Il nuovo singolo del cantautore e produttore Androman, “Ancorami”, in uscita su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica dal 12 novembre, parla dell’esperienza personale dell’artista, diviso tra le due metà del suo ego, costruttiva e distruttiva. Un viaggio alla scoperta di sé e del proprio potenziale, anche nei momenti più bui.
Spiega l’artista a proposito del brano:«Per “Ancorami”, nel momento della stesura e composizione, ho deciso di guardarmi dentro e scovare nel mio ego. Il resto viene da sé, la mia ispirazione parte anche da piccole cose che apparentemente sembrano semplici. Nel brano parlo di me, del rapporto spesso scontroso che ho con questo mio ego, cioè quella parte dell’io accattivante che prende il sopravvento magari nei momenti più duri, mostrando grande coraggio e voglia di emergere. Lo stesso ego che mi ha portato a fare errori, questa volta mi ha ispirato a comporre un brano techno-rock che sono molto felice di presentare al pubblico. Buon ascolto».
Il video di “Ancorami” evidenzia le due metà dell’artista, entrambe reciprocamente alla ricerca dell’altra. Due situazioni diverse vissute in parallelo dalla stessa persona, due stati d’animo, due modi di reagire, due modi di affrontare la vita. Due modalità complementari fatte per completarsi ma che, al tempo stesso, cercano di eliminarsi a vicenda. Le nostre cattive attitudini delle volte sono le stesse che ci confermano e aiutano o svantaggiano nella quotidianità.
Già disponibile su tutte le piattaforme digitali dallo scorso venerdì 5 novembre per Nepode Entertainment (distr. Believe), esce oggi su YouTube il videoclip ufficiale di Love Nepo, il nuovo singolo di DAHEL, alias di Daniele Congiu, artista classe ‘96 originario di Nuoro. Il brano è la seconda anticipazione del prossimo progetto in studio di Dahel dopo il singolo Oggi no, e ospita sulla strumentale le voci di Sgribaz e Praci (altri due astri nascenti della scena sarda).
“Love Nepo, come tutte le tracce presenti nel mio album, racconta un parte molto importante della mia vita: amare chi davvero c’è sempre stato. “Nepo” nella mia città è il termine che si usa per dire fratello, così nella strofa ricreo un discorso tra me e uno dei miei migliori amici, dove spiego a chi ascolta che, qualsiasi cosa accada ad un amico, mi vedrà al suo fianco per aiutarlo”, dichiara Dahel.
In Love Nepo, Dahel rappresenta al massimo il suo stile con un flow originale, in cui la sua particolare dizione scivola sul sound drill della strumentale prodotta da EMDI e Enomoney. Il testo rappresenta un mix di rabbia e voglia di rivalsa, che si mescola al bisogno di amore e fratellanza, racchiusa nel sostegno degli amici. Le strofe di Sgribaz e Praci arricchiscono il tutto, dando al dialogo un senso di forte intesa.
Il videoclip, prodotto da Nepode Entertainment con la regia di Nicola Picciau, ricrea l’atmosfera perfetta: il primo microfono, le strofe registrate con gli amici, la vita quotidiana seduti sui muretti della propria città e le chiacchiere, che accompagnano tante giornate in cui nascono i legami più belli e forti, da portare con sé per tutta la vita.
Martedì 9 novembre a Trento per ‘Ai confini e oltre’ il concerto dell’eccezionale pianista svizzero, in trio con Marco Müller e Cyril Regamey. Giovedì 18 Sonata Islands a Trento
Marc Perrenoud dal vivo al TrentinoInJazz!
Martedì 9 novembre 2021
h. 19.30
Sala Filarmonica
Via G. Verdi 30
Trento
MARC PERRENOUD TRIO
Marc Perrenoud: pianoforte
Marco Müller: contrabbasso
Cyril Regamey: batteria
Biglietto euro 8.
Biglietti acquistabili al link
o direttamente nella sede della Società Filarmonica, in via Verdi:
Penultimo appuntamento per Ai Confini ed oltre, la sezione del TrentinoInJazz 2021 che mette a fuoco il territorio a cavallo fra generi o linguaggi diversi, che si rivolge all’inconsueto, ricerca ciò che sta oltre, fuori. Martedì 9 novembre a Trento sarà la volta di Marc Perrenoud.
