantica io (title track) che racconta la sublimazione di un sentimento, Come nei films che mette in luce l’amore immaginario, Perché tutto muore incentrato su quello che ferisce, Stupida per te legato alla nostalgia di un ricordo, e infine a l’istantanea Quante volte sono da sola con te che descrive la delusione amorosa.

    Una serie di scatti dedicati all’amore in tutte le sue forme, attraverso testi semplici e intensi. 

    Ascolto dell’album: 

    Credits

    Testo: Pia Tuccitto

    Musica: Corrado Castellari 

    Prodotto da Pia Tuccitto, Luca Bignardi.

    Batteria: Sam Gregory

    Basso: Luca Bignardi

    Tastiere: Frank Nemola

    Chitarre: Massimo Varini

    Mixato e masterizzato da Luca Bignardi al Music King Recording Studios – Shanghai (Cina) 

    Video

    Girato tra Bologna Venezia e Marina di Ravenna

    Protagonisti: Pia Tuccitto, Aurora Bovolenta.

    Regia: Fabio Fiandrini

    Autoproduzione

    Radio date: 1 ottobre 2021

    Pubblicazione album: 31 gennaio 2020

    Contatti e social

    IG: https://www.instagram.com/piatuccitto/

    FB: https://www.facebook.com/piatuccittoofficial/

    TW: https://twitter.com/PiaTuccitto

    YT: https://www.youtube.com/channel/UCIQv3XLXE1CSVXhYAG-4Mb

    SITO: http://www.piatuccitto.net/

    BIO

    Pia Tuccitto è una cantautrice rock. Si laurea al DAMS con la tesi “Il Rock al femminile”, nel 1993 debutta al Festival per Voci Nuove di Castrocaro, non vince ma entra nella scuderia di Vasco Rossi. Come autrice scrive per Patty Pravo (2000) e per Irene Grandi (2003), entrambe prodotte da Vasco, con il quale ha condiviso il palco in importanti occasioni, come tre edizioni dell’Heineken Jammin’ Festival (2000 -2005-2008), al Rock R’evolution di Zocca, e come sua supporter in tour per 8 anni. Il debutto discografico è nel 2001 con Ciao Amore, un singolo prodotto da Pia per l’etichetta Bollicine di Vasco Rossi, al quale fa seguito un secondo singolo nel 2003, Quella Vispa di Teresa. L’anno seguente tra le canzoni della Rocker, Vasco sceglie “E…”. Nel giugno del 2005 esce l’album d’esordio UN SEGRETO CHE, seguito tre anni dopo dall’album URLO, prodotto da Frank Nemola e Guido Elmi per l’etichetta Bollicine/EMI Capitol Music. Il 21 giugno 2009 Pia partecipa all’evento Amiche per l’Abruzzo. Dall’incontro con Philippe Daverio è nata un’amicizia e una collaborazione con il fratello Christophe, che si è concretizzata nella Collezione Mutant Canvas #1 di Nicola Artico in cui il ritratto mutante con Pia è ripreso dall’opera “Ecate” di William Blake. Pia diventa modella per la fotografa Anna Rosa Gavazzi. Dall’ 8 aprile al 12 giugno 2011 Pia fa parte del Progetto fotografico di Monica Silva “L’io dentro me”. Nel maggio e ad ottobre del 2011 escono i due singoli da indipendente: Com’è bello il mio amore e Sto benissimo, quest’ultimo diventerà lo spunto e la colonna sonora de L’Italia di Pia, video story visibile su sito realizzata in collaborazione con Livia Elena Laurentino e Massimo Persiani. A novembre 2012 Pia viene invitata a rappresentare l’Italia in occasione del Festival del Mar Rosso Red Sea – Italian Festival ad Hurgada in Egitto, per celebrare l’incontro tra la cultura italo-egiziana. Il 29 ottobre 2013 esce il singolo intitolato 7 Aprile. Il 1° dicembre Pia è ospite con la band al Roxy Bar. Il 4 marzo 2014 la rocker partecipa alla seconda edizione de La strada e la Stella, spettacolo organizzato a Bologna, per ricordare Lucio Dalla. Il 16 aprile a WeLoveFreak, l’evento organizzato in ricordo di Freak Antoni, Pia accompagnata dagli Skiantos canta “Ti rullo di Kartoni” e inizia con loro una collaborazione artistica. Il 28 agosto esce il nuovo singolo My Radio che, su invito del Ministero del Turismo Egiziano, viene presentato live al Cairo in occasione della 3° Edizione dell’Italian Egyptian Festival. Il 7 dicembre la Rocker presenta il suo My Radio Ep, prima raccolta contenente i 4 singoli da indipendente, alla Maratona musicale di Cantautrici e Cantautori organizzata dal MEI a Milano.

