Category: comunicati stampa

  • “Capita Capita”, il ritorno del cantautore Saimon Fedeli

    “Capita Capita”, il ritorno del cantautore Saimon Fedeli

    Saimon Fedeli è tornato! Il 6 luglio è uscito “Capita capita”, il nuovo singolo che anticipa l’uscita del suo secondo album “Stanze vuote”. Il brano è una conclusione inaspettata e dirompente di un viaggio, quello del nuovo disco attraverso stanze vuote di solitudine e disillusione.

    “Capita capita”, in un frizzante pop mescolato a un pizzico di bossa nova, racconta il bisogno di rialzarsi una volta che si è toccato il fondo. Il brano è un piccolo remind del fatto che non dobbiamo lasciarci andare e che dobbiamo imparare a perdonare i nostri stessi errori. Capita di sbagliare ed è solo accettando questa cosa che possiamo riprenderci in mano la nostra vita.

    Saimon Fedeli canta la voglia di essere se stessi, di vivere una vita piena fuori dai soliti standard. L’unico modo per farlo è prendere atto che gli imprevisti e gli errori fanno parte della vita.

    Ci sono voluti 45 anni e 10 minuti per scrivere un pezzo cosi e perdonarsi tutti gli sbagli”, racconta Saimon Fedeli.

    Il nuovo brano del cantautore è frizzante, ballabile e anche un’ancora di salvezza per tutti coloro che continuano a tormentarsi. Con un assolo di fiati finale che nessuno osa più, e che invece è esattamente quello che ci vuole quando decidiamo che basta così. E tutto improvvisamente ricomincia a girare.

  • Claudio Bettocchi firma la colonna sonora del trailer del docufilm su Beppe Signori, stasera su Sky

    Claudio Bettocchi firma la colonna sonora del trailer del docufilm su Beppe Signori, stasera su Sky

    Per diventare una stella è il nuovo singolo di Claudio Bettocchi, colonna sonora del trailer del docufilm Fuorigioco – Una storia di vita e di sport dedicato alla vita e alla carriera di Beppe Signori, calciatore che ha fatto innamorare i tifosi del Foggia e della Lazio prima di diventare una bandiera del Bologna. Il cantautore ha deciso di tornare a pubblicare musica dopo essersi allontanato per anni dal mondo dello spettacolo, dedicandosi di recente all’aspetto autoriale e manageriale, organizzando eventi e iniziative benefiche. Trailer con la canzone disponibile a questo link.

    Per l’occasione la Genoma Films, che ha prodotto il girato, ha scelto il suo brano nel trailer e non poteva optare per un’ipotesi migliore dato che Per diventare una stella è l’inno rivolto al campione che si nasconde dentro ad ognuno di noi, l’invito a trovare la forza per rialzarsi dopo una caduta, proprio come è successo a Signori, indagato per calcio scommesse e assolto con formula piena circa un anno fa. L’anima e il coraggio sono gli ingredienti per diventare una stella e si parte sempre dal basso, come le migliori storie insegnano, dal campetto di periferia e dalle partitelle con gli amici fino ad arrivare a un secondo posto del Mondiale con la Nazionale nel 1994. Poi quando il mondo ti crolla addosso, ti ritrovi solo perché nel momento del bisogno sono poche le persone a restarti accanto e offrirti una spalla su cui piangere. Ma la verità viene sempre a galla per cui è stata solo questione di tempo.

    Una storia di vita comune, di un bomber di provincia che ha fatto sognare tante tifoserie e che si racconta senza maschere in questo documentario, nato da una idea di Paolo Rossi Pisu e Emanuela Zaccherini e diretto da Pier Paolo Paganelli, che andrà in onda in prima visione tv il 19 giugno alle ore 21.15 su Sky Documentaries e disponibile anche on demand e in streaming su NOW e vedrà gli interventi di Zeman, suo allenatore ai tempi del Foggia, Guidolin, ultimo suo tecnico, degli amici Roberto Baggio e Gianluca Pagliuca. Una vicenda sapientemente messa in musica da Claudio Battocchi, con un arrangiamento orchestrale che emoziona al primo ascolto, un testo ispirato e denso di speranza e una parte interpretata dalla moglie di Signori, l’attrice teatrale Tina Milano.