Il trio del pianista svizzero è una delle stelle più brillanti della scena jazz europea, riconosciuto per il suo talento unico nel fondere la tradizione con un suono contemporaneo. Da 12 anni le performance virtuose, eleganti e potenti di Perrenoud sono sostenute dal bassista Marco Müller di Friburgo e dal batterista Cyril Regamey di Losanna. Lasciandosi reciprocamente sufficiente libertà e sfidandosi a vicenda, nasce una brillante dinamica musicale, specialmente quando si suona dal vivo, che si accende più e più volte. L’interazione congeniale dei tre musicisti attinge a molte fonti d’ispirazione e non può essere etichettata perché è tangibilmente aperta a tutti i tipi di influenze, non solo musicali, che sviluppano e caratterizzano ulteriormente il suono. La band sta preparando il suo quinto album.
Salutato come “notevole” dalla rivista BBC Music (UK), “sempre magistrale” e “un autore di composizioni con la C maiuscola” da All About Jazz, il Marc Perrenoud Trio è considerato una delle formazioni jazz più interessanti e uniche della sua generazione e ha ottenuto riconoscimenti sia in Svizzera che all’estero. Marc, Marco e Cyril hanno suonato insieme in luoghi come Jazz at Lincoln Center, New York, Snung Harbour a New Orleans, festival come Londra, Buenos Aires, Parigi, Montreux o Qatar e tanti club prestigiosi come Ronnie Scott Londra, Duc des Lombards Parigi, Moods Zurigo o JZ Shanghai.
Prossimo appuntamento TIJ: 18 novembre, Trento, Sonata Islands. Songs From The Alps.
È uscito “Follower”, ultimo singolo della band Under the Snow che consolida un percorso artistico in costante evoluzione. Il brano è concentrato sulla tematica dei social e di come questi impattano nella vita e nella psiche delle persone.
“Riuscire a trovare persone con interessi comuni, oppure la sensazione di alienazione, sono soltanto alcune delle molteplici facce della medaglia”
Unito a queste considerazioni è centrale il tema della distanza: non quella fisica, ma quella creata dal mondo digitale che si sostituisce al faccia a faccia. Il videoclip che accompagna “Follower” è stato realizzato da Dalila Dalilù Ceccarelli, qui le emozioni filtrate dai social vengono rappresentate da diverse maschere, presenti in tutta la scenografia: queste si dimostreranno incapaci nel far passare la complessità dell’animo umano. L’alienazione è simboleggiata da gabbie senza sbarre e dalla solitudine di una coppia incapace di staccarsi dallo smartphone persino in un momento di intimità.
Fuori dal 29 ottobre “E’ quasi sera”, il nuovo singolo di Ricky Ferranti. Una ballad dai toni molto intimi che descrive alcune immagini impresse nella memoria dell’artista, che fin da bambino trascorreva le estati in campagna. I gatti, la natura, le serate al tramonto nella prima collina piacentina in compagnia di zii, nonni e cugini.
Ricky Ferranti con i suoi ultimi brani ci ha abituato a un tono tagliente e ironico in ritmi rock accattivanti, ma con “E’ quasi sera” ci presenta un’altra faccia della medaglia, un altro volto del suo essere artista. Questa volta Ricky punta i riflettori su di sé e apre le porte del suo cuore al pubblico mostrandogli una parte intima della sua vita. Il cantautore in questo brano ripercorre la propria infanzia in un sound folk delicato e avvolgente.
“E’ quasi sera” attraverso immagini di vita quotidiana porta l’ascoltatore a viaggiare nel proprio passato ripercorrendo insieme quei ricordi importanti per ognuno di noi. Un brano che riesce a riportarti a un tempo che non tornerà più ma che è ancora vivido nella tua mente. Ascoltandolo si riesce quasi a sentire l’odore dell’erba tagliata e della cucina della nonna. Ricky Ferranti con questo brano ci emoziona e ci fa sussultare il cuore.
“È quasi sera raccoglie immagini ed emozioni che uniscono la gioia dei ricordi alla malinconia di qualcosa che è stato e che non torna più, come una giornata d’estate che volge al termine e lascerà spazio alla luna e ad un nuovo autunno”.
È in programma per sabato 27 novembre al Largo Venue di Roma (Via Biordo Michelotti 2, ore 21:00) il concerto di EVANDRO, cantautore romano noto al pubblico per aver partecipato ad Amici20 e aver conquistato milioni di streaming con i singoli “Guacamole”, “Roma centro” e “Ritrovarci (Califormia)”.