    Il 5 gennaio 2015 Pia è ospite al Teatro Petruzzelli di Bari, in occasione della 7° Edizione del Premio Mimmo Bucci e il 17 condivide il palco con Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Francesco Renga, in occasione del grande spettacolo Starteraphy, organizzato da ANSABBIO all’Istituto Rizzoli di Bologna. A marzo viene pubblicato su iTunes e su tutti gli Store Digitali Que bonito mi amor, scritta insieme all’autrice madrilena Marghina Garcia, versione spagnola di Com’è bello l’amore singolo del 2011, anticipato dalla presentazione in anteprima internazionale su La Tecno Fm 88.3 di Buenos Aires (Argentina). Il 19 settembre viene presentato in Prima Nazionale a Bologna ioelei Tour, il nuovo progetto nato dalla collaborazione con Federica Lisi. Nello spettacolo si alternano le letture tratte da “Noi non ci lasceremo mai “– Ed.Mondadori 2013 alle canzoni di Pia. Del progetto ioelei ne hanno parlato quotidiani nazionali e i settimanali Donna al Top e F, le trasmissioni Barone Rosso, Roxy bar, Domenica In, Maurizio Costanzo Show, TV 2000, Rai 2 Rai 3, Rai Sport, SKY Sport, Radio 2, e Radio Dj. Il 4 ottobre 2019 esce il singolo “Tu sei un sogno per me” ft, Federica Lisi.

    Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV – 101.1 FM San Rafael – 103.9 FM Malargüe – 104.1 FM General Alvear – Mendoza. Il 10 gennaio viene presentato il singolo “E…” anticipando il disco “Romantica io”, pubblicato il 31 gennaio 2020 e che ha raggiunto la TOP 10 di tutte le classifiche indipendenti italiane. L’album viene presentato il 2 febbraio durante la trasmissione “Sky Sunday Morning” di SKY Sport24 e il 10 febbraio al Barone Rosso di Red Ronnie e nelle radio Argentine: Sensaciones Italianas, La Tecno FM 88.3. Il 19 giugno 2020 torna in radio con il singolo “Com’è bello il mio amore”, anche nella versione spagnola “Que bonito mi amor”. Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV – 101.1 FM San Rafael – 103.9 FM Malargüe – 104.1 FM General Alvear – Mendoza. Il 23 ottobre esce il terzo brano “Stupida per te”, accompagnato dal clip che vede protagonista insieme a Pia il cantautore Franco Simone. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. Il 27 ottobre 2020 la rocker presenta il video nel programma di Red RonnieWe have a dream”. Il 17 novembre esce il servizio di Cinzia Terlizzi de La Rocker sul Tg2 Rai. Il 9 dicembre viene intervistata da Mara Miceli su Radio Vaticana e, in occasione delle Feste di Natale una delle luminarie di Rimini s’illumina con la frase della canzone “E…” “Se non mi trovi cercami in un sogno”.

    Il 29 gennaio 2021 esce il quarto singolo  in bilingua “Perché tutto muore”  “Porque todo muere” (autrice madrilena Marghina Garcia), accompagnato dal video dove vede protagonista Federica Lisi insieme a Pia. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. . Il 31 gennaio viene intervistata su Sensaciones Italianas e il 14 febbraio su Radio Extremo Fm di Buenos Aires. Il 1 marzo è stata ospite al Barone Rosso di Red Ronnie insieme alla band con un live. Il 13 marzo con  Federica Lisi presenta il video “Perché tutto muore” su Skysport nel Programma “Super weekend” condotto da Mario Giunta.

    L’11 Giugno 2021 esce il nuovo singolo April 7th Ft Erene Mastrangeli, autrice italo-americana dell’adattamento in lingua inglese, trasferitasi alla fine degli anni 90 a New York e conosciuta per la sua originale rivisitazione dell’Inno di Mameli, scrive e collabora anche con artisti del calibro di Brad Roberts, cantante e fondatore dei Crash Test Dummies. 