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    Classe 1959, Claudio Bettocchi è cresciuto in una famiglia di musicisti e dopo la formazione accademica nella sua Bologna, vive il proprio esordio musicale nelle orchestre da ballo, fino a divenire il cantante e sassofonista dell’orchestra Claudio De Anna. Personalità artistica poliedrica, spazia dal repertorio musicale a quello cabarettistico affermandosi con lo show da lui ideato Fred Buscaglione Story, che per sei anni porta nelle location turistiche più prestigiose italiane. Negli anni ‘90, tra un piano bar e un altro, si muove da Milano a Capri fino a Rimini, dove incontra Gigi Sabani e con cui partecipa allo spettacolo di varietà Chi tiriamo in ballo. Dopo una lunga parentesi come imprenditore e manager di personaggi dello spettacolo e dello sport, continua a coltivare la sua grande passione per la musica e collabora con noti protagonisti del mondo della musica: l’arrangiatore Celso Valli, la cantante Donatella Rettore, oltre che diversi personaggi dello spettacolo, tra i quali Renzo Arbore, Maurizio Ferrini, Massimo Boldi. Recentemente si è dedicato a organizzare eventi, anche a scopo benefico, come quello destinato a Giulia Muscariello, ragazza insignita dal presidente Mattarella del titolo di Alfiere della Repubblica per aver salvato la vita dell’amica del cuore da un pirata della strada, perdendo una gamba.

  • Johnny Cannuccia pubblica il video di “Fuori Tutto”

    Johnny Cannuccia pubblica il video di “Fuori Tutto”

    Disponibile dal 13 luglio il video di “Fuori tutto”, il singolo di Johnny Cannuccia. Il brano pubblicato nel mese di giugno ha suscitato da subito un gran successo superando i 20mila streams su Spotify.

    “Fuori tutto” è un elogio ad essere se stessi. Un volersi riprendere la propria vita senza stare alle condizioni degli altri. I tanti anni di Johnny nella musica l’hanno portato alla presa di coscienza che niente è meglio di essere se stessi e questo lo trasmette sia tramite i testi che la musica. Un sound a metà tra pop, rock e hip hop.

    Il brano richiama anche ai primi lavori degli Articoli 31. Sound accattivante, testo ironico ma allo stesso tempo profondo. Johnny ci strappa un sorriso mentre ci fa venire voglia di strappare e distruggere le catene che ci impone la società.

    “Fuori Tutto pezzo energico e positivo che ha l’intento di convincerci a tirare fuori il meglio di noi stessi, allontanando tutti i pensieri e le persone negative. La frase simbolo del pezzo è : esprimi quello che tieni dentro, fallo, devi esserne conto”, così Johnny descrive il proprio brano.

    Ma non finisce qui perché la canzone è accompagnata dal videoclip ufficiale realizzato con un budget low cost ha un retrogusto parecchio punk!

    Biografia

    Johnny Cannuccia è Giovanni Ceccoli, romano classe 1984. La musica è entrata nella sua vita con il delicato suono di una batteria a soli undici anni. L’interesse per lo strumento l’ha portato sempre in adolescenza a suonare in diversi gruppi. Il primo è stato i Domo Punk per poi far parte di una cover band dei Pink Floyd.

    Una svolta importante avviene all’età di 20 anni quando fonda il suo primo gruppo, OFFSET, di cui è lo scrittore dei testi. L’avventura con i ragazzi si conclude, ma la voglia di sperimentare no.

    Nel 2005 entra a far parte dei Them Philosophy, gruppo metal crossover, seguiti dal manager CARLO BELLOTTI, per l’etichetta inglese UK DIVISION RECORD. Sono tante le soddisfazioni raggiunge con il gruppo: dalla realizzazione del primo disco all’aprire il tour europeo di Christian Death.