Sul palco Evandro salirà con la sua band composta da Antonio Falanga alla chitarra, Andrea Zanobi al basso ed Emanuele Fragolini alla batteria. Il concerto sarà per il cantautore un’occasione per anticipare ai fan il nuovo progetto discografico, di prossima uscita, e per tornare a confrontarsi con il pubblico dal vivo, dopo le esperienze televisive e aver dato un assaggio della sua nuova musica sulle piattaforme digitali.
«Il 27 novembre tornerò finalmente con un live per presentare in anteprima il mio nuovo EP – racconta Evandro – Il live a Largo Venue sarà una prima, vera occasione per conoscere la mia musica dal vivo e senza filtri».
La passione per la storia e la musica, insieme a un’innata dote ironica e dissacrante, sono gli ingredienti di questo progetto discografico che, singolo dopo singolo, si prepara alla pubblicazione del secondo album
In radio dal 5 novembre
Feudalesimo e Libertà è la community nata su Facebook quasi dieci anni fa e giunta a contare più di 700 mila followers. Nei fatti la più grande community sul Medioevo d’Italia.
Con un taglio sempre ironico la pagina rilegge accadimenti della vita quotidiana in chiave medievale e da questo progetto nel 2019 è nato BardoMagno, la band della community, ma sarebbe il caso di dire «gli istrionici menestrelli de lo Imperatore».
Secondo la loro propria definizione, infatti, i BardoMagno «son la diretta espressione della voce de lo Imperatore fatta in musica, cosicché financo lo più analfabeta delli villici possa istruirsi via auricolae allo soave et rassicurante pugno di ferro imperiale».
Voce e frontman della band è Valerio Storch, nelle vesti di “Abdul il Bardo” e già noto per la sua militanza nel gruppo metal Nanowar of Steel. Con lui il “Gran Calippo d’Oriente” ovvero Maurizio Cardulli,al basso/cittern e “Fra’ Casso da Montalcino”, altrimenti conosciuto come Edoardo Sala alle funamboliche percussioni e ritmiche, entrambi membri in precedenza dei Folkstone.
Il sound è costruito per immergersi nella nuova modernità medievale Made in Aquisgrana.
Con questo spirito “Nel Mio Feudo” nasce con l’intento di soddisfare il desiderio di rivalsa e rivincita dei veri nostalgici ovvero quelli del ventennio dell’anno Mille «dove solo cose buone furono fatte». L’atmosfera tipica di una tirannia sanitaria, basata sul tocco taumaturgico e sul salasso, ha ispirato la composizione del brano, caratterizzato per un’ironia dissacrante, un mix di sonorità glam rock, cornamuse e cittern medievali a celebrare un genere fatto di satira e parodia, in perfetta chiave bardomagnesca.
«Quando c’era Lvi, Lo Imperatore, tutto funzionava a dovere: i boia arrivavano in orario, si poteva dormire con la porta della stalla aperta e soprattutto si poteva essere servi della gleba nel feudo del proprio Sovrano senza patemi di diritti sindacali. E nel caso di una crociata, acquistare una bella indulgenza plenaria avrebbe potuto perlomeno salvarti l’anima dallo foco infernale. – spiegano i BardoMagno, – Nel mio feudo è un grido di libertà, del proprio feudatario di vessarti. Uno sfogo di gioia, del proprio inquisitore nel torturati. Una manifestazione di eguaglianza nel non contare nulla come tutti».
BardoMagno è il progetto musicale di Feudalesimo e Libertà, una community nata su Facebook nel dicembre 2012 che conta ad oggi più di 700 mila followers, raccogliendo gran parte degli appassionati di storia, videogames e fumetto, può essere considerata la più grande community sul medioevo d’Italia.
“Servendo et seguitando” gli ideali del sistema feudale, BardoMagno è la diretta espressione della voce de “Lo Imperatore” fatta in musica, cosicché “financo lo più analfabeta delli villici possa istruirsi via auricolae allo soave et rassicurante pugno di ferro imperiale”.
Ad aprile del 2019 è uscito il loro album di debutto “VOL. I”, in collaborazione con la Black Dingo production che trasla in chiave satirica i più noti brani della tradizione musicale italiana oltre a proprie composizioni. La loro opera prima è un concentrato di musica folk rock dai testi in neo-medievale.