    Il 1 ottobre 2021 esce il quinto singolo Romantica io, che da il nome all’album, testo di Pia con la musica dell’amico cantautore Corrado Castellari, autore di successi per Mina, Vanoni, Carrà ed altri, scomparso nel 2013. Il brano è accompagnato dal video dove vede protagonista Aurora Bovolenta, figlia di Federica Lisi, che ricopre il ruolo de La Rocker da piccola. Dial RadioTv  ha l’esclusiva per l’Argentina.

  • SOUNDELIRIO “Nato nella quinta stagione” è il nuovo singolo del duo dalle sonorità brit rock e hard rock che anticipa l’album “Mostralgia”

    Un’ode all’anomalia e al diverso con sonorità che si alternano fra il brit rock e l’hard rock. 

    In radio dal 22 ottobre

    “Nato nella quinta stagione” è il secondo singolo dei SounDelirio che anticipa l’album d’esordio di prossima uscita “Mostralgia”. Se con il primo singolo – “Ridi come se non fossi qui” – il duo rock ha voluto rompere il ghiaccio puntando su ruvidezza e sonorità stranianti, con questo nuovo brano si intuisce ancor più l’identità rock dell’intero progetto discografico

    In latino “Monstrum” si traduce come “fenomeno, prodigio” e questo brano è implicitamente  dedicato a tutti gli incompresi, o che si ritrovano tali perchè non vengono guardati dagli occhi “giusti”. È un singolo dedicato alle differenze, le minoranze, le singolarità. 

    «L’amore per i mostri, per quelli senza pelle, per chi cammina in solitaria contro vento è lo stesso che proviamo per l’anomalia, per tutto ciò che vira dalla traiettoria della “normalità”. Non cogliere la ricchezza della diversità significa perdere un’opportunità di evoluzione per l’anima». SounDelirio 

    L’atmosfera attinge al fantasmagorico, mischiando slanci cupi e speranze di redenzione per celebrare, in questa ballade con accenti di hard rock, tutti i “guerrieri senza coperta né consolazione”.

    Etichetta: BOLESKINE HOUSE RECORDS

    Edizioni:  UDEDI MUSICA E CULTURA

    Radio date: 22 ottobre 2021

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    BIO

    SounDelirio è un duo. Un progetto insieme recentissimo e antichissimo. Il risultato della fusione di due anime in rock, Francesco Quinto e Alessandro Tacchini, ognuna col suo bagaglio di suggestioni e motivazioni. Francesco Quinto, autore e musicista, inizia sin da adolescente, a scrivere canzoni. All’epoca è influenzato dall’ultimo rantolo dell’hard rock classico. Divora dischi, scrive poesie, compie i primi esperimenti di fusione tra rabbia a sei corde ed elegie leopardiane. Fonda e distrugge parecchi gruppi, partecipando, sino ai vent’anni, alle realtà musicali della sua provincia. Poi cambia rotta: dopo la laurea in giurisprudenza ed il diploma in cinematografia, inizia una vita ordinaria. Mettendo la tigre interiore in gabbia. Nonostante mille responsabilità, nella sua vita echeggia il rock (che sopravvive in una stanzetta, fisica e mentale, tra amplificatori, cavi impolverati e marchingegni per registrare). Continua a scrivere canzoni. Poi ancora versi e poesie. Passano gli anni. Lo scrigno è pieno e la chiusura cede. Tutto fuoriesce quando incontra Alessandro Tacchini. Vite similari. Alessandro viaggia incazzato tra schemi borghesi e urli underground. Inizialmente chitarrista, coltiva sommessamente l’hobby del rock. Si laurea e trova un lavoro. Continuando a girare intorno al sogno rock, come una iena intorno ad una carcassa. La sua voce nasce per caso quando, chiamato a suonare la chitarra in una fun band, sostituisce quasi casualmente il cantante. Inizia un’attività live mediante la quale prende confidenza col suo ruolo inaspettato. La sua voce lo trasforma in un personaggio pirandelliano che vuole storie e identità da rappresentare. Ha bisogno di un regista e di un demiurgo e le band locali non funzionano, non comprendono il mondo sotterraneo della sua anima. All’incontro dei due SounDelirio, bastano poche parole, un testo tirato fuori per caso, una birra insieme. Il primo album è già tutto dentro di loro e viene fuori in pochissimi mesi. Fuori impervia la pandemia, ma il 17 settembre esce il primo singolo “Ridi come se non fossi qui”. 