    Il 2013 porta un’altra ventata di novità. Giovanni lascia il gruppo per dedicarsi alla propria musica. Nasce così Johnny Cannuccia e nello stesso anno pubblica il suo primo disco da solista “L’Italia Immobile”. I brani vengono subito apprezzati da addetti ai lavori e pubblico tant’è che le canzoni entrano in rotazione su diverse radio di Roma.

    Nonostante i successi Johnny si prende circa dieci anni di pausa per dedicarsi alla famiglia. Nel 2022 insieme all’amico chitarrista Paolo Minciotti riprende in mano il proprio progetto. Il 3 giugno 2022 pubblica “Fuori tutto”.

    https://www.facebook.com/JhonnyCannucciaOfficial/

    https://www.instagram.com/j_cannuccia/

  • Rea, il suo primo EP è Respiro, fuori da oggi

    Rea, il suo primo EP è Respiro, fuori da oggi

    Prendere fiato e ricominciare. Questa la scelta di Rea, che dopo la partecipazione all’ultima edizione di Amici, ha deciso di chiudersi in studio e presentarsi al folto pubblico che ha avuto modo di apprezzarla tra i banchi della scuola di Canale 5 con un nuovo EP in grado di mostrare la sua vera identità artistica e inaugurare un percorso inedito che si discosta dalla produzione più mainstream dei pezzi presentati nel pomeridiano di Maria De Filippi per andare verso lidi più ricercati e personali.

    Per raccontare il viaggio straordinario dell’ultimo anno di Rea, è stata realizzata un’ opera audiovisiva, visibile al seguente link, che racconta attraverso immagini e sonorità tratte dai brani dell’EP tutto il suo percorso emotivo e artistico. Si è scelto di andare oltre il videoclip e di dare vita a un ulteriore valore aggiunto attraverso la settima arte. Il filmato è stato realizzato da un collettivo di ragazzi bolognesi che hanno applicato tecniche cinematografiche. Il cortometraggio vi porterà nel cuore pulsante di Rea facendovi scoprire stanze della sua anima con immagini anche del live di presentazione del disco che si è tenuto lo scorso 15 maggio al Locomotiv Club di Bologna.

    In queste tracce emerge il bisogno da parte della giovane cantautrice di debuttare nel mercato discografico scevra da dinamiche commerciali e libera di fare la musica che le piace e nel modo che ritieni più consono. Un concept album incentrato sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta, quando le responsabilità bussano alla porta e si iniziano a prendere decisioni che impattano sul proprio futuro, con le ansie e le preoccupazioni che vanno a braccetto con l’adrenalina di chi ha davanti a sé infinite opzioni e desideri da concretizzare. 

    Dominano le strade di Bologna a fare da scenario di incontri e sguardi che si incrociano, vicoli che rappresentano i costanti bivi che ci troviamo a dovere imboccare per trovare la giusta direzione a ogni ambito della nostra vita, una posizione di tranquillità in mezzo al mare dei problemi quotidiani da superare. Dominano l’importanza dell’amicizia come baluardo psicologico per schivare i duri colpi di una delusione, l’empatia come elemento fondamentale per acquistare fiducia nei confronti dell’altro e scudo per fronteggiare i dubbi amletici che accompagnano un cambiamento. Sei brani, realizzati insieme al fido compagno di viaggio M.Arka, che ci presentano un’artista matura e consapevole, capace di attingere a sonorità internazionali e vintage per riproporle in chiave moderna con testi in italiano.