Chi è Feudalesimo e Libertà
La community di Feudalesimo e Libertà nata su Facebook in occasione delle elezioni politiche del 2012. Feudalesimo e Libertà ha fin da subito avuto grande successo per aver introdotto un nuovo modo di fare satira e umorismo sul web: fingersi un finto partito politico che proponeva soluzioni feudali – spesso contradditorie e volutamente enfatizzate – a problematiche odierne. Un grande gioco di ruolo nel quale i “sodali” di FEL vengono quotidianamente coinvolti grazie all’utilizzo dell’ormai tipico linguaggio “neo-volgare”, e all’universo dove i cliché tipici del “Medioevo” vengono valorizzati per evidenziare gli eccessi e le incongruenze politiche o di costume dei nostri tempi.
Feudalesimo e Libertà può vantare un pubblico particolarmente affiatato e affezionato al brand, tanto da consentire di vincere per due anni consecutivi (2016 e 2017) il premio per la Miglior Community e come Miglior Pagina Facebook (2013) ai Macchianera Awards, gli “Oscar della Rete” italiani. Feudalesimo e Libertà è presente anche su Instagram e Twitter, raccogliendo altre decine di migliaia di seguaci.
Fuori dai social, FEL raccoglie una larga platea di affezionati che partecipa alle attività lungo tutto il territorio italiano: dal raduno di FEL a Milano, all’Etna Comics di Catania, passando per Padova, Bologna, Lucca, Napoli e diverse città in cui vengono proposte festival del gioco e del fumetto.
La necessità di scegliere si presenta con costanza nelle 10 tracce tra cantautorato e rap, toccando con leggerezza temi fondamentali per il giovane autore
Release album 5 novembre
Due porte e una scelta da compiere. Decidere quale uscio varcare e quale decisione prendere è il tema che accompagna tutto l’album e che il cantautore romano declina in diverse situazioni nelle 10 tracce che lo compongono. Scegliere una compagna, un futuro possibile, scegliere di crescere o restare bambini, di partire o restare, ma anche di cantare o rappare e come delineare il proprio percorso artistico.
«Questo titolo riassume anche la scelta che ho fatto in tutto l’album, ovvero quella di rappare e cantare in tutte le tracce, mantenendo un’identità del mio esordio artistico accanto a una sonorità che in questo periodo sento appartenermi maggiormente» Lasersight .
Una scelta che si manifesta anche nelle numerosi collaborazioni presenti in “Le due porte” e che arricchiscono la produzione con i contributi di altri giovani artisti. Nell’album, infatti, c’è il suono della band indie/pop Malpensa, la voce della cantautrice torinese Vea e della cantante pugliese Veronica Verri, oltre alle rime del rapper torinese, ex membro dei OneMic, Rayden.
TRACK BY TRACK
Limbo
Traccia dal sound dancehall che tratta con leggerezza una frequentazione che non va né avanti, né indietro, sospesa in un limbo appunto. L’uscita da questo limbo avverrà solo nel momento dell’incontro con un’altra persona, ma questo incontro porterà poi (in senso metaforico) al paradiso o all’inferno?
Turista per sempre
L’amore per una donna e per la propria città natale. Ci sono entrambi in questa canzone che è anche un elogio a Roma. Le citazioni a monumenti, opere, film, dedicate alla Capitale si innestano nel testo con il racconto frammentato di una giornata speciale vissuta dalla coppia. Il brano vede la collaborazione con la band indie/pop romana dei Malpensa.
L’apparire inganna (come una clessidra)
Questa canzone parla dell’apparire, un processo ormai centrale nel nostro quotidiano che però fa perdere di vista cose importanti come le emozioni o il pensare liberamente, perché si è sempre influenzati da qualcuno. Di più, nel testo c’è un invito ad aprire occhi e mente riprendendo cose ormai dimenticate.
Così semplice
Spensieratezza, un giorno al mare, il tramonto del sole sullo sfondo e il piacere di ritrovare quelle cose belle e semplici che ci sono mancate nel 2020. Ci sono queste istantanee in questo brano il cui ritornello ospita la voce della cantautrice torinese Vea.