  • ALÈM “200 all’ora” è il singolo del giovane artista che si pone come il manifesto futurista della generazione z attraverso sonorità punk, rap e trance music

    Un brano che nasce come uno sfogo personale, un’invettiva contro la scuola italiana, ma che sfocia in una denuncia sulla condizione precaria e paralizzante dei giovanissimi di oggi. 

    Voglia di rivalsa e di libertà attraverso sonorità punk, rap e trance music.

    Cover artwork: Alessandro Minichino (Alèm), Elena Zecchino (ElenaZ), Giulio De Leonardis (Giuk), Jacopo Gesuete (Jackjay).

    Tutti giovani tatuatori da diverse regioni d’Italia.

    In radio dal 22 ottobre

    «“200 all’ora”  nasce in un periodo in cui pensavo di smettere sia con la musica che con gli studi a causa di alcuni attriti con un professore.

    Il brano nasce per esprimere non solo la rabbia e la voglia di ribellione della mia generazione, ma anche come denuncia verso il sistema scolastico italiano, che in qualsiasi età della vita di uno studente non cura l’individuo, puntando solo alla “targetizzazione” di quest’ultimo, cercando di uniformare tutti senza curarsi delle sfaccettature che ognuno di noi dovrebbe mantenere per avere il proprio posto nel mondo.» Alèm

    Il giovane cantautore è completamente calato nella realtà che vive ogni giorno in cui si sente bloccato: i  giovani in Italia sono costretti a rimanere fermi, incatenati in un ricambio generazionale che non arriverà in tempo. Perciò, continua Alèm «Questo progetto nasce con l’intento di dare voce alla mia generazione, tanti devono inserirsi nel lavoro tra i disastri economici lasciati dal Covid, altri guardano i loro sogni sgretolarsi. Voglio sfogarmi, ma voglio farlo in compagnia di tutti quelli che hanno una vita imperfetta.»

    Questa canzone per l’autore rappresenta la voglia di togliersi queste catene in cui la società stringe i giovani, è voglia di libertà, di vivere ad un ritmo non scandito dalla burocrazia e dall’organizzazione italiana deprimente. È la voce che punta anche a colmare un gap fra classi sociali.

    Per Alèm con Gianluca Zanin di Artigian Studio, c’è stata subito la massima intesa verso la ricerca di originalità e la volontà di non ancorarsi a un genere musicale, sperimentando e unendo influenze fra le più varie come il punk o la trance music. 

    Questo brano per l’artista  è «voglia di cambiamento e fiducia nel poter ancora cambiare le cose. La mia generazione è paralizzata in una normalità asfissiante, ma respira e ha voglia di rivalsa.Voglio che questa musica sia il manifesto futurista della mia generazione, ma senza l’occhiolino ai movimenti politici.

    La musica unisce e mai come in questo momento storico ne abbiamo un forte bisogno».

    Autoproduzione

    Radio date singolo: 22 ottobre 2021

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    BIO

    Além, nome d’arte di Alessandro Minichino, è nato a Maratea (PZ) il 03 maggio 1999. Vive i primi due anni della sua vita in un piccolo paese della provincia di Salerno ai confini con la Basilicata. È cresciuto e si è formato in Veneto, nella provincia di Belluno. 

    Frequenta il liceo artistico a Cortina d’Ampezzo e poi il MITA a Udine. 

    A 16 anni col nome d’arte di Ale ice scrive e pubblica un ep, “è solo l’inizio”  (2015) un lavoro prettamente rap. In questo, come in tutti i lavori che seguono, Alessandro cura gli artwork e le cover. Negli anni successivi seguono due mixtape “Equilibrio” (2017), rime dirette e molte riflessioni su un mondo ingiusto nella quale bisogna trovare posto, e “Nirvana” (2018) che include il primo street video, del singolo “Tieni duro” con la regia di Samuele Dalò e successivamente recensito dagli “Arcade Boyz” noti youtuber. L’anno dopo esce “Alessandro” (2019), il suo secondo e ultimo ep col nome d’arte Ale ice: acustico, chitarra e voce, si distacca molto dai lavori precedenti ispirandosi al cantautorato italiano che ascoltava fin da piccolo, in “Nato fuori tempo” il featuring con Simone Da Prà (Oxi).