    Ascolta l’EP su Spotify

    L’EP traccia per traccia

    Respiro

    Su un sound accattivante dominato dalla chitarra elettrica e dai synth, la cantatrice mostra un lato più intimo della propria scrittura, senza rinunciare all’orecchiabilità e a una melodia di facile presa. Respiro parte dal punto più alto e panoramico di una città per concludersi sdraiati su un tetto con la testa rivolta alle stelle che ci sbattono in faccia quanto siamo piccoli rispetto all’universo. Un brano da dedicare a chi ha le spalle larghe per proteggerci quando siamo in balia degli eventi e non siamo in grado di decidere da soli, da ascoltare con le cuffie al massimo quando si passeggia per le strade deserte nel cuore della notte. 

    Lontano

    Un ritmo incalzante e leggero, grazie alla chitarra e al basso funkeggianti e i sintetizzatori dreamy, la colonna sonora chill per un’estate spensierata. Dietro questo vestito solare si nasconde, però, la presa di consapevolezza della crescita personale di Rea con il racconto di un amore intenso e platonico che l’ha accompagnata dall’adolescenza fino a oggi e con un testo evocativo che ci spinge a ricordare quante paure e insicurezze ci accompagnano nel passaggio all’età adulta.

    Basta!

    Dire basta a una relazione tossica è più difficile del previsto e i sentimenti non passano come diventa snervante l’attesa di un nuovo incontro. Viaggiare tra le vie del centro e vederlo nelle persone che passano, avere sogni in tasca da condividere come le proprie debolezze e non limitarsi a rispondere sempre bene alla domanda come stai, fare un passo avanti ma ritrovarsi due indietro. Un testo denso di immagini e spunti di riflessione accompagnato da un arrangiamento ritmato e sognante.

    Rumore

    Il brano più notturno e da club che incoraggia all’esternare le proprie idee e a lasciarsi andare, a cercare la propria strada in un mondo che è un labirinto da cui non si esce mai, a lasciare scorrere il sangue della giovinezza per vivere senza freno e rimorsi. Il manifesto di una generazione che ha bisogno di fare sentire la propria voce e di avere spazi dove divertirsi dopo aver sofferto più di tutti le imposizioni che la pandemia ci ha imposto.

    Ora che fai

    Collegata al pezzo precedente, un amore dominato dall’incertezza, con chiarimenti necessari e il desiderio di guardarsi dritti in faccia e sputarci addosso tutto il male e l’affetto per rompere il muro di silenzio che fa tenere in equilibrio instabile il rapporto. Un interrogatorio deciso e spregiudicato per rendere più forte la coppia o porre fine alla sofferenza, il tutto cantato con delicatezza ed emotività su una base che unisce elettronica e funk.

    Control

    Dopo oltre mezzo di minuto di strumentale, parte l’unica traccia in inglese e che ricorda le produzioni di Alice Merton sia per l’inciso che per il cantato per un brit pop raffinato e un ritornello radiofonico e martellante. Perdere o mantenere il controllo e prepararsi alla corsa, tra i sorrisi della gente e il bisogno di accettazione altrui.

  • Davide Melis, fuori “Miracolo Vivente” in attesa dell’album…

    Davide Melis, fuori “Miracolo Vivente” in attesa dell’album…

    Fuori dal 1 luglio “Miracolo Vivente”, il nuovo singolo di Davide Melis, arriva dopo il successo dei precedenti brani “Generazione Covid” e “Molte multe”, pubblicati ad anticipare l’album in arrivo a breve. L’eclettico cantautore, già noto come  vincitore del premio Lucio Battisti per la canzone d’autore di Molteno ed autore di altri originali brani legati a temi di attualità o del sociale (“La Terra della Pace”, “La Crisi”, “Generazione Covid” e il recentissimo “Molte Multe”), con “Miracolo vivente” decide un momentaneo, ma significativo cambio di rotta: niente polemica, niente retorica, niente ironia né esplicite prese di posizione, in un momento storico così delicato Davide ci vuol cantare  d’amore, il motivo lo riassumono le sue stesse parole:

    “Questa volta no… Io che spesso e volentieri parlo di attualità e questioni sociali, tramutandole in canzoni e sforzandomi di darne significati sia personali che universali a prescindere dalle mode e dalle fazioni… Io che cerco di dare consigli senza dare sentenze, di strappare un sorriso raccontando anche spinose questioni esistenziali, sempre al limite tra satira e sottili provocazioni… Questa volta no… Questa volta sento il peso di una guerra qui ed ora. Una guerra sulla quale non riesco ad usare le mie solite armi dialettiche, per quanto poco possa fare una canzone… Questa volta no: sono così disarmato che, in “Miracolo Vivente” parlerò semplicemente di Amore. L’unica possibile soluzione”.

    ll brano, che nasce inizialmente da un’idea di Raffaele Abbinante (uno dei coautori) è, idealmente, una dichiarazione d’Amore che si svolge nel tempo di una singola telefonata. La scelta di realizzare un lyric video (https://youtu.be/csr5SGLTF3Q) e, dopo tanti videoclip, di non inserire nelle scene come protagonista il cantautore stesso, non è casuale, bensì un tentativo di universalizzare maggiormente il tema espresso, spersonalizzandolo e rendendolo appartenente realmente a tutti, conferendo maggiore enfasi e valenza proprio alle parole e alla musica, prima ancora che all’artista, coautore ed interprete il quale, appunto, fa un passo indietro per dar voce al suo messaggio con più forza e impatto.

    “Miracolo vivente” è caratterizzato dal sound che ormai va in parallelo con la nuova identità musicale di Davide, in cui sintetizzatori anni ‘80 e tastiere sono preponderanti.
    La ritmica di basso e batteria è suonata con un feel decisamente rock, incalzante e decisa che contrasta molto bene con la timbrica pop 80′ dell’arrangiamento, creando un’alchimia del tutto inedita e fresca, ancora una volta interamente firmata da Edoardo Bruni, fido collaboratore e produttore artistico di Davide. La voce, più diretta che mai e senza troppi artifici, trasporta dall’inizio alla fine l’ascoltatore nel racconto di “Miracolo vivente”, scritto con il talentuoso autore emergente Raffaele Abbinante, già collaboratore nella scrittura di altri brani pubblicati negli ultimi due anni; la linea melodica e armonica è invece frutto di un prolifico lavoro di collaborazione tra i tre autori. www.davidemelis.it

    https://distrokid.com/hyperfollow/davidemelis/miracolo-vivente

    Testo:
    Davide Melis e Raffaele Abbinante

    Musica:
    Davide Melis, Raffaele Abbinante ed Edoardo Bruni

    Produzione e mix: Edoardo Bruni
    Voce: Davide Melis
    Cori: Edoardo Bruni e Davide Melis

    Mastering: Alex Balzama – Swift Mastering Studio – London

    Comunicazione: Abacusweb
    Press: Rita Biganzoli per Abacusweb

  • Efferre, il nuovo EP è Zero Zero Uno

    Efferre, il nuovo EP è Zero Zero Uno

    Zero Zero Uno è il nuovo EP di Efferre che raccoglie quattro pezzi scritti di getto in un pomeriggio di vacanza, ambientati durante una pandemia, che offrono al cantautore bolognese la possibilità di mettere insieme brani di quel periodo e aprire un nuovo capitolo musicale il prossimo autunno. L’atmosfera da club la fa da padrona, con beat elettronici che fanno da colonna sonora a testi che raccontano le dinamiche relazionali in quei mesi complicati, alternando versi riflessivi ad altri diretti e piccanti.

    L’EP si apre con Sushi e orgasmi che ben ci addentra nel mood del disco, dove tra cibo d’asporto e sentimenti la notte si fa rovente e non resta altro che lasciarsi abbandonare alla passione. Domenica ci immerge nella quotidianità del giorno tradizionalmente di riposo e in cui rappresenta una novità il fatto che la fidanzata non sia qua con noi perché, con le riaperture, ha deciso di prendersi un giorno per lei.