Kiss V
Partire o restare? In questa ballad una ragazza lascia i suoi affetti e va in cerca di una felicità che non trova. Torna poi a casa, dove aveva lasciato un vecchio amore, ma nel frattempo anche lui è andato avanti e il desiderio che aveva nutrito la coppia si è ormai spento.
Sogniamo senza paura
Crescere non è semplice, ma in questo brano Lasersight incontra sè stesso bambino e lo incoraggia a non mollare mai, nonostante le difficoltà che troverà lungo il percorso, incentivandolo a credere sempre nei propri sogni.
Up & Down
Un invito alle coppie a godersi la loro storia e mettere da parte gli schermi dello smartphone. Anche questa traccia vanta una collaborazione, con la cantante pugliese Veronica Verri.
Non sarai tu
È la traccia più aggressiva del disco, uno sfogo nei confronti di tutto ciò che uno vede e ascolta. Pensieri rabbiosi che non sempre si ha il coraggio di far emergere, ma che in questo brano trovano libero sfogo.
Dannato amor
Il lato B dell’amore è ciò che resta dopo essere stati perdutamente innamorati. Il brano vede la partecipazione del rapper torinese, ex membro dei OneMic, Rayden.
Le due porte
Meglio il percorso breve, che porta al successo ma che ci fa lasciare indietro chi amiamo, o quello più lungo che non dà certezze? La risposta la prova a dare questo brano mostrando le porte che indicano il futuro.
LaserSight è un rapper romano classe ’90, influenzato dalle sonorità rap originali dagli Articolo 31 fino ai Club Dogo ed in quelle pop degli 883. Inizia ad affacciarsi nel mondo musicale già dall’età di diciotto anni dove inizia per passione i primi lavori autoprodotti con vari esponenti delle scena romana fino al 2012. Dopo un periodo di inattività nel 2015 torna in studio dove incide il suo primo mixtape dal titolo “Cambiamenti”. Le copie fisiche del mixtape vanno sold out nel giro di pochi giorni.
Il suo primo disco ufficiale, dal titolo “Sedotto E Abbandonato” disponibile su Spotify e digital store, è uscito il 31 maggio 2018 in collaborazione con l’etichetta torinese RKH. Il disco è stato prodotto interamente da JO Diana e vanta la collaborazione di artisti emergenti romani e Blue Virus. L’album presenta sonorità rap unite ad un sound pop e dance generi in cui l’artista ci si rispecchia molto e che denota un’evoluzione artistica del rapper.
Il secondo progetto discografico è stato strutturato con il lancio di diversi singoli tutti impreziositi dalla collaborazione con diversi artisti: “Un’estate da ricordare”, “Cadono le stelle” (feat. Rayden), “Voglio il mondo (feat. Yela Kiss)”, “Deluso” (feat. Yota Damore), “Unici” (feat. Calibro 40), “Ti Starò Vicino” (prod. Jack Sapienza) e “Call Back” (feat. Malpensa).
A dicembre 2020 il brano Unici è stato inserito nella compilation “Top Emergenti 2020” realizzata e distribuita da “Music Universe”.
Il 13 maggio è uscito il nuovo Ep del rapper dal titolo “Notturno”che raccoglie 4 tracce corrispondenti ad altrettanti pensieri. A luglio pubblica “Limbo” prima traccia estratta dal nuovo progetto discografico, mentre a settembre esce “Turista per sempre” con il featuring della band romana Malpensa.
Un’allegra ballata in stile country dedicata alla figura paterna
In radio dal 5 novembre
«Caro Papà, questa canzone l’ho scritta per te, unico eroe della mia vita… Vorrei che tu sapessi che ti penso sempre e non dimenticherò mai ciò che mi hai insegnato. Mi hai sempre detto di essere forte, e di non mollare, io non mollo papà. Tu che hai sempre creduto in me, sarai ancora più orgoglioso di me quando ascolterai questa canzone, e il tuo gioioso sorriso mi accompagnerà sempre!» Laura Mà
Con questa dedica, intensa e personale la cantautrice abruzzese descrive l’eroe protagonista del suo ultimo singolo, il terzo pubblicato dopo «E correrò» e «Sei forte davvero».
Il brano nasce come un country gioioso, composto insieme al cantautore Lorenzo di Lorenzo e all’arrangiatore Riccardo Gnerucci, che rispecchia il carattere solare e ottimista del padre e invoglia a sorridere. Il risultato è una ballata spensierata, sognante e profonda con chitarre ritmiche e contrappunti di chitarre “slide” tipiche della musica folcloristica country.