    Nel 2021 sceglie di cambiare nome in “Alèm”, si stacca completamente dai vecchi lavori e lancia il singolo “200 all’ora” unendo al rap influenze rock, punk passando per la trance Music. 

    Prodotta da Artigian Studio, “200 all’ora” è una canzone dove si punta all’originalità del genere, contro le catene della società moderna e delle istituzioni scolastiche che reprimono sogni e uniformano i ragazzi.

  • DAVIDE SAMMARCHI pubblica oggi il primo singolo e title-track del disco in arrivo il 5 novembre (Memory Rec/Believe)

    DAVIDE SAMMARCHI pubblica oggi il primo singolo e title-track del disco in arrivo il 5 novembre (Memory Rec/Believe)

    TRA NEO CLASSICA DI MATRICE NORD EUROPEA

    E SCONFINATI PAESAGGI SONORI

    DAVIDE SAMMARCHI 

    pubblica oggi

    ‘And In Silence I Found My Voice’

    primo singolo e title-track del disco di debutto in arrivo il 5 novembre 

    (Memory Recordings – Believe Digital Distribution)

    ascolta ‘And In Silence I Found My Voice’

    https://bfan.link/and-in-silence-i-found-my-voice

    “Questo brano rappresenta per me la ricerca del silenzio.Come forma di guarigione, in quei luoghi lontani dal rumore incessante della città e dal costante eccesso di stimoli e informazioni a cui siamo sottoposti. Ma rappresenta anche la ricerca del silenzio nei rapporti umani, come forma di comprensione, perchè imparare ad ascoltare l’altro, a stare accanto a chi ha bisogno anche senza dire niente è un grandissimo atto di umanità.”

    La sua musica diffonde un senso di calma e di tranquillità, paesaggi sonori che spaziano dalle influenze classiche a quelle più contemporanee. 

    Con una passione per il Nord Europa, sia a livello naturale che musicale, Davide Sammarchi è pronto a pubblicare ‘And In Silence I Found My Voice’, il disco di debutto in arrivo il 5 novembre per Memory Recordings, l’etichetta di Fabrizio Paterlini. Anticipato dalla title-track pubblicata oggi, l’album traduce in musica la passione di Davide Sammarchi per la natura ed i viaggi, fonte d’ispirazione per le sue composizioni, che comunicano infatti un senso di pace e gratitudine per le piccole cose della vita, un momento per rallentare in un mondo che a volte và troppo veloce. 

    Con riferimenti che spaziano dagli artisti più classici – Ludovico Einaudi, Yann Tiersen, Ryuichi Sakamoto – fino alle più moderne contaminazioni della neoclassica – Olafur Arnalds, Nils Frahm – ‘And In Silence I Found My Voice‘ rappresenta per Davide Sammarchi un percorso di crescita musicale ma anche umana. Il disco è stato registrato dall’artista e masterizzato presso il Digitube Studio di Carlo Cantini. 

  • UNO.NESSUNO: esce Il 22 ottobre il nuovo singolo “Amami”

    AMAMI”: questo è il titolo della nuova release di UNO.NESSUNO, non esattamente una canzone d’amore, ma un brano scritto, composto e cantato per l’amore.

    Racconta l’artista a proposito della genesi del pezzo«“Amami” è un brano nato prima in strofa. Un’esperienza in cui la musica mi trascinava, le parole nascevano spontaneamente guidando la mia penna. In quel periodo – era il 2017 – incontrai Giulio Rapetti Mogol. Gli feci ascoltare il brano e lui mi disse, indispettito: “E’ bello, ma ci vuole un inciso. Lavoraci!”. Detto da lui diventò un ordine perentorio, e poi una canzone».

    Il videoclip ufficiale di “Amami” è composto da una sequenza di immagini che vuol essere celebrativa, ideata proprio al fine di esaltare l’amore in tutte le sue forme e nella sua intrinseca capacità di renderci liberi.


    UNO.NESSUNO BIOGRAFIA