    Approdiamo poi a Imodium, incentrato sulle difficoltà di una relazione a distanza durante le chiusure dovute al Covid, tra zone arancioni e rosse, tra partenze rinviate, tra cose dette e non dette. Il giorno del funerale spiazza e conclude il viaggio di queste tracce, differenziandosi per il testo introspettivo e per l’arrangiamento che rinuncia a sinth per dare spazio al piano.

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    Efferre, all’anagrafe Antonio Feroleto, è un cantautore e produttore di origini calabresi ma trapiantato da tempo a Bologna. Negli anni gravita nel circuito dei locali del capoluogo emiliano, suona insieme ad artisti delle scena elettronica internazionale come FatBoy Slim, Ellen Allien, Seth Troxler, Martinez Brothers. Nel frattempo affina le sue qualità di produttore studiando e sperimentando sempre nuovi tipi di sound, mescolando più generi musicali.

  • Giacali pubblica il nuovo singolo Uccelli senza ali

    Giacali pubblica il nuovo singolo Uccelli senza ali

    Dopo aver raccontato con ironia e cinismo il mondo del web nel singolo d’esordio La terra è triangolareGiacali ci presenta Uccelli senza ali, brano più enigmatico ma che continua a tratteggiare la società contemporanea con arguzia e spirito critico. La base unisce atmosfere sperimentali e alternative su un tessuto rivestito dalla chitarra acustica, prodotta sempre da Andrea Pachetti, dietro ai progetti dei The Zen Circus e di Emma Nolde.

    La metafora è al centro del testo con la personificazione di condizioni nella prima strofa. Infatti, se la fantasia ci impone restrizioni, l’immaginazione proietta nella nostra mente il futuro che deve essere fatto di scelte azzardate per raggiungere l’agognata libertà. Nella seconda strofa sono presenti invece elementi della natura, quali una foglia che viene palpeggiata dal vento autunnale e va in caserma per denunciare la molestia subita e un ramo che viene spezzato senza che il boscaiolo agisca, con la conseguenza del licenziamento di quest’ultimo, come a testimoniare la sempre minore necessità di forza lavoro a favore delle macchine.

    Parte il viaggio della libertà, meta alla quale l’essere umano auspica, ma che si scontra con la vita e diventa spesso libertinaggio negli stati di famiglia, passati in rassegna nel bridge con padri separati immersi nel lavoro e madri con i figli adulti che trovano consolazione nelle serie tv. Un quadro non del tutto idilliaco e dichiaratamente anti-estivo, anche se la brezza del vento che accompagna il volo degli uccelli ci può condurre verso lidi marittimi. Il tema ambientale è solo accennato con il riferimento all’eolico che rappresenta l’impossibilità di sganciarsi dalla routine quotidiana con la consapevolezza che la libertà non vada ricercata ma vissuta. 

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    Giacali è un cantautore calabrese, classe 1996. Nelle sue canzoni affronta tematiche sociali e di attualità perché convinto che parlare di sentimenti in modo autentico debba essere un processo graduale e non forzato. Affonda le sue radici musicali nel cantautorato italiano con echi d’Oltremanica e una ventata di freschezza portata dal circuito indipendente. Dare un’impronta estetica alla sua musica senza focalizzarsi sulla biografia di uno sconosciuto è il suo credo. La terra è triangolare  Uccelli senza ali sono gli antipasti del suo progetto e perfetto biglietto da visita per i suoi ascoltatori.

  • “Ancora un altro po'”, fuori il video dell’Iperuranio

    “Ancora un altro po’”, fuori il video dell’Iperuranio

    Fuori dal 8 giugno “Ancora un altro po’”, il nuovo singolo de l’Iperuranio. Seconda anticipazione dell’album “La Verità è un’Altra” (2023), è un’intensa ballata elettronica che parla d’amore senza cadere nei soliti cliché. Una canzone d’amore onesta, dove non si promette l’infinito, ma si canta la volontà di andare avanti un passo alla volta.