Laura Manuela Di Biagio, nome d’arte Laura Mà, è nata a Roiano di Campli, un piccolo paesino di montagna della provincia di Teramo, ma vive a Roma da ben 15 anni. Fin da piccola il suo sogno è sempre stato quello di diventare una cantante. Ricomincia a studiare canto nel gennaio 2015 presso la scuola di musica “L’Officina della voce”, con il maestro Lello Abate. Successivamente approfondisce lo studio della tecnica vocale, con i maestri Fabrizio Zaniol, Maria Grazia Fontana, Raffaella Monza, Clea Cotroneo, Cecilia Amici, Giulia Marinelli e Alessia Munno. Comincia a studiare anche pianoforte, prima da autodidatta, poi con Luca Salerno e Stefano Sabatini.
Ha partecipato a diverse manifestazioni e concorsi: Una voce per L’Europa (semifinale), Cantando Format Tv (finale), Tour Music Fest, XFactor, Concorso Musica è, Concorso di Arenzano, Festival Di Castrocaro, Festival Voci D’oro 2020 (finale), Musica contro le Mafie 2020, Sanremo Newtalent Winter 2021, TourMusicFest 2021.
Il 7 giugno 2019, pubblica il suo singolo d’esordio: “E Correrò”. Un omaggio a tutte le vittime della Casa dello Studente scomparse durante il terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. Il brano è entrato nella Indie Music Like Classifica raggiungendo la posizione numero 80. Il 18 dicembre 2020, pubblica il suo secondo singolo “Sei Forte Davvero”. Una ballad a cavallo tra pop e dance elettronica che invita a guardare sempre oltre l’ostacolo e a rialzarsi sempre dopo ogni sconfitta. Il brano è entrato nella Indie Music Like Classifica raggiungendo la posizione numero 64.
Il 5 novembre 2021 pubblica il suo terzo singolo “Tu Unico Eroe”. Una canzone dedicata al padre.
“AFROSIDIACO” (TdE ProductionZ), è il nuovo album della giovane cantautrice valdostana HELEN ARIA, disponibile su tutte le piattaforme digitali da oggi, venerdì 5 novembre.
“Afrodisiaco” è un album ispirato agli anni ‘70. La presenza del violoncello è il fil rouge che, giocando con sonorità sperimentali, unisce i 14 brani muovendosi tra atmosfere sognanti e ritmi incalzanti. L’intero lavoro propone un viaggio attraverso la natura, caratterizzato dal suono cristallino e delicato dell’autoharp e dal timbro brillante del flauto traverso che trovano la loro complementarietà con i suoni acustici di chitarre, basso e batteria.
La scelta delle lingue italiano, inglese e francese permette alla cantautrice di esprimersi liberamente giocando con la musicalità di parole molto diverse tra loro.
Importante è stata la collaborazione con artisti di calibro internazionale: il produttore e arrangiatore Momo Riva che ha suonato batteria, basso e chitarra in ogni brano;il violoncellista Federico Puppi, che vive attualmente in Brasile, ha mescolato il timbro caldo e brillante del suo violoncello a sonorità elettriche in 11 tracce; Stefano Blanc, violoncellista dell’orchestra sinfonica della Rai, ha registrato il brano “Blue Dreams”; Andrea CadIO Cadioli, insegnante di arti visive a Los Angeles, ha realizzato i visual per i videoclip dei brani e la grafica della cover dell’album.
«Questo album è stato un po’ il riassunto dell’ultimo anno della mia vita– racconta Helen Aria – la mia esperienza universitaria mi ha dato molti spunti per scrivere i testi ispirandomi al cinema, al teatro e alle avanguardie artistiche della prima metà del Novecento, inoltre i periodi di isolamento causati dal Covid-19 mi hanno spinta a ricercare nelle sonorità dei brani un legame con la natura in cui purtroppo per parecchio tempo non mi sono più potuta immergere».
Di seguito la tracklist di “Afrosidiaco”: “Prelude”, “Afrodisiaco”, “La Sfinge”, “Deneb”, “Achoo”, “Interlude”, “Diamanti di Cuoio”, “Grandma’s Reading Glass”, “Mama Show Me Where 2 Go”, “Et Cetera”, “Blue Dreams”, “Postlude”, “