    Il 2022 si è aperto con un brano ironico e sagace con cui l’Iperuranio si presentava, questa volta invece lo vediamo in una versione romantica, onesta e delicata di sé. “Ancora un altro po’ “ si dedica ai sentimenti, rifiutando le classiche iperboli e proponendo un messaggio sincero sotto tutti i punti di vista, ma non per questo meno emozionato.

    La cosa più gigante che,

    che io, io possa incidere,

    che sei il mio più importante ancora un altro po’“

    “Ancora un altro po’” è accompagnato anche da un videoclip scritto e diretto da Francesco Chiot. Il video è incentrato su una ragazza in bicicletta per i viali di una città di mare, ricordando i momenti appena trascorsi. Un possibile nuovo amore che sta prendendo forma.

    Alternando momenti di gioia a momenti di dubbio, proverà a ritrovare il suo lui, senza fortuna, ma il finale le regalerà una piacevole sorpresa.
    Se il brano in sé si riferisce all’amore in termini più strutturati, sottolineando quanto possa essere importante anche senza certezze, il video si sofferma sui primi istanti di una relazione. Quando “ancora un altro po’” è senza dubbio l’unità di misura fondamentale dell’amore.

    “Amo molto questa canzone. Perché parla d’amore senza cadere nei classici ‘per sempre’. E amo l’atmosfera musicale che ruota attorno al testo. Ed è una canzone molto semplice, era giusto così. Il video la rispetta, raccontando una storia lineare, ma dando spazio alle suggestioni cinematografiche del regista. Ha una sua magia”, così L’Iperuranio racconta il suo singolo.

  • “Nuovi eroi”, fuori il nuovo album di Ricky Ferranti

    “Nuovi eroi”, fuori il nuovo album di Ricky Ferranti

    Fuori dal 15 giugno “Nuovi eroi”, il disco di Ricky Ferranti. Un raccolta di tutti i brani usciti da fine 2020 fino ad oggi con una piccola chicca: “E ti vengo a cercare”, cover di Franco Battiato.

    Ricky Ferranti si è fatto conoscere e amare per il suo stile particolare. Un rock folk che riesce a cambiare veste per esprimere al meglio concetti differenti.

    “Nuovi eroi” è un album che alterna introspezione ed analisi esteriore, biografia e società. Ha cercato di cogliere ciò che sta accadendo nel mondo a livello ecologico piuttosto che sociale usando a volte l’ironia a volte la metafora senza dare un giudizio preciso. Qualcuno potrà cogliere un messaggio, altri il suo contrario, altri solo la musica, altri un’ispirazione per un cambiamento ed altri magari forse offendersi.

    Quello che conta per l’artista è muovere qualcosa. L’inserimento della cover di Battiato è perfettamente funzionale in quanto rappresenta un percorso interiore che cerca di crescere attraverso le insidie e le prepotenze della mondo.

    Ricky è riesce a farci sorridere con brani come “Mica così male”, riflettere sull’ambiente con “Non farmi la guerra” e su noi stessi con “Spigoli del cuore”. Sette brani che racconta l’artista, la società e l’evoluzione della sua musica.

    Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi, diceva B. Bretch ed infatti nel nostro mondo di Eroi ne abbiamo fin troppi. Le parole Eroi e genio sono abusate a tal punto da perdere il loro valore. Chi sono i nuovi eroi della nostra epoca? Forse sarebbe meglio tornare a studiare la storia, la storia della Scienza e la filosofia per non perderci in facili etichette e svilimenti lessicali”.

    https://lnk.to/nuovieroi_album

    Biografia

    Ricky Ferranti è un cantautore piacentino che ha fatto della musica non solo una passione, ma un vero e proprio mestiere. Diplomato al CPM (Centro professionale musicale) per due corsi dedicati alla chitarra elettrica, è anche un grande esperto di chitarra rock, rock blues e jazz. Ha insegnato all’accademia di musica Moderna di Piacenza, e attualmente insegna al Livestudio di Codogno.

    L’autore è passato dalla cattedra al palco nel 2002 con la band Animali Rari. Il percorso con il gruppo è stato inteso e costellato di grandi successi fino al 2012, dopo di che Ricky ha continuanto in solitaria.

    Il cantautore ha inciso cinque album da solista. “I feel the Blues” Cdbaby (2001), “Rusty Miles” Tanzan (2012), “Blue gloom” Freemood-Tanzan (2014), “This Flame” (2016) e “One Soul” (2017).

    Recentemente il cantautore ha deciso di riprendere in mano la sua lingua madre e ha pubblicato un album in italiano (“Al Mondo” Radiocoop 2019) e un EP (“Hope”, Radiocoop 2019) composto da brani totalmente strumentali.

    Ricky è sempre con la chitarra in mano e una nuova melodia nella mente. Avvia nel 2020 una collaborazione con l’etichetta indipendente LaPOP, nel 2022 esce l’album Nuovi eroi che raccoglie tutti i singoli usciti tra il 2020 e il 2022.

  • Eman pubblica il nuovo singolo Cobalto

    Eman pubblica il nuovo singolo Cobalto

    Cobalto è il nuovo singolo di Eman, il racconto tragicomico dell’estate italiana nel 2022. Il cantautore calabrese decide ancora di mettere in musica la sua visione della società moderna vestendo i panni dello spettatore curioso, ironico e a tratti cinico. Dopo Il Matto, incompreso agli occhi degli altri, è la volta dell’italiano medio che cerca di organizzare le vacanze e si ritrova a dover prima faticare per permettersele e poi ad irritarsi in spiaggia quando il suo unico desiderio era quello di naufragare nel dolce far niente. I fiati dell’arrangiamento, affidato sempre al fido SKG, contribuiscono a trasmettere quella sensazione di leggerezza tipica della stagione più calda e quando parte la strumentale si è catapultati con il finestrino aperto diretti verso il mare. 

    Sono tanti i comportamenti assurdi che Eman riprende con una telecamera immaginaria, come se fosse un regista neorealista. Dal padre di famiglia, che si ritrova alla disperata operazione del taglio delle spese per racimolare i risparmi necessari per la partenza, al piccolo imprenditore che affitta macchine di lusso o barche per ostentare un’apparente ricchezza e suscitare l’invidia altrui ci troviamo catapultati in una situazione grottesca.

    Le code chilometriche in autostrada per raggiungere la spiaggia, le ustioni, il padel che tanto va di moda, la fila di maschi, pronti a immortalare la propria ragazza in posa sugli scogli per uno scatto da fotomodella per un post sui social con annessa frase filosofica, sono tutte fonti di stress che fanno desiderare che la vacanza, tanto agognata e frutto di sacrifici per potersela permettere, finisca al più presto.

    «Una spiaggia assolata, l’inizio della stagione estiva, un osservatore solitario al tavolo di un bar. La frenesia e l’attesa dell’estate, che è sempre chiusura di un ciclo e voglia di ripartenza e cambiamento, descritta in un quadro dal sapore felliniano con tutte le sue contraddizioni: le partenze programmate e le economie da centellinare, l’auto sportiva da sfoggiare e la barca in affitto dei “wannabe”, gli amori fugaci e la loro dolce malinconia che ci rimane», racconta Eman.

    Segui Eman su Instagram

    Ascolta Eman su Spotify

    Eman, all’anagrafe Emanuele Aceto, ha all’attivo tre album, Come acetoAmen e Eman. Il suo repertorio, difficilmente etichettabile, esplora mondi musicali spesso opposti: dal reggae al dark, dall’electro-rock alla musica d’autore contemporanea e d’ispirazione internazionale. L’originalità compositiva incontra testi profondi, spesso veicolo di messaggi a carattere sociale o di denuncia (come nel caso di Amen, Chiedo scusa, Ritorno a casa) ma anche ironici e provocatori (Milano, L’amore ai tempi dello spread, Svegliati). Cobalto è il secondo singolo che esce con l’etichetta Mescal e la distribuzione di ADA Music Italy dopo Il matto.